Fiera Letteraria - Anno I - n. 31 - 7 novembre 1946

FIERA LETTE-BAR A N N O I . 1 • 31 ESCE lL GIOVEDÌ S01\IMARJO RO.\IA • 7 Novembre 1946 U N A C O P I A L. 20 Direttore: G. ll. Augioh:ui Dire:io11e, Ammi11istr ,::;ione e Pul,ll'.citd Piuzza Madama, 8 - Telef. 50.919 RUMA E. Cabrini: la Scu?la e i Partiti - L. Bigiaretti: C. Alvaro - G. Santonasiaso: .rJbbo11amet11i: annuo L. 910 • 11e1ue11trale L. 490 . trimcatrale L. 250 • ~tero: auuuo L. lJ JO - A v:i eco1.umici.: al rigo L 50 l'ubl;licittì: al 011.11. L. 20 fiuo a 500; L 18 L'asino e l'uiuanità - A. G. Bragaglia: Autobiografia - 1. Chiesa: I morii al sole - A. Gargiulo: Campi Flegrei - G. Alessi: Poesia - ·E. Falqui: Incontri e scontri J\l. Proz: La pittura inglese - J\'ote e rassegne di: A. G. Ferrara, O. Ouieri, G. Trombatore, S. Branzi, G. Prosperi, L. Colacicchi, G. Petrocd,i, ecc. d, 501 a 1000; L. 15 da 1001 a 2000 UNA 1 - Lil.lcrtit. t·cligiosa 1 L l'llOOLElltA de!la scucltr è prob:ema della pcno11alità, Solo co11 Ta dciì111..zio,1e ciel/a 11erso11aliuì noi possiamo trovare i tcrmim giu.~;i JJCr porre e risolvere il fJÌIÌ Er11vc problema ,I l /-'ucst.: ••. Così J1ce l'u11, Laura Biw1clii11i della Democrazia Cristimra. E III realtiì tutta l'impostazione di una a;io11e etlucntrtce pr11/0·1da e 1,rofif'11u è ,,osta sulle, interJ)retuz.i,me delle, p,.r.,mia– li11i 1mu11w intesa come spirito o <.Olllf' 111(1• tuia. />usi.O cosi il ,lua:.i.smo è crudo e preci~u, 111:, .~'! ri.~µ0111/e alra çQ/ll,, zit1111! della Democru:io Cristwn 1 11011 rispo,iJe a <111e:Iasocl(l/i:.ta, e vedremo il perc/,è. L,, O,.mucrn:iu Cri.~timta è ",li/csa crm(ll sccohrre degli interessi po:irici cie, CCltto· liò ,. J}erciò vuole '' l'111seg11ame,uo reli– gimo da imp:rrtirsi in 1111t,. lo scuole se– emulo la uml,zi.011e cuttolica della /ami• glw. iu,/imw ". E l'on. C1111clla, reel Pro– grummu della Dcmocra:ÙI Cristi<ma per la wova costituzione, afferma che a be.11os– serv"re rmche " la scuo:a lmc11 è 1>ure una scuofo co11/essio11afo: è fo scuola cte!fo cu ,J .. ssiu,w ag11osticc1 e scettica ••,. Com11,1· c1ue egli. aOen1w che ,1011 si 1wò essere 11eutruli rli fronte (l(/ w1 problema che "1mpeg11a e 11iscipli1w tuttfl /ti vi·a ·•. E co,1c1urlt: " E' do ceroso rispettare fo fj. bcrlÙ, mr1 chi crede nello .~virito, lrn 11011 solo il diriuo 11w und,e il dot1cre ,li cdu• cure atw scuola tiella s11irito come c/11 crede nel:a 11wleric1educherà llifo srun• la della materie, ... '' p( r cui si deve cun– me tere cl,c " nessu,u, imposizione l1a un 1·a!ore educativo se 11011 si trmluce i,1 uno acccuri:io11c, iu ww co11vi11:.io11e ''. Scuofo co11 l'i11scg11ame11to religioso du11<11ie,pc, .wilupp.,re la nostra personalità che è s1,i– ri10. Qucslo è il 11111110 cruciale i11 cw si sco1ara110 i princi11i dei 11cu111i in se110 alla nuova coslitu:ionc. JJrublema di li– l•crtù, co11ce11ito da poli opposti e co11tru– sw.11i nei termi11i e nella sostcmz.o. Iute• ressa11ti sono la rela:..io11c di Franco Lom– (lfrt1,li. socia 'islh a/L'ultimo Conçesso del Partito. g!i urtico/i, e le, rela:ionc tti Con– e c!to Murcl,csi ,,er l I Commissio11e clella Costitu:.io11e: essi vroIJ011go110 la scuola la.ca . ~0!11:ione che ca~tleggia,10 co11 10110 diverso anche liberali <d a:ionisti .. Que• sti, e con ,m calore pii, tradi:.io,wlistiro C1Oermww: " il priticivio della libcrui re• ligiosa di cui sono esvrc.~-~ionc la libertà e la par.tù ,lei c11lti, la laicitiì dello Sw– to, /"m;o11/<Hsium1litù della scuola JJUbbli• ca e la liberuì ddfùueg,umH!t:rO ". Questi 1luc 1wrtiti sono in un cerio .senso ambè– due , redi di wrn politica che si is11ira ,d f>Cnsiero di Cavour: li,berc, CliiP.~,: i11 libero Stt1to. A programma della Democrazia Cri&tic,- [ L cu1.TO dc!l'asino sì confonde nelle_ 1r.1- ,,0 anche i par1i1i internietli 'v/JPQrl&OtlO dinoni e nei miti oricn1:1li e occulcn• d,mqi.c 111 1, ,:1iiì cu11pio concclto di libertà !!lii con le prime e~wrienze (leila ,•ita. come .~i vcC1e ,tagli articoli di De Jlugge• Si è voluto celebrare ncl,\"a~ino In 6apicnz:1 ro, Coclig,wln, Cc,lugerui Pepe. Severi,_ Ci:c. e l'um1lti&, si è dato ad esso i signifir-a!i Essi nspi11go110 la illa:.io11e clemo-cr,ma- più \'ari. JI mondo pagano_ e <1_u~llo C~l: e ne, per cui ~c-~se 11 do lo Sw10 iwlirmo nella ~1iano coincisero 1hlb glona a.!'tn. 11111 - Gh ma , 1 ufl-~i totnlità catwlico cmche la scuola :1111ichi Ei;izi ncll'a~ino ,·ollero 6 1 mbolcg– dcbba c.(serc wtlolica, apostolici e roma- giare "il dio dd male, nel mito <h Pro- ,w. Anche uel UJ6I ,t vopulo italiano era meteo l'asino è il portatore del 1alis111ano 1 cattolico eppure Cavour ,i.(11011dtwa afl'1t1• dic r ..nde e1crna lu gio, inezza! in c~~o ruvellm1:u Autlinul cl 1 r occorrrva l'illlli• i:li antichi ,·itlcrù nna forza dominalric<' pcndeu:.a reciproca fra Sw1 0 e Chiesa. Nel dello potenze utmo~fcrichc. li te~chi? d':i- "· [5-16 di ques:o corrente nmio, "Critica .èino ern sacro per i Gemili, su {h c-.~o $ 11 cia:e" Rivisla Socialista /anelata ria 1'11• 6i giura\'u. Uellc ,•arie tos_i d~I 1!iondo rau / 1 _1 1111 buo 11 11rtJcoh ,ul/cr .~/utlOSCI anti<'O ncll'a<:;ino il Iloccacc 1 0 ci da 11 "" que~tionc in cui viene , <ç,•t>ri 11to l'he sui 5r-c:1lal:1ta1;i:1imon_ian.za 1 0 1el_suo ~,ondo ""· L ' . asino l'umanità 23 milioni di voto111, lo Oemocra:..ia Cri-I luttuoso. Nella Bibbia l 0s 1~ 1 0 e Hllcrato Iliana /,a avuto 8 _milioni di v~ii: _il_ che e <l~CSIO c~1ho dal ,Vecc~~ 1~ 0 [~::~::r~~o praticamc11tc sig,1i/1ca c/ie 11011 s1 puo 1c/e11- passo nel Nuovt" e nel ~o · . cl I t,fic 11 re 11,1 progrc1111mc1politico· scola!itico "(" C'--~r:c_ ?noraco p~rrhe ~u ~c:l~no;:nf~~ tù dei "alori morali e ìn1ellettuali che ~o– che è s1rew1111e,11e .ti ,,,,rtito n q11t>iln re• la n:iuvitu ~e~ Signore. 5 1' ,; \" 110 sempre intr:H i--ti o difesi da pochi. Si ligio.~o che è 11a:..inrwlc. f a11rl1e la scuola I i filosofi gentili ~cr m~zzo ~~g I apo.to 1 ;, dello cho lo Ct1bt1la richiama l'El('lgio è pro!,lema politico i11 q11a11to la scuola " i <!i,,rcnoli. rioc degli um;h: .sopra u~ lLlla Pazzia per i paradosi>i apparenti e /rn / 1111 :.ioni di Stato. Che ci siann o 110 asino entrò n Ccrusalcm~e. ra~li 6 ?.nor, reali di cui vi"c 11umanità. Come Era,;mo scunfo 1nl..irntc è 1m"a!Lra q11~t10t1e (al- furono di sah ::zz~~ ~I Sip;~o~~: Ja ; 10 i'~ ~elebra b pnzzin, così Bruno In stupidità foccici'a J1<'rò. a q11(',çfa_1,rwu,): il ~,ro~le- venc~azio~e pere s::m~~u !r:se:t~:i~n~ ~~i {" Cusano l'ignf'!ranza filo)!,ofica che con– ""' bnsifore e quello d1 formare cle, c,tta- Medio E,o e . . . . 'r fT duce al vt'ro eapere, Agli a(ini di Lucia– di11i e questo compito ~r,e//(! i!1dcrogabil- miMcr\ ~~ 1 ~m 1; t 1 c;-=t~ ;~ faor~: 1:iH:~: ~t;l~ no, d' Apulcio, del Fiorcnzuola, del ":· meni" allo Swrn, <111ouh esso e l'roblema OA::j,,~;,t pa;lanli alla nobile funzione dtl- chiavelli, il llruno s'ispira, ma in 1rnrl1• na:i.01111le. l'n1!lino precelll re dei Capi kr_li stato. Ome- colar modo alla v:1ni1ù della 6Cicnza di La /ei:~e Casali (iç,[ 13 11ovemhrP 1859 ro parai!ona A \ore 8 un aiino. JI Bruno Cornelio Agrippa che tesse l'elogio d ll'a– ponei·a Ì;n le ma!crie obblign1orie det;e nella Cabala del Cavallo Pegasco •wol;,;c i;:inl). L.'asino , i,•e parcamente, vince la fa- 1r11o'e la religio,rn.: In [f 'ç.ge del 15 lut,;IHI unti ~atira amara contro la man-=uetudine me e la fatica, ~•ammala di rado e muo– /Ri7 so,rì1uiva cill'i11s{"f!1Wme11todefla re e la ,,ia1ti1ttdine umana. contro la "olga, re 1ard1. La so1 it1à in"egna a divcntnre lit:ionc , 1uelto elci diritti e doveri dell'uo• rilà e In massa. La CabCJla è I.a critica tli a'-ini e "ilipcude <1ue1li che aborrono l:i m~n cinè del rittnrlino e la religione era opacità dei !-len~i. è rivendicazione dct;li volgari1à, Cristiani e Giudei sono d1ia– it1~"1:,111mer110 /acoilati1·0. Il fascismo con e1crni w1lori dello i:;pirilo. La critica a!lÌ· ;m:J i a6ini, di modo che dovunque, si il R. D. 1 ottobre 1923, art. 25, istituisce ,,... ,·,.. tro,•a nel Bruno un approfondinwn- 1rntta•di quel hencdLtlo animale « per mo– lti .ccuofn corrfc~-~ionale. Ora ['()11. Condla 10 " a"·, or·,.,·,,,le vigore. Bruno bn sentilo ralitù di lcltere, allegoria di Hnso. ana– nel vrimo Cur1gresso Na:ionale dPl sun come pochi il pungolo interiore deUa ri- =~o~ial'~!m~ro!~~~~' l'~~::nddei ~~::.o J~~i pflrtilo dich nra che lo ,"-tflln ha ,,mu /ut1· ccrt"a: da ciò l'amore della coltura come madre accarezza, abbraccia, custodisce il :ione "nuçi/inria " nel ,~1mpo de la scuo• ln e quit1rli pnlrocina l'it1<egnnmento ,,ti- libcr1à. Egli rir-erca le cause del succes'"o figlio minore come quello che non M ma-1 gio.5o e unfl vr.sta reh, di .ccuo/c pricat~- ric(!:li ipocriti, 1 11•i fohi, degli asini E'piri- cledce·b 11 c 0 nc 0 ,,.,1 0 ,a 0 _dcll'ni:;ncllo .e della bestia Po ~chè /'orientC1met1lo della scuola cf,. lUali nel mondo. ne indaga le tradizioni pende da questo p,mto cnrcl111nle lro uo- storit'he. ne studia i mo1ivi lctternri, si ri- Conclude il Bruno: sforzn1c, 1 i di r.&1ere luffl incisrerc Jull'nrfomenw. Ecco du11<J"" collega al Vccch;o e al Nuovo Teslamen- ac:ini, o voi che siete uomini. Tali mo– it1capsufota Ja scuola e nelle de/it1izio11e 10. a tutta In letteraturn religi<>sn e 1.h- tivi sono ripresi dal Le .Motbe le Vajer deCc, SllllQ e quella dc.i d1rit1i dell'uo- rende contro l"a~ini1ù delle ma.s•e la dij!:ni-che c<>nsiderò la vitn come una favola e UIU U va 11IU Idi ll,;U SCRITTORI DEL NOSTRO TEilf pn romanzo di Alvaro il mondo come una furi:11 e µcrpclua com– media. 11 _Bruno pcri-cgue con accanimen– to l'errore, {'idolatria la SU(} rsti,:ionc, ma il !UO è un nobile accanimento polemico che accompagna sempre ogni convinzione di Libéro Bigiaretti * intellettuale. lntellllto e fede vengono Questo nuo-vo romanzo, « Età brc"c ~ contrnpJ)()StÌ: l'uno come risveglio del 111- (cd. Bompinni) prcsu)JpOnc (I Gente in mc i111crior~, l'ultra come som111u perfe- Asi>romont1! 'tl cui fol.ccmcntc si ricollego zione nell'asino. Tracce .bf"uni,me si ri- ma presup1ionc anche l'u\tro lavoro, le al- 1rov:1110 nell'osino del Cucrrazzi, che, per tre nmbizioni « estranee alla natura J Jlo quanto prolisso, ricl1ìama i temi e l'au- ficrit1orc :o: l'aSoorbimcnto nel flusso narra– dacia _ del Ilruno. li C~.erra~zi in s?gn~ ti\'o degli ahri motivi tii>,~i. degli ahri d_cscnv? una sccn_a dcli_1~11111ncnte grnd~- ! i,ncressi di Alvaro. Didomo la passione zio un1ver~ale: gh_ uomm1 \'an_n~ nlla r•• 1 « ci"ile 11 dc'.lo scriuorc donùc in c,1din1li• cerca d'clle llropno ossa e l111ga,_io :-u• ,·a deriva quella cii~ si è com·enuto di moro!!amcnte, mtntre le bestie, cho dc-1 chiamare la sua coralità, l'amb1zione di vo_110c~~re. giudicate da alo~uo_nc, no- giungere Jler vie sottcrranc•, dietro il filo nunano_ l ~s~no_ loro_ O~\'OCato. l"'.. as1110 cnn- all.entato th:l'u i11111izio11e JlOC,icu p:ullueto mera I v1_z1 1 1 ~e_li111, le JJnzzie, _ I? 6101• che die1ro il rigido binario dell'acume p~i– tc_zze. degli uom1111.allravcrs? tu1t1 _1 tem- cnlogico, alla ddiniziono di u11:.i soc1c1ì1, 1>1. l~numc~e"?le e la scluera_ dei c~lc- l'imi,cgu 0 u 1 nffro111.1rc su d.a1i nrnturuti braton d_ellas1_n<>dal ~asscratt,. ul (;es-\ in molti anni Ji o1!li.ervazione (Alvaro 6 sner, _daU Ue~mo a Camill_o Sca igcro, d~I scritlore da cliario segreto e di l1b· i com~ \ olta1rc al_ t:os':°lo e a _Vict?r ~ngo. ~r•• « Cronaca o fantasia >J po1rebbc meu,:rno ~to1cle, _Plm 1 0 1 I Vecchio. I Ilelumo 1 Al- insit.mc parecchi) i problemi morali e . i.to– drovandmo ne traw,rono. rici che rendon singolare t· npJlUnto pr<.,. -~ell_a _sto~ia fontas1ica del_l'nsino_ l'urna- blcnrnticu tale 0 socieià, Tuttavia, u>.ando n_11~ n~1ve. 11~ parte la !>ropria storia. M:i~- paroie come vroblemi O come socie1ti, nei 'Zltlt ch1?mo 1 1 p~polo 1taha 110 11~11olo _ Cri. riguardi di Alvaro bisoi:;r1:.iandar cauli: 1.i sto. Cl11 lo con~ICI_ra popolo _asino, ,~no: 1rat1a di u,lo scrillorc eh.: provn quasi una ra che , nc_ll~ co111~1dcnza degli opposi_• <(1 nativa repugnnnza a ser"irsi J 1 rctrnmento tr~v~ I origrne pruno _della cclf'brazionc del docu111cnto concreto e del 1·1Ccri111c1110 cristiana. _Acu1~ 1~ 1~nte il _5're) ha O'i'"C;r•uorico 0 , come q~li dice, u prendere d1 pcl• ,ato_ che_ 1 polit 1 c 1 l."! 1~ si tr_a~formano _ 111 1 0 Ja veritù; che per una ipccic di pudore n~ag1t0tr~11, sono. cau1v1 preti, superlntivo (o sarà magari certa al,iwdinc al cauuuino d1 0~11 1 pcr"ersione. 1or1uoso non solo di lui ma ,li tt.111:1la GIUSEPPE SANTONASTASO g!!ncrazione) scn1e il bisogno di collocar~ i s.uoi pcri.onaggi su uno ~romlo n~<111amv In 3" pagina: Il racconto premiato al nostro concorso 1n 5" pagina : La polemica sul ven• tcnnio sfocato, su,,:gcs!ivamenlc Eimholico e allu– si,·o, nnzichè socialmente delerminalo, Qui, in qucs10 romnnz:o che potrebhc a• vere per so1toti1olo « St.·op, rta d ! peren– to >,, si mostrano l."011 una nuova chinrczzn i torli e le deviozioni di~ccndcnli ria una ed11cnzinne 1huglia111, do una 111orahtì1 iJ)O· cri1a, da un convenzionalismo religioso; in– fine, diciamolo pure, lliÙ eo11crrt:m1cnto d:111'aura cupamente ca11oli<'a m., non cri– siiana che un ragazzo di provincia può respirare in un collegio religioso. e dallo inquietudini e umbizioni che fomtnt::1 111:.ilp

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