Fiera Letteraria - Anno I - n. 15 - 18 luglio 1946

2 Città dietro le sharre 1 Potranno addursi tulle le ragioni: la guerra aggreuioa, il fascismo, le manie im– peritJlistid1e, ma che Trieste dovesse finire dielro le sbane non ce lo saremmo pro– prio aspettato. Eppure dopo la valanga de, momor'io/i, è accaduto propria così, e t.utt~. in torlo o in ragione, sono resto·ti con la bocca amara, come per ogni soluzione di compromes~o. Si d;ce, in un proverbio, d1e mezzo male ~ mole e mezzo, e non credo o torto. Tra poco, 'in Trieste inlernaz.iona!c, monteran• no la guardia sentinelle di quoilro nazioni: ci aaranno un gouernatore opprooalo dall'O NU, un Consiglio comunale Dllrellanto op- prooato, e magari un trnnstador come a· tempi di Federico lii incaricato di trct:lurre In itahano i dearderaJa q.uadrillngui. ti poe. ta Raffaele Zo4Cnzoni, .e n'nasceue, non alJTebbe più terra per i suoi uer,i. e i no– b,/i Jriestini del '300 non polrcbbero più decorare con i suoi scritti le prop,·:.'e case. Era in/atli italo-filo, lo Zou<!n:::oni, ed ora int),t!Ce da•aulentica citttl inlernazionale, Trie. ste dovrà ignorare la vita culturale e politica (che è tutta italiana), pe-r dedicarsi solo al commercio e agli. affari. Nè i ,ignori lresli. n, del lempo aurcbbero potuto più uscire di casa nei loro co,tumi riecheggianli quelli del ·300 toscano; la commissione alfed. ta avrebbe proibito severamente q.uelle cappe e i manti e le toghe, Yimili alle /io-– rentine. accanendo•i contro le popolattc dai cape.li: · traHenu~ da una reticella di sCta, contro le d~e che arricchioano la sempli. ce rete con perle e catenelle prezioae. L'Italia, dal cdnto suo, sarà Ira qualche tempo staccata arti/1cialmenle da J dcttle (cioè da se sle.,s~, 1,!bcra aoltanto di invia– re ministri rapprcsentatil)j (come già cinque &eco/i pnma Vene.zla), stipulare tratlaU di commercio e mllgari stabilire forti relazioni d' am1e1z1a, ma chi oorrà rt&alutare il parcn• le triestino doorà munirsi di pa,saporlo, e griddre " Viva Trieste italiand ••, oouero•!ll la ocrità, ,arà considerato una colpa, un realo pun1b1fe ,eoerus1mamente, come oc. cadde già nel 1468 al ue.scooo Rapaccio, che per esserai nifiutato di salutare i liberato,,:, fu eailio.fo ncll'i,ola di Veglia. Nulla ,i n'nnooa, in fondo, su que:sta le,. ro. 'C la .t0rle di T r1:e,te è ,tata sempre e sarà sempre quella di baltag/iare contro tut– ti, ge,uiti e veneziani, alavi e au.ttriaoi, per riaffermare la propria libertà e indipendenza. Tres~ non crede p,:ù, ormai, alle fjbcrazio-– ni; ne ha aoute troppe, e una delle più ca• ramellose e appOTentemcntc generose, ql/Je/. la degli Asburgo nel 1600. assai simile per aspelto e promesse all'atlu~c. le costò poi llnni e anr\i di scliiaoitù e di terrore. Co· me questa volta, anche allora la slaccOTono Jorzatan1enle dd.ll' Italia con il pretesto dr d1Jendcrta dafrttalta, e le cose sarebbero rimaste al(ombra e nel/'1'ncomprena1bi/e senza la storia antica di Ireneo della Croce e di Vincenzo Scusaa. Sarà co.si anclie · a• desso, e non mancheranno coloro clic .sa– pranno riportare alla uerità, quella storia che I comunicati ;11'[/icialie le commsaioni vanno raccontando ad usum delphini. ENNIO DE' CONCI I FIERA LETTERAIHA ~– ·~":~ PICCOLA EUROPA UBERTA' DAL SILE ZIO " Una d!chiarazione ilaf;ana relativa olio Venezia Giulia è ,tata e.ieltiuamentc comu· nicala di no:stro m1'niatro degli esteri, e 1 a quanto mi risulto, cti. suoi colleghi del Con. ,ig/io dei ministri de8li eaferi. Per quanto concerne il Got)erno britannico, però, easa non rid1iede una risposta". (Dichiarazio·ni a, Comuni dd sottosegretario agli e· steri britannico Mc. Neil). GHIACCIO SULL'ADRIATICO ·• Trieste doorebbe formare uno stato au. tonomo p~rmanente, con un gouern"'tore neutrale, in preferenza norvegese o danese sotto il eonlrolto diretto del Consiglio de/. l'ONu··. (DalP« Eoening New,-.). CENEROSITA' PU ITA '' Il oice p,-imo min:stro jugoslavo Kardc. delyi ha dichidrato oggi ai segretario di sta• lo americano Byrnes clie la Jugoslavia non firmerà il traltato di pace fondato sul pro. getto Bida.ult pc:, la 1intemm.ionaliz.z.at: ione dr' Trieste e dei territori circostanti. Egli lw soggiunto che anche l'emendamento del progetto proposto da Molotoo è i·nacce-lla.bile per la }ugo,laoia '•. (Dal • Nuooo giornale di Italia• 3 luglio "46). LA STORIA DELLE DECISIONI " Già una oolta nel cor9'0 della storia la F ranoia parlecipò alla decisione del des!ino di Trieste, qmmdo Napoleone incorporò la città nel/'/1/iria, che con,i.1teoa eaclusioa. mente dei di.1trclli che /anno parie della Ju. goslauia attuale •'. (Dal manifesto degli iu• teUct1unl:i hanoosi per Trieste alla Jugoslavia, pubbl'1cato dal • Front Na. tional •). L·IDEALE " In nome della popolazione di T rie.tte e porAfcolarm.ente in nome della maggiorcrnza derli abitanti di Trieste di nationalità ifa. lcana, io c/Jichiaro che la maggiorcrnza degli iloliani di T rie.tie desidera l'unione con la Jugoslavia. Noi siamo ,lcurti che in }ugoslauia tutte le questioni nazionali saranno ri,olte in modo ideale e che tutte le minoranze nazionali che la compongono otterranno piena posai. bilità dì suiluppo •·. (Giuseppe Pagassi Presidente del Comitato di Liberazione dj Tr,ieGte. Dalla • Praoda .). LA COSCIENZA A POSTO "L'l.1tria ha oggi piena libertà religiosa concessa dagli .tlaui. mentre invece glii ifa– lrani non hanno mai permea.so clic le funz.io. ni religiose si .suolgea,ero in lingua slai>a ''. (Boza Milanov'lch, aacer• dote cattolico. Da 11 a • Pravda »). Tre • • scr1ttor1 Trieste Tcrm.inata Ja violenta polcm.ica con la scuoi.a leueraria nazionalis1ica irlancl~c. i,l'tllenata dal 6uo « Tbe Duy of the Hahblc– menl », che g.li nvevn m~o conlro lull'.l JAMES JOYCE In cultur-a del suo paese, i.I giovane Jamc~ 101 ce, reo d'aver scrillo che il 1ca1ro i,· la1Htese non possedc,•n alcun dramma c:1- JJa<'c di ..ervire da modcll.o e che pere.io era nect>M.vio ri\'olgcrsi ni 1nodelli slrnnic– ri, sc.r1LÌche in terra d'Irlanda almeno per <Jti:t1che tempo, tl()n gli era (lÌÙ possibile cesta re. Ap1>rnfìttando allora ck\l:i ~,rn pc.rfclla cono:.CCJ1za della lingua iùtliana e pre-,11dcu· do occa~ionc del giovanile matrimonio, do- 1>0 qu;alclic pcrcgri11;n:io11e in Europa, si sta. bilì a Trìos1e, in~cgnunte d"inglese ncJ,l'I· s1i11110Co111111trci:ile Per molto lcmpo il 1n10,•o profc.1:sore non ri~eer.,sc par1icolari ::11e11;,,ioni; ,ive\'a 60· Jitnrio, i11c.a1cn:1to d;1\h1 cillà, e lavorava pvchissimo. Gli umici e i nemici giunw.1• no giù su.ll 'esaurimcnlo dclln .sua ,•ena Jet,. teraria, :mchc. se il gio\'ane silenzioso &i fnt·eva vivo di lanto in lanlo con <1ualche cOJ1feren.z.1 in ita.linno: su Dc Foe e Blakc ad esempio. Mn erano gli apparenti riposi di chi ha ri1ro,·nto lu cuJma, (Juclli, e proprio a Tric. ste, d'urnnte quel periodo, furono scritte lo più belle novelle dei << Dublincrs », e sic• so il rommuo, «Thc Portrait of 1he Arlist :o che pubblicalo più lardi (duranLo I:. guer– ra.), 611 un:, rivista lcllernria americana, consacrò ddim1iv.1111ente In fama deJJ'ir• l.andese. Nè si può dimenticare che proprio n TriC:6'1C,nella seren.i1à e nella soli1udine, fu ))CnsaLo e 111a1urn10il disegno delle più vaSt~ 0J}ere .succc~ivc: <( UlysSCI, » e cc Fin– nc~ans Vake ». TriC6LC, insomma, :i"c,•a d:110 modo a Joyce <li ritrovare EC stesso al di lit dello baltnglie ar1ist.iche, delle polemiche e dei VIIJ;!tbondagi;i, e alla -sles..,'l maniera, nel 1912, nel castello di O1tiJ10, un poeta di altri ide:11,i, Reiner :Marfa Rilke, l'iu.sciva a riannodare con l'iépirazione delle Elegie, un fil.o produ11ivo cl1e sembrava Sl>CZ'l,alo. Spirito irrequieto e wnw soste, il Rii· ke sla\'a infolli subendo 1m periodo di lor– nu:ntosa siccit(Ì creati,•n. Pubblicnt.i nel ]9Jn i « Quaderni di Malie», per due J,un– ghi a.n11i, <'Ome fanno fede le SllC 6lesse l1::1tere, aveva sorTcrlo le angm,tio dell'im- a J>ulf'nza, e don:!,·ano proprio J'atluo~fera :-i. cura di Ouino e Je Lempesre dclJ'Adriatico invenialc, ri:.vegljaro .iH lui u.na for1.a ina– !>pt;!tata, che s'andò coucreta.ndo in aJ)Jm.n1i e pensieri che, sofferti e lavorali neUu non brevo so:.tn tnu.1inn, furono riprCt.7 poi nel '14 in S1xi:gna e a Parigi, per trovare d'efi• ni1jv11form .• 1 nel )922 a Muzot., nel V:1llesc. l\acquero cosi Je « El,cgie Ouincs.i .», mo– lllt'rtto SJ)irituale i1n1>0rtantissimo neUa vita e Jlcl'opern del Rilke, nel.le <1unli i motivi fon<Ìamc111ali dclJ'~stenzn, dell'amore e delln morte, die affroulali Ki:I ne.i Qu,,dcr– ni lo n"e"ano Juscialo, lerminalo .il lavoro, t'OlllC liii « fOJ)l'ilV\'iSl)tt(O » (è il nill ... e ~1-·,· so n confe~s.'lrlo), vm1go1lo condotti al lo• ro Lcrmi.ne e nUn loro rj:.oluziono oon Ju ncc·ctlnzione totr.le ed cnlusia.stica dc.ll: 1 , i– In e de.U.1 morte, in u11a aha visione di sng• gezza. Mn gii1 molti decenni prima dei duo scrjltori stranieri, un italiano di minor mole lellE;rnria mn d.i grande amore pa– triot1ioo, Francesco DaU'Ongnro, nvevn t.ro\ 'nto in TriCfitc In rerm d'esilio e ins.ie • me Ja sua 6Ccond':1 pnlria di ballngJfo. Emi• grnlovi imorno :il 1836, vi fondò la cc Fa– , il'la :o, giornale di letteratura e poUtil'n che spesso sequc.slrato, gli fruttò 1,c,-sec11· zioni e minaccic, fino alla 1>roscrjzione. Anche il Tommaseo, sem1>re 1>ron10 alla critica, <tovelte gjudicare iL giornale (( pili 1101nbili fra i molli che coprono la J >e.ni · sol;a » e teniò di collabororvi, imp,~dito pe– rò dalla censura. L'azione de~ giornale e del suo :mlore Hil po1,olo tl\iestino fu inunens.'l: le mani fesi a• zioni pubbljche e pri,,ate del Dall'Oug:u·<i, in$.i('rne ai suoi 6tomclli pntriollici, divc.n• nero 6Ubi10 una tradizione irredentistica; e q1rnncle: il poern, nel '69, ebbe oc..:1sione Il. M. RILKE di tornare per breve tempo in Trieste J>O· tC oomt11t.are << con le lacrime agli occhi » qu1.i.u10 fossero conoaeiuti e diffusi il rno 1tomc, il suo cnnzon.ìerc e il ricordo de.I suo giornale, tra coloro che ama\'ano l'I– talia. Età preromana: T egesto fonda T rieslc con un gruppo di protoveneti. La città ,1 1viluppe subito com.e importante centro com• merciaie tra I' Adriati~o e \ passi alpin.i. STORIA BREVE E INFELICE tributli volontaristic1 triestini alle battogl:e per l'indipendenza italiana. 1866: Visto il cre1Jc.ere delle manifeistazio. ni irredentistiche, i-Lgoverno austr'1aco dà or• dini per la co..-nplet.1. .,;nazionahu.ozione di Trieste, 178 a. C.: Il Console Manlio ossoggclla Trieste dopo lunga lotta e le impone le leg. ei romane. ne di Giust'miano la ciltà viene saccheggiata dni Longobardi. ·Battuti quCISli nuovamente d-"libizan1in-i, Trieste ritorno a far parto del– l'Impero romano d'Oriente come centro priu. cipale dell' • Omnia Italia •. 948; Un,o. donazione di Lotario istaura ~] potere temporale dei vescovi sulla città, che la ottengono in feudo col titolo d, conte. 49 a. C.: Dopo molte prove di fedeltà e di valore v'lene concessa ai Teriieationi (i. ~ritti nella tribù Pupinia), la cittadinanza romana. Da questo momento T r:ieste d'1vie– ne una piazza munitissima. e Ottaviano la pone a baluardo contTo .i barbari d'oriente. 952: Trieste, entrata a far parte del primo 566 d. C.: Cominc..'lnno le invasio11i. Dopo regno d'Italia, passa da questa sovranità a l'occupazione dei Coli e la breve liberaz.io - quella del Duoo di Baviera. TrieMe comi.! eru (Da 1111astampn dcli' '800) iblioteca Gino la, vv 1139: Un documento comunale dimostra la p)ena esistenza e il funzionamento del Comune Tegestinae civitatis. 1202: La Rotta veneziana present.alasi di. nonzi a Tt1este sbarca nella cit1à, e il Doge Enrico Dandolo, chi:.mato all'arengo, racco• glie il giuramento di fedeltà al Leone di San Marco. 1236: li vescovo Giovanni. costretto dai molti deb"ti, cede gli ultimi suoi privilegl aul Comune, che batte orma\ moneta pro, pria e pone come organo le,iislativo sovrano il Gran Consiglio 1382: Leopoldo lii d'Asburgo occup<t Trieste e In coslringe con la violenza ad ac• cettare la sua sovranità. Alla proclamazione della così detta • cled:zione oll'Austria >t, scoppiano gravi disordini e ribel11oni soffo. cale nel sangue, che si prolungano (14.29, 1443) fino al . 1463: D~chiarata guerrn n Venezia, questa mvade Trieste e ne bandisco gli imperial.i. Onque anni dopo, cap:tanaLi da Luo• gar gli imperiali ritornano. incarcemno i fautori di Vcnez'ta, e, soppressa la form.."l comunale dominano fo città col terrore. Il 13 agosto dello steS80 o<umo, però, fil patrizio Bonomo dà mano alla campana dell"a,engo e il popolo, sollevatosi, meno strage degli oppressori. L'anno seguente ritomo di Luo• gar che, penetrato nuovamente nela città, la mette o ferro e fuoco, uccidendo migll&ia di ciltadini. L'avvenimento resta famoso nella ~tor"1a li Trie5te come l'anno I.ella « destru– :zfon de T riest~ •. 1717: Dopo lunghe lotte combattute per il mantenimento degh statuti provinciali sotto la Spagna e l'Austria, la città ottiene da Cnr. lo Vl la libertà di navigare. Nel 1729 le vi~ne concessa una fiera annua di 20 giorni, poi a mano a mano, sempre nuove guarenfl. gie di J1berlà. 1797: I francesi oc.cupa no Trieste e alterne vicende In tetJgono fino al 1813, quando rioccupata dall'Austria, la città vie– ne guvemat.a con reg'1me assolutistico. 1820: Trieste accoglie Pepe e, i fratelli Poerio proscritti. S1 instaurono così legami di fratellanza patriottico, e Trieste, attraver. so la Carboneria e la Giovane Italia, diviene 1882: Guglielmo Oberdnn calo. muore impi.:.- 1918: Il cacdiatorpedin:ere ~taliano e Au· dace • attracca ai molo di Trieste. 1919: Trieste viene ufficiolmente annessn allo Stato Haliano. un attivo centro di cospirazione. 1943 8 settembre: T r"1estesi schiera a lian. 1844·: Emmo Bandiera. prof-ugo. trova 0 • co degli alleati 11clla lotto clandestina con- spitalità i 1~ Trieste. lro !''invasore tedesco. 1648: Grondi manifest;:,zioni popolari per l'lta\m e Pio IX. Un tcntat:vo di .instaur.i• zion~ della Repubblica triestina, viene re- 1.nesso dal Giulny. Soffocato ~l movimento e crollata l'alleanza italiana molti cittadmi emigrano a combattere in difeso di Venezia. Da questo momento non mancano più i con• 1944: Su richiesta jugoslava. com,:nda ad es9Cre messa in disc.ussione la 60rte inte1• nazionalie di Trieste. 194G: Trieste viene inlernazlionali:zzata sot. l() la protezione dell'Inghilterra, Russ·ia. Sta– ti Uniti e Francia. Il futuro è nelle mani di Dio. Come do,.,cbbe es$erc (Disegno di CINO PAHENTl)

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