Fiera Letteraria - Anno I - n. 9 - 6 giugno 1946

8 HEHA I.El r~.H \Hl\ LOSPETTATORE ITALIANO - io non credo olla /unzione crieat.nce dcn catadi.,ru' in .tè e che un ~do Diluvio ''ineluttabilmente favorirebbe'' una nuovd cultura. Non a ca,o ho chiamalo quel che è accadut<, Diluvio (a.:ppure. per noafra /orluno e per queala oolta, in porle fa/. lito; alfrimenti non ci aarebbero pouibili que,Le diacu .. ioniJ. Come mGt ne.Ila ,torio, oggi pouono scale.narai tali /orze. diatrut• tive - materiali e morali - che. chi ne abb.a /allo qualche. e.p<erie.nza deoc pro-- 1peltar.1ele. negli #lJ-iluppi del domani c0me intt':rruzione. del proce.uo civile. rctrocea,. •ione., apertura d'una p,arenfeai che potrcb• be riiucir .ccolare, Che i ''chierici'' prcn• dano coacienro di ciò, c:on l,e conacguen• z.e che ne derioano di non servir da •lru– menU agli eOentuali provoc:.alori del 0,/u• uio. Ecco tuffo ed è chiaro, credo. Polemica ul diluvio Caro Bizzarri, tutto bene nel tuo cor11vo • Il Col06&eo può crollllrc • che ho letto nell'ultimo nu• mero della Fiera. Il richiamo alla impor– tanza della c1pericnU1 che il mondo sino • poco tempo ra ha vUMluto, l'ctortazione a far 1i che alj uomini non dimcntich~no ecc., lutto bene 8C non C'he in quctta fac– cenda vi è un equivoco a.cmphceJ 11 upponi alla eventualità di quella diversa cultura che un aecondo di• luvio (e qui ancora dìuento non mten• dendo affatto, come OCC!'lrrerebbe più dif. fusamcnte c~iarrre, legare In fortuna di quell11 priITU1 cuhuru ali" pot1ibilità di scongiurare il aecondo diluvio ineluttabil– mente favorirebbe) ◄naieme, non ot>,emmo localizzato / 1 equi. IJOco che. è quello di u1are ognuno di que– ati' nomi nella aua doppia occe.:ionc: e de/ contributo che con la loro opcr!! hanrtq dolo alla Jloria del/' Uomo e per quel Ionio con cui ognuno di /oro ,i /1n1cri1ee in uno •Iorio della socielÒ, Menlre è chiaro che il dduuio d, ·cui parli, quello che ha m,·. nocciolo di crollare il coloueo, per .un Oer– ao è alato attentato GJrUomo ma per /"al. lro eapreuione della precarietà, in1u/fo. c1e.nLo e probabile /al/imenio di una ao– c1etò Difendendo l'uomo non ai di/ende.l)O neceuariame.nle quella società •· A.u>o B1z✓.,HH1 Dici tu: • Oa111 noi tappiamo che 1I Co-– loueo pub veramente crollare. Per quc~ sta volta è andata bene. Ma I. prON,Ìma) Cotesta verità bi.oa- na dirla, finchè •• è in tempo e fnrla penetrare nella coacicnu di lulli: dei molti che preparano il nuovo diluvio, dei moltiNimi che ne .arcbbcro cieco strumento. Tant 0 più che con quel crollo non 11 avrebbe, for,se, la fine del mondo profetata dal venerabile Seda. ma certo la fine eh \IUa cuhura. Quella che ci permette di c11 ere .-chierici • e di e• •pr'lmerci per gli ft:lri •. E.d è evidente l'ac– ce%10nf" che tu dai, nd primo e nel ~ condo caso al termine diluvio, quello av. venuto e quello che, Dio non vog:lin, ~ lrebbe l\vvcnirc; la con11idcrnzionc in cui tie111 In guerra, In reai11cnza e tutte quel– ~ c<;>nnc11~ctpcricnu che ci è capitalo d1 vivere tn questi uhirni anni, Stabilita un~ civiltà - cioè, cd è lo aletto, una toc1età - ed una m1nnccìa di everaionc di quesl~ ~ictà, la vittoria ai configura co· mc v11tonn del bene aul male, il memento dei chierici come mcmenlo dei pericoli da -cui questa civiltà fu minacciata e aforzo affinchè non sia p1l1 pouibile tornare sul h~ite d1 quel baratro, ritentare la prova d1 quel pericolo.iNimo aiuoco. Temo forte che tu m1 1ispondenu acan• dalinato aJlmea.ndo una ,filza di nomi - da Dante a Sh11kf't1P"'1Ue,d" Machi,.wclli a leopardi a Valcry a Ungaretti ed una ~lamazione. • Que&ta è 1 11 cultura che abbiamo sa.lvato e che voaliamo difen• dere •· In tal caso 1rnch'10 non potrei fare n meno d1 assentire ma, in1ieme, non avrem• mo localizzato l'equivoco che è quello di usare oirnuno di queah nomi nella aua dop– pia accezione: e del cont,ibuto che con la loro opera hanao dato alla atoria del. l'Uom 0 e per qud tanto con cui Oi'nuno di loro 11 in1JCritce m una atoria della so. cietà. Mentre è chil\ro che il diluvio di cui pnrli, quello che ha minacciato di crollo il coloMCo, per un verso è staio attentato all'Uomo ma per l'altro espressione della precnrictà inaufficiienza, <" probabile falli– mento di una AOCietà. Difendendo l'uomo non 111P dife11dcvn ~CCSIW'llri.timer I(" quella società, Così come il crollo, og:gi doma– ni o dopodomani, dd col08M!0 non aigni– fica il crollo deUa cultura, po9a1bilità cioè daie all'uomo di eaprimeui per gli altri, di credere a quei valo~, che lo conforta• no nella sua dete.rmmaz1onc di eucre e di vivere da uomo. LA DISFATTA ••Vendo pelliccia lapin nero dic>iaa u/fi. ernie ativaloni. S. Lio S485, Venezia'·. (Pie• cola Pubblicità del Gazzettino). CRISI DEU.E TOMBE S.u uno dei più dii/usi giornali ,omoni a opporao que.ato annuncio economico• '•Tomba Verano cenlral, .. imD «do p,o- •h 60.000 codauno lrattabili •· I AMOR FILIALE Soalitui.ci ora alla pa,ola uomo della prima accezine (che lu .terl1,'1 con la maiu~ ,cola) la parola culfura, e tu avrai chiaro i/ mio pe.naiero. Lo aollcciludine per- I~ Cultura (acn"l)tamo pur m<Uu.,colo, ,e cii, uale alla chiorc.u.a nOn è nc~uariamente di/eaa d'.una #Odetà. E quale aocietà, poi') Ce ne «>no, oggi, di Ilari tipi (dal capilo– U.mo cJJ co//eUi11i•mo) ~ ciau:una e6prime anche propri 110lo,-ìculturali conh"ngenli; mo c'è pure la Cultura dell'Uomo con 110lort riapctlo a quelli, auoluti. 011tle, per e6em: pio, nel pae.e il quale (piacdo O -to} r~ presenta cerfo il più radicale mutamento di 110cietà realirzato ai no.atri g,'orni - la l<uaaia ,ovietica ,i acnte il bi.t0gno d,· curare amorosamente ediz.-fon11 J\ clasaiqi~ non .t0/o na_rionali" mo latini e greci, alu• di'are torte antica e pubblicare eccetlenh traduzioni integrali della •'Dioina Comme– dia .. oome quella uacita pochi rne1i /a. I aie Giovanna Eoola, di ann, -44, ui• ueoa a Ciniai inaieme ai Ire fi111i; Fronce– .,co di anni 22, quaai c,eco, Gio~ni di Mini 12, e lo figlia di età intermedia. p,.·. ma di Ptuqtu1, la donna ricevette dal ma-– "'°· che ai frolla in America, un aucgn.o di 20 mila lire per le /eate. Durante la wfti. mana ,anta, .una .era che la madre .ti era addormentol• pre.ato, auuenne un tragico /al. to. li foglio F,an~u:o, impugnando un ac. cuminato colte.Ilo da caccia, a, awicinò •'· la dormiente e con an colpo ne.Ilo e pr«1·. ~ le tagliò la carotide. Po1·, France.,co, aia• rato dtri dae /rote/li, dopo al)er tagliuz.z.ato il viso delta modre fino a render/o irricono-– ac,btltt, ne /ece o pe.ui il cadoucre. I pez:.i /urono me.Ni in un aacc:o, e il .taeco /u get. lato in ■n pou.o. Ritornato a coaa, France,. aco, M!m1're aiutato da( fratello e dalla ao– rella, la"<, le macchie di aangue aul P<Wi• mento • la biancheria della madre intriao di aangue.. A chi chiede.va noti~ie dello ma~ dre. i tre rilpondevano che ero partita per un lungo 11iaggio .ul conhnenle. Quando llenne l• Je.1la di Cinisi, i fratelli furono ha i' più rumoroa,' e i più al/egri gioooni dc/ poeao. Il due maggio con un uerricello /u •·nato da an pouo il socco, e chi ne oide il conlcnato penaò che il delitto /oue U.lo comptalo da un oalentinimo chirurgo. FU• rono presto iniziate le indagini, ma i tre a,aaNini ,i tradirono da soli pe,chè allo no– tizia della acoperfa del socco 6i dcttuo .alla fuga OOttendo la macchia per più di 15 li Coloueo è in piedi, adoprinmoci rutti a conservnrlo tale. rlcord.ando che mohe sono le te.nta!ioni d1 franamento e varii i doveri_ a cui tali tcntnzioni dllaman 0 i di• fenson d1 questo santo sepolcro. Ti accorgi del sapore conformistico che lnli poeizioni ns,,umono (anche qunndo. come è il cnso tuo, sono aoetc.nute da una coteienz.a vigflantissimn della loro inttabi. lità) allorchè, come tu fai, al ColOSffo e .al diluv'lo ai t<M1titui1eono i corrispondenti civiJtà e guerm) Comr. in tuie ipote11, l'Ì venga n auppor• re uno achiemmento 111 cui ~ protngoni– ati a<>no uno c.ivihà ed un'nnticivihà: que– •UI anticivihà che potrà anche non e1Ac1e - cd è qui la manifcatazionc dcla tua vigilanza, ~I &egno della tua spreaiudicatez.. u. il Mole ml\ che comunque rcata un fatto c1trnnco a no~ e il cui avvenuai ai• gnilichcrcbbc .-la fine di un.a cuhura •· cioè In fine della • n01tra cultura) •. Qual è qucata cultura per la conaerva• "Zione delln quale tu esorti ad una viai. lanz.a, e suggeritci quelln impoetazionc che in altro campo, mn non troppo diAanle dal– trondc da questo che ci interessa, fu det· la del /1bcraliamo protetto') In g-raz1a di che (&e non vozliamo in– tendere iac.nz "a\tro q~11ln prcoocupazione come qudln di un11 con1ervazione pura e Ed allora) E" chiaro queUo che ti rim• provero; è chiaro, aggiungerò •cnza l'in– tenzione di nllargnrc il diKorso. qual'è 1 ) nocciolo della riaerva che io e quegli altri come mc inaoddiefatt1 e moglll'1 • troppo giovani •, avanx-inmo l\('Ì confronti della fiera. Caro Forccllu, li .ano molto grato della lua lettera, pro~ prio perchè eua gioca contro d, mc .w un equit10eo. Se in/alh con le pt"ù one.tle inten:.ioni ci hai giocato tu, che mi cono– aci, vuol dire che il mio corai110, /orae per la .tua e1lrema brcui'tà, lo rendel)a poaai– bilc. E l'equivoco è qucalo: clic 1u .tlabi. liaci un• equo;:.ione che dallo parola "cui. tura •• p<Jua a quelle di " ciuiltd •• •• so.. cietd'' e infine "liberali.smo protello'' ed io che parlavo .olo di eulf.ur ~ in un acn.-0 d1e eredeoo {probahi/mcnlc a lodo) chiaro, "'-! trovo lradolto in termini di conformi– smo e di conaer-uo:.i"onc puro e aemplice. Eaao cquiooco •• /onda, dunque, aul Mln• IO do da,e o una parola. E nu aarà /acile chiarirlo con te. tanto più che nella tua lctlera dimo,tri d'aoere ,n mono la chia– ue del chiarimento; aofo clic, preoccupa. lo d'altro, non hai ool.ulo uaorla Ed è quando, fingendo che io (,1 obb1"eth una schiera di g,oaai nomi (da Danle a Sha– Ateapeare, ecc., .-:rfoi: "'In I.al caso anch'io non potrei /are a meno di assentire ma, BILANCIA delle OPINIONI Poesia 11110,·a E," 11-.{'11/1 u Ho111.1 u11.1 ri, i-.1:1 jJllcra· 111c111e dt'dit nl:1 111111IM.H• .. ia. l..a Strod11. J\1:i quc ..ta rh i-.t:1, a difl(·rcn7.J di !ani.- :1hrc. non ii JM'OJ){Hledi e.. -.crc uno antolOJt•a; cs--a lrn 111111,izioni t' pro1,o ..iti a-.-.ai 1,il1 al· ti. t·omt· ('Ì di('c l.1 lunga pre111e-.-.a. 111ti• tolJta 41 Per una 1rn1• .. i,1 nuo,a ». Q1•c~rn premc-":t non l·. nl· , uole e.<:çere, un 1ti:1- nif ~10; ck'-a {'Ontiene idee comuni al gru11110 d1 J:Hnani pot'ti, in 1n1rte ;nrditi, ch'" h:11111 .. dato ,ita olla rhieta. \111101ia- 1110. qu111di, alcune ili ((Ueste idee. ., \la la lelll'ratura ri,'iula il ,i/ct1:io e ww 1.ifl rlie può cmufurrc la p<Jl~u, t.l/11 JX11{i1w bfoncu ;. al 11i1Ì 1rn,1 1:ia t't:CP:io11ofe od 115.,urd,,. 11011 Ì• /11 tifi ma<'~<lra ,lctln poe5fo. fj Occorr, ('scere 11iù umili. Occorre oc– celtttn• /11 J~fo comP lii ,,resema, nel/a :e1111 ('011di:.ot1c umm1rl'. / 1111ti.fe ttt1liri1mre i/ ci •/11: i11utile 11rt'111et1<r,, il reg,w de/. l'miimfl S('t1:a viocrlo 11('/fa propria cor,ie e 11etl,1 JJrtJprio coOerf'11.::.ll. ta poe$itt rmrc, Ì• liii mito. E' il mito ddl'tmi,ru, ~Prl:o ,·or• pn. J:. • 1111n Jocile /ornw di 11ir1.·tmr1 nt('tirr,. Ci -""''' ctati w1cl1e i p"rmlisi 11rti/id111i del– l."11r1••. f 11011muo qu('l/i descri11i f!a lfrw• dl!luirf' • • ~rmo più M111al/idi. Si può ,(ujtgire um, .c,·flcreru.a /i.Jic-tr" "" torpore ""' um• ,g 1<. \111 no,1 .,-, de,,,.. rimmzùrn.• ,,Ila /at,co d .. /t,,, J,•t1tw1111ra e d<"llt, JHX.'.Sio. in 110ml' di 111u1p11n::.o clie cil•rit•o wltm,10 d111111 °111.ii . I~ pa-.i:1011c critiCT1 ». E piu oltre, giu•tifit'ando la J>o-.iz1n11c delfo 11110,11rÌ\i<.ta di (10111(' all,1 11ot• ... ia 1>:t .."-Jla. "J>t'C'iahncntr- a 41uclla <"1111c1ir.1. gli e,.trm,ori afTenn:rno di porrt• .,,lo .,1. cune condizioni: « r«Dello t><>r la ''"ritti. il r,~(/Jf'I'<• JJ('r il tfocun11"1t,1 11111<1110, il ri– /i-11l0 dJ>ifo mi5t1/ict1.::.im1t' e <fO/Jrt1tl111/o t/('l– h, m11fa/u!,_, ». Nt·I primo fo,;.f'i('olt:t ,-ono 1,ubbli.-:111 IC~ti che a11d,e '-C non t·· cm· plari, l'Orlo però indir111i,j d'cll"atleggin• rrw1110 11Eo~nn10 d11 quc11lo gruppo di J)ticli: 110110 p<>r,-ie di 1\111011io Ernn'l,l,a, rilr rio Ali:ll'i, C1• ..11rl' Pnvt.'.. t'. l.u('iono Hnneulli, Ant9n10 Hu,-,.i, Cnio Fratini. Cc61,re \ ,. "alJi, Gianninn Angioletli. Franro M111a– t'0lln ~ G1orJio f>iovauo. 1oteca Gino Ling1111 e popolo Og~:. 11 dire di M:1rio Alicala (,\. I cli Riua.-.citaJ, manca ancoru in ltnlin 111•,1 lingua lcueraria « 1rn'l.ionale ». l..n linl,!Ua di cui si sen•ono gli '-c-rinori, «;. ancora aQelta .s;a 1mrt• i,1 11111(10 di1---er$0. da un 10110 oruficale. <J to. ,it:ctulcmico •• o u,Jrat– to, ,t1wct1to. Hl ,m mU(lo o n<•ll"altro. dal popolo .1> E poirhi• J)ot.·o -.01lni n, t'' a :1c• cenr1a•o alla impronta 11 rcazion:1rin >J da– ta dalle « tw:c/,i(' ('(1,51(' tliri~111i 11 tufla in 11•Htr11 ,toria ». (lo, n•mo conc-l111l<'rcc-he L, lin;ua u-.ata d11p;li -crit1ori it11lia111 o– diemi ~• una lin~u:1 11 rt'<l:io,wrlfl ». E •tt1i tUmt'ti'bh,• :1{'conrio riferire h1 nrnli~nit:'1 di un no;:tro rritit•o, il f11rnle, dono .1, rr letto In pro,o dell'Alir11ta, hn dello t"he cu-.tui in1t·11de per Jingu:1 del popolo ({UCl– la cho \"crlnin(' dic-t'\:I t'"'--.cre la lin~ua del diuvolo: (( Il J>nrl11it italicn {,\·cc Il('· C"lll ruHe ». J\111 noi non ,•oglinrno c-... ere 111ali1.:ni.e ~rocc:i ...:: dardi rhe, per la lor,) 1•-.1rcmn facili1'1. finifcono J>er dh·entar,• fru-.li e U:igc·1 ('ro .. j J, contfouinrno. come t-igc il noç1ro ilo, ere di lt'llori e di .1111101n1ori delle 01•i11ioni ahrui. 11 t"ilnr,• lo ~1·1it10 <l'cll",\lirnl,1 • ,,,,,, ,-. f'O.((J 11rigl•wh- dire c/1(' ,l ,,,ag• giore s}or:.n J}('r <:reare ,ma b"111{ua.unilo· rirr. K m('tfio ». arricchita dalle nuove <~i. 8"11:.,· mr.::.lnnali <' pp.polari, fu compiuto, ne lla primt. metà ,lr•ll'Ouocc11to, tl11l M,m– :011i r dril l,oopardi. E,urambi ,,,,,.~,; scrll· tori i 11ualt. con ('(1Tatfcri.sticl,<' b<'rr tliOe• re11ti. ~011•1 1 ma.nimi e,1K>11N1ri ,l-el mo/O cultt,rtrl,• d," nccfJmJHIJ!"Ò tti 1uoi lni:i lo rir.-olu:.Ìt>t1e dt'n1ocroticfJ · bor1tl,~r dl'L Ri– .soreime11t1, f 1n n,i ç;i "!i,,IÙ·n o mel{lfo ('c,– miticia o,l esplic11ni il moto JJf'r l"i,1,Ji1,e11• den:n ,, l'1111itti 11n:.i<n1olc in Italia) ,,,1111>0• 110 rm1 /ti trndi:io11P r,11/i('(I e<I 11«afl••1111ca e c,H1 l"tirchoolo~UI li11g11i~tico cl,,. prr{.110 un P,trht, Ni liii Foscolo flt:Ct.vuw f'rcd'1111n ~ li rruni. e tC'tlltmo 1111 li111(llll/!.BÌn ,,;,; semp/iCC'. 11i,; :.chirtto, più << vt•ro ». Ma t/llP..:1to loro .ç/orzo /rtl/i..'<"(.•: I' lf' 1111i '""' è la ~ctlt• tuloJttt per ct.•rc«re di deli11('11rf' il procr,•n tl'inrolwrim1r, p-Ova tutt111•it1 ,u1• tolh,"ltr<.>come q11e.1l0 Jaltimt'nto 111111 ;, ,o· ,anco Perchè. ove non ,id. prete.nle la com• plcHitd e delicatezza del ,apporlo .acietd. cultura e lo ,i riduca a lemun1 aempli• ,·i,tia d'idcntitd materiale. a1' può giun~• re a credere {mGnnetli•mo della prima ma• 111ero) che distrui(gere mua<.1 e b,blioreche l,aalì ad auicurare une ril)()!uzione, menlre ~ chiaro che lufto qudlo e mollo di più p,uò l.'Cntr dia/rullo aenza che la aoc,elà /ac. eia un ptlHO awntr·. S, può anche rieor• <' i.re che r"I marindtùmo /ini,oe poi al– l'Accademia. Md è .o/o un'a11ventura bio– grafica: In realtà due xin 0 i nemici di ogni 1-innocJarnaito o ltlCT'a ,u•olurione: da i:n lato la tenden:.u al con/arm•·•mo, alla cri• slalfizzoriorte: e al blu// dd parlicohtre co– me uni11crsa/e., ma dall'"ltro fa le.n,len:a al r.ichiliam 0 con i conHgucnli nuli aulla di• atruzione, la violenza e lo guerra ("igiene de/ mondo"', ricordi}). Non li /flcC.o, cer– to, il torto di riuolge,·e " le queaf ultimo p-.ragra/o; ma vi aon ooac ovvie che non ai riodono mai abba.t•n:.a. Tornando al mio cor1iuelto, appa, irà or• mai chiaro che cuo era un umplicc am• monimenlo ai "d1iert"ci": in primo Luogo perd..è non si ceda alfa illu•ione. di pokr "ripn•ndere. le coae a.I p.unlu di prima'' e ci ai mantcngci fedeli alla naturale /unzio– ne aocia/e di •• acrbor memoria " anche per 1111 all,i; in secondo luogo pe,chè - di fronte agli intcrcuati allarmiam1 e 01 pr~ lici alog.. n che già riapunlano e cercano giu6li/icazioni ideali - non ai conaumi un "'tradimento•' che ricadrebbe innanzi tuf• gio,n.,. Arreatofi, con/e&MZrOno di a.~,e UC• lo aulla Cullura. Pcrchè e quealo è il Cl#O la madre per impadronirai delle tlen– punlo in cui di.t.tenlo francamente do te hm.ilo lire. /o 1m 1rubln11<. di ,t.,rit, tl,•/111 lttt,·r11r11r11; ;, i111•eq, il vrobl, m , d<'I f( /t,l/imn,10 n del ,u>'lr, Ni.,orgimento. il prublrr,111 ,lpfi:t.r• rt!$t.:, t· dell'i11volu:.11wc tlPllfl npo/11:io11(' tfr morrot.f.'fl borKht•.~e i11 lt(I/ÌI/, ,, co11 essa (/, I moto di 1111i.fìca.::.im11• ,w:imwlc del 11uçt111 P,,c..~e. ''"" (('("()1ult, 1111•tù dcl– l"Ottf'H..•t>111,, l'1111itù dPlfo rioç/n, lingua 5j /rt,11/11•1111 d, 111101:0 /t1tnlme11t(' 11[./ t• rtgio– ll(,/Ì$ttW >• dei 110-"tr, tt•ri.sti, che ri/frtto1111 altr..,,ì In diverSt1 ~tr(llifica:iòn(' ptf il di– verso t,rr(ll/o di si i/111>/>0, 11N.IR,çin1tol(' re· 1io111 ,ki diversi ~r11vpi tll'lfo 1>i<:cf1la e 111pdi11 borgl,nia irt,lim,o. ,. rlaf/iorr,w, (Cnrd11ai J la tratli:i1,11e nrr/ica 1'tl •1ccmlc– mica e l'n11.stcrn nrcheolo1,rit1 lingm.<lfiro. li rm1lfllt,1 col popolo i.• cercato « c/r,ll'11lto ». « dt1J/"t·•terno », JX'r lt, titi ,ll'/l"uco diretto <kl dfoletlo: e isolatn ri"'"'"" il Jlerf{a. clic n, 1011111111 mulrrcr ,. ori~nali!f~Ìmo im– P'!Ott r-o" la tracli:imwle lintw" lf tlPra• ria». " Campi Elisi ., '1cri1,1 d"e-.:-ere ... ,.[tnalato ai lc11ori il 1w11110 numero di una ri\ i... ta 11u•11•ll(' i 1, C::u11pi Eli ... i »I nr.la in que .. 1i giorni a 1-i:·t"n?'(':1 cur.i di Fioruni. ~roni e Tordi. Di /IIIIJ)io ror111.:t(1, I' !lllllllJ):lla COII clcg:m– za l' eu1 l't'1lata di 0110 grandi 1.i,ol 1• ,·011 1!i• ..,•gni ed ucqudorh tl 1 ~Jafoi, St..iuloja, Tordi, Omicci<,11 ere. Acc-an10 a tre con d1 l nt,1,1rc1tiJi ,ipo ni:,drigale,co <, riporlalo :111una allualità di ,off(•renza slrnordirrnria ». 1ohi dnl mc– lotlramm:r ,e La torr,, l)romc ..... a ». che do· , r:1 Fegnnre un ahro tempo ,lella ~ua J>Oe– •ia ... j kJgono una J)J~inn d1 ..-ProJlOçle _.. d1 ~ini-.1!:alh. e1n11uc 1>oe-.ie di Ci:uuun:1 Angioh.:lli «-hc Hino ahrn importnnre tt:'-li• n onianza ,l'ella no, ilit di qm•~la ,oee, con una noi:, !iulla Angioleui di Lf'one Piccio– ni; poc-.ic= scritti e 1,aduz1oni di o;c.roni, Webcr. Fit.orani, Ca... lig_lioni f'('C. I.a rh i,ta può annunciar~i come al,1,a• ,: ;tan.za fuori della normalità. f<",lrle ad una ide.i di 1>0e<:ia (cc,, oi Cr(!'(/ittmo. Jcr11wmf!11• t•• rrNl.1w110. 11ell"(ter11itii ,trii(/ J>li!'SIII, 111 lfo 11/tl ~rritlftCl/tA tWHlliitù: poirl,f! (Jlt!!· "'" poe.,:11 e, tflCt'Qlllll una illOTlfl; 1111(!$$11· '" rmcf,e ài giochi P ,li sug[le,<:tilmi. ma """ 11llusu:,,. 11011 immediatt1; u11a ,tqrfo flJJprcs11 e dime11tic11tc1. 1><>i mw1.1(1111entP $COJ>Crtu, dopo una lut1l(t1 lllf(•Sft, ,~er una .•orttt di magi". di misU>ro, rwr 1111 nito di i,n ('11;:.i,,w,. co11 Jal ,·11 ~ 1111>re rÌpNutn .•. »), nel ri-.pclto di rcrti canoni d"eleg11n1:1. Po. treLbe e J>Otrà - dhenir 1,i1"1 conrrèla, ofTrcndt. m1 musgior numero di c:o~e da leggere. (saggi ~pccialmente), ohrc le be.Ile ma brc.vi cose, d1 che si compone. Uiton10 di 11r1a rivisto Negli uJtimi dieci anni, la più impor– ta111t• rh i-.1a lelteraria in lingua tefiegfa 1 fl: O1c \cuc Hund~chau \). di Berlino, era .,1,1111 "-Ul'l"e..-.a, c:i11cndo il 11uo fondatore o proprietario, S. Fischcr, di razz.., cbrai<'a. Ade88o, il gc1.l('ro di Fi:ed1t'r, che aveva portatu a SlO«olnrn la •·elebre u-.a t...<fitrice deJ EU0f't'ro, rip~nde la 1iubblicazione del. la rivisb., la quale durante i ~uoi tempi rnigliorj ospila\'a aulori come Thomas e llrinrich Mann, Uofmunnfitlrnl. Zwcig, Srhnilzler, llauptmann, Rilke. Wa---.er• numn, e che era, 1>cr la lingua tcdCfica, ,1uello che per la Ftan<'ia t"ra ..- La '\ouvel– lr Hcvue Fran(aiçc •· Un numero 11uecialc della « \<·ut- Rund • 11c-l1:111 )1. u~cito a Stoccolma alcuni me~i fo. era th:,lirato a 'I homas Mann, in occu..,ione del i()<, gcnetliaro de.J grnnd(' ~crimorr. Contt'nC\a contributi di quaSj lutti ~h .iu– lori l('(}e... chi non naLÌ!'li di foma, e inoltre appr~n:unenti fiU Thomas Mann di t.rrillO• ri Hri.uieri, come Sigrid Undset e U1)ton Sinclnfr, e di ~rondi musicisti come Amold ~fh11('11herg e Bruno \Volrer. Il numero çegucnte, con cui tii (!" ini• ziala lii ripreN regolare della rivista, J>Cr ora 1rimes1rale, ronliene Ira l'aJtro un toag. gjo ,mllo ste!-i;o Tlil)mas \lann s-ul proble• ma deUa nuova Germania, uno intercsHm• te compilai.ione di brani dai di,;cor ... j <li Franklin D. Roose,•elt, la 1raduzione te• dun di una l>Ot"'ia di T. S. Eliot, un -a,:gjo di Lise Mdtner sulla c1uestione del– la energia atomira. e il ter~o altn dello nuo,•n commedia del nolo commediografo renano Cari Zuckmoyer: « TI generale del Oia,•olo -.. l,a rlpredHleH ol•gh 1c:ri1ti • di..ig•i C:CUIIH111iID q11eoto glor••I• è .. ;.-.u. I •a11ot~ri11l no• 11 re•titui,c:0110, C.. n, .lNCIOLETrl Oiret1or1 8KUf'(0 ROW,t.1'"1 EDIZIONI Dta.L..l eussou. I A. c. B. I AZIENDA CARTARIA B I e e H I & C. CARTE DI TUTTI I TIP I CAPITALE L. 1.000.000 . ACC. SEMPLICE- VIA BOCCACCIO, 2 MILA 'O FlLIALJ CON DEPOSITI: Mli.ANO, FIRENZE, GENOVA, ROMA, TORI O TELEFONO 11-665 • 10-,Js TELECR.: CARTAIJICCIII. MILANO C. C. MtLA/VO :t57l14

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