La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 12 - 20 marzo 1921

Giornale delle donne socialiste ABBONAMENTO ÀH"O Semestn, I,. 2,,50 1-'r. 6.50 REDAZIONE ED ,\AfJ,JJNJf:,1'RAZJONE: Un numero cen1:. DI.E.Cl AI CII'.COLI ED ALLE SEZIONI: • • L, 5,- • • F1•, 12.50 MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO Per copi~ 5:} L~ - Po,: ~opto 100 L. !! ___ _ l'unione delle donne proletarie salvi popoli da nuove guerre Da. una modesta. tribùna rivolgiamo il nostro appello alle madri, alle donne tutte ohe quattl'o a.ru1i di guel'ra, e tutte le insidie e le miserie di una pace ma.I conclusa, hanno re;;e consapevoli de,gli iµuncn,,i do]ol'i e rovine scatener te dalle cupidig:e dei capitalismo, dalla sete di dominio delle caste dominanti. Ci auguriamo che la nostra voce at– tinga for:.a o calore dalle· migliaia di nostre compagne, che il nostro sforzo t1ovi bracc-ia robuste per sollevane iln alto, in un gesto r~soluto, non la falsa bianca bandiera d'una pace effimera, ma il rosso simbolo della. pace tl'a gli uo– mini fratelli. Compa,gne, donne proletal'ie, date tre– gua per un momento alle usate prati– -eh/a; !Sol\c'vate dallo 1U.1I1ide zolle le schiene ricurve, fermate l'an! >a.fe riurnà– co della ma.cckna, lo stridore del te– laio, sospendete la trama d, quelle ra– gnatele, sempre da incominciare, che sono le faccende domestiche. Ascoltate; ascoltatemi. Qual'è la vostra vita 1 Madri, date salute e gioventù per la vita dei rns.t.ri figli; spooe, abbandonate il tempio sa.ero della. vostra casa per correre al lavoro, a tutti i !•avol'i, por il pane vostro e della vostra famiglia; oo– relte, soffrite per le pene d<>ivostri fra-– tel!i costretti a morire prima ancora di aver vissuto; ragazze, spesso sole e col– la vita vuota à'affetti, attendete inva:10 la possibihtà d, formarvi una famiglia, dr compiere la ,ostra m,ss10ne dt don– na, di vivere la vostra ora d'amore. Gli uomini sono cccupati ad ingan– nar,,i a vicenda perchè altri uomini, mi– boni di uomini, cadano vitt,me dei loro intrighi. Perchè tutto questo dcloro1 Perchè il popolo che lavora, as..sorbito dai suoi b'.sognj imm<>diati, non ha an– oora saputo rimuovere, ancho colle mag– gior, sofferenze, gh ostacoli che s1 op– pongono alla sua. liberazione. Perchè le donne, sopratutto, uon !tan– no saputo <lrifondeita se stesse difen– <len-dc,, a qualunque costo, la vita dei propri figli, degli _uomini tutti. . Quanti secoh d'merz1a pesa.no su dt noi! M.a per non risah·e troppo lontano, per accennare soltanto ad .avv~nÌfllent~ recenti, alla. stona di questi ul_tim1 anm che ci ha trova.be assenti e d1v1se, ncol'– date quanti giovani soldati hanno la-– sc::ato la loro vita nella. arida sabbia dei desZTti lib:ci per un pazzo sogno di de.minio dei nostri governanti! Ed ancora quaie triste eco _di strazio e di morte gmnse da., popolt straz1at1 nelle due guerre balcan:che, in quelle "Uene <;be formarono il malefico anello di congi•1n.zio,,:e colla guerra che _ha di– lacerato l'Europa mtera per tant1 anni. Guerra che ha la.sciato, oltre al pianto <lell 9 madri, allo sofferenze cJ.-,i muti– lati -degli straz;ab d'ogni paeoe, un:.. paz~a, ferocia n~h animi sì. che pare sogno la vit~ ,mite e tranqm)la, e w– prema necessita offendere, ucc1del'e, ab– bruttirsi. ~ è è sazio il mostro militari:<ta. Uuardatevi intorno ed os~eryate. Tutto pal'la di guerra. I vmc1tor1 pre- mono 11tall<lne sul capo dei vinti senza pensare che l'oppress\onc,.genera la ri– bellione e che la stona. e mscgna come popoli mi,;eri, <c:enz/armi, 11enza aiuti 6 ,;pµero .eo !J.cvo.rs .,nel• faro ve che clà la Jisperaz1one. La scienza. stessa esprime le sue 1,cin– tille ancora aggiogate al cannone di– stnittore. Si inventano nuovi o più mi: cicliali gas, mentre ancora --:agano 1 martiri daUe pupille spwte, s1 armano gli ael'oplani di nuovi e potenti conge– gni di offesa mentre ancora. tante fa-– miglie non hanno trovato un tetto da che ebbero il proprio squarciato. Infamie! Infsami<èl ! Nulla si può dunque per ìmpedire il mosti;:uoso soempio a·el mondo 1 Donne di tutti! i paesi, di tutte le regioni, di tutte, le naziom è necessario agire, unirs-i, sta.bilire il patto di al– leanza ,per_la :difesa di tùtta gli uomini che doman> potranno e,ssere lanciati an– cora gli uni contro gli altd. « Non più guerre! >, s,,a il nostro gri, do, non più· periodici terribili massacri. A noi danne lavoratrici, a'noi madri opel'aio, il còmpito di mettere il nostro sentimento, il peso della nostra volontà a sostegno d1,i popoli contro i suoi car– nefici della vita contro. la. mol'te ! Diamo pensiero ed op-era per formare l'unione d, tutte le donne proletarie contro nuove guerre. M. C. DomenicoPiccoli L'orribile disgrazia che ha strappato l'on. Domenico Piccoli, deputato di Vi, cen:m- _da,i,quadri, del l'M"tito, nel qua– le mi~it~va co!i ampre e .te'nacia, da pa– _recclti dlice1;n• -nell ala, sw-istm, ha pro·– jondam,ente turbato e c01nm,osso l'aili– mo di tutti i socialisti italiani. Vediamo la sua nobile e serena fig1i·ra wi ba;nchi della Co.:mera, e al desco mo– desto di 1tn ristora,nte romano. Sereno nei giudizi, modesto e sempli– ce nel discorso, entusi~_ta dell'opera e del valore de, conipagni e trasc-u,·ante della propria, e più modesto ancora ùi quel suo 7,arlar d'arte, quasi volesse'11a– scondere la_71ropria grande competenza non solo di cttftu·ra ma dì sentimento Anim11;d'(lrtista cl,e si april'a nella con: versazione e daua, a chi l'udiva la so1·– presa e l'i111pressio11eche si pro,·a allor– chè allo svolto d'nna i·ia o all'aprirsi d:una finestra si rivela et-noi, un inso– lito spettacolo di beNerze naturali o d·i luci e di color-i mcii contemplati. h'gl~ ?Pe_rai-a per dare al popolo la. rcipocita d, comvrendere il bello, e met– terlo nella condizione di salii-e In scalri Non del sapere e dell'arte, conforti alla quo– tidùrn<i e trarngliata esistenza. F~rse q,wlche gionwle clericale fem– minile deUa sua Vice11ta, non trasc1ire• rà di speculare sulla rnperstizione del « Uastigo di Dio " come già fece in a{– t·re luttuose circostanze che colpirono il nostro Partito. Forse che noi per combattere i cleri– cali speculiamo sul te1·1·emoto che fa crollare le chiese o sul fuoco che distrug– oe il santuario di Loreto/ 'C'inchiniamo alla sua memoria con ,·impianto e con ·i<n senso di tmgico sgomento: a tanta serenità, a /(l/1/a bon– td perchè un tql macabro compenso dal cieco 1 troppo cieco destino? .(}h Bgli vossa r·ivivere nelle opere e ne.ile lotte dei compa;uni che ne ruccol-– gono l'alta eredità dello spirito. Notizie chiacchiere .Maschi, donnee... frottola Quei ca_ri giornali borghesi ne hanno. sempre d, canne sul conto della don11()1 lavoratrtce. · . Qualche giorno fa ·il romcino Tempo, in un articolo: « Jia"-cln, donne è si– o;ionn.e », /ace.va di qut:~te uua de.seri~ ztone nnpagal,le. Peu·atu che sia ti·op– l!O l·unya, clu~ l'aure,nmo riportata per intero. _Dunque i maschi_ sa-rebbero gli uomi,. '" çon tutte le- loro viri ù nascoste e pa– lesi; le don11~ sci-rebbero soltanto quel– le che leggono E og(lzzaro e stanno i11ccL– sa ". mettere _Lo SJJigo fra lu biancheria; le s,gnur,ne LIIvece sarebbero q,ie/le do,i– ne che lavomno negli uffici, negli im– p,egh-1, ecc. Che LA REDAZIONE. E queste, per il giorn(lle boruhese, che vuol_ rzsplv~re la quesrw11e det pane ai 1nut·ilat, eh yuerra togliendolo cul esse ,:a? sare:b/Je,,ro_ la sentina d'ogni vizio, i<; .I profa:naztone palese d'ogni consacrata e inconsacnita i·irttt. cosa si l,e criminose ge.;ta del f(lscismo, ciol del ba11ditis1110 italiano, co11.tinuano fm l'·inditferenza governativa. Incendi di Camere del Lavoro, revol– verate contro donne inermi, e ··ieri ft Reggio l'aggressione dei compa;gni Ca– milla Prampolini e Gio.-anni Zibo1·d-i. Il proletctriato freme. Anche le nostre co11iJX1{jne ci scrivono manifestando il loro sdegno e chieden– do: che cosa si fa? Occorre, o compagne, che ·intensifi– chiate l(l ·vostm vropaganda per 1·ichia– mare ;nei nostri quadri un gran nume– ro di donne proletarie, per legarle tut– te alla causa del Socialismo. 1'ora delle opere verrà, non d!Lbitate, nza intanto non dobbiamo smarrirci ill,. inutili ,·ecr-iminazion1:, ma rafforzare la, nostra coscienza socialista, -illuminare il nostro spirito, operare nelle organizza-; zioni economiche, 11eUe leghe, nelle coo• verct-tive pe,· c1:eare, mantenere e conso– lidcire queste operr, che sono 'Ìe viet1·e 1niliari nella, via ddle realizzazioni so– cicil-iste. Prepararsi ed attendere: ec60 il no– stro còmpito. L'avvenire è nostro. Ser,iite: dunque queste donne appt1·r• terrebbero ad u11a sol to•z,ecie « salte/. Zante sczame di graziosi animaletti mi– g,·atod, che non ha spesso altro titolo al {uo ,·ocat1v_o all'infuori di quelli o dell a·nt?noma.>:.·1<t-, e che - in contra_sti> con le intellettuali a:11/e _ielliche -- ·imr tenendo fen~le le congutSte su,t terr1::no della eguaylìa.11za dei diritti, t'~aspcra le formf Cljlpanscen ti ed àteriori della frivola femmi1Lilitù, nllçmtanandosi da (Jlfet compo.r;~i atteggùlment·i di donua, di_S'fJ0S(le eh madre che rendono /a;fem,. 1ninilttà ,·,spettabile e dolce ,, E ,jl vioroa?e boryhese continua rirn– pro,·era11do a queste 1/o•1ne 1,ro11rio tut– t~ c;.uello che fanno oy11i uior110 le sue, cioe: ball(lre 1/ fox-trott, prendere •il the alle c1nqne nelle più accreditate sa– le_della cilld, frequentare le accademie di ba.Uo, _ecc., ecc. Jla ciò (·he è comico p~rcltè ~hm,o.stra come l'articolista ionO: ri _pe:·suw ~ quanto posta salire lo sti. vendio medlo <(i w1,'_imp'lt•gr~ta,egli rùn .. provera a?le s1un.or ~n.e di di,.idere que– sto ,1 co~i llnJ!ar:ial1,ta ( !). fra, ln sa.rta, l(t, 11wd~.sta, Jl calzolaio,. U profumiere, l<~ pettuzatnc~, la manicure, it 11eVic. cza,io. n. I;e_ s19arette sare.1,,•.'Jeroofferte dagli amic,. · Le donne borghesi ù1 rece e i cici 6 Dei creçl,er<t-nno et- queste verità rivelate, /P. pri11~e .ron u11 certo sgomento: snrà· mni. poss~blle che_ una stracciona d' imµieqa. ta in vada ·il regno ddla don11« b 0 0-r !Jhese? - 71lt_ro r.11ePogazzar_o e lo .-:pigo! Si, ù, mtglu-!r mezzo per 1·is&lvere la dolorosa q'festione_ dei l''!-"e ai mutilati è quella di soppri111:fre il lusso e il parassitisma cl.elledon11e._borghe$i.Si pre11deran11oco– s1,due_ 11_1cc~o1tf e. un':- fa·va, vere/tè ~i ri• .-:anera t1lszeme il b'llancio e la 1norah;. sparare I Contro il matrimonio Sapete cl,i ! X ienteme110 che .la Dfre– zione !}enera/e ddil Ferrovie dello Sta– to. Ma sì, p1;op7:io coloro che dirigono, tanto lH~ne, 1 azienda ferrOL'laria si so– no. dichiarati contro il matrimonio. Vo– g/w1!0 forse_ 1·isa' .w.re rul celi/J((to fem– minile il d1sserut;w ferroviario/ intanto ecco l'o,·dine draconiano· L'a impieyèt-tu at't'< ntizia elle conimette;·à il fl!'ave errore di 11zarita,rsi, 1.·errà liccn– .ztata: 11 ncfze qu~ o -il_mCtrito o l'i,nµie– ao, ~me o zl ,n(lr ..to o 1l 1J(t-lle quotidiano. Gza, mu. su·come nessuno può vivere .~cnza 11rule e senza nmore, nè è vossibi– ,e sceglure uno o lascùu· l'altro essen– do cunl,edue i11dispe11scibilialta ,•ila del– l(l doJ/11(l, cosi gli alti /Xlpaveri delle Perro,·1e ron tutti gli altri, 7,a,~·uccon• ~ non, del 1110,~opolio b,.:c.cano, non fn– mnno . altro, w omzggio alla momle, \ cl,e sptng. ere /(l clonna ierso il libero a• mvrc. Sct-rù il miyli~1· nzczzo vcr yuadagna– re onestamente il pane quotidùrno. X,

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