La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 10 - 6 marzo 1921

--: Anno X • N. IO e Miitzo 1'J21 ti/""'"""""""""""""""""""""""""""'"""'"""'"""'"""""""""""""""""""""""""""""""'"""""""'""""'"""""""""""'"""'"""""""""""".,.."""" ________ ., . _.,...._.....,,,_~;;;;;.;.,;;,;;,.,;,.;;,~ ~ j Giorntile delle donne socialiste z o [.) o H z 8 ABBONAMENTO Au>io Italia o ('olouie • • • • L. 5►- .Estoro • • • • . Frauchi 8, - Sen,est;·a L.2,50 Fl. 4,- . REDAZIONE ED AldMINl~1'RAZIUNE: MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO La mala--vita La riconfsrma diunvsrdstto Dico110 che sia un fenomeno natura– le. Dopo ogni gue:rra 1,·i sono le epide- A proposito del Congresso dellaConfederazione delLamo mie che fau110 stra-gi d·i vite umane. Ne .ss.un dubbio poteva. -•e in noi Questa è uma epidemia di delinq·uen- sull'esito del voto che chiuse la. discus- sione appassionata e viva,,e, a.I Con– rn che la guerra hà crea.lo , che il pe- gres,o ùelh Confedernziono del La.voro 1·iodo 1--ivoluzionario nel quale viviamo, che si s.volse in quest.i giorni a Livor- alim.enta e 111antiene. no. Unità.! Non bisogna meravigliarsi d~cono ta- La, gran.de massa. degli sfruttati, ed tini. Era da; prevedersi, dicono altri. euoi interpreti sinceri ed onesti, non La società bc,,·ghese è in wfacelo e que- può che sentire questa n=-ità. supre– st• orrori che vi,,;a,mo i>on sono che i ma., non può che veder(\ " lettero di sa,ngue, queste pa,role, se .non vuole di-- prodromi della wa ca.à1tla. strug:g.-,re colle proprio ma.ni ·tutto lo lZ proletariato italiano è agli al.bori -ooificio faticosamente ooi!icat.o a p1·e,,– ddla ·propria mt·to-ria sul capitale, ed 20 di tante lotk, di tanti pa:t.imenti. Unità, cornpat-te:zza nella !iure del- ,:, 11aturale che, molti dei suoi, cada,w l'esercito proleta.rio ! Già, sufficienti .,. 1ttsassinoti dal capitale stesso, lottan- lementi dì debol~ ne intacca.no la I f oompa,gino senza cre.a.rne a.rta.t<:llll<!llte ù per la pro1:rria conser1•azione. /, a- dei nuovi. sci.mo odu.nque non può essere che de- Già. i preti, per i loro obliqui lini, liuq·uenza assoldata.. ha.mi- o create delle spuri& aMOC.ia.&iooi La .l,otta del prok/a.,·i.aJo, la sua a• allo qua.li a,ttirano i mooo accorti, i meno. ahi tuai,i· alle ba.ttaglie del Ja,v:o– scesa non si arre,terà per ·un brigante •ro, e, tl'a.. j- più facilmente· mgannabi- di più. o uno <i.i 'Tneno, pe,· un assas- li è appunto l'elemento fomminii... sinio, p~r un incendio: doloroso, pieno Già sindll=listi, Mareh.iei apoli'tiei, occ., tutti Dl<lttendo a.I ~r.i.· dell'i-n– di ,pine e di tribBli. è il cammino del- te,.,.,,,., proletario i Jo.-o pa.rtico111.ri l'tvolu,i<>;U'. uma>l<i--e g,usta, che i /or- punti di vista. e, sj)(,880, le loro pèrsò– se la lotta più. aspra e terribile che l',-- ne, banno generato confusioei, tlel11- sioni, sfrd uci a-. man.ità si prepa.,.a a combattere, non Ma, questi sdent.a.ti roditori non ,b.. Jl"Ò essere senza soffere11,e e se11:a ,,;e.. bero mai sa.l<la.pre"'l sul troneo roou– tfrne:. si.o, non riusciroao mai, nè oon nùna.c- cie nè coa eaJunnie, ad int.aoca.re il più. Ma, 1?oi. i•ornmm,o che questa i pote- grande organismo proletario, il miglio- •• che è la, più ottùnista fo,se anche re e più poerente haJua.i·do di- il:ifesa. "· la -pi,1 v;,ra al lÙme dei fati i che vivi.a,. di offesa che la, claase lav6rai.rice aveva sa.puto crea.re . mo 8/l"' giomo. Ben :w,ppiamo che 11-e/... Noi abbiamo dunquc ]a, fulueia,- che. la ai+tica lotta fra le te1tec•re e la lu- non soltanto la, esiguif.à. ~i suffragi ce, nttorio.-11, è sempre questa sulle te- raocolti sulle loro resi, ma. h. sintetica vi1!io:ne delle innegabili Be<leSSttà. che 11.ebre, ma. lhsog11a ,wmandcirsi a1;.che se la nostra iuce !,a ta.!e poten,ca e tale fon.a da sapersi -imporre e distruyyere e annientare. Lo a:f./_riamo speJalo, lo rrl,biamo ,·re– duto: quando Wtte le for:e i·ii•e del no– stro partito errwo unite, q,wndo la /ot• ta nel 11ostro seno, erri lolla fra le a– vauguardi~ 2·ira~i r., le relroyuo.rdie pfri lente, ma tulle ten.de11/i allo stesso scopo, Ora? Sentiamo d1P te voyliamo use– re /orti dobùiomo 011cr,,ra eluere unili nell'azione. Gli eserciti deboli non han– no uia; al'ulo -~u.cceo~·n auche se ouidnti da co//Jotliai ovrfor.i. Jlentre noi, ed è 1tmitinute - discutiamo di te11den:e - la 1u,al-0-vùo,, rulla.uina, qui 11n r.u mu11iata, là un 1tnitorio o una. istitu;io– ne rifor111i to. ll io1:i·eròi110, sia ùi f·o– da o i.. ù.Sta è eempre 11110 -s11rctola 1 olf' r.kl -re.lJime borghese e it fatr·HIO, r1011 gu1J,rda: ,lemo/i.~c~. JJmwli,u-, Re9gio. ri,jonni1,fa e F ire11-ze co11UJ,n.itta. E' m,a leii,me per -noi ehe discut;,, :I mo di teru:knu e..,. .Jt'te11,,Uam6 • fotti_ siano mantenute in piena efficienza. le nostre forze parlerà. ai C<llllun.ist~ la paJ-ola assennata. e vèramente pura che li faccia de&istere da. un at¼gg'.i.amento che, speria.lmoote in quaJche provincia. ed io talune orga.nizzazi-oni, ha. già. da– ti frut.ti assai ru :na.ri . Con vero dolo1-e abbiamo awstito a.Ila. divisione ool Partito; divisione fatt.a. sulle parole e non su di un pro– gramma; voluta. da.li.e persone e Don dalle necessità del1'azione, Qu€st-0 iJ nos.tro dolore, perchè se<n– ti-amo che coloro che non &anno fare il sa.crificio di p ,anicola.ri veduto di fronte aJl'interes,,e, della. massa. non è.i– mosti:a.no di a.vere ·comprcao tutta. la belleua della. disciplina., di non .JX)8!1€J– dcre tut-t.a. la fede grn.nde che fu s,,m– pre nastrò primo vanto. A.ncbo noi ci sentimmo qua.Jeh0 -vòlta. in disawordo con certi atteggiamenti o ~ pensieri e,,pre,,si da. qua.lche maggi9rente del Partito. Ma. non rim– pia.ng.iamo i n°"tri a.coora.ti sacrifici, Sentiamo che per amore al Partito, a.I q.uale abbiamo votato. Ja.. vita., non ci oomhra. di diminuirne nd fa.!'e oftert,. deUa. rn;;itra sottomissiono. ài voleri ·della roàgglorauza.. . La 'riconferma. del verdeW> ci dica che siamo sulla. via. giusta, ehe il gran– do amore di~ i,e.ntiamo a.I nostro Par– tito è a.pprezza.to aJ suo giusto valore, ,e che la. Coofederuione Genera.le del ~voro continue.rii, la.sua. ma-rcia. trion– f-aie JWlla. via. paTnllela. al Pa.ruto so– cialista, in fondo a.I qua.I-e soorgiai,w, nel mott-0- di Marx: " Lavoro tori. di t·ulto ti mo11do unit~v• », l'ana.ncipa,– "k>ne del proletaria.lo , l'abba.t,timento dcl capitalismo. Viva. ]a C<>nfedera1-ione Genera.le del La,-ro ! M.. C. Z. Le downe soc:ali~te w.rpiano qual è it Lo 14peUro della fa:1)•6 s· avanza ,O,,o :}, C' ve.re - Notizie chiacchiere 811 amici-. Clara Zetkin ci o('l'Ì,,e: E' di gra,nde importanza. che le com– pa.gne dei singoli paesi venga.no infor– ma.te , meglio che p<'J ra.=to. intorno a;la posizione ginriùica e sodale àelle donne e intorno al movim,ento delle donne, specie delle d-Onn,, proletarie. La. prego perciò vivamente di farci mao.da.re rcgola.1-mc.1i~c qnatt.l'o esem– pla1'1 del ~uo- giornal<', e precisamente, due al 0010 mdinzzo: . . , ·. . . e due alla. mia. collaborat.rice: . . . Alcuni esemplari si debbono regolar– mente inviare al Segre.-taa-iato Femmi– nilo ùella. Intcrnaziona,le Comnnist.a in Russia. Alle COIUPc'\:lne i talie.ne verrà regolal'– mente spedito l'organo fomru.ini~ del Pa.rtit-0 Comunista. ùi Gel'lllania coill6 pure- le sue pubblicazioni 0 le pubbli– cazioni ciel Segretariato Femrninilo ln– t.ernazi oo a.le . Le sarei grata. so -volesoo aderire a questa. mia preghi<-r-a, informandomene il più pre<Jto poesibik. t i D~Jlici. . e il "Comiuito regio11ale (ToriJ10) di propa-o<:nda J,-a /e donHe co11111,niste ", sc-ra.ve in un suo procl11,mct: H Le donne èmrnuniste ha.nno dehbe-ra.to non )}olo di a.!,band<>Jw:re il gi.òrnale " La Difrsa, delle Lavorata-ici », ma di b.,frottarln im~d,,,,,lone pt:1' q·uanto è poM·ibi/e /t1, di, ·tts·ione fra [,e d010Ù! lat-orat rie i >). 1 oi sinm.6, .tW'1i co,d.11tc daU~ _1tu..L•ole, ma da qi,el poco d'ilti.sioue ,·he a·veva– ffl,(J anc<>ra uri>ato sulle nostre c<>mpa• yne Com,mi,te. Non pen.J::a•vamo,clu~ ad es.~ ,;r,me a 1ioi, steise a l'M4Jre fo1,e1Yt f<111t,J mnde– sta q-u.anto uU/e di ri.~vegrio, (li. ctd– t.u·ra d-i ed·uc<11io11P-, di ft,-rmn!'•i1J1tf> tli nna 'cosci-e'llZ& di cla~u e r,:t·ulttzion" r;ct che r;.·uesto -nwdesto foglio 1·a Cf/HI 1>ie11- do ft-a· le do11Re proJ-,,/arie ,,,tlo 011ni •fenna. d,,ll'artiro/,o yolilico alte " ,,,,,,, d'igùr/2.e n dalle u cMe u·:1nplù.:i )) ,:lle u ,voci dalle. offici-ne e dai. t'a1u 1,i n. 111- vece? Fra t n-o.~tri. 1trmici, ( io,(' fra i --.ici d&. proletnrùl'l.o femmÌlt·i/.e, del quale sentiamo d-i inU'rpretare fr n,;pi--. -razioni e 1: 11en~ieri e ol q·uole d·iama tutto quello cl,e pc,,-iamo di. fede e di attività: dobb.amo a.,;no,•era.,'<! le do,,– ne Comuniste. Avremmo, $e 1•ole.c:1;imo ja7·t, Ì•.:. j,i.>le_– mica per la polnn'Ìct1, t..anfr ,:o.,;,, {ll1, dl:J•el nii:z, a noi rh~ snrtiumo <L'n111<H'e la causa prolctar(,.,, al di .-:ùprr1. d·i tut– to, uo-1nù1.·i e 1-Jet'1 treu11r l-<l jK'Ullfl fra le mitni e ,u,,i profond,1 l-tn~o di rom– iwiscrazione ~ rli d'olon• ci i,1 rr1tlr ol pensiero di dovfl: ,·onsidtror.:· frn i tr 11- d·itori e i -nemfri 1h.1/,1 1·<111;..11. 11ro!eta– ria, qUeste 1 che ,lnro111) le 1M.strc cfJ>n– pa,g-11 e di <en'/ Le donne l,oruhf'.-.i. _fa.,,r1·xte, pi pi.,ie, sorrid.011:0 'f)Cll$a11do ria· -i: !-oro fjt(<uln, sono au1neniati fOll f_Juellt~ ,·he t--r11.no i rwstri eontinytnti f'... mit.urnJm,:nk ,perano la pro.,.,ima ,~·11oria to11tro di noi. Perciò oggi più d,e mn.i, o compo– gne, occorre laziora,re, la,:or11n:1 la.,·o– rorel Le npprenllit Intanto • nemici dt!ll, 7n-olcta.ri.Mo ri– p~1uicno a,·dire, distr111JgoM le roc– che forti dtJ!ìe nrga11-izw;wni co,tau ta,,ti anni d,: fatiche P d·i socri.fi ,·i: Ca,, mere del Lavoro, LPr/he, giorn11/i. e ue• cidono nel/e,. man;era. r>iù P/jeraw -e raccavricciante i no,!tri u.011;ini. ]~'noi! H se divisi sjam canaglia, « st,relti in pugno siam potenti n, No" possiamo che ,,o/ere, in ~uesta ora, al di sopra ddlc te11denze, l u11io– ..,_, d-à tutti per .. ,.,,, -0.2i;.meèhe · .i.a ,al ~=, alle cw,si dirig_=ti e ai l.oio ~a-li 1a ,en~iuic»u 'l!lie · .ti prò~io i J-0rte, aggtl€1·r•to e -pr<i'lùa d. ·llijcii/l!e– ,.e con ogni mezzo· ù,. mto. ;J~;.· pr-0-p#t __ ,,wi,. • ddk yro;prie is~il-,.,fo,..,.

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