La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 8 - 20 febbraio 19

1-lnno X. N. 8 20, Febbraio 1'>21 __ za::u Giornale delle donne sacialiste ABBONAME-NTO Halla o Colouie Eetero Am,o • • L. 5,– Jtrancùi tt, - Sen1e~lt·e J,.2,50 }'I. 4,- REDAZIONE ED AM/iflNlò1'R.1ZIONJ::: MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO \7• nu.niero cen1: .. D.ltf.,r(;}i A. CJIICOLI hD Al,LE SEXIO.\'/: Per copie 50 L. 4 - .Per coulo JOOL. 8 ESTERO IL DOPPIO IL PANE Te,npo /lt il « C-0rriere » commentan– do i ,·isultati del Cong1·esso di Livorno sc·rii•eva fra l'a.ltro: « Sono stati i de– putati Modi!Jliani e Ca.salini" prender /'in.:Z,ativa della lotta contro l'aumen– to del prezzo sul po.ne finita voi neTl'o– atruzionismo, lotta mostrttosa, tale da condurre la nazione a'fla rovina se non presto domata ,1. INTERNBllONRLISMO P RTIGO ~ani~zat.i coi sindaca.ti o~rai tra cui 11 S,ndaca,-o Magistrale Italia.no ha. ;:-.,. <lottata._ l'Esperanto come lingua ufficin~ le, '!O si_penaa.,che da.I Giappone all'A– mer1c?-- e studiato e cono€ci uto ci d-o- (!gni prol~ria. che vive la vita mili- D.a.! primo congresso _esperantista. del mandiamo se non si1 il caso di farne tanto politica e sindaca.le , ohe legge gior- 1905 a.d oggi s1 sussegull'ono moltiS&imi prop-a.ga.nda. anche tra noi. Intendiamo. na.li di cla.ss ,e del proletariato e giorna-- congressi e la lingua internazionaJe ha ci: 06SO è p;,r noi uno strumento umile li di p.a.rtiti sovversivi ha nella mente ~uaci in tutto il mondo, In ItaJia oo- rer un gr.a·ncle iclr•ale di comunione in-– bon chiari i principi g,enerali e gli scopi mrn.cia a.d css-0re conosciuta. La ca,tto- terna~ion.a.l,e, Quando un opera.io potrà dell.a. lotta di cl.asse. dra centrale è presso ]'Università di Bo. sapere tuie.te le lingue per intendersi con Nulla è pii1 facile da compr.,.ndere e logna ed a Milano c'è un.a. sedo in via tu!\;i i proleta,riati 1 Mai! Ecco che una. da. ricorda.re per una proletaria che lot- Spiga 29. L'rus$OCiazione chiama.si Espe- lingua sola, studiata da tutti ahba– ta in regime borghese di queste idee ranto Domo (Casa esperantista.) ed ha stanza facile anche per i non do!ti ri– fondamentali: abolizione dello sfrutta-- per presidente il Dottor Filippetti, sin- solve il problema. monto c.a.pita.listico che avviene a da.nno daoo di Milano. _L'Es,pera.nto non può (per volontà del– dei lavoratori, quindi abolizione della La lingua è infinitamente, S()nr,a.pos- l'mventore e per vok di congressi) d;– rroprietà privata che ne è la eausa., sibihtà_ di confronto, più facile di qua.I- sere mutato. E' vero che oggi sorge pure Abolizione delle classi o giustizia. di. su1,s, lrngua naturale che esista. La l'Ido, altra lingua internazional~. In stributiva della fatica. e del frutto della grammatica si studia, in 16 regole sen- J?ra,ncia c'è ape.rta una polemica tra. I– fatica umana. Per arrivare a questo za ecoe(Zioni. Per noi i'~aliani poi è pre- di9'~i cd Esperantisti, ma. io credo che ctoopo, presa di p0<3SeS60 del potere po zio-,o sa.pere cho il 70 per cento delle pa-- coloro che hanno a cuore lo scopo non litico da parte del proletariato e transi. role sono di origino (radice) latina dovrebbero, dividere le volontà su quc– toria. ditta.tura. proletaria per imporre quindi somiglianti all 'italia.no , a.I fra.n~ st10m d1 r1ccola portata linguistica. il regime di ugua.glianza. Oc"'Se, allo spagnuolo. A _Mila.no quest'anno si svolge un e- Internazionalizzazione della lotta di sperimento per inizia.tiv-e della. nuova. classe per a-rrivare aJI'inte1-nao:ionaJizza Il movimento_ csperantiSta., fino a roco Amministrazione comuna.le : in una. ven- zione fra.terna della civiltà del lavoro fa, fu un movimento horghese. Oggi il tin.a. di scuole, in 5.• e 6,• classe si in– Quoot'ultimo conoetto della necessità proleta.ria.to - per quanto in piccolo s"gna l'E_qperanto. I bambini ne sona d'int-0rnaziona]i,zzare la lotta di classe è crun,pionario - incomincia a. compren- entusiasti e lo imparano. talmente penetrato anche nel proleta. dere l'importanza di possedere questo Le prole.ta.rie, le socialiste aiutino. E riato femminile - specialmente da.Ila me&o pratico. se ha.nno qualche buona volontà compe- guerra in qua - eho oe ne può diacorre- Purtrop-po non ha.nno compresa la. n,>o una grammatic.a. «I un dop-pio \"O– atto, compa·gni conmnist;, quanto ci cerr- re con le !.a.voratrici oon piena sicure:,,. stess a cosa i nostri dirigenti politici e cabolario, e &i studiino· la. lingua,. r.e!) e che pe,·ciò bisogna lasciar /iber.o za d'essere caldamente e intelligentemen- ' tlnd aca,li. Anche da sè uno la imp,,ra.. Meglio se La bo,·ghesia a vevci dunque paura del– la lotta senza quartier.e che ·i wcial·isti avevano ingagyiata, percl,è ben sope·va cl,e que.sta non si sarebbe ar.r.e,tata ad wui più o meno ampia modificazione del p,·ogetto di legge, ma tendei•a a in– ta.ccare Ja ,·icchezza gravando di nuovi oneri le c.la.ssi riccl1e, creando cosi •mi nuovo formidabile contrasto degli inte• 1·essi di classe. I cornunisti puri invece ,,o.stengono che non val la pena di fare l'ost1~u,i·o11ismo per pochi $ al.di , che è meglio fare la r.ivoluzione (e eh-i non lo sa? ma dalla co1winzione aJ.la messa in . te comprese & pensiamo che l'Esperanto è già ,ri mo\tiplichcra.nno i corsi proletari! •l c01mnercio del gr(J,no. Questo sogno grande della classe chr stato proclamato lingua. interna.ziona.Jc E le compagne mae;tro! Oh! quello E siccome que,,to è propr-io quello che per ora soffre dell'oppressione capit.a.li -:.coott,a,ta. dal governo della. Repnbhlica. poi non saranno davvero perdonai.e 00 ,·oleva a.nche il « Corriere» il quale non ~;a, della delinquenza. nazionalista dei ,·?ssa dei SovietÌl che il gru1;po di Cla.r non a,cqu1steranno questa. facile abifit..à aeile (1,//a capacità morale e materiale borghesi è di tanta. poesia, di ta.Dta ·-e, con a ca.po a,rbusse, I ha puro ae- ~,. arntare a loro volta il proletariato d · ·tà est,' h · · : :etta.ta , che l'estate scorso a Bordeaux rn scol · J , de.,: ,·omunisti, di portare la violenza al- gran !OSI sugg iva e e 81 spi~a. i 'a nuova Interna.zional~ dei' m·~·'i·,· or- m u O e maiusco 0 · fremito delle folle alle note dell'inno v = ABIG,l.lLLE HNETTA. le u.lt1'.me rninacriate conseguenze, da ciò internazionale. · I==================================== si ude che la borghesia teme più l' o- Ma noi sa.ppia.mo, compagne, che le, • • stru,io11ismo wcia.lista, lotta mostruosa, affermazioni teoriche ài principi, come Not1z1e e cb·1accb1"ere I st,ribut.iva: la dif_esa del debole e la ven- i] sincero entusiarono non farebbero di, detta o la. g1ust1z,a Ycrso 1I rotentc e co~'esso lo chwma, che la incerta, rivo-, molto cammina.re la conquista. r-ea.Jedel- il prepotente. luz10ne comunista, causata dal disagw la cla.&lC verso i ma,ggiori destini se Le cifre, --- SìL la ?orghooià. _conduce, proprio c0- eco·11omico nel quale ,·errebbe a trovarsi quotidiana.mente e pazientemente non me ct1ce I Ord-me ftuo·vo, la lotta contro il Jn·oletar.iato per il libero costo de,l si vivesse la realtà della lott.a. e_ non Per daro a tutti un'ide.a. chiara del- 1I prole-tana.to . Dop_o Bologna, Novara., s1 a.ffront.a.ssero 1 num.croo1 problemi tee- l'enormità della somma che l'Int.€sa Modena,, abbiamo I incendio dclln !ibr~ pane. nici della nostra rivoluzione. chiede alla Germania il Vorwae,-ts fa ria dell'A t>anti! a Milano, la disl-ruzio- Du11q11ela lotta che i 110,tr.-icompagni Ebbene, ci sono dei pi·oblèmi squisit-a- questi ca.lcoli. Ci sono 3600 minuti se- ne del Lavoratore Comunista di Trio- sostengono in Parlamento, lotta pretta- mente cla.ssisti, socialisti, comunisti che condi in un'ora, 86-400 in un giorno, ste,, le bombe contro gli opera.i e i va,n- 111,enteclassista, destinata se non a por- sfuggono a.i nostri condottieri e eh~ noi 3,636,00J in un anno, So la Germania dahsm, d, Monfalcono i delitti di Fin- potremmo validamente spingere verso pagasse un marco oro a.I seoondo, estin- me, i ferimenti di Brescia. ccc. tare la ri,,aluzione a intaccare pro/on- una larga e profonda. soluzione. guerebbe il suo debito di 238 miliardi Noi sappiamo che ques'te gesta sono d.<wiente il privilegio borghese e a sal- Ba;sterebbe che vi aroennassi aJ rroble- fra. 7540 anni: lasso di tempo superiore compiute da pochi delinquenti e che ba– rnguardare le sca1·se finanze della c/a.s- ma d'interesse sovranamente proletario d'assai a quello dell'era storica. della sterebhe un manipolo di a,>dari (non c,o.. ,,e proletaria, merda tutto il nostr.o in- dell'educazione infantile e giovanile per razza umana., L'Intesa vuole cho il de- no tali ·i condottieri dell'Ordù,e N-uo– tereuamento e le, ,olidarietà incondizio- persuadervene. Ma esi;o è troppo vast-0 bito sia estinto invece in 42 anni, cioè vo) a sbara.gli_a.rli, ma. int.anto, dice lo perchè io ve ne parli in questa istan- ir un periodo 180 volte minore; e poi- organo comumsta. i socia.listi concentra- nat,t de.!le donne lavoratrici. ta.nea, chè oggi ci vogliono 240 marchi di ca.r- no tutte la loro azione in Parla.mento, La borghesia vorrebbe (oh, come è Voglio a.ffa.ociarvene uno più umile: ta per fare 20 marchi oro, la Germania. No, qui ,i è un piccolo Nrorc: i so- buona e mi.,e 1 ·icordiosa!) che si qu.a.le sa.rà il mezzo per intendersi tra dovrehbe ininterrottamente pagare., gior- cia.list-i (sono così ta.nti !) sono si, in proleta.d di paesi diversi che parlano no e notte, 2145 marchi ca.rta. al secon- Parlamento, ma sono anche, a Modena 1,w, 11tene.se sì, l'attuale vrezzo del pane lingue diverse7 Come vivremo la nootra do, ossia oltre 186 milioni a.I giorno. a Trieste e a Monfalcone, · ' 7,er il proletariato, ma che si confezio- vita. di intese e di fraternità internru:io- Suddividendo il carico fra i 60 milioni I comunisti no. Pcrchè 7 E' questione nanem dne tipi, uno al prezzo attunle, nale quando, messi a contatto dalle vi- di abitanti della Germania., risult.a. che fra le altre, di audacia e di scnsibì– nero, cioè con farina J>OC0 abburattata, cen<le rivoluziona-rie (ricorda.te i profu- ,su ogni tedesco grava una opecie di poo- lit.à ! ghi ungheresi 7) si troviamo come imbe- ca.to originalo di 1200 ma.l'ehi cart.a al– l'nlt.•·o ,al fir,re, che viene anche oggi cilli in fa<'eia gli uni agli altri e non l'anno, Quindi chi a.bbia moglie e quat- laryomerite ndove1xito per i dolci. riusciamo a capirci 7 tro ii.gli deve mettere insieme soltanto ]:;'ii ,,ecchio .,.,tema borghese: chi la- Da un p;,zw i borghesi hanno pcnaa.to per l'Intesa ogni a.nno 7200 marehi. •·ora 1r1rwgictla cru,ca, e chi non lavo- per conto loro a tale problema. e qua e E questa è chiamata. civiltà! là anche nei tempi antichi alcuni stu- Fascismo. r.,, [,, fai·ina, Ma i nost,·i rompagni so- di osi hanno sentito il bioogno di a.dot-. riali~ti •·ogliono che il 7,ane 1>er il pro- tare una lingua. convenzionale, a.rtifìcia– letai·ialo r qu-el/u per. i signori sia di- le, ausiliaria che, diffusa per tutto il 1:rr',o solo ,te/lo jormri 110,, nella 80 _ mondo civile fooae un m~w per inten– jtanza. Fo1we gro,st all.'ul,tuale r:oslo per il vrfJletarùtto, forme r,iccole tH:r- i 11igno. , i, ma qualità identica per en /1 ambi. E 7>erciò la bor.yhesia 8treztitn e fa la 1·oce gmMa e dice eh.e questo otteygia– me/!to dei socialisti 110n è che il 11 i·io– lento rontr<tpzwrsi di 1tr,a minoranza ai diritti della mflggioraJl;a e perciò eon– trfJ le hbere. i,,titvzioni del/o Stato». Smtiuf Niente meno ene la rivola- zione 1 in atto. X oi •non pos~iamo far.e altro, pe'I' Ma, ,1,e a'U{lur.are a/1.a bfYl"fJhe.,io. Z,,,.;o,ia di- dersi universalmente, 'fa.li Bacone (lra. il 1500 ed il 1600) Pascal, Leibnit.z, be– sca.1'les e<l altri. Nel 1680 oompan·c la lingua Volapuk (a base di parole inglesi) che ebbe una scarsa diffusione perchè ina.datlta, ar– bitra.ria, com,-plicata. La sfortuna d1 que– ata lingua fu specialmente dovuta alle modificazioni che molti vi apporta.Tono, tanto che rerdcva lo scopo via via. chB si sdoppiava in lin!'Ue troppo differenti, La. lingua art.ifìc1aJe oggi piìt diffus.a. è certamente l'E,peranto. Fu c<Jm)')()!!ta dal Dot~,or Zam,mhof, un ocuJj,;t.a, naf-0 a Bieloo1,ok in Rns,;ia nel 1859, ma y;,._,,,,," ,.,n,..,, , fino alla sua morto a,vvc;Z111t.,1. 1 '"'~1 fì17 nella ca,. pìt.ale della Polonia, V:i.~~avia. Egli imp,iegò drça 20 a.t,rri. in un )a– vQro pazienti' e r-?',eienzioso J)til)'.la_di .dai fuori la Ma lingu;i., L'Ordine N no'l!o, organo del Comuni– sti puri, in un numero dei giorni scor– si, stampa.va in lesta alla prima pn,. gin a qnt>Rta sentenza: 11 Men~ro i socia.listi ccncenlrano iu Parlamento tut~a l'azione loro, la. hor– ghesia conduce ·nel pae,,,c, con le intimi– da.zioni, con gli incendi, con le distru– zioni, la sua lotta contro il prolcta– rio..to )I. C'è un po' di vcrn e nn po' cli falso in quest"affermazione. Cho il fascismo ,oglia meltere a fer– ro e fuoco le iolituzioni proletarie, è un fatto. N.el 1866, dopo la guerrn d'indipen– denza, vi era in Italia il briga.nlr.1-g~o. dap-0 la gu-01ra del 1914 vi t' in Italia il foBCismo: entra."llbi i fonomrni, non sono che i po,,-tumi ùe!la ma.Jatwa gnor– ra. colla differenza <·ho il brigantaggio <,Jltrc ad ,c,JS<,ro infinitamento men-0 nQ– civo alla 13ociet.\ ,!'a.rchiudeva talvolta nci woi 11,t,1.i nn fl'/SUSO di giusthia d1- " O il marito o l'impiego 11 , Sono in agita.zione le impiegat-0 al Banco di Napoli. Ec,,e hanno chiesto al loro direttore l'autori2r,a.zion.e a rrende– re manto, ma 1! dircttv,e ha risposto con un rifmto; sostenendo la tesi che quando le impiegate vo;(liono ma.rita.rsi devoi;io rinunciare al.l'impiego- Lo si– gnorine ha.nno tenuto un comizio a.Ila sod!". ~Ila. Fec!eraziono d~li impie,gati c1v>li, ma il d1rett-0re ;, piu che ma.i de– ci_so a non ocdere: o il marito o l'im.– p1ogo. Non vi pare che secondo un e.lemen– tnre e _urna.no conoe~to di giustizla di ~S<! b1sognerebhB dire anche a,sli uo– mini: « o la moghe o l'impi~o? », Ma aJlora 7 A voi la considerazione. 9', L'Amministrazione d_ella « Dileea ,, prega le abbonate, 1 Circoli e le I,t,j!be e rinnovare l'abbo"1mento al g.iornale perchè I' Amminlstr11zione possa fui...,C: na•e con regola-rità e pe•. ovviare agli •u. comenlenti fin qui lnmentati nella ept:dl• zione del g,iornale. Questo - aoi dici.amo ...:.... è IIÌI dnere j)er ébi vuol """è alla e Difesa

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