La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 7 - 13 febbraio 19

bontà, il perelo?Q,. l'egua.glianza .. Com– prendono_ forse 1 bunb, le disuguaglian– ze ~ocrn)1 1 O non siamo noi ~hc o·lic 1e fnce1a.n10 _eom1nenclere, spint'i 'àa,I no.~ro oq;ogho o 11<1rsodù i~fa re la no– stra stupida vanagloria' _._Insegnano ai biml,i \°amore allo stu– dio e 1! sacrificio e l '.1 ngo~uia c.hc que ... sto cagiona a molli bimbi a molte• rnam– ne l>oYcre. Dicono ai vc~chi che la. ca• ,a è :·u_c,t.,c e triste senza. bimbi· che la v~~1rua .r:101;p~lÒ a\·cr gioia 'se11za i tr_ilh del! rnfa11Z1a; che bisogna. nC'lla nt9: mollo perdonare· e mollo amare se s1 n1ol av,m, un po' di bene un po' d1 pace e qualche bencclizionP 'alla no• stra n1emoria,. :Ko,-elle $•JcialisLe.? S\. noYei!o socialist<>. poichè sociali- 5llllo è amore, ·è sacrificio di sè stessi per gli a.Itri o desiderio e lotta per il bene dei disere,Ùati; per tutte lo mam– me poYere, per tutti i bìmbi desiderosi di sa.pere e che la. società mal governa– ta e mal costruita condanna a viv<>rc srnza luce intellettuale e ·senza. l'intima gi.-,ia <le-1 pensit'ro. ltalo To<:.cani. ha, 11oi nn })regio non L.-t !Jll-'i:s.1 nr:u,1; 1 ..1ror..,TI1rr1 indif_fel·enl<•: si fa le,QJ~f•l:C dai piccoli Qur~.rl' paroll'· rÌHnimant.no allorn i e dai gl'andi. Ha ~lli-iCiL.1rr- 0 manlenf'rr I imicli. $pronrn ano i roraggio&i e èosì l'int.cressc _di riò ch" narra. dice e in. !n lotta coutii1nrl\·a. se non a.ncora. con ~rgna tutto quello e•hf" ntolè e con due,, la Yittoria de-gli opprc-ssi. almeuo e-0n 11kttorc do, e \ 110],,. ~enza eh~ , 1ucsti se quale-ho lare, riY<•nilièi1zt0ne, e, sopra ne accorgn. ·tult,o,' eon 11iir1, rndlo'-:1. prorne::isn, rtw il Ecco n suo s,,zn-to. Egli parla col doma-ni. cuo1·0 1 11-orriù i cuori l'ascoltano. La Sorso allora a pm·la-1.·c ]fl volpr·i lei, forma lett,cnnia. iu uno scrittore comP In, ladra f-:gozzat1·ice- <li galline. nrnicn. lui potrc·bbe e•.scre migliore, ma. egli dei lupo. feroce: rieYocò il tompn bc.c,.lo tr~-s(;~1ra, endcnkmcntc ogni effetto hn- nel quale la S<'h·a. 1 ... ra tranquilla .. u Oh, g111st1co, tuUo compo·<';o de!Ja propri.n i.I poetico sile-nzio ddlc not.ti cli plcni– nnssionc Nhtc(lt1rn. L,, belle illustra- 1.unio, il dolce t-0rporc clcllo giornak di zioni cli Luigi Mcland, i, dànno un re- solleùnc. E' vero- Mie quf!.] siknzio ora spiro cli so]lic,·o; oh' fina,lmcnlc pos- rotto clal gmnit-0 degli animn,li mangiati si.amo contempla.re e da-re, ai nostri bim- dnl lupo o dissanguati da-1l,c faina, ma bi qualche co:;a che coltivi il senso del erano sospiri soffocali che non· ùistur– ucllo ! Qua.11te mostruosità. non ci ga- barnno nè i clirnratori nè gli altri ... A bel_lano pe.r arte'/° Aprit" il "Corriere cho crn giovata ùel resto la ribellione'/ dei p1cooli ! » che il inondo sia una mo" il numero clctlc vittime· non e1·n, forse stru~sa caric~turn, piuò essere, ma che maggiore ru::lcsso? Oh, i gio,·ani germo. lo ~1 met_ta cli proposito così seioceo e gli. promettenti, le n,rcli fronde ·schiàn– cos1 stupido solto il naso dei bimbi __ tntc neib lotta: .. i clamori tenibili no. Perciò. mamm~. lettrici (( Il sangue <loi combattenti: ... malat-0" cli Ila lo Toscani. è due mite E poi perché? por Yiolare la legge ckl- ottimo. li, consuelucli_ne. anzi del In, natura: i 1 La litbliofila. debole clc1·e se'tTirc cli nnt1·imc·nto al fo,-te .. \·Lnta. TiiC'c;nJ.rt~\·i il r!:cl.trJ: ]Ji'r{(l~t, et :'mJH'ra. ci;.0' hn.nnu ::".Jot t-a.tc, f.ulli i p,:.· tonti }){'Il' t<·Dert· ~!.-:•. ;·\il.a !'11111.lllilit I! YOÌ_ prol,•l; t.rl st·ttf: ti.tilì 1w1r:ht· :,;.:o!t1 l l– nn101,c• f:~ a, f,-.r:~~t. · ISAiJELLA Sf.SSl. ( 'ar,, (( /Jijt'~a 1•, l>clf'.ga!:a dalla m;a .":,· :tionc (;,.~·,:~:,i'.o Soc·inli~i:1 mi l'CC'ai a H,:f!nio ad fl<,,:,:i~ ~tc1'<\n.l XV Congrt'S.So l'oi' [>ro}H:'-i•tc di rsporrc- alc·unr nostre ,-1.~d11tt> (pa1·J,, ,i.n. che " nome del le mie eompagn,·). ,·d ,11,– chc il nostro hia-i-:imo per la poca pro– paga,nda. cho In 11osti-a Fedc•1·a.zior1r J'ro– vincialo ha. a,rp!iC'ato in mrzzo ni grur· pi femminili. Ovunque si r(•rlarnn. ];i, nc·crk-~iU,.cll qttcsta, propngrrntla 111a f.i11qui non si è fatto null.c di p1i1 c-oncreto delle ,,,li– te: chiarchil'l'e inutilj_ Qursto io ,·ole,o dire ma i rrlatori non hanno po-tuto fa.re ciò die: d1e ~a erano proposti. tnnto <'rn il dil>attit,, fra._ i _co_sl cl~•tti .ron,uni~tì u pnri n ~e i ::,oc1nlisi1 1rn1tan. COSE SEMPLICI Diee la fa·.-.ola che 1,. stnp1c\c rccme. gli a.~i11i idioti <l1Nkro romplcta1nrnte ragjone alla. \·olpc. - Sì. sì. I;, colpa di tulto q111dsrub– huglio, cl i qu,,J la lot.ta uo, non era de.I lupo di,·orntore. della faina. che s11c– rbiaYr, il $angue ai snoi iratrlli in na• t\tra ,un,ii·<', no, la colpa ·era del gallo nbdl,-. del gallo ùalla rossa cresta. per– chè er.i stato· lni il sobillatore. che a.– WYa dimost.rnto che la forrn <lei poten– ti, degli assas~ini sta.: sopra tnt.t-o. nel. b, cecità, nella stupidaggine degli op– prrss1. .. Prima di tutto i Jnrm}Hi c-oll1J)(.>0t~1ti In, Comrni88iunc t.'<'ufrale illYl'rtiron'a !°ordine Ùl'i giorno ·facC"t1doper b pri•• ma cosa ln. ,ornzionc prr l'in.dfrizzo fu~ tnro <lelJa Frdrrazi01H' P1·otlnr.inl<' ab. banùonando poi Yrrgog-nosamcnt<· la, sn'"" J,1 del Congresso ap1•ena fn rono. sconfitti con nna mi11ol'anzn. di 627 voti. l\rs.~nuo così ha. dato ln rclazionr niornlt• <' fin:tn• ziaria P qut•lla del m0Yime11to femmin~– lc, ,,d io non ho petulo parlare. LA MESSA - Dow vai con tanta fretta' - Ah! Lo })noi imma-ginare,. C'otT() a la ,icina. chies::i per ascoltare l'ultima messa della giornata. Sono in ritardo. rercii, debbo eonrrc. - ~on farmi ridere. Non dimo~trarli al,L'-Ora co~ì ~tupida, sarc~bbe mr-glio, cho c;:,rcn<,t-i di accudire mcig\io allo tue ùt.e– tund" di casa, che perclere tutto quel t-t,rnpo in chiesa. - Già. lo sapc,·o. che tu m·a.,T<'sli canzonata. già Yoi <lonne socialiste, a· ,·d~ nelle Ycne il sangue del din,-olo, Hl i, per questo che non creclote nella. uo~tra 1'cligi-0ne·. Ce ne accor.gera,i e.li (lllCsto male. - :\lia buona Lucia, mi dis1s•iace a$– sai rhc una donna co:ne te, rn:sioni an– cora in aue,to modo u Io nOn ti derido, pcrchè tu vai in ,h,esa. perché tu crccli n;,lla dottrina cli Dio. ma io non posso credere che 11011ti ~a ace-orta che, sci ingannata .. 1t Quello che t.u credi sacro, non è cho mPnzogn.a,. Voi donne che andate da\'an– ti a quei preti, che ,·i lasciate convin• cere dalle loro parole,. creùct_e le loro p.J ro!P sacre. buone, p1r,~c <l amC!rc. ~ non B.ono inv"IC,C che bugie, non e che unn e:ontinua turlupinatura. di cui voi f-irt~ 1,-ittimr. u Ql\anclo voi ,iete c_aclutc, completa: mcltc n<'llc !ore mani. c.5::,1 fanno d1 Yoi i riii ignobili istrnmcnti, i quali s~1 \·cno a sostenere tuttn. quella. intpal– caturn. tli sur.:rrstizi_onc, eh~ non ~cn·e a.cl altro che alla ù1fosa dct loro 10te– n-ss1. « rn fatto che tutti possono consta– tare e qnclio, che i preti sono riu~-cl_ti, c:-0n Ja loro propagand~, mah·ag1a, ,ruffaldina -a creare tra la classe ope– raia. quc-11~famo~c «!e.ghr .giallcn, pro· mettendo a questi aderenti, che tn,li or– ganizzazioni sono cr_catc per l_a. d1fcs'!– d-Pi po~.-C'ri la.voratol'l, mentre 1nvcre s1 i· yisto e si vede ancora, che queste lr.– ghe che i preti cos(itniscono ap_profit– uui<lo n.ncora. della 1~nora.1~za <lr1 ~av?• ,·atori. sono cr<>atc ~1 solo S<,Opo cli ù,– fénùerc la prnprietà privata. " Infatti noi abbia.mo constatato,. che in tntte lo agitazioni iniziate e nnt? dal Partito Socialista: allo ,eopo cli proc-urarP un_ 1ninimo cli 8_a.1ano. suffi• cirntc allP es1geme della. v1l.a. ùcl lavo: ratore. quelli che s_i ?pponcvano a. ta.h atti. fornendo uomini, fac,,nùo 1ll qual– "iasi modo propagand!' nofancl_a, son ,,,mprc blate le_ leghe gia]JP., capitana.te <lai grassi prcb. . . , " Ecco una. delle rag10n1 pcrcbe non creclo nella dottrina ùei preti. . "I pr<'li odiano i socialisti, o meglio il loro pa.rt -ito, pcrchè -:cdono cpc quer ~to ogm giorno ahbraccia !'uov1 sfrut– tati. li guida. sulla. buona via della loro =ancira.zion~, li p_roteggc con la ~m~ gloriosa bandiera, s11nbolo cl_, pace o cli giustizia., ed ogn!. giorno cln-ç!'ta s=– pre piu forte, e a 1mJ)-Onepcrc10 sempre piu alla classe b~rghcse_. . " Ecco perchè 1 preti cl1con~ che 1~ ~ita. è rassegnazione, n_1entre. rnvece 1 wciaìisti con giu<>ta. rag10ne ~icono II la ,·i rn è lotta e non 1·asscgnaz1on~ n. ,, J preti ti. J?romettono ~e sara,1 fed:le alla Jo1·0 rnh[s1on':, un rosta n~l pm a– rliso. i 11ocia.hsti rnrnce lo vog)10no un poco snlla terr?- questo pa.raù1so,. e lo mgliono canq1mtaro, ~uc~n.<l~ 1] . po– uolo con una, dottrrna di ,:1v1lta_. eh u– inanit.à; yoghono che lutL, godrno ve. ramc11lc parità di do1<•1·i e parilà cli diritti. - Le lu,, parÒle· non le trn,·o ekl tutto 1n[ondutr, nè senza giusta. ragionC', ma. pero con que1:to 1 ho verduta la mr-~.sa,. - l\"o,_cara Lucia. Non hai perùuto nulla. Ritorna alla. tna. casa crrca cli' r?i,1cayc i t.uoi bimbi con bu~ni propo– s1~1, 1ns<?g~a11<losopra tutto 1 che t11tti gli uo:nin, sono fratelli, che e~si <lo– vrnn.no divcntaro dei Ja.\'01·atori e non dogli oziosi, cr,1·c-a,'di tener lontano tuo marito dalla bettola. ahbando1rn. il pre– te-, ceJ'ca d'allontanare da. te tutte q°i,ello surerstizioni che tengono schiavn, lt'.. lua persona. . . u. Compirai con qnNto ver,i opera re• ltg1osa, opera però sinrera e benefica-. Addio, Lucia. - Arrirnderci, :Maria. Giuseppina Moro Landoni. ______ ,. _ _.,._ -·------ CONSIDERAZIONI ml rongresS1J provln[. giovanile m ali sta di Reggio fmllio . l\la quello r-he ho impàrato a questo ( ongrcsso J\ll ha condotto a dolo1·0,,,, ronstata,zioni. Se il movimento culturale fra. le rn,,s. Re gio\·anili non l· pit1 t•nle-. io n1i do. Hla1Hlo: i< romc mai tanti comunisti 11 ~ Come mai tanti .esaltati 111iracoli$i-i eh~ non posc;.ono snpcrr nranche bcnr cog~ sia. J,'/ntrrna.:ionufr nt' conoscc•rf' i f,L mosi 21 punti cli 'irosca, tirati co~ì. SJ)<•Hto in hallo nei 101·0 di ..... ron:i, qua~j per riofaccinn~ a noi di uon fare a,\Jb<L· stanrn per il Parti10. QuPsi.i pon'1:i giovani uon ~anno nem– Dor,1enica sconm ho assistilo rd Con- meno rosa ~ia il Rocialis1no. poichl· so gn~sso provinciale gioYauilc e sento il fossrro ronsc-i <le!je difficoltà <foll'a,·n•n•· bisogno cl, fare noto alle comragnc del- to di (Juesto santo ,ideale. cli questa la Dift,..,a lo mie impressioni. I gim,n1i g-ran<ll· traSfol'mazione sociale. 11Qll ui E. LASAGNI. non hauno fatto 1:hc imitare gli itclulti. <'snlter,•lihero in modo inutile e perico- ---------•--------- hanno creduto bene· di dividersi e ~i.e:.- loso .. ma ]a\·ore1·c4Jbrro, ~e-nza ùare qnr– IL como i cou1ttnisti da noi erano in mi-1 sto n<llC'olo spettacolo di cliYi&ion(' c·h0. SOB ( LLATORE I 11r,rnmn. sono usci_ti dal Congresso pri- è lauto dannow_pcr _il nostro J'artit-o ma- <li ternnnaro 1 lavon. Io pcni::o chr ~'.In. quello d11• }Htt 011 merang!ia .. l· cli,~ il Pentito Socialista. t.:he ha a,cquiRtato 111 mezzo nllc tlonne·~i ~in formn-ta, quc- (Nel mond~ delle bestie) attranrso un tn•ntennio di lotte tante sta c-orn•11tr. Laggilt nelJ,a. stih'a. tranquillll. dovr. r:1--imn non s'udiva altro .che lo stor– mire delle foglie, il mormorio dei rn• r~2lli dw susf ,urravn.no , tra il musco, alle. crbo, dolci prome:s"c <li vita 1 in quell'alto, sublime silenzio re.ligicoo della. natura. ora. s'udivano rumoi'i strani terribili. Dovo prima .ri~pondcva sclmnente l'eco ai gemiti clrgli animnli sbranati dal lupo, dal feroce lupo insa,. ziabilc cho vivc,·a lautamente a spe,,c dc-1'a selva, ora, invccr, risonaYano sirida d'oclio, di ribellione. Sulle; prime, qua.ne.lo s'cr:1. Yisto il Ju. po fuggire Con il fianco mezzo sfondato dalle corna della caprn che s'~ra difesa i::trenuamentc, o col mu8o fracas:;ato <lai calci <lcl mulo che si era ostinato a non ced1;rc gratuitamente la s11a peli.e, c'era 6tata, una sincera sodùisfazione in tutti. nrn poi, <]Ua.ndo avevano con– "tatalo _che _questn <lifc.sa ,·olewa <lire, fino n nttona completa, a,ncora. rischio della ùtn,, battaglie, lotte accanite, fe– roci, allora tulle le bestie, così ùclte pe1· bene, percl,i, amanti sopra tutto della. loro quiete, avevano i:rolestato. Dicevano lo stupide pcco1·e: - Perchè tutto questo subbuglio, tut– to questo clisorùin<'? Intanto al posto cli due vittime YC ne sono quattro, otto. Del resto, i·· e.tata ,.empro così <la. che 1. .oonc.lo è 1110n<lO: lo })r.c:orefurono man· ginto da,l lupo, il piì1 debole divorato dal piì1 forte. - Sì, si. tubarnno i colombi sempre aswrli nel loro eterno idillio e che non sapeYafro spingero lo sguardo oltre il loro nido. A chP se1·vc ribrllai-si 1 si perde an~he l'unico bene cl,e si pnò a– vere: la pace! - Vigliacchi I idioti. li inlenor.iprrn ,dlora lui, il fiero gallo ribelle ùalla crf'sla. rossa com<' una fiamma. Non ca· rite che l,i trnnqu_illità che voi decan– tntP i· ln pnce, <lc11a morte. Ì! la 111an~uc– tll(linc ùelln, paura 1 Ma non awte nn– corn c-ompreso _eh~ la. forza eki lupi di– Yorntori ,tn. soprit tutto, nella Yigli,i-c– cherin di chi Si }ac.-cia sgozzar~ supin!l• mente'/ Ma Yoi, nella Yoslra. immensa vilta, non vi siete ancora accorti che i lupi sono pochissimi, sono una mino ranza, e che voi- siete in tanti e così numernsi ehr basterebbe schiacciarli an– che solamente jl peso del vo.qtro numero 1 vigore, non doveva in questi momenti . .D1tC".1~11, compagne. da quando <latano difficili di J'Caziono dividersi in due 1 \·o~ln grnppi ! pa.rtiti, ma inve-co dovova coordinare Quando· mai 11oi nei nostri Cìreoli tuùe ]{' proprie forze., in qualunque tutte le socie sono ,:tale all°altezza cl• c,uupo 1 J)el' esse-re forte per pot.cr com ~hu•<l<'re la. pal'ola per c~.;::porrr nna krr0 li,atlcre la borghesia e _rolatiYo p_otere. :!°\en. un loro pensiero c-hc dimostri c-b,, tio souo &rnsab1h le <l1vcnntà d1 t-en~ :i. intPres.~ano. lcggooo. fHHllO aln,Pno 1i dr.nzc nel Partito adulto, sono daYvero P~rchl· sono 01~h'ate a fal' pnrtc del Hl{>· impcr<lonahili nei giovani, che n~ngono ,·1mrnto politic:·o. o_ra al Rocialismo, _i:e~za conoscere cosa Proy.-:itr a n,·oi$(•rr l~ro 1~· pii1 <·lr– R1n vcl'aipe·nto socialismo, che parla.no mrntan ~omanùc <' 1~" nsr,ostc sarauno di tcn<lrnzc, <li comunismo r• di rivolu• rrr 101·0 1mharaz.zant1: ziono. Ho chiesto acl un giornnc comn- . lo so purtrop1io eh<' molte nostre scs .nista il pcrchè è ri,·olnzionario c<l (.:-So c:ie .sono n~untr• a noi .per gin1patia .so!. mi ha ri~rost,o che crc<lc c.d è conYinto l~nto: altre prr imitazione- o pf'1• .incr• che il prolera.ri ,t.t.o sia matui'o pe.r la ri- zi_ai _a1~rr. forse solta11t-o vr·r portare ,ur: ,·o! nziont. disttnl11·0: H.o risposto a quel comunista che io _CrC"Ùo elir~ tutte le· r·ot~pagnf' s:nann0 ritc-ngo invce;c tutt'.altrn. co3a.. (;hù per Ù accordo ~-on m~ nel tlnr. chr nessuna maturit,h, io intendo cho il proletariato rreorc1~paz1onr s1 dovrc-il,hc an•re pi:"!' la :sia r.irganizzato -0conomicamentr e ehc roncrs~1011c dr-I <lir.itto di Yoto al10 don• (siccome cwcho l~enin ;1,mntettc che tutte nP, nei JJarsi don~ i socialir::Li ~ono in L: anni servono a.Ila rivolnzion.c) <leve maggion~n!•l .. '('. gli 1\omiui soeinlisti a ~ur<·1 r. atlopc•rnro l:flrma. del voto e non :·ess~·i-o. ·fntto li !Oro dove,~<' in ."::-rnoalln VO~tll.'C pr1: i p1'cti o i padroni. Ce il fam1g'1~. rnrth~u<lo !a d~rn_n;1 al cor-• prolctanatc non è maturo per adope- rroti: cl, tlltl<' le lotte politiche ~cl ('('o– ra.re l'arma. <lel Yolo, la. quale non ri- n.o.1!1whr .. oude .ron,·!ne;_rrle d(•\la. ne('C--S- _.hir..J1\ nc-~gun _P,a,rrif-icio _<li saI?guC., non s1t~ <lell_ a,·\·rnlo ~oc-1a!tst_n,. . lo f!Ul'u doma.n1 fC'l' la rivoluzione <love. Non l>.ist.a. chr I uomo sia 1nsc·ntto nel bi!-.op;1,a n~sere disposti a ucci<le1~(' o a Pa~·ti~o. nrlla L~gn, <' non r--::nà h,uon farsi ncci<l<'rc. Al gioYani occ01TP. una sor·~nlu•tn f:C _las<:1a ,·in·re la. moglil•, lt',. propttgantla. c.ultu1·~dc, <levono lc.ggerc. figlw. Il' ~·cn•\le Hl unq. fahn c<luc·azio11n rendC'rsi mii;liori, clisciplinati al movi- borghesi· o h,g?_ttn, <la11<lo .tro.ppa poca mento a.<lulto il solo cJw })OS3aYeramcn- importanza. a <·10clH' :u1chr 1! nohtro SCf;– t~ i1·srgnrtro a loro la strn,ùn, cho do- so può cln,·c alla caus1t socialt•. La don– n·;ullln perco1·re1·0 inf!.icmc. Si è par]a ... na. prr la _s11;~ missione- llelicala di ma· lo ù,·l 1110Yirncnto femminile che, è stato dt·c, cont1·1hu1s,e•,• and1c a.ll' cducar.iorn· l1·ascu1ato da. 1111.tigli uomini di qua,. politica dr-i figli istil1a.1itlo s<>ntimi:n1i hu1q111· lcndc•nza, ma. 1w1· onor <le.I \·ero cl!n preparano a fif'gt111<.• nn 111d1r1zzo dubb1a1110 riconoscere che-. do,-c sono in prntlosto che u11 altro. n,a.ggiornnrn i comunisti poelHI donne· Per q11,•sto che la clonnn, ha 1,isoo-no cli sono i~eriltc al P:nlilo S_ocia.Iista pc1· culi urn. di l)_l~pngand:~ ollde e~·,·arr-.i n~)fJ_ J1ro nc~~u.:&ia <lonna 1n corte- pro- <lalll' ~uperst11.1on1. da1 co11Yi-nzionali– v1nc:1n r~sr accese. Qu~<Jto _ì! stato os- smi i1>oeriti, d1c nr formano a tutt'oggi RCl'Yn..lo al conn•gr'lo cl1 h11lano ùalJn. un C8-srrr rrl 1ograùo e di 11r-ssun Ynlol'~ tompagnn, Agostini. politico. N,·11.t nostra S,•zionc Fl'1umi– rar1 compagni comunisLj, non sic.te nilt\ $i è 1w11...:alo di aprire una. sala di cl_r.gni ùi ~ulrnrc TI<'ll;-1, Terza Intl,l'lla- ]('ttnrn. iloYP. Il· ~ocie. pos::;0110 1·r•Ctll'~!. zwnal<' c.;cn~n sapete laYora_1·p in casa ~ur. ,·olio la s1·t~irn_a~1~, a. legg,erc buoni ro,lra e rcd1mer1• ],, ,·osl rn clonne an- lilm ccl opug~ol, cl, 1n•opagu11cla.. cara, imhen1lr <li tulti i p1·rgiu<lizi. Do- E cn•cJiarno di rs::;cro sulla ginsla via marll la vostra ri\'0Juzio1w fnllirit se r c-rNlinmo <li fai·c il nostro don~1'f" s~ ~on ~v_i·elc n, fit\OC:O ,·ootro l'esercito incitiamo allct 5tes!ia•oprra tutt{l le com– Jomm 111,!1·. pugne eh~ operano e lottane per il so– Lavoran• ocçorJ'<' co11 ooseic.nzn ,~rr il ciali!:;IHO– V_alenti na Oa.sparlnl. trionfo c.lc -1 socialismo fiC"OZtt nuorr cti. thelte o la ca.usa della rirnluzione snrà C.'1111/tieri, ic .t:d,l,raio 1921

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