La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 19 - 2 dicembre 1

Anno VI - N. 19 . 2 Dicembre 1917 Oonto eotteata eoa. la Poeta. ESCE LA. J..• .E LA. s.• D•O:MENICA DEL JH:ESE • • ABBl)Jj.4f11EIITO, REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE : t!Jm. mu:r:nero Ceni. G . L 1.50 8,;m .. ne •. I.. o.aa 50 eopie . L. 1.50 100 oopie .. L. 8-- E.STEPlriO IL DOP,-10 MILANO - Via .5. Damiano, 16 - MILANO Chiacchierando colleLettrici ,nentre spunta l'un, l'altro matura. Turme,i Bo- . lo pascià, Almereyda, Malvy, Bonnel R~agt,. Leno1r-Desoaches, Paix-SeiaUes e via dicendo que'sto scatenarsi di accuse e di contro accase non è indizio certo di serenità e di tranqailluà. w Che cosa è dunque capitato alla nostra Oiw fesa che non la si vede più? u. Questa certa– mente la dim.anda che si son fatte per giorni e giorni le nostre compagne che danno al loro tiornale tanto affetto e tanta solidarietà. Non poche avranno brontolato contro quej poUrani di compilatori che si dimenticano di compiere il loro dovere. Talune hanno perfino protest!Jto. Qaalche sezione ha anche votato il suo brav• ordine del giorno di biasimo. Cosa del resto a.s.sainaturale. Vogliamo parlarci chiaro, care compagne .J Ecco qua, detta in poche parole, la cagio~ del ,itardo. Il nostro giornale - che dovrebbe es– sere la espressione di un bisogno e di un mo– vimento di classe e quindi dovrebbe avere delle rompilatrici scelte dalla vostra stessa organizza– zione - è invece compilato da chi ha altri e più gravi pensieri per la testa e qualche volta deve cn.che allontanarsi, e per non pochi giorni, da Milano. Ragione per cui la Difesa.. esce quan– ìo può. u Ma non c'è a Milano la sezione femminile. non provvede essa almeno alle più urgenti ne-– cessità della compilazione del giornale? o. A Milano c'è infatti una sezione femminile; ma è composta di troppe signore perchè esse possano cvere amore ad un lavoro ordinato e metodico. Esse avevano costituito, un giorno, un bel co– m.ilato dalle donne socialiste italiane, si erano dette da se, avevano formato una elite, una specie di aristocrazia della intelligenza e del sa– pere del movimento femminile ed avrebbero vo– luto avere nelle mani il giornaletto per dargli la __ _ uttan..i~ioric di loro organo oe~sonale. Niente or– ganizzazione, niente deleghe di sezioni ,Veramen. le costituite ed operanti, niente nomine di con– gressi. E, poichè qualcuno si è opposto a questa lpecie di aristocrazia che avrebbe preteso di sta– bilirsi anche nell'azione fem[Tlinile socialista, le signore si sono messe a fare le maglie pei sol– dati o cosa simile ed hanno piantato in asso la Difesa. i:c Questioni personali, dunque? » - griderà. scandole:zata qualcuna di voi. Ohibò/ neppure per sogno. Rilevi.amo questo fatto per trarne un4 conseguenza. soltanto. Il socialismo non è uno sport. E' edtlcazione e disciplina per una azione di massa. Chi non capisce la ITlllssa, chi non sa: vivere colla folla non può essere soci2Iista, an– che se ha tutti i libri di tutti i gran1i luminari i..tl socialismo nella testa. Bisogna viverla lit classe, intenderla, sentirla. Non basta ricon<>– scerla tra un the e l'altro .. u Quindi?». Quindi, come conclusione, fin. a che un bel congresso delle socialiste, inscrit– te al Partito, non provvederà a dare alla Difesa un assetto corrispondente alle condizioni dell!z organizzazione femminile, noi compilatori fa– remo il giornale come potremo, scusandoci colle buone campagne quando, come questa volta, le costringeremo a delle attese tanto lunghe e tanto penose. E cercando di com.pensarle come cl sa– rà possibile. dai fasti.11.osi ritardi Dall'ultimo numero - 14 ottobre - «ti ot,gt sono accorsi degli avvenimenti molto gravi u Ce ne direte senza raIIo il vostro pare– re? ,,. Senza dubbio. compagne, e lo faremo come meglio potremo per non offendere le caste orecchie della signora Anastasia della quale in questi giorni decorre appunto la. festa onam-::sti– ca. Ma non aspettatevi dei commenti pieni di alla filosofia. Parleremo alla buona, senza parolt irosse. Forse c'intenderemo meglio Anzitulto abbiamo avuto La crts1 ministèriale. u Buona quella! Oh! che volet~ che ce ne im– porti a noi, donne, di questa crisi ministeria le? ... u. Ce ne importa poco anche a noi, ma, poicht l'avvenimento politico c'è stato, dobbiamo pure registrarlo. Boselli il vecchio, p·esi-– dente della concordia, se n'è andato ed è venuto un Orlando, il giovane ministro della libe·tà. Ma il giovane vale il vecchio. Non è cambiando aomini che si muta una situazione ... Infatti s'è visto subito. Uno dei primi atti del ministro Orlando - anzi non era ancoro definitivamente composto - fa quello di proi– bire il coneresso del PorUt.? SocfoLfrta t qui.n,;Ji anch, q11eUo delw domu,. Anche ilt altri paesi si sono avute in questo periodo delle importanti crisi politiche. fn Ger– mania - dove, come si sa, il sistema parlamen, tare non è ancora in pieno vigore e la politica dipende, in fine dei conti, più dal Kaiser che dal Reichstag - la nomina del riuovo cartcel– fiere Helferich è stata corisiderata come un pas– so verso quella par[amentariz:zazior1e dello Stato che, secondo i nostri interventisti rivoluzionari, deve evidentemente essere una grave ;attura dal momento ch'essi la combattono con tanto accani- mento in ltalia. Ma l"avvenimento più importante è stato rtn– va~ione del Veneto. Le truppe austro-tedesche - d.Of'J una intensa preparazione - hanno sfer– rato una potente offer1siva contro quelle italiane nel settore di Tolmino. C'è stato un momento '-i :;marrimento, di incertezza, di panico nell'e– serr.ito che guardava quei passi e gli austro-te– deschi sono passati come una fiumana che stra– ripa, dopo essere stata lungamente contenuta. Cividale, Udine. Palmanova, Belluno ed «J– trP. cittàdine e villaggi sono in mano degli au– strt''-tedeschi. Da molti paesi de[ Veneto sono Jugp,iti gli abitanti. Sono migliaia e centinaia di migliaia i profughi - in gran parte vecchi. danne e bambini - che vanno attorno per la pe'W.sola e chiedono il fraterno soccorso dei ;;,:• netosi. -::,'2.uesto nuovo tristissimo episodio della im• mtaie guerra, si ripercuote negli animi e nei cu_t~rinostri piit violentemente puchè ~ pib. vi– cir.,, a rwi. Vediamo la conflagrazion, pit dap– presso, la tocchiam• qacsi con mano. In Francia il ministero Painlevé - che er• n.ato attimino - è morto in fascie e gli ~ suc– ceduto il ministero di Giorgio Clemenceau. Cle– menceaa è un vecchio di settantasei anni, che ha fama di uomo molto energico ed è polemist• Jurioso. Si spera in lui per condurre la guerra a fondo con pugno di ferro, sia nella politic,, estera che in quella interna. Ma noi non credi.a- _,., mo che possa aiperiaert! Ju. on uv,~~~-~-.,._,,_ pure egli una tigre, come si dice - la sola- zione di una situazione tanto complicata. Aggiungasi che in Francia gli scandali oggi giorno wno come le ciliegie: uno tira l'altro e, I Socialisti di gomma. come li vuole il eorriere. ESTEflll.O IL DOP,-10 La Difesa a eompensare le sue leffrioi del Pifardo dei giorni decorsi uscirà anche lo settimana ventura e, possi– bilmente, prima della fine dell'anno si "!etferà in corrente col proprio debdo verso quanti seguono eon sim– patia le sue pubblicazioni. /,e eompagne ed i compagni in– tendano questi nostri sforzi e ai conservino immutata tuffa la foro solida,.iefà e, poichè siamo in sai finire dell'annata, ci procul'ino naooi a.bbonafi. i,R DIFESR dimostrerò la pPopria gratitudine migliorandosi "" -rpz~~ ... ;,,- .!~~ .... ':":r~Òr15/Z'..•;~_;.,,:;._;;.;;;,,;;.;;;..~-.,.i;.:::;.. __ _J Pei signori uomini Traduciamo quanto scrive Jean Vally. in an i,ornale di Nantes , t1 E' dunque una verità ben acquisita: La donna iha dimostrato vittoriosamente che dal punto di vista agricolo, industriale, commercia– le. essa era l'uguale dell'uomo. (f La sua educazione professionale è termina– ta ed essa non lascia nulla a desiderare. e< Le conseguenze di questa trasformazione domestica o piuttosto di questo rivolgimento so– ciale, non furono attese lungamente. (( Eguale all'uomo sul terreno economico la donna reclama l'uguaglianza nel dominio ,Poli– tico. E francamente non vedo quale argomento speciale, gli spiriti scettici, potrebbero opporre alle rivendicazioni femmi'nili. u La Russia chiama le donne all'elezione del– la prossima Assemblea Costituente; l 'lnghilter– ra presta un orecchio attento alle richieste delle suffragette; il Parlamento francese si è mostra– to favorevole all'eleggibilità delle donne alle ca– riche comunali. Da lungo tempo l'America h21 aperto alle cittadine degli Stati Uniti la porta delle Assemblea deliberanti. Domani che si vo– glia o no, la donna sarà compresa nelle liste elettorali e se essa è elettore diventerà necessa– riamente eleggibile. ((Jo non ignoro alcuna delle obbiezioni che formul.ano molti dei nostri amici, ve ne sono che non voglio rimarcare, perchè hanno del comico e non è 1 'ora degli scherzi nè delle belle pa– role: Ma ve n'è una che è d'importanza capi– tale, La donna non I!. preparata alla vita po!itica, lssa ha vissuto dei secoli e dei secoli sotto la dipendenza della chiesa cattolica. Non temete voi - mi si diceva recentemen– te - gettandola tutto ad un tratto nella mi– schia elettorale, di portare un appoggio formi– dabile alle forze della reazione, che ad un mo– mento dato potrebbe mettere in pericolo le isti– tuzioni· repubblicane t L'argomento è serio. Tuttavia non bisogna esagerare. Anzitutto la Repubblica sortirà in– grandita dalla spaventevole prova che attraver– sa. E poi, se esistono molte donne che per edu– cazione, per temperamento, per snobismo in certi ambienti si confessano volentieri delle rea– zionarie, ne conosco altre che sono delle fer– venti democratiche. << A conti fatti ignoro chi avrebbe il soprav– vento nella bilancia dei partiti. Ma se noi re– -pubblicani temiamo l'influenza dei nostri a.'f-

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