La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 18 - 14 ottobre 1

Aano VI - N. 18. 14 Oaobre 1917 Conto corrente con la Posta. •--A■EIITe, U1a •una ... a.a, . a . L 1.$0 Sem06lre .. L. e.et REDAZIONE ED Ali\MINISTRAZIONE : 50 oapie .• L. 1,50 100 copie . . L. a.- ESTE~O lL DOPP'IO xr [onurmo Halionale ~~[ialiita Roma I, 2, 3 e 4 Nornmbre 1917. Roma, 1° Ottobr e 19lì. Cari compagni. La Direzione del Panito. nella sua riunione plenaria del 25 settembre, ha deliberato di rin– viare ai giorni l, 2, 3 e 4 novembre p. v., la convocazione del nostro XV Congress o Nazio– nale , che sarà tenuto a Roma nei locali della Casa de l Popolo in Via Cap o d 'Afr ica. Le ragioni di questo rinvio sono note , ed ora speriamo che. non esistendo più le difficoltà inerenti alla data precedentemente fissata, tutte le Sezioni si troveranno in grado di mandare 12 propria adesione mediante l'invio della sche– da annessa alla nostra circolare N. 6, nonchè la quota d'iscrizione fissata in L. 5. Il termine ultimo per l'accettazione delle do– mande di ammissione al Congresso scade il 20 ottobre ; dopo il qual giorno sarà fatto l'invio del– le relative tesser e ai rappresentanti e agli in– vitati. Quelle Sezioni che non l'hanno ancora effet– tuato . potranno quind i approfittare di quest o per iodo per compiere il prelevamento delle tes– sere del corrente anno , e per deliberare intorno 211 'invi o dei loro rappresentanti al Congres so, anche valendosi delle facoltà stabilite nell e \'o rm e di partecipazion e unite alla nostra circo– lare del 1O agosto p. p. assicurando così la riu– scita di questo nostro Congre sso , la cui impor– tanza eccezionale per la gravità dei momenti che artfaversiamo. e più ancora per quelli che si van no maturando. è generalmente sentita. Le difficoltà da cui siamo circondati , e che impediscon o anche la libera espr ession e delle var ie opinioni sugli importanti argomenti portati dall'o rdine del giorno . devono tant o più anima– re tutti i compagni e tutt e le Sezioni a prepa– :-arsi atti vame nte ed intensam ent e per far sì che. dopo il Congre sso. il nostro Par tito. forte della concorde e solidale \·olontà dei suoi ade– -enti. sappia essere pronto a risp ondere degna – ment e alle aspett azioni del proletaria to recla - mant e benesser e e libertà. Per la Dir ezione: Il Segretario COSTA:,,'TJ~O LA ZZARI. OR DI NE DEL GIORNO, I. Nomina della Presidenza e verifica dei poteri: 2. Relazione morale e finanziaria dell a Dir e- zione del Partito; 3. Relazione del giornale Avanti!; 4. RelazirJne del Gruppo Parlamentare: 5. Atteg;;iamen to del Partito social ista nella pre.(ente situazione politica nazionale e inte r– nazionale, 6. Rifo rma dello statuto generale del Part ito pro geuo presentato dalla DirezioneJ. r1,p è q11eifo cani() cosi rirace? - E rinno di, 9u,,rr1J. C(J1drr, i Jl arauifli. Tut– ti lo rorditJmO lj 1Ji.. XfJi RifJfl/.lj dvi fJUt;11.i Pin– 'JU-ifli. _\'r;u orruJ.tP ?;(Ji duu,,u,, i Jlo,-.suini? Sr;,i li (Jr/iam(J. - p,.,. quali rofjif)ni li fjdiafr:,? E [r; chiPdetP? .Y<JI' FMt<J [r1r P i Morx1urti tu;stri 1:-irini? - SPfi:a du'1t.1io. _ Ed è hene J)er d6 eh,, flfii, Pinguini, li 1Jdiamr;. E 1:i fJflre IJUPF;l/J una b1.11)n.r.1 royione? • r·nto1111?nt,,_ r hi dio> r:icinr1 dit:t? n~rnirQ. Vr•f/P/r, il r:11,r,pr., 1:icinfj ol mifJ. E qur,lfo rldl'IJ() mr, r1,,, io r.,dio di 71iù ot mondo. l)fJpo di lui, i r,,iei JJPygir;ri riPmiri srmr; 9li fJl.1ilonti dPl 1-"if to9uif) dtr> s'arrompir:IJ iull'allr(j. ,-,:,ru~nt,:, della ollalo~ ai piPdi 4; QIJPl 1,c,uo di flbPl1. I n lJUl'_– ,to .-·fretto roflr1lr1, rf,iusa da tuttr, le pr,1rf1. fl{jfl ,-; ~ rhe q11l'l villa[Jyio ed il rriio: essi son() 11r 1 111ir{. fJ(Jfli rollo r;he i no.1;tr; 1:1r111Ptli in.r~r1- frauo quelli rii farcia, si scambwno ~lle ,_n~ ?i1Jrie ,, dPUr, busse. E voi i,•olPte rhP i P w(J11111., ,wn s101LortPmir:i dei 31arsuini.1 .Yr.,n .'W/H'.1 : 1Joi dunqup che rosri.,, il patrfottisnw? lJat root.r) t11io, Prr:r, i duP s;c,li 9ri di che svrgono ,lrJt uur1 pettr1: 11 l ha i Pmg,,ini! )Jorte ai JJr1n,11ini.' Anatolir, Fruu ·e. 'Doli"/ •.1lfJ. tJPi Pin.t)uiui. MILANO - Via S. Dvmlano , 16 - MILANO Dopo il convegno delle signore A Roma si sono radunat e di questi giar ni parecchie buone e brave signore - poche era– no anche belle - ed hanno chiamato la loro riun ione « li Convegno nazional e femm inile 1 >>. C'erano dell e contess e, delle baronesse , 9e11e marchese, delle signore di industriali e di pro– prietari di terre , delle dottore sse e dell e pro• fessoresse . C'erano anche dei ministri , dei sot~ to-ministri , dei senatori , deputa ti, assessori ed altre autorità. C 'era sfarzo di toelette : signori in marsina, signore con trine e merletti e gio– ielli. C 'era tutto questo magnifico decoro a rappresen tar e la feminilità italiana. Si sono fatti dei discorsi , mdlti discorsi e tutti assai applauditi. La presidente del conve– gno. donna Carl a Lav ell i baronessa Celesia - uno dei più bei nomi della aristocrazia (si dice così?) - ha tenuto anzitutto a dissipare il dubbio u affacc iato da taluni sulla opportunità di questo Con vègno che potrebbe se mbr are una richiesta della donn a, quasi di pagamento, al– l'intelligen te sua opera in que sto tragico mo– mento della Patria. No. La donna domanda credit o su ciò, ma esprime oggi la sua miglio– rat a coscie nza di front e alle sue neces sità per– chè sente le responsabilità nuove , i nuovi suo i obblighi. È ora di distruggere una mentalità tramontata ». E dopo avere tracciato lo studio delle riven– dicazioni femminili fino a giunger e ali 'ora pre– sente per la quale alla donna è stata data dalla guerra la facoltà dj misurarsi , inutilment e invo– cata prima, e dopo di avere addita to all'amm i– razione di tutti, nomi di don ne organ izzatrici instancabili e di donn e eroiche nel sacrifìdo che esprimono il merito di tutt e le tante altr e sconosci ute, concluse test ualmen te così : H Queste cose noi vi diciamo , o governan ti. NÉLLA pacatamente, nè vogliam o suscitare difficoltà in ... , ._)11esto momento, ma siam o persua se che se per vivere il viver nuovo occorre la vera liber tà dell' aninro, il coraggio de l! 'asserto e I 'in trepi– dità dei volere , se le diplomazie false e le po– litiche bugiarde debbono alfine tramontare tra i popoli, voi avefe bisogno di queste anime nuo– ve, sia che esse vi diano l'opera dir etta , sia che vi preparino gli uomini novelli ! Perdo nate 11 mio ardire ed abbiate la mia fede u. Parlò poi il ministro della giust izia on. Sac– f hi1 dichiara~do si person alment~ favorevol e a tutte quelle riforme che nel codic e dovrebbero c;gua gliare a quelli maschili i diritti femmini :i. L'on. Sacch i - preso l'air e delle concessioni 1 i'\lla donna - non si è fermato li, ma ha invo– t ato anch e tu tte quell e rifofme che « ren – , eranno giustizia ai meriti della donn a n, na Acordat o. ch e H dell'autorizzazione mari tale -– per la quale l'attivit à giuridic a d'ella moglie ,vie-– nè ad essere paralizzata dal predomini o del!a \'Olontà del mari to - è stata da lui propo sld ia soppressione, ed ha fatto quindi un 'ana li::.) Celle ragioni del! 'ostruzionismo imposto •lii l 6 ,nna dal camp o del diritto pub blico, dima – ?-'I'ando ii rapido mutamento nelle condi ;;t<'ni , :orali ed intellettuali dell a donna ed i passi da j \ fatti verso il suo perfez ionamen to. ..t, E finalmente ha terminato dichiarand osi fa,•o– .:(.:vole oltr echè all'abolizione dell'i stituto de!la n 1 :1ritale autorizzazion e. anche alla ammissione d;lla donna all 'esercizio di professioni liberali. t· disimpegno di pubblici impi egh i ed al suf – ;,rt_gio Il. ~NÒ ·i-siamo veram ente liete di quest i gigant e – schi passi che va prendend o la causa dell a don• na. Ci par e oppor tun o però rilevare due fatti che , da queste compostissim e agitaz ioni ufficiali VITA ... . .. E NELLA MORTE -~y/,:~~/:?'~~ V , </ > '/,, , I / Ug ual i -ew - ESTltlllO tL 00 .... IO della donna signora, non sono pri vi di sign ifi– cato. Notiamo anzitutto ch e al Co nvegno di Rom a non era pre sente che l'aristocrazia femmini le , la donna ricc a di censo e di titoli. Non vi er a una rappresentanza del mondo proletari o fem– minile ; non si sentiva la espressione dei vivi e grandi interessi della folla operaia . Ond e al Convegno si sarebbe potuto muover e l'appu nto che una elil e femminile vada cercando di sfrut– tare per - sè le miseri e, le soffe renze, i dolori che tutte le donne soppor tano, in modo spec iale quelle che non hanno voce in capitolo nella prese nte situazione e non si mettonc in mostra e non sfoggiano le loro vistose qualità. In seco ndo luogo contestiamo che il diritt o della donna ad un trattamento di piena egua– glianza nella soc ietà mode rna - cosidetta civile - discenda dalle sue accondiscendenze e dal – le sue partecipazioni all'opera di guerra. Si, lo sapp iamo. Le nobili donn e e le lette– rate han no fatto mirac oli di ardire per la guer– ra e nella guerra. Molte di esse - che un giorno disdegna vano le agitazioni pleb ee della piazza - sono scese per la via a gridare con– se nsi ed entu siasm i bellici. Per qualch e temp o le loro mani gentili hanno anche agucchiato a preparare, nei salotti, indumenti pei soldati. So– no state nei Comitati di preparazione e di assi – stenza. Qu alcun a ha indossato. ed assai ben e. l'abito modesto di crocerossina. Molte hanno sc ritt o e declamat o delle commoventi poes ie ed hanno persino vergato su i giornali articoli po– litici e filosofici onde collaborare coi maschi a preparare e far e la guerra. Tutti questi meriti possono invocare le donne borghes i onde far valere i loro diritti pre sso lo Stato borghese . Sta bene . Ma vi $Ono le donne proletarie, le quali non hanno fat to niente di tutto ciò. e pure vantano anch'esse un diritt o superiore ed intendono di far lo valere colla for– za della loro orga nizzazione, a fianco dei pro– pri compagni uomini. Sono le donne proletarie che , ogg imai, lavo– rano i campi, invad ono le officine. stann o al te– laio ed al torni o nella fabbrica ardente, scen– dono fino in fondo alla miniera. In nome di que– sta sempre più larga partecipazione alla produ– zione socia le, nella constatazione di questo fatto econo mico - che è il fenomeno più caratteri– stic o della presente società borg hese cap itali– stica - la donna pro letaria reclama la sua li– bertà politica ed · afferma la pr opr ia decisa vo– lontà di conquist arla, non esponendo allo Stato le proprie vir tù ed i propri mer iti collaborazio– nistici , ma organ izzando le pr opr ie forze. insie – me a quelle dei proletari uomi ni. nelle asso i:i zion i di classe. Ecco perchè noi abb iamo scritto nel pro gram– ma dell e nostre rivendicaz ioni imm ediate il com– mà: a lavoro eguale, salari o eguale. Ecco per– chè. in questa tragica circostanza. noi chiam ia• mo le figlie del lavoro ad unirsi ai figli del la– voro ,onde , facendo una propria politica di clas– se , pongan o fine davvero alle rovinose conse– guenze di quelle che anch e la baron essa Cele– sia ha chiamato H le diplomazi e false e le poli– tiche bugiarde 11. - -------------------- Le donne nell'industria di guerra in INGHILTERR A. Una informa zione comunicata ai giornali dic e che seco ndo le più recenti st atistiche , nel luglio scorso ì0 0.000 donn e lavoravano nella Gran Bretagna ne lle officine per le munizioni con– tro 140.000 nel lugl io del 1915 , con un au– men to del 400 per cento. Durante lo stesso pe– rio do il nume ro degli uomini impiega ti aumen – tò del 666 per mille. Ques ta rapida pr ogres5i one dell a inva sione della fabbr ica da parte della donn a in tutti i paesi - progress ione che. già abba stanza no– tr-vole neg li ulti mi anni pr ima della guerra. si è an data in modo impr ess ionan te accen tuand o dopo lo scop pio dell e ostilità - conferma le nos tre prev isioni e le nostre speran ze. Noi non doloriamo per tale fenom eno. Lo constatiamo e ne traiamo l'augur ia. La donn a, proletar izza ta dall 'industria e dalla guerra , acqu isterà coscien– za di sè stess a, della sua miss ione, del suo in– teresse e lotte rà a fianco del! 'uomo per la rea– lizzazione del socia lismo. Que sta è la mater iale conseeuenza di ques ta rap ida evoluz ione del la– voro femminile.

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