La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 15 - 19 agosto 19

Aano VI - N. 15. 19 Agos to 19 17 Conto cone nte con la Posta . ONV'IIJ\T ~6 ~r'l'?U0!,11'Uanes l.011'.J IOcf ~~~~! llfaS!fTT)T [Q[-gz; , 'l 90d ·u oo ·o/o - !O!JJRJOAR'J o,rop 8SOJ!G • • E SO ~ 1.• .E L.A a.• DO.MENIC.A. DEL .MESE Il • •-CUIAMElfT O I Un 1 :1.ut :n.el" O Oen-e . 5 . L I.SO Semest re . . .l.. o..aa REDAZIONE ED AMMlNISTRAZIONE: r,o copie .. L. 1,50 100 copie . . L. a.- t:,sT~O IL D O PP IO Pel nuovo Giornale di CLARAZETKIN (S ottoscrizione d e ll a e Difesa i.) Riporto L. 327,20 .l.Iilano: Sezion e ferruninile misia . i, 25.– J'Iil a.no : Sor elle :.rariani. 20; Sal a .-\nna. 1; :--;erina Gilioli Volonte- rio· 1· Gorla Ma.ria, 1: Carola Pe~ a,' 50: Ferrari Giu lia. ~; Ser- rar.i Rina, 2: Riz1..ini Am~h8:, 2: H.a\·au.oli Fr ane.esca . 50: B1etti Te.– resina, 50· Rolfini Ines, 50; Cerri Ylar ia, 50:' Gerosa Anita. 50; B3:g– gi Cecilia, 30: Rus tìchelli Man a_. 30· Colombo Rachele. 30; i\lelettt R;sa, 40; Chiodini Elisa. 30 _ . i 1 17,10 Milan o: a mezzo Colomb o : G1org1, 50; Fa.n oli. 2.0; Pi sani, 20.; Fav~– relli. 1; Gaiazzi. 20; G~~bert1, 20; Bareng_!li, 20 : Son ?"1n1_,20 '. 20: Ponti, 35; Zanet .ta Alnga.ille, 1, Migl\·a, 20; Pio, 40 . _ : . }.Iiiano: Candel ari Emilia. 1: Cle– rici Carlotta, 2 .\Iilano: Lora Pini Vismara_ . . 1Iillesimo: Desideri Assuntina, 3; Falleri Zemira, 3; )fossi Giuseppa, 4,65 3,– )) 20,- 1: Frances-chini Cesir a, 1 .. • . • u 8,- Bie"na: Sezione Socialista femmirule 11 20,– Coggiola (Biella ) : Il Gruppo femm. " 17,30 Torino: I picco li Ferrere . 1 > -,40 Suzzara: La Sezione fe-mn1. soc. 5,- Milano: Filip;petti Gii:-lia . . - : . - 5,- ?.Iilano: Lanfredi Corr1don :\1ana : 5.- Monsumman o : a me~zo _ Cardell1 Ada: un gruppo d1 gio.-anette, non ancor a costituite in grup po Soragna: Cir colo Gio,-~il e femm. Sav ona: Lavagna ?\fari a 3.30 5,- 2,- 5,- 4,65 Crespano: Fuga Ma:ia_ . - • - Bologna: Circolo SoCJahsta rem.n:i. 0neglia: Ra ccolte fr a compagm e » 2.5,- Co~~I~(Fer ~a;a ) ~ Le· compagne ----.s p:::!_=~~e:Na:> 1 \.~aidi,. 1·; n 16 .- Fantozzi Adele, 1; Ber tini A .. nnun– ziaia, 1 ; Francesca Senesi. 50 ; Emilia Baliotti, 30; ~ar cella Ba– liotti, 30; Le on Hc;_e Nenci_oni , 50; Gen.ni Caciagli, 50; Fulvi a .Pelle– grini, 30; Olimpia .Franchi. 20; Natalina Fr ancolacc1, 20: Branc o- li 6.- loni Bruna, 20 . . . - • • • • Bologna: Campa~oli Emm~, 1; Mazzoc co Jone, 25; Bu.zi:oni . Ol– ga., 25· :\lu.zz.i Elena, 25;_ Rizzoh Jo– landa; 25; Salsini Mana, 25; Ma– gli Amedea, 4-0; ?-.'l~ra Augu– sta. 30; CTB11!ili Ma~a, 40; ~rab– boni Dario, 50; Conti A., ~ . S~ laroli Ugo, 25; Bergo1;2om G~J.: do, 00; Ferrari Maria, ~;. Sals 1.°:1 Alfonsina, 25; Lamberhru Nen- na, 50 ... •. •. ·. ·. · Milano: Bandera ih Virgm_1a Torri cella: Emma Artom . • \"ig.evano: Bolchini Rosa, 50; ~er- rarl o .-'tima, 30; Xicola Cesarina:, 21)· :'\icola. Secondina, 20; Tosi A~ela. 40; );ic ola Mari a, 3q; Da.. mini Angela, 30; Prini Aurel!a, 30; ~icola Rosa. 20; Ferrando ~i~: pina 20· Sala Linda , 60; P,ccolini Caterina:, 50; Rezzomiti Lulgla , 30: Bacch i Emilio e compagna,. ?"°• Da.miani ~iaria, 30; Bu si Luigia , 20; è,!arinoni Lui!l'11la, 50 . )IiJano: Circolo Giordano Bruno• Pezzot.a Teres a. 50; Pales tra. Delfi- na, 20; Verga Lmma, 50: Br~n~o- ni Mat ilde , 2-5; Rattaggi _Egidio, 50; GrosseJlo Luigi, 20; V1l.la Ce~ ci.Ha, 30; Ferrar i Ambr ogio, ~: Salvaterra Amedeo, ~i Bord1ru Giovanni, 50; conferen za Volon– terio, 6,10 Totale 6,35 ],– " -,25 5,70 n,55 L. M3,!l5 Errata corrige: La somma raccolta nei Io: eali della Camera del Lavoro di Torino era d1 L_ 10. Il totale quindi va corretto come dal sop-ra 1, riporto 11. L'organizzazionedelle Socialiste Abbiamo invitate le Segretarie dei G:ruJ}'J)i P delle Sezion: fem.minili a far pervem .re al~a redazione della Difesa il numero ~rlle cor~pur gne re-golarment.e inscritte al P artito -per I an- noÈ 1:~1 utamente necessario che le c ~mpa.gn ~ f'i aiuÙno in questo lav'?r:o di formaz 10ne de, IUadri socialfati. femminil1. Giova indicarci: •tt 11 1) il numero ?elle do~ne inscr1 e ne a Sezione uni.ca o rmsta ( ed m 9"Uesto. saià bere che risponda, e noi Io preghiamo, 11 ,~ef;;e ~ rio della Sezione mista o unica che d1r si TOgl~}) ~ si tra tta di una ~z_i~ne femminile, la Seg-retaria è invitata a dircl 11 numern del- le sC>Cie (tes.serate, s'intende) ; . 3' se invp.ce trattasi di Gr11pp1 femminili, MILANO _ Via S. Damiano, /6 - · MILANO la Seg-1·etari a dovrà tndì care il numero dell~ compfit,one tesserat e inscritt e nel Grup po: e di quant i altri elementi il grulJ)po stess~ è cm~– posto. Inol tre doYrà ctirci in quil..leSéz1one um– ca o mi sta sono inscritte le socie tesserate del G:~~p~~est.ionario hanno rispost o ~ivcrse S~– o-retarie e noi cominciarne a pubbhc ':'re le n – ;poste. ~che perchè --s.erviTnnno di stimolo al– lf" rit.:1rdatarie. SEZIONI FEMMINILI Val en:;a: Socie 45, tutte tesserate. Oneylia: Socie tesserate 50, tutte tesserate-, Po-i;iglio: Socie Hl. tutte tesse rate. Villa S. M auri~io: Socie 38. tut te tesser ate. Alfonsine: Socie '20, ~utte tesserate . Jfosso S. Maria: Socie 31, tutte tessera te. Torniello: Socie 12, tutte tes"-~rate. Beverara: Socie 23, tutte tesserate. Cameri: Socie 35. tutte tesserate. Caldana: Soc·ie 12, tutte tesserate. Boloana: Socie 22, tutte tesserate. Molinella: Socie 90, tutte tesserate. Prato Sesia : Socie 18, tutte tesserate . l" ig liano Biellese: Soci~ 26, tutte tesserate. tasapinla (Biella ):· Socie 11. tutt e tesserate. Tfrl-i (Grossetto) : Socie 17. t~tte tesserate . Valle S. l\'icolao (Biella}: Socie 24, tutte tes- ~e-é~t:ielLengo: Socie 29. tutte tesserate. A..lessandria: Socie 97. tesserate 55. Qu~ t~ ult ime inten·engono alle sedute de~le Sez10m maschi li con diri tto di .parola e d1 voto. Santhià: Socie 20, nessuna tesserata .. Torino: Gruppo u A ugu.sto Bebel n. Socie 44, tesJ;~;~o 3 cii Pozzo Grado: Socie 51, tesserate nelif~!~sale : Socie 30, tesserat e 27. Carisio: Socie 48, tesserate nessuna . Bal:.ola: Socie 150. tesserate 55. . Torino: Grup-po u La Di_fesa)) .: Soc_1e 48, t.es– $erat e 11 nella Sezione mista d1 Termo. Suz:.ara : Socie 31, tesserate 21. Per STOCCO i...lHA I dirittipolitici delle donnee la Pace. L'Internazionale non dovrebbe disinteres– sarsi dell'importan te movimento d'e manci– pazione femminile , che si nota dappertutto da quando è scoppiata la guerra. Pochi giorni addietro, qua si. sotto I' in– fluenza della rivoluzione russa, 11Parlam en– to inolesc chiamava le donne al suffragio tecisJ~tirn. Le francesi hanJ10 avuto dalla C;mmissione d'el suffragio universale la pro– messa del solo rato ammin istrativo , ma.esse sperano che la quistione debba essere dibat – tuta in tutta la sua ampiezza alla Camera . Ed il mo,im ento diviene sempre più grande nell'Europa intiera . Perchè? Senza dubbio, a causa dell'at ti– vità, della quale hanno dato prova le donlle negli ultimi tre anni; fors'anche. pe~ una specie di pentimento della nostra ClYlta ma– scolina così infelice nei suo, f!Sultat1, so– pratutt ~, mi sembra, a' causa del progresso che hanno fatto. in reazione agh orrofl della ouerra. le idee di diritto, d'ord ine giuri dico ~ di conseguenza !'idee di pace. . . I pror,rressi del pacifismo e del femminismo seguono generalmen te in tmo .stesso sta to un cammino parallelo. I soc1ahst1 cli Stoc– colma se ne persuaderanno, solo che diano uno sguardo attorno a loro. . . Gli stati scan dinavi sono fra quelli, nei quali il pacifismo abbia riporta t0 i più bei successi ; rir·onliamo la separaz10ne fra la Sveziae la Sorvchria,avvenuta" senza.colpo ferir e "· come si deve fra genti civih, che non intendono di regolare nel sangue 1 loro conflitti; ricordiamo il rrcente atteggiamento della Svezia, attirata verso la Germania dal– la sua cultura e rla relazioni dinastiche , ost.1- le alJa n ussia cmrista per le sue simpatie finlandesi r per i suoi interessi nel Jlalt1co, e pur tutta, ia inac-r·essibile alla propaganda att ivista è rimasta neutra, mentre tante. cir– costanze la spingevano alla guerra . Ricor– diamo anche la mozi,,ne in favore del disar– mo, presmtata dai nostr i compagni socia– listi ai Parlamenti danese e norvegese, qual– che tempo prima del Congresso di Copenha– gne. Ora, rpwsti Stati pacifisti, sono anche. fem– ministi: le sverJr,sihanno il voto amministra– tivo le danesi e le norvegesi hanno il voto am~inistrativo Nl il voto legislati vo. Gli Stati l'nit i, che videro fondare nel 1815 la pr-ima società pacifista. che ven– nero alla guerTa con una grande ripugnan- za. che nelle scuole fanno ancora celebrare, nel 14 maggio, il Giornodella.Pace o Giorno internazionale, gli Stat i Umt, so.no stati il teatro clclle prime vittor ie femm1mste- Al contrar io, gli Stat i milit aris ti hanno la tendenza a disprezzare la donna. D, un mio soggiorno nella Russia ricordo un ,ep1so.d10 assai significante nella sua puef!hta. m1 s, diceva che la donna la quale avesse messo al mondo sette maschi godeva l'rnsigne ono– re di avere l'imperatore a padrmo del set– timo: ma se per disgrazia veni,•a una fem– mina ad interr ompere la masch ile progem– tura: perdeva l'aug usto. padrinato. Certa– mente . non si potrebbe f!assumere tutta una menta lità in un così piccolo particolare, ma è pur sempre vero che in Pru ssia rimane in certi ambienti la tendenza a stimare la don– na non in sè stessa, ma per i soldati che può dar e. Così le donne , che asp irano alla .loro e– mancipazione' rndono neH'ide8;le m1htaflsta 11110 dei toro pegg10fl.nemici. Esse. dete.s,tano ta guerra - distrugg1tr1ce della. nta eh esse hanno il compito di creare - ; esse dete– stano il milit.arismo, che le tiene in una con– dizione subalterna e sono quindi acqms ,tc al pacifismo. . Si obbietterà che certe s1 sono mostrate, da tre anni. ferocemente guerrier e; purtrop– po, come certi socialisti, esse sono state tra– volte nel turbin e ; ma anch'esse cost1tu1vano, prima della guerra, una .vera forza d1 pace ed in condizioni differenti avrebbero portato il loro concorso alla causa della Pace. . . Bisogna che l'Internazi onale proclami 1 diritti politici delle donne, come una delle aaran zie future della pace. 0 Qui; vorr ei eliminare un malinteso .. Quan- -·""uo 10 vedo \m uomo sul punto d1 smc1dars1. fermo anzitutto il gesto fatale e poi penso al modo di prevenire il ripeter si. Così, per l'Europa, che muore d~vant i a noi, occorre anzitutto salvarla da se stessa: m segmto , cerchere mo di renderla più saggia . Ai can· tori della "Soc ietà delle Nazioni » diffieil: mente si perdon erà cli avere. disertato oggi il compito urgente ed immediato, e d1 a.vere nascosto questa diserzione con I at tegg1ars1 perdu tamente devoti al dovere d1 domani. Non sembra che si voglia commettere que– st' enor e a Stoccolma , giaechè si prevede per Io studio delle diverse quistioni la. co– stituzione di speciali comm1SS10m, ma. 1 la– vori non ritarderanno l'opera urgente d1 una pronta liquidazione del passal.\)., ,. . Ed alla commissione, che avra I 1.Jlcar1co di ricercare i mezzi atti a prevenire la guer– ra vorrei sottopo rr e talune riflessioni. ~ii ricordo una storia di selvaggi, ra ccon– tatami una volt.a. Si trattava di abolire la auerra tra i fran cesi e le tribù congolesi del ;e Makoko. Allora si fece una grossa buca, e Brazza per la Franc ia, Ma.koko p_er1.ne– gri , vi gettar ono de'Iltro le loro arm, e h fl– coprirono cli terra. Così la guerr a fu abohlU:· Se noi fossimo de' selvaggi. mente d1 pw semplice. Non più cannoni , non più muni – zioni... e sarebbe finita. Ma siccome siamo genti civili, la faccenda è più difficile. . Si dirà che la fine del regime cap,ta hsta è la ri,,oluzione sociale.. . Ma, intanto, sem– bra che si vogliano ricercare rimedi par– ziali. lo domando che fra essi non si dimen– tichi l' assu nzione della donna alla vita pub– blica . Annetta CÌ1arreau. I migliori medici alien isti nelle loro lunghe e spesse volte dolorose esperienze, hanno consta– tato che il bevitore, poco a poco, perde la ra– gione e il morale, il buon senso e la volontd. CARTOLINA-RITRATTO CLARA ZETKIN Copie 1 . 10 26 50 • 100 L. O.IO I ; ~:~~ Comprese le spese » 2.75 \ vostali. > 6.- Ordinazioni ed importo all1Amministrazione dell'Avanti! Via S. Damiano , 18 - Milano. ESTEIII\O IL DOPPIO Cose piane, ~ Tornando dalavoro Lena. - Ma sai però che ne hanno delle belle ? Anche l'organizzazione ora ! Fann o pre~ sto questi signori colle loro chiacdhiere ad ab– bindolare e sbalordire noi poveri diavoli ohe non sapp iamo accozzare quattro parole .. H Voi dove te organizza rvi .. è necessario che vi orga– nizziate pel bene della vost ra classe! ecc. eccn. Tutte storie, tutta roba inutile ! Lisa. - Eppur e io trovo una cosa bellissi– ma e necessa ria l'organizzazi one. Lena. - Tu già trovi sempre bellissimo e giustissimo quello che senti uscire dalle boc– che dei propagandist i J Quattr o frasi ben tornite dove c'entrano le solite parolone: libertà, egua– glianza, capitalismo, sfruttamento e che so io, ed eccoti vinta! Io già non voglio ascoltare nes– suno; semp re a modo mio voglio fare ! Lisa. - Sei propr io cocciuta! Ma prima di ostinarti cosi sai che cosa veramente sia ed a quale scopo miri l'organizzazione? Lena. - Oh la dottoressa ! Sentiamo dun– qu e quel lo dhe sai. Lisa. - L'organizzazione si propone il be– nessere de i proletari; il miglioramento delle loro condizioni economiche , morali e politiche . Vale forse il senso di ribellione verso il ca– 'pit.alista che ci dissangua, finchè noi opera i ri– maniamo disuniti? Ci si opprime e ci si sfrutta in moòo inumano. Perchè? Perc hè si perd e inascoltato il coro dei lamenti che da ogni par– te sì lev.a, il coro d 'imprecazioni verso l'attuale stato di cose ohe ci fa soffrire, che ci condanna a vivere nel! 'indigenza? I capitalisti o non sentono o se ne ridono bellamente dei lamenti e delle miserie degli operP.i, purc,h.è lavorino e s.i lascino sfruttar~, purchè la cassa s' impingui di lauti guadagm. Perchè ? Perchè la maggior par te del proleta• riato è ancora disorgan izzato. Lena. - Va là, cara mia, che stavano pur bene i nostri vecchi ai quali non frullavano pel capo tante fisime! Non lavoravano, come oggi lavorano, una volta? Non erano egualmente owress i, poveri e sfrutta ti gli ope~ai d''allora? Eppure non si lamentarvano per niente ; se la prendevano in santa pace ed offriva_noal Signo– re i loro triboli! ,Ora invece tutti vorr ebbero essere i padroni , tutti vorrebbero esser ricch i... Di qui scioperi su scioperi. lotte e beghe sen– za fine! Lisa . - Senti: è dai nostri vecchi, sai , che abbiamo ered itato quel senso di ribell ione che ci agita. I Iibfi e l'istruzione ci han~o _ape:to gli occhi, le estge nze sempre crescenti. c1 ,sp1~– gono alla lotta, e se gli operai evoluti _d 0~1 - giorno non offrono più a dio i loro. triboli,_ è perchè hanno compreso che questo signore 1m~ maginario non è altro che un pupazzo con cui i preti sfruttano la credu lità ed ingan~an o la buona fede degli umili e degli ignoranti. . . Un proletariato unito e cosciente cost1tu1- rebbe invece una possente forz.a davanti a_lla quale i capitali sti dovre bbero piegare e venire a patti. . . . Ecco la necessità delle assoc1azwm, delle Camere del Lavoro; la necessità dell'obolo, del contributo ali 'organ izzazione; l'utilità delle assicurazion i opera ie, delle casse di soccorso, delle pensioni operaie. E per il bene delle _no~ stre famiglie, dei nostri figli, di tutti che c1 s1 deve organizzare! Lena. - Va bene tutto questo; ma noi don– ne che c'entr iamo? Non è dunqu e ai soli uo– mini che dobbiamo lasciar e queste cure? Lisa. - Ma scusa , le donne non fanno forse anch'esse parte del proletariato? l'attuale stia– te di cose, non ha anche sulle donne una gra – vissima ripercussione? M.a perchè noi, lasciando da parte casa ~ figli, siamo costrette a recarci a la~or~re negli opifici, e sobba rcarci a fatiche ~upenon ~li~ no– stre forze? Perchè è necessa rio, perche I no– str i uomini, pur lavorando , guadagnano trop,po poco, e non possono permettersi il lusso ?i te– nere a casa le loro donne, non possono impe– dire che le loro mogli. figlie, sore lle si faccia– no succh iare il sang ue dal padrone, purchè la– vori.no, guadagnin o, portino a casa il piccolo gruzzolo che contribuisca a tirare innanzi la ba– racca! E. dunque anche per noi un dovere I'orga– nizza rci, dal momento che i padroni ci sfrutta– no e ci pagano troppo poco, dal momen to che noi pure siamo vittime della società moderna .

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