La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 24 - 31 dicembre 1

A,u.o V - N. 24 . 3 1 Dicembr <. 1 o rn. Conto corrent e colla Posta. il li ESCE LA 1.· E LA. 3. • D<..>MENYCA DEL .MES E il • ABBOHAMEWT01 REDAZION E ED AMMI NISTRAZ IONE: Un n umero Cent. 6 Anno . L I.SO Semes,re .. L. D~BD 50 copi e . L. 1.50 100 copie. L. 8 .- ESTE.A.O IL OOPPIO UNA LACUNA Le compagne troppo spesso sono ;>rive del- 1'-arricolo polit ico, dell 'ani colo u di fondo 1>. Abbiamo già den o ohe esigenze tipografiche ci forzano a impagina re il giornale il mercoledì e che la composizio ne si eseguisce nei due gior – ni precedenti. li giornale è sped ito il Venerdì sera; ora avviene troppo spesso che 1·arric olo di fondo. pre;, ara to il lun edì. è troppo vec chi o al! 'ora d ·andare in macch ina, e biso gna gettarlo via. Così. ouesra settimana . volev amo scrivere un an icolo s~lle proposte di -pace àe'.ia Germani a e Si..!ll .interv enro dei neutri Ma, conv inti che ori rna di èomenicz fatti nuovi avrebbero potuto ~·erifìcarsj, att i a modificare sostanzialmente !e nostre pri me impres sioni, Yi abbiamo rinunciato . Ci limi tiamo perr2.mo a esprim ere una spe– ranza, cerri di interpretare i! pensiero di tutte le compagne: la s;:,eranza che, sia pure artra– Yerso le soli te schermaglie diplomatiche. non sia lontane il giorn o in cui i rappresentanti s-i ITO\ ino insieme ad elaborare le con– dizioni della pace. Leggi suntuarie. Per un momento fu accennato all'idea di un progetto con cui si col-pivano le spese di lusso e sull ·argomento varii scrittori s 'indugiavano a ricamare delle dissertazioni : ma poi gli stessi mi nistri , quasi per scusarsi. fecero sapere che qualc he idea ernsi ventilata ; ma prima di tra– durla in legge si sarebbe studiato - more ita– liano - con quella lenta e cauta ponderazione. che è caratteriStica , dal ·50 a oggi, di quelli che tengono il Governo . Pure niente sarebbe più utile di una legge che colpi ~se il lusso e lo sfarzo, i quali sono un pr odorro diretto della vanità . Sarebbe al tem-po sresso una legge economica e morale , d'!.le requisiti che non avviene di frequente tro– vaie insieme . No; non è umano, non è rollerabile che men– tre sul campo ogni giorno cent inaia di vite ca– dono e negli angoli dell e case solitarie , in si– lenzioso raccogJimento, tante madri sono curve nell'att esa ed altre, più sventurate, non hanno neanche questo conforto , giacc hè niente p.iù L'?et tano: nel mentr e, quanto meno visibile ranto più profonda, c' è dell' angoscia attorn o, non è umano che della genre, quasi ad irri sione. ostenti nei ri trov i mondani le nudità coperte di diamanti e la vanità non abbia chiesto una li– cenza durante la ,guerra. Null a avrà corret to questo flagello '? A Parigi e a Pietrobu rgo c'è stata una tacita intesa e le dame hanno messo in disparte i moni li e le sciar pe, che in altri tempi davano risalto alla loro bellezza, quando c'e ra. ••• Certo non possiamopretendere che, in que– sta felicità di tempi e sotm la luce di sì vivido progresso, si torni ali 'epoca di Atene, quando - allorchè gli u,Jmini erano al campo - le don– ne s ·inrerdicevano ogni gioia e si spogliavano d'ogni drappo: la tela di Penelope, cantata dal più grande poeta, non ha più fascino: ma una maggior modestia, un più serio raccoglimento, un dirigere la prop ria attività fuori delle occu– oazioni frivole, questo, si, si può chiedere - ~ia pure invano - alla donna moderna. Sono degne di essere ricordate le parole di un alto spirito di dcnna, che ebbe cuore eletto e a cui una vita dedicata ali 'arie non fu scudo alla miseria degli anni estremi, Giacinta Pez. zana, la quale ebbe accenti amari contro la fri– volezza insanabile della donna borghese e pro– clam ò che fino a quando essa non uscirà da questa falsa cerchia resterà in una perenne e meritata condizione di inferiorità morale. Dove è .$Cfitto che solo le donne del popo!o, le prole– tarit e le lavorarrici, debbano sopportare il pesù MILANO - Via S. Di;mia110, 16 - MILANO del! 'ora trag ica e affrontai e, nel! 'assenza degli uomini , le più dure fatiche? Questo tremendo cataclisma impone anche al– la donna qualche compito più serio che non sia quello di danzare con grazia la quadriglia o di esporsi nell e vetrine delle Kerm esses inutili . Ci sono degli avven imenti straordina ri i che imp-ongono nuovi e più seri i sistemi di vita ; e questa rifles sione è ri volta "lle classi cosiddette superiori. La ridu zione dei consum i voluttuarii è un do– vere elementare che altr cve. è stato profonda – mente int eso. N'on esorteremo noi, giacchè sa– rebbe inutile al ritorno alla vita semplic e ,pre– dicata dal ve~chio Gian Giacomo tanto più che cosnui fu uomo troppo accorto e quindi si guar– dò dal seguire le propri e dottrin e ; ma il con– C'?d~re. oggi, una parte lim itata al godiment o e destinare però fondi a una delle tante opere concrete per sollevare le infinite miserie che fr emono attorno, è il meno che possano fare coloro che in un modo o in un altro , si sono preservati dai pericoli del campo. 3 isogna pensare alle pensioni per le fami– _;lie dei caduti e per i mutilati. Dire alle dame che ogni pennacchio di struzzo al cappello deve t._sse-re invert ita per un apparecchio ortopedico in pro· di chi ha lasciato un bracoio al campo. Ln àon·n.a - se ogni buona trad izione non è soenta - dev'essere in prima linea in qiue– st"~pera di umanità. Conviene pertanto rilevare che in taluni paesi_- iin uno per esempio che conosco io - si è assistito a una fiera di vanità con poco costrutt o concreto. Quella che doveva essere un 'opera silenzio– sa assidua fervida si è rramutata in una serie di 'piccoli s'pettacoli. Commissioni, sottocommis– sioni, parate; e poi la stampa compiacènte con elenchi interminabili dì nomi e di ag,gettivi. Quell o che è più ,grave è che la malattia del– ! 'eloquenza - specifìca del sesso virile - si è contagiata alle signore, · le quali , sulle vene– rande orme di Cicer one, hanno propinato dei saggi stilistici , i quali hanno aggiunta una nuo– va pagina alla stori2. dell'oratoria, ma non han– no aggiunto nessun beneficio ai tanti che ne hanno bisogno. Senza pennacchi, senza monili , senza sciar– pe di Sicione , in quest'ora non li eta: ricordarsi che i popoli più amanti di gaie esteriori sono più b2rbari e che il record dei pennacchi è detenuiO dagli indiani. Si dirà dai pratici che questo sarebbe un ri – torno alle leggi suntuarie , int roducendo un ca– pitolo cieli 'erica nel! 'economia : due cose che la società borghese ha nettamente separato co– me i giuristi separaron o la mora.le dal diritto. A coloro che si sgomentano perchè in tal modo si rical cano le lontane orme dei classici ~ che si porta un frammento di Sparta ne!le città moderne percorse dalle automobili e bat– r-..:1e dagli areopla ni, non è arduo rispondere che siffatto disprezzo per le defunte anime dei clas– -J~pow Bj OJ~AAtrp ~s O)BOY!lSn!i ~qq~uBS )O~S nità avesse acceso un~ grande luce, del che tutti gli anima li pensanti - imeno gli azionisti delle Società anonime -- si fanno lecit0 di dubitare . J nfìne si soggiunge - e for<:-,e è questa la sola obiezione seria - che la morale non è materia legiferab i!e e che con un decreto luogotenen– ziale si può fissare il prezzo degli ortaggi, ma non l'esercizio e il consumo della virtù, come si trattasse di una tramv ia a scartamento ri– dotto. Pure si potrebbe risponde re che quest.a volta il richiamo morale non sarebbe fatto in nome dei suprem i pr incipii. ai quali i! genere umano ha fatto sempre accoglienza poco festo– <:.a : ma in nome di quella teor ia, alla quale ade– riscono tutti i filosofi t: anche quelli che non lo sono, una teoria che non s'insegna alla scuola, che si apprende nelle soffitte, nelle strade. nel sottosuolo ed è quella che ha fatto la storia e si chiama: necessità. E' un esercizio temporaneo che si chiede a auelli che restano 0 casa, mentre la gente ~u-ore. Si chiede una limit.azione di egoi<:mo a que!IL che possono e non danno. E non si dica che cosi vogliamo rifabbricare la repubblica di Sparta, perch-è quelli che così dicono mostrano di nor canosr...ereneppure da lontano quel vec– chio LicurR;o, !a cui legislazione era un po' più decisi··a ~ell 'attuale raccolta dei nostri decre ti. CoRso Bov,o. NEL SOCIALISMO INTERNAZION LE Nel!'America del Nord. compagni dell 'America del Nord hanno co– r~rnnicata al nostro ;l ~ anti ! la notizi a lie tissima che Carlo T.resca è stato prosciolto da ogni ac– cusa. Le sociaUste iraliane, che non avevano mancato di espr~mere la loro solidarietà nel\ 'agi– tazione pro Carlo Tresca , esprimono ora la loro soddisfaz ione per la libertà ridonata al forte or– ganizzatore . Nelle recenti elezioni per la Presidenza , il candidato socialista A!lan Benson ha ottenu to 1.300 .000 voti . li progresso del nostro Partito negli Stari Uniti si può misurare sulle seguenti cif re: Anno 1900 Voti 96.931 1904 408.230 1908 424.488 1912 901.062 1916 1.300.000 Nel Giappone. il noto compagno K.atayama ha fondato a S. Francisc o di Calif orn ia, centr0i imporrante di emigraz..ione giapponese, 11na rivista socialista: H eirnun (Il .Popolo) redatta in giapponese ed ;in– glese. Nel primo numero dà qualche notizia suJ- 1 'attività dei socialisti nel Gia?pone. Essi pub– blicano a Tokio la rivista Società Nuova edita da Toskikito Sakai, in fascicoli quindicinali di - 120 pagine. Anche il Giappone combatte per la 1 ibertà e ,per il diritto ed ha quindi ,una censura , della qua'.e la Società Nuova conosce spesso i ~9 _ri. ,.I i~il!~ y.lrii;ni nl!_meri _della rivi~ta ~,u!.._ono soppressi. serr.plicemente. Lo stes.:-0Saka1 pub– blica anche un giornal -e di propaganda: Unione Operaia. Le due pubblicazioni hanno carattere socialista internazionalista. Luisa M ichel ln qu~,ta 1riste ora che sta attraversando l 'Umani tà turra è più che mai J1ecessario e do– veroso ricordare chi diede tutta la sua preziosa vita alla redenzione del r,:iroletariato . Sono undici -anni che il cuore buono e grande di Lui sa Miohel ha cessato di battere; ora essa dorme il sonno eterno nel cimitero di Marslgli::J.. Nata nel I835 in una fattoria nelle vicinanze ·della Champagne L uisa ebbe tUna educazione compiuta ,da perme tterle la larurea d' istitutrice che esercitò a Batignolles, ma nel 1871 la per– sonalità d'essa si affermava ed il 18 marzo (du– rante la Comune ) fu Lei che organizzò il batta– glione delle donne - quel nucleo che fece me– ravigliare i versaglie si per la sua combat ti vità tenace. Arresta ta, la sua autodifesa davanti al Consi– di guerra fu d'una ammirab ile energia. Invitata dal presidente del Consigli o ris,po...<:ie: lo non vo– glio essere difesa : ho fatto tutto quello che ho potuto per far trionfare la rivoluzione sociale , ed or.a se voi non siete vigliacchi fucila temi, r,:ierchè i cuori che palpitano ?er la libertà non merit ano che del piombo ed io pure ne voglio la mia ,parte . Fu mandata nella Nuova Cal edonia e nel 79 fu graziata; ritorn ò in Fr ancia più entusiasta di primo nello propria fede. l! 9 marzo 1883 fu alla testa delia famosa dimostrazione alla spianata degli Invalidi, e per ta!e motivo fu arres tata e condannata i! 2 1 giu– gno susseguente a sei anni di carcere e diec i di sorve1!1i.anza. Graziata nel genn.aio 1886, non volle uscire di prigione che quando fu mi nacciata d'essere cacciata colla forza - protesta ndo contro una misura che la liberava. mentre i suoi compagni di condan na rimaneva no ancora in pr igione. li 3 giugno fu nuovamente condannata, per aver ;:iarlato in un comizio, a quattro mesi di pri– gione; dovette poi vivere in Inghilt erra per sfug– gire alla feroce persecuz ione della poli zia fr an– cese. Da queste colonne del nostro giornale part a il saluto alla memoria di questa grande mart ire, che in difesa degli umili sopportò in trenta– qu.attrn anni di lotta la deportazione, l 'esi lio, la prigione e molto frequentemente e f.toicamente la miseria. R. Galvagno. EST E RO IL. DOPPIO Il dopoguerra Ci è capitato sott'oc chio il fascico lo di otto– bre del\ 'Attiv ità Femminile Sociale, organo men– sile del Consiglio Nazionale delle Donn e Ita– liane, ossia di quanw vi ~.di più <1 femminista n in lta_lia. E naturalme nte, abbiamo cercato con avida curios ità di apprendere ciò che te signore e< femministe )) pensano della guerra e si pro– pongono di fare per il dopo guer ra. Jn ,un leader articolo la professoressa Teresita Labr iola si occupa del (( dovere » delle donne italiane, int orno a cui scrive delle cose certa– mente profonde , visto che non ci è riuscito di capirne quasi niente. Solo abbiamo compreso che << aspettazioni del femminismo materno e matriarcali sta non condivi~,e dalle suff ragett e inglesi. sono 'state dimostrate infondate dalla guen:a. mentr e la magl i.a di ferro del naziona– lismo si è dim ostrato unico mezzo per rendere salva l 'idea della patria n. Ci doveva toccare anche questa : veder sug– gerire àa una donna, sia pure femminista, una maglia di ferro per salvare l'idea della patria ! Ma dunque questa idea era così in pericolo? E chi ne minacciava - o signorina - i giusti giorni ? La professo;essa Labriola con la maglia di ferro è contro il femminismo materno - che dileggia in tutto il resto dell'articolo e al quale oppone invece i! suffragi smo inglese. E ' per– messo, nella nostra semplice qualità di uomini , di preferire alle zitellone piallate del suffr agi– smo le feconde floride spose... .senza delle quali la professoressa Labriola non potrebbe oggi ce– lebrare cc i fa.Sitin della guerra, alla quale, ap– punto sono le spose e non le suffragette che _nr~ vy~ ..--~I) J;t) r,,~tPril'l _-fl-ri,.,.,:1? La professoress?. Labriola è anche sdegnosa– mente avversa « ad avviare la fanc~uillezza stes– sa su sentieri fioriti e ben difesi giardini )>. Non ne abbi amo ca.piro il perchè , ma el!a invoca per i nostri -poveri bimbi {( aspris ~imi spini.. orti– che e spini )). Oh, maternità ben più dolce e indulgent e.. e creder!2 non può chi non la prova! Nell o stesso fascicolo 1.a signora Camilla Du– guet si pone i seguenti qaesiri. che la rivista qua:ifìca import anti e intorno ai quali invita le lettrici a meditare : cc Uomini di modeste condizioni, partiti per la guerra da semp.lici soldati. ritorneranno co– pert i di gloria e fregiati di gradi. Saranno per i borghesi quello che sono divenuti per \ 'eser– cito? Si potranno offrir loro delle :,ituazioni con– formi a! grado acquist s.to o ritorneranno alle loro modeste o umi li condizioni precedenti? {( Ed in questo caso come potrà comporrarsi un padrone, un capo-industria verso costoro , cui spetta una certa deferenza , non sempre possi– bile nel!e relazioni normo.li? (( Quale sarà ! 'attitudine del padrone che, esentato dal ser·..:izio mi li tare o destinato a po– siz.ioni ausiliar ie, vedrà iritornar e il suo came– riere con le f 1 palline da tenente? <e E che farà l'ar istocratica dama il cui coc– chier e avrà guadagnato la Legion d'onore? e< Si oserà domandar loro dei servizi umi– lianti. trattarli da inferiori e comandarli come per il passato? « Ecc.o una seria questione che meriterebbe d'essere studiata ed approfond ita fìn da ora. 1< La maggioranza è ben decisa att ualment e a manif estare la loro (sic) ric onoscenza agli eroi con ogni sorta di riguardi nell 'avvenire: in fat– to. però, ciò sarebbe poco pratic o nelle circo – stanze indicat e. Altri, i più egoisti, credono aver risolto i! pro blema astenen dosi di pren– dere al loro servizio uomini che non si potranno agevolmente comandare. <1 Alt ra questione di coscienza che sorge : si possono pri vare d' impi eghi quelli che hanno eroicamente difeso il paese, per timore d 'es– -sere obbligati a rispettarli ? >) Sicur o, lic enzieremo. condanner emo all a di– soccupazione dei lavorator i - che pr ima ave– vamo il diritto .. di non rispettare - per non essere obbli gati a r ispettarl i, quando torneran– no " eroi 1) fr egiati di medagli e? Ecco il .. vero prob lema femm inista, per il dopo guerra! E dir e che queste individue pre– tendono 11 rinnovare n la coscienza femmin ile! Abbonatevi ali 'A v anti I

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