La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 19 - 22 ottobre 19

A,11.0 V - N. 19. 22 Otto bt·e 191 ,6: Conto correnti::colla Posta. Il! 115 ESCE LA 1.a E LA 3. a D ÒMENICA DEL MESE 11.l Il ABBO !tAIWENTO 1 Anno . L 1.50 E.S TE RO IL DOPP IO MARIA GOIA La compagna Marir, Gaia, che con tanto entusiasmo, lrmta f erje, /anta fe,·mezza. da– va la sua opera al prole/aria/o e al PrÌrtilo nel Mantovano . è sia/a internr,/a r, Firen,c. S ei Mant ouano. non bisoyna dimenticar– lo, hr, le sue tend e (mollo p,·ovvisorie!) sua eccel/en, a il ministro /1,anoeBonomi . E ciò ;ntò ra/'?·e più di oqni altra ragione a far com111•r,u/l're le ,·agioni del pr occedimcnto' L'ora della donna La @J1e1Ta che tutto ha trarolt o ba cam– biato tutti i t<èrmini della vita sociaie. Era prima ruomo che ac.cumulaYa su sè stesso i fastidi della 1ita grama di lavoratore, GUJ– bligato dai doYeri ,lell' affetto farntli:u· ,., a 1>ro1·redere i mezzi cli su,s istenza oer la fa– migli a. L'u omo oggi è ~compi.lrso-- - nel1a par te migliore. pilt falliH1. e più reS]_)On~a– bil e - per aCCOITereall"obb ligo delle m·mi lasciacdo alla donna la cw a cli rlisbr igme come meglio può !"andamento ciel domestico focolare . La famiglia ~ lcLcdlula <li quel zran cor– po che èi chiama I" umanità socialmente co– stituita e per cont inuare a ,-iyere ha. doruto troYare il supplente n chi p1ima le procu – rava il succo ,·itaJ e : nella rlonna ):()n basta. - -----ruomJ non ma,ica -olo alla famiglia . Egli era 1a ruota che azionara. il gran macchi – nario clell' indust1-ia. del!' a,.,aricoltura , del commercio e la ~ ua as;.;enzaha. d◊iYuto es– ser coperta - e più rn a,·m1ti la guerra e più il fenomeno ingrandi sce - da chi np face.-:sele mci : dalla donna . Eeco dunque tutta la femminilita abitua– ta alla r-apida e leggera fatica per le mani affusolate e paffutelle, dei larnri donneschi. far si avant i; ,ecco tulto il proletariato in /K,nnella porgere il collo al ribadime nto del– ran ello che prima ce fece una schiarn clel– l'uùmv ed oggi la fa maggiormente tale nel– la sùa qualità di libeiu larnratrice salariata dall ·uomo-padrone. E' l'ora della donna. E. r ora in r·ui ifl donna tutto sopporta e tutto, dern ,oppor– tare: la cura della famiglia. i mezzi di so– ,trn famento da procu,ars i pel' ;è e per lcL ste.,.sa, i laYori sfibranti dei campi e delle offir·ine, i dolori dei ear" lontani, tutto i I peso della vita, ins:,mma . che p,ima era condiviso con que:;:li uomini , wvlri. fratelli. mariti. amar.ti, fidanza ti. che fo1 marano la gio ;a dellu famiglia c1·ieri, Je adorazi oni del– la famiglia di og"i. le ,peranZ<e della fami– e-lia di rJornani: condi,·iça r·on quegli uomini d.-i quali nr,n rima ne f'!,e l'attesa di una let– tP,r-a o di una cartolina immen1;;amente de.')i– dercta e r·he nr,n fa ch" acuire il <Jolore del– la J,,ntananza costr·ir.g,o-nrJoil dor-so della· mano a riN11Tere alrangolo d"ll"oc<-hio per ri ntrar·r·iare upa lacr-ima ribelle che 'e m– hra sfu gzire pn · la troppa pressione rli un ir1tf'TTlO d•JfJf'P. .\1a Je donne-, r-h~ la guerra gPUa a ,-cn– tin aia nrJJIP faur·i arwrtf'. Pd ing'Or<JPdell' of – ficina, m;n dPwmo N>'-liluirP un perieoJr,av– venire pPr qunli uomini ehe furr>no eost retti ad ablxtndtmar!P. :\on dl:'WJW·, fJtlf ~c.fj uomini che ffJatt~imrJnt;, di(,F.F:JJ'r,r.rJ IP lrJro t~!(,.e quaf!d ,.1 torni:-rnnnrJ q1wlli r•hf>. tor·npr-nP ·o - tr<H·;u·n J'r·,Jifìr-io N1'-truito ria lr,r-o in Pél"-– sat,J a O'"·nadi taniP fotir·hP. J"p,Jifir·ir> ,J<,llf· f'i rrndir:a2irmi r,r,;/Ptari-P ner l' affra;nr·amf'nlr> dal lo ,f r11W1torr• r·apit;,Jista, rnirn1to al!P la– si dall f> flr.nnr~ - c·ompag-n-'\ r·h<• pf:!f• un bi– rortr ,,J rw mPntanPr, prP• ero il loro rJ-0(,_fo. in– con'-r• i:1_mf'ntP UJ'-Ì ai11tandrJ il r·apitali(,m') a crear , i una r.urJ,·a mur-a.::{Jiarla ~ormrmtan~ pn la franr·hi,ia e pH il diritto al giu,lo r·Dmpf-'no.:o di r·hi la\'ora. La rlonrn! d:P lrn pre<;t) il pr_,,;;tn dr ll '1_1omo nPlla fami!!l i,, e nPII,, r,flkin:t, J)rPnrla an– c:hP il s110 rH,..:to nPI/P fì!P di rrnrlJ'pcprr•ilo veram n,t~ r:i\"il<~ prPTJO'-lo alla dif<... r.:aNI alla c-onqui· !11, </Pi rliritti de~li ùfJJJrP..:si: l'orga– nizzazir~:>.P di r·l:l'•'-P. l:" Il REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: Un numero Cent! . 5 50 copie . . L. 1.50 100 copie . L . 3.- MIL ANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO ES TE A"O IL OO ?P IO l:" La donna che prorn ciggi - nel per·iodo di maggior dolo1e - le pene clell'officir.a, non crei la lotta fra maschio e femm ina ma i due termini ·distrugga. prete ndendo 1 par-i trai taniento . P;.ll'i doveri _, a secornda deJlo propri e potenzinlitù dì sesso - par i diritti . Paghe, oir.al" i uguali , cott imi ulguali , dal mo– mento che ugmùe è il Javorn. La donna che ha. lo spir ito cli sa0rifi cio più sviluppato del maschio, non, si lasci so– praffa re dal sen~o di ndarta mento e di sot– tomission e do 1 vuto a. tanti .c:ecoli di servag – gio che l' uomo cor. alta i11gi11slizia le im– pose. supinam ente adattandosi a fungere da ìstn1mento di maggior ricchezza. oggi. di fre– no alle 1ir endicazioni maschili domani. Entri neJla gra11cle schiera. dei lavo1·at.ori cirganriz ati ; ne condi vida i de~ideraJa. o 1e prete,e : li aiuti nell a lotta ed alla. lott.a. h inca.raggi conf ortan dosi al per.~iel'o che a.l ritorno cli quegli uomini - padri , fra telli , ficla~1.zali, ama.nt.i - essa pot.rà porge rsi a l bacio bramosoi senza i I rirnor~D di ,i ,·er pro– c..:urat o al compagno di dolore la. yi...:ione pau– rosa del propr io la,·01·0 avYilit o ,la i pad.rone rc r il maschio. nell a. sfr uttn ta, corn·onen za dr ll a femrninn. lnrorntric e. All- /l ighl. Diritto... e rovescio ! l o mi dom a.mb se r.:i speg;nenl la. luce elci sole, se la razza uma11a avrù chiusa la sua sto1ia ,;u questo pazw mondo, p,ima d1e si sappia che cos'è linalment .e: lai donna.. in con– fronto del S!.IO compagno dcl!' aH:r-nsc:-.-so, ~1ì faccia al di1i'ito . .-\ volte. a ,ent ir e certi apologisti, ella è il fulcro d' ogtn_i ,·ita e d 'ogni t irìllà , colei che tutlo 1eggc e tut.lo muore, da c.ui dip en– de ogni energia. superiore degli uomin i ; a rolte invece è un· append ice qualunque del– l' umanik1. pcnsanLe. un' incuba Ll'iCC fisica. di ,,omini che non polnì mai superare le pro– prie deficienze natura li , per poter e&,ere am– messa ai po91i dirigenti e deliberati vi della ritcL pubbli ca. :\'on manca,·a che Ja guena. u dare - con !·e .:,uei ntemperanze - il più 1 31r an risa lto al caos della sit uazione femminil e nel mor.do. Per il bi 0 ognCJcii dar ,·ite ai fronti di bat– taglia . sì doveUe pur chiom .ch!· la {lonna a r-iempire i vuoti la.5ciali negli uffici, nei ser– vizi publ,lic i, nelle officine : natural mente nessun a& untor e dell 'opera ~ua, inunciò al– meno al ter.tatirn di specular e su cli lei, va– lula ndola meno del suo predecessore e nes– sun Teggitorc o uomo influent e, anche lra quelli che in quest'oper-a prodigano decora– zioni militali e ei,·ih ui cuoperatori delle at– tese vittorie, pensò finora ,p o,~taneamente arl offiir-e per l'occa,ionc al la dour.a madre, .,posa, sorella, figlia di <olr!ati, IJrarcio della :'fuerra in officina . nel camuo. in mille rami JJrl l,n·oro la riparnzicine che le è dorutn: il pare;tuiament.r) rf.()I diritto. ~fa c·hi \·ide r..ae non s' illud e. Il pr_:r!'.!io 1~ r·llc, nella foga <]i far d'ogni corsadi~r·ipli na di gue,Ta, s'è fatto della donna lan,mt,·ice negli slalJilimenti au, iliari nè J)i11nè 1M11O rfi un ~o/dato, soggetta , senza complimenti, al eodi<·e r•d ai tribunali militari. Che la c-ri">i f'.f•entadalla gur,·ra la c·au:i iJ. ofn,·ina n. f'arr il fabbro , t.fa twni,;;·simo, ma. (,.r lr (,·alta il tir·r~hiodi fl(Jll 11utr~r frrquC'nlar·.e rrgulannen– tc i! lavoro. r·r·1·ola in galera prr tr,•, 1,r,· r·inq11Panni! l'n ,Jnr,pio, JJfJC•tir-o volontari: llO. c·om-r ~i ved~: offrire, r:on q11t·llaspr,11tanr il it di s('rl– tn r·hP hrL r.,r,ll' or t prr.'-;rntc·. la fatie a " In libNtà! Ma 1·he co<n ne dir·ono am,itutt,, 'l"''~!i ,1,r.tisuffraf!i"ìli r•hf' avf' vn.no fH'f' vangelo d{•ll a /rJro nf•1azionr~ I' argomrnlo d<·ll ' r<;f'./u~icno della donna ,la i Sl'1·vizio mililn,·r, 9 Torn,,ran– fJ(J co~tor·o im•fTabilmr-rite alla loro (,·onnam– lmla. polr·rnir:a. dopo questi rm·c,j gi0rn i di r,rovn. r di riw·lnzioni? .\fa ln r·rJ~a di<' r·i p1r·m<• rt!':{i non ù da v– w~r,, qur•I fJfJ\'Prn _o;;parlr,N• {la pal r•(i"-r•,rnif•ù r·h'"· s' ,', adrlirorlo;;lr·atr, il q1firagio pr,nr,lnrr u•i r·onfrnrti d<Jlla r(•qzjr-ri:11·ia p<itf·nza dri i!i"1\·<•rni dr•Jl;-1 r·]a,cr• ririvilf •g-iala. E' ... t ri.ta c.:r•fflJJI'<' 1111:1 !•<'Ila in~<~r111it;'t la no– :-.tra di piglinr tn,ppo sul ."-f'rio <'(lfi.f• po(,f-)i- biJ;ià coll aborazioni~te, sia pur e sollo forma di co111troll e cli opposizione. Dopo, questa syollal a, ciascuno di noi si soffermerà a pen– sare parti colm·mentc aJsuo modo,d'esse,· so– cifilista. per l 'avveni.re e ne darà conto ai co,:gressi , dove si dovrannoI fm·e delle 1'€Ni– sioni serie di metodi. Jr.tanto 1n(>econsiderare e far considerar e clall' onesta. opin ione pubbli ca la situ azione dellrt donna-solda.to a cui accennavo. Abbia– mo giù d.eHe condanne di tri bunali militari a.I riguardo . Basta ricorclarn per t utti il caso dell'opernia Gusmaroli che deve la brevit ù d:e' suoi due mesi di condanna in confr onlo al p-eggirnUJduna. cm:$.talazion e di semi-irr e– sponsabili tic di mente. Per ricorrere in ap– pello al Tribunale s11p1·emo mili tare, occorre ch'ella si cost.ilui sca in carcere. Chi 1a in– dennizzerà di questo, nel caso di una spe– rn"t.a assoluzione? &l e giusto e sopportab ile che tauita sc– rc ri tù di di gcipJ·ina gravi su quel po~ero la– roro cl!e la donna proletaria in quest'ora of– fre gii'l ,tra, mille str azi del suo•cuore e dell a sua carHo? E. forse vero ancora cbe la g:ucrra la facno i ma~chi. .Ila clli avrebbe il coraggio di wo;te11ere the è più SO'Jclato il giomalisla. imboscato in divi .sa, l'indu..str i alc che fa, i mili oni pe!· sè, coni la fas-da al braccio, di codeste po– vere donr,e mili tarizza.te a fa,· proiettili pe,· il pane, a resistenza obbliga.la , sotto pena della galera? Mentre invito le socialiste e ie prnlet.arie a.d occùpar si con senso d, solid ari età ciel grave, nuovis,.siino problema. che la gue11·n. ·ha m·eato, mi rivo lgo a quei cii.Ladini che vo– g!ìc<noserba,si il dirilt o e,rteti co-moral e cli parlare senza.arrossire dei figli della stessa ten-a e di affi nilù nazionali e chiedo loro che tosa dir ebbero 5e (I i nemic i 1) da.nna56-ero a. >,imili lavori forzat i la. ;nostra. gente) !e clon– ne d~I nosMo popolo. Se io potessi per un istante mettermi nel– la coscienza degli iqtervent isli in buona fe. cle, di coloro che serbano la poesia eroica clBlla guer-ra per il creduto bene dell a, Pa– tr ia, sen,tir ei la volgare bruta lit à clic di,'i0- 1,ora. ogni poesia di connazionali tà itali ca in questa con.d•izionc {l'ell a la,·oratr ice dell a ,o,uer-ra. Non uastano la poYert,ì, la rudezza dell a fatica , lalo ra le ansie pei famig liar i combatten ti ci il lutto dei p-ercluti, l'esilio di lunghe ore dalla ca,a. r clai figli?... Che si ru ole di più? Anche il tcrr o,·e della. galera? .\on Il.a, druto la donna i qiw,.,.ieri al la guer– nl°~ Se Ja sua miseria di proletari a. invece di lnsciar la a tesser madrigal i eroici a. di – stanza e tr a gli agi , come le oorghesi pri– nJcg,a.Le, Ja ('..[!,ccia_a cercar la voro dove IO' trnva, anche se le nuoce, la sfianca, e la sna– turn , perchè tal e lavoro nor. dovrebbe essere considerai.o ,;ome un di più del suo ,grave rr,nt.r,bul o per,o>nale al la grn,rra.? Percile non dm-rebbe inspirar e questa sua, dolorosa pre– slaz_ione qualche senso cli gentilezza., di giu – stiz ia sol1clale? E.. ri so)lviarno una ,·olta.. o signori d'It alia., il problema a fondo : lri. donna è o non è citt adina ii: faccia al cliri•Lto a Lutt o il diritto? E, .se no. quale dovere ha. ell a. d'essere mil ilurizzala cosi come Ui!ll uomo, d'esser e co,ndt~.nnata così, all a stregua del codici di guer ra? .-\g li ,J!tri la moo'itaeione - se c'è tempo peI' questo in Ita li a. A noi . . com1fagnt, in quo.sf ora. gra ve Ja soliclar!ctù ·di pcw~icro e r1·azione per la sal– rnzza del dir itto cli vita e cli larnr o del pro– letni·iato femmin ile. Abigaille lanett a. L'azione delledonnesocialiste neW impero tedesco Confe re nza di donne socialiste a Berlino. Le Gonne soc ialiste di Grande -Berlino ten– nero una assemblea per discutere alcune que– stioni, riguardanti il pro letariato lemminOe. Al– ! 'aprirsi della seduta, fu data le1tura, innanz i rutto, di una lettera della compag na Zetkin, la qua le, dolente che la cagionevo le ~alute non le permettesse di intervenire, mandava l'auguri o che I.e compagne berlinesi lavorassero conforme al!::> sp irito del soci alism o internaz ionale. Al– i ·augur io dell.a Zetkin, l'asse mblea rispose con un sa luto en tusiastico . Poi si deliberò un voto di f,impatia alla Luxemburg, a Liebknecht ed una protesta contro la persecuz ione del com – pagno Tresca; e quindi si passò a discutere I 'or– dine del giorno. Dopo una relaz ione della com– pagna Zie1z e dopo una vivace discuss ione, fu approva ta ad unanimi!à una risoluzione che ch iede: te Suffragio universale per tutt i i cittadini di ambo i sess i a partire dai vent i anni; libertà di coalizione, di adunanze e di scioperi; giornata di otto ore per tutti gli cperai e di se i ore per que lli al disotto dei 18 ann i: divieto di lavoro per i ragazz i al disotto dei l6 anni; il pome – riggio del saba LOlibero per tutte le operaie; un pomer iggio di ogn i se ttimana !ibero pe r la gio· venrù operaia; divieto di lavoro notturno; ogni anno l 5 giorni di vacanza con pagamento ·del sa lario; divieto di lavoro per le madri otto set– timane avant i e otto se ttimane dopo il parto; ampliamento della leg islazione sociale; ass icu– razio ne con tro la disoccupazione; uffici del la– vero municipa le. H Per la protezione delle madri e dei bam– bini si chiede: t1 Dalla assicurazione per malati : estens ione del! 'ass icurazion e a tutte !e Jonne che lavo– rano: sussidio obbliga 'orio per otto sett imane alle donne incinte; assistenza gratu ita del me– dico e della levatrice; suss idio obbligato rio per l,1 durata di 26 settimane per le madri che al– lattan o i bambini. '< Dal Comune : fondazione di istituti di ma– ternità; organizza7ione de Il 'assistenza alle puer– pere nelle loro case; fornitura di buon !atte ; i-;ussidi alle madri che allattano i hambini; or– j!anizzaz ionc di consultaz ioni gratuite alle ma – dri. o J)alll"J .Stato : aiuti alle casse per malati ed ai Ccm unì per dar loro la possibil ità di istituire qu~nt o si è ch ies to sopra; istituzione obbliga– tena delle scuole di µerfezionamento per ope– rai ed operaie fìno. ai sedi ci anni; migliore ist ru– zicne e mig liore rimun eraz ione delle leva trici . « Per la giov entù : istituzione di giardin i di infanz ia comunal i gratuiti; creaz ione della scuo– la unica per ambedue i sess i; prolungamen to della istruzione obbligatoria fino ai sedic i ann i. ir,1s.egnarnento gratuito, compresi i mezzi sco~ !astici : refezion e sco la~tica obb lig.atoria; obb li– gatorie!& di medici sco lastici; obb ligator ietà di bagni nelle sc uole; istituzione di laboratori co– munal i per ambedue i sessi». . Si sta istr uendo davanti a! tribuna le pena le di Di.is~~ldorf il processo per la pubbl icazione del la rivista cc Intern azionale», ai cui. come è noto,_usc ì un solo numero ne l! 'apr ile 1915, do· po d1 che ne fu vietata 1 ·u1teriore pubb licazio– ne. Accusate son o le compagne Zetkin e Lu– xemburg e i compagn i N\ehring Ber ten e Pfei.f– fer. La compagna Zetkin è ancora graveme nte malata e il compagno Bert E'n si trova al fronte. Il Ber liner Tageb latt ril e1ia che, mefllre pri – ma della guerra si tr o1Javano a Berl iflo, su cento opera i, 59 uomini e 41 donne, on la propo r– zione è in vertita; 59 donne e 41 uom ini . La gue; ra strappa l' operaio alla offic ina e lo getta in tr incea : strappa la don na al f ocolar e domest ico e la getta nell'offic ina. La donna va comp iendo la fun zio ne produttiva che spettava prima quasi esclu si vamente all'u omo. Essa ac– quista nuovi diritti e la fo rza di fa rli valere colla sua organ izzazio ne. Donne, a1Janti ! Per noi socialisti non vi ha quistione di na– :ion ol ilà. Noi non conoscimno che dw • nazio– ni_: ln na:ion(' d.('i rapitalisti della llor r1hesia della r/ris s(' }IOssidente da 111i lrtlo · e do.Ll'altr ~ la na:imlf' dei prot('lal'i, dello 1?{assa dei. di – serNiali, dell~, classe lavorolri.a, e di (JUesta Sf'c.onfla na:ione noi socir,lisl-i siamo tutt i Glt _op('roi di lutti i paesi {ol'mano 11.na sola na:none che _è opposta all'n.ltra na~ione, essa pur(' una e la stessa in tutti i paesi. L1EBKN"F...CH,

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