La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 14 - 6 agosto 1916

Anno V - N. 14. 6 Agosto 1916 . Conto corren te colla Posta. • • ~CE LA 1.a E LA a.a DOMENICA DEL MESE • • ABBU-,-01 REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: Un ournero Cen11 . & . L I.IMI Semestre . . L. 0..80 MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO 50 copie .. L. I.SO 100 copie. L . a.- ES'TKAO IL DOpl,-10 Per un'opera immediata I Iaiari f~mminili ~urant~ la~u~rra Come donne contribuiamo colle imposte alle spese della guen-a, come madri e come spose diama figli e mariti all'esercit o, come infenni ere cooperiamo a lenire le sofferenze dei feriti. come operaie ed impiegate riem– piamo i vuoti la.sciati dagli uomini! Si-amo diYenute tram viere cocchiere : ci fanno fabbricare le munizioni, ci chiamano al pesant e lavoro della terra . ci offrono pu– re un premio... in denaro. e per ultimo in– cominciano ad impiegarci nelle caserme, (\o– ve, come ora in, Fran cia, dalle 20· alle 25 donne per ogni ca.senna adempiono tutte le possibili mansioni, in cui possono rimpiaz, zare un soldato. Se dunque per tutto ciò. che è tributo di dolore e di larnro, siamo pari all'uomo. ci si conceda che in una que&tione di tanta importanza, come quella della pace futura.. si po_ssa esprimer e il nostro pensiero_ La donna , che soffre tanto delle sofferen– ze che l'attornian o. come di quelle lontane , perché nella sua angoscia ed impotenza se– gue col pensiero gli esseri cari a! fronte e risente nel suo spirito gli stenti ed i dolori che essi sopportano. non aspira che ad una cosa sola. la "fine dei dolori alt rui e suoi, e non tende che a. salmr e nell'avvenire i figli ed i nipoti dagli orrori che oggi attraYer– siamo. Perciò, se la fine del presente eonflitta. o la sicurezza futura pro,·enisse anche dalle ri forme borghesi. noi donne le accetterem– mo per ora ben rnlontieri in att e, a delle ul– teriori conquiste dell'e,·oluzione sociale. )la per noi la discussione. s,·olta sulle co, !onne dell' .4.vanti ! negli interessantissimi ar– ticoli sugli Stati Uniti d' Europa, ha conclu– so in modo bea scoraggian te; e perciò ci chiediamo: - 1fa come, perché le guerre siano abo– lite. perché la vita dei popoli non &ia più in balia delle decisioni dei gorerni e di po– chi diplomatici, dorre mmo attendere che sian o m11turat e le condi cioni economiche ne– céssari e all'a vvento degli Stati Unit i d'Eu– ropa? Per essere liberate dall'incubo di altr e guerr e di ri, ·incita non arr emo altra spe– ranza all'infuori che pazienta re, aspettand o l'an-ento del collettir ismo? " L'azione proletaria , dice Serrati, anche di fronte a questi gravi problemi, dere con– tinuare ad essere lotta di classe ». 1la il miglioramento della classe ha dun– que maggior Yalore. che la tutela e la sal– rnguar·rlia della \"ila umana ? Questa sparen– te,·ole carneficina, non potrà dunque spin– gere i socialisti a nessuna ricerca di una più sollecita liberazione dalla guerra? 'ì on ,·i è dunque nel programma socialista nes– suna tappa precedente, ed al di fuori del- 1 'a rvento dell'Interna zionale? .\li guard o be– ne dall' inYocare la collaborazione con i rari .l/oneta di tutti i paesi. che wno per la pace solo quando la loro patria non è in guern. Anzi credo abbia ragione chi sostiene che il paci"{isrM ha la sua par-te di colp a in que– sta guerra; perchè esso ha addormentato i popoli, li ha distolti dall 'a pprofondire scien– tificamente e prati camente il problema della pace e della guerra , e li t,a illusi che coi trattali dell'Aja e cùn degli arbitra ti si po– tessero definire i conflitti fra le nazioni, mentre i fatt i provano che tratt ati ed arbi– ll'ati pc.,sono servire per vertenze rli secon– daria importanza, mentre che. per gli inte– ressi Yita.li. le nazioni forti muovono guerra a chi pare e pia ce lor-o, mandando i più pe– rentori ulti rrw.tum, senza sotto porli prim a a nessun Tribunal e n Corte ar bitrale. 'ì oi donne. dilaniate dalla scomparsa dei n(.j<;tricari , è naturale che accel.tiamo con entu siasmo tutti i mezzi prat ici per raggiun– gere al più presto lo scopo: ed è perciò r·h.e, senza sottilizzare e di.,ting1iere. noi per l'av– Yenire invochia mo delle lermi interrwziOnoli, per cui il popolo possa far valere la sua. rn– lontà e disporTe liberamente di sè stesso e della sua vita fisica ed economica, e non deb!Ja attendere che gli si facciano cono- scere le grandi decision~,. s.olo quand o non Uno dei risultati più importanti, dal punto di gli r iman e più che ubbidir e. · vista femminile , della mobi!i,tazione nei paesi i\o i ved iam o che le Coshtuzioni Na zionali belligeranti , è stata la sostituzione di tutti gli hanno eliminato le lotte frat erne fra le sin- uomini validi con àelle donne. Non poteva ae– gole regioni. e le reggono, diciamo pure bm·- cadere diversam ente, e J 'appello vibrante Jan– ghesemente, ma in modo però che l'inter esse ciato nell'agosto 1914 da M. Viviani alle donne ed una certa indipendenza di un comune o francesi domandandoloro di occuparsi della di · una. provincia. non leda quelli degli altr i : mietitura bruscamen te interro tta e di assicurare e come in Italia le differenti amministrazio- cosi il pane per un anno alla Francia, non fa– ni comunali. da lla più socialista alla più ceva che aprire la strada .all'attività femminile. reazionaria , dalla repubblicana. alla cleri- Dopo d'allora, tanto in Francia, che in Jnghil– cale. non sgretolano e non minano il siste- terra , in Germania, in Russia, in Austria, le ma fondamentale dell'Unità nazionale, così donne sono penetrate, .per forza di cose, in ci chiediamo percbè mai non si potrebbe in- molte occup .azioni, carriere, mestieri che i pre– staurore quella costituzione Internazionale giudizi e le tradizioni vietavan o loro gelosa– che da un secolo in qua Kant e tanti filosofi mente. Le donne diventaronoa pocoa pocoeon– e serittori studiarono e proposero , Non po- duttrici dei tramvai in Germania e in Inghil– trebbe essere la prima tappa per l'elimina- terra, perforatricidi biglietti-sul Metro parigino, zione della guerra micidiale tra le nazioni. tipografe o fattore, chaufjeurs o fornaie, com– senza perciò imporre subito a ciascuna nel mercianti o impiegate, senza parlare del num e- loro regime interno dei f.roppo radicali mu- re considerevole ,di esse occupate a lavorare mi- tamenti politico sociali? litarmente per l'eserc ito, per fornirgl i munizioni Come già nei singoli gruppi belligerant i e ves titi. Que ste operaie erano calcolat e .a mez– si fonnano sinedri e pa,rlamenti per tra Uare zo milione circa nella sola Germania e il loro e decidere questioni internazionali di comu- num ero de ve essere proporz ionalme nt'e conside– ne interesse, sarebbe forse un'utopia invo- revole negli altri paesi. care per la pace dell 'Europa , ciò che già Questa irrefutabile lezione dei fatti posa net– funziona per il miglior Yantag.gio della tamente due problemi femmini li. Anzitutto quel– guerra? · lo della capacità della donna ad esercitare certi E non sarebbe opera di giustizia che an- mestieri, per i quali si affermava fosse troppo che le classi proletarie debbano essere rap- debole,,tropposensibile, troppo passionale, trop– presentate nel futuro parlamento internaz io- po nervosa, ecc., problema che sembra risol– nale che dovrebbe decidere -clella sorte dei versi a ,Pocoa poco affermativamente.Il secon- popoli? do è quello àell'uguaglianzadei salari. Dinanzi a questi problemi, molti J)Otr_i!nn0_ _ .~ si~t~ in realtà a ques to proposito una rivol– ossenare che oggi la donna a. torto si crede tante ingiu stizia, 1una delle più rivoltanti di tutte matura per occupa,rsi e discutere di proble- quelle ,che la donna ha dovuto sopportare. Col mi, che eccedono la sua competenza. e che pretesto che è donna si -pagaquasi ovunque la non riguardano Je mansioni offert.e1e dalla metà io un terzo meno di ciò che guadagnava per natura e dalla società. lo s 1 esso JGvoro il suo concorrente maschio. Per Eppure è giusto che la donna si preoccupi legittimarequesta disuguaglianzasi dice che la in questo momento ·di avere delle nozioni ac- donnalavoraper un di più e non ha il peso della cessibili alla sua mente. Essa ha. il diritto famiglia. Come se non esistessero donne vedove di pretendere questo, perohé col mandare con figli e ragazze aventi dei vecchi congiunti migliaia di uomini al fronte, se la guerra da .mantenere , e come se per fissare il salario dovesse protrarsi a lungo, le donne. rima,.ste ciei maschi si prendessero per base le condizi oni in grande maggioranza , sprovYiste della ma- della famiglia! La donna, si dice ancora, non turità e dell'i struzione necessaria , se non ha la forza muscolare del! 'uomo e merita dun– si penserà ad elevar ne lo spirito, saranno que di essere pagata meno - come se rimune – pna enorme zavorra per il fu.turo progresso € rassero di più i facchini per i loro bicip iti , che uer le rh·endicazioni politico sociali. i meccanici cesellanti un passo di vite ! Gli eco- Rosa Cenoni. nomis1i hanno fatto giustizia di questi pregiudizi Evidentemen te la cara compagna Ce noni non ha compre so il concetto espr esso da Serrati , il quale è di certo condi vi.so da tutti i sociali sti intransigenti. Serr ati non dice che ci si debba preoccupare soltanto dell a lotta di classe perc hè << la classe ha maggiore valore che la tutela e la salvag uardia della vita umana ))_ No. Serrati crede - e noi crediamo con lui e per questo siamo socialisti - che soltanto colla sua lotta di classe il proletariato risolverà tutto il vasta problema sociale e quindi anche quello della guerr a. Onde noi non ci rifi uti.an1.odi tutelar e e salvag uardare la vita umana, ma vogliamo far lo in modo approdante vale a dire coi nostr i metodi e coi nostri pri ncipi . 1l pacifismo ed il fil antropismo che inv oca leggi internazi onali fatte dalla borghesia, con sanzioni borghesi, è utopia perchè si aggira in un cir colo vizioso. Domanda cioè agli organi del– la guerr a - che sono gli stati borghesi - di fare la pace. Il proletari.alo interna zionale - come classe, mediante la sua lotta intransigente - deve porr e la pr opria fo rza in opposizione alla forza del capit alismo inte rnazionale. La pa– ce non ci può essere data che dal tri onfo in questa lotta, vale a dir e del socialismo. NUOVE SEZIONI FEMMINILI. Alle 33 già elencate, debbono aggiungersi le seguenti : P,alazwlo Vercellese, Mosso S. Ma– ria, Sagliano Micca, Ca mandona, cos tituit esi in questi giorni, e quella di Montecalvoli, omessa nel primo elenco. Sono dunque in tutto 38 Se– zioni Femminili soci aliste. dimostrando perento riamente che il salario non de.ve tener conto d.ei bisogni di colui al quale è pagato , ma del lavoro in cambio del quale è dato, e che , àal momento che I.a qua lità e la quantità ài questo lavoro sono le stesse , il sa– lario deve esser.e il medesimo, senza cercare se è pagat o a un uomo o ad una donna. Que sto principio (( a lavoro uguale salario uguale n non poteva che essere accettato dalle femm iniste di ogni paese. 1n Francia special– mente la Sezione del Lavoro del Con siglio Na– zionale dell e donne franc es i se ne è occupata. con risultati favorevoli. Venn e rich iesto al sotto•segretari o alle mu– nizioni di stab ilire ! 'uguagl ianza dei salari tra gli uomini e le donne impiegate negli stess i lavori alla fabbri cazione delle munizioni. La Se– zione prop oneva , di più, nell.a stessa occasione, di organizzar e ess a stessa un serv izio di inchie – sta e di collocamento, allo scopo di assic ura re in queste fabbrich e un reclu tamen to di opera ie capac i. Que sta rich iesta era infinitame nte giudiziosa e ,prudente : non occorrev a infatti in rea ltà che l'incapacità di ope raie qualsiasi impiega te nelle officine potesse comprom etter e il fondo buo no delle rivendicazioni femmini ste. Disgraziatamen– ,e non ottennero successo; ma, d' alt ra par te, l'o norevole Thomas ass icurò che l'ugua glianza dei salari er a già in vigore nelle fabbri che di muni zioni e che avre bbe sorvegliato pe rchè fos– se man tenuta. Era abbastanz.a, ma non era an– cora sufficiente perchè non si fabbrican o muni– zioni solament e nelle officine di Stato, e nelle officine di Stato 1'uguag lianza dei salari è lon– tana d 'essere la re gola come risult a da una di– ligente inchi esta della Sezione. Necessi tava dun– que ricorrere ad allri mezzi . Venn e Iond.ato - con l'a ttiva partecip azione ESTEPIO IL DOPPIO dei Sindacati - - un Comitato intersindacale a 'a– zione. Dei manifest i, dei ,fogli volanti sono sta ti diffus_ia profu sione. Le operaie di una ,grnnde fabbnca di carta, di Parigi, abbandonarono il lavoro per non rimpiazzare gli uomini con un salario inferiore Ma non è solamente in Francia che l'agita– zione sì è sv iluppata. Mancano notizie sulla Ger– mania, ma si sa che in Inghilter ra si occupano attivame nte della quest ione, tanto più che tutta la mano d'opera - tanto femminile che maschi– le - è ricercatissima in seguito al lavoro in– tenso e aJl.a prosperità economica del paese, eh.e un arresto ne]la produzion e comprometterebbe gravemen1e. La National Un ion of Women 's Writers ha votato a 1 ,I 'unanimità -di associars i al– l'azione a favore della realizzazione dell '·ug,ua– glianza dei salari. Infine sappiamo ancora che la questione è sta ta .porta ta al recente Congre sso delle Traà e-Uni ons agli Stati Uniti. Ma, ,più grnnde sarà il numero dei paesi che si occupe– r~nno simul taneamente del,Ja questione e mag– grnre probabilità di successo avrà questa cam– pagna contro una delle più gravi ingiustizie di cui soffrono le donne. La orande vittoria elettorale dei socialisti in Finlandia. L 'esito de1le ielezioni general i politiche in Fin– landia è confortantissimo. I socialisti hanno conqui stato I03 mandati• 33 toccarono al partito vecchio- finlandese - 22 ai giovani finlandesi; 21 al partito popolar'e sve– dese; 19 agli ag.rari; I al partito ooeraio cri– sti.ano. Tal.i le asciutte cifre dell 'Ag~nzia tele– giafìca ufficiosa. Da altre fonti giung ono ora questi altri parti– colari. I socialisti hanno riportato 286. 792 voti. i vecchi_finlandesi109.796; gli svedesi 72.834: , giovani finlandesi 67.664; gli agrari 46.953; 1I partito operaio cristiano 11.042. Da quando , dunque, è stata approvata la nuo– va legge elettorale col suffr agio universa le con voto eguale, dirett o e secreto per uomini .e don– ne, il numero dei voti e dei deputati socialisti è sempre cresciuto. NeH 'ultima Camera eletta nel I913 , vi era no 90 deputati socia listi ~u 200. E in quel! 'anno la proporzione dei voti era sa– lita dal 37 al·42.9 per cento. Adesso, dal 1913 al I9I6, la proporzionesalì dal 42.9 al .48.2 per cento. Da notar si è che, in se guito alla carestia e allo stato d'assedio e al fronte unico di tutti i part iti borghes i contro i (( sovvers ivi )) socia – listi, i nostri compagni finlandesi dovettero so– stenere una lotta più ,aspra che mai. Tanto più notevole è quindi il loro successo, che dà loro adesso la maggioranza assoluta 1J1elParlamento. Sventuratamente ,la maggioranza assoluta in q~e l corpo legislativo non significa l3.ncora mag– gioranza assoluta nel corp o esecutivo. Seco ndo al costituzione finlandese , infatti, i poteri ese– cu tivi sta nno nelle mani del Senato , il quale è responsabile davanti alla Camera. Oltre a cib il dir itto di conferma spetta allo ~r, nella sua qualit à di Granduca di Finlandia. Lo .stesso Se– naro poi è composto di creature del Governo russo, le quali lo hanno 1 trasfor mato in uno stru. mento del Gabinetto di Pietrogrado, che non tiene mai conto della volontà delia Camera. In– fine, ancora rece ntem ente , con l'aiuto della Du. ma re aziona ria, sono state tolte alla Camera fin– lande se alcune tra le sue più impo rtanti com– petenze. .Si aggiunga a ciò che que ste elezioni pi com– pirono sotto la più f,orte pre ssione per parte del1e autorità rus se . I ,proclami ele ttora li venivano cancellati quasi completamente dalla cens ura. 11 par tito popolar e svedese e il par tito socialista furono mess i nella qua si assoluta impossib ilità òi fare la menoma propaganda elettorale . Du– rante le elezioni er ano stati posti davanti a pgn i segg io due genda rmi con l'incarico di control– lare gli elettori. Con tutro ciò però la vittoria ar rise ai so– cialis ti e ai partiti avver si ana .Russia . Il Con– siglio dei ministri di Pietrogrado decise quindi di pre ndere nuove misure di rigore pontro la Finlandia. E, tanto per cominciare, a partire dal mese pross imo, la lingua russ a sarà obbligatoria come lingua uffìc\ale.

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