La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 2 - 16 gennaio 191

mom.ento del Uisseslo, gil_i si_ 1pon?~.no ~ _lato de i LiquLdalori , 1 qu.alt cont,m_umo 1 e~ero1z10. p~ov– vi.so.rio sino al,a -:-istema.z1one to ~a.le dell _az1_en: ua. \ el'.·à presto il gia ina in ou1 1 popoli, 1es1 L-OSaiieut i ,dalle dure provo, . .adotLera,nno. que· ~i.o rim ed -ù: od allora per_ 11mond_o1~ot1 à_ co– in ,incia.re una migliore ,e diversa. d1St.11buz10n~ e s!Stemaz ione -della ricchezza , il prolog? d1 una nove.Lia C,·a di giu.st.izia econom1ieo-social~, in cu 1 .la \ na wnana. sia sa~ ra, e la sua di - 3ùruzione sia semp,re un delitto. Come preparazio ne a. qu~sta éra h? t.rov~to .ra o-Ii scritti dei pe11sat.or1. che ded.1c~no l o– ~e:ra° loro alla r ~costituzìone della_ società, al· -oune 1dee . ,e tra le altre quel}e ~ d1 Paul _o~:r che mi par~~ro buone e le 1 i assumo Ql\.11 concetti es.::.e:1ziali. -. Il bel~ 1..: a.u l OlleL segl'eta~·lo della l•ecter~ ione ,c1cl1e asso ciazioni scientific!1e è un paci– fista che n.011 assomiglia ai molt;i ~he come d~ no i e altroYe sono pacifislJ solo u.1 t~mpo _di )a,oe, e ad ogni .guerra trov~o 1·ag1mu &l)ec1a- L per d.!i_.,,e,1..rè gt1;-e-rrafonda1. .. Egli benrhè colpito d~a sventu1a, ?on due figli sotto le •:.11-n1i, co.nvrnt.o che_ le g_ueire so_no il prod otto della cattiva orgru_11zz~1on~ socia– ie, e <lell'~ 11 z.a di :u,na cost.1t.uz1one u~lern~– zional-e non rtfiut.a d1 trovarsi anche ~.01_pa~1- tìsti tooesci1ì e centuplica Ja sua atb1v1tà m t~.vore ·<leHa. nace. . N.el suo lib1:o u L a fin de la c.uerre ,,. scnve: , 1 Dopo la t~1ibile prova .che 1 '?~?li l~anno subito, essi nconoscono. ll8: nece:ss t~\ di ~~ orga.n izzazi one della socue~a, eh~ tenga _co dei fatti che hanno ~reato il b1sogno d1 una 11 ~~"~ 1 \~~~n~~i .,:~~~d1.·~ggi una ~asia unità. Tutt.e 1-e pacii della te1ra sono st rettame.ry ~eso- 1:dali, S'lff ''ODO in bene come in mal e c10 che tcx:~ \~ u~a dt,i~~~ così mo~~ia_le c,he deve 003ere, dot.a:.a di un si,tema. di 1Stituz1?ne.. co1,~ letti'va a.ppropriatct. al suo sv1,l.up1?0: ed m, virtu d-ei' quale la protelione de'll 1n d1nduo, 1 orga: nizzazfone ed il la,·Oro in comune possano so ~t.iLuìrsi aJrarbitrio, alla lotta. al caos. . . Ricono scendo la solid.a1:i~tà che w11_soe : inem.b-ri delle n~oni c1v.1l~.la . necess1\à ~– este nder e l'imperio del . d1r1tto e .della g:u sti _ ,-i.i internazionale le Poten:.e <l.ec1don'J di _c,o– ~tit,,.iire tra esse sotto· il nome ~'. Confede r a.. _w– ne degli Stati una unione politica ec,ononuca e,d intellet.t-uale fond ata sul n~utuo r ispetto e 1-0. protez.ione delle Leggi pu bbliche 1~e~m~,ndo. La. costituzione t.ra tutti gli uo.mmi dJ ~ma ~"'ielà un:r,ersale so·,rapponentos1 ~..Ilesociet:3- n~ionaLi asjstenti .è chiamata a snluppar:_. il o-enio umano . la cosclenza comw1e ed una vita ~uQer~or-e ,diretta -OaJJ'jdeale. . t . ,:,.Por,.ando la sicurezza ai J>OpoiI essa C<?~. ri_– bu i._~ :i fa,rli avanzare nella via, della c1nlta e ·i~i~g=~~one noi Yediamo J 'uJ?-ione in– ter-i1azionale delle rµoste, delle ferrovie., ~ell~ b,~~h.e -ecc., così yi do~Tà es.....::.e :e una !i~r .1sdt– d:m:e inte r na : ionale, u.na g~sti~me deoli mte– rèssi camuni a tutte le naz1oru. . J...e. terra non de·•e formare che un solo t.ei - 1itori o. Gli Sl'ati conser~·ano la loro aut.ano. m~a per quegJ.i int.E:re~s1 che non ledono la co~t~~~! r~~Pa;i:a:;~~ Slf!-li . avrà dir itto .d~ cont rollo .sulle stngo le naz1om, onde non sia AO spe rper ate certe risorse del suoJo e perchè ~On~--ie"'mI. e;e~- 1 ~ - :,..,.,...; - ~.......... _,,._- ..,_"'""' ,. .._. La Federazione deg li Stati veglierà pure a l– la ,con.sen-az·one dei popoli indigeni ed al lo– ro intglioramento economico -m01·ale. ·Alcuni territori saran.no cUcbiaratj territori id.reITlaziònali posti sotto la di.retta ammini– .>Lrazione inter nazionale. .H ~~ere legislativ-0 interna zionale deve eser– citarsi collettivamente da un Parlamento In– i.e.Tnaz.i_ona~ degli Stati, che emanerà Je leggi i nt.el" naz1onali. J deputati internazionali saran n o eletti dai ra.pp- re,se.ntantjr in numero propo rzionale alla forza mmier:ca., alla forza intellettuale ed alla r:.Cche.zzadeile singole nazioni (le tre fone che vincono I;e guerre). Questa rappresentanza ln– coraggerà l'e.--;plica.zione dj tutte le forze ed ~:.li1,ità d'un paese ed eliminerà il pericolo di m;i.ggio--anze r~trog:rade. Le r.ti '.'ergenz.e tra le nazi~oni dovranno esse– re soti.oJ)0.ste e definite dalla Corte di Giustizia lntern:azionale. Sarà tolta ogni solidarietà in– ternazi.,nale aHo stato ribeile che ricorresse LA HIFF.SA DE LLE LAV()RATRIC I 11 .ar1ni verso w1 su o . vicin_o. C_o:1.fìs~a da ~a~te delle altre nazi.on.i di .tutti l bern dei su d: diti app a.rtenent i alla :0az.10ne.colpevole, nes_ suna protezione ad e~1 da pai ~. dell.e ~a sciate, (interruzione dei rapporti _ :nt.e1~1.~1 ona.– li ecc., ,e dopo aver tentato iutt.1 i ~ez~1 ~oer– citivi p,aci.fici se qu esti f?ss ero 1:lulh s1 uco r– rerà alla fo.rza armata mr ,erna1.1ona.le. . . Sarà concess..i. alte nazioni un'~rmaLa_{per ~ loro ordine interno, poli~ia ecc., Il.Il r agione d1 un uomo ogn i 300 ovver'? del numero fissato da l Pa ,1'1a1ne.nto i.ntern,az1onaJe. , . Una perce.ntuale a rmata pot~'a esse re ?" di– sposizione del Governo Jnt_ erna:1.ona le se vi fog. sero dei casi suac oennat1. Questa arrnata fratt~~ r:ientiiie potrà s~r– vir,e come scuol13. di discip lin a ad _una. y1ta se.i12a mollezze sarà adibita a layon ut1h ~I paese: pon_ti, clighe, stnW .e, .bomfi che, col\~: vazione naz.1onal.edella tenra lii modo che se . via anche di insegnamento ai suoi lruvorator 1. Que.stia armata non. dovrebbe co~tare nulla al: lo st.at ,o, ma ma ntenersi 1coll_a quo ta. ohe ogni nazi one verserà alla cassa mte rnazwnale: Nessun fondo segreto, _in nessun ~tata . ~ 1 s~– rà libertà del commercio e delle mdust r ;:e 1!1 ogni pae:se. Abolizione d~i ~azi p-ro~etto 1:1, li– bertà dei mari e delle vie rnt.ernaz10nah . Ogni stato verserà un tanto 'Pez: la c~~tr u– zione di caILali od alt r,o e 1pe.r cru~1 l~'"'.011 re– lativi alla sicurezza delle vie nav1g1abU1,delle stazionj aeree, fenoviarfo ecc. Le grandi risorse naturali del gfo~o che co– st iitui:scono un patrimo nio dell'umM~ 1tà sa ran – no sfrutt ate eia regi e jnternazion al1. Lo svilup·po della cultura .intelle~tua le ~ me !e altre istitllzioni nece ssa n e ed u~e,renti ad e.sso sarru.rno poste sot.to la protezio ne della Confederazione degli Sta.ti. Il quarto delLe imposte sarà devo_Iuto all_o sdluppo inte!le ~tua..le e morale dei fI?Opo~, educazione, sci~nza, lett eratur a, reJ1g10n1, a rt .i sa rà un sistema unbversale di m.is ~ra conforme al sistema <lecimale: Una m~neta in: ternazionale. un sol calendario, uguah segna h . . . U r igua a,usiliaria parlata da main tLlm1. na u . aese ipotrà a-v,ere tutt.i.. ùgnuno ne l pr opri~ V . onà· ma la in.isur,a 1 la moneta , lia llllg-ua ~l_e v ~ ter– in più vi sarà misu ra, moneta, mgua nazionale. • d · dente r.i- Un gi:ornale inLernazi.ona'le J.Jl ~pen . cl.i ferirà rrij a.tti del Pa rlanumto e dell3: Co.1 !,e 0 _ Giustizia inte rnazionale, ~'Jttop~i~rà ai v?-:1'6Jie poli i problemi cl.i pubbhc~ ut1lLtà, senz.,~igia– passino attraverso le vru·ie s~ampe Jaesatt o ne, aJlinchè ogn u;110 _se ne 1:e.n a ~on . Stati Le negozin.ziorn di,plo1.:naA.1c_he ~ia gli r no . li affru.·i interna.z1on:1J.1ipo1chè av. an ~~~ n.tt ere g.enerale saranno _J'effetto d1 Ti ciali pubbl icazion_i emana.Le direttamente a coll'sesso in ternaz iona le. d. ann.i per Ja Sarà fissato un dato nume_ro 1. • d _ revision e delle leggi !nt._ernaz10n~h le tq~_<tlJal~'l. vranno seg,uire i m1gl1orrun~nt.1 por~ · 1 tto<– es eri.en :zia, che ,dovranno 'I?nm~ es~ie so p~Li, discuss i ,ed ap.pro\ '.at I d1.upo.p~ll()'lJ t il- Questo un sunto delle 1cle~cJ:iePau . ~ _ lustl'a in modo mag istrale indJ" ?a.nd ~c1 n~, i; ,· dettarrLi le basJ. di una Ieg1slazt.0ne I.Il, - 1 ~a.ziona.J 0 e la qua.le potr ebbe affl'ett~e l av: ·ente cÌell'èra luminosa jn cui la Patna _110(.r a ~S.\'ere il 'mon do, pri m_o biso~no della •vita 1~ elevazione di no i st.ess1, ID: r1_ce:e:a e la C?ope_ razi one al bene d.ei nostri suniJ1 nell a d1..cui felicilli po tremo attingere la nostra ma.ssuna gioia. N d n - Il sist.em.a dell'Ollet è lla classi./t – car;i. ;iel .gruppo deyli i, ulopist'i », e se/'1:le -~ uell' del M oro e del Campanella, a que ll. p .u :f.ece;li dell'Oivcm, del Sa;nt Simon, _del ~?u r/ 1 ~~· a quelli contem.poranei ~et _Bellam .y e l 1 1 a h~ Come i lettori possono guulicare dal sun o c ne lld la compagna Cenoni, esso si vreoccuJJO: clelle re lazion ·i interna ziona l'i, d.a un ~unto dt cista H umanitario n atto ad assicurare la vac e fra i popoli. M a nulla dice ài un'altra fl'!-erra che vogliamo far sco1np.arire col. collellrvism o, la (Jl1,erra de(Jli sfrut tati cont r o i loro sfru tt a– i.ori! CORRISPONDENZE MILANO. La buona comp,a.gna Emi.Li~ Can deila'.j ha av'l.lto la sventura di perdei e m ~er ra 11 fr:a– tiello che lascia nel lutto e nel pianto la gi10: ,·ane sposa. A lei e alla cara _,compa gna cosi duramente colpite, porgo le più s:nc~ re. co_n– dogli anze, ·iour a però che esse non s1 ,lasc:ic– ranno abbatt ere, ma dal loro stess? dol?re tr o_: veranno la forza d i combatte.re lll cLifesa d1 quell'ideale che attm.ve ,rso a.i c?nfini ~ a tu tte le har riere 1 ci lega al proleta n ato di Lutto fl mondo. MARIA CERRI. Da Castel fiorentino . A le don.,i.e di Cas_telmtov o d'E lsu. raccogHamoci fì. dent i sotto la bandie ra socialista ch_e il no– stro Gr uppo P al'lame n ta re ha en{lrg1camer~.te sventolata a Mont ecitor io fra . I.e.u_tl a e le m– s,idi.e di: tuLto il resto de.i pa rti ti 1v1 r~l)!J)lres~ 1_: tait.i, cli quei ipartit.i. che anco ra vo~llono d 1~1 demo arat ici. e che olt re a vota re pe1 la gue,na non ostentarono il loro ,·olto per la tassa sul- la pellag-ra (la tassa su l sa le). . II partito socialista è ,r ;mas to solo isolato come Jo fu sempre contro la gu ~r.ra e ~ r la na.ce , solo nel comba ttere la 1pollt_rca H!1um:1- tr ioe del gove rno. A questo yart 1to nor dob– biamo ~el'rarci d'atto rn o e d]fe:nderlo con CO:– sc'.enza e fede dag li assa lti rep licati di tu tti gH a"we,rs.ari. E voi, donne di S:,a.s_telnu on.-i~, alle quali •ho dedicato queste br evi 11ghe, t.01- nate al nostro fian co, fate che il piccolo pug n? di donne che qui ,da no i Javora ,per un m1~ gliore avvenjre di •p~ oo, ~i solidairietà e ?-1 fratellanza uman a, diventi col vostro conti 1- .& io l,...,.go pr on ta -o.. tu t.t.e Je lo tte per il socialis mo. Noi vi ste ndi amo fidenti la mano . In Ger– mania sono le donne che lotta.no e sono im – P ligi onate rp,er la pace . A vanti sorelle la nostra ,·ia è segn ata: Chi non è con noi, è contr o di noi ! PIERI NA L 0l\'1B,\RDI. Da. Sores i na. Compagne e compa gni , con fede tenace la– voriamo pe r fair rLsorgere la sezione socia li.sta 1iemmi11ile. A vanti 01 donne! P er la nace cont.ro la gue r11a; per la g,iustlzia contro la violenz.a; rper l 'idea.le socialista contro l'osc urant ismo re– ligioso . Combatt 1iamo il nem ico qualunq u,e iveste ass uma , c.osì quella del II)ret e che J)redica la rassegnaz ione per farci .rimanere schiavi, come que lla del capital!sta che sfru tta le no– st re fatic he. Cor agg io ! Da Pegli. d . pegUesiJ si sveglin&? - Non sa- Che le on:ie ne.ora eppure , mi fan no pen– pre.i, ne du ~1.to \ 0 E,' av,·en uto un fatt erell o ~a.re , etf:i 1 ~~-iJf~~a 11~. Qui v'è un.a fab.br 1.ch ~L~, che è uale lavorano uua t,r~n.tma dt op~a. 1e, nella CJ • . d . . ai vent icrnque anni, 00 - rag azze _dai qui: 1 1 .c 1 ame..Lleeoc. I p1,oprieta ri dette ,a -f~wjolg~\~fi<tf'ano della debo lezza dell-a della di a a-iilattono ohe esse facc,ia no i foro donna, e yei t.o che st mp,Te per 1a sm ania di comodacc1 , ~~o il coraggio di far le lavorare guadoa~ ~~,~ a.I gio rno . Q~est.e PO\'.ere ragazz e ~~;~a~:;~jr~ 1 t 1 i, ~o.~8 ~l c=: 0 n~i~t1i~ csi~,enze dieLliavita non cluegg_o~o oltre, too-se il signar pad ro~e vivrà. d.i Spu-1to SJ.nto. Ma fi I nt.e reag ir ono e con co1np ostezza am– ~:a~i~e sciope raro no, in a t.to di .p,r?~ ba. ~ – mie al solito il pa drone mmaccw 1l I .-oenz!a– me.nto, ma esse non temerono lo sp.au1acch10, furono irrem ovibili nel lor o proposto. - Un.a sola fu vil e, ella ebbe l_a sp·u~ora~e~za di presenta.rs i al lavo ro ma d1 ,sotte 1fug10 ... Brave ope raie! Deste prova .della vostr a foi– z.a, H Yostrro ene.rgioo atto, grung a 9"Ua.le ~ : monimento a1le a ltr e tr ecent_o operaie, peg.J1es1 che quali pecore si fanno g1ornalrne.n e sf.r.u t– tare. Brave ed avanti ! En ME LJNDA. Da Tatti (Grosseto ). Maria PeTot.ti Borna.gh.i_ è scomparsa dall~ nost1~ file e da l nost ro giornale, ma non cL~1 nostri cuo ri; continuiamo per la sua memo1,ia e per n nostro ide.ale ~d estende r~ le nost~a fìle, ,a semina re neJJ.e piccole ment i diella n .~– stra infanzia il , erv, il bel o, il buo ~o, ad ope– ra.re a fianco dei nostri compagni, non an– cora scompars i ne l vortice .della gu~rra. i\ladri proleta rie, per ?l'laria Perott 1 Born a– ghi che fu davvero una buo na ma dr e, non solo per J,a s.ua pro le, ma per tutti i fig li del ipop Jlo, pe;r lei e per tutt,e quelle che &e!PJ?ero consa– crare la lo-ro,ani m a, e la loro •att1.v1tà per una ope ra grande di giustizia promettete l'.l. vostra coope raz.io.ne . Siat.e vigili in nome di chi comb atte J er ca i: – sa che non è la sua, siate vigili per l'idea le sociali sta che segnal a la nos tra meta di bene e d i gius tizia . EL!TE PIGHE:IT !. Ah 'on. T"rati e acl An na K11lischioff la Difesa porg e le pi ù sentite crmdoglian ze per la morte dell a signora Ttff ati . PICCOLA POSTA. CASTELLE fTO T ICINO. - Vigan otti Di.rettrice D~– dattica . HingJ·az-iamo pe"i giorn ali . ricevuti; abbiélJno diretto la .vostra al Cormta to Pr? Suffr ao io Femmi nil e come <la vostro des1- derio· 0 ma se siet e socialista dovr este sa– pere 'che i.I nost ro pa rtito prop ugna , come pa rte del prop rio rprogra.IDJ?-a,. il . voto all ~ donn e. :t\'on ci sa.rebbe qu mdt b1sogno d 1 fa,· pa rte di alici Comitati. (L. M. ). CITTÀ Dr CASTELLO. - Giorna le {( L q ~ .- ......,.....,.,,., ca:ione n. Abbiam o visto con molt o piace- re che il vostro giorn ale fa una. bel'la cam- p~ona per l'educazione soc.i.alista della donna e ci augur iamo che altr i per iodic i spa rsi nelle l\·•a•rie città d'Halioa seg11.1ano il vostTo esempio . SAva:,u;- Ester. Una tua conrisponden za, dal – l'Avanti! p::i.ssata ali.a Dif esa, è stata cen– sur ata. VIG EVANO. - On. De Giovann i. Abbiamo let to il tuo ibozvetto neLI 'Ind ipend ente e su al tri gio1naJi, ma 1iJ nostro censore lo ha sop– :iJ·esso su lla D if esa. i\f rt ANO. - Vera . Le ,e P iccole e grand i verit à " sono sta te iSOpre sse. Non ci semhrò che dovesse ro scottar e, ma il censore ha la pelle molto delicata . Atte ndiam o per il :prossimo nu mero. ·RIGAMONn GI USBPPE , re rea te T)p . Ed itrice «ella Sooiet,à N Avaati I 11 VOCI DALLE OFFICIN E Car a Lucia, E DAI CAMPI Da questa ru.brù:a una tessera ta domanda 1wd,i piano d'azione biso r;nera tvolgere per t'J tl ra r re aUa rn.en :oJna clerV:ale l infanzia. Certo l'ope r a clericale, ovunqu e, è com,e una d.i quelle pir_,gger elle ( i.ne che baynano no1t sol– tanto e1teriormente. ma penetran.r., nelle ossa e ,.e nJJn ci si arduga subito al caldo M le della 1Jeritti, · il 1uale preso diventa cronico e diffic il– mente uu.a.ribilP. Ai bimf,i yra;fo si, nati per il 1orri10, occorre tl rote di un'educa:fonp rana e ver, liPra, pPr il fJirn.b(J che ha l1 f.it.Jt:ta frJjrila di pt-rché, no n ,,r VW'JiP mPnZ,J{JnfJ.; yuai ad itt9armor/.J); P(Jli non d,mndit:a e nr,.uun tema o qne .;ilo si devP riifjl1Jt?r,, tJ r,res,,ntare aUa s11.a11u~ntein form1J doprrui.fir,a , mo lutto Uis,)grw, sp :egar(Jli in rtit)– dr, chiar o e t..:'JTtrir1.,;Pnle; per quntt:, n()n srJf!,O certar41mlp creati r,l'i.rtituli clericali r1r>rn,1f'i delta 1;erita e della lur:e. Q,;corr ono q11.iwll t~i Circoli infantili liberi tJve più che Ustruz.irJw> 11:r,,logtif"a si curi l 'edu.f'a:;ionr> dPl r:aratlPre. A 1,r,,i dfJ 111,,, Pcco una santa mll,irHtP d•i c ,m,tt~"– r1>, 1.r,1i die sentile l'amore pPr Cinfar, z.ia a91lP per es,a, .1at:ri{v:alP1;i, nf'Jn creatP i fJ mfJi pPr profanorP i lr,m ientirnr•nti P (JU1f1'1fP lP itJm niP11ti; l'in .fanz:a è 1 1 01tra; sal1:afelti./ tool 1efelo daali ambienti dr.me si rt !lpira la rn.enzoana , mon dat-'l i dfJ1:P c·e Lu,:,. P KtJl~ ... n,:;n r.ùfonta– nofevi, n?,;n terfl ele gli osta c,Jli, quandf"J 8i com pie uh.a missione questi s'in,'ran {Jono; ommqu" ;,t _ogrrt riltà e rj.one vi sia 11.n :,irr(;[o inf11ri– N" dirett o dr; rr.,1... Df'JnrtP.allo nscoua ! Tt,rinò ; Cara cfJmpagna, Er.vrnA Zoo:A. "fotte. le weril,à che tu hai detto nella fu;.11-et– f,era o compa.cma, io :r.rore J.esento, ma un'al– tr :t ne--h.ai taciuto (forse perchè non la conrJ- sci) che io non posso nè so nascond ere per quanto dolorosa possa esserci. Cre.c.l.i forse che noi saremmo contra ri e (pa r– lo di noi don.ne socialiste) all'istit uzione di ri– creat ori infantili? Credi forse che gli osta.coli possono s.paventarci? A J>arte il fatto che per creare cruesti circoli i.nfanUli occorrono crupi– taL che noi non possediamo, io ritengo che non i! soltanto utile l'istituirli, ma sa rebbe so– pratutto necess ario cl,e essi fosse ro freque n tati . Ebbene 5-ai tu quanti bambi.nl frequente reb– bero questi circoli, ora che il fanciullo di pende quasi E:.!;,Clusivamente dalla rn::i.dre? ì\'oi non dofJbia.rno crear ci delle illus ioni ·in11ti.Lio com– pagne, rorne non dobhiamo lr,sciarci vincere cfo.llo scùra":?giumento dan1rnso . Noi sappia mo d1e il sùcia.lisrno, anche nei gr,tnrl I centri dove la donna è più evuluta e co....cionte, rappresen– ta per lei una 8fJecie dJ spauraccliio; per que– ~to <lic:ia,no che prima d'i .stitui re quosf.i rirrea.– tori biw g-na far,,; dr/l'attiva pt·opaga.nda prr convincere le donne e S<.>pru.tutto JP, madr i, dr,JJ;.t <;ublirne bontà del nostr() idea.le , perchè , int..o queJ seritimento di diffidenza. (fuel pr e– g-i,11rJizio N>SJ JJr<>fondarnentt: radic-tt 'J nellr lo– ro :-mirJH1,"·, e r·i affidino l'edur,a.zirme dri lor-> fis;rJ1 convi.r,tr• di r:.ornpiere 8:-,na, sac ra niis– ".ii<Jt,e. E tottR Jr'. cùmfJazno rhr>, rome te, dimostr::inn tanto r#ntuifr1c;mo J1<·r questa causa , cer-chino di roaiJi1H ·a.rr :i nclfa. rniimra de.Ile loro forze, e nr;j vedmrno forse il iur,eesso roronn.re i nostri $( >r>d. Cordiali i;:1.Juti. I. a Vice-T,ucia. Cari. ,;slmo Lu.da, Po chi giorni tJT sJJno c"r cando di far cono_ scPTe ai compaqni mi~i, il 1J,ovPre- d'abbonare la donna alla D fesa delle Ln.vor.J.triri, avervlo cs~·a itess a il di r itt o di vive r e in mezzo alle no– str e lott e, per me gl-io coadiuvarci nella propa– ganda e nella resisten;a; da uno di questi mi sentii ris pondere che la donna non deve inte– ressarsi di poli tica. Cli risposi semplicemente che era meylio allora lasciarla auidare dal. prete, per averla sempre n emica nel nos'tro movi't,1en to sociale. L a Difesa <.!elle Lavorat rici illum ina quella via della collettività, che il prete, f ra tello del bor ghese, avversa e combaUe mantenendo la superstizione e la ra ssegnazione colla pr omes• sa dr/ p(lradiso per i buoni e colla ini,iaccia dell 'i nferno per i callivi. Sono pienam ente convinto che se tutti i proletari che hann o ab– hra ccfo to il pro(Jramnlll srJcialisfa, conosceuero a, fonllo lo scopo u:man ·tari o e l r forze chr• es– so rir"hir,de e J)rima, cli pro7Ja(Jcmclare l'idea ooli altri, comincrrc, hbero a colliN1r,. il loro terr eno, convincerf'bbero la. lor o comwl '/1/Cl al nostro ldèalr: PCco che • lr ion f er,.bbe r1ir,a11le. st·amrmtP la 1•in dPlla civilt à, l'affralP/lnnun'o tlei po]Jf1li, lo distruzione d' oani barlHlrir. /~a supPTstione rl'li(Jio.rn I> la catena Chi! ri lien srliirrni, slaccr.uuln Lr, tlonna dal pr rtr s• slrap– JJPrPfJ/JP unrt. {/rande for;a ai nos'lri etnni ne– Utki . Mi tr01•0 for se in errore? Corrlù1,!i srllul i. S. Mau rizio. Caro compag no, TuQ CF.SARE BAnocc111. Tu 1 :ti detto hene, e Sll L1.1tt.i coloro che f-i rre<Ionr, <' ~i procJam11no socil lisU, compren– deq.;.em vc-r"men te In. sublime essenzn del so– <'i:1fr::emo,non s.1rebhcro cosi contrari all'ele– .-a:ment,o 1no1·alf'della loro donna, ma nel lor ) stec;..~o int.Pres~ romprendprebbero questa grande v~11là: l'u nione fra <l1ie esseri che. si :1mano non può <lirsi rompJ,rrf.::t.,, ·&e non è ba.– ~atn. suJla perletta fns'one dr>lJe anime a. cui siano comuni gli ideali e la fede. L'u omo pu ò molto , pu ò tutto su lr anuna della donn a che diven ta ma lleabi1e come la cera qu ando l 'a– more vi domina . Per questo noi inten diamo ed esigtiamo che i socialisti , se sono verame nte tali, faccia.no la loro propa gan da ln fam.iglia e convincan o la lor o donna de lla bontà del noslro ideale, non solo ,per non averla nemica ne.I nostro movi– mento, ma perchè ad essa è affidato il compito dell'educaz ione dei figli, e sa.rà lei che jmpr i– merà alla generazioçe futu ra la di retti va. e il carattere. E pcwchè poi la don na non dovreb be int e– ressa rsi di polit',ca? Forse che la polit'ica. non la tocca nei .suoi inte ressi, non la colpisce nei suoi affetti più ~acri ? P er chè non dovrebbe avere il dir itto, an zi il dovere di tutela re que– sti intere c;:,si e di difen dere la vita dei ~uoi ca ri <'.Oniroquel resto di barba rie che si chiia– ma la gue rra? E la guerra non è fors~ un a r.onseg uenz.a. un derivato della po litica? Pur e noi donne, nnche quan do siamo dotate d'un 'inlelligenza l1gunle se non sulJ)eriore a c!uel_Jadell'u.~mo, :mch;e quan~lo ~ag hiamo col– l anuna spezza ta <lall angoscia , ,1 nostro Lri– b.uto di. la~ rin:ie ~ cli dolo r i alla cruusa pnlitioa , c1 sentiamo npe ere (qualc he volta dao-U stes– ~-i compagnL nostr i.) rhe non dobbiamo 0 cu ra:rci c·he <lolla ca.sa e delle ca lze. Se la don– na aves.c.e potuto us nre derrli ugua li d'.1r itli ,dell'uo mo noi non dovr emm~ fo rse de,plorn,re tn.nte sv~nture, perthè ess;.. (sa lvo qualc he r a– ra ec~z. ione} è sem,re p,iù umana e meno bar bara dell'1,omo. · Ques.t.o~isl')ondì a. quel co.mnagno che in b110- na fede i:-, r,red.P un vero socialista. Sah,ti fraterni. L a Vi ce-Lu cia.

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