La Difesa delle Lavoratrici - anno IV - n. 8 - 18 aprile 191

Anno IV - N. 8. ~ •~.,od ·u oo ·a/J - !'J!lfCJOAU 'l anap usa!!CT O.'.'<V1lW (Oi:à~ UlUQ) r.6 '\ H.IJ \f' !D !~!l,10c.l JJO~J-Sqll)l_ UUtr\ · ·no (i gç -Qçl 18 Aprile 1915. • • F.'SJCEl LA 1." E L.A. 3. " DOM:E:NIC.A DEL .MESE Il D ABBONAIIEIIT01 REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE : l!1n :c.umePo Cent:. 5 Anno . L 1,50 Semestre .. L. O.SO ij Mll.A!fO - Via S. Damiano, 16 - MILA1'0 50 copie . . L. 1,50 J00 copie .. L. 3, - ESTERO IL DOPPtO Per una vittima Chi av esse ass is.J.ito ai funerali dell a ·vitl i– nza dell'inco scien :.a poli :.iesca, cadut a la se– ra di dornenica scorsa dopo la dinzostra:io– ne in pia:,:,a del Du01no, avr ebbe provato insiem e col dolore per la giovan e vita speo– ;ata , la pr ofon da comm ooione di vedere il proletariato tutt o coi suoi capi d'ogn i ten– de-n. :.a, riun iti in u n comun e pensiero di prot esta. Cessate in quell'o ra le diatrib e di parte di cui i fatt i comp lessi della vita storica è stata su scitatrice, cessate le passioni sane ed insane, tutta la vita prol etaria pulsava nella stessa ira e nell a stessa speran:.a! Il povero mo rto era sim bolo - sim bolo il disgra :.iato assassino che forse in qu el– l'ora fun ebre si credeva eroe - simbol o quella folla imm ensa m ovent esi dietro cen– llnaia di vessilli.. Il povero mo'fJ.o par eva raccogliere in sè tutto il sangu e inno cente sparso sui carnpi d'Europa inconsapevolm ente , incolp evol– ment e. -:Vella sala mortuaria la madr e dà l'ult imo saluto al f iglio : - Addio , m io fi– glio . addio! E che non accadano altr e di– sgra.:.ie poichè la m ia è già grand e! - Si , povera madr e, come te oggi nel mon– do triste piangono milioni di madri e si confortano solo nel pensieTo che il loro sacrificio generi una nuova èra per le ma– dri future/ Simbolo il disgraziato assassino! Sì, noi socialisti che abb iamo attraverso la fede no– stra, una più alta conprensione per tutti i fenomeni umani, noi che dalle scien:,e ar>i– matrici della nostTa idea ab biamo appreso che le respon sabilità individual i sono su– bordinate a qu elle sociali - noi sentiamo una p7ofonda pietà per colui che ha speo– :.alo col colpo bestiale una giovane vita, perch é noi abbiamo pens ato a tutte le cir– costanc e che lo hanno spint o a qu el pas– so, alla scuola di odio assorbita, a/l'am – bien te che lrasforraa e travia.. Per la stessa cieca for:.a di cose, il tran– quillo e dolce padr e di là del R eno si é sca– glialo di qui su bimbi e su raadri innocen– ti ; per lo stesso fenomeno di perversione umana la guerra trasform a gli uom ini in bruti e dà loro l'illusione di essere eroi! S,m bolo quella f olla immensa e pensiero – sa - poiché solo il pensie ro che illumina il volere e lo guida, potrà inalve are quelle for :.e verso un fine preciso e deterrn,inato che valga ad abbattere una per un a le pre - 7v,ten :.e, le ingiusti:.ie, le barbarie sociali, sie1'..oesse le episodic he violenze d'una poli– eia di Pa:!ria, o le grandi violenze del mili– tarismo degli Stati borghesi . Gridare la prutesta contro i responsabili 1':he slann9 in alto rfra il duver,,, verso la vit– lirtia, farr~il proposito di r,iigliorare se sles– .si era un più allo dovere di ciascuno. Per essere degni di rifare i governi, di distrug– gere le raolvagie passioni di chi odia la fol– la ~ non ne sente i bisogni P IP aspirazioni. bi.rngna elevarsi dal sentir,ienlo al pPnsiPro, daltislinto alla ragi.one. ciò che guiderà gli es.seri dalla rivolta vera, alla rivolu:.wn,. veggente; alla vera rivoluzione di governi e di sislerai, chP non ha bisogno dell"istin– lo violmlo e brutale per concretare i pas– saggi della storia. QUPS/o il concetto dell"On. Turat, che par– fo sul fere tro : L'eccidio di Innocente :.\farcora non ~ sol– tanto nt principalmente H fatto di uno scia– f.rurato che potrebbe e5sere indifferentemente po)iziotto o bandito di strada maestra, meglio quesio che quello. Certam.ente la responsabi– lità non si ferma al randello o al nervo d1 bue, che riabilita la dimenticata servitù au– striaca di altri tempi: la responc;abilità risa]~ jn alto ,molto in alto, fino alle vette. Risale, ma anche si diffonde att<Jrno. Come ~empre nei delitti di folla o contro le folle· vi sono responsabilità anche corrispetti\·e, un~ specie di correità diffusa nell'aria . Se la im– pulsività, la brutalità dell'agente è la più concreta. individuata, temibile, la più pe--ri– co1osa e perciò da ricercarsi e punirsi con ogni ri_g-ore,non perciò_ essa ~s~o'.ve del tutto Je impul";ività e brutalità e intolleranze pro– ,·ocanti, che generano le reazioni per quanto criminali e ecces•dve. E <;arebbe ed è dovere dì tutti i partiti, se non sia no orde selvag ge, ma avanguar die educat rici e moderatrici di affretta re l'opera di educazio ne civile. Gli avvenimenti, terr ibili, inop1nati in gran parte, gravidi di conseguenze imp reviste nel– l'avve nire , rend'ono penose le fron ti adusate alla 1i flessione. Il grovig lio dei fatti è ta le che la mon osillabi cità, la spav aWa sicurezza de_lle soluzioni non può essere che il segno e l'effet– to di una mer aviglio sa incoscienza. Affermia – mo fortem ente, nettam ent e le nostr e opin ioni, tant o più nettam ente e fortement e qua nto più le abbi amo saggiate allo studio e alla discus– sionei ma pensiamo che nessun partito, nes– suna corr e.nte di idee può avere oggi il mo– nopo lio dell 'ass olut a verità , e che ma i come in questo momento la perito sità riflessiva, il rispetto del p,ensiero altrui s'impon e come un A. Berna, in un convegn o di donn e, nei giorni 25, 26, 27 'marzo, dopo tanti mesi in cui la parola i< int ernazional e )> sollevava tant e diffid enz e, delusioni e scoraggiamen – ti , è venuto il primo incitam ento perchè essa pur e dall e rovine, dal sangue , dal lut– to i?nmenso risorga, e risorga con rinno– vellata f ede. Diamo l'ordine del giorno vo– tato dalle donne socialis te di tutti i paesi, che si sono stese la mano frat erna , mentre gli uomini dei loro paesi si uccidono a vi– cenda . I. Il Convegno inte1naa..lonale delle donne so– cialiste, convocato in l\ia straordin aria, al quale hanno preso parte le compagne del– la Germania, della Fr ancia, dell'Inghilterra, della Hussia, della Svizzera e dell'Olanda d1- chia ra: L'aftua: ;e guerr a mondiale è originata dal capitalismo impe rialista . Essa è sta ta scate– nata, in ullima analisi dall e velleità delle class i sfru tta trici e dominanti dei singoli pa e– si. ~ ella concorr enza che si fanno a vicend a, le class i dominan ti cercano di estendere il loro sfrutta mento e il loro dominio politico al d i là delle frontiere, cercando nel 12.ari tempo di consolid ar e lo sfr uttamento e l'oppres sione ch'esse esercitano sulle masse dei loro co;m– pat r ioti diseredati. Entro le classi capitalisti– che rpoi agiscono inoltre quale continuo ec– cita mento alla gu err a gli stra ti rappresen– ta nti gli interessi dell'alt a finanza, i fornitori de~1'esercito e degli a rmamenti. Costoro sfru t• tano per conto loro le na zioni spingendo gli Stati agli arma ment i. La storia precise rà un giorno ,le orf·ende re– sponsabilità che gra,·a no sui singo li Governi e sulle singole dip lomazie delle gran di po– tenze per aver scate nata la guerr a mondia le. Oacchè essa è scopp iata otto mesi fa, la gue rra mondiale ha distrutto incalco labili te– sori di conquista del lavoro e della civiltà , h a distrutto ecatombe di vìte umane, ha calpe– stato e dh:onorato i più alti idea li uma ni. Es~a iniziò la sua nefasta opera colla de– plorevole violazione del diritto d,ei popoli sca– tenando cosi sul piccolo Belgio 1a più terri – bile rleJle scia.g-ure, essa minaccia di finir e rol completo dissanguamento dei popoli co– involti nell'immane conflitto. Essa min accia di paralizzare 11er molto tempo le forze so– rialiste antesignane del cam mino storico del- 1'umi1.nità. La Jn)erra P,, sopratutt0. in antagonismo as– soJ11to rog-Ji interessi de1'a rlasse lavoratrice tanto dei naesi belligeranti quanto dei paesi nP11trali. Sotto il mf>nzognero prPtesto della difn-sa ,folla patria P.ssa sciupa la vita e il l.qvoro delle rla~si h1.voratrici, la rui energia. il rui cornJcg-io, ven2'ono messi a servizio del rapitalismo impe r ialio;ta. le migliori forzP rJel prolefaria.to ventrono rosi ad Pssne immo late ,qg-Ji intRrPsc:.i ,Jell.,. <'lassi -.:fr11ttntriri. Sotto la menzognera parola d·ordine, la guerra mondiale riunisce entro i limiti delle <ngole nazio1L, gli sfruttati cogJi Mruttatorl e spe;zza, così facendo, i \ in coli di solidarietà int,~rnazionale fra i proletari delle diverse na– zioni. La lotta di classe per il miglioramento delle rondizioni del proletariato e per la sua totale r:mancipazione viene sostituita dalla {{ trl;lgua dei partiti-), delle singole nazioni, la solidarietà internazionale, viene sostituita dal fra.tritidio internazionale. La guerra divide i popoli non solo mercè i torrenti di sang-iie che ~corrono sui rampi di batta.glia, bf>n<:i anche mnc~ i torrenti di ba,;;<:o r mP.-c<•hinodio, mcrcè Ja. sr.1pravaluta– ziùne di OJ?Tii parte belligerante, merci'! la ca– lunnia f! le accusr, !andate alla parfo con– fondrnU-!. ena corrente di volgare sciovinismo ha inva.<:o i popoli, essa di,:;,:onorn IP patrie, mentre uno. equa valutazione dPJ contributo rhe ogni fH'.YJ)OJo ha dato alla rivilfà, non po– trebbe rhe ()norarle. Con tutto qnP~to, In. irnerra par:tli1..zn. Ja lotta di rlnc:.«p in o:mi dovere civile altissimo, sopratt utto a coloro che hanno nllssio ne e consuet udine di dare l'e sempio ad altr ui. Non è tempo da compe– tizioni cli prevalenze meschine, da ga zzarre c~e possano apparire provoca zione od ingiu– ria . Con quelle parole saggie siamo rit ornat i alle nostr e case: oh passi, passi l'ora san– guigna e difficile che divide i popoli e che divide gli animi , perchè si possa attraverso tanta messe di insegnamenti preparare le foTZe proletarie che dovranno trionfar e su tutte le prepotenze e le barbari e che hanno avuto, speriamo , l'ultimo trionfo nel mon– do! singola naa.ione e pregiudica la lotta inter– nazionale del prolet ariato contro il suo nemi– co mortale: il capitali smo. Essa ostacola l'a– dempimento del grande compito storico del proletariato: la emanciopaz10ne .della classe lavorat rice mercè l' unione dei proletari ct1 tut.t.i i pae si. . Tenen~o conto di tutto questo, il Convegno 10ternaz1onale delle donne socialiste dichiara: t< Guerr a alla Guerra)). Esso esige che sia messa fine allo stermin io dei po:poli; esige una pace che escluda ogni ann essione, ogni conqui sta, una pace chè ri– conosca il diritto di Lutti i popoli e di tutte le nazionalità - anche dei più piccoli - al– l'a utonomia e alla indipendenza -; una pace 0e escluda c.he a quailunque degli Stati si impongano del-le condizioni umilianti o intol– lerabili. Una pace basata su queste conél'izioni an·à ~er con~eg:_ue~a che i proletari dei rpaesi bel– ligeran~1 s1 libereranno dai vincoli del nazr:o– n~~c; _e 1.:he' il pa.rttt.d socialiStS. e le orga– mmaz10n1 economiche ri,prendera.nno la loro libertà d'azione, torneranno alla lotta di clas– se, .to:nera.Il-?-o ad essere gli f!:Dtesignani del socialismo mternazion ale intorno abla cui ba~die ra raccoglie.ranno le forze proleta rie. 11 Convegno internazionale delle donne so– cial iste è convinto che solo la volontà ener– gica, cosciente, tenace de~le masse dei paesi belligeran ti possa mettere presto fine all a guerra mondiale .. Questa volontà deve tro– vare solidarietà fattiva nei socialisti e nei proletari dei paesi neutrali. È sacrosanto do– vere delle donne sociali ste di :mettersi con ogni coraggio e con ogni sacrificio, alla testa della lotta per la pace e di fare sì elle l'11n– goscioso deside rio della pace nato nelle pro– l~tarie dalle. sofferenze causa te dalla guerra, s1 convert a lil un cosciente movimento a fa– \'Ore della pace. '11 convegno esorta quindi le socialiste e le proleta rie dei pae si belligera nti a non perde– re te~po , a non lasciar si sfuggire nessuna occasione, ad adoper are tutti i mezzi e tutte le vie, senza tener conto degli ostacoli e delle persecuzion ; ,per rendere sollecita, solenne ed unanime la manif estazione delle masse per la pace. L'a ttu ale guerr a, imponendo alle donne il compit o di 1ottare per la pace, asseg na loro nelJo stesso tempo un vast o compito storicQ., Qua lora questo compito fosse interpr etato e adempiuto secondo la sua vera portat a, una ,·ia nuova si aprir ebbe alla conquista dell'u – guag lianz a politi ca della donn a, alla lotta per il sociali smo. li Convegno int erna zionale delle donn e so– cial iste ten utosi in ques ti terr ibili giorni ha dato prova confortante che le sociaUste di tutt i_ i paes i, segnatamente dei paesi bellige– ran ti, sono uni te da i vecchi vincoli di fedele fratella nza, dalla consapevolezza della gran– de solida rietà , dell'ide ntico dovere di unirsi nella stessa ,·olontà e nella stessa az:one per ragg iungere il medec;imo fine. Il Convegno delle donne socialiste spera fer– mamente che tutte le proleta rie si unisca no in una comune azione a favore della pace. Cosl facendo le sorialiste e le proleta rie a– gira nn o in conformità coi Congressi interna• zionali di Stoccolma, di Basilea e d~ Copenha– ghen i quali stabilivano nd unanim ità che i 1rnr1iti sorinlisti di t.ult.i i pnesi hanno il do– ,·ere: u Se nonostante tutto, la guerra dovesse scopp ia.re, di fare ogni s-fo1·zo perchè la gue r– ra sia finita al più presto e perc hè la crisi rrono1nica e politica scalcnnta dalla guerra serni. a scuotere il proletariato e sia solleri– tata r·osi l'aboli!tione del dominio di classe del capitai io.mo H . TI Com·egno Internazionale delle donne so– ciali,.,te r()nflda quindi r-he i pa1iiti socialisti <li tutti i paesi si a.c.:suniano sollecitamC'nte il compito <1elladirezione delle masse di tutti i 11arsi nella lotta per la pare dandogli così un caratte re c·osciente, c-hia,·o, preciso. T.'nzione a favore cleJla pace deve servire da prf'c:Hrsore a,lla lotta generale delle massP lavoratrici per la pace. Essa deve significare un pac.;so importante !-'ulln.via della ricosti- ESTEP\O fl,. DOPPIO tuz ione della grande ed, indivisibile Int~rna– zionale del lavoro . Il . Il Convegno lnt e1nazionale delle donne so– cialis te pro testa cont ro lo spudorato sfrut ta– mento delle nazioni belligeranti da •part e di gente che mentr e sempre parla di patr iotti– smo, deruba le class i diseredate speculando sul P!'ezzo dei viveri, e traendo immensi gua – ~agm daLle forniture militari. Mercè queste m~egn~ specu 1aa.ioni il livello della vita ope. raia s1 abbassa sempre più, il lavoro delle donne e dei fanciulli viene sfruttato in modo abborninevole. Perciò iJ Convegno Intern aziona le delle don– ne socialiste i!:07_jta i lavorat ori a scuote rsi d~lla letargia della e< tr egu a dei partiti i> e ritornare ad una vigorosa lotta .d,i classe con– tro lo sfruttamento capitaiiistico, m. 11 ,Convegno Int ern azionale delle donne so– cialiste rivolge un caloroso appello alle or• ganizzazioni femminili socia liste ed economi~ cl~e che. non hanno preso parte al Convegno, d1 aderll'e all'or din e del giorno votato dal C:onvegno e di fare ogni sforzo perch è e::s:io sia messo in esecuzione. IV. Il Convegno Internazionale delle donn e so– ciali ste esprime il suo sdegno e la sua pro– ~s~a contro la con:cl'anna dei deputati socia– listi russi e contro l'arresto della Rosa Lu– xemburg. Esso rnanda l'espressione della sua più viva simpatia a questi benemeriti militi del socia lismo internazionale. V. Il Convegno Internazionale delle donn e so– c!alis te è sta to convoca to collo scopo di ini– ziare un movimento internazionale delle don– ne socia-liste a favore della pace. Esso ha di– c hiarato che la guer.ra è stata originata da cause derivanti dall 'attuale sistema capitali– stico, insepa rabilment e connesse- col sistema capit alist ico stesso, ed ha stabil ito che Je compagne devono ispi rare la loro azione per la pace a queste considerazioni. .Malgrado la profonda divergenza di prin– c1pt che sepa ra la lotta per la pace dei socia– listi da ogni altro movimento pro pace, il Convegno intern azionale delle donne sociali• ste saluta con compiacenza ogni teiitativo dei non sociali sti di rendersi utili alla causa del– la ,pace , e r~nde omaggio ai coraggio si sforzi degli a.miei d·ella pace nel campo borghese, tendent i a contrapporre gli idea li umani cle:l cosmoj:)òlit ismo alla guerra e allo sciovin ismo naz.ionale. II Conv,egno Internazionale Socia– lista Femmjnil e salut a con particolare sim– pa tia il movimento intern azion ale delle don– ne borgh esi e mand a i suoi saluti al Congr es– so l'ntern azionale delle Donne che avrà luogo il 28 ap rile aJJ' Aj a. Ci compiacciamo che nell'o . d. g. di qu e– sto convegno sia inclusa la pro~esta contro la violaz ione del Belg io - delitto esecrab ile che non trova nepp ure quell e spiegazioni niaterialisti che, che noi socialisti pur e av– versi alla guerra, possiam o dare al mo struo– so fenome no dell a conflagraoione. Come ci com piacci amo di vede re qu elle afferma oio– ni di giu,stizia sen:.a delle qual i la cessazio– ne della gu erra suon erebbe offesa agli stes– si nostri princi pii socialisti. Certamente tali af/er111.azioni. sono la più chiara prova che ['a;,ione dei dive rsi prole– tariati non può essere la stessa in tu/I/i gli S tati; l'appello lancia to dalle donne sociali– ste, che suona rivolta alla guerra, dovrebbe f'rttrare prima fra lutti in quella Gerni ania che ha ancora i suoi eserciti in casa d'altri 1 che tiene il Belgio schiavo e occupa tanti dipartimert'Ji della Francia e che pur troppo ha potuto meglio trarre in in ganno il vro– letariato . Il convegno di cui sopra è stato un lode– vole trntaiivo ver rial tacciare le fù e dell'-in– tcrna:.ionale, 1na noi lo vorremmo seguito da un co!lgres~o dei partiti stessi dei sin go– li paesi. e vero che gli uomini dei paesi belligeran ti sono in gran parte alle trincee, ma d11che s11ppiamo che ques ti partit i so– no vivi, funzionano coi loro giornali, così nonostan te certe difficoltà pra tiche non in – superabili, po trebbero ben dire la loro pa– rola che sia l'espressione di quanti possono agire, uomini e donne che sieno, (non f11c– ciomo distinzione nella vi ta di part ito) dei singoli paesi. Un la/e congresso si sta appun to prepa– rffndo, e il nos tro partito ha il dovere di 11/frellarlo in quffn to è nelle possibilittì sve.

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