La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 20 - 7 dicembre 1

Anno Il. - '.\. 20. 7 Dicembre 191 J Conto c01·1·ente colla Posta. • ■ ESCE LA 1.u E LA 3." DO~..IENICA DEL .M:.ESE • • ABBOtll\MENTO, Un numero Cent. 5 Anno . L 1.50 Semestre .. L. 0.80 50 copie. L. 1.50 L. 3.- *r1 REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: *11. ESTERO IL. DOPPIO MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO ESTERO IL. DOPPlo =-=======---====-~~*'-=~===========-e=~==========*~===========~==~ 100 co:,ìc. .Yr, un co,apagno , n,-,,wl'l trJlil/Jflgnt1 pui, ,..n,i ,,,ntire che " LA DlftSA DHl[ lAVORATRICì ,, ri,/J'J, .t •aduna ,u•cP"ità d· lla JiT!JJJa{Jandu ,v(1n/ ta. i.i due , 1 nni di vitn e~sn ha raccolto il 1 ro,,, nt·,11t'nto. il p/rn1,o. ra.,-ulo di 1,wlli. DP[ lac,,ru /alto possianw noi tulle che vi ,.,hbil'!J. collaborato. chr abbiamo cercato di ai·uta,ln. di dif/ondfrla. di farla amare, P_q,.,n•cunt1•n.J.•'! Certo f/Uf'/ poco lavoro che abbian,u potuto farP l'abbiamo f,,_tto con .fl;;;or,' Jif1,/011do e con /e:f,,_ Con mavre profondo JJPr tutte le co1,1pa– (ln•': laroralrici, le dona,· a nti prn ai-a- 11t,; 1-•J/P,~e giungere tumile ,. fervente no– _,,,a prnpaganda: con la fede eh.e è il con– ~·inunu 1tfo. la .,prran:,a, l'orgoglio della t1l"lra ,·lta. nel socialismo. .1/a ('f.!rlo il nostro giornaletto ha avuto !acum: thP ci proponiamo di colmare, di– fetti , h,.. t:t>rchere11w di correggere sempre ,e, mturnl_) a noi, aum.e-nteranno ramare e ra,,7,wF1ir.1 r/Pi c1Jmr,agni ,. drlle compa(JnP. n •'Jl<l.l aiutare " LA DlftSA DHU lAVO_RATRICI ,, pru, n ·, ,!IJ sempre nuoi·t abbona,aenti. cu– ointh.1 ~•1/ manentarulo le i·r>ndite, mandan– du 11ut :,i,• rorri,pontlf>n:e, articoli. pe-rchè rlino1,d,·1alo il nostro giornale, no-i a.,.. .-.a!via– '"u rul uu no.,tro prPri,,;o devere. facciarno -up,•rrt (1,irtli,ta. L• 11t11tc condi:,ioni di i:ita e di lavoro ddl• ,/,11tnP. le nuove e.'>i[JPn::.,e socfoli ren– r/1)11(1 I· rÙ eh~ mai indi;;pen.,abile l'oprra u,– ,ft!,u,. propaga1tdll fra d, loro, la neces:d- - ~ di_ :l']lTJ_PRTfP, !lJJ!_r~'!i~~rl.i~j['. di. /11,.. ID!C.,. ~"riìfflf11i illf/ltffirìfi onna e "di lllvo– ~ire, di avvwrlP alla r·omprrnsione dd– l, t:"0;,1111 ,te nuo,•P r{P[lr, rita, dPl pen1>i1?ro, d,-1 d·r,t•,,. Rrr 1.1 ,a•,,_, la donnn ntlle sue rondi:,ioni 11tt11all 1 1:ita e di lru:oro) se no-n dirrnta ,,, r,;1,pl[IJTUr e ln rollaboratric" cosciente rl~·l ur,, I)_ 1/iventrt ln krumira. rostncolo nP/f fotte rii rivPnrlicn:ionP_ Il n,, .,.IJ giornale la tiene al NJrrente r!Pl 11,f.1uo, rito orioli\la /emminifr. la rr!uca N,J/1 9!, 1atu-oh di propa(lonr!o) di critica, h pN,f'llT'' ,m'oro di ,ano rlislro:.ione r·on /,, 11''' ,,,, ,·r.,, rlirdogh,. /,: rlò con~igll, F/1?(!1) I• f.Jffllj(JlllTJJf•nto. ~""' 11, d1llo-r,d"Ltl{I. abbr.matevi! L"abbonamentoannuo costa L. 1,50 semestrale ,, 0,80 Un numero centesimi 5 50 copie L. 1 1 50 .. 100 copie L. 3 1 - L ,lero il rlf.Jppif_J. Q,u,, , ·lt11011111111 lt•(J[JPndo l'ullimf_J arl,n.1 , ,., mJJttda/f.J a/111 D1ff:."'6a delle lavo– ra· i rJ.11 Senofonte Entrata clu di noi pen– ru:a 1/u· .1ur•l.,be toto l"11lt1,m(J? Parlando di lu, 1 q11.1rnFJlt d1,Cott/.Jr.-lw da quattro m.es 1 ,oh r u1. 111 ror·1•111ente. pi•r v.na malattia che dl)1J:1:a f/1:µr rug11Jnr: dr;-llo 111a fibro ancor g,r..,iaw:. r ,11.1! 4u1; aduflqw: Che, ma/alo. 1Jir:itw a mor r, ,·qli fw Cfirtliriualo r,I'[ uo lavoro d, /JTr.,po9oudu, come un apr., tl)lo, peroando e111 p1 1. 11. qur:llo che deve r• ere .\loto un _ufJ (Jrnr,.,de .ogno: alla rt[Jf!111•rt1;1oflr• tl1•lla rlo1lft11, 1~i.ù /ragilP rfr-ll'u1.1111r., ,, p111, lt·rwce d1 /111 lii][ /dl!(jiìldlZlO. St•f!li/(lfl/e Entra/(I, tor(J11r,i:.=11tr.,reNrfllo– dtfifJ l 11u/1.1dit/11tta, hr, lr, -r, r1.lo la 1:1to, ro– rrtè ,10 11,ttalorr~ 11ill{Jflifir·o, IJ q1111ranl'onni. E ti p1Jr1:, mr,ntre '>Crù;,urno di lui, rii .\Pn– tire tl 1 ,i.0111u riP/l11 giovani~ rnoglie e dr•' ~U/Jt picr:ol, fiq/,r,!t•U,. Egli nP h11 la-r:iati se, rtPl- 1'1ttrl,gi--fl;J1 ,, nPl do/orP. Li· donu~ Of ,11/, t,~ 1/11/1111,,, 11111ndurw rd u.1mp11{Jf1r1 morto ,I ,11/11/1) rtvere·nlP P alla /om1glu1. tP prr~ ,o"'' 1·it11 1• r!oloro.)a delle fora N1nd11gl ion:,P. /.11 r 1,_,11,,r11 rJµf Lm:r.,ro 1, il uno/o sociali– ,11, rii r,,•rrl/1011 lwnno 11pr~rto. pPr la /11m,– ql111 tJ -...,,110/on/P Entrrt{{I, una · oltoscrizio• ,u,: r·~rl1J 11,1rlw lP 1w ,{rr• rornpaune .senti– "flt1111r.1 d rlt.11.•PTI' P tf IJ1 O(JTI/.J rJ, fli.lindare il /r,ro ,:,1,, '11 /rrr!Prno. e Femminismo borghese movin1ento proletario femminile Xei giorni 6, 7. 8. dicembr a\-ru luogo a Roma uno dei :::olili congres~i fenuninisti. Riret?re qui ancora una volta le mJltep!ict ragioni di principio, di dignità, di c"Jerenza che ,ewlono assurdo la stes,a idea della pos– sibilità per le socialiste e 1,er le proletarie di p1 1 endere qualsiasi parle a tale congre3- so, YOl'l'ebbe dire ripetere per l'enne::;ima volta tutto ciò che costituisce la ragione di essere dello stesso nostro movimento; i prin– cipì che nel mondo intero sono profe~sali dagli sfruttati di ambo i sessi. principi cli rigida intransigenza di classe che si difion– dono con rapidità e efficacia meraviglio::e anche fra il pro!etal'iat.o femminile, specie nei paesi industrialmente più evoluti. Ad ogni buon conto riportiamo l'crdine del giorno del Gruppo femminile socialista mi– lane"e, in cui si rispecchia la piattaforma cli battaglia e di riyendicazione cui le donr:e socialiste itabane ispirano la loto attività. Que3to o, dine del giorno è stato passato anche ai compagni deputati. Treves e Casa– Iin-i1 incr.1ricati dal Gruppo parlamentare socialis.\a di occuparsi in modo speciale del– la questione femminile, onde direz;one del partito, Gruppo parlamentare, Unione na– zionale socialisla femminile e il partilo lut– to quanto diano al laYoro di propaganda, di 0r.a--rt.nt7.7.;?.zjrm_~ P ~i .-1.__if"'j1 •. ~/i."' p~-:V.:4t femminile, Ifdenllca impronta, in unisono ~coll'ordine del giorno summenzion·ato, e cioè anche in unisono completo colle direttive stabilite dai Congressi Socialisti Internazio– nali e nazionali di tutti i paesi. :'\on aYendo le femministe - le italiane in ispecie - ancora capito che anche il loro movimento per non essere ridicolo e im– potente, deve e"sere un movimenlo di clas– ,e, rappresentato da partiti politici, non è e.-cluso che come cli solilo, rivolgano un loro invito a qualche nostro rappresentante al Parlamento, invitandolo individualmen– te, quale fautore 'Ciel voto femminile, a parle,cipare al Congr€6SO femminile bor– ghese. I nostri deputati sapranno dimostrare con il loro non inlervento alle assise borghesi, che il /atto d"essere fautori del voto e dei di– ritti femminili in genere, non deriva d'un loro apprezzamento o atteggiamento pe1·so– nafo, br~mù dal pirugramma oooiaJisla, e dalla applicazione dei principi della lo\l.a cli da,se a tutti i fenomeni sociaLi. E' tempo che le femministe imparino a conocsc•re qur,sta Plf'mPnlar,. verita, e che 1 nostri compagm rifiutino la loro adesione a qual– siasi iniziativa che non ri~pee.chi J(li inte– ressi P le idealità rlr-1 proletarial.o. L"intrans1gc,nza ,ocialista mereè la quale i nostri eornpa.rni hanno combaUuto e vin– ta la g-randr, batlaglia elùUoralc, implica il dovere di w,n abbandonare mai il terreno della lotta di classe. E mPntre le donne borghesi si riuniscono in un loro Congres.-.;o, noi ;;iamo orgoglio:-o di pot<:r pubblicare ,u que,tc s.l.esse colon– ne, i re,;oconti di due convegni femminili soeialist.i. Le proletarie hanno trovato la via della l<Jro redenzione, lo si vede anche dal modo u,n cui impostano e risolvono i problemi inrm,nti alla loro clru;.,e e al st•s– so. Prol~t.arie in ma!{~ioranza, vincon<J osta– ooli e prl:giudiz1 per a'-':-;ociarsi al movi– mento émanc1pal.ore dr•lla loro cla"Se. !'\on è una :-;-ernplice: c<Jmb1nazionf~, ehe mentre a noma le tgrwre :;1 a<'cirn:wno a d1~cut<ire, 1:~ proletarie: già agiscono; le prin1e si ap- 1Hguno di affei-mazioni inconcludenti di ànnonia di classe, mentre le ~econde ax::– ce,r/luano sempre 'di più •il carat,te,re cli lui/a del loro mo,·imenlo. Non ,·ogliamo chi'l.idere quesl'arlicolo sen– za additare all'ammirazione de.i compagni e delle compagne l'esempio cli quelle bene– merite soci.ali~te che pur a\·endo appal'te– nuto per molti anni al movimento femmi– n:le borghese - se ne sono delìnitivamente staccate quando l'aniitesi ~triden.te fra fem– minismo IJorghe~e e moviment.o p1·0Ieta1·io femminile ha fatto capire loro che biso-– g1ava. scegliere fra socialismo proletario o femminismo borghese. a_ b. Ordine ciel gicrno approvalo ad L,rani– mità della Sezione Socialista :11ilane,e: Considerando: che il rcoiMc capitrtlistico, rivolu:ionan– do tu//a la vita sociale, s/ra71pò la donna proletaria al focolare domestico ver farne uno strumento di 71rodu;ione della ricchc:;– :::a, la pose di fronte a tutti i doveri, i ri– sclti e le sofferenze della lolla economica l'esislcnoa e la assogget/ò al/'idcntico //amen10 cui ,oggiace il vrole/ariato 111#1 ~ J1'i'µ ora.__ve pPT çx~a rlnJllf.-.u"a ore debolezza fi,ica e sociale, e vel vrotetariato tulio qurmto dalla nuova for- 1.1,idabile concorren:;o. scalena/a cosi nel mercato dell!t forca lavoro: che lale situa:.ione. mentre unifica gli in– teressi, e quindi i diritti, del vroletariato maschile e ·di quello fenuninile, irnpone atl essi la viù completa solidarietà difensiva ed offensiva. ,sia rnl terreno della organiozazio– ne econornico, sia per la conquista delle ar– mi politic/ir•. indisvensabili all'ernanciva– :i.one di tutto il proletariato, non allri1nenti conseguibile che a traverso l'aboli:ione dd doniinio capitalistico; che, prrciò, la conquisla della uguaglian– za civile 1• politica dei due sessi, e in varti– colare dc/ diritto di voto vcr la donna, non costituisce, pel vroletarioto, una questione di anlagonis1no di sessi, ma st fonde nella più vas/a e fondarnenUrle questione della dife,a e lotta di classe, alla cui soluzione il proletariato maschile e il femminile sono euualmrnt,. inll'ressati e debbono procedere uniti, animrtti dal mcdesim.o spirito, cogli stessi metodi di lolla, come un ei-:ercito solo; Considerando : che, per conver.w, il niovùaento fe1n11ii– nista bor(Jhese, 7"'r la condizione di privile– gio della classe onde ha ongine e 11ella qual,, si .svolgr•, non potrà mai p'frsentarc l'occrnnato carattere /ondar,inur,le, e dovrà a,sumere il carallere di una lotta - perfet– ta,r,,.ntt• lPoillima, mr, neces\aria111.entr 7>iù limi/ala e af/allo divnsa nell'indolr, e nelle finalità di un r;esso contro l'altro per vin– cere rfrt,·r,ninati 111.onopolli patri11wniali o pro/essiono!i e prr lfl conqui~ta di 111ioliori vosizioni rconouliche ,,ntro l'a11tbito dt'lla 1·/0.,"' borqhrsr e quindi del privilegio chr lo caratlf'rizza; rlw, ùi consrouenza, una qual.\ias-i allean– zo o fusione rt,,/Cazionc .,pr•ttonle al prole– tariato /r!mrninile vrr la proprfo rmancipa• zionr- con l'azionP del /P7nminismo non pro- 1,,tario e ,wn socialista non volrebbc che 1J0(Jgi11rr sull'equivoco e condurr,, all'ingan– tw r,•tiproco fos,~P pur,• involonlario, roni– promrttenrlo 7Jf'r r1iunt{I lrt co1,tpallPz:.a ne– N',.wri(J. dP/ mrmi,riPnto 71rolf'7ario di classP; la Sezione 1/!ilanese del Partito Socwlista ;!ahano ullr!rr,w., la osoluta inommi~·sihililrì, 11r>r {Il logica rlf>i principi come per le esi– (lf'flZP rlrlla prr1tiN1 d1,l[o partecipazione rlPi .,rHiflli\li - e con r>s8id,~l prolP/ariato mili– fr,nt,, s11I frrre.,w df•lla lotto di claSJ,P - it qur,l ,/a\·i f1Jr,na rL, movimento f Pmminista IJorqhPSt?. Il lavoro martirio e emancipazione della donnalavoratrice Se fosse continuato il ,·egirr.e sociale dei te1npi delle nostre nonne e non fossero Ye– nute le fabbriche, i commerci, gli impieghi a .trascinar fuori la donna casalinga dalla sua clausura domestica 1 per lanoiarla nella vila movimentala ,lottata, aspra e difficile del lavoro salarialo e stipendiato .. la sua libertà Economica intellettuale, morale :::a– rebbe re:5tala w1a teoria scrilta sui libri da qualche uomo sapiente, gius.to, moderno. prec JJTitore dei tempi. ma non sarebbe di– venuta un principio alm 0 no cli realtà come si presenta oggi. E" veri;isimo che per ora la donna opc- 1·aia e-d impiegata paga un po' cara la sod– disfazione cli essere padrona di qualche sol– do, senza umiliar.si a chiederlo alla fami– glia: la sua vita non è ancora soccorsa da quei provvedimenti sociali che devono im– pedirle di affaticarsi troppo, cli essere trop– po a lungo occupata, di trascurare il suo onesto svago, e l'educazione della sua "intel– ligenza e della sua coscienza civile; ma ciò avviene non perchè sia un male per sè slesso che ella lavori e guadagni indjpen– dentemente la sua vita, ma perchè il la· varo è ancora sfruttato per lei e per gli uomini del proletariato. Il lavoro non clonebbe essere il marti– rio1 la condanna, ma la libertà e la gloria di ogni individuo civile in una società che fosse gjust.a e bene organizzata. E libertà e gloria diventerà il lavoro quan– do sarà sottratto allo sfruttaMento del ca– pitale, lflictndo- -J:a:-"gio::;bria ::HJtfaiista -a,•r:it ..,__ regolala la ,·ila sociale in modo che ogni lavoratore, dopo d"aver proclotlo tanto che basti ad essere largamente utile per sè e per la società. non più siuttalrice, lro,·erà il tempo e I€ forze fresche da Yi,·ere per la sua intelligenza, per ìa sua coscienza evo– luta, per la sua gioia onesta, i suoi affetti. Il lavoro non sarà più la condanna a vita, del prole.\ariato lavoratore di tutti i gradi, quando avrà degli orari ragionevoli si svolgerà senza fatica deprimente, non impedirà, di partecipare alle forme supe– riori della vita che oggi sono il priYilegio dei 59li ricchi che ci opprimono e stroz– zano. Ma \ohi cambierà i destinò del lavom oggi salarialo e stipendialo? Il socialismo organizzatore delle masse. rinnovatore del– la poliLica, educatore della coscienza umana secondo il diritlo e la ragione, il soc(ali– smo che senza armi micidiali e selvagge compie e comJ)irà la rivoluzione benefica dell'ordinamento sociale. E come combatterà per i lavoratori, così combatlerà per il riscatto del lavoro delle donne. Ma la forza di vincere contro le for– ze nemiche gli verrà dalla solidariek't di tutta la geni.e proletaria. Se llt donna lavo– ratrice vorrà prepararsi e preparare aJle sue figlie (le lavoratrici ciel domani) un avvenire di gioia e di libcrlà per le vie del lavoro redento o rispettalo, dovrà orga– nizzarsi nello leghe, dovrà rafforzare il par– tilo di classe: il sooialismo che la difende, cho lotta per il suo diriLl.o. ABIGAILLE ZANETTA. Nello sciopero generale di Como - so– lenne mae.,!.osa manifestazione cli idealismo operaio - le donne occupano un posto d'o– nore. Facendo causa comune cogli appa– i·ecchialorj ai quali il capitalismo prepo– tente nega il diritto di organizzazione, le lavoratrici hanno abbandonalo gli stabili– menti per sorreggere colla solidarietà, col– l'ec mpio, coll'incitamento, la difesa dei d·i– rilti conculcali dei prole.Lari. Quanta virlu civile, quanta abnegazione - nella forma modesta, nella sostanza eroi– ca - nell'atteggiamento di queste sfrutta.le ! Da quesl.e colonne rinnoviamo i saluti e gli auguri che a nome della Direzione e dell'Unione Socialista femminile alle scio– peranti rivolgeva nel quarto giorno dello sciopero la nostra compagna Balabanoff.

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