La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 15 - 14 settembre

Anno Il. - N. 15. 14 Settembre 1913 Conto corrente colla Posta. ESCE LA.. 1.a E LA.. 3.a DOJH:ENICA.. DEL .MESE • ■ ABBONAMENTO, Un numero Cent. 5 Anno . L I.SO Semestre .. L. O.BO REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: ~,, 50 copie. L. I.DO 100copie.. L. 2.00 ESTERO IL DOPPIO r ullimo !alula nelle miali!le i aliane ad AUGUSTO BEBEL .\"e! rne~lo coro dt.'ll'unanime 1i1npianto non potè mancare la voce delle compagne italiane cht al Grande Difen:;ore dei disere– dati. e della donna in ispecie, dPvono quan– to gli deve ogni socialista, ogni donna che sente le catene di classe e di sesso, che r;of– fre e arrossisce delle vigenti ingiusti:.ie, che è fiera e orgogliosa d"aver trovato nPl so– cialismo. { nelle ardite concezioni di Bebel in particolare, la via maestra che conduce alla totale emancipa:.ione dd genere uma– no da ogni giogo. La cornpag1la Balabanoff. inca·ricata a rapprese1llare i ,wcialisti italiani al fU,nera– le del Grande Estinto, espresse, pochi mi– nuti prima che .4-ugusto Bcbll venisse cre- 1nato, tutta la venerazione e tutta la grati– tudine delle socialiste italiane per il Gran– de Duce. disse del tulio loro profondo e du– raturo. Disse pure chl chi piange e dolora e ringra::.ia non sono i pochi commenwranti e presenti al triste convoglio. 1na gli innil- 1neri e le innwmere. gli um,ili e le sconosciu– te che mercè la di lui opera hanno trovato e troveranno torgoglio e la ~alde:,za di con– vtn::.ione ntcessari per lottare per il lunii– noso ai-vento del socialisnw .. ... Il nosfro Bebel Ora che tutti i giornali e tulle le riviste del mondo hanno parla!o di Lui e ne han– no elencalo le virtù e le qualità e hanno dello chi egli fosse stato e come nella sua vita si personificasse l'ascensione del pro– lelarialo di lutti i paesi ,·erso l'emancipa– zione da ogni giogo, mentre Egli fu duce di tutti coloro che a questa difficile ma glo– riosa ascensione partecipano e partecipe– ranno. che cosa rimane a dire a noi su questo foglio modesto che giungerà alle no– stre lellrici tre settimane dopo la sua morte? Eppure dobbiamo dire qualche cosa, per– ché fra i lutti che hanno colpilo nn.terna– zionale socialista. nessuno è stato cosi pr0- fondo, nessuno lascierà un vuoto così in– cancellabile come quello dovuto alla morte di Augusto Belle!. E ciò dicasi specialmente delle donne so– cialiste, onde si può affermare senza esa– gerazione che quelle socialiste che hanno seguito il suo feretro, o a dis!anza !"han– no accompagnalo all"ultima dimora, con tutta la tristezza delle loro lagrime, han– no pianto quel giorno il più caro fra i più cari. il più amico fra gli amici, l'amico di tutte le ore. Bebel ha avuto la nobile missione di di– fendere, durante tutta la sua vita due ca.– tegorie di oppressi e di <fruttali: il pro– letariat-0 e la donna. Egli li ha dife-o sempre e dapertutto non solo, ma ha indirato loro, incitandoli col proprio esempio di tenace lotta per un idea. le. la via che gli sfruttali e gli oppressi de– vono seguire J)€r assurgere alla di1rnit.à d1 ,sseri umani. per rivendicare i propri di– ritti. per vincere tutti gli ostacoli che si op– pongono alla emancipazione tot.àle degli op. pressi e degli sfruttati. Bebel fu però non solo un milite devoto dell 'idoo.le, un duce coscienzioso un rivolu– zionario cosciente, un e,ratore r,r.,tt,nte, uno scrittore efficace, egli fu un colos;o di vo– lonla e di abnegazione, un gigante nel sa: per subordinare ogni azione propria a/!ll in!fressi della classe cui era nato. '.\on per nulla i borghesi tedeschi pure così atrocementf' severi e sfacciatamente in!!iusli coi socialisti - commentano la per. di!a subila dal partito e dal popolo tedesco, dicendo con rammarico " anche la nostra cla.s.se avrebbe bisogno di un &bel ma dalle viscere della società borghese non na.– scono oramai eroici difensori d'un ideale come fu quello che arnmò durante più di dieci lustri ogni pensiero ed O/!r.i atto del vegliardo Bebel " MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO Non si può capire la grandezza di Bebel senza tenere presente !"epoca e !"ambiente in cui nacque, crebbe e laYorò. Egli non ,·enne al mondo erede di una doltrina so– cialista, testimone della loL'a di classe. Do– Yette conqui:J:ire, mercè i propri :::tudi, la prima. preparare le armi per la seconda . Entrò nella loti-a per l'esistenza da arti– giano, do,po aver sofferto a casa la iame. a scuola le umiliazioni. due tor.ture che la so– cietà capitalislica infligge agli orfani dei poveri. Per molto lempo il suo ideale fu quello di mangiare vane a saz,:età. ~a la madre. sprovYisla di mezzi, lo iniziant al– la.. rassegnazione. 1( Figlio mio. diceva es– sa, quando egli chiedeva una seconda ra– zione di pane abituati a chiudere il sacco anche se non è pieno )>. Ma il giovane Bebel non rinunziò al pa– ne ... spiriluale, il cui bisogno si faceva sen– tire con intensità insanabile. Lavorava dal– la maltina alla sera e a lavoro compiuto si rnelteva a disposizione di chi lo incaricasse di servizi domestici 1 estraeva per i u privile– giali ,i acqua del pozzo. oppure prestava servizi a chi giocava alle boccie. QuesVul– timo 1< esei:cizio ,i riusciva sopralutto peno– so al suo debole organismo esausto dal la– voro professionale, debole pe~·denutrizione_ Il giovane proletario non cedeYa nè alla stanchezza, nè al dolore fisico: si assume– va il lavoro straordinario per poter fare una -------~ rità dell ·uomo. Per chi ha letto il libro di Bebel sulla " Donna nel passalo, presente e avvenire ,, rifulgono chiare le cause esleri0- ri che la fecero schiava, dopo che altre cau– se e altre condizioni ne avevano fatt.o il ca– l)O della famiglia e talvolta anche della Lri– bù. Cadono .tulte le u t-eorie u demagogiche àella innata inferiorità della donna di fron- 1t' alla dimoslrazione esatta del valore so– ciale della donna.. cadono tutte le pettegole dicerie sulla elerna schiavitù della donna di fronte alla dimostrazione dei rappor\i fra rasseUo H:onomico della società e le condi– zioni della donna, le forme di convivenza fra uomo e donna. \"essuno meglio di Bebel seppe svelare il caratlere ipocrita e interessalo dell'atlual~ matrimonio •e legale », ne~suno come lm seppe trovare una. spiegazione umana per il tris.te e umiliante e sanguinoso fenomeno della pro~tituzione. I\'essuno a pari suo sep– pe tracciare l'av\·cnire d~lla ~onna, m~m.– bro cosciente. libero. fattivo di una soc1eta di liberi e di uguali, e nessuno come lui seppe trovare é rivelare ad altri ciò che di rellamente umano si nasconde nell'essere intimo degli ~chiavi e dei reieUi, nessuno a pari suo seppe fare amaf'e la libertà a chi per delle generazioni era stato costretto a rinuncian-i. Come è noto, Bebel scrisse il libro sulla u Donna >> quando abitava la.. fortezza ove Augusto Bebel sul letto di morte. spesa ,1 straordinaria 11, quella dei libri, del– la possibilità d'istruirsi che a queirepoca. meno ancora di adesso, veniva offerta o fa– cilitala a1 figli del popolo. Lottando colla fame e col sonno, Bebel acquistò le armi che condussero lui e con– durranno il proletariato inlero alla più ago. gnata delle conquiste: una fiera e profonda coscienza socialista, una fede incrollabile nel divrnire sccialista della società. Oggigiorno una buona maggioranza parla con orgoglio o con timore con mai,giore o minore conoscenza di co~a. con ardore d1 apostoli e, odio d1 interessali e di danneg– giati dalla più o meno pros~ima emancipa– zione sia rlr·i lavoratori che della donna. I nuovi tempi si sono imposti, è diffìrile chiu– dere completamente occhio alle profonde trasformazioni r·he si stanno operando ,. a quella piu profonda ancora che s1 st..aprepa. rando nelle vi,rere stesse rlrdla societa. \ quell'epoca invece ci voleva un acume -.;lraùrdiw1r10. un torag.'!io più unico chr• raro JH:·r uflf'rrnare ciò che oggi s'impone con evid<·nza indiscutibile·. Ciò dicasi spe– rialmentr, della donna Br·b<-1 fu il primu applicatorr• del metodo ,c1entifiro alla com– plf!".!~a qu1:-itione femmini!P, il primo che a que-ta quhl1onr• tan•o ardua volle e seppé dare soluzionr- coinplr·ta C' dignitosa. Non affermazione platonica o filantropica dr•1di– ritti d<~lla donna non insipida qrnrnto inr·on. rludrnte proclamaz10n1• d1,ll· , ugua!!lianza dld sessi "· ben5i analisi profonda, indaginf' cosci,-nz1osa delle cau,e che misero la donna in tali condiz10ni d'inferiorità sociale, poli– tica td economica. da farla i,a%are per un r·:--:--r;rr: inff'rior<- f' fan ~orp-en_. la ~upfrJkiale quanto io'rre-,ata if/!Kencla della 0 uperio- era stato relegato per l'ardita avversione al. la guerra. l'ril'(ioniero, rolle dedicare il suo tempo, i suoi studi a quella immensa schiera di prigioniere che non accampano diriUi per– chè non san no di dovere e poterne eserci– tare, a quelle innumere doppiamente sfrut– tate e doppiamente diseredate. Ecco a chi il Grande E&\into volle dedi– care il primo e più poderoso e più impor– lanle fra i suoi seri.Ili. Ma non solo col libro, colla parola e col– l'.esempio Bebel servì la causa della reden– zione femminile. Risulta anche dalle sue ,1/emorie come ogni intervento di donne al– le conferenze e ai comizi - a quell"epoça co:;a rarissima davvero - fosse per lui un segno oltremodo lieto e promettente. Ai primordi del movimcnlo socialista femminile, quando non solo gli avversari, ma tal voila neanche gli stessi prole.!ari ar– riva vano a capire ed apprezzare la nec 1 essi– là e la grandezza del movimento socialista fc-mmrnilo. allora interveniva e s'imponeva il monito autorevole del Grande propugna– tori· della causa femminile. Spingeva alla lotta le p111timide fra le donne, ed agfi uo– mini dimo:;lrava con eloquenza lu!ta sua r·omc, fosse poco socialista e poco capace e 1il-1(111J d1 ;pezzare le proprie catene quel proletario ,, socialista che nella sua com– pagna d1 ,·ila o di lavoro esitasse ricono– scere una collaboratrice indispensabile quanto /!r!ld1ta. Tra le m1Jl1duccento corone che in se- 1<no d1 cordoglio e d1 gratitudine,' furono portai<::alla salma di Augusto Bebel. m que– sfa densa sdva d1 fiori e di nastri rossi spic– cava per il ro,so acceso, per le dimensioni ESTERO IL DOPPIO e per la forma la corona che la compa.,na Zetkine fece deporre a nome deil'fnlerna– :.ionale Socialista Femminile. E senza che si fossero dale disposizioni speciali, fu que– sta la corona che fu messa vicina alla salma e accompagnò il cada vere e dopo anche le ceneri, all 'u!Limissima dimora, dove Bebel voleva che le sue ceneri raggiungessero quelle dell"amaLissima moglie. Bebel fu doppiamente nostro, come dop– pi sono i vincoli che legano le donne socia– liste al partito e all'ideale socialis!a. E senLiamo doppiamenLe anche il lutto che ha colpilo il Socialìsmo e il Proletaria,.. lo In ternàzionale. A. B. Bebel proletario Behel è un prod01to del proletariato, ed è, fino ad oggi, il più bel prodotto che esista. Egli è nato, come nasce la maggior parte del genere umano, in mezzo alla povertà. La madre, che era stata serva a ~.fagonza, aveva ottenuto, per lenire la niiseria della famiglia, di Yendere a:i s.oldati, -sccdelle di patate fu– mant.:: sei centesimi per scodella. Il padre era sotti..tffidale, e le condizioni dei sottufficiali prussiani erano allora miserabili. La vita di Bebel fanciul,!o fu, come quel1a dei suoi fratell;, !a vita di tutti i figli del po– polo: poco pane, molta vivacità; molta elasti– cità di membra. Collle fosse scarso il pane per sè e per i suoi fratelli, lo racconta egl!ì stesso neJle .sue Memorie. Dice che la loro cena con– sisteva iii una fetta di pane spalmata di un ~eggero strato cLi burro o di conserva; fetta, che era i.nsuffici-ente ai bìsogni del loro stoma– co, del che si ra,mmaricavano colla madre, e quella povera madre, con quel cuore, era co- · stretta a rispClndere: u Figlioli, qualche volta è necessario chiudere il sacco· prima che sia pieno! u Qualche volta? - dice BeOOI- sempre! Oh, poter chiudei-e a sacco pieno, che felicità! E così, e così come lui, un'infinita turba di picco.li , in tutto il mondo, deve chiudere a sac– co non ancor pieno! Ma benedetta, diciamo ora, qu-ella fame, se ha concoi so a fare di quest'uomo, l'espressione massima delle ri\·endjcazioni proletarie. Ma i bimbi del popolo devono presto togliere alla famiglia il loro peso e guadagnarsi il pane. I bimbi del popolo non possono seguire le inclinazioni, nè temporeggiare negli ozl della casa paterna. Così di Bebel. Egli dovette presto allontanarsi dalla propria re.miglia e vagabon– dare per la Germ3.!lia, per guadagnarsi il pa– ne. Faceva il tornitore, e come molti operai era costretto dalla necessità a recars.i da un luogo a1l'altro, di città in città, con pochi meizi di sussistenza. Anche Bebel t-ese Ja mano a ri– cevere i sei kreu:::er che !e città regalavano agli artigiani di passaggio, per evitare che mendicassero. Anche Bebel soffri le umiliazio– ni e le piivazioni che soffre la classe operaia ohe non ha potere nè mezzo: anch'egli cercò ri– poso nei fienili, montò sui carretti, per alle– viare le fatiche dei lunghi cammjni, battè alle porte per chìeclere un pezzo di pane, tutte ~e \'Olte che i sei li.reu:::er mancavano. Dopo molto vagabondare, lo troviamo a Li– p.sia: qui si trova bene, ma il padron gli dà un cibo cosi scarso e cosl cattivo, che per p.ro– testa, egli, ohe non era ancora soaiaJista, ed i suoi compagni si astengono da I l~voro. Il cibo viene cambiato. A Lipsia, Bebel entra n,el mo– vimento proletario, come un appassionato del. l'Idea, senza cultura, dotato di un'intelligenza vivissima e di una percezione invidiabile. Ha la fortuna d'incontrare Liebknecht - dottrinario - che pone la base alla sua oultu– ra: insieme fondano il Partito Socialista. E poi incomincia quell'ascesa ohe tutti cono– scono e che, osservando le origini dell'Uomo, ci meraviglia, ci stupisc,e. Quante cose non dimostra la vita di Bebel!' Essa ci dimostra come, non solo la passi0- ne per l'Idea, ma la convinzione ch'essa. dovrà tiionfa.re , unita ad una inteWgenza e ad una \'Olontà ferace, po~sono fare di un uomo, un uo– mo veramente grande. Però, noi amiamo in Lui questa vita umile ed oscura che lo ha spinto ad es.sere l'apostolo di tutti gli umiliati, e fra questi anche delle donne!

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