La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 14 - 17 agosto 19

rno Il. - 1\. 14. 'o/; Dott. Anna Ku!isciof[ '(O . Portici Uallieria 2 .i Difesa defle La\'oratr,·c,· ~ c-.'c. corr. post. maggw) , , MILA.XQ e Difesa dell L ____________ e_a_,_oratr,-c~st. '7 Agosto 1913 Contn ro,nnte colla Posta. • • ESCE LA L" E LA 3." DOJU:ENICA 1>EL 1'..CE:-,;E !!I • ABBONAMENTO: Un numero Cent. 5 A1rno L 1.50 L. O.BO 1 REDAZIO E ED AMMINISTRAZIONE: :)o copie. L. 1.00 100 copil'. I.. 2.00 ESTERO IL DOPPIO Antimilitarismo socialista Le mullt>plici e profonde razioni che clo– ,Tt~bb1:rv determinare nelle prolPhrli.>. più ancora che nei proletari. un atteggiamento cti 1rr1ducibih. 1 o:::-lililà al rnilitarbmo t· a tutte !r -,ut' manife~tazioni. sono !rop110 o,·– ,·1L !it:r do,·er e,~ere nuoYamenl-e elencate ,:~i e 11 !-li que.;.t1 colonne. Eppure. nono– ,tant,, , lie n que-to momento l'Italia al– tr·n·er,1 un periodo in cui ra\·,·er-..ione e la lntta ontro le manife::-tazioni del milita– n:::mu ayr1•bbero do,·uto e::-~re doppiamen- 1e mten~-~. mancano a.;:--0lutamente le pro– \"t:: di L-tlt• orient1.mento dello --.pi rito e del- 1·aziont.· !1rol 0 -laria femminik. Il modu di manife::-tal'e la L"o.-:cientl' e te– nare oppo.-:.izione al mihtari~mo è uno :,::o– lo; quello cioè di aderire al modmento ~o– ciali~ta. di fare parte delle ur!!anizzazioni t..-conomieht: e politiche della cla~e laYora– 'rice. Il gnnd10,o S\·iluppo del moYimento ..;.ociali~ta iemminile in Germania - in no– ,·e me,1. il numer,J delle donne inscrilte al par itlJ ..ocialbta in Germania e aumentato -·.;,,a percen•uale dell'lumento nelle file tn.Oo 1. ...;orpa:-:--..ando di moltissimo 11 de:.-li uomini e da attriLuir~i in !!randi:-– -,ma parte alla ,mania delle conquiste rolo– P1ali. alla feblire della politica imperiali- c:.nno ...;t:\t• in,·a_,i rJ.q_,,;;:,~i rfirie-Pni,ir ~o\·ern, 1n Ge;mania e che hanno culrni– :-iato nell'apprornzione dell'aumento delle ..;,> .... se ini!,tari. Il partito socialis.ta tedesco !13. -n·la'o al popolo il carattere anliprole– t 1.r1c l rdM...;rf:'na capitalista di que.-:to -•1en·a·nentc. della p,•litica. e il popolo ha '"1-p<..1'.".''& ('ntrandn a fare part.e del parti– + , ~~iali,~a umca 1•re-anizzazione che pos– ---a;., vo-:lìa domare il milihri~mo. minan– done .:1. '5tk~.sa '>rit!'int e rae-ione d"es~ere: ... a -o(' -::. c1 capitali~tira Ed hanno rH-.,-,,tr, alla -fida le più col– ~1 e ri • flagello militarista. le proletarie. f' la !oro rbpcr-;ta è tanto piu F>ffic-act-e m1- rJaC'c rra m quanto rhf:' ziun!?e ina~pettata Fine, a porh1 anni fa anche in Germania le cla~--1 d.ri !!enh f>''Jf('-rono sperare nell'ap– pc::-trii, pa~sivo di quf•lla tale armata di rb::TVi •hf.: venr,1-> ,-rr,t tm a dal!t~ donne, ft: quelli, a-.-.f-nli dalla vita ~or·ialP umili l: ra----Pzriati,, +t-nt:ino a tf'nPre lontano dalla lr,t 1 a d cla~f:' anrhe 2"1i ur1rnini. Pi:-r la G~rmanu qu ·:,U'J pE:riodo idilha– co t finito. I/· d(1nni:- merr·.t: lintf•n~a prl)– paz1nda :-,OCJaiic.ta{ hannr, acqui:,tato crr ... r-u,nz-1 d~1 pror,ri d,rit 1. ~ntono il h1~'.r -:no deda lotta r>'~r la rrd(..nzione df-lla pro– fiTHi rla;,.st Chi ("r.,nrrV:- Ir1 sf >rz,_, tenace chf- allf' no ~'rf.- c,,mrmrne P a1 tfJmpagni tPd~:hi ha co~•atr) qur--st'> r(-.n•E!lJQ. magrdfirrJ ,~ r,ro– m'" trnte d~lle forzf, rivoluz1onar1e ff>mmi– r li nrJn puo nr.,n .::i~ntirP profond·1. J'{ratitu– dine ver.-,o i faut0n di questa difficil,:. quan– t(J fi1::ra trasfùrmr1ziùnf- del prolet:iriato r,>m m,n1Jr, Vad« da que--te modEe,l.e colonM ,I -r J-:tr(., ricon~r:en.t,:. t·d ~ntusiasta aiuto al la 1nstancubile comfJU!'.!11~ Zetkrn th+'- ha fqr dato. ariirrrnt,.,, IZlJJdato. rr, ~iu o qu,:.c:to -ran<iir_,~., rnr.,y mt-rifu P•n-mù lf- nrntrr• h•f– ric r·hp fra le r,m di rYntomila donnP in ---cr1ttf:- al r,ar~itù sr.><·ialtsta. per lù mn1rJ rf<r tornila appartNwr>n,_, al pro!Ptaria ,, f~' la par,.,Ia sr.,rial1~ta " il J?iomale so<-H:tl1 ta femminile I 1·~'Ua1?l anza fondalll e d> retto con imparett~!T1b1lf- \'aln1tia dalla r.<Jrn– paena z,.fkin c-h1->IF- ha fau,., assurcu~re a' oosto ch'h;:;f ifrupano r.,g;r1 l'ayan• .e-uard1a dPJ mo,·imPnto c:.ociali'.".'ta rnt""rna z1onalP. A tutif: le cornpag-nE:' note. P iunoti• chi! ~, :-::J"JnO priv1te dt-J :-,Onno r~r frf-quPntar<:: le lr•ziuni e le a;..,,.mhh~P 'l p~r }pg-g-f•rr· e '-lu– diarr- a tutte P rnn mr·ri rhf- h1.nnn --fldrtfP MILANO - Via S. Damiano, /6 - MILANO ):( le 11·p dl'i capilalisti, l ironia dpglJ inco– !>Cienti. e rhe n('ll ·orgoglio cl ella nuo\'a con– vinzione ~cia]bta hanno trovato la forza di superarC' 1 ulte le difficoltà non esclusi g-li ~tupidi preg-iudzii o il volg'lre egoismo d1 ,p1P,1,tl1 , omini rhe vcwrl'hlu ..rn che lP don– ne rimanessero schiave - a tulle queste militanti della sublime causa sociali~ta, un :-;alulo rd un evviya eornn1o~so rd enlu– ...:i·1sta ! .\hhiamo 2."iì1 drtto che uno clP~li stimoli per il pa~sag-2"io al ::3oci,1lismo di un numero osì rilf'Yantl' di proletarie, è stata la pro– ,·ocazione g-ue1-rafondaia e militarista delle ·la~:--i dirigenti. n militarismo è una delle più spicc:1te manifestazioni micidiali del capitalismo. ma purtroppo non l'unico. Es– so ya combattuto. non da sè. con una ta– tica o un metodo speciale ma come arma potC'ntl' di un potenti::-simo nemico: è la 01J1bra ciel eapitalismo e come tale va t'On:--idPrala e osteggiata dalla classe lavo– ratrice. Poichè ora in Italia molli partiti. J)C'I' erea1·si delle benevolenze verso la classe la~ ,·oralricP c,·i~eranno ad unico capo~aldo del proprio 11rog-ramma elettorale. la rivendica– zione tendente ad addossare le spe:-;e della ~urrra tripolina alle classi priYilegiate. è bene preci~are che i :::ocialisti considerano il danno finanziario derh·ante dalle guerre C' rial militari:-.mo per uno dei danni che del militari:--mo wno le inevitabili conse– e-uenzC'. Per quanto - e l'Italia proletaria ne sa rlire qualche cosa - sia addirittura t11~11lrflJJ..1hilp il rl::1ri,....n fhu1n7i~rin ('ho ;1 'l'li– litarismo e le guerre reca.no al popolo - anche ~e le guerre non falciassero le vite umane - le si dovrebbe chiamare. micidia- li. tali sono le ripercussioni che sull'ali- mentazione del popolo. sulle condizioni i2"ienichf' della vita, sulle crisi del mercato hanno le "1.lerre e la loro costante prepara– zione il militarismo e le spe~e improdut– ti,·e ch'esso presuppone) pur tuttavia il d'in– no moralP che dal militarismo risente il proletariato arriYa ancora a superare• il dan– no finanziario. ~on p:.irl1amo neppure dei fiumi di sangue umano che il militarismo, l'armala concor– renza fra i popoli. \"iene a costare. Sono con– statazioni I roppo dolorose. esperienze lror,– r,o recenti pf>r l'Italia pc·r do,·erl<• illustrare qui Siccomf• l'opposizione al militarismo d~v<~ essc·n perenne nelle masse t• drvP !-ìO– pra vviver<· allo sdegno <· alla rl'azione che provocano nella coscienza prolC'taria alcunr sur> mnnife~hzioni più PvirlPnti come la .l?Uf:rra giova rilevar(-> qui rhr il milita– ri:-.rnfJ a~isce anche quando ~c·mhra che non agi...;('a. Acd~P in tempo di paf'P fra i popnli prc·pnrando altre_. .'{Uerrr• { :L~f•ndo contro le rJa.. disf•rf•dalf' in .•empo rii ... ,.ioJ)(·ri e rii ag-itazi0ni :,.;,. (•f---:-.sa di csserf' pf-ri<-oloso. rle– primf·nt1• r><·r il nroletariato in tempo d1 trr µ-rrn fra l<· das:-.i, !)()irhP la ~ua funzione firin('i1ialr• <·h1• P q11,•lla di rollivarP la solto– m1-,. Ì(Jflf• alla antoritit colpi~rf> o.cmi spirito rJ1 fi,-rr-zza ,. rJ'inrJin,•nrl<-nzn EN·(J r,r•rchi• lu giustizia n milil'lr<· •1•ndr•a mortiflr,arr rn·l ..rilrJato anzit11llo la ~m1 n,-r,·zza di ritla.dino (• rli uomo. erro pr·rt•hr• NJn cmi:-.rno OJ:rOf>I' crc·""Cf:nt<' si stab1 lisNJfl'J f! t-i anziùna.nr> J,. r,iu l:randi lri– dc:rit, di rmrita fra "pPna )J f> u r,astigo ~,,. c«mdo d1(• limputatr, apparlE·n~a alla catr• ttr>ria dr-~I, , inh·riùri o d1·i SUf>+"·riori Er·N, fi,-rr-hi~ rn r,tHf·rma tr,Jvari<J an<'ora ap f1l1razi,Jfll• qtJr•i rriteri di dii::.11g-un,ulinnza uman;1 ,-h,• l'in 1 r<Jduzirm,, r1,-11,, ma('('hin,· ne1la f>rrKJuzirmr- dPllr• m,-rri ha 1•limi11alo r ta f•lirninando rhJla rr.,.,,..if·nza prolrtnria 11 <Jlrlat,, dr-w dirnPntirar,, d l•SSl•rf•rìtt.arli– ft(J ,. ur>mO dr~,·,, d1w•ntarf> c.:.tr11rnr to dr·l~ J'allr11i d<>1ninio u, propri frat1•1!1 Chr· ,·o--.a vi può P<;sr•n·di J>IIJ ,·ontrario alla NJ ... riN1za ,. all<• idr~aliUt rlr·lla fJrr,lr•ta, ria <><-iali,ta, dr•II urri~i<mr> nr•l suo n~lio d,, r·rifim<·nl di fic·rr·z1 ... a ,. rlinr1Ir .. ·rirln1za urnctna ., Il e· lto di qu~ti ·pnfimPnti n,,n l• hr:,;e il compi~o pili g-lorio:-o della madre socialista? Non è il suo sognu più ardC>nte di ,reclC're nel figlio un milite• cleffidea ·t TI capitai ismo mt 1 lt(• in pericolo la vita drlJe generazioni, ne pregiudica lo s,·ilup– Jl<'- · nrnt11.le e ideale. 1H.: riduce l'esistenza ad un calvai·ìo penoso e umiliante. Il mili– tarismo esisle per mantenere in vila il l"il– pit.alismo. ciel capitalismo al popolo prc– ,;;:,enta gli ste~~i d:.1nni: minaccia la , :ta umana. tog-lie alle giovani generazioni le migliori energie e atten.ta a ciò clw del pr' - let~riato è il tesoro più inYiolabile: alla sua fierezza cli classe e individuale. U ~{)IO sentimento materno non basta ner C'JJT:– prende,·e tutto quanta la b1u-bara mif-sinne del militarismo. ecco !lerchè alla lolla nn– lro di esso sono chiamate lutle le schiaYe del rar,italismo. lutte quelle che sentono le prdprie catene e sanno quali gono le istitu– zioni reazionarie che ostacolano l'emanci– pazione oroletaria. Lr proletarie sono contro il militaric;;rno prrrhò esso le ostacola nelle toro lolle contro le rlisugua,!?lianze e le ingiust.izie C'ron::ir.1~– che e noliliche. mentl'e il bisogno arr:1,-:.nt:~ cli distru_g-g-ere ogni sopran·ivrnza di rlisu– !!t1aglianza le spinge a sYiluppare nei loro fkli quel sentimento di ribe!lione e di fie– re2..z1. del quale il militarismo è nemico no– lenir e subdolo. Senza socialismo non ,·i può esserp op– no~izione al militarismo, nè rompl'eosione drl suo romnito reazionario colla cof-rienza e r!l..:lione ~ocialista le donne. rome trli uo– ,.,~ ,,v,il·,·n.ìiiì(, (ùli-,i 1tri•.;..;,rn1,i1; (11 mili- tal'i.::.mo r ad mmi allro baluardo del ca– pita!i~mo . AL DI LA DEL CONFINE Per lenire la miseria delle madri e dei bambini. Poco tempo fa le due Camere delìa Pen– silvania approvarono una nuova Jeg-_geche certo a quanto pare non •arderà ad essere introdotta in altri Parlamenti degli Stati Uniti Si tratta di una nensione per le madri ri– maste vedove. Finora i bambini delle ma– dri indigenti venivano ricoverati nPgli or– fanotrofi. Viceversa la nuova IC>ggenomina df'llr isnetlrici incaric1te ad indagarr sulle condir.ioni materiali dellC' madri vrrlove. Larlodve la mancanza di mezzi f' !alfi da rendere imnossibile una normalC' alimen+_a– zionP Pd educazione dei hamhini lo Stato 1rrQrrla una !)ensione fin al momento in rui sono migliorate IP conrlizioni òellr ma– rlri. fino al tPmno in cui i figli rominriano il ,E"narJa,l?Tlarela ,·ila TI ma:--simo rlr\ c;;us– sirlio mrnsile nar.rnlo dnllo Rt.ato f' rli r. 00 J')Pr nn flg-lio, di 100 nrr dur flQ"li ,. rli 130 nPr lrf' figli. rrnanrlo il numrro rll 1 i fla-Ji ?i i::.up,.riorr• ai trr ln, m1rlrr r,rrrrnisrr li– rr 2;) mrnsili in niì, ppr og-ni fìg-lio l1 nar– lamrnto ha sfnnz.irtlo nr<w,•ic.nriamrnlr la omma òi un milionr all'anno ner venire in ninfo al1r marlri vPrlovP Hrn n()('a rosa rlnvw·ro in ronfronlo 3 riò rhP lr marlri rirrhr vrdovr o mr11n. pos– S()no -pr•nrlr>r nrr i lorn fle-li mA a-ià rrual– rhr ro-.a in ronfronto rii narsi rlovp lr ,·<' rlow· ('>, a-11orfani ..;ono lasciali in IJalia rlrl r•ac;or· rlr,lla nii'1 nrra mi:Pria r rlovr ari <""-· P c;j r1rqn q11aJrrnsi rlirillo ,. lP si ('sponr al la piì1 fra~ira r 11mil1a111!•rlr•llr situazioni qn,·lla rif')P di clovrr rirrH·<•rrr all'niutn altrui nrr non morir<• <li rarn,, TI ~11'-sirlio rh<· 1 olli1·nr dallo ~lato~ la rr•-.li 1 11zionr rla narff· <li chi ammini..;lr il patrimonio ·rwrnlr> rii 11n·1nartirf'lla rii riò r•r•h -r~•lta ai mrmhri ridia roll<'liività: ~ 11rr,11rio ronf)'i~to dr·ll'aiuto indivirlualri P flr,lJa ,,nn rnaI nhha tanzn mal1•d1•!ta {,!11n– trr1pin ESTERO IL. DOPPIO Augusto Bebel ll nostro giornale, uscendo questa volta, dati i tre giorni di festa tradi– zionali, con tre giorni di anticipo, va in macchina proprio nel momento in cui ci giunge la terrificante notizia della morte di Augusto Bebel. Ma se anche lo spazio e il te,npo non ce lo vietassero, non avremmo la forza, la presenza di spirito necessario per scrivere di Lui in questo momento, per tesserne la biografia, per tentare di dare alle proletarie, alle co,npagne specialmente, una idea sia pure debole, di ciò eh' Egli fu. Tenteremo di farlo un'altra volta. Piangeter.e, piangiamone la morte. Compagni e compagne! E' morto il pili Grande fra i Grandi. E' morto il nostro Duce, il vostro, o proletarie, perchè alla sua penna è do– vuto il libro che rivendicò alla proletaria un posto d'onore nella vita e nella storia additò nel socialisrno il n1ezzo infallibile della vostra en1ancipazione. Milioni di donne sparse nel mondo intero devono a quel libro la via sicura che hanno scelta e che seguono - ac– canto ~i loro fratelli sfruttati - cam– minando di lotta in lotta, di vittoria in vittoria - verso il socialismo. E altrettanto deve al Defunto il pro– letariato universale .... UNALAVORATRICE contro la stampa femminile borghese Un:t tessitrice inglc::.;e cosi scrive ad un giornale socialis.ta: (< Ancora una volta la lellura delle pagi– ne, che i giornali borghesi dedicano alle donne, hanno suscitato in me malcontento e disgusto. K il vecchio vangelo che ,·iene sempr_e predicato all'l stessa maniera da dozzine di scrittori, in centinaia dì ri,·iste e migliaia cli giornali. (( Lavoro e economia domestica per ri– spanniare il centesimo})_ Odio queste « pagine femm111ili ii di un odio inestinguibile, odio i loro ,tu1lidi, an– tiquati, insipidi consigli che lendono a fare creare nuove catene ... :'.lai una parola che tenda a fare spezz•1re le catene vecchie. Poi– chè sono delle vere catene. quesli idoli del focolare, ai quali le donne imolano la loro esislepza. Tulti questi suggerimenti per i piccoli lavori ft,mminili, tulti questi consi– gli cli consumare le poche forze che riman– gono dopo il lavoro in fabbrica, nei lavori di casa, tutto ciò ruba alla lavoratrice le po– che ore di riposo o quel breve tem110 che avrebbe dovuto dedicare a cose pili ~erie. Ecco perchè codesta stampa borgliese rap– presPnta un Yero dttnno. Essa tende ad al– lontanare la donna da ~rand1 l' nobili idea– lità Se queste scriltric1 s•uct1assero I pro– blemi sociali, comprendert,bbero che quqn– do si è la,·orato un dato numero di ore ne– gli stabilimenti o in casa io stessa 11- voro dieci orP al giorno n-t'll 'indu~lria co– toniera è un insulto sentirsi dire a quali mC'zzi si debba ricorrC'rP per economizzare sobbarcandosi a rtellC' nuove fatiche onde risparmiare qualche lira nel bilancio do– meslico. Non vedié~mo mai i_giornali insegnare a_gl1 uomini il modo d1 fare un p'lncioL!.o da un p~io di mutande consumate, o il mo– do di fare una pipa da un pezzo d, acque– dotto! Donne. scuotetevi! Le donne hanno biso– gno di chi loro dica chiarament.e ch'esse la,·orano troppo Xessuna hvoratrice do– vrebbe rsser<• costretta a laYare la bianche~ ria a fa~P il pane. ecc V, sono rlellP ta– vanrl.Prie e dei form prrfC'zionati. rlovt• tu'– to si può farP meg-lio e in minor trmpo Sono sciorchrzzp quPstP - dirà qualru– n1 ~on ho mezzi nrr farmi farP i la– vori dagli altri )Ifa f)C'rrhè? Vi sono tan– tr donn<• che non solo ranno lavorare , ru– rin'Irn e:l, altri. ma fanno anche allattare e <'ustodire da allri i loro fii;:Ji.E non gi/1 per– rhè abbiano troppo ,la fare bensì perchè nr<·f<'riscono i divertimenti Allro clw lasciarci orPdirarr l'rronnmìa! >\nzirhè essere ori::oi::liose di sapere andare avanti ron salari tanto irrisori ribC'll:i!Pvi. nerchè la falira vostra e dei vostri uomini viPne compensall ron '-alari tant0 mi,;;eri !

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