La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 7 - 6 aprile 1913

' Anno Il. - N. 7. G Aprile l·p13 11 111 ESCE LA 1.n E LA 3. ABBONAlv'.IENTO, Anno . . L. 1.50 Semestre .. L. O.SO ESTERO IL DOPPIO REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE : ,1 IL.\.KO - Yia ::;. Damiano, Hi - ,\I I !,ANO lA GRANO[ ADUNATA f [MMINll[ SOCIAUSTA DI ALFONSINE La , Difesa delle LnYoratrici >> è; lwta e oryu9l1,;s1Z d,- poter dare a!le .we lettrici la prc.10sa 11ot1::ia. che, per la prima volta in lt-0.lia, le proletarie ,"ocialide si sono riunite rn un Conregno per tracciare il programma dd proprio laroro .. Yon e' è chi non, veda la _,;ronde sintomatica importa.n::a del fatto che .~t.a preci,{amentc in ciò: qucllt.' che si sono ri11111·1e ad dlfonsine non 8011,0 pùl soltanto le .•Olr,olc propagandi.'<fe -~ocialìstei nw sono soprafutft' delle laroratrici, che la t 1 ita spin– _f/t' sulla ria maestra del socialismo. E •un mo1•imento rii classe che noi salutiamo quale "nd;cP .-.,ruro del risi·eglio economico e poli• t1cn del proletariato femminile, quale or-ien– tamenfo .,ocialista delle .~fruttate. Da qued'esempio traggano forza e incita– mcn~n al lai·oro tutte le lai:oratrici, tutte le c11,,17)/19n.e nostre. Dowenie;a 30 marzo, ebbe luogo ad .lHon– ~ine:-. l"annunziato CouYegno J.,'ernminile 80- 1..:ia:.--ta. Aiie- Ol'e 10, neìla va>:>tasala della. ::,ez:ont:.'erauo presenti: Per I &ruppo Parlamentare Socialusta: t'ou . .i. Bocconi. l'tr re . .r. F. 0:,.G .lrgentina .1ltobelli e 1Iaria Goia. Per la l.Jirezione Federale di Ra i;ennn: Llllberto Bianchi e A.. Samaritani. Per -~ocwlisti di dlfonsini!: il sindaco laruillo Gara,ini. Per la 3e:,.one Socialista Femminile di J l/011,.,,,·11/P: qua,i tutte le socie. Per la .')f:;ione di Rareuna :Soùb. Safli): ;-en 1uri F rance..:.ca. ll_ l'onvegno applaucle anche la ~eguente tìOZ'.Olle: 1< Le donne proletarie de1 R:n·ennate, di fronte- all'infierire dclla propagancla mili– tarista e, ~lH'n·aiol::i.. rinnoYano la 1ualecli– zione delle madri contro la guena o contro il mil;tani.smo; ~i un!scono alla pl'otcsta con– tro le compagnie di disciplina e clichiarano di Yolere educare i figli del popolo alle idee rlella pace. della ciYiltà, c.lel1'Tnternaziona– li_-;mo". Il banchetto. Alle ore 12,30 ha luogo una modesta rt– fezione nella Casa Socialista. Vi paTtecipano tutti gli inten·enuti al ConYegno in numero di circa un centinaio. Grande cordialità ed animaz..ione. Il Comizio. J.lle 15.:l0 entro il colonnato del Macello ha lu"ogo il Comizio, ma il Yasti.ssimo locale non è sufficiente a contenere il folto pub– blico·gran prtrte del quale è c-o-:tretto a rima– nere fuori. 1D'altroncle non si può parlnre nella piazza troppo aperta e rumorosa. ..lpre la :-e1;e dei diRcorsi Umb,erto Bian– chi, quindi l'ATgentina j_ltobelli e la lln– ria Goia ~volgono brillantemente ed applau– diti~.-,ime il terna dell'organizzazione f':OCia– b-trt f<'mminile. In fine l'ou. BocC'oni pronuneia un for-te ed ele\'ato cliscol'8o t-0ccando con grande ed ar-cC'.;oeloquenza vari scottanti fa.::.ti di poli- tica attuale, tra cui la guerra, la disoocupa– zinne, la dittatura giolittianrt l'imm·inentc hrittag1i::i. rt ;:;uffr::i.gio allargato e Ya1·i altri ,u.l,(omonti. Boc('oni (, fPliei(";-.;Ìmo e molto applaudito. Il Comizio .::.i sciogl;c fra il più gTande C'JJ.hliasmo. lndimenti('nbile gionrn.ta di pro– l'q.\·rt11Cln. socialistn. COMMENTANDO Giovani proletarie unitevi a combattere per la difesa delle vostre Compagne ! Il com:pito spetta a voi, giovani che non avete 01 .. erosi doveri di famiglia. Domani, voi sarete spose e madri, domani i dolori e le miserie di tante sPose e di tante madri, saranno i dolori e le miserie vostre I N'Jn aspettate che altri operi, operate voi, con tutte le vostre forze. Tratto, tratto, qualche urto ci squote, ci fa rabbrividire, ci sprona più intensamente alla lotta. Ora è il disastro di GENNARENAS. Lo sapete: quattro donne rimasero schiac– ciate sotto le macerie di una miniera; uca di esse era incinta. Lavoravano dodici ore al giorno per ottanta centesimi. Il disa– stro s'intuiva e le donne avevano mo– strata apprensione, ma: dieci più, dieci meno, cosa irilporta ?.... pare abbiano pen– sato quei dirigenti. Infamia? .... No - Morale cristianamente borghese che predica l'uguaglianza, ma l'ammette solo nella tomba. E mentre una lacrima cade su queste povere nostre sorelle, lieve esponente di un vero esercito di altre misere, pensiamo che la pace é scesa finalmente sul loro corpo tormentato, sulla loro individualita vilipesa, ma che rimangono altre a soffrire cosi e forse .... ancora più .... Compagne! qual' è la nostra difesa? Il Socialismo. Qual' è il nostro compito? La lotta, la lotta, la lotta. ENRICAVIOLAAGOSTINI. Per la Sezioni' di Ra,.enna (Sobb. Gari– haldi : Bandini Teodolinda - Francesconé Rosa. LOTTEE DIFESADELLAVORO Per la ,i..'ezione di Jlezzano: Ancarani lra- 1ia. Poggi .Antonia, Berardi lra1;a, Oli,-ieri Rosa. Prr la Sezione di Cen;ia: GioYanetti ID– dµri:a. :\1onti Bettina. PPr la .'<Pzlone di Longastrirw: 1[ontanari r·,e,--ira. Per lrL \pz,one d• S. Stefano: Barlati Id.a Bezz: Paolina. PPr l1J ,..,P=1oue dl Ca:l:t,glione: (rappr. le <,mpartne di Cerria. E. pure pre--Pnt.p una rappret-entanza clP1 -t..' donnp "O<'.iali-.te di Lavezzola, Santer– T"Jr,. Pian_a-ipane ed altre Ville e di moltis.c;i– m€, LPzhe F emmin!li della Prov5ncia. A n,.;ano ..,critto e t-ele~afato aderendo: a Dott. Ànna Kuli•rioff e la Carlotta CIP– rir·i ria Jiilano, A.ng- elir:a Balabanoff per la fl Diff--.a dPlIP Lavoratriri •1. Jiaria Faedi da Cf"'Seilatico, la rr:i--tina Baeri da Ravenna, la rttoria Rambf.lli di Cr,,;ena, la Mina B1_y..;i da PìarPnza N] altre. .Av-ic-.a_ pure adf-r-iù) la }'f>dfl'razione Provin– r-ialP Gi,1YanilP f:k.,..--iali.ota. P~ ..:.,,de il con,·p~rn_o l'on. Bor·coni. L'Ar2'Pntina Alt.obf.lli fa una diffusa P l,rillalltt:- relaz;onr- ~uJia org-anizzazionP er·o– nornir·a fPmminilP ,;;,vi'-'CR.rando rofondamPnte il tPma nei suoi vari e multiformi af-pPH:. Sf-.!!Uf- la Jfar:ia Goia parian,Jo df'-lla or– zanizzr1zionç.. po]ifra dP1IP donni:– Jnterloquvsr:Qn(J B'anr-1,i, Br,r·,·r,ni, :.\fin– ;:.,-11z~·. 1a Franr•f--Ca \Pnturi. S approva i} ~i',!tUPDt"-" ordinP del rriorno: , I1 r·onvPf!no r::i<·r·omanda aJ?1i uomini 60- < uli fi r1i ,-urarP mflµ-J[iorwF-nte l'or_a-anizza– zion" f-C-On<1mic-a f- l'p,dur·azionP politi,-a ilPl 1,roh·tarfoto fornminiif>. n :,.:1mo--r·e-nrlo dir• la Iotta (•UJfJOJllir:a non ]JU;-J atti,·ar i ..,p non (~ in'lpirata, ari:,.rin:1h1 r!i-.,·iprMda dalla fNlf· r1Plla trn'ifoJ'Jll[lZ.~(JJJ(• dP;l;: -.r.K·iPta1,org"hP-Pe dall"idPa'r• 410<'.!aliatu, plau,]f- aJ lan1ro "volto rlalla Dir,,zion, .. F"– fl,:-.,ra~<-" li RnYPnna " ,_'. an~mra r·hri l'opPra ,1: r•o-.ti uzionP ,. di sPzioni FPmruin;li con– ti,,u· " < EYOl~a indPfF-- amPnfP. Fa wrli r-h,· il Partito Sor·i0li-.ta Italiano clia woltf> r·urP a11a c-0nq11· ... ta di buone lrJ?– !?i '-or·iali int-f•Tf'"t.;ant· il lavoro mul;ci-br<--e del --uffrl!'..,i<, fr•mniini1P N] in~i,r;,ta JJP"r l'P.-1 ..;t~n~ion~ all'agTÌ<·o~t~ra dt•lla l{>g'g'~ '-U~li :11to1tun1 e -..•11 prùh1nrato IN RISAIA Anno di battaglia? Sentiamo odor cli polvere. Gli agricoltori ri.alzano la cresta. La disoccupazione ope– raia li rende spaYaldi. Hanno voglia di bat– tagliare contro i lavoratori. Essi sognano u– na ri .. ·incita. Vorrehbero pur ridii:;cenclere i t-alar: e rialzare - dove è possibile - gl.i orari. Il caporalume canagliesco scorrazza cli qua e di là offrendo squadre e accapparran– do mondine. In parecchie località i fittabili rifiutano di trattare co1le mondine local'l., asseren<lo che si sono già provvisti di squadre fo;re:,tierè. E' uno stratagemma questo, c·hf hanno htu– diato per 6eminare timore e panico fra le hn·oratrici. Jfa non riesciranno nrl loro iu– tc,nt-0. Dove potemmo sventammo il trucco. Continueremo a sventarlo <lurante il periodo d1P c·i sppara dall'inizio <lei la\·ori. L,~ mondine non si irnpretisionino e 11011 abbiano timori. Si stringano intorno alle lo– "O orµ..1n:zzazioni r ,·incei-anno certamente. SP gli agricoltori avranno n,gli}l di hat.ta- – !(liarr, ba!tal,'lino pure . .'ioi ,iamo pronti alla dife,a ed alla lotta rli conquista. Jndir– tro nùn ~i torna. Ab no, perdio! Yoglia,no ::indarc• avanti acl o~ni costo. )fondine Hl– l'erta'. U,,,1tinua intrnsament.P la propa11anda iwr ti. riforma dJ~1la lf".1-tj.!P Aulla r-it•W ia. Ovn i ,1owPni<-a, J1f'i c1•ntri rÌ',.{;IJ]i, t-; t<-nµono r·o– rniz f' tù:rl<·1. In rpia.-.i tutti i c·mnizi 1rnr]n– ono d llr NJrnpaµ-nr• f' la JH1rtn·ipllziorn· deL )p rlonnr· f• rÌ)Pvant,,. L,· rnon<lin4· part.1-,,i. panù in wasc;;;a, flPnf' '. (J,-,-01 re- pr-,rf!ii;;iRrP.La riforma ddla lr·J!.!!<' i1,-n- es:-.f•1·0 ag-itata .eu tutte },, pwzzP e in1 prr.ita dalla voloutu p1oletaria al Go– Vf.!rno. .\.valiti'. A propositodel sabatoinglese .Apprendiamo da fonte nttendibilissima che a] prossimo Congresso nazionale delle .i.rti rressili che si terrà n. Prato coll'inler– Yento di rnppresentanti esteri, si discuterà fra l'altro, anche del Sabato ingleise. 8appiamo pure che la Federazione delle Arti 'ressili che conta alcune migliaia di donne, intende iniziare un serio laYoro per la conquista del riposo nel pom.eriggio del sabato. L'importanza dell::i. questione è evi– dente special mente per le donne che, aven– do doppiamente bisogno dì ripooo, si ridu– c-ono a non goderne affatto, anche a.vendò la domeniC'a libera. ln quel giorno. detto di ni– po.-.;o e di festa, Je laYoratrici devono dedicare tutto il loro tempo a quelle cure domestiche che •il la,·oro fuori di casa le costringr a rimau<lare alla domenic.;,t. Solo asendo il sa– bato pomeriggio libero le lavoratrici po– tranno riposare la domenica o dedicarla alla vita delle organi;.:;zazioni 1 allo svago, alla let– tura. E' ciò a~trazione fatta <la1le impellenti ragione di tmlufo che rendono urgente la dirninuzione <lell'orario. Sono argomenti qu0'it.i di così elementare ovidenza da non a– \'er bisogno di tornarc·i sopra in queslecolonne o non dubit.iiamo che i compagni e le org-a– nizzar,ioni <·<:onomkbr ~osterranno valicfo– llWJJtr l'~igit.azionr pro "ahato ingle-.,e. 11a 1e faufric·i principali di quella agitazione de– nmo <'s...,010 le la\'Oratrici ste~'-e. Ed ('<'PO chp, 1·i Yici-nr un duhhio amaris.,:,imo suggeritoci ,lalla <•<-JJ)f'rif'nza. Raranno, nC'll'attuale stato cli r•osf'iPnza di c-]ac;-.;e <.., di organizzazione fP11i11,inilP, lr lavoratri<·: ahba~tanza PnC'rgi- 1·hP n<•lla dif,•-ia dE'i loro diritti? Oppure .. l.11;,f'ir>rannofarf' .. \"'"on ...-oirlia1110c·erto ron questr -parole -.,(·r,ragg-;::i.rei _..,jngoli volont<'rosi fm:-;U'nitori rlc•lla 1d'orrna, ma clir·iamo anzi per in- r·rit'a,L".(!iarlimag-giormrnt.(', C'he il compito di<' "'i prc•<:.pnta a.ttran•r~o la c·-0nquit-ita dt!l sabato ir1gle-se è assai piì1 eomplNi~o di quello rh4' 11011 :-:.i f'!'f'cla. (l11f'-.;ta. 1-ornPqual 3ia~1 altra <·01Hp1i~tade-lla ,·las."-PlaYorahfre, 11rhupponc• uu <lato grado cli C<l-"<.-{•nza. di •·la -<· M·nza la quale li- riforme anchr, ~ 1• 1·c•alizzatP, nou bOllfJ JIP cli.!.t11ito...,l', 11Ì• pf Iii·ur•i. Conto corrente colla Posta, Un'altra funzione nelle Case nelPopolo J~' ~tata celebrata la. più lieta tra le fe.~te cò:stiane: Jlasqua cli resurrezione. La chiesa cho seppe rendere ~ugg-estivi ti luoghi e le forme del culto, foce cadere la .Pasqua nel tempo in cui la natura, sve– glinu<losi dal tedioso Bonno invernale, ri– prende tutta la gioYanile bellezza del verde, dei colori teneri e diffonde la letizia del suo ridestarsi. Sono q ucsto le setti mano del maggior fer· rore religioso, perchè la chiesa stabilì che questo foss.e tempo di penitenza e di perdo– no, di gTazia e perchè sono della Pasqua le funz;ioui in cui è più chiaro i] simbolo. più profonda la sugge.stione. La chie.sa è in lutto. Le na,ate oc;cure, !?li altari negletti. i colori tetri, il salmodi;re lento dicono la passion.e di Cristo, ma fa– ranno -anche, fra poco, apparir-e più soien– nemonte bello e giocoso il ritornar della luce che innonda le navate e trae fulgore dagli or-i e dal caud'ore dei lini, la profu– sione dei fì:ori sugli altari, la ricchezza dei paramenti sacerdotali, e i suoni alti e i can· li celebranti la resurrezione! La religione ha fondato il suo impero sul– la paura é1ell'o1tre tomba e sul desiderio di felicità in terra: desiderio che l'uo~o non a11~iYa a conseguire con le sue forze e che a.ffid: :i.ad una poteu7.-a·occultn ed inYincibile eia cui può wnirgli tutto il bene e tutto il male. Ma ha tratto 1a sua potenza anche dalla suggestjone, che ba saputo esercitare sulle masse semplici ed incolte con l'appa– rato esteriore e la sapienza dei riti. I poYeri, gli umili, trovano nelle chiese l:i. bellPzza che manca alle loro case i l'armo– nia dei colori e delle linee, i profumi, i suo– ni che danno l'ebbrezza sottile e portano lo spiiiito offuscato dalle cure della .-ita nel mondo dei sogni. Quando i socialisti e i la· voratori Bi la 1 mentano delle loro donne che non sanno abbandonare la chiesa e corrono alla 1n·edica piuttosto che acl una conferenza, non pensano a tutto ciò che le ca.se di dio offrono a queste umili creaiture che della Yi– ta conoscono solo le durezze e (l'li affanni. Gli uomini, anche yfrendo ~Yernmente. han?o saputo formarsi una vita, sia pure rucl,mentale, dello spirito. Quando tutto lo· ro manchi godono la libertà della sh-ada ?e.Ila piazza, la comp~gnia dei loro simili:' le donne hanno la casa, solo la casa e se essa è triste e poYera diventa un carcere che imprigiona anche la loro anima. E si vol– gono alla chiesa. I lavoratori non debbono tanto lagnarsi di ciò, quanto cercare un ri– medio. La chiesa non insegna a vivere per la Yita nootra ed è sempre aJleata dei ricchi eontro i poveri; al suo potere bisogna sot– trarre i bambini e le donne. Ma ciò non si ottiene con cattive parole e neppure con lunghi ragiionamenti. Occorre ad una potenza opporne un'altra. Lo case del popolo che sorgono già vaste, adorne, bolle e che attestano del sorgente amore della. vita dignitosa nella clasae lavo– ratrice, potrebbero essere la forza nuova. Là dentro non <lovTebbero anelare solo gli uo– mini a giuocare, a. bere, a paTlare di poli– ii<.:a, ma doYrebbero entra re anche le donne e i bimbi e trovarvi ciò che li ricrea e li educa: il concerto ruusicale 1 la rappresen– tazione_ dramm::i.tica, il ciuematrografo, il tratten11nenrt.o sano, familiare che affratella gli animi e lasciia, col ricorclo buono, il de– -1iderio che il godimento ai rinnovi. Dove sono cooperative fiorenti, organizza– zioni forti, compagni cbo sentono la necet, t.ila di a,·ere con loro le donne _ed'imprime– re del loro 6pirito l'animo delle nuovo ge– nerazioni, doYrebbero assegnare una parte dPi loro utili, C'OUtriLuire nella misura del possibile pcrchè r;organo luoghi <l'istru zioue e cli dilE>tto. E Yedreblwro t--remare la. pot<->nzadr-Ila t·hietia, la quale, ricorrendo, f•Orn<~ fa ora, ai godimenbi mondani per tene– n• ay,-inti c·oloro ehe debbono credere, ha g-ii"i dielliarato d1e non ba.stano pili a ciò le paure 1le-ll'infc•rnu e lP prom<.-'ti .... e del paradiso 1• c·he occorre quakhE' c-o,a di più vivo, più ..,j<'uro, nwno lontano che uon melt.a dubbi 11<•1l'anima e i,;ollt:'vi gicJ(•ondamente. :ll,nIA Gol.\.

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