La Difesa della Razza - anno VI - n. 16 - 20 giugno 1943

E B R E I ANTROPOLOGI ERAZZISTI Nel corso dei no&tri viaggi ci è capitato speuo di ,·edere utilizzato in vario modo il lavoro degli ebrei, costretti fì. nahncnte nella nuova Europa a svolgere qualche attività utile. Abbiamo così vi6'0 in Polonia intere fabbriche che fon1:ionavano solo con operai ebrei, in altri paesi, ebrei adibiti alla costruzione delle Slrade ed in altri lavori pubblici. e cosi di seguito. Ma in Romania abbiamo vi· sta una nuova forma di utiliuazione degli ebrei, perchè non c'era mai capitato di vederli trasformati in antropologi, in ranisti e in collaboralofi discìplinati e solerti dellà politica razziale! Il lett<>repotrà forse crtdere che noi vogliamo scherzare; in,·ece noi non fac· ciamo che riferire su c!.ò che abbiamo vi.sto. Se qualcuno iro,·erà paradossale la cosa. i;iò non IQglic clic t$S4 sia ,•era. Da tempo, il noslro caro amico Fa· caoaru, noto s1udio&0 romeno di pr~ble• mi razziali ci aven invitato a visitare la sezione 1 bioantropologica recentemen• te istituita pres.w l'Istituto di Statistica. di Bucare!lt. Per varie ragioni era,•amo !lati costretti a rimandare questa visita. Finalmente, abbi.amo ceduto all'invito dell'ottimo Facaoaru e pochi giorni ra abbiamo visitato la ,ezione bioantropo· logica, di eui egli è direttore. Questa sezione occupa tre piani di un vasto edifieio. Facaoaru ci è n:nuto in· contro sorridente come al solito e ha incomincialo a parlare così: e Vedete, caro proressott, il problema più gra,·e per ehi vuole rare degli ,tudi si~tematiei di antropologia è quello del personale. Gli istituii universitari stessi ~no in genere costituiti d3. poche persone; d'altra pa.rte. in questi momenti. è ben di((icile che un go,•erno si acein(t:a a costituire un· istituto hioantropologioo con centinaia di collaboratori. Noi abbiamo ri• &0ho la questione in maniera molto eco· nomica, utiliuando il lavoro degli ebrei. Voi sapete clie in Romania, tutti gli ebrei, muchi e remmine, compre&i in cerij limili di dà. debbono prestare gra· tuitamente il loro serviz:o allo Stato per la durata di tre me5Ì ogni anno. Quttto lavoro obbligatorio è molto iiu5to per gli ebre.i, perchi eASi M>no li· hcri dal servizio militare. Orbene, noi ahhiamo pensato che iia inutile sprecare dti medici. dei matematici. dei naluralì· 11i, J)f'r sgombrare le strade dalla neve o portare dei pesi. Percìò l'htituto di Statistica di Bucart-st utilizza"attualmente alcune migliaia di ebrei, per mezzo dei quali può compiere ricerche interessan· tissime che altrimenti sarebbero state quasi impossibili data la manco.nza di personale e in ogni modo c:ariMime. Al· cune centinaia di questi ebrei sono stati messi a nostra disposizione per la sezio· ne bioantropologica, e con -=ssi abbiamo COP-litulol'istituto' di antropologia senta dubbio più numeroso che oUi esiMa in Europa•· Le parole del Facao.ru ci hanno la• sciato un po' perplessi, tanto più che dubita,•amo della buona volontà che po• levano mettere gli ebrei a questo lavoro, per es~ senu dubbio i.ngrato. A,•endo solle,·a10 alcuni dubbi, cosi ci ha spiegato la nostra gentili~òlima guida: 4: Gli intellettuali ebrei prereriscono di collaborare alla lolla per la razza anzichè essere costrett! al lavoro manuale; essi 11ono quindi dei buoni collaboratori, tanto più ~rchè ranno di tutto per e§• sere ben visti>. Abbiamo vi11ita10 i vari reparti dell'istituto. Salvo i dirigenti, che &0no fonzionari romeni. il personale è tutto co· stituito da intellettuali ebrei. Siamo entrati in un'ampia sala do1,,·e una ventina di matematici erano intenti al lavoro. Sono note le arplìcazioni del• la matematica allo .,,,udio dell'antropolo• gia. Il capo di questo reparto. anch'esso . ebreo, ri ha spiegato clie i !UOi compa· gni erano intenti a creare nuove formu• le malematiclie per lo studio biometrico delle rute umane. 11 Facaoaru ha ag· giunto che in questo reparto ei erano avute delle ,·ere in,·enzioni, la cui applicu.'ione sarà utilissima per mettere in evidenza vari renomtni finora poco co· nosciuti! In un altro reparto abbiamo vi!to un gruppo di !)er&0ne intente a leggere groYi libri di med!cina scritti in varie. lingue. Erano dei medici ebrei, alcuni dei quali avevano apparten~to al mondo uni\'enitario, che stavano intenti a compilare un dizionario eugenico razziale. Il dirigente di queato gruppo, ebreo anche C$SO, ci ha detto che i suoi compagni erano molto lieti di compiere questo la• ,•oro. perchè riguarda,•a la loro specialità. Puundo poi !n un'altra ula. abbia• Il cianico tipo del giudeo levonlino mo visto un altro gruppo di ebrei in• tento a studiare le carte della città di Bucarest. Come mi ha spiegato il Facaoa ru, essi dovevano descri,·ere le eondizio· ni di ambiente di. oini singolo qZ.artiere ~ di ogni !llrada, Questo studio doveva servire di ba.se per ulteriori ricerche di caratlere sociale e ruziale. In un altro reparto ancora abbiamo ,•isto degli ebrei ~ntcnti allo studio delle condizioni di vita del contadino romeno. Co!ì di. seguito, abbiamo visto reparti di ebrei medici, d; ebrei ingegneri di ebrei sociologi, di ebrei statistici, ecc. tutti in• tenti al loro lavoro. Ci eiamo incontrati perfino con dcgl! ebrei music~ti. utili:t• uti per 1ale loro eono,cenia. per compiere ricerche riguardanti le relazioni tra rar.u e musica. Poichè questo la,•oro t obbligatorio e corri.sponde ad un vero e proprio servizio militare. si comprende come nell'i,ti•

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