La Difesa della Razza - anno VI - n. 16 - 20 giugno 1943

questionario Il umu1l1 A. G. ci ,c,iv• d1 loma, • propo,ìto dell1 mobilit1rione di 19 cl.sii di ebrei per il Hrvi1io del l1voro, quanto 1e9ue: • Finalmente! lo poui1mo ben dire, dopo lre 1nr,i di 9i.ierr1, vite • dire dopo Ire 1nn1 di pru,ochè indi1lurb1to impingu1menlo • 1pion199io gi..,d1ico. Ma non 1.crimini1mo per qual che lin qui non s'è 11110;in m1l1r11 d'ebrei, ,'è fallo co1i poco, e co1i m1l1, che le recrimin11ioni riempirebbero pagine e FNgine. Punlo e d, c1po. S'incomincia 1deno. E !pc:ri1mo che iinc.ominci bane. Speri1mor - dirai lu. M1 è certo; il pt'Ovvedimenlo plr• 1• chi.aro; non y'è motivo di 1v1nure dubbi. S1, il provvedimento p.arl., chiaro; ma perleve .11nche chi.,o il meniledo rH1i1!1 del 1918, e 1bb,ut1nui chiaro p1rl1·ono le leggi cm1n1te lo ,tH,o anno per 11 difese del!, ,,n,. P11reva lutto fatto. E invece. il m,nifeslo 4 st,to 1epol!o 10Ho le chi,cchiere, e le leggi 10Uo i c,villi. Oovev.mo «liquida,•• i beni immobili dagli ebrei; • propo1ilo: che ne 4 d~/l'i1lilulo con I• i m,i,u.cot, crHlo • loie 1copol; e non 1• n'à f,tto null,. Oov► v,mo imp♦.dire i m,lrimoni misti, • centin,i1, mig1i,i, di ebrei si 1ono t,,nquill,menl• 1po• sali con donne ,rione, ricevendo I• senh11ime • •po1tolici11im• benedirioni; dov•v•• mo di1ebraiu.,e 1, cultura e l'arte, e tu se• bene • che punto 1i,mo. Ecco perchà non mi Hnlo del lutto tr,nquillo neppur• oggi; • provo un duiderio m,tto di vedwl• con i miei occhi, quelle li!mo1• to,m• (non vorremo chiomule b,ll"9Uoni, spero) di ebrei mo. bilil,li; :, sp•ro viv,menle che I• ,utorit;, competenti non 1i•no •v••• di raggu~li in p,c.posilo, e ci fKciono sap•re • eh• 1,von i giudei uiranno ,dibili, • dove, • come. Non à desiderio di vendell•; chà io non ho d, lror vendett, contro neuuno; m, 6 n•- ceuit.\ di sepere con cerlene che 1ì fe 1u1 Hrio. Per molli buoni it,li,ni, per lutti i veri it,li,ni, 1, feccend.s del perdur,nte 1tr,polere ebr,ico i un• 1pin, n.il cuore. Non per un• que1lione di principio - si•i:no onche troppo pra,fici - ma per I• 1ensuion• precise che quut, geni• ci à nemica, deve euerci n► mica, • noi le forniamo ,rmi • occufoni per colpirci •Il• sp4lle. Se ver,mente gli ebrei """no invi,ti ,1 1,vOt"o, •• ci leveremo dai piedi qu•st, immondo felennri,. il v,nt,ggio 1••• inc,lco1,bil~ per le nostre cilll, • 1peci,lmente per quesl, Roffle d, cui li scrivo, che ne è ,m-- mo,b,t, in modo parlicol,,e. Ou•nlo 1plon!J9gio di meno, quante vocif•••1ioni, quor,- le speculazioni !lroncalel Che porecchi italioni si•no indegni del loro Paese • dell'ote eh~ volge, è purtroppo vero; m• H un ìt,li•- no lr.tdiKe, o specul,, o vocifera, egli lo la per baui motivi personali • contingenti, eh• non lardano ., sm•scherorlo. • che limil•no in ogni caso gli allatti n•faslì della 1u• azione. Ma l'ebr•o che viv• in n,li,, viv• 6f>P01it,menl.- per 1pecu1.,.., vociferare, h.dire: tulle I.J su~ ,llività, lufla I, sue inlelligeflra, lulh l'inlluanta del suo denaro e dell• sue ,,.,~soniche relHioni, ,on s,pe,1• • que1lo preciso "opo. l'ebreo le praticamente peri• dell'uucito nemico! è un sotdoto nemico che noi ospiliomo, • che, lungi del rinchiud.,lo nei pur confortevoli (lroppol) nostri c.mpi di concentremenlo, luci,mo e piede libe.ro, 1cnu sOJYegli•nta, colmandolo di 1otri1i, di allen1ioni, di genlileue, • offrendogli speno complica• immonde. Se un, no1lr.J donn, sl ,rcoppi•n• con un ingleH, un americano o un bolscevico, 1i grider.bb. (o ,Imano, mi pi•c• petlHN che si g6derebb.) allo sund,lo e la disgruiala ud,-bbe sollo I• Hnrioni dei lribun•li di g:.,ena; ma centinai, • migliai• di rag•n• iteU,ne • .,iane •morcggi,no con i ricchi giudei, 10fto le IO'foemiche, o - come 1i usa dir oggi - le loro fidtlnzale, procr••no con loro meticcì; • tutto ciò non turba minima"'enle I• cosci,nu nlzionale. Ora gli ebr•i •ndranno al lavoro! M, quali ebreil Ho une g,an peura che quelli vu,mente pericolosi, cioè gli ebrei ricchi, rimarranno tranquillamente ei loro posti; e che verrenno chi•meti in Hrvirio 101tenfo gli 1fr,cdoni dei ghetti, E 1commello che il gioco delle reccom,nduionl ,i à gil inizialo, per preHrvare questo o quell'•breo • bcnvclulo • d•i fulmini della mobilituione. A proposito: pen:hè non 1i prendono per il colletto tullì gli atiani eh• reccom•ndano o p1·ol.ggono o comunque 101leogono ebr•i, e li si mandano • levor•re ,nieme •I loro • uri •, nella 1le,1e torme. alle sten• condi. zionil Come pen• del l•glioM, Hrebbe indicehu1ma. Che ne dicit •· ______________ D1rello1e 1uponuibUe. TEUSIO IHffRLAM0I hlitulo R~•no d, Arti Grelich• • Roma .

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