La Difesa della Razza - anno VI - n. 15 - 5 giugno 1943

RAZZISMO ED La nostra rivista è stata spesso accusata di materialismo per il semplice fatto di avere pubblicato articoli favorevoli alla teoria dell'evoluzione. E poichè la maggior parte dei profani la una grande confusione tra evoluzionismo, positivismo, materialismo ecc., c'è stato perfino chi ha voluto dire che la nostra rivista ha sostenuto delle teorie sorpassate dal punto di vista scientifico. E' molto strano pensare come alcuni errori siano universalmente diffusi e accettati dalla maggioranza del pubbli· co come delle verità provate, Cosl càpita spesso di sentire ripetere da coloro che non hanno compiuto studi biologici che la teoria dell'evoluzione è sorpassata. Tutti quelli che hanno invece compiuto tali studi potrebbero provare come essa sia ancora oggi vitale e come anzi riceva sempre nuovo linfe dalle continue scoperte della scienza. Sarebbe troppo lungo indagare le ragioni di questo stato di cose, ma, in genere, si tratta di banale ignoranza, perchè anche tra persone colte in Italia domina un generale disinteresse per quanto riguarda le scienze naturali. Aggiungiamo ancora che l'avve.rsità alla teoria dell'evoluzione è aumentata da una serie di pregiudizi religi06i. La maggior parte' delle persone crede difatti che sia impossibile conciliare tale. teoria cori la religione. Anche in questo caso si tratta di ignoranza perchè non si conosce il vero atteggiamento che ho assunto negli ultimj tempi la Chiesa Cattolica di fronte all'evoluzionismo. Chi indagasse un poco lo stato attuale delle cose potrebbe accorgersi come siano veramente gli antievoluzionisti ad essere delle persone superate dal tempo e non già gli evoluzionisti. Molto interessanti ci paiono quindi gli scritti del gesuita V. Marcozzl sull'origil'le' dell'uomo, scritti che, per l'autorità dello studioso e per il fatlo di essere stati riprodotti sull'« Osservatorei Romano•• acquistano un carattere quasi ufficiale. Il Padre Marcozzj, stabilendo quella che deve essere la posizione di, ogni cattolico nei riguardi dell'evoluzionismo, dice testualmente queste parole: « ... Se qualcuno pensasse più soddtsfacente alla mentalità scien,tifica che il C,eotore, per formcrre il corpo del primo uomo, abbia utilizzato una materia già organizzata e a noi morfologicamente più vicino, come sarebbe un antropoide, che Egli ha alquanto trosfonnato nell'atto dell'infusione dell'anima spirituale, non si vede che cosa si potrebbe obiettare sotto l'aspetto teologico. La Chiesa non si è mai pronunciala, nè direttamente, n& indirettamel"bte sullo stato della materia, che secondo la Genesi ha servito a formare il corpo umano ». Difatti, sempre secondo il Padre Marcozzi « la dottrina: cattolica non proibisce l'evoluzionismo teistico, quanto ai viventi inferiori all'uomo. Riguardo all'uomo, è di lede lo creazione immediata dell'animo, e si deve tenere uno spe· ciole intervento di Dio anche per la formazione del corpo. In che cosa consista questo speciale intervento non è determinato ». Come si vede da quanto sopra non c'è nessuna diffi coltà a concilidre l'evoluzionismo coni la fede cattolica, pur che si abbia un po' di senso di comprensione da una porte e dall'altra. Coloro che negCOlo l'evoluzionismo soltCOlto per motivi spirituali finiscono con l'essere più realisti del 6 re, prendendo una posizione che è antiquata rispetto a quella det moderni studiosi oottolici. Le differenze psicologiche esistenti tra le diverse rozze umane sono evidentemen'te il risultato dell'evoluzione. Questa affermazione non è in contrasto con il fatto che l'anima è una creazione inunediata di Dio. Ci spiegheremo oon un esempio banale. Consideriamo un buon suonatore di violino. Per essere un buon suonatore di violino occorre innanzitutto avere un organo dell'udito particolarmente sensibile per potere distinguere i vari suoni, poi. un particolcrre sviluppo di quella zona della corteccia cerebrale dove le sensazioni musicali vengono ricevute ed elaborate, e poi uno sviluppo perfetto dei centri motori dei nervi che debbono fare muovere le mani e le braccio, cd altre qualità ancora. Se una sola di queste qualità lisiche mancasse quell'individuo non potrebbe mai essere un buon suonatore di violino. Si vede quindi come la musicalità che in genere è oonsiderata come un'unica qualità spirituale, è in realtà il risultato di un insieme di fattori materiali che possono essere facilmente esaminati. Quindi il fatto di avere tendenza alla musica non è una qualità dell'anima, come oomunemente si crede, ma l'espressione di

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