'~''lffl!l{?: ~~.~-:. fittadini e ritorioT Le prospettive sono assai diver&b a seconda che si tratti di razze o civiltà di gradi e tipo aUini. Un •ngolo plNoresco di Rodi. E t chiaro c~c, nOJi rap1>0rti rra lia, e non vi è veruna ragione perltnliani e membri dj altre cbè debbano godere di diverso trntrnzze, non vi può essere una tamento gli Ebrei del possd<Hmento. formula. unica, applicabile a Anc~ por i Turchi il problema 'non tutti i casi possibili: si va dal caso è &en.sibile, dato il loro numero assai estremo dei rapporti fra Italiani e scarso. Ma le cose sono ben diverse Negri all'altro estremo dei rapporti 1>0r i Ordei, fra Italiani od altri Europei di na-, Questi rappresentano la massa delzioni indipendenti la J>Opolazione del possedimento (olUn l)Osto a pa,t\) e un problema. tre centomila su circa centoventimispecialmento complesso e delicato è la) e il problema dei Greci viene reso queìiv rfci rapporti tra Italiani e più importante ricordando che ora sudditi Europei; problema che si ul Dodecanneso sono aggregafu le Cipresenta in modo particolare nel- eludi, e Samo, con circa 200 mila abil'Egro, dove gli Italiani si trovano tanti Greci. Nel Dodecanneso gente a contatto con tre J>Opolazioni diver _ di razza Italiana si trova a perpetuo ~. Turchi, Orooi, Ebrei. Per questi contatto con i Greci. ultimi il problema è bollo e risolto: Ora quali sono lo pr<.W3peltiveper il gli I%r('i sono stati esclusi e ~gro- futuro, quando due rn2.~ diverse si gati dalla comunità nazionale in Ita_ trovano a convivere sullo stcsso ler· 12 Il primo caso è sem1,licissimo: con~ viene tenere assolutamente distinte le due razze ~ lo si può ottenerJ i-ronza grave difficol~à: è intuitivo che tribù n~gre in. Africa possano vivere a fianco dei bianchi, restaudone nettamente separate, senza che ciò debba dar luogo a risentimenti, o(~se. odio di razza. Altrettnnto può dirsi J>Cr i casi, nei quali, pur avendosi civiltà di livello non molto differente, queste diUeriscono molto per tipo, per es. quando le razze a contatto difr\}risoono frn loro r,er lu religione, cmlle cristiani e mur,ulmani. ln tali cusi la se· parazioue è 1>Crlo più desidera.lt\ da ambedue le parti U non viene gene. ralmente considerata come implicau• te unu netta inferiorità di unn rispetto all'altra ruzza. Quando due rnzze non molto diverso vivano ambedu~ eompletnmen· te all'ombra delln stessa bandiera. sarebbe, in teoriu, possibìle tenerle soparate nuche se di grado e tipo di civiltà non molto diversi, 1>rescntando la separazione come un mezzo per conservare ad entrambe la pro1>ria individualità, senza che ciò implichi un sottint\1so di inferiorità di una razza verso l'altra e senzu che questo porti quindi° al desiderio di una parte di separarsi dall'altra. In pratica a questo non si arriva: cosi in Albania, dove q1,.~slo sistema poteva trovare applicazione, abbiamo preferito. e secondo me a ragione, ricorrere a un altro: le d\1C nazionalità sono tenute distinte, ma non vi è n~ssun 1>rovvedimenlo per impedire la fusione tra i singoli. n problemu raggiunge il ma66imo della delicatezz.a quando una razu:1 dominatrice si trova ad avere in sudditanza frazione di un'altra rnzzn. la maggior parte della Quale sin costi· tuita in nazione indipendente. Si 1>0ssono conceJ)ire tre scopi: la sua1.ionalizznzione J)aeifica e for7..ntn della fraziono di nazione suddita e sua as. similazione alla razza dominntrice; l'emigrazion'a dclln fraziono di nazione suddita fuor dai confini; il perpetuare indefinitamente la separa· zione. Ora è chiaro cho Quest'ultima via, che J:IJr ragioni 1>rntìche può es• sere In più desiderabile, può essere 4 I
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