Angelo Nlcola Costa ci invie de Mllen1,. il seguente lCtillo: •Ouel giorno in cui lutto ,emb,eri perduto, serà il primo delle Villorit linele. Non 8 un vetici.nio, • un invito alle medilaiione. Chi v.de in fondo 1111 ve,ità di questo immane conflitto, non pu4 illudeni 1ull1 limitulone del cos!o della Vittorie. Chi h,1 vo/ul1 /1 guerra, chi l'h1 Ol'dite, chi I• conduce dall'ellro lato della berrical1, he tela 1nimo diabolico, pe, c1.1inon vi he limite 1111sua volontà di male e, !1nto più eccenderii Il lUO odio • r,1flinerà le sue perfidie. q1.1ento più si e'tf'W'icineràil giorno della tHa dei conti. Gli ~.mpl di Ketin da un lato e dei bom• b1rd1menti e mitragliamenti da baua quota delle popoluioni inermi d1ll'•ltro, 1ono prove palesi della bauezu umane a c:.i pouono pervenire le rane inle,iori imbel• lellele di civiltà, quendo 1ono p.,,...ertile dalle panioni meno nobili. Chi poteva esasperare • tanto, i runi 11l'oricnle e gii •n• glo-1mericanl 1U'occidenlel Solo l'ebreo, seni.a patrio • Hnu dignità umene - si ,.. cordi l'ignominia dell'Mi1niuuion1, olle• nule elhevcno le più inf.manle delle calun• nie 1U'ìndiriuo della proprie madre - l'e• breo che odi~ tutte le altre rone e ~egn1t1fflfilnle qu3111 oriane, che he segn~lo nei secoli l'orma Imperitura della civiltà e del cri• sti1nesimo. Guudi1mol1 in feccia 11 vedU1, Chi ha inv&nlolo il bo!scevi1mol Chi 1o he lin1n:ci1lo e diretto) l'eb,alifflO inlernazionale, Oetonlore delle maggior parie dell'oro del mondo ed 1ltre1I del pote,. in lnghiltera e negli S. U. Chi ho spinto la Francie o i'lnghi1lerra c,d oualire la O•rmaniaf Roosc.velt. Ma Roosevelt è lo tlNmenlo ebr11ic~ del Gran Kohal, è l'e1kulor• del piani d: \,•ndetla d .. giudai1mo. Oueate à la ver1•11del con11itto, quelle che ,i continua ad ignorare E da oltre un Hcolo che l'ebraismo :I prepara 1ll'an1!10 dell'intera umanità, c.::~e vogliono i Protocolli del Savi di Sionne e come insegne lo stessa predicaiione talmvdice, Oro è v..,ulo il momento in cui gli ebrei rinn HJB ll!IPH"b 111.mtllMJU41~k'l'MOIIDIIK h Nel t907, ti settlmanale ,uuo "Pluvhtffl" rllraeve 11'1 que1to modo Il volto del 9lud1I• 11n•. 11 popolo ,uno doveva lar tretlu esperlen11 della 1omlgll11'111 pettett1 di tale rllrello, langono di av•re nelle mani tulle le urie per il loro grande gioco, Tutto ,I mondo v•d• in rovina, 1i uccidano lr• loro futti i non ebrei. Che imporla! Na re1le,enno s~ pre ebb.stanu per ridu,li • schi,vltù, piede sul collo, coliretli • ricoslrui,e una nuo• .v• società mondiale che lerà capo al 1ìnedrio giudaico. Ouesto, che i più non Hnno, e m-:,lli non vogliono credere, è la v-,llà, quello ch'J spiega i mauacri bolscevichi ed ; bombatdamenli anglo-11merk1ni e quon*' itl!r(, ve,rà, E, qu,ndo li 1.piega, ir11egn1 •nche ci,e, chi ha potuto ordire tanto eccidio, non porrà limiti •Ila sua berberi• rollinate, M.C:11,,. mo su q1.1esl11verità. Perchè i 1.ublimi eroismi dei no,tri soldati e lo strazio eroico dellti no,tre città non siano vani e pouano essere vendiceli, bisogne du,are, dur•re fino a quando te lacrime ed il sangue parrenno avore colmato la milu,a e tutto sembrerà perduto. Allora l'ultimo schianto, il più doDirettore rHpon11abil•: TEU:SJO INTERLANDI Istituto Romano di Arti G, ..fiche • Ro!T';a toroso, ,,,a quello che cl 8.trà lii Villori,1 e sarà la più lumlnou <he l'uffls;;it• i,H/1 ca. no1cluto. 011 it111/11nl, ~h3 nt :,vt•Mo J'igllo plU caro il preuo, pliorquell• lo,6 inguJfiblle gen~r&illl che li le g,andl d1v1nll I Dio e iJ.v ..nli 1gll uomini, misurir1nno e1 mel,o d•I genfo hriMo,tele (he Il ,o,ping~. qu,le debba user• ii loro vero pOtlo n•I ffiòndo l:, u1 M'lthe cjulnie vOl!a eno fos1è inlerlotl t!I 11\llrito, ne conqui1t•r11nno 19 mlitll ulli• tn'e-, cdme nel Rinucimanlo, con l'opera del m11ggìori, <h':: lì imporrà per I Hcoll • e.ha supe1ui quella di oonl altro poJ;o1e, pu qu•I dono divlno eh~ la t:f•I fn•IIF,llhti I p!ù grandi a,1elici déll1 i.to,i1 e della clvITir."" AA~ i·• Villoris d"rà enche 11l'U11!1 wlll.I i,utti che dovrà dere, p•r prel'l'litrl• dtllo sho:cio che avrà 1ollerto con l'IObll1 sl8lf1- ,mo, perchè tiano da.ti tM:he aQli llahsni i metti, non 1010 di ,in .. tcere e di vivere, m• 1ncho di 1fferm1,e i prlffi&l1 1td U genlO tfel. 11 rHH 1 In OHhlll 1~8!p•ftdenu. E le \/iitorie sJrà dilH1 dlii glov&ni t:he l'hanno tonqUistola ceri Il p,oprio sehglle, i qutU ••nlono Il dlveni,e, non come un, ulopio di tipo bolscevico, o come un• sp,. velde qwlnlò lncottienle j,reJtJl'IHone 'di )i. po •m•tlUl'I01 ffl11come une 11lferm11ion'l d•I 't1!oti eterni d•llo stirpe, una suprema• •i• ~lrìhl-'lt, 16 tiuallì ttuole stabilirsi con vl,iltl d!l)hllà, come si eddic• agli eredi di Roma. Ma oggi, mentre I" guerro dura, menhe ,ono da attendersi I~ manifesiHioni più barbare dal nemico, soblllalo datt'tbr.tlsm~ ed 4CCilato d•ll'tvldllà dell'otc), l'1t11liaM deve guardMe In fondo 1, \/e,ilà Che 1o h.1 lrallo nel conllillo, ienH ,.,1.,,.. ic01'1v6lto, onch• ,e, per I• 1u1 nature spicutlmenie 1.1mtne, Me ,11 c:osle,nalo e lurbsto. Egli sa che Olo 6 con lui perchè è con i migliori t Oio lo lrtrrà ulvo de.li, ,ovi,'S, pr~p,io quondo sembrerà 1ul p1.1nlodi cade, .. Giu. da itvrà inulilmo:-!e scalenalo le f..,rie dell'inlemo 1ull• terra, Av,à enti olienulo ,ol1:rlo che l'Uomo lo riconosce,à meglio per lo inMnzi • 11prà, dopo questo colouale conflitto, lene-rio " dtbile distano, quoJlunque 1ia il t,aveslimenlo di cui sapra ado,. n:,,si •·
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==