La Difesa della Razza - anno VI - n. 14 - 20 maggio 1943

GLI~BR~l A1 m~r~rrn D~GU ARIA LA FORlflAZIONE lflETICCIA DELLA BAZZA GIUDAICA Un confrooto, anche oggi, fra le nspm:h-c cosc1tt1~ razziala di noi amni e ..kgh cbt-n ,·n·mt, ,n cas.i 00$UA, mchittd>bc purtroppo da deporre a nostro ,fa,·ore. f.v1dentemcn1e,sot10questa. luce, siamo no,, l2 uua 11ob,t,, mai troppo gc• lou, e u.nto meno ai nostri g1orm, di questa sua nobtltà, che abbaamo perduto qlX>tt.. gh cbrn ,m·ece, a test1mun1ui21 d<:ib. stona, sarebbero nnust1 quelli d1 tre o quattrom,b. anni fa. Anche aJlora 1nfau1,sono 11 ciclo del p21csconginano, ai coofin, della Me, ~potam,a, essi, per quanto gcneu11 con la stessa pi.sta delle nric altre 51.J'l:.i c.ilda1che gii dcscrme, vale a d1rt dal complicato e rcplic:ito connubio b,o logico e P5icolog1co dt nuion1 semite con ru.1.1001 camne, si sentiva.nosempre m dmuo di guardare con SO\'t:11no disprezzo rum I loro aHinì e si d,moscuvano qu&nto ma.i gelosi d1 talr loro pretesa originahti e dnJ<kravano con tutu:- k lorze dell'anima d1 guadagnars, una fama di rna pura td integra E perciò cercavano con tutti I mezzi, non esclusa la sugsesuone, an11 l'autOSUS,ge$110nc rel1gtosa, di nunttncrsi 1au.1almcnte isolati da tutto ciò che h circonda\il Se ciò, come-~ narutale, non a\'\'tn1va, non cn ceno pcrchè es.si non lo ,o. lcu,cro. Ecco dunque, ptt noi, uno dei maggiori mcxm di c:>M1dcn1:r.t0ne Jd fcnommo, b1ologKO e morale, rapprdenu.to dalla ruu cbr.a1a da, tempi an1tch1a1 nostri g10rn1, Ed «co inohrc smentito uno de, più abus.ati SOM<"c,n, <lcll'1diotapietismo contemporaneo - quello, del rCSh>,cui non sapcv;aslug. 81re neppure uno come fcJenco N•ctuche (« 10 vorrti sa.perequanto non si debbi perdonare ad un popolo 11 quale, non srni,, '10Jtr• ,oJ,a, ha dovucosoppor. u,re ptù duro dntino d1 ogni altro•) 1I quale vorrebbe gnutif.care l'aclum•i ffl'IO, l'a.ffansmo, I mndcnz.a' e la j0praffaz1one degli ctxa a n~ro danno, come lcg,mmc forme d1 d1fcs.i e d1 autochksa d, frante ali' mi1N•l1/ir,11l0 c.ontcgno di quanti, 1n og:11paese, non hanno nutrito alcun affeuo pci b!' ebrei nel corso dei secoli. La \'enti storica 1n\·«e confernu che dal g>0rnodella sua or1g1nanae c~m. plcu costtruuone, la st1r~ d1 Abramo ~ runasta s,cmpre la st~ La !ung.i sene d, trasfo,mu1on1 b1olog,chc e J1 cvoluz1on1 rs•<'hiche fmo alruluma con. f1guraz1one ~ra su.u C1J.urt1a dalla tt"Ona degli antenati se-mir,v1ssu11fu. le tribù della Caldea. Più di una volta questi avC'\-anodo,'U!Ocambiate anche il nome. Il 1·11mc appellativo dc-i progenitori d, quella che ancor ogg, si chiama rana còr-aia, tta appun:o qucllo d1 Ebcci. Ma questo nome, comprcnsi,-o allora.non d1 uno solo, ma d1 ~rttth1 gru;r, sc:m1ti (e prcci.wncnte di tutti quel!, già ncordat, come duccndcnti .!dia tribù di Ebr, caposupne delle genti semite) era un po' troppo generico, e pe,. ciò un poco per \'Olta si cominciò a sostituirlo con quello di Israeliti. Questo p<rò era più 1n funz1or.e di una d1,cr1minaz1oncrehgt<m. che d 1 una d1SCt1 minauone rau1a~ e pertanto passi, pr$O a dcs1gnire parecchi ckgl, 2ppart:- nmu 2d ctn1t' dn·crsc, per quanto molto affina, a quelli Je; fitl 1 d1 Ai:'lramo P,ù tarda ancora, con 11crescere tn fami della 1r1bù di Gi:.,l • ut rrefer11ono distìnguers1 col nome d1 Giudei. E (inal~tc, dopo IJ. d1struz1onc di Gerwalemmc ad opera d, Tito, per quel gusto e quei fascino deH'arca,srno che, nella psicok>gtadegli orientali, i per lo più la malio...--onicaonfcss,011c d1 una presftlle 1mpotcnu, 5tntirncnto naturale e spesso compa.s.sioaC\'Ole, ,i. tornarono a ch1an\2U1 Ebrei. 13

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