La Difesa della Razza - anno VI - n. 13 - 5 maggio 1943

questionario 1aco.to. ~ Da 10190 hn Pl•ho (Rieli), il ume,eta Giuseppe C•ppelll e.i invia la seguente lettere: ., Il ume1at1 Guido Land,a ,ie1 suo ariico1o • Raniimo ll•liano • scrive: • Ouallro enni 11, quelli che cred1.vano nel!• uuu erano ,1,99,uppali intorno al • hvc,re • al ., Regima Fucisl•,. atl1 "Vita Italiana ,. • • • Ouadrivio .., Oggi quelli eh• crtdono • lottano laMo p&rie dello it•no gruppo. - ... - Parchè fino al 1938 non ,i è mai avuto il coregqie di pronunii,ue l.t parol• rauismo? - ... - Noi siamo i ,a,- zi,ti dellt prima or,, Hol slamo I soli eh• abbiamo Il dhillo di chlumd ,11;11111•· Piano, genh1c. c,merala, par scriver• ciò oete inlupellato 1ingola,manta ogni Ila• fieno per separa il suo pensiero al riguordor lo non enendo staio inte,pa11alo, mi sento un po' punto sut vivo, come 1i senti,ebbe punto sul vivo un quolsiul cicli1l1 11 lo 1criv1ui: • Soltanlo io ,o 1ndor• in bicicleJl1 •I Arriv1lo I questo pun'o b,11l1rebbe che diceHi: A,,che io sono ,euiat, dell'an.'\O 11!• 1 non mi rHlerebbe che pi1nlarl1 li. Ma non la pianto, anzi in previsione che questi ultimi due logli di un ultimo bloc:- chello non mi b1slino, scrivo sheHo; 111,òI• cronhlori1 di come si è tanto svi1up?alo in me il ruzismo, come l'ho manifest,lo e infine chiedendo qu1lche consiglio di cui un 1ulodid11lla ha sempre bisogno: Durante !"altra guel'fa, che io, del 18ì6 mo andato volonlt,io col 1893. mi son b!la lull• nelle R. Ms in11, u1d uno poesie di Trilun• di cui non ricordo il titolo, • eh• con1in• ciav,: • Mimi I, galla ne,~ h1 pstlorilo, h, fallo sei geltini • ecc. e finisu: « E quHlo ve dimostu, chiar11menle eh• 11 lotte d• ru.11 che c"i, ad1110, co' tulio l'odio che se pori, epp,euo, 111preperò Dio P1dre Onnipotentet •· 01 0ll0,1 (vedere dal• di pubblicazione della poesie) è enho!o in m• il microbo del ,uzisl1, microbo divenl1to 011 etelanlel D, 11lor1 l'Idea di reu• p,ue corpo • !orse si trasformò in anligludai1mo, e.rio è eh• d1 ello11 io ho sempre ,tl•llo islinlivamenl• ebreaccil In seguilo, dopo il congedo nel 1919, ho n1vi9olo per il mo~o in quolilà di Ufficiele Redlol1legrali1t1 sui m.,untili • vi so dire che neuuno det •terraioli• pub quinto u!'I m11iltimo cono- ""'• lutto 11 1concez11 dello più 1,concio delle r1u1:. A.vele mai 1ui1li♦o all'imbtrc<l di die<in• di pidocchio1i, • Sci,,,91i, fuggitivi d•II• Ru1si•, i qu11i pretend•v•no nl1nl1m1:no che di inere al picco I• b1nc1i1:ra bienu • cel•sl• cQn la st•lla • sei punter A.vele mei u1i1tilo ollo sb1rco • Glolf1 di colali individui provenienti do lult1 l'Europ1f Voi, uro C1me11!1, 1v•I• rnei noloto, 11 d1sgr11lelamenl• ci !oue 1nco1e, lo lapide mural• 1ull1 1in19og• • Rom111 Eu• dice: Ebrei morii pe, uni pili 9r1nde Itali•! Cepile, umer1ta? Per l'll1li1, non per le Petrie! Nel linguaggio giudeo 1111 lrue 1uon1rebb1 circo co1ì: ti s.ngu• di qu1d1 no1tri 1tupidi lralplli che 1i sono latti emm.uzare per voi, ce lo pagherete ben cerot! E' onco,, li qu•Ho sconcio? Per le mie id&e ronioli ero 1p1uo 1,follulo dii colleghi; 1p1uo ero 1olt1:cil1to 1d epparlenere • quHlo o a quel p1tlilo ma io ho sempre rispeslo che mi 1uei enlu1,11tiumente iscrillo a quel partilo che 11cludeve dalle 1ue file gh ebre1cci ed i negu. T ,te risposl11 venivi lnlerprtl1t1 o come uno scherzo 1,cemo o, dei pili, come una provocazione. -',, f1rl1 breve, ho 11mpre fitto, di mia inizi1tiv1 propag1nd1 r1.ui1le 1ntigi<Jd11u • quendo nel 1938 u1,c\ il t1mo10 mGnilHlo uullai • mi feci parecchie i1lusion1. Invece 11condo il mio punto di vili• gli ebrcacci sttnno mollo meglio di prime, se non 1lho si son tolto il pe10 del milito,e senza conltoparlila. Dite un po', cametala, credete voi che gli ebrei sa1ebb1ro andati in guerra? Credei• voi che non aweb. bero meno in molo lulli i mosi, • gli iucco di questo mondo per essere uon•t•li • resla,e a, ces1 a freg1,1 i cristi1nil Chi g.ono sbaglio I• discriminHionel Quando novigavo fu con me un giovane triestino, tal Germ•- r,i1, il qu1!e 1i vaalava di euere puro ebreo ptrchè di madre ebrea • di 1v1r1 do1 popoto eletto tutti i c11atl1ri 1pecil1ci moshando con compi1c1:n10 le qu1si unione Ira le 1opraccigli1 e i capelli delle htmpie (loie segno io gli dicevo che era un m1gnifico indice di degenerezionel) Riv,di costui nel 1929 1 Rom• • mi degnò 1ì lii no di uno sguardo (io ero di10<cup1to perchi colpito ds oli!• • conseguente sorciità, ave• vo dovuto 1bbandonar1 lo1 Mirino M1r~•ntil1). Ora non 10, forse i discrimino1lo, ma siate pur sicuro che non si vanlerà r,iU di usere ebreo .s che in guerre non ci va un occidente! Veniomo 01a ,i consigl, richiesti e mi slud1.-r0 pili eh• pouo di user3 ch11ro e conci10, Sono pronto • solioscrivere il s6guilo del vostro articolo, giustissimo: diffondere t'idea • comb•ll•r• il giuddsmo, n~mlco N. I dell'llalla. M1 quesle nostre (mi meito oriche io Ira i r1uilli) non 11- :cbbero 11!10 che perole, meglio .ncoro chi1cchiere: • come 1bball•r• con le cn11c- ,hiar.s un l'lemico che h1 la 1199• dalle suor lo che Il • morte ai giudei • lrovo modo d'inuslrar1o in lulll i dlsconi, debbo • volte 111• 1411i mortali di1l1ttici per !'IOn fare lì9ure berbir,e specie parl1ndo con gant• che vier,e di ciii,. 11 quote tn; rimbecca in modo d1vv1:,o lmbara.ull'lle. Coi• ,i,ponderesle voi SI vi repticouero cosi; Gli eb11i1 • chi Ilo megllo di loro: non lor,no il ,oldato secondo il loro più 1rd1nl1 desiderio, e 1• lungo le sule di cua, dove abitano promitcuamenle ariani ed ebr•1 u,,o di questi lenci• occhi•!• urculiche e provoc:an!i I donne che hanno i loro c11i • comb11!1:r• o ceduti, come ,i1ponder1f con uno spulo in fecci1J • chi avrebbe rogione1 l1 radio da notizie 1p~..enlemenl1 poco buone dal !ronleJ Com• la, cesure i commenti solliliuimemenl• sfotterili 11th od •Il• ve<• d•11• linestre dei corlilH Perchè li la. scia 1oro il modo di frego1re oncora i c,islioni? Co11 rispondo ioJ Ehi giU si, è vero, però, ecco per oro non i possibile mettere troppa ca,,,. al fuoco, m, up•ll1 che finisca Il guerra • vedrai! Per bene che v1d1 loro. ,i,ndri in vigore il ghetto, 1i sep1rerio I olio dall• morchia, llri ripristin1to lo sciam1nno ed allora l'ebreaccio ollre che do) puuo si riconoscerà 4nche d1 esso. A.gli ebr11 s11rà !olio l'onore del seluto ,omino, dov11nno 11. lui•~• con un p,ofondo inchino; la 11dio non potranno pili averlo • le pene cui vanno incontro con1,i1!1:rar,no solo in pene pecuni1rie, per esempio l'er91slolo può 1:ue,1 sostituito con la spoli&zione, cosi per loro 1:ui più dolorou; le occuse degli a,i,,,i veno i giudei 1v11nno valore 1nche se non sullr11gat1 da lulimoni1nze, come 0991 per quelle dei carabinieri. Ved,ete, vedrete, ma bhogr,11 av•r p1zienu, nnu lrelle 1i fanno i upol1vori I Ecc. ecc. N1lur11lme:,!1: 11tulio quHlo non Cl credo nemmeno io • mi si mette un• spine ol cuo,e molto limil• cllo scoraggiamer,lo. Come comb1!1ue in queste condi11on,J Tempo fa legg1vo tu! • Popolo d'll11ia • di ebreacci m1nd1II al conlino non 10 in quali c1mp1gne, i qu11ì 11arcilav11no 0al11err,enl• l'acc1parramenlo di generi 1lim1:ntari, per<;hè non arrubr1i ,1nzichè scriverlo sui giornam Anche 1ul1a "Dile•'I d,dl1 R1ua,. molto lirn:po li!, fon• sul IJicicolo dei or1mi di il!'llemb,, 1941, ,i teqq•v, del modo usato d• codest, gente o<r sp•dirno1lr•r• nei cor,!iq1i di ammmi!t•azio,,e delle società anonim•. rr:, perchà non provved•r• con leggi adeguale1 O che fe11a ci deve pen1rrc il cill1dino qu1lunque $ reprimere ceri• sco,,ceue? lo vedo che m Tu,chis. "on ci h1nno pen11!0 su due volle a lcvani dai p11di, con prolillo grande pu l'cr.,rio, lutti gli ,,.duideroli; 1,i c1pisco, noi 11,mo buoni, non vog1i1mo l1r pi1ngere neuuno chi ci ceve il sangue, noi si1mo c4valieri ecc. ecc. m1 1ltore pe,ch6 l1nlo sbr1il111l Me un Jospello mi punge, questo, 10111: è i1 motivo p!ÌMÌJule per il qu.,11 io Krivo: Non mi 1lopir1i che, d1l,t 1., vit, camp•• gnola che meno (dal 1940 non vado in cllli • •llor1 ci dovelli •ndare perchè ,ichi1m1to!) melgr1do Jlo abbon:tlo al • Popolo d'ltali• ,. • competi luiti i giNni il • Popolo di Roma ... nonchi,, quando ne ho l'occ•iloru,, 1ltre riviste, non mi siupi,ei dicevo, dì essere lucri 1t,ad11, di non capire cioè un accidente di tante cose che credevo cono- !Cete d• un,1 ventina d'anni!,. ______________ Dl_,._11__,.•_••_•c_po_.,_•_bil•~ ~L_;AN_D_;t_____________ _ hlilulo Rom,no di A.rii Graliche - Rorr1

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