La Difesa della Razza - anno VI - n. 12 - 20 aprile 1943

loro d'spute con 11 cos1detto governo polacco residente o Londra, si appoggiano od un pnr.::1po etnico, ::iccusando 1 Polacchi d1 avere delle mue 1mpenahste sui territori ahi· 1011 esclus1vamente da Ucro·ru o da Russi 81onch1 Da quan10 esposto si comprende come noi hoham. nel dopoguerra, dovremo avere una spiccatissima coscienza della nostra ind1v1duolitò etnica, lo quale poggio ~u uno bo.se razziale. Non si tratterò d1 esacerbare il nostro no zionahsmo in una forma coro 01 patrioti del secolo pas sato. S'. lratterà 1:wece d1 avere il culto delle nostre quahtò razziali, che ci sono state tramandate attraverso lunghe neroz1oni, e che costituiscono tuttora 11 nostro bene più prezioso Con questo noi non 1r;lend1amo chiuderci in noi stessi o lasci.arei trasportare dall'orgoglio e c.reders1 superiori o tuth gh ahn po!X)h Noi intendiamo invece difendere e potenziare le nostre buone qualità ereditane, convinti che la civiltà avrà tutto da guadagnare quanto più I van po poi• saranno selez1onah ed evoluii e tu"tto do perdere invece quanto più essi saranno mescolati e mdilferenziali Un altro grave problema continuerà od essere presen1e anche nel dopoguerra. Il popolo ilohano s.e vorrà resistere allo concorrenza d1 altri popoli. che s sooo mostrali nell'attuale confhtto di uno potenza molto superiore olio aspettatìvo, dovrà adottarsi ad una energica a.z.ione di s.eleticne intern:i. La fra.se d1 Massimo D'Azeglio. « E· lotta l'Italia. B sognb: lare gli Italiani » continuerà ad essere sempre di attualità Perciò questo processo di m1ghom• mento e d1 selezione non deve avere soste Parlando con rude franchezza, possiamo dire che. primo dell'attuale confhllo, s1 potevo considerare come concluso la fase d1 formazione del popolo itohano. La guerra intvece ci ho r1velo10, come, accanto a delle qualità buone ed ottime, il popolo italiano, in alcuni suoi settori, continui a presentare delle qualità che devono essere modiEcate rn si vorrà resistere alla dura concorrenza del domani. Quando il Duce Cl comandò di andare al posso romano, molti non compresero il profondo significato. Cosl molti non hanno ancora copito la necessità che lo nostra razzo divenh sempre più dura, volitiva e silenziosa. Molti r,ognono che, allontanato lo spettro della guerra. il popolo italiano potrà ritornare ad essere il popolo dei suoni, dei. conti e dei carmi del buon tempo antico, e che, quindi, tutta l'azione svolta per aumentarne lo d:sc1plino e la tenacia possa un giorno essere considerato come superata. · Quarr:io noi affermammo che esiste una sola ràzza 110liana dalle Alpi allo Sicilia, alcuni sc1enz1at. eccessivo mente legati al signiliooto delle parole sono inso.rh, soste nendo che dal punto di visto antropologico diverse sor. le razze che costilu1scono la popolazione italiano, e e hanno occusa,o di avere ripetuto lo solita confusione tre 1I concetto di razza e quello di popolo o d1 nozione No invece sostenevamo questo unità oiologioo ciel popol-:- 1taliano in base alla comurutà di sangue che s1 era ve nuta formando attrove.rso i secoli Ira tutti gli elementi che lo compongono. La guerra che oggi combothamo contri bu1rà senza dubbio a cementare sempre di più gli 110 liani delle diverse regioni e il sangue versalo do tonte innocenti vittime dei bomba.rdam.enh nemici nelle città pn.; d'verse d'Italia è come il simbolo d1 questa unione 100.1 strutllb1le. Il problema del reg1onalis,no sussisterò ancorr nel dopoguerra, ma dovrò ~ssere affrontato e risolto rr:: pieno dal razzismo italiano. m modo da ehmmarne tull nmasugh. Esistono p:i altri ::xspeth del problema dello razzo che hanno do tempo rich1omato l'otten-:.ione degli atudios1 e degli uom1m di Staio indipendentemente dol regime po l'Ileo Questo è il caso, per esempio, dello questione eu genico, che ha ott1roto l'attenzione degli Amencam e d9 gli Scandin'.lvi primo ancora dei Tedeschi L'eugenica e igiene razziale non è una creazione del noz·onolsOC1oh ~mo. mo una conquista dello civiltà moderna. Negarla e combatterlo perchè è stata adottato dru Tedeschi, è sem phcemente assurdo. Proba.bilmenlg non tutte le conse guenze alle quali si è amvoh sono giustd1cote o sosteni i:::11li,CIÒ però non loghe che· 1I problema euger.:oo esisto f' che debbo essere affrontalo presto o larch anche in lt.::i lia Accanto al problema f':ugenico e strettamente c6nnes- :.:o con esso sta quello dello lotta contro gli usocial. e quello della relez101"1-:t Cm per poco sì soffermi a meditare su quanto abbiamo scritte si convincerò come i problemi del razzismo non sono delle creozioni artihc ose legate ad un determinato regime pchhco; ma dei problemi concreti che un giorno o l'altro dovrOJ'lno essere totalmente nsolh Qualcuno o potrò cbbiettare che fino a mezzo secolo fa nessuno parlava d1 ra2.zsmo, d1 eugenico, di asociah ecc. e 11mondo andava avanti lo stesso. Mo questa obbie• z,one non ho nessun valore perchO I problemi che non si presentaVano ien p;,ssono esistere oggi e problerrti che non esistono oggi potranno sorgere doman,i.. Man mono che le scienze p.rogred'scono, la vita dell'uo• mo S! la più complicata e la sua viSJone più ampia; ecco perchè i problemi della razza, che lino a ieri non interes~ savano nessuno, 0991 sono oggetto d1 d1scuss:one in tutto il mondo Il fatto che tanta genie porli di essi per metterne m evidenza lo rooltà o per negarla costituisce la migliore prova che questa problemi esistono, perchè sarebbe troppo strano pensare che Ionio gente si softermi o discutere sollanto intorno a delle vaghe chimere Per questa ragione. e non per ammannire 01 nostri lei lori delle leone più o meno interessanti, noi conhnuiomo ud insistere a:!ermando che 11problema della razzo !:o•~ tinuerò ad essere di ottuaJità m Italia come nel mondo cn· che quando sarà tornato lo pocc sui mari e sui confnenh Studiarlo oggellivomen.le nei hntiti delle nostre conoscenze, illustrarne i vari aspeth ai noslri letton e prospet tarne le rnluzioni che e sembrano p.ù rag1one\"Cii, ._-or risponde ad un imperahvo categonco dello nostr:J coscienza GUIDO IANDRA

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