M1.1t11lot1I prodoH• da raggi 1,1Urnlo• l•tll nell'lnl1,11orlo Chllodon 1,1nclnah11: • = norMlle; b - fofflMI trlplolde: c - lorffll teft1plold•; d, •• F = llkl· t11lonl 1•nlch• (lkOndo Mtc Dou- .. 111. ,1,1. Abbiamo dello in u,w delle IHioni precedenti come 11 peso del1'eiione .,moiontal-, ,n 9eneliu sia inche legsto ol l:smpo durenle 11quole l'inl1uno viene dispie.gsto, Per 11 verità il faltore tempo è un cc:elfìcìente importantinimo non soltanto in genetic,, m, it1 tulio l'ordine delle m~nilul,nioni vitali di,1 cu, vincolo non duggono I, leg~; della vilo psi<hiu, nell'uomo ove .nioni prolungele eventi un effetto p,icologico si lr:..ducono in fz.lli biologicamente apprenabili. Oli sludi condotli attorno all'infhu;nu delle rodiHioni su11, muhbi1ilà in g:n3lic1 tpin• gono o d&ro nuova impe tanu al lallore tempo. Diletti un inlluno breve ed intr.nso, nel quodro genetico e quindi determinolivo di ul'lo muto1ion.1 in br.ne o:::I in m,le, può evc1re lo sleuo peso di un il'llluuo prolungoto ove s1 fretti di uioni 11dioollive. Ciò scrv, di guida. Perchè è l'lecassorio che soprollullo gli influni qu.,lificoti per n:igstiv, debbono onere evitali e se impodi debbono ene,e idolli ad una minime concenlrtuiona. Uguolì dosi di radiationi ponono r.nere opplicate in una ~o,mo pi,:, o meno concen• tr61e o diluita, ìnt4H'omenle o fr~uionalamznle. Dunque un• lleua dose può es,ere 1pplicota in un tempo pi\l o mene lungo. Si è visto che in line" genero1e nel campo lisico ,è il v-,iore di insieme della dose ch't conio· senu che il tempo impiegato per somminhk'arl., abbie signiliceto. Si ho dunque un'azione del f,llo·e lempo disl.ccoto do quelle della rediuione in sè • pc-, sè, o delt'inf1uno in iè e per sè. Tultavie c'è le reuione di restiluiiOl'le: 1,m esempio ben 110!0 del po101'e del feltore tempo e evidenzialo dell'aiione dei rf'.ggi: X: una dose la qt.Hile, opplicata con sufficienle concenlr&1ione produce une <hiara reazione può, nel CHO che t.na venga lr11ioneto in pi,:, porli durante un làno di tempo, o venge 1pplicet1 ìn fo,m., diluite, rim1n~•• senu efft.llo. Quando ls ruzione ti insufficiente pu unità di lempo, prevale alloro il proceuo di re:.litu1ione e lo reoiione o rimane o e del tutto invisibile. Vari 6\ltori h•nno inlrodoilo questi principii nello studio della mul•bilitì leg,la al lollor~ tempo dipendente da influni rodioelliv1. Som, steli conlrontali i polari 11':Ulillivi di dosi concentrale o diluite Ml i.tnpo di raggi X e di radio tn « o,osoph,la melanogastlH' •· Palleuon nel 1931 applico elle mosche une dose di raggi X di circe 1200 ,., concenlralo i" 10 minuti e frazionata in otto perii con vari inlervatli di tempo. In questo caso non venne os!uv•la neuuna dillerenu appt"enobile Ire le lrequenze di mut1111ioni indolle. Hanson 1 Heyu nel 1932 honno applicato le sleue dosi di radio in fo,me molto diluite e concentrate 1en11 che venine dimoilrala• olcuna dill-u nelle frequenu di mutazioni indolle. C dunque chiaro che ciò eh• vale per elhi ordini di influui non vale ~r l'uione r•dioalliv• per cui agisc• il principio secondo il quole ha imporlenu la dose e non 11 I 111onamenlo nel tempo durante il quale eua viene somministrate. Così per 1a produzione di mul.uioni è importante soltanto l'insieme della doso atla qu•le vengono HfX>sle le cellule senueli, o non le concenlroiione o il lrazionlmento nel tempo delle dose st.:.ua. Anc.he le pi\l picco!• dosi lult•via producono mu .. 1ioni, PJCco!e do,i e-, ccncentrar:.e.ni dc:I tulio lievi ponono sommersi nel cono del tempo sicchè per l'elfello linale b somm• generale delle radioiioni alle quali viene ,ottoposlo il lu1ulo genetico, serve tome lermine d1 confronto. Ouule uperir.nze e questi principi allargano le v.clule in merito al l•llor• tempo in gr.nc:liu, come in biologia gener•le. Pcrchè oromai è acderelo com• p., p,odurre d•lermi,wti ellelti (u prendo ad e:sempio l'eccit01iene) occorrano delermin•te dosi di •zioni 1ommate in un tempo indilfert:nle~nle luogo od indiffer•nl.,...nl• br•v•. A1ioni lente ed oiioni rapide dctr...minono ell•tli m.cle1imi in mollissimi usi. "-lire ricerche sono 11•1• compiute e meno dell• luc• ullraviolella. Alle.nburg (1936) è rìuicito ed aumenlere 11 lrequenu di mufa1iOM in dro,ophilo, irradiando con I• luce ullraviolella uova holele. Noethling e Slubbe •ccrebbero la lrequenu di mulezione in • ..,nlirrhinum majus,. irradiando con luce ultrevioletto il polline. Reuu • poi riuscito ad •umsnlare la lrequenu di mut01ione con torte irrediemenlo di luce ult,.,vio1ella di m•Khi di Dro1ophila. I ma,chi vennero irredieti dalla perle del venire che contiene mollo meno chitina capece di ouor• bi1r., i ,aggi ullr,violetti e ne.Ila cui 1ona ,i trovano le gonadi, A quule ricerche po1ilive dimotlrenli il poltre d•i r-vgi uhraviol•lli eh• l'alm:ure,.s nalur•l& l,r.:rg•m•nl• di,p•nse si •ggiungono quell• ntog.live cond::0e ellnveno l :,pplic-a1ion• di raggi e m"9gior lunghezze di onde. la luce vi1ibi1• infolli, avendo onda lungo 1e quole non ri•sc• o p•nehare nelle gonodi, è stata oppliula da Noethting e Slubb•, ,:on dfcHo negelivo. 1u • Anlirrhinum majus '"· Anch• le ond• t:oppo corte non inf1uenuno la freque.nu di muta,ioni. Ed è ,hto quindi ,mmeuo che le. lunghene di ondl el disopra d•ì limiti dell'ullr!Yio!ell., non inlluenuno lo frequ•nu di mul01ioni. 'ieppiamo inollr• che le mulo1icni pouono usete prodotte 1010 per via dello irredi1me.nlo diretto dei cormpondetili cromo,om1. I: lutlavio ponibile, he dfermalo Timol-11Rezowski, che tenuti vorii che si trovino in v•rie condiiion1 fisiologiche mostrino ufla dilfc:renu n.sll• lrequenic di rnulo1ion- prodotte modionte eguali do1i di radieiioni. Legge ganera1e per questi falli • che lo frequenu di varinione è semplicemente e di• relteme.nle propon:ionale alle dosi •pp1ical•. Ouule &giscono d•terminendo una ceri:, ioninaiione complensiva lo quc..le ,i ve,;(ice une volto raggiunte una determinalo dosa di in&diamiMfo. Il mtccanismo biogen•lico delta mutuione per inlluuo redioettivo co,tituisce uno d•i -:epitoli pi\l inte,enonli dello scienza che andiamo dipanando per il lettore meno prepueto. Ci eddmlruerno in un prouimo scritto nell'•lfescinenle sviluppo di certe mul11ioni di ?rigine 1ediot-Uiva, ddle queli prime non si soipeltave l'e,hlc:nu . MOD.
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