SOMMARIO--~ SCIENZA VASTO MALACHINI: L'EUROPA E LA RAZZA; ALDO MODICA: ESISTEUNA GERARCHIA DELLERAZZE UMANEl; G. I. PALANTI: SIGNIFICATO DELL'AMBIENTE PERLA RAZZ4.. POLEMICA GUIDO U.HDRA: PRESENTE E ._VVENIRE DEL RAZZISMO ITALIANO; SIRO COHTRI: • SE· RIETA'• DELL'ALTA CULTURA GIUO.\.ICA. DOCUMENTAZIONE FELICE Gl,UIANI: Gli EBREI AL COSPETTO DELLE RAZZE ARl4.NE; R. M.: MOTIVI DEL· l'ANTIGIUOAISMO DI TACITO. MOD.: GENETICA. QUESTIONARIO SENZA COMPROMESSI: Il SERPENTELLO SPIRITUALE. \.A fotog,afl• rlproclon• In copenfna • stata tratta della rh•lste ametfcan• ■ LII••• che colJ fha prese,ntala al &uot lettotl: • In occa1fo.te del 11101euanteslmo compleanno, Florello U Gv.,-dt. li.a .-olulo donare un blcchlMlno di 1an9ue alla Croce losu. I totogr■f' rhan"41. tftratto Mentre rlnfennleH tll cavava Il U1n9ue •· Dopo di che ftOfl d iuta d• f•r •ltro che tamlrHe rebralc• ,nodesH• di Fiorello • comp'M19<11ele Cro<e Roua 1merton•. onneJ lrrtmedl1bll111ente Jnquln1ta dii 1•n1ue d'un giudeo. GLIUFFICDI ELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANO IN ROMA·PIAZZACOLONNA !PORTICIDI VEIOI TELEPONO63737• 62880 BANCA COMMERC~AlE ~TAl~AN SOCIET A PER AZIONI CAPITALE L. 700.000.000 INTERAMENTE VERSATO RISERVA L. 176.ooo.ooo BANCA DI INTERESSE NAZIONALE
l! DIFES! DEW I Il ANNO VI· NUMERO 12 20 APRILE 1943-XXI asci IL S E IL 20 DI OC.,'fl MCSC u" :n.rNc•o scr••ATO 1.1ac • A. ■■0/li'Alt&/li'TO A/Oi/li'UO Llaat UI ••■Ol",Ull~TO suu:sn,u.c • 1:1: ltlTll•O IL DOPPIO Direttore: TELESIO I TERLA DI Con1il•to di red,2ioae 1 prof. dou. GUIDO LANDRA • prof. don. LIDIO CIPRIANI Secretario di reduione1 CI ORCIO ALMIRANTE SCIE~Z.4•DOCUUENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONJ\RIO OUUTO ,u.u1co l STATO ES,OSTO IN UNA MOSTRA AMTIIH.t.lCA A PARIO!
PRESENTE EAVVENI Senza essere dotati d1 virtù profetiche • facile immaginare che molte delle idee. deglì indiniz1 politici, e dei sistemi che hanno dominato ìl mondo f r.o od oggi, non potranno r8Slltere a questo guerTQ e che quindi. con lo puce, saranno sostituii\ da nuove Idee, da nuovi ind1nzz1 pol 1ici e da nuovi sistemi. Ognuno di noi, a seconda delle proprie tendenze, • portato ad rn1magmarsi Wl ord.Jne nuovo diverso. Per questo ragione molh, in Italia e all'estero, considerano il fenomeno del razzismo come ormai superato e destinato od essere 101btuito nel dopoguerra da altri movimenti dj \ idee Volendo limitare il nostro esame ana sola Jtaba, pogs amo sinceramente riconoscere che tutto un insieme d1 lotton contribuisce a lare s1 che molta gente la pensi ora a questo modo. la stampa quot1d1ono. difatti, non s· oc· cupa quasi p\l di questo argomento, che viene trottato. quasi esclusivamente, do alcuru p&Jiod.ici speoahzwt1, i quab, per un complesso di ragioni che sarebbe troppo lungo esaminare, vengono leth do un numero limitato di persone. Moltt n1en,gono che il rCJU1smo1tahano non posso interessare oggi che qualche meloncomco studioso o qualche cocciotore di illusioni Questo modo dj penscire dei più sarebbe 9iustilicoto se lo guerra potesse nsolvere tuth i problerru--oh& il ranismo ho sollevato, Ma la guerra non potrà fo{e lutto questo e allora nel prossimo avvenire si npresenleranno gh s1ess1 problemi d1 pnrna e bisognerà pensare o nsolverh Pensiamo un momento al problema del meticcialo nelle colonie. La gioventù eroioo d 'haha, lo quale versa il suo sangue gen.1-roso su tanti fronti, ~ ben deeiao a nconqu1state all'l!aho tutto lo sp:n:io v.tale africano. Ecco perchè siamo convinti che il razzismo italiano continuerà od essere .:ittuale anche nel dopoguerra, Razzismo ed espansione sono due aspetti d1 uno stesso fenomeno e l'uno è impossibile senza l'altro_ Potremo passare la spugna sul razzismo solo il g:Omo in cui l'Italia avrò nnunz1ato per semp,-e crl suo programmo d1 espan11one. ma quel giorno nt>n verrò mai. Il p-oblema della razza presenta p::>i un'mhrutà d1 altri aspetti che saranno d1 ottuai:tà anche nel dopoguerra. Pensiamo un momento al problema ebraico Questo sussisterà fino al giorno in cui esisteranno degli ebrei in Italia e hno al giorno in cui. gli eb.re1 di tutto il mondo oon IL RAZZISMOITALIANOCONTINUERA AD ESSEREATTUALE ANCHENELDOPOGUERRA
del RAZZISMO ITALIAN 'lr-.,.r.r..oconcentrau m ;,;no lt:ri, penna Quf))it-:, à I un:co ·o• ~zone rad1cale del problema eoraicc che potrà ccconlcnlore a un tempo stesso e I rQUJsti e gli ebret. Aà essa 11 potrà arr vare schan10 mediante un accordo intema:10 nolo Fano o quel giorno dunque. 1I proclerno eb~01co :;ora d1 a11uc.h1C: tr. Italia Ouolcne hlog1udoo potreboe pensare c:r.e ~es,:tuer.do O<ilhebrei tullt I d.inth dei emadmi ita.11a.ru r:torr:cmao ,n altn tenrun; allo« stotu quo», il problema. ebra·co sarebbe rt3oho. Possiamo però fin da ora avverure quesfo qualche f-loq.~deo che Ml c:i fosse una Slmi:e malaugurata d spo- :Ucr::c questa r:on farebbe aitro che nnaaldare ser::ipre d. p1.:J. ,I rc:uismo nalianD e !crebbe 01ventare ranisti molt che 0991 non lo sono. Nell Africa francese, 1nlath, dove gli onglo-Oinencani hanno rest1tu11Oagli ebre, : dintt: d1 cui godevano pnma :leile 1egg1 t'OUI.Sledel governo Pétcnn. I ind1gnaz one tante r:eg:1 ambienta t:anC'eSl quan10 in quel!, orao, è g:.unta o· LASEDEDEGLIEBREIDOVRA ESSERELONTANADAL.NOSTRO MEDITERRANEO colm:, • non s1 è !otlo altro che c:cu1re ancora d1 pi,ù l'od.itJ contro gh ebrei s185$ Se invece vogliamo che nel dopoguerra regni veramente la JXlC8' e cessino gh odi tra i popoh b1S09na pensare a àelle soluz:.o!"'j giuste ed umane de, van problemi. Potchè gU ecre & sono d1mootrah nel corso dea $8001.J. mas.s1rruL..1r.d.co:1 9ii altn popoli, à necessc:ino che essi si odathno a vivere per conto loro. Dove sarà lo nuovo patna degli eorei, al Madagaso:::r, in Amazzonia o n S1beno, poco ir.iporta Quello che à necessari.o è che esso sia lontano dal nostro Mechtenaneo L"eJX)(Xl det nazionali.am1, nel senso ottocentesoo dello parola, sembro che aio tramonta1o ques10 però non toglie che 11 pnnci~o do! rispetto delrind1V1duahtò etrueo dei vari popoh vada affermandosi ogn:.. 1 giorno d1 pi.u Attualmente ~una persona seno pensa che 110 poss,- b1le sriaz1onal:z..:are un popolo, perchà si so bene eh, ogn popolo aiffensce per un determinato substroto rau1ole, quale .non può essere mod1bco:to facilmente Ecco per eh~ i Tedeschi non hanno tentato affatto eh tedosch12:zar"' 1 ?oìccch1, o Cechi. o I Russi dei ·1emton occupati Ecco r:erchà lltc.dio non ho voluto assorbi.re lo Greeto [· pero :-:;o:::, ,nleresscmte notor~ che questo atesso pnnop10 è ogg, amme'i'~ cn...-i,"" d01 nostri nemici I Sov1et1c, stess ere pure non JXlSSOnOes.sere OCCU!Olldi razz.ismo. nelle
loro d'spute con 11 cos1detto governo polacco residente o Londra, si appoggiano od un pnr.::1po etnico, ::iccusando 1 Polacchi d1 avere delle mue 1mpenahste sui territori ahi· 1011 esclus1vamente da Ucro·ru o da Russi 81onch1 Da quan10 esposto si comprende come noi hoham. nel dopoguerra, dovremo avere una spiccatissima coscienza della nostra ind1v1duolitò etnica, lo quale poggio ~u uno bo.se razziale. Non si tratterò d1 esacerbare il nostro no zionahsmo in una forma coro 01 patrioti del secolo pas sato. S'. lratterà 1:wece d1 avere il culto delle nostre quahtò razziali, che ci sono state tramandate attraverso lunghe neroz1oni, e che costituiscono tuttora 11 nostro bene più prezioso Con questo noi non 1r;lend1amo chiuderci in noi stessi o lasci.arei trasportare dall'orgoglio e c.reders1 superiori o tuth gh ahn po!X)h Noi intendiamo invece difendere e potenziare le nostre buone qualità ereditane, convinti che la civiltà avrà tutto da guadagnare quanto più I van po poi• saranno selez1onah ed evoluii e tu"tto do perdere invece quanto più essi saranno mescolati e mdilferenziali Un altro grave problema continuerà od essere presen1e anche nel dopoguerra. Il popolo ilohano s.e vorrà resistere allo concorrenza d1 altri popoli. che s sooo mostrali nell'attuale confhtto di uno potenza molto superiore olio aspettatìvo, dovrà adottarsi ad una energica a.z.ione di s.eleticne intern:i. La fra.se d1 Massimo D'Azeglio. « E· lotta l'Italia. B sognb: lare gli Italiani » continuerà ad essere sempre di attualità Perciò questo processo di m1ghom• mento e d1 selezione non deve avere soste Parlando con rude franchezza, possiamo dire che. primo dell'attuale confhllo, s1 potevo considerare come concluso la fase d1 formazione del popolo itohano. La guerra intvece ci ho r1velo10, come, accanto a delle qualità buone ed ottime, il popolo italiano, in alcuni suoi settori, continui a presentare delle qualità che devono essere modiEcate rn si vorrà resistere alla dura concorrenza del domani. Quando il Duce Cl comandò di andare al posso romano, molti non compresero il profondo significato. Cosl molti non hanno ancora copito la necessità che lo nostra razzo divenh sempre più dura, volitiva e silenziosa. Molti r,ognono che, allontanato lo spettro della guerra. il popolo italiano potrà ritornare ad essere il popolo dei suoni, dei. conti e dei carmi del buon tempo antico, e che, quindi, tutta l'azione svolta per aumentarne lo d:sc1plino e la tenacia possa un giorno essere considerato come superata. · Quarr:io noi affermammo che esiste una sola ràzza 110liana dalle Alpi allo Sicilia, alcuni sc1enz1at. eccessivo mente legati al signiliooto delle parole sono inso.rh, soste nendo che dal punto di visto antropologico diverse sor. le razze che costilu1scono la popolazione italiano, e e hanno occusa,o di avere ripetuto lo solita confusione tre 1I concetto di razza e quello di popolo o d1 nozione No invece sostenevamo questo unità oiologioo ciel popol-:- 1taliano in base alla comurutà di sangue che s1 era ve nuta formando attrove.rso i secoli Ira tutti gli elementi che lo compongono. La guerra che oggi combothamo contri bu1rà senza dubbio a cementare sempre di più gli 110 liani delle diverse regioni e il sangue versalo do tonte innocenti vittime dei bomba.rdam.enh nemici nelle città pn.; d'verse d'Italia è come il simbolo d1 questa unione 100.1 strutllb1le. Il problema del reg1onalis,no sussisterò ancorr nel dopoguerra, ma dovrò ~ssere affrontato e risolto rr:: pieno dal razzismo italiano. m modo da ehmmarne tull nmasugh. Esistono p:i altri ::xspeth del problema dello razzo che hanno do tempo rich1omato l'otten-:.ione degli atudios1 e degli uom1m di Staio indipendentemente dol regime po l'Ileo Questo è il caso, per esempio, dello questione eu genico, che ha ott1roto l'attenzione degli Amencam e d9 gli Scandin'.lvi primo ancora dei Tedeschi L'eugenica e igiene razziale non è una creazione del noz·onolsOC1oh ~mo. mo una conquista dello civiltà moderna. Negarla e combatterlo perchè è stata adottato dru Tedeschi, è sem phcemente assurdo. Proba.bilmenlg non tutte le conse guenze alle quali si è amvoh sono giustd1cote o sosteni i:::11li,CIÒ però non loghe che· 1I problema euger.:oo esisto f' che debbo essere affrontalo presto o larch anche in lt.::i lia Accanto al problema f':ugenico e strettamente c6nnes- :.:o con esso sta quello dello lotta contro gli usocial. e quello della relez101"1-:t Cm per poco sì soffermi a meditare su quanto abbiamo scritte si convincerò come i problemi del razzismo non sono delle creozioni artihc ose legate ad un determinato regime pchhco; ma dei problemi concreti che un giorno o l'altro dovrOJ'lno essere totalmente nsolh Qualcuno o potrò cbbiettare che fino a mezzo secolo fa nessuno parlava d1 ra2.zsmo, d1 eugenico, di asociah ecc. e 11mondo andava avanti lo stesso. Mo questa obbie• z,one non ho nessun valore perchO I problemi che non si presentaVano ien p;,ssono esistere oggi e problerrti che non esistono oggi potranno sorgere doman,i.. Man mono che le scienze p.rogred'scono, la vita dell'uo• mo S! la più complicata e la sua viSJone più ampia; ecco perchè i problemi della razza, che lino a ieri non interes~ savano nessuno, 0991 sono oggetto d1 d1scuss:one in tutto il mondo Il fatto che tanta genie porli di essi per metterne m evidenza lo rooltà o per negarla costituisce la migliore prova che questa problemi esistono, perchè sarebbe troppo strano pensare che Ionio gente si softermi o discutere sollanto intorno a delle vaghe chimere Per questa ragione. e non per ammannire 01 nostri lei lori delle leone più o meno interessanti, noi conhnuiomo ud insistere a:!ermando che 11problema della razzo !:o•~ tinuerò ad essere di ottuaJità m Italia come nel mondo cn· che quando sarà tornato lo pocc sui mari e sui confnenh Studiarlo oggellivomen.le nei hntiti delle nostre conoscenze, illustrarne i vari aspeth ai noslri letton e prospet tarne le rnluzioni che e sembrano p.ù rag1one\"Cii, ._-or risponde ad un imperahvo categonco dello nostr:J coscienza GUIDO IANDRA
DELL'ALTA CULTURA GIUDAICA Dall.a fn.nci.1. ,ennC', not, socro un ,creo aspetto, il più 1nflumtc- magistero g1u da1Co non solo d1 conttnult nu d1 forn'IC' S1 po·rcbbit for~ d1tt un rnag1sac-roJ1 fonna Sfflu contmuro. C' rJ magistero J, uno psa,Jo-<onicnuto, suasu10,c- d, ogni fornu Sotto qUc:Ro rrolilo S1 poud,bcS!.mc-rc-una storti pme1nn1e dd pm!tC' ,o 1n Fr,ncia nt'll'ulr1mo K"'.t,irlltnmo , Jc-1corrupcnno ,nflu.uo .sull'h.th.a 1.u~lie. na1ur.almc-n1c-, ffiC'ttC' 088• in 1110 ogn, $Ul ,ndustna prr hr Jurarc- qu.tnto (" più pos ~btlc- g', e-fletti d1 qutsto tnOUSJOwll in :c:11,gc,nu 11,l,ana lsrac-lc- s1 ,ndusnu. ,1 <.re ,n modo che eh, ~• d,scosu «b1 SUOt cr1ter1 • $1.1ffl11fic1• ,·aiga squah(",1to co mc pmo d, « scrn:'ti • toent16ca EMo t le>ad1uv.ico in ciò dallc- v.1rac-frn1oru cui tur.ah, eh( si Sffltono Orfflll1 al tnmonc:o. C' d)t Sfffano d1 trovare- ndl.J « $CC'IN.à• k1tn11f,c1 8iudate.1 un appog,::tc>alla loro J«rq,unu Nel umpo del pcm1cro filoJo(ico e-del le- sotmc- monJ 1 il ~imo pontdicC" ,n f'r.ancia ne-gli uh1m, dttmn1 fu 11 g1udto Cnraco Bngson ma mm11t qunti CKt t1t:1n I.i su.i fa.xu'W)s1 d1tu1un 1n Fnn t11 non mmo che 1n Italia, nn mondo del I 1ntdkttu.ifni d1tffl'IO cos1, a.senna o spt <.vl.itn~ VK~N nd umpro ddb ~ uvttà degli srud, sociali o soOofogaci do m1n.n.a ,nv«t 11 Ou1httm. d.l.l cui pm -Mno s, uo"ò condmona11 in haJ.1 11 k1 1natur1 soct01og1ea,npprt'Sfflula f>C'1' escm r•o MIia R·, b111 J, 1ot1fN011.1 che-, •lmtno fino a poco 1nnpo fa, s1 pubbhcna .1 Milano Qullndo 11Rops Kris.st quel libro d,d s1gn1fic1t1v"O t1tok> • Il mondo lfflU ,i.n1nu•• docrat\'I un.a tnlti che sul :n rtno dc-Ile K1cntt morali e ddla pubbh u.st.a na J>'Ù o nw:no d11enamcntc- ,nfluc-n. u1a dilla soclOlog,adurkhttm1.an.a Fu il Durkhc,m che lttUÒ d1 11\K'gn11t<-. " n muci anche croppo. lM I f.1tt1 unu n1, gh danN"111 ddla vita uman.a ru111 <l'u.nri, vanno .s<1mufacanlC"f'ltc 1n1u.11 co mt Cost, OU&a COI CntC'1'1 m«a.nKO-rmlC' nur.c, con cui s.i uuu Jelle cose nutrr1al1 Il prnto dcl!r uou. sul mtn:'ato o l.1 L'e:b,.. enaftN •ttl•• In Affle:1lu.
curv:a di un andamento mctcorolog.co ,,n:• no considerali alla stessa stregua dei pili devatj Sffltim<-nti o vu:n·crsa.: per cui, per esempio, il delitto • .sc»tenC'\'a ,I I.>urkhe1m. non è altro se non un fatto statisoco. Il Ourkhcim fu l'cssenua·e e capitall· nuestro di quella c6nsiderazione del mon. do, In sede scientifica, secondo la quale non è scicnrificul'l('fltC «se-rio• SC' non ciò che h:1 valore e dcscr1ziooc st:1tis1lC'a, cioè di• 'iununa e S<-nu :1n1m:1. (Odio .s.tesso tip0 è presso di noi oggi b. n.s1ddct a p,.u110log1a del prol. Otu.,·1ano). Serietà, come s1 ,OOe, tu1ra tip1c:1 dci ukoli d1 domm:o mondiale m Israele. Per quell'altro aspe.no ddla vit.l e dei biso~ni dclrmcdllgenza umana. Che è la fant.ls.iae il sc-numffl:o. c10t" 1'C1ernoromanricismo, Israele provvide con il Bcrgson. Sotto la ,llim,uu e mterm.mab1le rapsodia delle sue clucubrnio:11 gnoscolcg1~he e metafisiche, 1I Bcrgson n;J.S(ondeva nò che poi ncll ulrinu su.t opera, Le1 ,leNX J011rcrJ dl la mm .. t~ "' J~ /:1 rit,g,011, do"c:va giungere aJ orgamo man1tcs1n1one: cioè, b. tconna11one della socit:t:i SO<•'l due a.spetti. Il pr,mo aspc::no, I.i pr ina fonte, è l'uo• mo nelle sue: relaz,on1 !>C,cu.11. comidcra1: come mtducibilmente q,'01~1c e bor_ghesi: 1I secondo .ispeuo, la sa.ond:a fon1c, e quel ceno va,l,."l) t mde:lm:to sen i1m'tlt:ahuno cosmopoluto.>, dal quale dc,·t.. sul\:a line1 Jel Sergson CS'JC'[aemm:ato lo sp1ri10 degli uo· mmi supcr1ori, qu:ando ,·ogli:ano evadere dalla nstre11.t cerchia degli egoismi borghesi. In sost.tnta, dunque, siamo sempre allo stesso l)"ICtodo: inchiodare l'uomo alla greuezxa borghese e sfasarne l'in1ell gema m ,agllt c.t ìndccermina:c aspirazioni (rol Durkhe m, IJ società dominata dalla meccanica e d.ilb st.uistica); o, col Bergson, 11 Jomnuo, ancora, della grcttcna ossia anror.1 dell.t meccanicità. disposato al sof. fio Jr. un misricismo indcfini10 e di.soricntatorc. In tutti i casi. asscnu, o distruzione e scomt,Waroento,di quelle forze- morali che dlnno la coesione ad un popolo, e f:umo scntue a1 singoli la grandezza di questa cOC51one, di questa solidarietà, di questa intiin.1 forza, che proviene dalla coscicnu e dalb. grandeu.a delle tradizioni, e delle spinte che ne promanano. U. «serietà ~ giudaica nel campo intel· ict~uaJc non vuole ammettere altro e non può ammettere aJtro. Un popolo clic rag• giunga la coscienza di sè e della grandan del sùo canvmno, non è una ras.a 4Cseria » e, J>("f lo meno, dn'e vemr considerato fuori degli interessi della scienza e quindi dell"alta cultura. Non appartiene, un tal popolo. allo spirito, ma alla nutcria, non appartiene alla storia, ma alla zoologia. Cosl dice Israele. Qut.-sto concetto, della li Gludal poi.echi a colloqulo. zoolog,rn.1 di ciò \°hc r:gu.irJa 11 :x,poio. i suoi lllt\·n;')si. la s.tirpc. l,1 ran.J._ C.: .imltt: riuscirn .1 ptn<:trart. pt'.t infìu,~o ..:, ,: u dt1, m rena mcmalit.i. <• . .ial,hL1 ,. I. x ciò cht nc:-::1ulum1 temp,. mo ti " .1• lio » \ -.opr.trtuno ~11 ,n1dleauJli 1r.in.c s,, scgutt, tlll p.1rl'(lh1 mtdk-t1.uah (::it:ok · ,u,lian,. fu·olcggiauno d, un-a co1nu,1on Jcl Bcrg~n al <..at·ohces1mo. ron~1dcr.mJo che fosse un.i co:.a ,·uamente .-:seria » Il. furberia con ru, il pon1cf ,ce ~iud1..,::, Jclk .scic:nze t: morah i. a«C1.ta"a !::11 oma~• e k insmua21oni e i sugger1mm1i (om·crsion1 st1et eh<: dai c.auohci sics:.1 i,:ii , m1noo mos.s,. Abbiamo più ,·olte accennato o;u qut"$"C colonne (e nlc la pt.·,u d1 ins,str:rc. per(hè è li il nocciolo della qucs~ione) come I., « serietà » giuda.Ca nel ompo scienufi<o cons1st.i CSS<.-nzialmemneel giocare sopra certe forme con<:ettuali, a prescindere da ogni determinatcua dd contenuto. Con .questo giocare giudeo sulla forma astratta, le menti degli ariani vengono rmnll:flute nella confusione e nella manc-a.nza di mor• denza sugli interessi ,•itali che effettiva meme I concernono. L'indus:riJ del GJUdaismo, sia per mezzo dei sUOt diretti Or• gani, sia per mezzo degli sciocchi che a lui servono, i: tutta lì: m~tt,,r /11or1 dttlla ron11d,,a1011, « 1ri~11ri/1ra i., dalla « ,,,,;,. tà », rh11mq,,, rrrrh, di andare "1 d/JQIIO dr/la forma, ad nami11a,, s,,1u, mf•ngr· m,,,r, ~ Jr'1%/J i,/J la 101la11:z.a. Oggi che la sociologia staiist'ca del Durk. hcim non può più fare brccda. d1 fron1t' al progresso della nuova coscien.u politica : sociale, e che le pagine bergsomane non possono avere più i1 fascino d, una ,oli-a, per la mentalnà ,odierna. più ~l:uta e p1u esigrote, l'indu~uia di Israele e dc, suo, J,,;rultu ).' dmge ad ahrc torme di « scm· t.i.,. I ,.1 « sem1à » di certi filosohm• dK u.nuo SOito b denominn1one b'COC::m, J1 « t"Slstcnz.ialismo », dove ìf culto Ji ..;na lurm.a estremamen·,e lo~icazzat.t, :.i di:.po>,& a un.1nuo,·a forma di misticismo. drappcg ,i::1ato Jeotro a.li.i nuo,·.1 fa.scinosità d1 un <..ilc=d~op1,o gicx:o suj.;li aspc1ti ~upcrCit uli (o su aia,. 1urb1d:rn\t.-n1e m:s1cr1-.1u.J 11) dcli ~1).l.1.'11z.i. Ceno, .imo per forc· u~ lScmp10. lo x.rntore s.1~1s1a mult1.._vJore. ,.J uomo d1 :.par 10, Rudolf i<.ts.vu:r non è un ebro:> Egli è. come narr.i lui sto.so, un 1nc1il'CIO, m1(10 ,11 1e.,. k~o t' d1 slavo. nu .1ppun10 ,wi ,uo1 scnt ·, 11 mbl , iMno Jd J'an,m.1 germ.1mc.1 si iro,a imb.t.siardito dal la 1crrl>s.1ruàe J.ilb ìnlluietudine r.tr...:,J" 1· t.a Jell":mmu .-.1.1,·a. I suoi brillanti (a~gi iunno 11,J11bb1am,-nte<;:tt:rul,UO c-J Krc J. no. un.1 ,:unde .a11rau1,a lct1uJn,1. nu <. ~n,ht.. proponion.i.linentl, a~).JJ pem:,·o,o t. tc·m1bilt I 1nflus)() J1soncn1a1ort!d qml- .1 l<.1ura. odia <1uale l.1 ra.psoJia 1dtvlo J!'•J. < oleiJo .... op:c.i hJ 1un.a\"ia \5uo, pun- :i ( ~:.i. d1\ )000 b nc~.lW.K\C: d1 OJ:m po vtt\o \alor<. . .l· opm morahtl, d1 o,.;ni Jc ,n o,'1 .!,<. t" um.m.m,<.nu: lustrum,o. Qu, ,11 ,.tJ.:J.;1 ,rn~ono rubblic,10 sot~o il tiwlo di « Fcmen11 Je-11um.. m.1 gundt'l..t.l » (LJ. Hvmpuni) e ,rn,1..,ono dJll'eduorl prc«11:o1 u \Ome r.appre~n1a11,·1 d<:I JX'llSiuo f1!())(). tt<o cht· do, rtbtx , alt:1c: OJ.:J!.1come f.i. n soluL10nt' della cr1)1 f1losof,cJ., <.onK l'c: .1,poncnu Jd ,•J.lorc um:mo d1l do, reoht ()fTCOl.lf\ il inondo conlt.'fllpOUll<:O Affi:im.11{ hbc, di qublo geni:re, rarw di,-1ico-c.ale1dOS1.opiccoon, a'!n. (onlC quel. io di Lu1.i::1 B,mdim 4!; Uomo e ,aiore * (fi. naud! Lduor .... Tonno). nei qual, ... on tll'>t nu.1ntt· e ~t1k ~,~tematicit.à :.1 ccr,J d1 pet' su.tdere il tempo nostro della in~i1ib!l1tà e 111clu1t.1b,li:i della degradazione di tutti 1 ,·alori umanJ, SOtlO 11 rullo comprc."sore e b"ena1ore del nK"rC'antic1smo traff,c-ante; fa re. insomma. il panor.ima di una Jeueutur.1 che ci ,•iene presentata dagli editori più 41: sen • (tendC11ri, anzì. ad a,·e1e il mono• pollo della supcnore ., serit'1à " scientifica) e potrt'tc a,erc il quadro 1mprcssiooa.nte del come un mondo intero d, ariani s,a, piU o meno consapc''Olrnenle, 1n linea con la « serietà " g1uda,ca., che ,•uole-impedue al popolo n0stro lasces.i ,crso i suoi destini d, tradi11ooe. di n:na, dj patenta. QuC'.Sto 1mpcd1men10, secondo 1 \'ota J, lsucle, de\<· essere sopnuuuo cosruuito dal tenere sotto I egida d, una. :aie « ser"tl ~ glt s1ud1 ..upcnon, la cultura supenore. E' queM~, dunque, una ~ s,cried » contro la qu.ik- sui pure ncccssario in un prossimo fu1uro imr.tprroderc- una sisrcma.t,ca campa.gna, per ricongiungere una buona ,alta l'aha cultura .1.1dcstin, piU ,•,tait del nostro popolo. . SIRO CONTRJ
L'EUROPA EL RAZZ PREMESSA IIN"ente11~11tt! ,la p11rtt' tli t'"rtl ,wriit,,r; •i 111uo,·~v• u11a vi•nN C"r!liea • una pab blirnlone rl.-uardanlll I ramt0rtl fra lhu ia (I Sr.òliOU1't. CritÌ<-'ff che tntHlfl'\'11 hl rl ,,11ltc, la tlebol8t.& t10!!!lant.lah1 deU._. poa:du 111,1..u·a11to,.,,., Np~\one di una cru,i n ..1 <,11m1.o rauiolo,rieo da 11111rte JI certi 11111 bi1•11tl: l'fl>,i t'ht' l\~1111 lll.'(.."V1Uod111110:11t,, ,li IM)ooill<ml, •• ,,. Il ri,-ohe.-., J)t'f'eh~ ,cra,;&IIO Ji elì'mt'nli r111Hvilmeule 0011tr11d,liltoril. Con,•t>nlamo con I 1udtlelti erillt'I in ,·la tli 1trlncipio rlruu ..lu al 11roblf'mA ,enera le dt•I rau.l.wo. Cl pare infalti et,.., 11uf'II ■ eonhu,ionu f'hll 1e1à e,J rq ri.,..'011tral1t 1,-•r i 1,rOMf'mi ICI' Ut'rall ili ituJot..- fih~.lrka. nt"ICll ultuni dttt1,ni ()(>•t-bc<illic-i tenda o~ • riaffioraN' 11ur11 m•I cl'lllll)O rauioloirlco. di t•ul l°O!l't.'rlli rt'C1•101lla ljllft'hlH" ttnll r\i)tt)\'la, AnC'ht! ...... com'" cià notamruo lflllroni•, la ballaarlla dell" dl.-.cu!l!tiOt1i on. "'i ai• latta 1,:u M!rft na, t- vi -,i p(lN,ll lntrn,T,•e,.lere un pe.r,oJ., ,.H c11l11r1flc.11!n11e. );, I p.a;!,-;qlO ;,I è ■"ehtilo. n<III '\l' crudali del 111tw!n1M1.lo. allt' • l<'rr::,.. .: \•1u dh'tN>ò ,•,I OPllO"tl', almr11n i•~!" •I Il I lo 1·lh1 comi,ortn,·sno, ntol lo>ll'Ho>.,\" h.,.n,ualo, d,.11., preo1-~. )fal1erad~ 11111n ('iò, .ì~I m,-.1,,, 110! •h1111n i,.lntl ,,·1llprtt t'(IUl\111111, 11,•!J,. !Ql•Uulli, IH:"n:chr, l..-11 ~l,M'-\'lllll•1 du• • in"" Nmpo 11110,0 e ,,rotondo 11,u1n1~• .-..9~rlu quello della 1111l11r:r.1111111110; 1':1.1111 .. ,•, 1 1,·,.-iiti, eh@ rl11 rlul "'I aHro11M\'A -.i 11uò ;:hr :wr ;1 ~rima volta. e 1uUi "rano im1,,.,.~rau • .,1,,1 eult~r11hn<1'1Ue ~ia ...plrllualme11tf': ~r ro rio:lll1tmeuw lllll\'t:l'Mlh,1\(,0 della ,-te-a"-(). c•I villa Ialina. \nai. eulturalmt!u.l" \""i ••ra u11a Jl..e.Ju"a:r.1008 l""'D"'rale, operata da uu or1rulan11•n10 de.>liamt'llte a11tlrn:r.:r.1<a:lil'O 111 l,:'f'flllf••· l'he 11:tfTVlt. .. a1ocio al flf(I IIWN.~ indotto e i11l'flllJO. t: ~Pfl"•mo rhe nl'lla ht1lla1rlia rullurale lnlai•la!-1, JH!f lnrU8 J1•i C'Oll\"lnch11f'nli frt.'(Jf1di, Nff UH~th•ri 1111r.• t•he l'errore 1nl'11t11alt>, 1>en:h~ po 1.-..;e ~NI ehlarilo, Yenl.Me a calla ap,e,r ~l.ltt'!111&. C0tnun11u11 ortrl. ;;corariamo <..-on,;;o,.hllitfA• :r.itm11 eouu1 neeli ultimi l~mpi ai .. 111 riunii ad ,ma ettnqui.1a l)O!lilll'a; noti f111>....i 11llro ('hl' nel r11t10 elle lf' dii,.eult ... ioul rh•11l11no or111al 11110 81}lrilo 11\t) eo:111a.11i11u1 O! eompretlAIVO. t: ei() perchè ,.j e \"""l'nUll conqul•ta111lo un minimo denominatore a&; mune ne1ill al'eerta,;1enll etnico rniologlel eo,1crell. ti uei PO@tulatl ra:r.:r.b11lci. <lalle du11 ,,.,pa..ta 11arli che animarono la tK>l&- mlf'a. Cioè d11 quella ctwJ ,·oleYa ~Iva• 1euurdare unii eoiiÌgenu lm1,llclt11 nel cri terio -.J)lrltuale. ci~ quella ellH. pur nel• la t~I hlolurlu di un ru.ai~mo cui h1•• "'"~,.a,.\ orh·nla"a: ,.1a ila 1►11rl11 dt>I r111~l,.1i h ,0110 ora ,-..11,"t-11,r., , ·'" ,.., 1■11a"'lt,, t•lr.-t111:stlc1unf'r 1.. 1u1i~t.o-ra!n,.-:1t.. nur ,n ..rn debba .uh1rfl un11i r!',·l~lunf'. l'un 11 t'hlì l"ìul:r.lal;. (•r:,~rlo di r.r1l'lllll uu•nt<' &i r:i,roJKflll" rn11nv I' ,l,.finill\u. t: Q\11' ...II) ~ 11111'11(1 hiPIOJtClt"'J •·11flt n•tlt' l'nn: 11Jn tmlro 111• <''•fl\Q , (·•>rw rl1f' l':rnlmn '-I O"rNl, couur dìM t lau, .. in. (vnK>-ani11ta. o ■nima..f',QfJIO. ~unrt-111 1 1n.. 1Nt18 ,talla malric-e biol<'l"ka • .-.f'eOndO 1101. :,ìj !ilUIH!rNIIO CO!-Ì I •IUA 1.. r111ini di /fH), locic,,o 8 di metaf~•<"O f~piritu.alel. Il rii~ e,.-1111\,al~ 1M!r il pe-i1,.1ero italiano odl..r,,o. 11 un ,.,11H:rnmento --l<.1rleo ('ultur11lt.'. 1·hr lu l>llU1' i11 11rima Hne:i ?M"I mo,•iuu nto "-Clf'ntltieo • .. p1rituale Wl"'Oll>f'O, p~..,_. •I ~1ur1le il 1,r•oblt-11111M'it-nliflco lllllUral1,1,c-o f' 11111'll0 111,lrilunlc •ll'll'uo11111 h,urno n,•ut.:i •rmpra UII• @'"'IR"f'llla ... \rlll"tlcn. l't'n.-hid riwllnra l'• -t•uw co•1 I mteruo, t',o l'.'ht• er11 ..e1n1rat,) 1lallu ,11f'h1r:.1('4 lr'I ,ll:r.lo11ale, C'hl'- (•r4':!\'ll, ('1,lllt' r4'11:c:or1t, 1'11l1ra tea11ilf'l ntalf'riah .. 111, -400lo1t\('O. J,,.,. f'Ul Il re1rno ,lf'U. ..r1e11:t11 fu .._.111,1r.!' Il \'fJolllhol11 n (tlll'llu ,11"111111tf'rl11rltA ,. ,!, 11i..1h-1•r110: \11 ...... t 111.w. 1lt>I "l•Ìrl• •-1.-111.\. 1•~1 la t•ultura l1all1:11.11 :uritiorna I • ..._. ~• ..-,::ui H srr111ul., t'OU1t1\o ,1.-1 ...\ml , 11.. r, ,!ui,i. llall'altnt lato <'I -.1 t"l'U 0 ga-a IIIUI lM ,11:uone 1)rah~ perf.-n;unl"'11h1 11111,rna, ro111l11ou:nlo JI buo11 eol'II...O, 1wl u.--...tro mo,ulo latino f' 11111iui.o.Ho,.- .,.-1 uni{) Il Luo11 ""'n..,.,· te'1e \11 IIU~lo (' ..... t' n ... 1into di ('1')l1• •l'rvaiuo,, .. !ndìin:ta. hll N'IIIIIFI' r~i.:110. C") n11, UltlCIIO h:ri pot11to uirll .-lt>lllf>III\ 1ll al ,.,r,uhn1e rauiale. ("lò ,~r virtù lululti,a. l't)l('h\' 1•r•l1n lilt'lllf! 18 no..tre ,:e111\ tliWII•) -.elllJ)rtl l't'r l'l<llJ ,h t!Ylh,re ('()1Ulllh1t1onl (""llf'N'lt' l'Oll "'INDf'nll 111 altra .. 1ln)fl n,.I ...-n~o non t-u roi>t-O. Elf'hlffllll ... ,,r-1. notl~i .Jf'IJf', 110!1 d,d montlO raul11lf1 liph,1uHeut1:1 m•6[ro o uionl(•11i{'<I•; l"M'tC'ht°' ,I t'a~o era f:tl I> fuori ,li ,h-.eu~ione 1>er ,,rmc-li,lo, ma da quel 111011110 tnednerrant"O-orienlale III t"t1I Il li• 110 euro110itlo 1whwa eo11tr11hhundnrr1 un c,.rto altro elem.-nto ra:r.:r.lnlè --0110 t'eri IHll11i ttl , l,ola f' ht N"rlf' \"il"'C0';..1■1111.j" da ailuliet1,...I. MICli e,nuunli c-frt'lt1 nu/1111111• !(trii. COlllt' hu1ccf'tt11b1lt' f' nnrhf' IINll'OIO....J: t'lo.'- il ti1,o "f°l!Hllf t'ami!•. , ... cui (:,Hlll'.lla :r.1011i a111ro110lo,r,c11.- --01110 oHt-rlf" 11r11li('.11 mf'llll•, l•t•r 1•-11ri1111•r,•i 1<\111 ht10llfl, lllH t>rfi o
c1u·i:111<!111c. d:,11n 11dlc 11vorio-1Jru110. 101.. v ~,,('ol;,-o HQtlilino o ru1c11to. c111,elli rkt·luti, l11l01rit·hin1, o (_<(llllllllQUeneriil!Ji1ui: llljrllo 1tlJ1ir,:,lah.1io.ll'Jiell'Ol'(:.hio. 1n111ilh1IIC.'ruO !loCUr .. 1:tJ. S,tunrdo rn1m('ll che ., 111-ee11d., ,e~o la •IOIIURbiondo. ,, bia11c11. uulç,t 11r6d111•ui puo 11wora a ..11irur<!'. Ti1.10 du non <.·,.mfooder,.i eon l'ouror""'-' 111cditerr,meu I! i-Cl{Utlllllll('UIO ih1!100. 11 111rnk. ,w:• 11ur BltHltil {JU/tlCht! f'lemcutu di r:1111~rto <.."t11.rimo ..otto vl<>e1H.lf.'.toriclm l'limal1cht1 over.'l.uti ,-ulo in il111,erficif•. ri- ,d .. di a1,11arte11ere 1,ur ,.t'11111r_. in lllH• nio!ra evide111e :ti ,t'r1111110 :irio. i-: lu1.oll11 pt'r co11,·i11cen<e1u, d'intuiti:.. IHl>'t!n"Hrc nt• tr>1,·enso u 11udln fine,;lrH dcll'1111ima che Il 1.01mlo it..llono 11011 hn 11111ihwhli11to 1 le«ami .-~oti,•i <..'Oll pol)Oli pl,Lr 1•iì1 ricchi o ;uu-lU'.• l'i\•i\i: ma ,;em11ru lm 11borritu "l'• l'O~h,nu!nli <li '-lHl$ro'-''COii i 11h) ,~ril..-ilo,d f> rntl"lliii::cuti nll'ti('d meJitcrnrneo-or:,•11tnli \31. ••hl• -<e111proten1t1n.1110 <li i1111i111111r ,ti. Rlwlu• l'OII IJ••i Jilo<li. r11t.~n1h,1 brel 0l·iu nella 111n11er1e11~11. nt.'1111 deholez.~• u, In 1,en·rr11ioui:, erotica della dunnn. l'u..t<o 1)i1) ,•klno 11\1'.\fricn. --em11rf' ci:11 11111,ugnnlo in ,.(l,,hrnu1 <..-oniro l'.\rri,·a. )lai JlOJJOIO, \IOJJOIO uirrkvlo tli ,rr11,·it:1:1.iu• 11i iutlhcett>. 11Jla arlstocra:ii11 (.f). Tri:iJiziu• m• cui -1i r 01mo ..111 ..._.1u,, ,.empr" h, 01!- tur:1 . •li ....._. ternmiuil.- f'Vith.'-IIICllll'IIII', lll'r 111'1't'Zi0llf!....._,.il,.teiJsH, t.-ol ,.uo u11h·cr- ,-;11i,1110 ~111,·oc:-0 llt!i Jl<»ltul11tl di uuo ~pirHo """u:1111. IIIJJ)IIB1•l p~rche unh•er,mlitii., •nUtlt! a .. tr(IZÌUl\0 ,1:11 t•OIICN'lO ffnomu rì- .. io•J)"ichlco), t·ioè 111111lti ~ mct1tri@.ie1t "· IJi clettu 1rarlitio110 i• "'"llres&I01H) la $l~tt Chìe,ia. Cattolica. eho nonostanW il SllO ue• o,e,i,iario 11111\·er,~allemo as&Oluto nella teoria delle a11iu1t1,, iu sede almeno 11rali• (•a. ,11i è 11tleut1IK ..e1upre 8rianamc11tt' nllt' vii'1 ('ljJ1rN•ive turme um1111itzMle. U11,iti rei;e,11i,lo 1"1er eui Mi può tlirP. che in ,w. stMnx11 mfli nei\l,òun Poulefiee ru di !tlir11e !ff'111ilic'" O éMmitit'11, 1>11cl1(' (JIUllldO di là. l>ol('\'11 ucc1u,io1111,lmcnte Irti.rio. F; tutti i lfouumì l'onterid portano HPr~!'.llone 11lt1tm1m1e 11ria11a, che .-111let:11u11ct11, 11ell1.1 .. te,,iAO quudro delht tiJ)ologia rauiule it..K· liM1111. Qui lo ti11irit1.1 fi1111Judall'nllo molitr11 ,li vOOer beue 11ullt1 11tr11do ll;-i lò('<(:olie o.l<'i 1101,oli. ·IJ ffimune denu1uiu<1lor~ <li c:011,·eniN1XJ1 rJniolo"ieo e rnzih1tica cui nhbinmo {e- ~,c 11110--0, 111 rpmh• ci ,oembru, se 11011t·i lui:Knmanw. ,.1 .. i,. ,la noi 1,erKlunli, ,111rrhl11;1 ..0 ...1 ,lcrmihil": In r11u11 11rlnn11 rl- ,·,·111 11111,rii::ior ,11lorn 11el riiruflrdo ,-inteli •·u ri .. in1-~11iri11111h•. Uioti1>o: coloriro ro~e-u u 1·hiaro ,, 1111chebruno, u ilbhrunato. occhi chi11ri O CH~hrni I' t11lvoltu :HIChe M:llri: CK pf'lli chiuri t' 1111re 1111ch(' 11euri. N11--0 tli• ritto in icenere: n,,ieo ur111011ioso, nel 1'1'11· so Jrinnit-o-milit:tre. 81,irilo ntth·il;tlco nt'I •en~o i11111orlH11le M'llll)l'é un'nltivitò ri,oica llunch: il ,.t'.,.,O 1\elrouore uou dis,riunlo ,hil· IK 11\"'""llllll \'i'lfl,Wl('llfl ,ti lft\'Orlll'll lil.M•l'H 111e11I(':. Se11sitiilil1\ int(':riort>, mN mc~lio i.-11(' 1>1'11 ,.jt,ilill\. ,.1 ,lirehlJt• ('a1rnclli\ ,li i.e111ir,.., 111 >1h:;11ifi(,1110 11111,,.cldli• 4dr. t:. K1ml in • .-\11, lropoloJrl•• 1irftlllmfllica). 'l'l'11111era11w,1h, ll!llllfUiJC'llO. che è il miicliore ,lei lf-llll)t•rfl• monti, quello eh& si contà Alla r10H-nti1 l('enert>iill, Jlerc.hè la 1eio,,en1ù genen>sfl euroµea l! ..anguiicna; 6 1tlllut'Uigm1 è l'eter· 1111 irio,•entù. t'ra lo t>e.lliAole mediterr,rne-e. 11ggiu11• xiamo noi. li tipo europeo 001 ,mddelto !>t!ll""-'h1 IUIIH è il più r11.11prue11talo, dn un un1JO ull'.11tro, o quantltatlvamenle o (11mlitatìv11.me11te. Quasi oom11leto nell'Ila• liii 8eue11lrlo11alo n mnlgra<lo delle rortl e ,.,w,-..e forme degenerative imlh·id1111II f'lllr<J al tiJ>O. Ha111)r~enlato in tut111 hl ·w1111 apfie11nhd'°'"· lungo h1 11uale do111i111t <!O,,picui il tisJO hiondu rhi Hieli (~I rino ml A,•cllìno e 1.hmM•ento, et:C. Xcll'ltnliu ml' rillion11l11 <..-ontincot11le e 1Hllle i~le,, .ifl ri ,-coutr11110 elemf'nti •1n11lilati,•11meut& i.pit' cali, <lvvuli Kllu 111J1>0rlo tlello i11v11,;io111 ,. dci,rli ìn~i11111('11li uordlcl. l11dh•illuRhil1 i11 IHI .. en..o "'l'"""'"'o 11uel1e dol nome hmr l:111du , .. .\,('Il,.., relntivo. i.i 1>0trel.,t,e a,I cSemi,io p.1irlar0 1111clu, ,li biondi 1:11mhc1), ,\ 1•ru110..ilo della 11u11Jt l1uli11 Merltlio11.1 lt' \'Il c.,;i,cn·11tH UIHI t!\)>l-ft di KrNmh• im 1101t1111i:1 ,., 1:011fi-r111a ~ic11tiflC11. (,i6'.• h1 lo!i,:'.(ttltlellu eredi1HrietA nel M!IUIO 1,Jc11 ,lrlin110; cun In éulleg/lllì tt'<Ji dl'll1t ricnlf'r ,-Jo11c ,le"II omo:,;i~oti . ('i~ 11111~tte11:,;11 sufldett:• ,11-1 ti11i 11rionor1lici cur11tter1 .. 1 ~·i ,l<-'1:lllllO utl 1tltri in11e,rabl\11lélll0 (.u.,:ri, "'""'' IIIK pur i,.\'IIIIH'(l 11ri1111i. t'r:1 quc,.ti duo rstrt:mi è post:t lulta la rnedru. dw i· ,l;i deflnir..i sicurnmcnt<' i111liire111. Tcrru ili 1·.:.ntrll~li l°lluliM 1neri11ioCURIOSITÀ SUI GEDELLI '" le lte r■gene che ved•I~ • sinlUre sono nit• da uno 1tu10 parto: eppur•. mentre due sono I• dioiche 9emelle, la teni ha caratteri tisici n•tt1mente diHerenli1tt. Oul sotto ecco due gemelli, r1111ttt In 1,e pose dinne: ouerval\doll, vi accorget•I• che essi dltfetl• ,cono notevolmente, Derlv.no da plesffll elerodgoll.
Cosa si potrebbe ricavare ... tlJ ORA.MM; 01 JUCCHUO :i:.lr; lo~ ~1.-niricathamèulct ,111cho lii yue .-li 1h11,1111.Il loro 1111rnte11C"n-lmolto ne1 li ari tipo del due d1Vt>hi cltmf'uti ~ ,lo vutv •1•puuto alla l•,r~ diVf'rl11t1 fot>rio ~i1lo11d biol()ffi<:a, ►ilt r!ruanlo n inrroci wl lli,o ldedlo Jouk•, cioè t.ltll'ambif'llll", ,_ja ..U11rat11tlO CVII OJ)p..,..11 "lf'IDf'llli lii AII tka lmportadot1t, tr1111•111arina. t: la 11r11~..i r1nizl3tle11 l)t•r (lllf'llo f'he Ml lllltnbrn. ,lo -.-rebb6 t-ercH di rl,lurre la pree,eoa.. del lltlO meditf'rraai+-0riHl&lfl fl di (IU.4!.IIOmedltf'rraneo•UlllltN'b1110 4bf'rberu <-•mil11) clw l'\'fllllnolrnc.111l1 1-J rhwonltlU!liile COll 111 l'OII ,enlenti a11pllu:tioul civili 1)0lo.illbili." \llll a..•«lo df'I 111>0indicalo lfl, VASTO MALACHJNI ,n I.o d1~ ('lau•; " fa ..1ra11amf'nlo dHlo •tolrlluali ..1110, 1111st dello ,,pi,i1l,.1110 {'011 Il 1'11e l'•ulort1 ullr•mon1ano ha dato -••Ione • t-er 1, p«iwc,q•I -ln■I .ti far dalla '■■t.u1a. IP r-•-re la h.-., ct.11·a■h11a .-MJ f'Orn J"'r 11 mu111lo all11 r\N>rca df'I Pl'Ollri(> N>rpo. 1)1 1■111 1u1111iara. l'«'(l l'arat.. f,-nitt lnver1a di 11n ranl.,.,no rrHIO a ,lbtnillo •1111 r,uit:U-11 UI \oti.61 INoe: l'Of'l"lllo hrhlf'I .tN ce,-,a 1ro, ,. •:u.,.rra; qut1Uo d•I Nili• r •enll' lrfr da un corpo umano? ... DUE CHILOGRAMMI E MUIO 01 GEUTIHA I molti O('('h\ \erdi dNta •11110 l'a,l11n11, M.•IU bn rhe Il •on.la del eam11I • ,lello paludi ,i,\a ,-111'11lu ••l loro o«lli). l.'~lo del lalinn fllalla N>alrale), " riula«-; 4aell• •aure • -~- IS) ('011 Qu6'<1o ll'rmloo lute11dlamo all11dertanehe al Up,u "mair.o dolle lflrl'fl atrlea•• ...i llanlall: ct•ale •d flll,f!mpio ciueUo ddl'Alc•ria • d&I .Ma~. doml■ato C'Ollecata111ea1■ dallu l.,,lami•1110 • dal el\roa aub-,u•\do. Q11ttlo cen .. ro di uotno r,c,n I debiti ~~POrti di melle tlato, ,11anA .i,.,..e a Varici at-1 n1oculo fem lala,le Ira-. Hl l11te-.n1■ _,1"are una -•• per ,... dlfflelhne.1110 dfen11blle. Cioil la reputrnanu arw:he Ira il J)OPOIO llallan,o ila pule del PII drl. o la litoN■--. .i e11needeN> lo lt<pOM la ti.c"lla. •~ t'O■tro la ,1-.. nobi.t- o..11 nnione di qa.,.,la, a peraone del UPO 111enillo t-.aw1t11 11uddelto. #111'11I di lii di o«nl po..ilblh• valalailooo doll'lodl,lduo "'-· Pe1d1J• 11 PII dre ama Il uo Mar-a ■olla ti&'lìa b~ JI prMedona; • 1■ tal e■"4I la 1"1a --~a ecli -,■ il perltol(t dt-!111rau.a: a In ~iò 111 4Wtflluale detrradanle pii\ o IIIOIKIl11r~ala ...-h111 ,ltù e,·a.ntaal• 11...ila fill'II• (~) Crr. cli 1,.,,.n,1ori tla•I . ouoaJ, <1, ltletl (K.. 1fllil. 1,1 IJA q11ei11ium1 •lelle lndlvlduuloal Ql.lal" < lndl.,«ela dal IIPO •nodlo " di Nlre1M11 hM porta11.U: p,en".b" rk-hi.a .. l'i111er1"et1lo .-oa ~n JHi ■11ovl della hlotoeia I■ •• ,-rt . .-c,lara r, Ferh11t111to hl011:rarlNJ. li
Sui ....:=rio ,n,;!lc,c su, p<•~ b1olog,;i ~<11crali eh<-f""'O"O 10h fin d,gu1d,Cflttou11,dif(icilc<l1s.:f1ttuDI 11ont 1.uii,lc, qu.ak ~ <jt>tll, di 11,bà. re ,,,d, K:ol.,, ,,. le u= s,coc,òo lo,o •1tt1but, bioJogw:,, 1..,,...,J,o MUna COO\COdrilc- dcfic>cn-.. d, ,us.......-., ,,lii ,cl~:\[.::~~;;• b :ro~~ ><" stn,1Ko ,, d,gg:i ,nbohu d,ll, clmt!i {UIOOC'5Ul<m>IÌO cht, 1'111uopologu• ,u,1c forn,s.:ed,.·l<kndo pn C11:lllffi nun,nu i.. ruzen• loro e le g,uicL le p'ccole, lt nrian,i d,llr ,·.,ian;,,~ Jo,l,offrirc•lto>tu<l,osoun <'1t1<t,:,rologico<0mp.,ro!l\"O. Ciò~ r,b,i tulU\U n,-llo 5Ubol1tc per tSffl'l9'0, Ml qu,droel,bon.11vodcl1,fornu.z.JOM >pt<"kununa_binfe,ior11idel p:tt,,:tl porisp<Uo•II• rd>'"·,sup:riomi trop,c• dd tipo pr<11ccndmaliano, •nc:hc l• rob:i,'a ,nfcrÌOfl!à d, <pii umo r,~p,.110 ,n.,, rebl"'' supe,ionù upo di Nffl't<krthal, IJl<fll~ po, 11 •t>l>ll11eu11,Jiffrrcnugt"1,rch1C> re,., <jU<~Uform, um,o, • quelb SIOC<'fllC>b quak, si d1S1111t,a<l,lla whuo. e J,.n, neolitica cd anuale gr1<li,u111crologoci b;,lmm,c1.,J1 "''
Così nella serie urnan1 od,em• 11 ,,. tic• deJfisrher, adottat,d1 We,. ~. indica urui linea mrdiana d.i. o,, .v no dicocornica!ll<1lt<g,li ausualo, infcrio,;rispcttoagl;rnropoidi.,'lu•· ~ dip,mono dalla medcsinu hn,a_ Lo lin<..,.laterali,dCSl<aesinistra,sono ,:uito dai umi indipendenti J<~ ne. di~ d,•i mongoloidi da ognuno do, h s, f"-UO<IO dir1nu2ioni biologiot<c ,up<.,iori rispctto a tipi rol1tiva• te ,nluiori. S. ,cnendo prcscnti tal, grandi umi iali ci riferi,mo ali• cla;.sificnion• i,n.,propostad18i1.1uuinoino,·c,,,.. che le dinsion; per cicli di srandi ohreapr<-suppo,rt·un,evolu2ione (1icapcrinflu~arnbi<-n<0k••p(• ione biocen<.>1iodctcrmin• jnun cn· $Ct150igrodiintercorrcntitu;paleo• rale>idi,chorornt"forrnopiùanti<:hc, 'ngonoinunseltC>r<·inferiorerispeno p.tpunndancs1dicdoi,•C'dde>•malidi., ihannosubìwunosviluppocontincn. di un livello più cle,.,.to. Noi nesroidi, • norma dell.. ,istern..nbi,suttiana. s; indi,·iduano. come~ no. glistoatopigidiiqua!irìspet1oai"•· ·, (sudanidi. nilotidi, congolidi. ra/11· ,inunguno fermi in un gndin., pii, N=uno infatti può negare ce>me imani cJ oucnto<ti si,no inferiorìri- :oa suJancsi ed a nilociei. Nel rorno lll()ngolid; si distinguono i p•cmon• ;JiJ1cuj sidistammogliostsìb<,ridi f;ickste<ho poi i mongoliJi no-omorf, ..
più e,·oluti e piU perfezionati biologiamente ed etnicamente ri• spetto alla falda rauiale più antica. Non vi ha infaui dubbio che gli eschimidi, i quali appartengono al medesimo ramo. non siano in; feriori ai sinidi cd i sud mongolidi da cui si sono enucleati i nippon1c1. Se poi ci fermiamo agli curopoidi, tra i palcomorfi gli ainuidi, gli uralidi, i lappidi certamente appariscono inferiori rispetto agli ruropidi suddiv.si nelle razze: nordide, mcditerranide. adriatide. baltide, alpide. Il SO:.togruppoafro-asiatico degli europidi è senza dubbio collocato in un grado biologicamente più.basso rispetto al pc>stooccupato dal sottogruppo europeo. Gli afro-asiatici comprendono i berberidi, gli orieotalidi con le sortoraz.ze: libica, copta, arabica. Gli assiridi, di cui gli ebrei sono gli ultimi superstiti, costituiscono un" razza a St', così i turanidi e gli indidi. Nel ciclo delle razze derivate sub-equatoriali si rilevano lai razza etiopide, saharide, malgasside. indo-melanide, indoneside. Men1re nel ciclo delle razze derivata del Pacifico e dell"America si ha una razza polincside con tre sottorazze: micronesiaru., maori, samoana cd un gruppo di raue che appaiono come premongolidi; foegide, pampide, amazzonide, istmide, planide. rolumbide, relativo al1' Amerio meridionale, posto vicino (America del Nord) ad un gruppo nel quale la dominanza di caratteri antropici europidi ap-- pare evidente: Jagide, andide, sonoride. appal,1cide. Nel seno di questi cicli antropici pu6 essere individuata una certa gerarchia rauiale ove si dispongano le razze e le sottorazz.c non più dal punto di vista solamente della loro antichità o della loro piU recente apparizione ma anche da un punto di vista at· rua.le t<.'Tlendoconto della somma delle doti bio:ilfltropiche positive e negative di ciascuna. · In primo luogo de.,.esi poter stabilire una. genrchia dunque net limiti chiusi dei grandi cicli raz:ziali. Una maggiore difficoltà presenta la coordinazione gerarchica fra. loro dei grandi cicli. Infatti non può dirsi in St' biologicamente inferiore una uzza. rispetto ad un"altra sulla cui formazione ologenetica il fattore a.mbiente ha esercitato un'influenu la. quale ha potuto rispetto all'azione di un ambiente meno favorevole (nel senso della capacità di sw.citare determinate reazioni biologiche da parte delle . razze) dar luogo a forme di ordine superiore. Nè è facile decidere da un cido all'altro quali sono fe forme relati\'amcme superiori e le forme relativamente inferiori poichè, in un certo senso, rispetto ai singoli ambienti biologici j ~ipi vitali vj •si conncuono. onde non pu6 dirsi quale direzione avrebbe preso un ramo antropico se invece di stanziarsi in uno spazio geogra• neo si fOSSt"stanziato sin dal suo formarsi in un altro spazio. Questa considerazione tuttavia può confondere le idee. Infatti !10Ì ci proponiamo di stabilire quali siano le ra.zzc inferiori e le raz.ze inferiori relativamente ai fini vitali nell'ordine 1errestre e nel. l'ordine cosmico. Se una serie antropica aveva doti intrinseche per diventare superiore e per motivi di natura interna ed esterna ha 6nico con il diventare inferiore rispetto ad un'altra serie, non può certo interessare il biologo che 'ha bisogno di esaminare e di classificare quei fatti che si presentano al suo esame. In questo caso si trafia di vedere le forme antropiche quali risultano oggi costituite• e di tentare una seriazi_onedi esse tenendo conto della piU o minore loro funzionalità rispetto aJ complesso razziaJe· di cui fanno parte come sottoraue o come varietà. lntendiamo fonzionalit¼ biologica e bioctnica. cioè valore in sè ed in relazione nell'ordine delle cose naturali delle raue umane. Or quale è la funzione di una raua rispetto al ciclo rui si appartiene e nell'intero quadro della specie umana? t·uomo non è al_di fuori dell'insicrnc delle specie viventi. Come forma specifica è sottoposto aJle medesime leggi biologiche che sollecitano e dominano le altre forme v:tali, per quanto egli tenti di sotmrvis"i molto spesso con effetto di insieme negativo. Come specie l'uomo escrcica una funzione biologica nel com• plesso vivente. Ma la Vita nell'Universo se non persegue un tim: nel senso linalistìco Ufl\'.!nOdcli"espressione, pure tende 11. mante• nersi raggiungendo nelle forme singolari effetti sempre megli(., aderenti alle necessiti vitali la cui soddisfazione è garanzia della sopravvivenza. Non per quesco vuole dirsi che gl'interessi vitah coincidano con gli interessi di sopravvivenza efficiente di una da1a specie o di una data razu rispetto alle altre. Perchè lo estinguersi di una forma, od il suo ritrarsi in un campo vitale più rimetto per decadenu, può comportare il maggiore sviluppo di un'altra forma per cui nello insieme della compagine l'equilibrio può essere risrab1ito. Ma è anche vero che ogni specie nel suo piccolo mondo biologico rappresenta un modello, in formato ridotto, di tutto il complesso vitale, muovendosi nel suo ambito come !"intero complesso sì muove nel suo. Ed allora in un certo senso gl"interessi vitah della specie sono interessi vitali delrinsieme, perchè se tutte le specie retrocedessero la vita si estinguerebbe. Sinora non si è avuta una retrocessione generale: ma si sono avuti fatti degenerativi e di in.,.oluzione e di estinzione e trasformazione• i qual, hanno schiuso la .,.ja al progredire ed all'affermarsi di altre s~ic. Nella lona per la supremaz.ia delle specie, sotto un certo an• golo visuale, l'uomo oggi detiene il primo posto; ma ciò non vuol dire che le sue doti biologiche siano nel complesso superiori in senso assoluto alle doti biologiche di ogni altra specie animale. Solo alcune doti dell'uomo hanno favorito questo suo sviluppo terrestre, e laddo,·e la speciq umana ha potuto progredite in un senso è retrocessa in un alcro senso. Tuttavia nell'insieme può dirsi che le doti biologiche della specie umana. ai 6nì vitali superiori, non :sono migliori di quelle che arricchiscono specie fiiogeneticamente giovanissime dalle quali la Vita si attende :sviluppi e campi di reauivit¼ vitale immensi, dovendo esse d1t•tnir1 su piani più alti O\'e condizioni favorevoli in un certo senso per loroi possano realizzarsi sulla Terra. Ma nello stretto ambito della specie umana vi hanno gruppt che risulu.no piU aderenti ai fini biologici di altri gruppi per cui pu6 dirsi che sono superiori rispetto a questi. Cosa significa ade. renza maggiore o minore? Non si intende certamente che i tipi umani più vicini alla serie animale debbano essere superiori perch~ sono più primitivi. ' La specie umana ha senza dubbio uo tema biologico cd ununo da svolgere. onde le sue Torme migliori non possono es.sere quelle che sono rimaste in un gradino più basso rispetto a forme bioetni• camente più perfezionate. Essa doveva produrre il tipo superiore. Ma questa superiorità non può essere intesa nel senso strettamente umano. Un insieme di oratteri perfezionati ed indivìdualizuti che siano armonici fra loro ed armonici al 6ne biologico generale della spe• de, capaci di sostenere il gruppo di cui sono dote nella lotta per la sua esistenza in modo migliore di come! altri caratteri p<>SSOno essere in grado di soscenere altri, costituiscono la superiorit¼ biologica di quel gruppo rispetto agli altri. Tali caratteri, per ci6 che riguarda l'uomo e gli animali superiori, sono di ordine morfologi<:o, d1 ordine umorale e di ordine psichico semplice o complesso. Mentre nelle altre spec·e nelle quali la vita psichica non ha. sviiuppo apprczubile le dotaz:oni di :.uperiorir¼ riguardano la morfologia c. la fisiologia. Tuttavia grinscai vi fanno «<aione disponendo di un ·rilevante patrimonio istinti\'O che comparativamente fra le varie famiglie di essi ed in comparaz.iooe inoltre con gli altri invertebrati determina gradi di supe• riorità e di inferiorità. (Co1tti1tua) ALDO MODICA
SIGNIFICATO DELL'AMBIENTE PERLARAZZA fh,I pr,mordiolt• rondi:,onarsi a /ln-11da dei cOrpi 11ellim• mPnnlll dello s1,a:I0 - ti ('hwnur,o $1f'IIP. sol,, p11me11. sutrlliti nusre pu1r qqe(I urmOnw di ,•01's1Mt.·n:ur11e. rm:11,re imponr llmi11. a,tsicuM <1<>!{nirorpo ulestt> ti posto e t ,,,. ,,eme ,lette rondi=ioni clie pn11t1:lto110 co111.:1t>ere a. u11a mo,. teplu:ità th forme nl.'IJO!pa:10. '"' /ascta atmO#erica - c<>i suoi delerminafi oompor,erui ,r.flnfl,(1 " 110nron (1/tri. con le .me cmu,wz.iont r(l(/ianh e duri• quc f'Q1 MIO/ modmenti - permette lo n•ifuppo 1'1 alcune Jor- "1<' d1 1 ila , eietal.' e animali .,u un pio11cto. Se dall",mmmçamrnu• roluminoso (cO.tmOI si paua (I/ pie• c-0/o \mirrocornw1 si ri$COn/ra 1'1,pplic<t:ionr dt>lfo sresJt,. lr,:ge. .Ve//r l,iosfn,• ;.li llbllanli d,lla :ona tdobiu di/JeriAcorw da. ,:_li.ab1t<111tdi,•tla :o,w limnobfo. quelli della- :Ofiti lfowob;a ,/ifft'risco,w ,la quelli della :on,, gt'obU,. l\'on è concepib,I,. rappusentorsi 11n f>S-~err• 11;rcnl(' crese4!rt' 1• agirt• indi~ndrn/P,nente dalla cost.itu:ione drf(ambit>nll! i11 cui si ;. qYJJto il processo del(,, generazion: dei .suoi on1e,1ati. come 111)n ;, conrepib1/t' rappresMtarsi lo svilup/W d'un em• brione indipcndrn1emt>ntr dt,lla cup<1cilàd('/ grembo malerno. S; puù stabilire ques(equadone: « Cambien/t' sta ull'ind11•iì/,,JJ0 come il ~rt>mbo materne sto lllfembrione •· f'auori f>ndot,cni ,.,/ eSOJ!t'n:s·in/luen:ono all'embrio11e •· U,w sciame di api che 1uole ,allernrt" mt,schi o u11alregina costruisce cellette con propor:ioni più t:1tp<1cdiellP cellette de. st.'nate olle Qpi operaie. Qi«?tta meravigliosa corri.,ponden:.o di feggi.J.imiti rondi- :.ionanti le 11ecessità ,,/ementari degV ns,, ri i:ii:enti non t' ar· bitrin nè jtffnla che si pouano mriau a piacer'-' .,en:.a esporri> ; corpi regetuli o aninv1li a disarnwnie. a squilibri. a. mino. ra·io,u'. Sede e custodu, dei processi vitali, q«indi de1 corotleri ereditari è il proloplasma. Euo è 11ncomposto proteico-lipoidale• minna/,. .~ouo }orma di corpuscoli. ,(runuli. fibrille. aft.'i!oli. I suoi prOct>ui compremlono ritmi Ji morimenw. d"assimila- :.iune, tft~rescjmento. d'irrita:.ione. I.a <;0n;tà di queUj pro. rrssi è subordina/ci (.l un ·armonica oscillu:.ionc de'l" cellule che può venir;, aherat(I in tori modi. TurlHlme11ti p.firolisiri. tl..'fmici. intervento ,li fattori endo·. f.Cni I prodolli opotrrapiri plurigla11dolari1. lUrlxrmenti dovuti ad un1t11stil', a .lit«azioni aspri.c.,im" rh" lO<:('(rnoprofond(1mrntt> ('flt1 prfru:.io11i continue, ('mu:;ioni - co1t o sen•a scaric/1t> d"udrer,u/illa ,falle mrrP11Uli - pocsono in/l111•n:;t1rp la dispo. .1i:;ù.111P rt•,pi(,r,. urif{'nari11 dn' rompot1t>llli dei cromosomi ,. pro,va,r" f'inso,,.ere di di>{orma:.ioni 11el nrotop/a.smci. (.J,, 110n 1t•d,,chP j!io1·i ,>rO$f)('llorsi - Mr tempo - , mp• porti ,,,, j(JI/Qri Pndo,.rni ,. }allori noge11i ,,er n,enwr1 - J>l'' ,,.m,.,, ,11rprr~,. irr•'f>l"uhlfiòJ Popoli CO~ sii Esquimesi. ~r esPmpio. che medù,n1e una t1limen1.a:;ione carica di grassi toccano lt' 6000 calorjt> gior. nalitrP non pouo,10 nor, diflerire d<J1 quei meridionali, nei qual; è su}ficie1He un /abbisogno di 3000 calorie al giorno. F. conw dimenticare che l'uso d'alcaioidi setto forma d1 tè. caj/è. matè. beli<,donna, foglie di coca. "bbfar,o jn/luito'a mO· d,.llare un biotipo più agii,. con pronle:za e scatti di' reaziuni nen,'Ose. nit!ntre nei nordici l'abuJo di carni; d'alc0lid ha in• fluito a Mahili:Ulre «n biotipo p:ù torbido. pleror·co. lento. flemmatico, talora. bi/iO$O, vfolc11to alla pari dei jelini? Qua111,o più. /"organismo - per temperatura o per Jaiica - i souoposto alla Jrequen:a dei cii,;. tanto più I i,ne rsposto alla viofo.:.ione degli ~;/etti de: cibi. Mentre .,,- può OS$errnre come popoli .wbri, m.odnali pre sentano pur,. carotieri somatici numo di.1ug11al:",minore vofu. bilità. m·nore ogguuività, si può ,iorore come un'alime11tu zio,ie /al.10. raf/mau, (allo }raricesel porta un aunu:,uc d1 sntnati. di atonici, d~ dispeptici. di decodcnti. d:."sieri/i. d1 umorali. Quasi sopra/latti dall'insieme deì/e i11dagi111sul mttcamsmo delle anomalie congenite più. appar:s~nti ,. più /acil, o ruron . /rare. s·t- presrota un'auen:ion" m>n adCj!Ullla alfimponen:;a delle d,.,.,-a:;ioni,<"<Jngenit,l.atent.-. subdole. derim111i da Mali di dt•prn.,iu11P, tf ·ntossira:ionr del riromhio. d,, fas, on~t> ,r'ou. do irriw:iunt'. do M!nsibili~ni,(•1 I,\
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