D~GRADAlWN~ f ~ MMINIL~ Le eih.mità di Mil.dy · •bbi1ogn6no di cure JIALTHUSIANESIMO DISTATO "Gli arcil>e,cor,i ,ano d'a11r,i,o che è irragione11ole a1>er troppi figli" Nel quartiere pìù obbrobrioso di Londra, WJ,itechapel, un. donna che da molli mesi non aveva. pagato. l• pigione di cas. compare dinanzi al TTibunale .. Reca nelle braccia un fantolino L'indice leso sull'innocente crealura, il giudice Mc. Cluer ammonisce la madre: - Ecco una ·delle cause del ritardato pagamento della pi gione. - Ne ho altri sei a casa - risponde la donna. - Mi rincresce - rincalza il magistrato - e deploro che non abbiate impnrato il mezzo di evitare di a,•er figli. Fa1e la vostra disgrazia e la rovina del vostro paese. Gli stessi areh•e• scovi sono oggi d'avviso che è irragionevole aver lroppi figli. (Nicola Pucuio. op. cit .• pag. 153-54) IS Sanu ~rl•r• dell• lnduskì• o,dhwtrl•, eh• impiegano spu10 più donne che uomini, pe,ehi i salari richiesti dell. donn• sono mi. nori di q:.ielli eh• bisogne d,,. egli uomini, cilcfemo l'esempio dell• donne che es~iteno il muliwe di labbro nello Sleltordshire, Oue1l• disgruiele lavorano inlinitamenta più degli uomini, poichtll non hanno ekun• H· s«i1zion1 • sono I• vittime dei padroni che le slrutt.no. Ouesl• donne f,snno speuo delle giornale l1VOt":1llv•di 12 e U ore per guadagnare da 16 e 20 soldi •I giomo, e s,auo meno. L'esisteni.a di queste donr\41 i spevenlevole, soprattutto quando si pt,nsi che un gran numero di use, usando madri, nutriscono i Il-- gli che portano ,eco in officina e che sospendono in una s~i• di niclo al disopra dell'incudine a cui lavorano. Altre di quute sventurate sono in procinto di divenir• ffl6dri, me bisogne lavorare per vivere, • non lese.ano l'inc:ucli"41 • il martello che ell'ul-, timo momenfo, per riprenderli e rimelteni al lavoro non eppen,s pouono reggersi in piedi. I mariti di queste sventurate non sono peggiori d41gli eltri. Sono speno dei bravi ragani abbrutiti d1ll1 miHrie, eh .. di qu~. do in quando, precipitano nelle degeneru10ne più bestiole. Un gran numero di qu.ste madri non sono muilefe e quelle che sono graziose cercano speuo nella p,ostiluziona un..meuo d'esistenza che il l,svoro onesto non potrebbe dar loro. Altre sono regeuelte di Il o U enni. Nelle zone cerbonifete migliaia di donne lavorano nelle miniere. So che c'è une leg9• che viete elle donne di lavorare nel!• profondità dei J)Oui minerari; sventureteme-nte, questa legge rimane 1pt,uo lettera morte a siccomf i proprleteri dell• mlnier• sdno pflf'- lon•ggi influenti, neuuno li inlutidisce. Queste donne porf1tno abili maschili e dividono <on gli uomini i più masuc,anli lev0ti. In simili condl1ioni, i .ppen• neceuerio dir. che la moralità di qu.-ste di~raziale non rag. giur19e un liv•llo mollo elev•lo • eh• molt• lr• loro divengono m&drl prime• del matrimonio. Più d'un• volt•, gli uomini hanno prole1l1lo contro l'impiego di qu.-ste donn♦, me finora lu11i gli sforzi ler,leli 1ono rimuti vani e hanno sempr• cozuto contro l'egoismo de' ricchi, [Jean de I• Poulein., op. cit. P•9· S9-60). UNA RISPOSTA ATROCE Un rapporto governativo inglese, del 1839, sulle condizioni dell'indu· stria. parla di un certo Thomas Heath, che era considerato uno dei miglio• ri operai di Spittafields. Egli rispose nel modo seguente alle domande che gli furono fatte: \ .: Avete figli?». « No, ne avevo due, ma sono m,or- '-- ti entrambi, grazie a Diol ». « Siete dunque soddisfatto della morte dei vostri due figli?». t: Oh, sll Ne rerldo graiie a Di.o; oli sono liberato del fardello del loro sostentamento. ed essi sono liberi dalle sofferenze di questa vital ».
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