La Difesa della Razza - anno VI - n. 10 - 20 marzo 1943

evidente e forse non remota im1>ortazione dal Malabàr, dove è detta pudi•ri. mentre in curg è chiameta huti-ri. A,·- viene per tolenni:uare !'a.Maggio del nuovo rito, o luui-ri, in ·data solennt,- mente scelta, stagione per 111agio11ed,a un a.!ltrologo del Malayàlam in base a indica:tioni di ordine iUPeriore. L'uomo è ì1 medttimo ogni annO. onde conosca beniuimo in anticiJ>O il reeponto adal· to, ma per tenere alta la 1ua fa:na lo annunzia solo dopo lunga consultazione di vecchi libri e minuli calcoli, falli mentre siede per lerra in mezzo ad' 11n11 folla ammirata. Sei giorni avanti la data fotsata. tutti i maschi di ogni villaggio. dai sei ai settanta anni, accorrono con &crupolo religioso all'uru--mandu, o prato di adu. naia per le irandi occasioni. Qu~lf• prato ha grande importanza nella vita -FIEREZZA D-1RAZZA Un inlt'rC§sante costume iudiano consL ile nel simbolel,l'giore con la danz.a even• li Morici ~ignificativi, al tempo i!<tes1d1e0• notando intimi e caratteristici aspetti dell'animo di alcune raZ7-«' i quali rischiercbher-0 altrimenti di restare inosserva:i. Se ne ha t'i!t"mµio ,cpiccato 11eiCurg. Le loro danze-. fatte sempre all'a1>er10 e con grandi adunate. in cerli ca:ii a scopo re• ligioso, in altri propiziatorio per i rac· colti e per la florideua delle famiglie, oppure semplittmente per svago o cerimonia. sono fortemente improntate a ri• cordi bellici. I soli uomini vt partecipano. indossando ahiti da combattimento, con armi e bastoni. Chi, ignaro del significato. ,·ede per la prima volta una di coteste adunate di uomini armati, h-1 l'immediata impr~8ione di trovan.i i'n presenza di un gran numero di t-0ldati: marziale risuha. in ogni ca$O, il loto contegno. ~ Del lo"o soirito comb,i,ui'IO f .. fede tutta una su~:,.sione di fatti ~torici do• cumenlati. per la durala di ·secoli, da imponenti Opt"rt' difenilive. quali i· co· danga.~ e da numerose stele innalza!{' in memoria dei caduti in comballimenlo. E bHterebbe una lunga guerra. quella vittorioaamente ~ostcnuts da soli. nella .seconda metà del Settecento, contro i polenli suhani òel Maii!-Or. per ricoprire di gloria perenne questa, non per complimento; e: nazione di guerrieri >. Hanno poi usi ~olari quali potevano soqiere ~oltanto in un popolo an~nle J,. armi per inter~ principale. Citerò lo sparo dei fucili alle na~ite t: alle mor• ti; l'adoraiione delle armi fatta durante la fes1a più l!Olr-nnedel Pat1:1e.della cailmurla; il collocare un arco ed una freccia in miniatura in mano di ogni neonato, quasi a~ ammonimento. fin dal primo vedere la luce, della sorte guer• r,:,.ea ri~rbata~li La danza eh~ ora d~riverò è una vecchio cu,9. sociale dei Curg, perchè oltre a !en,ir~ per le danzt' cerimonia!i u;foh•t .tll"in· circa luUe le funz'.oni dell'antico F'oro romano. Si diM'utono dapprima gl! af• fari genera~i. poi, al tramonto, cominciano le danze e i giuochi nazionali, J)f'r finire a notte alta. All'inizio, Ire uomini, da tre diver~i ounti avanzano in me·~- zo al pra10, gridando ripetutamente: Aiappa.' Ma!iàdet>a! Batàvoti! Aiappa è la deità 1ilvana dei Cu_rg.Mahàde,,,1 il loro equivalente d! Siva e Bagàvali aua moglie. Segue allora il giuoco dello cianducuJl .. con partecipu.ione genern· le. Siçcome la festa deve 1wolgeni du· ranle un plenilunio, i giuocatori apprnfillano della luce argen1ea. assa: brillante laggiù. dell'astro della notte. Un tronco è piantalo s11ldoin mezzo al JH:t· to per aS!ieurarvi una fune. di rui l'est~emo li~ro è dato in mano ad un uomo. Sei palle di_ legno sono quin,li collocate a circolo inlorno al tronco. a dista11za di fune; una sellima è jnvec~ messa accanto al lronco. A turno, lij:li adunati devono cercare di portar ,·:a le se! oalle ~111.afarti toccare dal gu:n• diano.· Se qut:1110 avviene. il toccato .;j trasforma in ,rçuardiano. &aurite le wi palle. cominc_ia una s..'mile ma più dif• ficile gara per la settima. PeT'ilaancl1e questa, il guardiano de'le fuggire attrn• ,·erso la folla. per raggiunger.e. ~nz:t farsi acchiappare, :1 luogo do,•e alcuni lloli!10,j, suonatori d"i corni ,. lamb~irì. pretendono di deliziar !"adunata con b loro musica. Se giunge in aah·o. riceve un premio; se no, è portato dinanzi .,1 l

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