La Difesa della Razza - anno VI - n. 10 - 20 marzo 1943

. S..,a clM volf110, •• il t,.ne d'uM dann c1,ett•- rtllke. S..O A,,.en,: une HUo ,.,...dNI clMI I ~--------------....::....;.;.~:.. ~-=. ~--- -- Tolsto: e si interessi dei problemi dello spirito, non ha nessuno imporlan!O per ooi. Difatti i veri russi, di razro slavo. da quando mondo è mondo, non ha:. no mai dominalo nel loro paese. Hanno costituito sempre la masso dei contadini passiva e sognante, vivente una intensa vita interio.re, e senza interesse per i problemi pratici. Primo della rivoluzione questa massa era dom•nata da una minoranza di non altre sette milioni di persone, n,ello maggio.r parte di origine nordico. Con la rivoluzione sono stati uccisi circa tre milioni tra nobili e borghesi e gli altri sono stati esiliati. E allora il popolo russo è caduto sotto il dominio di un'altra minoranza, costituita dai capi politici in gran parte stranieri o asiatici, da ebrei, do levC1ntini. da caucasici, ecc. Questo è il triste destino degli slavi ora sol• toposti non più ai nordici, ma agli asiatici. Non d;mentichiamo che quando la potenza vichinga crollò :n Russia furono i mongoli a prendere il potere e che per lunghi anni i prin· cipi di Mosca furooo vassalli del Kan dei Tat.:::,.'1. Del r8sto, la maggiore porte dei territori russi abitati da individui dt razza slava sono slot: facilmente oc~ cupati nei primi mesi di guerra Lo riscossa russa e le continue offensive sono quasi ~sclusivamente basate sul contributo degli elementi asiatici. Sono soltanto quest' che hanno resv possibile ai sovietici di difenders1 con tonto selvaggio accanimento e di pas• sare all'offensiva. Recentemente abbiamo letto il lavoro di un aptropologo russo il qua• le scr:veva che è sbagliata-l'opimoro diffusa in Europa che lo del suo paese un paese essenzialment9 0s10tico. Questo autore sosteneva ad esempio, che i pacifici contadini slavi non hanno assorbito sangue mongolico ma che sono stati viceversa i guerrieri mongoli ad assorb:re songua slavo. Ciò pe.rò non porta nessun con lributo allo tes'. che vuole avvicino.re i russi all'Occidente, perchè, invece prova soltanto come questi con il loro atteggiamento passivo non abbiano fatto o.ltro in tutti i temf)i che facilitare l'avanzata dei mongoli. ~ Il pericolo che incombe sull'Europa è dunque grandissimo. Quello che è tremende è che le idee dello rivoluzion~ mon~iale han?\o ora com, corde, gh stessi uomini che già nel IV secolo erano considerar dall'Europa atterrito come un flagelld di Dio. Quando dunque .si chiede :,i popoh europei di dare un contributo sempre maggiore olla lotta contro l'U.R. S.S. non è tanto per il piacere di 'm· pedire ai bolscevichi d: seguire le idee di Carlo Marx, perchè ;n, politi• co interna ogni pepolo è padrone di seguire iI regime che più gli p·ace Noi invece combattiamo soprattutto pe,r impedire a Tatari, Cosacchi e CaJmucchi di portare i loro cavalli a bere nelle fontane di Roma e delle altre città europee. Gli Italiani, preoccupati giustamente della lotta contro l'Inghilterra, hanno finora prestato troppa scorso attenzione agli avvenimenti del fronte orientale. Per molti 5: trotto di un fronte molto lontano che riguardo soprattutto i Tedeschi e le popolazio- • ni della frontiera orìentale. E' necesb<Jrio però d'ora innanzi che tutti si convincano che la vittoria 03 la pace :iaronno pos.s:bili solo il giorno in cui saranno definitivamente annientate le forze sovietiche. Solo quel giorno irorà scongiurato il pericolo di una nuova invasione dei Mongcli in Europa. GUIDO LANDRA 7

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