La Difesa della Razza - anno VI - n. 10 - 20 marzo 1943

NE DEIMONGOLI tin sotto le mura d: Costantinopoli Trovarono però una Jortiss1mo r~- s,eru.c L'imperatore bizantino Mawiz10 orgaruzz6 contro dì essi diverse spedizioni. Mo gli Avari avrebbero proOObilmente vinto l'Europa, se quesra o un certo punto non si fosse trovata unita sotto Carlo Magno nella lotta contro il nemico comune. Le lotte dt Carlo Magno contro gh Avan non sono altro che il w•ncipio àello guerra che combotfomo oggi contro ru RSS. Esse ci insegnano come sta necessano uno condotta urneo della lotta e la concen'trazione à.i tutte le fone europee, se ai vuole debeUare il pencolo dello invasione mon9ohco. Altre invasioni mongol;che ebbero ;nmore 1rnportariio e furono debellate non con le amu ma con la foiza biolog,co dei popoli europei autoctoni. Cosi è il caso dei Bulgari, che erano ong nanamente un popolo mongolico. delJa regione del Volga. e che passarono al Danubio sotto il re Asparuh nel 679 1 Bulgari erano però poco numeroei e ben presto vennero assorb1h dal popoli che avevano sot. tomesso, Persero perfino la lingua originar a e parlarono una lingua siava. Razzialmente 1 Bulgari 1ub1ro. no molto fortemente rinflusao dei Traa, che costituivano il aubetroto' antropologico più !mporlante della penisola balcaruoo. Anal090 è il caao de, Ma91an, che, alla fine del IX secolo cercarono di penetrare in Europa. Anche es.a, trovarono una resistenza lomtldab1le e lurono vmE dall'imperatore Ottone. Verso l'anno mille, sotto il re Santo Stefano. inccm1nciarono a passare al criatianes1mo. Da aJlora. i Magiari. che erano d1 origine asiatica anch'es• ai, divenlarono un baluardo dell'Europa contro l'invasione eh altri popoli asiatici. Nel secolo X e XI altri popoli aa'a• tici. i Peceneghi e i Cumani passa· rçno il Danubio, ma i primi furono battuti nel 1094 dall'imperotore d1 B~- 1anz10, Alessio, e i secondi trovarono uno 9rande ros11tenzo da parte. dei Magian, che da alloro unm?no il le> ro destino a quello degli oltn europei, Molto più pe.ricolosa fu l'invasione dei Toton. provenienti dogh Uroh e dal Mar Caspio Questo popolo mi· nacciò veramente d1 sommergere l'Europ], costituendo un immenso impero che andava doli' Adriatico al· lo Cina, ma fortunatamente con la morte di Gen9i1-Kan incominciò a afasaarai per i dissidi interni. Che cosa hanno doto all'Europa tutti quesh popoli centro-asiatici? Nul• l'altro che distruzione e rovino. Lo stesso potremmo ripetere per I paesi c vili dell'Asia onenlale, dove le invasioni dei Mongoh hanno roppre sentato aempre un vero dil<lStro. Non potremo mai diment1c:ore lo profonda impressione che provammo la prima volta che abbiamo visitato un villaggio di Tatari della Dobrugia Immaginate in un:, steppa deserto poche c:asupole, costruite d1 fango e di paglia, che ricordavano nella formo le tende degli ant'.chi mvason Immaginate dagli uomini di -statura mediocre, dalle facce appiattite, dagli occhi obliqui e dagli zigomi aporgenll Immog•ncrte ancoro dei cavalli paccoh e usut1, che parevo stessero pronti a riprendere il galoppo iniziato tanti secoli fa. Questi erano i Tatari, i dtaCendent dei superbi invason, che hanno fatto tremare l'Europa nel 12411 In settecento anni non hanno wputo costruì• re altre case che in longo e paglto. e non hanno ,aputo neanche mettersi alla pari con gli altri popoH insieme 01 quali vivevano Se non si fossero sf05Cloti do loro stessi. l'Europ] sarebbe oro una m1 ae.rabile steppa e noi saremmo gh ach1crvi eh questi paccoli uomini dolio ,guardo feroce. Dopo sette secoli. coni una co·nci• denzo che sembro qu0$i latale, I Eu-

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