La Difesa della Razza - anno VI - n. 10 - 20 marzo 1943

lADIFESA DELL! SCIENZ.l•DOCUUENT4ZIONE POLEUIC..\ • QUESTIONARIO DIRETTORE TELESIO INTERLANDI A. VI - n. 10 - 20 MARZO XXI l0MA • SPEDIZIONK IN A88ONAMIINTO POSTALE URE UNA .. , fHII\I ..., ,,1-. I \I)\ rr, ti/li ,, 11 ff. \fili#- I t.ll/lllllJ/ltJ/TU4 1111 \11\Ull>lt'" ,UA:<.11 l'alft\l>I'<• \

~--SOMMARIO---. SCIEHZA GUIDO LAMDU,: L'INVASIONE DEI MONGOLI; LIDIO CIPRt4HI: FIEREZZA 01 R"-ZZA NELL'INDIA MERIDIONALE; .uo·o MODICA: INFERIORITA' RAZZIALE DEGLI ANGLOSASSSONt; MOD.: GENETICA. POLEMICA GIOV,UOO SAVELLI: STORIA DEL ,c)IUOAISMO (TALMUD E ANTITALMUO); EMCOLPIUS: L'EBREOERRANTE. DOCUMEHUZIOHE CLAUDIO CALOSSO: ARABISMO E GIUDAISMO IN reRRASANTA; FELICE OUZIAMI: CELTIE ARI.. Nl. QUESTIOHARIO ..._ _____________ QUESTI EBREII _____________ _, I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICDI ELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANO IN ROMA·PIAZZACOLONNA (PORTICIDI VEIO! TELEFONO63737 - 62880 B NCA .COMMERC~ ~l LIANA SOCJET A PER AZIONI LE CARTALE L. 700D00.000 INTERAMENTE VERSATO RISERVA L. 170.000.000 BA N C A D I I N T E_RES S E N A Z I O N A .LE

lii ANNO VI· NUMERO 10 20 MA Il Z O 19 4 3. X X I lò:IICt: IL S t: IL 20 DI OGNI Nt:!IE tll't ,~lJ.Ml>HO !lt:l',1M.i.TO l,IMI! 1 ABBON'A.Mt:N'TO "SNUO LIMt: 20 ,1,RBONA>tt:STO !l&Ml'.STMALE, 12 t:lfTl!kO Il. IJOl'l'IO Direttore: TELESIO INTERLANDI Comitato di tedagione: prof. don. GUIDO LANDRA • prof. dou. LIDIO CIPRIANI Segretario di redu.ione= GIORGIO ALMIRANTE SCIE~Z,t•DOCUl't1ENT4ZIONE POLEUIC4 • OUESTIONARIO Tipi di ebrei deH'lfuropa orlent•le.

'INVASIO un ruuo cli Or9lonlkl1., L'Italia nel corso della sua storia ha avuto fino ad ora la g,rande fortuna di essere stata risrx,rmic • la dalle ìnvasioni mongoliche. Soltanto gli Unni alla fne del quarto se=olo vi fecero una breve appari• zione. Per questa ragione, la lotta che si sta combattendo con,t,ro l'U.R.S.S. viene da molti considerata da un punto di vista semplicemente ideologico, mentre invece è soprattutto una guerra di rona. Per questa ragione, molti in Italia credono nella possibilità di un compromesso, perchè con . le idee ci si può mettere sempre d'aocoroo. Chi invece ha vissuto nei paesi dell'Europa, orientale ha una concezione completamente diversa di questa guerra, concezione che è fortemente sentita dai popoli europei che stanno in quella vasta regione.· Per esempio, in Romania non si d:- scute neanche sull'opportunità o meno di questa guerra. Il poi:x,lo rome• no, malgrado l'enorme contributo di sangue che ha dato finora alla calisa comune, è p.ronto a lottare fino all'ultimo uomo e sa benissimo che la lotta contro l'U.R.S.S. potrà terminare soltanto c5 con la distruzione di QU3· sta o con la d~truzione dell'Europa. Ricorderemo la frase pronunciata da una contadina bessarabiana alla quale avevamo domandato.c!osa sentisse ora che la sua terra era stata liberata dai TUSSi. « Ringraziamo Jddio che ha cacciato via i p:igani ». Questa à stata la semplice risposta di quella contadina. Ricorderemo ancora come nei monasteri della Moldavia, che in tutti i tempi•hanno rappresentato delle roccaforti contro le invaaioni asiatiche, dei frati dall'aspetto ieratico preghinp ogni giorno per la vittoria delle annate dell'Asse. Quanta differenza tra questo ·,rero spirito cristiano e ran:.mositò maligna di certi clerica.lucoli nostrani. che mettono in un fascio solo razzismo e comunismo, Hitler e Stalin! Ogni uomo di buona volontà des1 - dera sinc.eramente la pace, Ma sol- _ tanto degli imbecilli o dei traditori possono ammette.re che la p::1ce dell'Europ::1 possa fiorire all'ombra delle baionette dei mongoli, ai quali verremo abbandonai: senza pietà dai giudeizzati puritani di Casablanca, se non avremo distrutto IO potenza militare dei russi. I camerati che tornano dalle prime hnee del fronte orientale ncirrano delrimpressione enorme che Produce la avanzata delle truppe bolscev'che. 0uando p)ù fitto è la nebbia o più forte la tormenta di neve i nostri nemici sferrano i loro Jormidabih attacchi. Dietro i carri armati giganteschi avanzano masse di uomini al grido cupo e ritmico di « Stalin Urrà.I ». Sono mongoli. tatari, calmucchi, siberian;. dal viso feroce e dallo sguardo terribile, insensibili al freddo, potentemente annoti di armi automatiche. Questo g.rido, che si ripete per ìm- ~ nse pianure, e che spesso domina rumore della battaglia, è come il g o dei JXlpoli centro-asiatici che s1 è destato e avanza contro l'Europa. Ci vuole tutto il coraggio degli eroi cli Stalingrado e tutto il sangue freddo delle oostre magnifiche truppe alpine, per non lasciarsi impressionare e per lottare senza battere ciglio nell'attuale fase della guerra di difesa~ Nor. diversa dovevo essere l'impressione che produssero gli Unni quando. come una nuvola- di cavallette s; abbatterono sull'Impero Romano. Ma anche allo.ra ci furono degli europei che seppero·-resislere CO• raggiosamente. U generale romano Ezio nella vittoriosa battaglia dei campi catalaunici e papa Leooo I, con la forza che gli veniva dalle tradizioni imperiali e cristiane, seppero vincere gli Unni, che, dopo la mOrte- di Attila. dovevano sfasciars' e sparire senza gloria. Alla metà d"e1 VI secolo l'Europa fu un'altra volta a1taccata Sa un popolo asiatico: gli Avari. Questi g·unsero

NE DEIMONGOLI tin sotto le mura d: Costantinopoli Trovarono però una Jortiss1mo r~- s,eru.c L'imperatore bizantino Mawiz10 orgaruzz6 contro dì essi diverse spedizioni. Mo gli Avari avrebbero proOObilmente vinto l'Europa, se quesra o un certo punto non si fosse trovata unita sotto Carlo Magno nella lotta contro il nemico comune. Le lotte dt Carlo Magno contro gh Avan non sono altro che il w•ncipio àello guerra che combotfomo oggi contro ru RSS. Esse ci insegnano come sta necessano uno condotta urneo della lotta e la concen'trazione à.i tutte le fone europee, se ai vuole debeUare il pencolo dello invasione mon9ohco. Altre invasioni mongol;che ebbero ;nmore 1rnportariio e furono debellate non con le amu ma con la foiza biolog,co dei popoli europei autoctoni. Cosi è il caso dei Bulgari, che erano ong nanamente un popolo mongolico. delJa regione del Volga. e che passarono al Danubio sotto il re Asparuh nel 679 1 Bulgari erano però poco numeroei e ben presto vennero assorb1h dal popoli che avevano sot. tomesso, Persero perfino la lingua originar a e parlarono una lingua siava. Razzialmente 1 Bulgari 1ub1ro. no molto fortemente rinflusao dei Traa, che costituivano il aubetroto' antropologico più !mporlante della penisola balcaruoo. Anal090 è il caao de, Ma91an, che, alla fine del IX secolo cercarono di penetrare in Europa. Anche es.a, trovarono una resistenza lomtldab1le e lurono vmE dall'imperatore Ottone. Verso l'anno mille, sotto il re Santo Stefano. inccm1nciarono a passare al criatianes1mo. Da aJlora. i Magiari. che erano d1 origine asiatica anch'es• ai, divenlarono un baluardo dell'Europa contro l'invasione eh altri popoli asiatici. Nel secolo X e XI altri popoli aa'a• tici. i Peceneghi e i Cumani passa· rçno il Danubio, ma i primi furono battuti nel 1094 dall'imperotore d1 B~- 1anz10, Alessio, e i secondi trovarono uno 9rande ros11tenzo da parte. dei Magian, che da alloro unm?no il le> ro destino a quello degli oltn europei, Molto più pe.ricolosa fu l'invasione dei Toton. provenienti dogh Uroh e dal Mar Caspio Questo popolo mi· nacciò veramente d1 sommergere l'Europ], costituendo un immenso impero che andava doli' Adriatico al· lo Cina, ma fortunatamente con la morte di Gen9i1-Kan incominciò a afasaarai per i dissidi interni. Che cosa hanno doto all'Europa tutti quesh popoli centro-asiatici? Nul• l'altro che distruzione e rovino. Lo stesso potremmo ripetere per I paesi c vili dell'Asia onenlale, dove le invasioni dei Mongoh hanno roppre sentato aempre un vero dil<lStro. Non potremo mai diment1c:ore lo profonda impressione che provammo la prima volta che abbiamo visitato un villaggio di Tatari della Dobrugia Immaginate in un:, steppa deserto poche c:asupole, costruite d1 fango e di paglia, che ricordavano nella formo le tende degli ant'.chi mvason Immaginate dagli uomini di -statura mediocre, dalle facce appiattite, dagli occhi obliqui e dagli zigomi aporgenll Immog•ncrte ancoro dei cavalli paccoh e usut1, che parevo stessero pronti a riprendere il galoppo iniziato tanti secoli fa. Questi erano i Tatari, i dtaCendent dei superbi invason, che hanno fatto tremare l'Europa nel 12411 In settecento anni non hanno wputo costruì• re altre case che in longo e paglto. e non hanno ,aputo neanche mettersi alla pari con gli altri popoH insieme 01 quali vivevano Se non si fossero sf05Cloti do loro stessi. l'Europ] sarebbe oro una m1 ae.rabile steppa e noi saremmo gh ach1crvi eh questi paccoli uomini dolio ,guardo feroce. Dopo sette secoli. coni una co·nci• denzo che sembro qu0$i latale, I Eu-

ropa è minacciato do uno nuova invasione mongolica. Le masse di armati che gridano avanzando « Stalin Urràl » non differiscono razzialmente da quelle che portarono il p.; tere dell'Orda d'Oro fin sulle rive del- !' Adriatico. Ne differiscono soltanto perché sono armate non ptù di archi e di scimitarre, ma di tutti i mezzi delkl tecnica moderna. Per questo sone, ancora p"ù temibili. Dobbiamo essere grati alla Germania se questa, riprendendo le belle tradizioni dei Vi€:hinghi e dei Cavalieri teutonici, ha iniziato la lotta con· tro gh invasori asiatici. Questi nel 1940 erano già riusciti a •penetrare profondamente in Europa. Cosi potemmo constatare no· stessi un giarno che ci arompicalhmo per ì Carpazi coperti di neve fino al confine che allora separava lo Russia Subcarp:1tica dai territori polacch:. invasi dalle truppe sovietiche. In qugJ coflfine, che era quasi nel cuore del nostro continente, la guardia 8J'O sta ta affidata dai sovietici alle 1ruppe mongole. Queste s: distinguevano beni$Simo per le loro caratteristiche lis'onomie. Pochi uomini Eno allo scoppio della guerra contro l'U.R.S.S. avevano pre• sente la portata del pericolo immen- • ,so che incombeva sull'Europa. Citeremo un episodio: nel 1937 ci ·recammo in Romania per un congresso internazionale. Il governo liberale d'allora ci Ieee fare una lunga escursione che c portò fin sulle rive del Nistro. che segnava il confìne tra la Bessarobia e b Russia. Nel cortile dello storico castello di Hotìn, ci fu ollerto un banchetto obbondonte- ~ente innClflioto da spumante. Lo piccola follo internazionale che v prendevo parte si entusiasmavo al brindisi che si seguivano ai brindisi. in uno stato di beota euforia. C" era• no dei ministri francesi. un primo ministro polacco, dei ministri jugoslavi, dei professori universitari di ogni po:e• se, degli accademici, delle signore e· leganti, insomma una società veramente mondana e spensierata. Noi pure prendevamo p:,rte o tutta quell'allegria, quando, era ormai l'imbrunire. ci colol la sagoma d·un soldato romeno che camminava len• tornente sugl; spalti della vec-chio cittadella. La coso ero perfettarnent? natwale perchà il castello di Hotin ero posto sul Nistro, proprio al confine con la Russia. Soltanto che nessuno di quegli uomini importanti, che banchettavano allegramente, ci ove• va fatto caso. e l'appetito di nessuno era turbato dall'ideo che al di là del fiume erano fissati sul castello di Ho: lin i cannoni sovietici. Questo episodio da solo dà l'indice della considerazione che si faceva della Russia nella generalità dei paesi europei prima dello scoppio del conflitto. ·Attualmente specie in Italia si va diffondendo un'altra opinione sulla Russ:a, che. è egualmente pericolosa, come era prima pericolosa l'ignoranza e l'tndHlerenzo Molti si sone, lasciati colpire da alcuni aspetti puramente tecnici della civiltà soviet:ca. In questo modo in alcuni. al posto dell'esagerato di• sprezzo. è subentrata una esagerato ammirazione per tutto ciò che è rus• so. Ma bisogna pe.rò dimenticare che queste reoliuazioni tecniche sono state raggiunte quasi esclus(vamente con l'aiuto degli specialisti europei e americani, che a varie riprese sono stati invitati dal Governo sovietico. Ugualmente non bisogna lasciarsi impressionare troppo da coloro che tanno le lodi della g.rande bontà d:a~ , nimo del contadino russo. Il fatto chq, il popolo russo continui a leggere

. S..,a clM volf110, •• il t,.ne d'uM dann c1,ett•- rtllke. S..O A,,.en,: une HUo ,.,...dNI clMI I ~--------------....::....;.;.~:.. ~-=. ~--- -- Tolsto: e si interessi dei problemi dello spirito, non ha nessuno imporlan!O per ooi. Difatti i veri russi, di razro slavo. da quando mondo è mondo, non ha:. no mai dominalo nel loro paese. Hanno costituito sempre la masso dei contadini passiva e sognante, vivente una intensa vita interio.re, e senza interesse per i problemi pratici. Primo della rivoluzione questa massa era dom•nata da una minoranza di non altre sette milioni di persone, n,ello maggio.r parte di origine nordico. Con la rivoluzione sono stati uccisi circa tre milioni tra nobili e borghesi e gli altri sono stati esiliati. E allora il popolo russo è caduto sotto il dominio di un'altra minoranza, costituita dai capi politici in gran parte stranieri o asiatici, da ebrei, do levC1ntini. da caucasici, ecc. Questo è il triste destino degli slavi ora sol• toposti non più ai nordici, ma agli asiatici. Non d;mentichiamo che quando la potenza vichinga crollò :n Russia furono i mongoli a prendere il potere e che per lunghi anni i prin· cipi di Mosca furooo vassalli del Kan dei Tat.:::,.'1. Del r8sto, la maggiore porte dei territori russi abitati da individui dt razza slava sono slot: facilmente oc~ cupati nei primi mesi di guerra Lo riscossa russa e le continue offensive sono quasi ~sclusivamente basate sul contributo degli elementi asiatici. Sono soltanto quest' che hanno resv possibile ai sovietici di difenders1 con tonto selvaggio accanimento e di pas• sare all'offensiva. Recentemente abbiamo letto il lavoro di un aptropologo russo il qua• le scr:veva che è sbagliata-l'opimoro diffusa in Europa che lo del suo paese un paese essenzialment9 0s10tico. Questo autore sosteneva ad esempio, che i pacifici contadini slavi non hanno assorbito sangue mongolico ma che sono stati viceversa i guerrieri mongoli ad assorb:re songua slavo. Ciò pe.rò non porta nessun con lributo allo tes'. che vuole avvicino.re i russi all'Occidente, perchè, invece prova soltanto come questi con il loro atteggiamento passivo non abbiano fatto o.ltro in tutti i temf)i che facilitare l'avanzata dei mongoli. ~ Il pericolo che incombe sull'Europa è dunque grandissimo. Quello che è tremende è che le idee dello rivoluzion~ mon~iale han?\o ora com, corde, gh stessi uomini che già nel IV secolo erano considerar dall'Europa atterrito come un flagelld di Dio. Quando dunque .si chiede :,i popoh europei di dare un contributo sempre maggiore olla lotta contro l'U.R. S.S. non è tanto per il piacere di 'm· pedire ai bolscevichi d: seguire le idee di Carlo Marx, perchè ;n, politi• co interna ogni pepolo è padrone di seguire iI regime che più gli p·ace Noi invece combattiamo soprattutto pe,r impedire a Tatari, Cosacchi e CaJmucchi di portare i loro cavalli a bere nelle fontane di Roma e delle altre città europee. Gli Italiani, preoccupati giustamente della lotta contro l'Inghilterra, hanno finora prestato troppa scorso attenzione agli avvenimenti del fronte orientale. Per molti 5: trotto di un fronte molto lontano che riguardo soprattutto i Tedeschi e le popolazio- • ni della frontiera orìentale. E' necesb<Jrio però d'ora innanzi che tutti si convincano che la vittoria 03 la pace :iaronno pos.s:bili solo il giorno in cui saranno definitivamente annientate le forze sovietiche. Solo quel giorno irorà scongiurato il pericolo di una nuova invasione dei Mongcli in Europa. GUIDO LANDRA 7

evidente e forse non remota im1>ortazione dal Malabàr, dove è detta pudi•ri. mentre in curg è chiameta huti-ri. A,·- viene per tolenni:uare !'a.Maggio del nuovo rito, o luui-ri, in ·data solennt,- mente scelta, stagione per 111agio11ed,a un a.!ltrologo del Malayàlam in base a indica:tioni di ordine iUPeriore. L'uomo è ì1 medttimo ogni annO. onde conosca beniuimo in anticiJ>O il reeponto adal· to, ma per tenere alta la 1ua fa:na lo annunzia solo dopo lunga consultazione di vecchi libri e minuli calcoli, falli mentre siede per lerra in mezzo ad' 11n11 folla ammirata. Sei giorni avanti la data fotsata. tutti i maschi di ogni villaggio. dai sei ai settanta anni, accorrono con &crupolo religioso all'uru--mandu, o prato di adu. naia per le irandi occasioni. Qu~lf• prato ha grande importanza nella vita -FIEREZZA D-1RAZZA Un inlt'rC§sante costume iudiano consL ile nel simbolel,l'giore con la danz.a even• li Morici ~ignificativi, al tempo i!<tes1d1e0• notando intimi e caratteristici aspetti dell'animo di alcune raZ7-«' i quali rischiercbher-0 altrimenti di restare inosserva:i. Se ne ha t'i!t"mµio ,cpiccato 11eiCurg. Le loro danze-. fatte sempre all'a1>er10 e con grandi adunate. in cerli ca:ii a scopo re• ligioso, in altri propiziatorio per i rac· colti e per la florideua delle famiglie, oppure semplittmente per svago o cerimonia. sono fortemente improntate a ri• cordi bellici. I soli uomini vt partecipano. indossando ahiti da combattimento, con armi e bastoni. Chi, ignaro del significato. ,·ede per la prima volta una di coteste adunate di uomini armati, h-1 l'immediata impr~8ione di trovan.i i'n presenza di un gran numero di t-0ldati: marziale risuha. in ogni ca$O, il loto contegno. ~ Del lo"o soirito comb,i,ui'IO f .. fede tutta una su~:,.sione di fatti ~torici do• cumenlati. per la durala di ·secoli, da imponenti Opt"rt' difenilive. quali i· co· danga.~ e da numerose stele innalza!{' in memoria dei caduti in comballimenlo. E bHterebbe una lunga guerra. quella vittorioaamente ~ostcnuts da soli. nella .seconda metà del Settecento, contro i polenli suhani òel Maii!-Or. per ricoprire di gloria perenne questa, non per complimento; e: nazione di guerrieri >. Hanno poi usi ~olari quali potevano soqiere ~oltanto in un popolo an~nle J,. armi per inter~ principale. Citerò lo sparo dei fucili alle na~ite t: alle mor• ti; l'adoraiione delle armi fatta durante la fes1a più l!Olr-nnedel Pat1:1e.della cailmurla; il collocare un arco ed una freccia in miniatura in mano di ogni neonato, quasi a~ ammonimento. fin dal primo vedere la luce, della sorte guer• r,:,.ea ri~rbata~li La danza eh~ ora d~riverò è una vecchio cu,9. sociale dei Curg, perchè oltre a !en,ir~ per le danzt' cerimonia!i u;foh•t .tll"in· circa luUe le funz'.oni dell'antico F'oro romano. Si diM'utono dapprima gl! af• fari genera~i. poi, al tramonto, cominciano le danze e i giuochi nazionali, J)f'r finire a notte alta. All'inizio, Ire uomini, da tre diver~i ounti avanzano in me·~- zo al pra10, gridando ripetutamente: Aiappa.' Ma!iàdet>a! Batàvoti! Aiappa è la deità 1ilvana dei Cu_rg.Mahàde,,,1 il loro equivalente d! Siva e Bagàvali aua moglie. Segue allora il giuoco dello cianducuJl .. con partecipu.ione genern· le. Siçcome la festa deve 1wolgeni du· ranle un plenilunio, i giuocatori apprnfillano della luce argen1ea. assa: brillante laggiù. dell'astro della notte. Un tronco è piantalo s11ldoin mezzo al JH:t· to per aS!ieurarvi una fune. di rui l'est~emo li~ro è dato in mano ad un uomo. Sei palle di_ legno sono quin,li collocate a circolo inlorno al tronco. a dista11za di fune; una sellima è jnvec~ messa accanto al lronco. A turno, lij:li adunati devono cercare di portar ,·:a le se! oalle ~111.afarti toccare dal gu:n• diano.· Se qut:1110 avviene. il toccato .;j trasforma in ,rçuardiano. &aurite le wi palle. cominc_ia una s..'mile ma più dif• ficile gara per la settima. PeT'ilaancl1e questa, il guardiano de'le fuggire attrn• ,·erso la folla. per raggiunger.e. ~nz:t farsi acchiappare, :1 luogo do,•e alcuni lloli!10,j, suonatori d"i corni ,. lamb~irì. pretendono di deliziar !"adunata con b loro musica. Se giunge in aah·o. riceve un premio; se no, è portato dinanzi .,1 l

direuore del trauenimN'lto. legato e r ru• &lato sulle mani e sui piedi. Le dan~ (' i giuochi successivi &0no rappreAmtnioni d: famose villorif' guerrCKhr tki Curg. Per cinque giorni COn§ttutivj il ritmo del le reste non è moho dh•erso. Il sesto è più movimentalo. Avanti l'alb:,., ogr.i famiglia rfoni.sce alcune oen1inat.:1 di ro,lie rrt'lk:h,. di au:frat.a, o ficus ,,.. liiioso.. di cum.buli e checu. albtri de11t fore&la, iìisieme ad una piccola liana. detl'a btioli... e a i,corze ribrOM-. deth" occi, da s,erbani fino alla sera. Si fo intanto una puli:iia tter2ionale alla r.3· sa e bC ne lucida lulto il bel n:1el-. lame di ollone. Il hesliame, 1mre. è lavato e strigliato. Al lramonto l'inter.i famiglia urenck un bagno caldo. dando prttedenu. al gio,·ane dc5ign.io dii· l'~trolo,co per tagliare il primo eovon~. e!tlNDIA MERIDIONALE Esso, appena ll\'ato. de,·e recarsi sull'aia o,·t" il riso sarà battuto. slendervi una ,tuoi•, fa~ l'inioli a penelli. di (juesti av,olgerne ognuno in una foglu di G$C"ivnln,cumbal, ,. checu a guiN Ji Aigaro. legarlo c<m una fibra di o«i e mettere il tuIlo in un ~tello. \o a allora proces.,ionalmente verso i campi. &\'endo nella destri al cestello e una fai~. nella tiniiitra un n~o di hambù JHClio d1 latte, Lo prl"CN'le una don1rJ portante un grandf" va.s!Oio di ottonf" 00· sparso di riso, ;n muzo al quale è unJ lampada accrsa. Giunto nrl primo cam• po, I~• uno dei rololini del ttttello J un ciulfo di riso e lo 00;1parge di lauc. faglia quindi una bracciata di riM> l'.' distribub,ce l:ue o tre paglie a ciHcu110 dei prt•f"nli. Altre .ono d:1 lui n1essc elltro il va.:o-0del l111t". Si r.!torna ~i sul· J"ai.a, ,i:ridando dur1111e il cammino. Poli. p<>li. Dc1:a!, O,!\Sia:1•01enlf", poten• te lddio! Ln (ascio di foglie è indi ornato con una paf!:lia di riso e leAJIO .:1d un ,,alo (j~ in ml'UO all'a=:1. f.:" allora il momento di !ornare a ca~. o,·e f' obb!igo dtlla padron~ d: lavarl" i p=e.ii al gio,ane taglialor~ dt"I primo r~o ,. prr-Mnlare a lui. e poi a lutti ~li altri un ,uo di ollone oifflo di lane, miei.! e wttlwro perchè ne be,·ano un t'Jrso. li re!-10 uv, iene in cucin:1. Qui è i,le"-'l al suolo una stuoia con sopra il vu._~io Ji ottone già usalo in prOCeMione. il .»- rnne di riso or ora 11«liato e il CCAtello coi rotolini. Di qu~li ultimi il l>Olit~ A"iov&nedopo iwrr,•i unito ad Ofl:nuno una paglia. fa di.:Jtribuzione ai membri Mlloi famiglia. pe.re.hè ,adano &ubito a lega,.. li alle porte o ai teni della caSt" oppu• re agli alberi nei giardìni. per buon liU• 11>icio. Rimulo tolo. comincia a imp.i· Jtare una complicata focaccia di (arma di riso. bananr, lalle t mielt-. nonchr .1tJte grani di r!80 nuovo. ttlle pezzetti di noce di cocco, sette i.enzeri, &elle ~ mi di cardamomo. sdte grani di &e$•• mo "··· sette piccoli ciouoli. La torta r di, i:,,a fra lutti aopra una foglia di ,uci• iv,,,, come li('gnale del 1ermi11e della r-erimonia. Soh•nto a qublO puntO il gi<r ,ane officiante può mescola~i agli al• lri, mentre priroa non tra permtt'° n..-mmeno di 1occarlo. Ui intf'retl.?M'nCKt J>Oi la grande dat.• za dei bl.!!toni. o ururolu. a,·enle luogu 1"011:1,0 giorno. Lr donne p<>MOIIO..,.. fl-eT\ ì AOltanto "IM'llatric:i. Cli uomini \ i 1,artecips.110 raN-ndo :,,alti incredibili. mentre muo\'0110 e battono con grazi 1. tulli in,sieme. a tempo di mu.5ica. due hhtOni impu,1t1111i. Il dedmo ,. ullimo é,Jorno della r~•• lii dania è dedicala alla dt'a lfogàu,ri. ma tale dauza non dir· feril'<e molto ,loll"u,ucnlu. Ila luo~o in· fine un r:;ran pranzo puhhlko all°&pt"tto. con un"alltgria diffi<:il~nte Mipt"r•• bile ,~n::hè ognuno è convinto che co11 lt cerimonie a«ennate 11ia 15111a ssicu· raia •Imeno 1>er un anno piena prosperili al P10ie ,. 11alute ai suo: abitanti. ti oomplN&O delle roi.te si .1,·obe nttnlre lulli mantenxono suHicien:e compooez:i:a e in ogni cuo ~1:r.a mai (legt"nerart in ba1tordi. L"insieme ret1ul· Un vecchio Curi centenario. 11 ricco di un simbo)i;11mo non 1pittiolo e non 1>rivo di richiami ad antichiii.eime cerimonM, 1vutf';;'li anche nel bacino dd Mediterrana>, JM'T cuj rh·este eccnio11.1• le ~ignificato non &alo etno,:r3fic:o m... anche ~torico. LIDIO CIPRIANI

• . ARABISMO EGIUDAI L"odio rudicnto che i ricri Arabi nutrono contro i rigli di Oiudn avev11. come dim081rummo nel Jlrecedcut~ no8tro urtioolo, origini lontane e 8i fondava 1m bttsi storiche " mortdi. Uopo In diu.aporu. 1,t:li Ebrei cho si uduUnrolio n vivere D('i 1erritori su cui si cserciH\ il 1>0tcre pnojslnmioo, furono E. 1:-mpre eonsidernli L-Ome n1>1>urtenenti u raz.7.u inferiore e JHovvcdimonti di vnstn J)Ortnta UP limilftrono l'ntlivit.<\ in tutti i campi i.ocinli. rc-legnndoli ìn pt\rtiooluri ttunrtieri e M"pnrandoli dnl resto delln oomunil.!ì scrniticn. Non l' Qt~i.tn In P>('de ndnltn per riCYOCfirc In cronnc..1 dei ,-onrlitti foroçi delle dUl' 1mrli, che spesso si trovavano armate J'unn contro l'al· tru. !\"otcremo 1,crò onestnn1cnre come non si debbu interi,retnrc l'un popolo iu c1u1.tW, di oppr('88Qre e !'nitro iu qunliti1 di 0111,r~: la storiu di queste genti dev(• es· S('rf, JK'nsatu e scritto 8eguendo uno liuen di eondottn mcntnlc ben diverso dalln nm1trn. mellendo in ,rilievo i 1>resu1>1:>0Stidi indolc- rnuinle e reli1,!:iosn loro 11ro1>ri. Quuloro si pensi che J'nrabo (I('-) CHliffnto viveva di • JlÌ· httd •• eiOf'I di • guerru s,.intu •· t\"ndente tl con<111istnre 11r()8('liti o, in cnso eontrario. u distruJ,tgere J,tli infèdeli e eh\- l'ebrro, gdo:!SO del1t' ,me trndit.ioni. direudevn con oJ,tni for-in il vnlore di <IUC8tcultim(• i:xl il dirillo nlln loro soprnvvivenza. ,-j potranno int('ndere viù lueidnnl\!n• te i motivi ehe unimuvuno lu lottn. Ln \llHJI(', !')CN\ dovNt.e volgere iu fnvo1t- degli Arabi. se per diversi secoli questi non eont1iderarono pii1 l'ebreo eome uu nemico pericoloso: lu pingu J,tiudnica erii JJlntn cnutorizznhl, mu non totalnWnte: In considerazione dello furb(orin. dellu dops·,ienu (' della malignitù do.-.Oiudei fu ~m11rP 1111 fotto 11re,ente ullo spirito nrnbo. special· ment,~ 11tmndo, mutnti i tempi. i,i ullcntnrono, insiem'.:? eon In ccx-sione 1>0liticu. anche i 1uineipi informatori ciel .1>anislnmismo. Sorso nell'Aliìiu sud-occidentale e nell'Africu scttentrioniile, COUl(' ultrov'.:?, In tipicu figuru del giudeo subdolo. mor11hnc11l{' falso. che del <.-omm{'rcioe delln ricchezz.n fece struuwnti di delitto o di l)otcnzn e che sebbene in rnisuru molto minore di quello clw ilf' verificuto n<'i territori europei. cerc.-ò di rk-onquistare p\!r altre vit-.. il territorio 1:/Jrrluto. Nè I•• cose cumbiarouo grnn che, allor<1t11tndo il signore turco sgretolundo lu debole 1'-:.-sil\tenzo degli ultimi Califfnti, si Mlvrap1)0t!Call"untico padroni:-, ussi01ilundone J)rontuml,:mtc gli ideali religiosi e 1')()1ilici. Non ci risulta e.be, tnnto ul lcmpo t.lel dominio nrHbo. QuR.uto nel 1>eriodo dello dominazione turcft, esistl"SSC in Pulestiun, J)ii1 che ultrovc, unn fiorentl' comunitil cbrnicu ugitatrice di problemi non solo di ordin\.l politico, mn unche, socinlo. Xelln Pnlestina. terra sncra n tre reliJ,Cioni. f..."()mevuole lo rettoricn di J,Cuslo suveruto. ornticnrnente 1>0ntf' obbli1,tuto di l)U8Uggio tra l'Asia minore e l'Egit• Lo, ern stata, nel coreo dei 8000li, caneell~tu quasi ogni trucciu dell'Ebraismo che, nemmeno nell'età più relicc. era riuscito n costituire unità di qunleh<' importanza e IJCSO nel ca1111>0 internazionnlò dell'oric_,nte cl1U.Mico, •J . IO non cr11 nndnto. oeUn sua oporn di con(luistu., oltre l"urto con le limitrofe tri&ù canance, SJ>C88evolte, del rt'8lo. sue vincitrici. l~nsnrc poi nila Palestina come centro delle momorii:- giudaiche, non ri~ntru nell'nm~ito dellu onesù\ e delln serietà t1loricn .. sia pcrchè gli Ebroi cht'.' portnno neUo stesso uotnb il marchio dell'eterno vngaboudaggio. vi si stabilirono KOltont.odo1>0il loro 1t<-riodo ~eroico•• JlCr usuro un epiteto vichiano, siu perclfr tnl<' •centro• venne costruito f...-ercbrnlmente (•d idenliu.uto sul~ rh,e fang6'1C d()lt'Eufrnte, in virtù del mo,•imcnlo dello • t1hub ,, dui dottori 1:1Chiuvidi N'nbu·kudunnu· · ushur. Ciù s1>ir~u. in tale tcrru. l"uiSSCnY.11 di un'ncf...'C8lil volc-- rnicu untiJ,tiuduicu durante l'ultimo millennio, in cui ~li Ebrei furono 1>iì1 combattuti come elt."me1Hi individmlli poco tk'8idernhili, che non coni\! comunità. Quet1to motivo s1,ieJ,tn nnehc lo fortl' reni.ione nrohu, quundo ne- fu il momento. al Siot1ismo che. nuto in J<;uropn, i;:i 11rcfi8SCcome MCOI)(), dopo unni di indN·isioni. lu Polestinn. As1>irnzione viziulu, intunlo. eAAendoHi for· motu tnrdi nei confronti dell'iden di C08tituir<.>uno t1tuto ebraico ~ rivendicando come btW' territoriale unn terra ~u cui ~li Ebrei non potevnno vunture cncluMivi di; ritti (I). Xon voglinmo ripetere qui. uvcodola giù Nl>OSUI ultro- ,ve (2), lu ~enesi del Sionismo o 1'11.ccrctJ.Cin~nto di <111<~l.u mostruoSH crentura. ma ci 1mre utile sc~nulnre t-01nc Hussin ed lnghilwrrn, im1)0J,Cnt\lenella succ~onl' tt\>llu 'l'urchiu, nbbiuno favorito fin dal kt..'ColoM:OrHo un movimento di im111igraziouc ebraica in PalelOlinu. nuturul· mente n danno de~li Arnbi. corrente che uumeotò d·in· 1 1.,nsit.l1 nell'ultimo dtecnnio dell'Ottocento. Lo 11vilu1mo di que&te colonie. 11rovcnienti in modo 1:1pcciale dal territorio russo, fu not€'vole: secondo il Sokolow (The liistory o! Zio11iasm, 11). nel 1867 un nu· eleo di 12.500 obrei J>0polovu In PuleHtinn, ncl 1897 se ne contavano J(ÌA~.000 e nel 1913 b<.>n110.000. Lu politicn iu~hmo pesenv11 nuturnlnwnt(' nel torbido cercando di creure tendenze IK'l>nrutiwtc nel €'uorc d\!I lruballaute im1>ero osmRnlico: ~ si rh·olgevn S4)J)raUutlo ugli A robi, eru largu di promC684.~nei loro rigunrdi o oont~n11>0roncumentc 808tcnevu il moto t1ionista 1wr fur8Cne un'annft indiretta <.'Ontro gli Arnbi ste&1i. L,a potcnzn numerien, degli Ebrei nelle teM'<.> arubc. ummontunte nel 1908. Ne.condo il lluµpin (!I), n 240.000 individui. nvevn nelln soln Pa.le1.tin11,nello MleSSO11nno. l),m 8.5.000 rnp1)resentanti; <1ueste cifre confrontnh• con le allre del Sokolow, ci dimno l'esuttu visione del J)rcoc· cup$nlc aumento del lutto nrtifiei08Rme1,t<' 1>rovocuto. Un'acoortn J)ropaganda accom1>nl,(11nva l'invasione r metteva proditoriamente in cattiva luce il mondo nrobo. che la 11ubiva: per essa. e chi scrive rru ba le prove personali. i giudei si sarebbero presentnti in veste di buoni mercnnti, ben lontani dal 1>rctondero il IH>AANIH<> di <1Wllc terre; 1K>lo i J(randj Errendi latifondisti. me&Miin MOSpel-

INTERRASANTA to, con iugiusti aitegi!ium('nli uvrcblx-ro vrovocutu lu rcaziQnc ebrnicu. La posizion\) è 1)('rÒ insostenibilo ulln )uce dei rutti. Lo stesso Ach:ìd-Hi1m, uno dei padri del Sionismo. di fronte allu probubiliti1 di occu1.u1rt:>In Pnlcstinu, uvnnzavu la certezza dell'csisumw di un « problema i:1rnho • di 4:ui si dovevu «mere conto (Al l'arascililh Derahim. I) e ciu nel 189"2.Cui no Wcizmunn, il succci,sore di Teodoro Hcr7.I, andava oltre e, nel 1919. 1mrluva dì un • vecchio pro· blenui ,uabo• e munitestnvu che i sioni8ti non uvcvuno l'intenzione (bontà loro!) di cuccio re gli Arubi, n.uzi stu·ebbero iitnti gli ultimi a 1>rotendc1'3 unn simile coea contro i «·felluhin • (discorso del 21 novembre del· l'unno citato). Si oorcnva. in S06tunzu, com"è fncile nrguire, di creare dei precedenti là do\/\' ussolutnmento non csislevnno e lu cui mnncnnzu ero tolc da indurre i Sionisti cd i loro cnldcg~iutori nd iwvcrtire In ncc<'ssill'1 di. dure agli Arnbi non richieste wove di fiducia. come H. Snmue1 che, nel «nketing, del 2 dicembre 1917. sostenne In salvu• guardia. dei diritti arabi. n1mogginto in ciò dnll'nuto-- revole 01>inionu di Sir Mnrk Sykes. Altri invee~ vede· vono 1,iit a fondo <' dichiurnvnno, ed ern il cuso del gcnerule J. C. Sornts. il creatore del sistema dei mnn· duti, che uno Stato cbmico si poteva costituire troltunto mediante un conflitto con In « ,·ccchiu, J)OJ)()luzionearaba. lnfatti, il Sionismo, mascherandosi con l'~bito di potenti sociotù. fiunm.illric, cominciava ad acquistare terre, n foudnre cithì, nd introdurre costumi che uon poco ofrendevnno ~li indigeni. u turbare i mercati. e erei,;ccvn fino ud ussumere unti vorn e pro1lriu (isonomia Politicu, limitatrice di <1uella indipendenza eh~ Sir Mn<.,.. )fahon, nella sua lctlern del 2-1 ottobre 1915 diretta ullo scerirro della. Mecca. i1veva e dc juro, riconosciuto ullu nazione nrnbu. Questi fatti rinfocolarono l'antico, trudizionnle odio O generarono reù7,ion.i J)rivc di coordinnmonto, come ci si devo attendere du un J)OJ>Olomancante di vero potero centrnle t} poco orgnnizzato, ma tuttnviu sufficienti ud C81)rimcre il sentirucnto della massa. Lu prima imponente manifestazione nntisionisticn ri· satre al J" marzo 1920 e si concretò ncll'assa1to nlle colonie ebraiche di Mctul1nh e di 'l'el·Hni (Onlilcn), ove trovurono la morte Trum1>eldor ed Aronne Schcr nioi1ieri dcll'emigruzione ebrti.ica. Unu secondo $0WlllOSSl\ 1rneorn muggiorc, seo1,piò in Giarra il giorno di CnJC"O· dimnggio 19"21:le colonie di Pelnch Tikwah, Hederàh e Rcchovòth vennero messe u sacco e durante l'nziòne vi lasciava In vitu lo scrittore giudeo Brenner. CIAUDIO CALOSSO (I) In f}Uei!IOlie!ISOint.eM, inb,tti in uu primo te.1111>0W. Churchill la fnmOlla dichlar:11,ione , Ba!rour ,. (2) La atoria del movimento 11rouli1la è alat,rr, da me tracciata in u11 articolo: e L'utopia aiou;ijlO. •· apparso !tll Queitte 11t~e 11a,:i11e. (I) llupphi, OU Nbrei .rou11i.

che derivano da etnie diverse e con· trustanti. La compofflmte ooltica hà tendenze psichiche fortemente associative si eh~ i U!lti sono portati ulle formnzioni comunitario. Essi sarclr bero quindi costituzionalmente so· spinti verso le istituzioni socialisti• ' che cii\ eh~ in loro dorivu.vn una obli• , tornzionc dcll'individuulit.t\ dcrivu· tn du caratteri neuroendocrini tali du dnro un 11uadro psichico poco difforcnzinto in ciuscun individuo. Ecco mlu Evangellne looth, gen•r•l•u• del. rtsercllo d•II• S•lut•. L ·c11•;ocri11olol,(i11ruzziate com· vnrntu hn J)0tnto accerturc che nella rozza norclicn e nordico dnlicn provnlo il tipo co81ituzio· nalc ÌJX'rpituitarico • ipertiroideo SJK'aso ÌJlCrtimico con le relntivc J>roiezioni di ordine ncurOJ)s.ichico. Lu cornpoucnte angla e sassone ì• 1><>rtuta invece al partieolnrismo. L'clom\•nto normanno è dc1>0isitario di una 11sicologin di casta aristocrn• - ticn la (1unlc rcuJ,Cì nel 1200 ai cm~· <1uistutorì dnnesi e si ulleò ui 1mcsuni sossoni. i quali rivelano uuu p~i· colo~iu strettamente ruralc, J)er con• trasturc il dominio ulle genti che 1•rO'\~nivnno d:1Jrostcrno. Ln , Com· mou law > del 1215 e In e mnj!1u1 clmrtn sono il 8intomo storico JKr litico di t11IC' contrasto onde si crcw rono garenziC' lcJ,!nli contro i re e 111 nristocrnziu di\lll'SC' eh<-· dc•troniz1:u· VII IO ('08111 llOl'llHUlllU. Un 9ruppo di sl9n IN FElllOB l)Ef~I ..I. Al\' Quunto ubbinmo scritto sin ora 1,;ullu ctnin anglosnssone hu dato uun idei\. ~Ila e11tegoria di inferioritù razzinlc cui nossono essere a~critli i 1)0r)()liimglosnS60ai,. che per un concentrnrsi in loro di un cerio nu· mero di caratteri ne~ntivi comuni ai grup11i nordici rupprosentouo un nuno deteriore del ~rnnde c\'lppo iw doitermnnico. Inoltre l'ctnio britannicu ap1)arc formulo . dn componenti psichit·hcOrmni l'etnia britannicn torn111 uno. lil,c,-rnunione ove i euruttori p:,,i· ehici do1uinm1ti sono qu•;,-lli 11<'1,!utivi drlla ruzzn nordicn e nordico dnlicu csst•1ulo sl.uti ussorbiti nella cducn· ziouc • anglmmssonc quf'i curnltrri che si dì~tnuziuvuuo da quclltt. rornrn che considcriumo dnJ punto di visltl hiolo~ico psichico d'ordii~ deteriore L' ir,crr►ituitnrisano, I' ipertiroidi· v sn10 donii1u1nti ucl nordico dì111110, in I l'l 1u(•zzo ai ca ruttori psichici po.,;i1ivi che vnnno dalln riflessività 11ll"n11lu• coscionzu, unrhc dei curnltcri i quuii ove sipno ci-;nJ,!critticostit11iSco11u 110~ to di ncguziono u111u11a. (.'i rifc•ria1110 all'individunlii-mo. nlln drticiontt· umolivitù l.1 c1uult.•n('J.di iml,!l0~1.-..w· nj si eomplicn iu 1111 isterismo di compenw quule si uoln in {'{'rie d<111· ne urive di norwu1i struuwnti psi• chici di reuzionl' (' di l ►l'rcezionc. ulln 1Y.>vt•r1lì cli i11111u11.dm1zion 1 •. nd 1111 ccc.-os8ivo realismo. Caunninu 1m ),Critto che mcntl'l' l'esagerazione 1>er C'CCCSS;O, carallc· ri8ticn u certi po1 ►0li 111\!ridiouali, il J.N)1)0lohrit.'urnico C:-'-n~rn piuttosto per difC'lto, 1--,cr insutriciu1zi\ di for· mulo (wulcr sl<ll<'m<'lli). C't' in ttuc· sto ritegno tli lin~uug~io una lcn• tezza di temperamento. una risen·a di scnsibilitù. uun 1>0litic:.11•li f)ru· dcnzo e di 1ut-,·isioni sicure: ,·i lm inoltre un'ombrn di oq.WJ!lio: 11elh1 misurn in cui qualcosa u1wnriscc

•rtucnzu inibitrice dellu riflession'.! su di esse, dulln prl.>oec.:npaziouc egoisticu circn ciò che ne risulterà•· Ma cii'_, che Jurncs chiamavo « un11 vrooccuJ)tlZione egoi1:,tic1u cru invece un ctm1tle11J psichico rui.zinh• rii quel l)Ol)OIO, curutterc che ormni si (' i11· (' gignu.tito pcrehè fondalo su prccist· Qunliti1 nc..:utiw• ,di C<'rti tessuti. llAZZIALE «•SASS4t~I RI PSICHICI J"iugll'sc IH)JU! lu 1,ro1>rin uttcozione n civ cho non dia nd cs...••w1.11111,!l,!ior credito di <1ucllo dl(' mcriht . Se 1-.cr avrre un·id\:•a delln psit·o· login :rnJ.('losussom, ti ferrninmo nl· l'analisi dei t•impcrumonti i11crni11ici cui i brilauuiei si rieonncttono trovcrcmù cnwlchc i,il)ic,:tuzionc ui loro ti1)ici cnraUèri .1ni111icì. 1,·i1>cr11ituitnri1rn10 f•hC'domi1w s11I• l'ìpcrtiroidisruo nel rt1mo i111,!lcsc dd· la rllzzu 11ordic11, ml'n1rc e·(• 1111 (•qui• lihrio trn le due ipc.r<'rinic uci nordico dulici germani ci i,;11iel,!nl"ip°'-.. Ìnotivitù dei brirnnuici h1 <1nuh~ n('I JH111olnclcgli Sinti l"niti si trnduc1._• in uno ~1msi1uo l)sichic.-o attorno n<I nno stato C"moth·o dctcrrnin:110 clu· <IÌ.llitcrn le nssocinzioni cd immobi· lizzn l.1 personnlitù psichic:-a. M11 ucll"an~loi;nssone tipico collll' nèll' ipcr1,ituitnrico cs~wndo i,re<.lomin,1tl"itc l"nttiviti1 nutrizin e motri· co cd cs.-sendo torJJidc Il· tcudcnzc gc,-,- 8\Ut li (e notorio clic receitnhiliti1 ~•,;· suulc di t(U('Stn etniu ripo1m esultu-n- \'UHH'flll' SII cinti <-'!rcbruli l' SJ)llSlico emotivi dcll'riori) 1u·e~nt11 dnl 1n111to di vista morule freddhzzu. l'~Oismo, flemmuticiti.i unito·n spirito di nvvenlurn di curutlen· U~,i?re1:i--,Ìn1. 111-qm•slo tipo lu mcrnoriu C mollo i;vilup11ntu (' J)inttosto obi\!ttiv:1 C'd unulitiCll (6ù t! 1111c11rt1ttcrc comn· uc 11ll'et11i11z,<,rnito<'brnicu) 11111 Jo;i lw po••hi1-1sinm L•n1,11citadi ns11:aziom• t si11tcsi. lt <1uc1;lo un ('arntlL•rc dtn 1111i, uc<..-0111nm1r(' 1'01,!1,!1·ttiviU1 mate· ri11listicn d<'I ruzionuli1Smu <'Llrnil'u il titmlt:' t• 8hocculu Ui'I fc,1101ì1c11p0i.i• t·olo)!il'O 1.oliticu cl(•l c·oruunii,;1110 con il c-urnllt.'rC in1,:k•M· che i• tulta\'iu i1111H•cliiodi1:1'.-1hhundo11ursi alln for· 11111l11 idecloloJ.!h•it hrutu di c111l'IIOdnl proprio 1,!Cncrnlt~ difottu\:'mozionulC'). )tu 1111tnlc qu111h·o 11sie.-ltico11elln clvmi1111nz.a clei t·nsi i• t·<ut1plic;1lo tl11 qudln ccccssiv.i L' 1u-oh111,i?utu :1Hi,·iti1 JC'll:t ghimulola timica t:l1(• ini;icmc nd nitri fottori dii nl,!li in,:tlC'SÌlu Un doloroso Inconveniente 11R1 e d'ln9hllterr11: Il colbHco non vuol Ypetne di stare In equlllbrlo. crisi 1>11lh.'l'ille 11iì1 rnrc1ivn eh~ si eo· HOs<:it. Se J>l't'IHliHlllO('OUIO pil'trn di 1mra· l,!OIIC il 1CIU),èrnmcnto i1,ertimic-o tro· ,·t·n•mo iu risioputologin dei (..-Or11i lonl,!i)iuei l' tldic:nti arricchiti di ~rnsi,o alh:: 11111111111\!lll' ul 1ml,e nlh: u11chC'.:il viso. lAt JIC'lle l' delicnt11 t' hiunt·a con cupillari Sl\UJ,!llil,!ni.molto sottili t'aJ>elli e SOJ>rHCCiidiu. 1 pl•li sono ,t~1wrulmcnte mollo sotti' li <' rru).{ili come anche i <lC'nti e ~ 1111J!hie. Predomina. in <1ucsti tiJli la i11of,l.1~i.i delle art"ri(' C' In rC'lnth·n iooh 11sio11<• nrlt•riosn c.:un ;p('rtc-u· :-.ion(• vN10~1. 8i nob in essi l'iin d:.11111 pri'ma infilnzia una tcndcuw al· le nrnnifostm.ioni catnrruli <·hc sap· piamo l'Sscr clovutu n deficienza dd· ,Jumcs tcntnvu nel suo SC<.'Olo di gunrirc <1uc8to difetto dei nord ,:une· rica11i consiidinnc1o: e &- ,·01?liamo che siauo normali le Jloslrc idee " volizioui dobbiurno libC'n1rle dnll'in- Ed •eco I 9uerrle,1 di Elon, 13

la C08tellaziooe ormonico !fe8Sualo. In qunlc facilito lu riW1zionc del calcio nell'albero respirtllorio fortifiea.ndolo. Questi tipi denotano lt'n· d,onzu olle congestioni acute <kllo mucoso respiratorie, digerenti. genitali ed ai fenomeni essudativi cutnnoi reeidivnnti. L'esagcrazioOO di tutti i riflessi viscerali dipendenti dul vu..:o l)redisp<>ne gl'ipertimici ngli s1>u.smiche sarebbero un oorrelntivo degli spu.smi psichici u.11'01:r pendicite. n1lo colite, all'1UJmn. Si htt instabilità per 1\mergia muscolore. 1:H:r In volontt't, 1:>erl'offottività. Gli i1>crtimici sono un terreno fuvorev<r le per l'imvionto di pervertimenti M.'66unli (' morali. L' incertez.:w. M--s· 1ounlo li, In formn puerile che tii notu sul vitk> e trnllo forme soma1iche, si notn anche nello sfera psichica. che è per <:Offl dire arrestatn nlla fuse 1rn\Jrile e prcvubcre, mentre lu sforn ~i.suale si 1>re..euta con tendenze 01nesessuali od una ami~•,.Jenw sessunlc. E dul lato morale si nota nuche un difetto di inibizione degli istinti ed egoismo esageralO. Tutti Questi"caratteri ooo unn minore caratterizzazione \Ml in un certo sooso t1tlcnuoti si presentano nel tiJ>O aoglOsa880DC. rn C880infatti domino 111 J)OCtl diffcren.zinzione N088uale tru i duo lilCs· si, la longi11eith e la dolicatouu delle futtezz..e che può salta11., im• provvisomeute, ove in un indiyiduo omer~u la dominnn.zn pituitaria. nena brutale ed a11parente maschili· tA di un Churchill Nel ti1>0 ingle~ inoltro si notu in ambo i se88i (e nel tiJ>Omaschile 6 rnri88imo o dovuto ud estranei innest.i razziali. ltt C08tituzione 088ido riducente e mu· grn fcbhrìle cho è comune nll"ipor• toroid<.'O ii:; 1JrJCenitale mediterraneo o nordico) abbondanza di 11nnuicoli udil)08i e caruositù del viso e del 11Cttocome oncho uno strutturo•ipo- , 11lasica dei cupillnri od una rrngili· là delle .unghie u dei denti che predi1moi10nllo cnric dentorin tonto comune uci p<>poli anglosru;soui. Lo tendenza innata olio clorooueroin fa u1,11etire ugli inglosi le famose bisteccht• sanguii1ose, e In torpidn tir· <.-olnzionenrteriosa. (do una relativo iootensione) le bevande alcooliche di cui pare cho fisioloJ.:icnmenlt• · entro corti limiti non 1>0ssano fnrue n 1n\mo. Ciò ha pure i suoi rirleui 1>sichici n riprova del fotto che elomcnti fisiologici costituzionali e_ rnzziali si traducono infall.tòilmC'nte in f'lernenti fisiopsichici cor11.)- l11tivi. f: anche vQ,ro che JCli ioJ{leHi Il ·abbiano uuu cer1a biettività per lo malattie dell'albero rcs1>iratorio o per tutte lo manifestazioni catarra· li (roceltivitit maggioro olla blenorrngin) come anche per i fntli es.su: dativi. e ciò è unche provato daUu rom06U eJ)idcm.iu. del e sudore ingle80 • n Londrn di cui 1mrlnuo diffu· samento t1Qtiebi cronisti. L'asma, l'appèndicitc, la colite son.o molattio che J)referiscono gli nngl08a880· ni. mentre l'eccitnbiliti1 di ordine spastico. cioè immobilizwtu. attorno ud un oggetto dominante. lo qunle domina nel campo neurovegetativo !-IÌ traduce in qWlla im1tubilità di natura ist\!roide che distingue i fa.t· ti '\'Olitivi cd affettivi ove tutti quo-- sti non siano bloccati dn uno s1m81TIO J>sichico dominante, t1ualo J)Cr esempio è quello SOJ>ravvonuto nei britannici a vartire dal periodo vittoriano o relativo ull'ideu di un Òl,)- &tino imi,criale unico noi mondo. Abbiamo detto e.be nel ti1>0nordi• co può ft880Ciar&i un i1>0rtiroidi• smo ad uo i1>0r1>ituitarisn10 eongonito. Ciò è molto raro ebo avvenga nel ramo hritannico. Infatti 80 una· li1.ziumo il bioti))O ipertiroideo dul eolo punto di vi&ta psicodinamico. tro, 1Jremo ehe ad un avvento prt"COCe della erisj 11uberolc si neoompaJEntt unu i)>Oromotivitù ed una sossunliU\ 1.sichiea sp\)88()esagerata con pueri· le timidità e facile inibizione dellu e potentiu coeundi •· In questi 805'· getti le ronzioui funzionali C660ndo molto rapide e facilmente t>SBustibili si tJn 1>rontez:r.adi varola e di 1>011sieroe l'oziono i;Oj(Ue il pensiero con grande facilità•. Si bo una dorvida fantasia, facilità od inventare, intuizione, volonttì fÒrtissima. di· s1>0sizionc nltruhilicn dcll'n11imo ed intelligenza di ti1>0 sinlotico •· Il predominio dell'ipertiroidismo su nitre relativo ii1ercrinio nelln ruzza ario-111cditorrnnea cui ,-:l'itn· lii\Oi diurno un fortissi.mo contribu· to distacca h\ nostra etnia dn qWJla britannica in modo costiluzionnle. Mentre un certo equilibrio tra le esaltazioui schiundolari relative al • bioti1>0 nordico e nordico dnlico o cioè l'iperfunzione dcllu pitoitnrio, d('lla tiroitb e del timo disUmx.iano il tipo germanico dal tiJ)O britanni• co unglo-sussone. · · I fondamenti delln profonda dif• rerenw osichicu frn il biotipo 1t:ermanioo ed il biotipo razzialo nnglol!IU@sone riJlOiHHlOsul rntto che il romo <.-oloniu.otore deli-'J isole inglesi, per un complesso di fatti che J)Otrorno ~suminnl"e~in sedo biologiCfl '-'O· parato. ha &uhito uno ivoreriuia rouiale, ereditariz.zatu QuiOdi, del• la pituitaria e del tiruo, ed una dcpr068ione doll'attivitù ti roiden In quale ,..,·i coai 1,morodici in cui nppn· re esultata in un terreoo iperJ)itui· tarico cd iJ}Jrl..imioo produce esplosioni P6Ìchicho e crudeltiì im1>ro,·· vise che io ultri terreni coetituziooali non si verificherebbero. Lu knlionzn CHrutterologicu relati· va uJln particolare crudeltà britan• nica rivestita dùlla nota riservo J>sichica (• i1>00risia •> che è sintomo dolln costituzione ipertimicn, &i u1r poggia al ritnrdo dello crisi puberale In quale favori&l. 1J lo Mlittare della sensibilità sefjSuale infantiJo in un terreno dogenorutivo di cui la crudeltà morbida, tipicamente britannica. è uno dei BCgni. li priocipio del e Wlf helJ) • e del· lo e struggle for lifo • insieme ttd una eccessiva valutazione dell'indi· viduo nMCe. du un &eJl80 dell'individualità nbnormemeut.e svi• luppato di cui sono anche gintomo le espreuioo.i nord americane: e pep, pu.nch, go, vigour, eutorprise, red blood, ho-ma.o• (cespr~t;.Sioni che osaltaoo la vitalità dell'individuo J)Or metterla al serviiio del rendìmènto sociale, che non si separo del resto du.ll'inter068C e dal Jrorsonale nrofitto •: Siegfried, • OH Stati Uni• tì di Olfgi •> 8i estrinseca da un Quu· ùro J)kichioo i1>ertimioo ed i1:>0rpituitarieo per cui il soggetto più che cercare nei propri simili il complemento di se 810880tende a richiudersi con il 1,rourio io. Tutti questi fattori sommariamente elencati J)08e()OO dare un'idea della inferiorit.A biolOl(:ica dcll'etnio angoso880ne o del ramo ra.z.ziule cui CP8tl u11partieut;,, anche kC una certa Mmma di cnratteri acces.aori 1\ Quelli che determinuno il ttundro J)sicbi• co generale possono ingnnuure sul· la vera sostou'l..ft dei soggetti in esame. Infatti c'è ancb1J un fatto dcf(no di considerazione: per la rorzu stc~ SA di ciò che li rende hiologicumen• te inferiori gli angl08U880Di tnlvoltn riescono 1>ericolosi nd nitri popoli di differente costituzione biotipica razzia~.? perchè sanno eoutru1>1;>0rrc i preJti dei loro difetti ni lati negativi dei preKi bioloKici nltrui. F; per quel\to ureciso Jl)otivo che r ner,t:o1· soro difender8i con 1,rudcnw dogli angloeasti0ni e combatterli in modo du scurdi.nnre In forzn della loro debolezza sostunziale e nuturulmente non rimedihbilc. ALDO MODICA

TALMUD e ANTITALM Ln i;torin dcllu comunitù ebro.icn bnbilonese è di un singolnre valore ('S<'lllplìfi· cutivo. f.: n Babilonia che avviene rinvonzione della c~lluln sinngognle, ciCX'di quclln purticolnl'e i;truLtu· ra 1>0litk-o-~ocialc-rcliJ?iosn idoncu ud nttivnrc unn dinnrnicn d'isolnmonto interno e di incunenmcuto <r sterno; ed è In collettivitìt babilonese che. 1-.er 11rima. si conforma d\.:libcri.llamenle ulrinwulso delln rnzzu veri;o In J)tOiC'7.ionc ull'estcrno. rifiulumlo il ritòrno u Gcru1,;nli'mme. Ecco, trn il terzo P il <111nrto secolo della noslru era. c1·1utu In tipicu rsitnuzionc vorSQ cui tendo co.stitutivn· ment(• il genio giudnieo: la colonin babilonese. ,~rrf•· zionnti e ribnditi i ru111>orti dl·J!li inl<'l"N-l'ii, innf'~lntosi iu profonditi\, secon· do In nnturn e le l'Sigenzi:- di <1ucsti intnc~i. nl'lrOr- ~unizzuzionc· 1,olitil?n e 1uH· miuistrutivu, hu usaunlo i cnrntteri di un vero e Jln•· prio ~tnlo nc-llo stillo, i;vilu1111undo :ti. nuu,~irno la Kuu 11utononii11 nel S('llSO religioso e in qu~llo soeiu· le. cioè prnticnrncntc uel ~1180 politico, dut11 l'id('ntìficazionc in ntto. nel l'OrJ>O dcll'ebrai1Smo, trn vulo· ri )loliti<•i ~ vulori reli!,!Ì01,0-1:mciuli. •r1•J 1,trundi i1ccude111i('. 1,cr lo :studio dcllu doUrinlL e rclubon1zio11l' delle fornlllf(' dcllu lnl,(gf', sono cot.tituitc u S11rn. a ~curdea. u Pumbuditu. Non solo. do· 1.>0 111 disl,!reguziouc del centro 1mlt•HtÌn\.lst•, funno capo II Bnbilonin maC';•,Jri kaèerdoti. i11trapn .. ~nditori. nfrnril'lti, uvventuriL•ri: dn ogni colonia dc>llu Dinspo· rii. di Oril·nh.' è di O<·cidC'nlt.•, giuugouo ulle :u.>('a• dc,nic bnhilon(.'si 1111'.•F-iitui - terpretntivi, ))rO!Mlsh•, diij{inzioui. dubbi. illi1zioni di cn$iStieu. L'uutorit.t'1 th•· 1-tli esilinrd1i. dei J)ri11{·i11i in (•silio clc-11.1 tribi1 tli 011\'idc. ai <1unli t· ri(-0110sciull'l dn Babilou>n In rnp· prei.cntt1n?.11 urfiC'ial{• dr-l sotto-srnto ~iuduico. è soistunziilhuentc Uiisorl.,itu t.• eontrolluta dai di,vttori dcli<' nccud<!ruiL·, clu~. rinn· l'hegginti dul corpo dei mll('ijlri. coistituiscono il nuovo c<>ntro rnohil<' di Giudn. Lu situazione nrmuro mutur1\ J)t:lr uun ddinitivn L'Odiri~·azimw. ~ioì• pt•r lo ull11rgamenlo o il 1•Nh•zio1l1lm('11lo dclln frntturu :qwrtn tru l"chraii;mo l' In vitn storicn 1• 1mirit11ah, dci 1MlJ)Oli.Appunto II tul~, cìnn1lilò. 11llil1to il n•r!it.·L• clt·I i-110 pol{'n:,,inlt• nutonomo. 8Ì consnc•rH, 1wll.t !'iot'· concln 111Nit dc•I quarto :,,.('• <·olo. il centro b111iilone:-. 4 .!. I utorno al 300 i ror-<<•h, 11wliblo. i direttori t' i t1Hlf'ijtri com1>INnno il nuo- ,•o codice, che- l.18SIIIIW rù lu denominnzio1w di Tolm,ul. f; il mn1rnttJ,, di dodici volumi, di sci parti 11rincipuli. di seS1-11\ntlll""' trnlluti. din:-nuto ('OSi t;lrc.•ttumcnt..~ rnp11r{'i,;cnt11tivo dt'I i:i11dnis1no: afft"rmuto di Y01tn in ,·olia eo· me urnm f' eome simbolo. combultnlo ,-on~· docu 13

mcntazionc cd esaltazione ni codificatrici. perfeziodi una irriducibilill\ rnz· nnrsi l'irrigidimento strutzia.l(!. indaguto come e- turale di lisrucle. finehè f.lpressione fenomenica di con il Tulmud, il t<\)rchio uu processo di eristnlliz- ,Jcllu .-lei:t:ge » è portato zazione sociale e religiosa. ver~ In coincid.enza col Il Talmud, nel suo conte- ccr<·hio di tutti i casi nuto. non è in renltJ\ eh\! l· di tutte ~ t>o88ih· 1w\ un aggiornamento e u.n individuuli e socitùi, cioè iuqUJ\-drumento, relativtt- lu cristullizznzionc tocctt. il mente orgAnieo. delle note punto CMtn1111d0ello svilupcodificnzioni enciclopedi- 1>0 estt-nsivo. l...n vita di che doll'cbruismo; piit csut- Giuda trapl\88a per intero tumente, una unificazione nelle pugine del codice, il del compendio di leg~i pn- · 'l'ulmud s'idcntirica col lPstinese, la. At:'Schuo. col giudaismo e viceversa. disuo commento interi>retn- vcntn simbolo della vatria Livo, In Oentarn, già clu· e della rnzzu, putrin e rn.zborntu o Bnhilonia. Aneo- 7.tl esso steAAOi,n qll\'6tu ubrn unn volta. lu postnlnzio- norme contrn·tione nei mone religiosa generale è nlli- di e nelle forme di unu neata accanto nl dato di plumben schornatizz.nzione . cronaca, l't.'f..~mpio s1)iri- strutturale. 111 cui dinamitunle accanto al .-cn80 » en consiste in un nutoripe-. utilitario, al quesito prati- tnsi eguule e hutefinito. co, didattico, tecnico, di Ed è nella tlih1::ziom· mestiere, dal J)iù involuto verso i confini del circuito al pili J.(rczzo e nl pii1 piat- sociale che. 1:1u1>ernudoil lo. E, noeorn una .volta, cot,?nito della mnterin., il questa uggregnzione qunn- Talmud concreta un up· titativn. questa metodolo- 1wrto proprio. lnt.tiw u rue- ~ia che rifugge costituti- cogliere e il condizionare \'amente dalla se~ione, tutte ìc cornt·1111Y.101.11 ~mcioè dal senso della dinn- piriche. <"880 uffroutu dcli· mica ascendente, si concre- , berntumente la ensisticu tn e attiva nell'orientn· d<"I possibile. uggr4.'gn ai mento. verso i sub-aspetti testi, allo sentenze, alle della terrestrità; 1>er cui fo1mul<> pa~s:lli·· in ~,ud•· P::-lemento religìoso è in- cnto. sentl'll'I.C{' iorrnule in• corporato nell'elcmentomn- diriz7.ntc verso le evcnl<'riul•J, l' fatto pesl\r(' e <le• luulit-ù nvvcnire. l.:uniforfluire verso gli sbocchi del- . 111izrnzi•,n'J è elevata 11• la deformazione empirica. lll<'todo. si svolge sinuosu• e quest-u trac da <1uello lii mente n imbrigliure In motivazione J)revuricatri- crmH1Ctl del futuro; e lu cc·. Ne deriva.. interiormente scor,crtt1 di questo nlf'todo. un ritmo oscillatorio che. che è In i-;copertu delle in quanto itnJ)OSlnto su un Jtrnndi nccudemic buhilocondizionumento uniforme nesi. significa lu chiurifl su un costaiùe li,~llnmcn• cuzione e l'orJ,t:anizznziou0 lo riduttivo, tende impliei· ùcl ritmo connaturato ul· tamente alla dilutnzione ln rnzM: per cui roscillocstensiva e, insieme, nllu zion:; tru prcscnlc e f>llKbH· crii;tallizztlzioue. Ecco i to. in un i8linto riduttore suc>ce8iivi «punti» dell"n- e irumol,ilizzatore in cui In nimn di Israele. dulia Tho· u1mnrcntc dinomicn coin• rn ulla Mischnu. dalla Oc- eillc con I~, funzionulitii unu1.ra al 1'almud: uggior- tilitariu e sfocin in un fuunmenti enciclopl..::dici, um- turo risnltnnt(' dn una dC'· 1)liuinenti di cnsistien for· duttivitù nstrntt.n, ciùt! du mutazioni ngi:t:"iuutiv4.',non un uutomntisrno J>revarimoturazioni di unn s1>iri- cntore che si 1>0ne come tunlitù impegnata nella perno del!\, eosc. suo J)rOJ!ressivn chiarificazione .. Ed occo, pnrullelamcutc alle nmp)ificuzioTipi ebfllel dtll• PoSonl•. li nuovo codice. <'8J>r~· sione t.-onclusiva delle dot· tri:ic strutturali ,-. ugi:1~!" 11:1lrici del !arisuu,:riw. i• presto adottato da tutte le ('Omunitit delia l)immora. Lu vicnezzo ~I consenso è tale che, nel giro di pochi ,umi. i nuclei della llussia e delln Germuoiu, dolln S1mgnu e dello Si rin, ti..~ tmi.rsc oollcttiv1W. uvvcnturatcsi nei pae~, ,•.,.1ropu e de' Mcdi,_; Ori"ntc ol:'e111,,..a dei ctmlallo è 1l01 Cf'U1rm,tu c·on ht Grecin e con Romn. superano le eircostan1.c ambientali singolarment.. diverse. gli usi, ~ consuetudini particolari, si irri- ~illiscono. dal~ ccrimoni,1 reliJ,!iot:e ai fatti cl~!lu vnu J>rutica. uell'applicuzionc · di un identico rituale, di identiche leggi, facoltà . proibizioni o distinzioni. Ql,Cht:l J)rOJ>agazione. t•he si rc,dizza con un'imme· dint,•z1,a fra tesa e meccu· men. J)()rlà l'ultimo ,, J)Ìl1 deciso contributo aH'inte- ,:rule isolamento storico. politièo, spiritunlt• di Giu• du. Le ccllulu sinugoguli. rnJ,tJ:iunta la convergen1 .. u tru logge e nzioue, tru leg· J:U e i1;tiuto, tru legge e co· 1-1tituzio11ereli~iosn-collett•• vu. si rin,;errano c.'Onclus1 vnmonte in J, 1 ::! stes:;e. li pro c.-osso di slitt-umcnto {' di involuzione del J,t:iudni&mo tocca in questa rase ®lit.• 8uc vic,-ende, uno dei puuti di J)iù mnrcuto diKlucco col 1>rocc8SOrornmtivo del· la eiviltit occidenlltle. Alla unifor;nizznzio,w e tilla chia.rificuzionc del metodo corris1:,oncle ovunque un contrasto pilt netto con le tr11diz.ioni, le credenze, le le~gi dei 1>0poli stranieri. 11Tttlmud diviN1e il nodo interno su cui J')Oggiano I<' comunità: e, per ovviò JKlrtuto, si vreeisn o definisce l"orit•ntnmeoto di salvnJ,!uardiu delle J;t:\!rarchi<' religiose e politiche eurollCl'• Le prescrizioni per lu scpuruzione dei giudei dal mondo cristiano formano oJ,!J,t:cttodei voti e delle dclil'>erozionc dei Concilii. di 1>rovv<'din1euti particolari di lcJ:islnzione. Sono proi-

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