La Difesa della Razza - anno VI - n. 9 - 5 marzo 1943

Ma 1)(1,Tavere un qnad.ro completo ed edificante di quello che tosso la conuzione dei costumi inglesi nel periodo classico della storia di questo paese, leggiamo nell'opera del nostro Bernardo Davanzati intitolata: Lo ~.,;e:mad'Inghilterra, la descrizione morale dei oomPonenti la famiglia regnante, il cui ramPollo allora al Potere. Arrigo. VIII. deve essere 4..,-onsiderato,non dimentichiamolo, il fondatore della. relìgioue inglese. e La famiglia del Re tutta era di peasima gente. giocatori, puttanieri, ruffiani, parassiti, spergiuri, be6lemmiatori, ·ladri ed eretici e tra gli altri Portava il vanto un cavaliere Prancesco Briano, nato de' Boleni, a cui una volta il re disse: chi si giacesse con la naodre, eppoi con la figlia, che peccato farebbe1 Rispose: il medesJtno che mangiarsi pr·ima la goltina epPoi lo 1>0l-- lastra. Sganasciatone il re delle risa. <Hsse: Ben se' tu mio vicario di ninfer·no (già era costui per lo suo miscredere detto vicario dell'inferno del re) onde così poscia ognuno il chiamò• (4). E vediamo il carattere di que11'Anna Bolena per il cui amore il re non esitò a deporre la religione dei suoi padri costrjngendo il suo popolo a divenire da cattolico. anglicano. e Il re. essendosi dunque tenuta prima lAmadre, eppoi la figlia detta Maria liolena, anch\1 a quest'altra, detta Anna, voltò l'appetito. Costei el>be grande persona, capelli nori, viso lungo, colora gialHccio, quasi di sparso fiele, un dente di sopra luligo; nella mano destra le spuntava il sesto dito; sotto il mento alquanto gozzo che per coprirlo essa e le sue damigelle che prima scollacciato n'andavano vestirono accollato; il resto del corpo proporzionato e bello; bocca graziosissima; nel cianciare, sonare, danzare, ogui di fogge e gaie mutare esempio e ma.raviglia era di tutta la corte: nell'animo piena d'ambizione, superbia, invidia e luseuria. Di quindici anni &i lasciò sv~rginaro dal coppiere, e poscia del cappellano di Tommaso Boleno. Fu mandata in Francia e in casa un nobile uom9 con reale spesa t.enuta. poi n'andò in palazzo del re. e per le sue disonestà la chiamavano i francesi la Chinea inghilese, e poi la Mula quando divenne cosa del re di Francia• (5). Quando in Inghilterra e in J,~rnncia si seppe che il re aveva intenzione di sposare Questa donna fu coniato il celebre motto.che diceva: il re d'lnghiltena sposa la mula del re di Francia. · La vita spirituale dell'Inghilterra. nl tempo di Cromwell costituisce uno dei fenomeni più sorprendenti della storia. Di racconti e poemi orientali vecchi di alcuni millenni tutto un· popolo occidentale fece allora la sua sola lettura, la sua costituzione. la sua Cede. Agli occhi di questo Popolo la lettera di una legge doveva sempre ~re 088ervata, !' poiehè la Bibbia era la legge di Dio. bisognava vivere alJa lettera secondo la Bibbia. Poichè gli Israeliti avevano massacrato gli Amaleciti, gli in· gleei non esitarono a massacrare gli irlandesi. Poichè gli ebrei avevano lapidato i colpevoli~ si. udì spesso gridsre ai Comuni: , lapidiamolo! •· Poichè la Bibbia esaltava il J)OJ)Olod•Israele sopra tutti gli altri J)Opoli, il poJ)Olo in~ 1tlese si convinceva di e68ere il nuovo Israello. Un poeta come Milton pensava seriamente che lddio, quando aveva un compito difficile da sbrigare su questa terra. ri• correva a,il'inglesi. t un sentimento che troveremo anche nel sec. XIX in Lord Curzon e in Ceci) Rbodes, e nel sec. XX nella stolida ambizione de1la democrazia nngl088880ne di voler dare all'universo una norma di giustizia secondo la dottrina ebaaico-biblico-capitalistica. 6 E nel loro entusiasmo puritano gli inglesi si assogget~ tarooo ad una vita. grettn, meschina, odiosa, ipocrita, non sai se ancor più riprovevole òi Quella condotta in periodi d'aperta sfrenatezza e corruzione. Furono proi: biti il teatro, Je corse dei cavalli, i combattimenti dei galli. La domenica pattuglie di soldati percorrevano le vie per far chiudere i caUè. Tutti doVevano trascorrere quella giornata in famigliR leggendo la Scrittura e cantando dei salmi. Nel 1644 H parlamento proibì nel ~iorno di sabato di vendere, viaggiare, portare pacchi suonare campane. tenere aperti tiri al bersaglio. mercati, s1,acci di bevande. danze. giuochi, sotto pena di una multa di cinque scellini per ogni persona al di sopra dei <1uatlordici anni. . Ta.le rigore dj costumi potrebbe far pensare che al presagio di dover divénturo un popoÌo im1>0rtante nella storia futura gl'inglesi reagi6$8ro con una gTande castigatezza di usi e di modi di vita, ma in realtà Questa ir,ocrita gretteria d'idee doveva ben presto sboccare nel1a licenzn più sfrenata. di conSuetudini e di usanze. Nel secolo XVJ.11 un viaggiatore svizzero, acuto osser- ,·atorc di costumi ioglosi, scrive: e li popolino non ha bisogno, in Inghilterra, di una descrizione particolare. Quasi in ogni cosa sembra confondersi col resto della nazione. Es.so ha press'a J)OCO gli stessi piaceri dei no-, bili, dei mercanti. del clero, lo stesse virtù e gli stessi vizi , (6). In QUe6to secolo nascono alcuni dei più celebri circoli: il Ki-kat, il Bea/steack Club, l'October Club, e per capire a che punto di infantilità e brutalità insieme siano scesi, basta leggeré nelle pagine di Spectator la lettera IX di Addison che descrive Questi famosi ritrovi. Nel formare lo spirito di conversazione, i caffè e i circoli hanno io Inghilterra l'imJ)()rtanza. che in Fran· eia .ebboro i salotti, ma con un gusto assai più rozzo. e I piaceri più comuni degl'inglesi - continua il viaggiatore svizzero succitato - sono il vino, le donne, i dadi, . Non cercano la finezza. almeno per quallto riguarda il vino e lo donne che amano associare, ma senza raffinatezze; si direbbe Che bevono proprio e soltanto per bere. Vogliono che le loro cortigiane bevano del pari, e si accaniscono quando ne trovano Qualcuna capace di tener loro tosta•. Uomini come Bollingbroke,. Cart.eret, \Valpole sono grandi bevitori, da una due tre bottiglie, giac-- cbè è cosi che vengono classificati gli uomini di Stato. Un ministro non prova alcuna vergogna a presentarsi ubriaco davanti alln regina, uno squire ad ubriacarsi davanti alla propria figlia. Il poJ;>Olnoon fa che ubriacarsi <li gin. Con l'ubriachezza si diffonde IR violenza, tanto più pericolosa in quanto non esiste polizia. Nelle vie di Londra una banda di giovani scapestrati di buona famiglia, t Mohoclu~. percuote i passanti. Verso il 1725 nel.la capitale non si parla che di lack Sbeppard, uno svaligiatore ~ polare il quale non assaliva che i ricconi, li spogliava con modi da gentleman epJ;>Onie spendeva il danaro generosamente. Quando costui traversò per l'ultima volta le vie di Londra, nel passare da.Ila pTigione di Newgate al patibolo ru accompagnato da una pTOce's:sione·trionfale. _ Un altro grande vizio dell'epoca è il giuoco. Si giuO"' cava in tutti i clubs, come anche nelle riunioni per sole donne. In una sola notte una donna poteva perdere tutti i suoi gioielli e tutte le sue proprie.tè. Chi non giuocav& alle carte, speculava. insegnando nuovi giuochi e trucchi. E il piacere del lucro era tale che gli scrocconi trovavano· sempre nuove vittime. Finanzieri improvvisati cNlavaoo società per gli scopi più a88uTdi. UnO di eo&toro chiese

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