L'INDEGNO CLERO IL CATTOLICESIMO VITUPERATO Per gll inglesi 11 termine «straniero• è un termino generale di svalutazioM e, riferito od una nazione di cultura cattohc::a. un termine di svalutazione sprezzante Cosl !"inglese rispetta il prussiano, che ch;ama tedesco. sebbene non gh pi.acoano molte oorolter stiche dei prussiani; non rispe1ta l'italiano; in caso propria rispetto lo scozzese, lnd non l'irlandese Questo senhmentCS è cosl forte che influisoe m certo modo perfmo sulla pohtioo estera del paese, perchè agita profondamente, sebbene oscuramente quell'opinione pubblica in contraddizione della quale nessun governo può operare , Oggi, nonoetante gli anglicani chiamah anglo-cotto-. hci, l'essenziale sentimento di ostilità contro Roma e tutta la cultura cattolica europea è forte come primo,; )a Otiesa Cottohoo è ancora nello stesso modo un'i.sh• tuzione estroneo per loro e per i loro seguaci, come lo à per il piò irriducibile degli evangehc.i &i dei dissidenti. E' u.n'islltuz;one odiOISOperchè stroruera La Chiesa Cattolica in sè stessa, la Cluesa Cattolica Romana (isbtuzione unioa ed inconfondibile) è detestata. e si fa tutto li poss1bile perchè i suoi membri sentano il peso d1 questa avversione, in proporzione all'attività che 9$plicono, p:ù ancora in meuo agli angli, oani prollc:anh che agli altrt protestanti Negli .altri oenjri di lingua inglese. spec:ialmente negli Stati Uniti, non avviene lo stesso. L'anglo-cattohCC' fa parte d1 un gruppo piccolo mo ricco ed in conseguenza influente,. nettamente dishnto da tutti gli altri 4 legato da uno simpatia abbastanza vivo con la Comunione Ro,nana. In lnghiltell'O invece t'anglo-co11olicismo, inventato un secolo fa COJDe u.np: valvola di S1CUreua contro l'influenza francese ed irlandese è soltanto und parie dello chiesa nazionale. allo quale tutto ciò che ha carattere internazionale romano e non romano, à odioso nella stessa misura che è od1oeo a tulle le islltuz1oru della nazione (M1knre Belloc'. • Sogg10 suffin• dole deU"lnghilterro con:emporonea • Traci 1t. ed Fi ronzo. 1937. pagg. 50. 59. 60-61). I( ,,_.,:imlllle ddla d1i<'1,<t uuyliru11" 11i di1·idt• iH dm• dt,.'lNi: il ,·l<•ro 1n.1Mh·o, ,·he M•11::11 ,,;·<•n• imJ)it•oh:. fl°'-ltdi 11ra111/i n•;idil<• <' 11,• lmwiu <:mh•r,• 111wl<•lw brif'io/a HtU suoi di1H•mleuli: il <·11•10 uttivo. t-01, fmuiglia u t•urh·o c·ht~ h111u11iM·<•iu mm .dolo t"ici110 ali<, mi,,erhl. /)11 1111rtmlu. /Jlt•lati rllf'. ,-omp ,,,,dlv ,li (',u,lrrlmru /uuou, ,,w, r('H ,/Ho tli olln• In• mi/:oui, o. NJm1• r111elli di /Jul,ti,w, di lit11rkuxx. rii Co.dwl. hi,-.<·iouo mun•11do liii 7)(1/r,-,mmio di J.!J:;o mi/o fru11d1i. tli fi.:!.Wmila frmwh:. di lfJ u,ifirmi di fw11l'l1i: e:· dnlf'ollro, /lOt·eri mi11i1Clri i c·11i /:gli. tromx, fieri 1x•r im1xuurp "" mrsli<•n•. /KJ/">1Jlà1101eoprt1ll11llo Jr citlti ,li /miri. di rnqol>muli e di prrp;/ifuh.> 1 tl.t:•tlru~lfollin. OJJ. t·U.. I. 6J). Il
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