involuzione ma è invece carattere di razza. . Dobbiamo fermarci ad un altro CC· rattere che è dominants nel gruppo di etnie ang!OSOSSonì. Le scarso svi• luppo delld mascella infe1iore. Ora se noi studiamo la parte inferiore del viso ne'. due sessi •vedremo che nei maschi la mascella 'nferiore si sviluppa maggiormente ed è provvista di muscoli potenti mentre comunemente sopporta nella sua par· le ep·dermiéa una ooratteristica pe!o· sità. Nelle donne cnche nel caso in cui gl'incisivi inferiori sono fcrtemente sviluppati la mascella inferiore rimane p'ù piccola e più arrotondata e tale differenziaziorl'e si estende dal· l'orecchia esterna sino alla laringe. Lo p:xrte inferiore del viso femminih è più primifva e più infantile risen- · iendo fcrtemente dell'organizzazion9 fisiologica della femmina. Ma tale differenza sessuale è anche carattere d; si vedrannb da questo punto di vista ove approfondiamo l'esame. Anche lo scarto di altezza tra UO· mo e donna è basso nelle etnie 'n• · glesi. Ellis, in base a misurazioni condotte su migliaia di soggetti dei due sessi ha trovato valori di 1.700 per l'uomo e di 1,600 per la donna. I vaior: medii correlativi nella raz.zo me• diterranea sono di 1,500 per la donna e di 1.700-1.800 per l'uomo. Ma anche i valori medii relativi al peso ed al rappor1o muscoli-grasso, sono poco distanti nelle etnie anglosassoni. Per gl'inglesi si sono trovaf questi valori: rapp:>rto muscoli•grassc per !'uomo 41,8 e 18,2, per la donna 35,8 e 28,2. Ciò che mostra comg in medio la donna inglese sia molto meno grassa in raffronto all'uomo di quanto lo sia il tipe normale femm:- nile dello rozza mediterraneo e nordico.dolico. Oro questi elementi che provviso· riamante indichiamo mostrano più di ogni altra valutaz:one il tessuto ontropcfisiologico delle etnie ingles: e suffragano la relativa inferiorità di esse rispetto ad altri gruppi razziali nei quali i cara1teri biologici positivi non hanno sublto cosl profonde modificazioni. Ma noi sappiamo che tulle le mo• dificazioni razziali dipendono· da un fondamentale carattere antropologico: la reattività, la quale è d'..versa da ti· po a tipo razziale. Or se il popolo inglese è divenuto quello che appare, ciò vuol dire che lo sua pa.rticolare reattività ai fattori stimolanti interni 00 esterni lo ha configurato in questa guisa dallo quale esso non può ormai più estromettersi senza rinun• ziore al proprio essere. (Co11fi11uc,) ALDOMODICA rozza essendo in alcune razze, biolo- 601•;---'f---,'•r--'i'' 6'---'"'r---':,.f--36~ _ _,45;,..--~'6~_;66~-.:!'16~~ gicamente più vicine alla norma positiva dell'essere, maggiore lo scarto fra i due sessi. Nelle etnie inglesi all'incontro mentre è scor<"...O la pelosità «> maschile in media, si ha uno sviluppo femminiloide della mascella infe• riore. Questo oorattere acquisite, ao,t---t---lf--+--1--1 ~--+'~-I✓ ~.-lf---'--""--''--'---'1---' mentre dimostra tra gli altri caratteri involutivi la esiguità dello 3Carlo cara1terolog'co tra i due sessi, è anche probatorio ai una ce.rta discrinia co- 20,1----+---<.-..,. 11-+-+-+"" stituzionale nell'uomo inglese la qua• le costituisce elemento negativo ai ~i· ni biologici generai;, . 10,1==-+--l-7"'-l--,h"-+--1---1--+--l-__:;'l-.-~._:1,;1.--l Ciò si è verifiçato al contrario nella rozza mediterranea e nella razza nordico-dal'ca ove la differenzìaz.ipne sessuale è non soltanto pronun· c:iatiss'ma ma concede al maschio Qtlributi di primitività fra i quali un C'érto prognatismo che nella femmina I é quasi assente. Il classico aspetto an• gelico degli Angl: è proprio dovulo ad un aspetto intersessuale dei mÒ:· schi e ad una insulficient.g distan2a antropometrica ed antropofisiologiCO: 1tra maschi e femmine. Non ai è ma.i concep·10 un inglese provvisto di folta barba nero come non lo si è mai pensato con forti mascelle e ccn un viso vigoroso e muscolato come avviene negli ultimi relitti europei nordici o mediterranei, dalic'. o caucosi • ci che si riattaccano al vecchio e for• tissimo tip::> neendertalcide. Vedremo come i caratteri schelici e v'scerali degli anglosassoni segua• no questa linea già denunzi0ta dai pochi caratteri che abbiamo som· mariamente enumerati e che meglio hrcenlQ .. , .. "'°"' ~ NM«oloSi 1ft lnghlllfff• • n•I o,n.,, su IO.ODO vlwflttl (di: hflOfl 1 .r. l.r•.~ ' . M ' ' .. - - - ' ,., ..;,~ • Curva del petO tpec.lllco d•I H119u• dur.1111•11 wll1 (da: Lloyd Jone1J Il
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