La Difesa della Razza - anno VI - n. 5 - 5 gennaio 1943

N ella 9rodaz1one gerarchica (ammettendo, siccome si deve, una gerarchia tra i valori b1ologio. di ogni razza in ordine al loro grado di positività e negatività) esistente a distinguere gli aggruppamenti umani per li posto che occupano rispetto agli altri sotto il profilo della loro efficienza biologica semplice o complessa, gli anglo-sassoni possono essere collocab in un gradino relativamente inferiore, tenendo conto del carattere economicistico, antieroico ed anhvitale che b contrassegna e che muove da deficienze razziali facilmente individuabili. L'individualismo, cui abbiamo accennato, deve la sua erigine ed il suo porsi come elemento formativo della psiche e dello spirito, al1o esistere di una inferiorità biologica che non appare al vaglio di un comune esame. Infatti molti credono che sia biolcgicamente superiore quell'essere organizzato il quale può bastare a sè stesso e quindi vivere e svtluppars1 m regime individualistico. Ma il fenomeno vitale è organizrozt0ne. Nè può 'l&Sefe posto senza un comporsi di elementi ognuno dei quali serve l'insieme in una sorta di necessario e naturale regim~ corporativo L'individualismo posto alle basi dello vita la disgregherebbe come l'esplosivo un corpo compatto L'animale che basta a sè stesso, per q1.1anto possa denotare uno sviluppc. emotivo ed intelligente considerevole, è biologicamente parlando, inferiore a quello che sa organizzarsi in un complesso sociale limitativo delle singole individualità mediante una dislnbuzione del lavoro che persino in certi ordini zoolcgiCJ. fo gnmgere ali' atrolia delle attitudini individuah non impiegate. ciò che avviene a benelicio d1 attitudini utili alla forma di lavoro ricevuta in assegnazione. Infatti l'aimonia vitale consiste nel limite. E la bontà. cioà il superiore valore biologico delle energie che animano una specie, una razza, una varietà, un individuo. di un com• plesso vivente consiste nell'essere più o meno limitabile e contenibile entro confini tali per cui tale limitazione serve a maggicr forza vitale degli inSopr•: Coli ride Knoz (ne9II lntervalll Ira una Pnrl Harbovr e raltra) - Sollo: Oue• lii oenonaaoi hanno Invece men~ voali di I ~ ij NDAMENTI ~~IENTIFI~I dividui, come delle famiglie, permettendo anche quelJ'un'.ca forma sociale traverso cui può raggiungersi un vero progresso e latti costruttivi realisticamente apprezzabili. Che l'attività soltanto o prevalentemente individualistica cosbtuisca un sintomo di inferiorismo biologico è prova1o da un sommario esame condotto a1traverso la zoologia. In ogni crdìne zoologico la famiglia o la specie più evoluta, setto tutti i punti di vista biologici positivi, manifesta uno tendenza più o meno perfatta alla socialità compositiva e limitativa dell'azione individuale. Tra gl'lnvertebrati, l'ordine degli Insetti, che à il pilfperfez:onato, presenta mo!. tìssime manilestaz.ioni di na1ura rigidamente sociaJe. Ed in quest'Ordine è proprio lo famiglia biologicamente ed anatomicamente più evoluta e cht!: ha raggiunto, nel piano vitale, i risu.Jtati più positivi che presenta le più elevate ed insieme le più rigide manifestazioni sociali. La famiglia degli Imenotteri che comprende le api, le vespe, le lonniche non ha certo biso• gnc di presentazioni. J-'erchè tutti sanno dei fenomeni squìsitamenlE' sociah, anzi diremmo oorporabv1, che es.sa et ha fa1to osservare. Tra i Rettili, il caimano ed il coccodrillo, attrezzati biologicamente in mo-

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