La Difesa della Razza - anno VI - n. 5 - 5 gennaio 1943

'Zioni cli un misticismo in cui l'ideo messianica s'i• deutificn con la rndice politicu; in cui costantemente, balena la visuale di una signoria di Giuda abbattitrice della S4gnorin di Homu: in cui l'odio si 1)()larizzu contro J'iuunngine e In realtà della PO· tenzu romana. si uppuntn, con singolare violenza e pertinacia, contro la divisa dell'Jrnp~ro, arma et. leges: binomio di unn for• :m che concreta sulllt terra motivi perenni. E' così che, contrntte in quest'odio, le tribìt si dirigono verso la Mesopotnmin, 1n Siria, l'Egitto, Cipro, In Libia. Mn In storia dei .,indnismo di Palestina uon è ancora conclusa. Restano nel 1>aesc alcuni gru1lpi, cui la tollerani.n di Homa concede un'nmministrnzione autonoma. Appunto da questi gru1>Pi, capeggiati da Rnbbi Akiba, maestro dello legge e famoso teorico dell'enci• clopedismo empirico della Thorn, 1>nrte l'impulso che, pochi decenni dopo il 10 Ab, e precisamente nell'irnno ll4 d. C•• sotto Tra· inno, si concreterà d'improvviso in una nuova ri· Yolta contro Roma. • L"insurrezione - dice lo storico ebreo Kastein - ha carattere parossistico,. Le legioni di Traiano deb• bono retrocedere da Adia• bene. Ecco scoppiare tu· mu1ti in tutti i centri del• la Diaspora, dulia Cirt'"naica alla Mcso1>0tnmiu. t 0p:ni cosa accade con tnntn precisione. da non )asciar dubbi sull'uniti, degli intendimenti». E' in azione, per la prima volta. l'organi!.zazione del Kahal di Jabne. I nuclei sinagogali. ciascuno per suo conto, rispondono con questa im.· mediatezza alle direttive insinuate dietro lo scher• mo dei conformismi ufficiali. portano di colpo tu violenza e la strage nel1e. zone 1liì1 remole. costringono l'Imi:>ero u far fronte 8 a un moto di isedizione rigor08amente legnto nel tempo ed est~ nello s1,a· zio. « Tutto l'Oriente giudaico esplode i.o un odio globale, in un impeto di \'Cndetta (.'Olltro il. mondo 1n1guno ,_ Si verificano macelli orrendi; intere città ftOUO distrutte, gli abitanti completamente trucidati dai ribelli usciti d'un tratto, di notte, dai loro quartieri. Snlamis è ridotta a un a01Jnasso di macerie; in Cirenaica e a Cipro vengono uceiJJi ben centomila tra romani e greci. I cadaveri sono ammucchiati, martoriati, doti alle fianune nelle pinz. zc, ai crocicchi. tra le rovine degli edifici. Con l'arrivo dì nuove legioni, l'ordine è gradatamente ristabilito ne] giro di circa un anno. Ma trascorre poco tempo, cd CCL-O In somm088a ri1>rendere,, vi.olentissima, nel 131. Rabbi Akiba ha al t:.uo fianco. come capo militare, llnr Kosi ba. Questa volta campo di battaglia è qunsi esclusivamente ln Palestina: da ogni centro della Dias1>0ra giungono ebrei. per nggregarsi olle orde ribelli: ~iungono in numero tale. che l'nrmntn di Bar Kosibn finisce per i'1ouadrnre dai 400.000 ai 500.000 uomini. L'intera comunità giudaica è ancora selvagginment~ lanciata contro Roma. Prima che Xdriano possu inviare rinfoni adeguati, i giudei inferociscono contro pagani e cristiani, OCCU!l!l.11le0 maggiori piazzeforti o Quasi tutte le città della Palestina. trnnue Gerusulerume. Finalmente Giulio Severo. il · con<1uistatoro del.la Britannia. nltraverso una speciale tattica di attacco, riduce. lentamente il paese allR ragione. DoJ>O oltre tre nl\Jli e me'ZZ.O di lotta. doJ)O 11ver combattuto più di cin((unnt11 battaglie, egli annienta a Bethur !"ultimo nucleo ribello. ll vrimo tentativo 80\'• vertitore che la Diusr,ora comi>ie dopo il 10 Ab, eon inteuti_ uuitari e su scala che pm'>essere detta integrale, è <,-01:f1rìantumato. l Kt1J1crstiti tonluuo nlle loro sino.goghc; i t maestri 1 lasciano la Giudea e si trasferilS(.'Ono parzialmente in Galilea, dove formano la nuova (."Qrpornzione centrale. Seguono due secoli, durante i quali la storia dell"ebraismo i;Ctnbrn nttu· tirsi e smussarsi esterior• mente. E' un J>eriodo di ricostituzione interna, dopo l'esperienza bollica p11lestim~e; ò, soprattutto. unu fase di a66Cstumento trn le comunità straniere. cioè di gradualo 1>enctrnzione secondo In tecnica si.nngoga1e, cioè di assorbimento e di coordinamento delle J)()SSibilità e delle risorse. M1\ intervengono. nel cor• so di questo periodo. nvve• nimCnti di nito interesse politico e religi080. che interferiscono direttamente snl 1>r0<:ei,;Mdoi incuneamento delle co11ettivit.i\ giudee. J1 ritmo di cristianizzazione dell'I mJ)ero e dei 1>0poli d'Europa J)Orln rapidamente nl punto acuto il contrasto con uno spirito religioso dnllu lotta contro il quale i;0no lll)))tlllt0 deriv1Hi il mnrtirio t• la glo- :-iA di Ges\1. Alla motivn7.ione religiosn si acco1lpia, come inevitabilmente t\C· c·nde in tutte le vicende che concernono l'ebraismo, In preoccupazione 1>olitiea. T gru1>1>isinagognli vivono infatti irrigiditi in tradizioni e in usi che rendono im))088ibile ogni 1)icnezztt di contatto con le genti straniere. obbediscono u direttive che emanano da un'autoritii nutonom.:t e incontrollabile; la loro azione. quale è constatabile ovunque, si svilup1>a integralmente nel carni)() della pratica, dcll'usc...-esa mate• rin1o per sè • data: cioè, mentre si sottrae n impe• gni e res1>0nsubilità di 1>0rtnta piì1 Yast.a.. essa si concreta in po88ihilità che iuterreriscono sugli iute· ressi generali. Coshu,tino ~A. con l'e• ditto di Milano del 313, libertà di coscienza oi po- .Poli dell'l mpero; ma, due unni più tardi, con un nitro editto, stnbilisce In C('- lobre discrl·mi1m'Zione nei confronti dei giudei. l concili di Nicea e di Laodicea. di 1,oco posteriori, flHBnno una netta distin.'Zione ira le dute di celebrazione delie maggiori ricorrenze reiigiose cristiane e quelle ebree: fanno esplicito divieto ai cristiani di J>rcuòer parte ui riti e alle cerimonie dei giudei; proibiscono l'acquisto di schiavi cristiani da 1>,artedi ebrei. « p,erchè un cristiano non deve sott.ofllare a un giudeo,. Più tardi Giustiniano, con apposito decreto. e8cluderà gli ebrei dagli impieghi di Stato. Ecco definirsi rapida· mente una situazione di demarcazione, di separa- ,done, che è l'ovvio portuto dello isolamento storico. morale, spirituale del giudaismo; che è il rifle,;so dell'irredueibile antagoniRmo raziiale in cui l'ebraismo. apertamente aecam pato tra le comunità cri• 11tiane. immobiliz'Za la 8uu funzione. Tutte le ricerclw dei .secoli susseguenti. tutti uli studi e i tentativi dei governi. non sa.ranno clw mere variazioni su qucRto parallelismo fondamenta le, su questn bipolari!.:) sen7,n p0ssibili incroci. Intanto. mentre Chiesa e Im~ ,~ro procedono. secondo un auturnle processo Jogico, n 1,1erfeziouare nel ratto i tNminì delht 1;Ppnrni.ione. fino Hll'islitu1.ion~ de i Jlhetti. il ce1ltro mobile del Jliuda;smo. nelfimminenw rlep:li &.-Onvnlp:imeu,: che preludono uHa endu:a di Bisan'Zio, si trasferisce n Babilonia. continuando. dn nuesta sede oiù sicuro, 11. dirigere· l'azione interno. non palese, dei nuclei sina · gogali. GIOVANNI SAVELIJ

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