La Difesa della Razza - anno VI - n. 5 - 5 gennaio 1943

.\ lbt vi~ilitt del 10 Ab. tiri;,, <;;contro conclusivo :tn rumttni e ,tiud('i u Oe· numle1111ne. un p;rul)!Hl di 1. mucstri delltt leglfc • ht• 8C:H In città e .si diril(c ver• so JHbne. Si trRtltt di un passo in ttppurenza prudenziale; mn esso hu iu rcaltit ohieltivi assoluttt· mento 1,ropri. Non appeua :ivvenula In rotta degli ar• mati ebrei. mentre ancora alcune fortezze resi.stono <1111e1 là in Palest.inu. il « 1Jueirieo • Joch1rnan ben Snkkni costituiiwe u .Jabne In con>a,.aiioue cm1fraf<> 1,or l'organizzazione e In guida del l)<)l)Olo giudeo. Cioè, nel momento steSS(l in cui si preannunzia l'f'- HOdo, le gerarchie llOlitico-religiose dell'ebrai~mo Jeettano le bMi di un orgn· nismo atto a coordinare lu u1.io1H:1 e a det.erminare gli indirizzi dei nuclei sinn· ;!O,:!nli di imminente formnzione tnt I<•collettivihì strnnien.•. Tutta l'ulterio1·<· storiu giudaicu snril con• dizionutn dull'inrlusso di unu centrale mobile. cui, 11ttruverso lo snodamento dclln strullurn sinngogale, (urunuo cu1,o i .singoli 1 "ru1>1Ji e dalla quale partiranno le direttive per l'at· tiviti1 comune. Due organismi vengono anzitutto creati in seno alla corl)Ornzione: il JJelJ1di,1, sorti\ di giunta legi• slutivu superiore, e - il flelh -ha - mi<lrasch\ che rill68Ullle in sè i OOllìpiti dell'elabor1tzione e della oodiricnzione religiosa. Il lavoro dei due corPi è simultaneo e collaterule. In 1,iena consentaneità di O· biettivi, in ASSOlutn ri• spondcnzn n,tli orienta· menti raninli arriornti e 11rrer1111tti durnnte il ne· riodo 1,re-evnngelioo, si ap11ronta il nuovo rormu• Ittrio che dirigerà il giudeo ltn 'e collcttivit.ù stranie- •·c. Si hu l'applicazione intcJitrnle t.o.d estensiva, nelltt. csperiC'uza immediRtn, dell'irriMidimento della terrefiltritil. Lu codi(ica1.ione en• ciclopt.>diea dclln 1'horn, in cui si rftt.-<:o,zlievtmo e ri,u: sumevano le innumerevoli tradizioni orali antecedenti, puAAtt nella ruse attivu. delinea e 1>recostitnisec la nuova leg~(' e la nuova tradizione: s))inJtendo8i tnnto oltre, in queJ.1tA vio• l('uzn di formulflzioue a 11riori, d,t KbocCl\re nelle rRrefatte sìnuoi-.ità di unA casistica d<'I 1>0.~ibile. in uu allncinnto tecnicismo èhe tenderehhe a regolare tutte le infinite combiuitzioni delln J)ratica. E' esattamente la metodico del Talmud - come vedre~ mo meglio in seguito - nrimn ancorn che il Talmud nascA. Tenacofte alenanii,ine, rlp,oduce,1t1 l'Oltl cli giudei. Mn, uel suo ca,,tare ogni momento dell'esistenzn singol,,. l'Halacha, la le,tge, stringe la collettiviti\ sinal(ogale in un cerchio invnliNthile, stahifo1ce unH rrntt11rt1 di natura nM--.olnin tra gruppi ebrei e rnonùo strnniero, 1>0rta al lo• tuie svilupJx> un isolamen· to di razza che ra 1>erno rsclusivamente su se stest.O. Al contatto dellu vita l'Stonrn. di altri v<moli e <li ultr(' genti. il J(iudaismo, dopo le millenarie lotte tra trihù e tribil, tra <·111l0e ca1l0, tra nucleo e nucleo, aS&ume di coll)O u· 1111 struttura stupefacente• mento nel.ti\, un'orJitnnizzn· zione che 1.ermarrA immu· tatn nella i-.ua gravezzu 1wr un intero cielo di RC- <·oli. La parabola trova il suo 11hocooin quei,ta proiezione ver60 l'esterno, dis• sollo il mito della tnra ,,romessa. L'individuo ;;i risolve nPlla c..-ollettivitil e In col• let.tiviUt nellR corJ)OrRzione centrale: la quale rac• coglie l'imJ)ulso razziale nttraverso questn scalo di iutensiricazioni. lo traduce in nuovi rigori direttivi. nell"uutonomia di cri• Ieri non condizionati se uon a interessi così integralmente sollecitati e spri,:cionati. Ec<:o sorgere, tra il 1)0pofo più minuto. le leggende e le visioni ,lelln H"Ofl(l(/o, elnborn7

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