l DIFEDSEILL! SCIENZA•DOCUUENT4ZIONE POlEUIC4 • OUESTIONAmo DIRETTORE TELESIO INTERLANDI A. VI - n. 5 - 5 GENNAIO XXI ROMA • SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE IJRUENA • ,0,11'1 ,1111- 1 ,u, 1·r,11u1 \I 1111. ,tt/11 J t.ll/JJOIJJIOJ11Cf 111I \O\IUHI ,1.H\11 I Hlll•I'" \ IL MEZZOEBREO
2 ~--SOMMARIO--_______, SCIENZA ALDO MODICA: INFERIORITA' RAZZIALE DEGLI ANGLOSASSONI (Il); ALESS,UtDRO KEMAL VLORA: L'ITALIANITA' DELLA CORSICA; FELICE GRAZIAMI: UNITA' ED ARIANITA' OELL'ITALIA PELASGICA; MOD.: GENETICA POLEMICA ÀRMANDO TOSTI: LA RAZZA ANGLOSASSONE CONTRO L'EUROPA DOCUMENTAZIONE OIOYANHI SA..VELLI: STORIA OEL GIUDAISMO (11 c•nlro mobile); COELUM NON ANIMUM MUTANT QUESTIONARIO SENZA COMPROMESSI I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANOINROMA·PIAZZACOLONNA (PORTICDI I VEIO, TELEFONO 63737- &288' CREDITOITALIANO BANCA DI INTERESSE NAZIONALE SOCIETÀ ANONIMA I CAPITALE LIRE 500.000.000 INTERAMENTE VERSATO , RISERVA LIRE 128.000.000 SEDE SOCIALE GENOVA, DIREZIONE CENTRALEMILANO OGNI OPERAZIONE E SERVIZIO DI BANCA
l!DIFDESE!W I • ANNO VI • NUMERO 5 5 GENNAIO l9<l3. XXI KSCI> lL S C IL ZO 01 OCNI •t:U; l,~ NU!lft:•O 111!.PAKATO LIKI: l AR90NA.Ml:NTO ,t,NNUO LINt: ZO AIJa\)NAXKl'ITO !IEMEll'nl,U.t: • IZ t,STtlMO IL uorr,o Direttore: TELESIO INTERLANDI Comitato di red•~ione: prof. dott. GUIDO LANDRA • pro(" don. LIDIO CIPRlANI Segretario di redaaione, CIORCJO ALllflRANTF. SCIENZA•DOCUUENTJIZION POLEMICQAU•ESTIONARIO ''L'ARIANIZZATO" ALLE PORTE DEL PARADISO - "Potete accogliermi •eri~a timore; ecco il certificato di baue,imo" - "1/um.! Credo che qui abbia ben poco t;alore!" - "Poco valore? ... Un ,,e:no di carta che mi è coldato più di 10 ,nila franchi!" (caricatura lr•U• 11■ un gioro■lc fr■acn4•) 3
Un 11bbu,ol No: W1IN•• Te•pte. A1dwe1<o'f0 di C••t•rbwJ- E llM .,,1ung1 ... .,,, •• .. Chiusa nel s110 f'eroce egoismo, la razza an,::lo• sassone si dimostra Inca• ,,ace di assolvere qualsiasi determinato compito tll solidarietà euro11ea La-razz 1.:untro1:,ololi(iuhu da molto tempo 1Wst:nnlntoil fatto the l'lughilterrn prciwntn unn ccrtn omogencih\ di coi.tituzionc etni<·u: cf,,S.a è, ud jmmensa musudoruru.a. doli· cocefalo-bionda, e n minoranza dolicocefnlo-bruna. e in minoranza trncora piit esigun. br;chieefnln. La rnut dolicocefalo-bioudn è nelle isole britanniche di forma zionc nntichissimn. e ,semm dubbio è un rnmo dello for mn moòificntn dnl clima. Allo difrerc-niinzione fisic11, dovette oortnmente corri&1)0nderc una differenziRzione f)8ichicR~che 1>uoessere COiil sommariamente descritta: 1111t('ces8itA di ,•ivcre lavorando e di 1,rotcgger11i dal tem1>0mutevole ed inclemente, 8Vilu111)(Jlx!nsì renerl(rn dellu voloot1\, mn impedì c1uello che si potrebbe chiumnre il fiorir('! dell'intelli"en7,a ul di IÌI del necessario. Quando un"almosfera è 8(.>mpre umida, umi trnsparen· te, mai suHicientcruente saturo di el@tlricitù 1,er dor luost:onl corso delle sengazioni, le 1,crcezioni divento no fl868i poco distinte le une dnlle nitre. e ra1>idnmente si ottun dono: solo l'insolitumente gtrnno vuò interrompere J'o. biludine di un lnle cervello, e il fatto che seos.uzioni insolitumentc strane e forti non llOSSODO succedersi che nd intervalli relotivamente lunghi, fa "" clic i dati d<>I 1><'nsier-oappaiono 1,iù isolati e sconn<'8:,.,i.poichè In loro ori(unizuu.:ionc è più diUieilc e il loro 11rogresso 1,i11 l<>nto. Se si J>emm che il h10Mo di origine della ro1.zn dolico-biondR ò nelle regioni (:"ircnlll1,ol11ri,e che lit i luuJE:hi1,eriodi di tenebre - e quindi di iM>lumento delle sinJE:ole fnmi,clie nelle loro CR8e&el)(lrnt<> l" lontane. ri schinrate soltnnto dallo luce del foeolor<' e dni r::uni fii pind' 808pesi nlle J)nreti, come e.i indicano !,!li ~tmli ..u1111 preiatorin - si ulternnno <.'Onlunghi 1>erioòi di lnc,•. nm1nrirà pii1 che nmi 1rnturnle lo svilu1>1>oin 01;:niiudi,·i duo di una tendenza alla solitudine, alla miSRnlroi,ia, nl ripiegamento su ~ stesso, e J>erfino nlln muncaout di COCBionecon il 1tuo gruppo familiare. Invero, se 1wl pt>riodo dello tenebra, tutto il Jt:ruppo t- isolnto, eirc.-on· duto dall ignoto e dal mi8tero, nel 1:>erio<lodcllu luce i mariti. i l)lldri. i figlj maJE:a:iori,abbundonnno la (ami j(lia e partono 1>erla l)e6(:'& in nuove terre lontane. l>a questo genere di vitn emer,tono chinraunente: uno s1>irito di ei;,.1"eruto iudi,•idunlismo, il sentimento di de bolezzn di fronte ulln nnturn e, quel th'è J>CJE:l,(io, In d<> boleun morule della rnzw In quale, rnechiusa nel suo feroce egoismo, si dim06tra tuttora iocal)ace di a880lver~ ogni determinato compito di 10lidarietà europea L'I n Mhilterrn, questa isola carbonirera, immer1a nella neb bin '-' battuta dni envnlloni, monotona nei suoi paesagMi <' 1>0vera nelh\ sun flora, 1>01>0lntnin origino dni Celti. dnMli Scondiuavi e poi dai Oerma.ni, resa ci,•ile dni Fronco-normanoi. ringhilterra è da secoli, per la 81111 a,·idità di ricchezza. la causa e l'origine di ogni pertur bamento e di oguj calamità europea. Ecco qualche esem pio. J.,o guerra di Secessione di Spagna BOOPl>Ìoperchè Luil,(i XIV hu negoziato, il 27 agosto 1701. un trattato rrtt la Corte di Madrid e la Compngnia franCOtledi Guinea, trattato che riserva olla Francia il monopolio dell'Ax lfil'NIO e dell'importazione degli schiavi neri nell'Ameri-
anglo-sassone leontro l'Europa! cu del sud: nlln rine della guerro, l'nrt. 12 del trnttll.to con Fìlip1>0 V. riserveri\ il traffico delle colonie Sl)lls;!'.llOlnei mercanti inglesi che otterranno, il 23 mano lil3. il monopolio dell"Assiento. Pii1 tardi la ~uerrn dei Trcntn .An• ui è dichiarntn, llCrchè il Uoy(lt Exchat~yc e le ~rl)Orn· zioni merctmlili di Bristol. Li,•erpool. Glasgow. &lilnbourg e Aberdeen 1>rotesrn.110 contro In convenzione conelusu du Walpole con lu S1>ngna, por regolare il credito df'lla South Sea Gy, beoeficinriu, dal .1713.del 1uonopolio dell'Assie11lo. Allora Bolinie;brokc dioo: « Wnl-polc è un lattante, se non un traditore•: In duchessa di )forlborough aggiunge: • non è un peccato desiderare che Wttlpole sia impiccnto,: il gran PitL tuona: {;il lamento dei nostri mercanti, In voce dell'InJZhiltcrrn, ha condan• nato In convenzione~- Xè si puì1 dirn<'nticare che fu uno scozzese, il Law, ('h('. con i :!>i1ni J)inni rinnnziari. scouvolso la Francia e l'F:urnrla {' JH.f'lll.ll"Ò In rivoluz~on{' OOr~lwsc cd cbntica. L'nviditiì 1•ro\·oc11ta tlulln vendita delle mioni emc~o ~a Lnw si s1>insc fino nl furore. È 110111la c1•lebrit.'1 tu· multuosn dclln vin Quincam1)0ix che \"ide 1 <·correre 1:>f'r (•onfondersi insieme in una mischia mostn1oso g('ute di corte, gente di chicSJ1. nrtigioni, Jlnrlumt·ut.u·i, monnc1. 1,reti. soldnti. uvventurieri cnlnti dn o~ni p11rll' di ~":uro· pn: tutti i ·sovruni strunieri tlVCVtlllOi loro rllJ)J)r('S('ll· hrnti nel più fitto di qucllu rolln, ora l'bbrn di sl)erunzn. ora fredda per il timore. cnlcu comprcsd;1, hlipnta. lllU•-' lttnlt', incessantemente ngitntn dnl rlu1-M1 I! riflusso dellu speculnzionc, e dul eui seno si levilvn 1111 i--ìnistro lllU!'· gito. Si vedevano soltanto bnnchi di venditn e di comp('ra: n un lnto il banco del signor Le <:rnnd. tci.oriert> di Frnncii:. nlrnltro quello del signor Neiret di Orttnville, cx al)ptthntore dei smti&idie del p11tri111011io dello Coronn. Mnncnvn lo spazio 1>er scrivere; si TiCOl"$C' a leggii viventi. e alcuni scingurllti che uvrebl>cro prestato nnche In loro ,rnimn. 1•r<-sturono In loro schi('no. l-~ rin- '" 1119hlltura Imperversa I• uisl degli allo9gl, menue decine di ml9liala di lamlclie vivono In lugurl iftde9nl •nche delle bulle. l:cco alcune tutM9II• di un rlon• popol•r• di Lond1• che si sono bHrlcate In uu1 per rHls1ere all'lnlimatlone di 1fratto. - --- -
_.___ Ecco rlnf•rfto di uAO chi t•ntl tugu,t londlAHi, I coslddetll • sluin •. Ouest• ♦ .. lAptosperit• ptr cui clkoH di cofflb•tlero I plulocr•tll chù durò questn febbre. la carta ebbe 8ull'oro il vnntag1,!Ìoche l'iuunul(inuzioue 1>uOovere sulla realtà. l\ln tt poco u poco l'11vidità si diseiplinò. Ad una rivulità tumultosn succèdettero ug:itazìoni re~oluri, uucora più ter· riblli. I Le Blunc, i Veruezobre, gli André, i P11villou. i Fleury, capitanuvuno il movimento per mezzo dei lorc omissu.ri segreti. e tcnevnno In chiave dell'otr.- d1•Jle tt•mpN1te: u tnr salire le azioni bustuvn un toc(.-o di l't11111>un1nu,rtito dal bnnoo di Pnvillon, e u farle cader(\ un fo«:hio dul l,unco di Fh~nrr (Rì,'<loire ,1,, ~uxtème. pug. 8-1). lntnnto il sii.tcnm di ·1-11wJlrecipìtavn, scmi1rnndo do- ,·un(lue In rovina C' l'indiJ!PHZH ché JlreludP,·11110 nlln rivoluzione. e 1"1111,!hiltt.'rrnl'ii nfrrcttnvn ml imporre niln Ji'rnu(•i11. per 1111•zzodi uuo dei tnnti trnditori del suo J)lll.'SC-, il Dnhoiis. un'nlleunzu chP esclndcvn In Frn11ci11 tlul dominio dei mari: 11 L'Ajc1, dovl' J'uttl·ndf"v11 Lord Stunho1w. ct•ln11dot1icome uomo (•hc si llrf"\mru nd un delitto. il Ouhois J!(>tlù le hnsi di 111wl si:-ih•um t·hr do• ,•cv,1 u1'111i11dou11ri• 111 11u1ri11u fru111.:t•s..•tllla tutf"ht degli in~lesi. I:; J)uboii,; l'hl' 1'(.:l'iwrn 11 Lord St11nho1lC: tTntto io vi devo, tiu nnl'lu• il 1H1sto dw occupo, tlel riunle desì- ,Jpro 11rdt>nlenwnlt' di fur uso St."'<!ondol'nnimo vostro. 60(> i11S<'rl'itiò tli S,w Mtwid(i /lri-10,111ic<11. non tnrdèi u porhue u com11i111e11l0 l'o1H:ni suo per mezzo del trttt· tato dt!lln qundruplice 11lleum•.u, che rovesciundo iute· ramente il sistc·nul federativo. vreJ)arnva nll'Europo uno wcttacolo altreltnnto scandaloso qu1rnto inas1>etlnto. Si vide ulloru lll Francia levarsi (·ontro la Svugna, di concerto con l'Inghilterra, l'Olanda e l'Austria: soldnt1 rrt1ncesi capitanati dall'inglese Berwick, corsero ttd at• htccnrf.' il re che In Praneia stessa ll\'e\'11 dnto ulla 81>0• gntt, ~ ul se5Znule di un emissario. inviuto espresSRmcnte du Londrn per comandare burbare imvrese, inc'-'ndiarono nell:1 rndn di Snnt'Antonio i resti delln marinn SJlB· ~noln. 6 J,:;d unoorn. La storin <lell'Jrlanda dimostrH che lo stato di miserevole abbandono in cui giuce ancora quell'isola. è il ,,rodotto definitivo di un disegno cosciente e ponderato,,trttdolto in atto con pertinacia secolare di 8i(lrmioi milihtri. di rnrrioutezze legali e di rivolgimenti politici. E ciò 60J)ra tm 1>01,olo, che con IP raizu celtica, formò un tenmo il sottoslrnto di grun 1,arte di Eurova: onde In critica ci abilita n scorgere ncJle vicende del• rJ I landa e nell'odio del Cattolicismo, tro1>po bene e• svres,;o dnl No JJOperu de~nnglesi, un c1>i1JOdiodel vasto rl1amm:i che nel doloroso ed incalzante suo cammino travolS(• mezza Europa dal giorno delle leggi gullicuue, maturando secolarmente la crisi sociale. che ha minaccialo tutta lu civillt\ occidentale. Per quanto il processo distruttivo dell'ordine 60Ciale, si 1>rcS4!nti nell'isola celtica <.·<Hl cnn1tteri MpreialiS8imi di evidente brutalit;\. non comi>endin forse l-SSO, nelle sue linee generalissime. In sto• ia eivile dcliii Oran Bretagna, ttnzi dell'Euro1>ll., abbaglia tu dalln fulsu luce del liberalismo'f Viene 1'01:>era :ldlu Hiformn anjtlicann: il 1>nrlnmento irlaudcsc. g1it CSJ)rcs.~ionc di un JHlt>0lo cattolico, rimane com1,osto e• sl'lusivam~nte di J)rotcstnnti, 1,ii1 tardi soltoJ)osto t1lh1. snpre111,11.ia inglesre di Westminster, infine abolil<'o 0800): e le leggi. ('8Untornndo i costumi del cllrn. sono ridotte ad un tortuoso e malvugio guuzzubuglio (c, lorluous ami ung04lly ju,,mle), giusta l'espressione di ('1('mwoll. per lascinr 8eDlJ)re a1>erto l'udito all'arbitrio tenebro.so dei dominatori ... liberali. Ecco dunque come si presenta la razza che per la sua couue~iita tendenza. all'i.soh\ntento, all'egotismo, alJa rapina, all'egemonia. ha travolto l'Europa e il mondo nella guorrn attuale, nè hR orni smentito, nel corso dei secoli. ounnto scriveva un h,rncesc, Victor Hugo: e L'Inghil terra è Elim1.betta ehe vuol ri,:ere ~ola. regtiare sola. <'!ISCre sola >. ARMANDO TOSTI
.\ lbt vi~ilitt del 10 Ab. tiri;,, <;;contro conclusivo :tn rumttni e ,tiud('i u Oe· numle1111ne. un p;rul)!Hl di 1. mucstri delltt leglfc • ht• 8C:H In città e .si diril(c ver• so JHbne. Si trRtltt di un passo in ttppurenza prudenziale; mn esso hu iu rcaltit ohieltivi assoluttt· mento 1,ropri. Non appeua :ivvenula In rotta degli ar• mati ebrei. mentre ancora alcune fortezze resi.stono <1111e1 là in Palest.inu. il « 1Jueirieo • Joch1rnan ben Snkkni costituiiwe u .Jabne In con>a,.aiioue cm1fraf<> 1,or l'organizzazione e In guida del l)<)l)Olo giudeo. Cioè, nel momento steSS(l in cui si preannunzia l'f'- HOdo, le gerarchie llOlitico-religiose dell'ebrai~mo Jeettano le bMi di un orgn· nismo atto a coordinare lu u1.io1H:1 e a det.erminare gli indirizzi dei nuclei sinn· ;!O,:!nli di imminente formnzione tnt I<•collettivihì strnnien.•. Tutta l'ulterio1·<· storiu giudaicu snril con• dizionutn dull'inrlusso di unu centrale mobile. cui, 11ttruverso lo snodamento dclln strullurn sinngogale, (urunuo cu1,o i .singoli 1 "ru1>1Ji e dalla quale partiranno le direttive per l'at· tiviti1 comune. Due organismi vengono anzitutto creati in seno alla corl)Ornzione: il JJelJ1di,1, sorti\ di giunta legi• slutivu superiore, e - il flelh -ha - mi<lrasch\ che rill68Ullle in sè i OOllìpiti dell'elabor1tzione e della oodiricnzione religiosa. Il lavoro dei due corPi è simultaneo e collaterule. In 1,iena consentaneità di O· biettivi, in ASSOlutn ri• spondcnzn n,tli orienta· menti raninli arriornti e 11rrer1111tti durnnte il ne· riodo 1,re-evnngelioo, si ap11ronta il nuovo rormu• Ittrio che dirigerà il giudeo ltn 'e collcttivit.ù stranie- •·c. Si hu l'applicazione intcJitrnle t.o.d estensiva, nelltt. csperiC'uza immediRtn, dell'irriMidimento della terrefiltritil. Lu codi(ica1.ione en• ciclopt.>diea dclln 1'horn, in cui si rftt.-<:o,zlievtmo e ri,u: sumevano le innumerevoli tradizioni orali antecedenti, puAAtt nella ruse attivu. delinea e 1>recostitnisec la nuova leg~(' e la nuova tradizione: s))inJtendo8i tnnto oltre, in queJ.1tA vio• l('uzn di formulflzioue a 11riori, d,t KbocCl\re nelle rRrefatte sìnuoi-.ità di unA casistica d<'I 1>0.~ibile. in uu allncinnto tecnicismo èhe tenderehhe a regolare tutte le infinite combiuitzioni delln J)ratica. E' esattamente la metodico del Talmud - come vedre~ mo meglio in seguito - nrimn ancorn che il Talmud nascA. Tenacofte alenanii,ine, rlp,oduce,1t1 l'Oltl cli giudei. Mn, uel suo ca,,tare ogni momento dell'esistenzn singol,,. l'Halacha, la le,tge, stringe la collettiviti\ sinal(ogale in un cerchio invnliNthile, stahifo1ce unH rrntt11rt1 di natura nM--.olnin tra gruppi ebrei e rnonùo strnniero, 1>0rta al lo• tuie svilupJx> un isolamen· to di razza che ra 1>erno rsclusivamente su se stest.O. Al contatto dellu vita l'Stonrn. di altri v<moli e <li ultr(' genti. il J(iudaismo, dopo le millenarie lotte tra trihù e tribil, tra <·111l0e ca1l0, tra nucleo e nucleo, aS&ume di coll)O u· 1111 struttura stupefacente• mento nel.ti\, un'orJitnnizzn· zione che 1.ermarrA immu· tatn nella i-.ua gravezzu 1wr un intero cielo di RC- <·oli. La parabola trova il suo 11hocooin quei,ta proiezione ver60 l'esterno, dis• sollo il mito della tnra ,,romessa. L'individuo ;;i risolve nPlla c..-ollettivitil e In col• let.tiviUt nellR corJ)OrRzione centrale: la quale rac• coglie l'imJ)ulso razziale nttraverso questn scalo di iutensiricazioni. lo traduce in nuovi rigori direttivi. nell"uutonomia di cri• Ieri non condizionati se uon a interessi così integralmente sollecitati e spri,:cionati. Ec<:o sorgere, tra il 1)0pofo più minuto. le leggende e le visioni ,lelln H"Ofl(l(/o, elnborn7
'Zioni cli un misticismo in cui l'ideo messianica s'i• deutificn con la rndice politicu; in cui costantemente, balena la visuale di una signoria di Giuda abbattitrice della S4gnorin di Homu: in cui l'odio si 1)()larizzu contro J'iuunngine e In realtà della PO· tenzu romana. si uppuntn, con singolare violenza e pertinacia, contro la divisa dell'Jrnp~ro, arma et. leges: binomio di unn for• :m che concreta sulllt terra motivi perenni. E' così che, contrntte in quest'odio, le tribìt si dirigono verso la Mesopotnmin, 1n Siria, l'Egitto, Cipro, In Libia. Mn In storia dei .,indnismo di Palestina uon è ancora conclusa. Restano nel 1>aesc alcuni gru1lpi, cui la tollerani.n di Homa concede un'nmministrnzione autonoma. Appunto da questi gru1>Pi, capeggiati da Rnbbi Akiba, maestro dello legge e famoso teorico dell'enci• clopedismo empirico della Thorn, 1>nrte l'impulso che, pochi decenni dopo il 10 Ab, e precisamente nell'irnno ll4 d. C•• sotto Tra· inno, si concreterà d'improvviso in una nuova ri· Yolta contro Roma. • L"insurrezione - dice lo storico ebreo Kastein - ha carattere parossistico,. Le legioni di Traiano deb• bono retrocedere da Adia• bene. Ecco scoppiare tu· mu1ti in tutti i centri del• la Diaspora, dulia Cirt'"naica alla Mcso1>0tnmiu. t 0p:ni cosa accade con tnntn precisione. da non )asciar dubbi sull'uniti, degli intendimenti». E' in azione, per la prima volta. l'organi!.zazione del Kahal di Jabne. I nuclei sinagogali. ciascuno per suo conto, rispondono con questa im.· mediatezza alle direttive insinuate dietro lo scher• mo dei conformismi ufficiali. portano di colpo tu violenza e la strage nel1e. zone 1liì1 remole. costringono l'Imi:>ero u far fronte 8 a un moto di isedizione rigor08amente legnto nel tempo ed est~ nello s1,a· zio. « Tutto l'Oriente giudaico esplode i.o un odio globale, in un impeto di \'Cndetta (.'Olltro il. mondo 1n1guno ,_ Si verificano macelli orrendi; intere città ftOUO distrutte, gli abitanti completamente trucidati dai ribelli usciti d'un tratto, di notte, dai loro quartieri. Snlamis è ridotta a un a01Jnasso di macerie; in Cirenaica e a Cipro vengono uceiJJi ben centomila tra romani e greci. I cadaveri sono ammucchiati, martoriati, doti alle fianune nelle pinz. zc, ai crocicchi. tra le rovine degli edifici. Con l'arrivo dì nuove legioni, l'ordine è gradatamente ristabilito ne] giro di circa un anno. Ma trascorre poco tempo, cd CCL-O In somm088a ri1>rendere,, vi.olentissima, nel 131. Rabbi Akiba ha al t:.uo fianco. come capo militare, llnr Kosi ba. Questa volta campo di battaglia è qunsi esclusivamente ln Palestina: da ogni centro della Dias1>0ra giungono ebrei. per nggregarsi olle orde ribelli: ~iungono in numero tale. che l'nrmntn di Bar Kosibn finisce per i'1ouadrnre dai 400.000 ai 500.000 uomini. L'intera comunità giudaica è ancora selvagginment~ lanciata contro Roma. Prima che Xdriano possu inviare rinfoni adeguati, i giudei inferociscono contro pagani e cristiani, OCCU!l!l.11le0 maggiori piazzeforti o Quasi tutte le città della Palestina. trnnue Gerusulerume. Finalmente Giulio Severo. il · con<1uistatoro del.la Britannia. nltraverso una speciale tattica di attacco, riduce. lentamente il paese allR ragione. DoJ>O oltre tre nl\Jli e me'ZZ.O di lotta. doJ)O 11ver combattuto più di cin((unnt11 battaglie, egli annienta a Bethur !"ultimo nucleo ribello. ll vrimo tentativo 80\'• vertitore che la Diusr,ora comi>ie dopo il 10 Ab, eon inteuti_ uuitari e su scala che pm'>essere detta integrale, è <,-01:f1rìantumato. l Kt1J1crstiti tonluuo nlle loro sino.goghc; i t maestri 1 lasciano la Giudea e si trasferilS(.'Ono parzialmente in Galilea, dove formano la nuova (."Qrpornzione centrale. Seguono due secoli, durante i quali la storia dell"ebraismo i;Ctnbrn nttu· tirsi e smussarsi esterior• mente. E' un J>eriodo di ricostituzione interna, dopo l'esperienza bollica p11lestim~e; ò, soprattutto. unu fase di a66Cstumento trn le comunità straniere. cioè di gradualo 1>enctrnzione secondo In tecnica si.nngoga1e, cioè di assorbimento e di coordinamento delle J)()SSibilità e delle risorse. M1\ intervengono. nel cor• so di questo periodo. nvve• nimCnti di nito interesse politico e religi080. che interferiscono direttamente snl 1>r0<:ei,;Mdoi incuneamento delle co11ettivit.i\ giudee. J1 ritmo di cristianizzazione dell'I mJ)ero e dei 1>0poli d'Europa J)Orln rapidamente nl punto acuto il contrasto con uno spirito religioso dnllu lotta contro il quale i;0no lll)))tlllt0 deriv1Hi il mnrtirio t• la glo- :-iA di Ges\1. Alla motivn7.ione religiosn si acco1lpia, come inevitabilmente t\C· c·nde in tutte le vicende che concernono l'ebraismo, In preoccupazione 1>olitiea. T gru1>1>isinagognli vivono infatti irrigiditi in tradizioni e in usi che rendono im))088ibile ogni 1)icnezztt di contatto con le genti straniere. obbediscono u direttive che emanano da un'autoritii nutonom.:t e incontrollabile; la loro azione. quale è constatabile ovunque, si svilup1>a integralmente nel carni)() della pratica, dcll'usc...-esa mate• rin1o per sè • data: cioè, mentre si sottrae n impe• gni e res1>0nsubilità di 1>0rtnta piì1 Yast.a.. essa si concreta in po88ihilità che iuterreriscono sugli iute· ressi generali. Coshu,tino ~A. con l'e• ditto di Milano del 313, libertà di coscienza oi po- .Poli dell'l mpero; ma, due unni più tardi, con un nitro editto, stnbilisce In C('- lobre discrl·mi1m'Zione nei confronti dei giudei. l concili di Nicea e di Laodicea. di 1,oco posteriori, flHBnno una netta distin.'Zione ira le dute di celebrazione delie maggiori ricorrenze reiigiose cristiane e quelle ebree: fanno esplicito divieto ai cristiani di J>rcuòer parte ui riti e alle cerimonie dei giudei; proibiscono l'acquisto di schiavi cristiani da 1>,artedi ebrei. « p,erchè un cristiano non deve sott.ofllare a un giudeo,. Più tardi Giustiniano, con apposito decreto. e8cluderà gli ebrei dagli impieghi di Stato. Ecco definirsi rapida· mente una situazione di demarcazione, di separa- ,done, che è l'ovvio portuto dello isolamento storico. morale, spirituale del giudaismo; che è il rifle,;so dell'irredueibile antagoniRmo raziiale in cui l'ebraismo. apertamente aecam pato tra le comunità cri• 11tiane. immobiliz'Za la 8uu funzione. Tutte le ricerclw dei .secoli susseguenti. tutti uli studi e i tentativi dei governi. non sa.ranno clw mere variazioni su qucRto parallelismo fondamenta le, su questn bipolari!.:) sen7,n p0ssibili incroci. Intanto. mentre Chiesa e Im~ ,~ro procedono. secondo un auturnle processo Jogico, n 1,1erfeziouare nel ratto i tNminì delht 1;Ppnrni.ione. fino Hll'islitu1.ion~ de i Jlhetti. il ce1ltro mobile del Jliuda;smo. nelfimminenw rlep:li &.-Onvnlp:imeu,: che preludono uHa endu:a di Bisan'Zio, si trasferisce n Babilonia. continuando. dn nuesta sede oiù sicuro, 11. dirigere· l'azione interno. non palese, dei nuclei sina · gogali. GIOVANNI SAVELIJ
N ella 9rodaz1one gerarchica (ammettendo, siccome si deve, una gerarchia tra i valori b1ologio. di ogni razza in ordine al loro grado di positività e negatività) esistente a distinguere gli aggruppamenti umani per li posto che occupano rispetto agli altri sotto il profilo della loro efficienza biologica semplice o complessa, gli anglo-sassoni possono essere collocab in un gradino relativamente inferiore, tenendo conto del carattere economicistico, antieroico ed anhvitale che b contrassegna e che muove da deficienze razziali facilmente individuabili. L'individualismo, cui abbiamo accennato, deve la sua erigine ed il suo porsi come elemento formativo della psiche e dello spirito, al1o esistere di una inferiorità biologica che non appare al vaglio di un comune esame. Infatti molti credono che sia biolcgicamente superiore quell'essere organizzato il quale può bastare a sè stesso e quindi vivere e svtluppars1 m regime individualistico. Ma il fenomeno vitale è organizrozt0ne. Nè può 'l&Sefe posto senza un comporsi di elementi ognuno dei quali serve l'insieme in una sorta di necessario e naturale regim~ corporativo L'individualismo posto alle basi dello vita la disgregherebbe come l'esplosivo un corpo compatto L'animale che basta a sè stesso, per q1.1anto possa denotare uno sviluppc. emotivo ed intelligente considerevole, è biologicamente parlando, inferiore a quello che sa organizzarsi in un complesso sociale limitativo delle singole individualità mediante una dislnbuzione del lavoro che persino in certi ordini zoolcgiCJ. fo gnmgere ali' atrolia delle attitudini individuah non impiegate. ciò che avviene a benelicio d1 attitudini utili alla forma di lavoro ricevuta in assegnazione. Infatti l'aimonia vitale consiste nel limite. E la bontà. cioà il superiore valore biologico delle energie che animano una specie, una razza, una varietà, un individuo. di un com• plesso vivente consiste nell'essere più o meno limitabile e contenibile entro confini tali per cui tale limitazione serve a maggicr forza vitale degli inSopr•: Coli ride Knoz (ne9II lntervalll Ira una Pnrl Harbovr e raltra) - Sollo: Oue• lii oenonaaoi hanno Invece men~ voali di I ~ ij NDAMENTI ~~IENTIFI~I dividui, come delle famiglie, permettendo anche quelJ'un'.ca forma sociale traverso cui può raggiungersi un vero progresso e latti costruttivi realisticamente apprezzabili. Che l'attività soltanto o prevalentemente individualistica cosbtuisca un sintomo di inferiorismo biologico è prova1o da un sommario esame condotto a1traverso la zoologia. In ogni crdìne zoologico la famiglia o la specie più evoluta, setto tutti i punti di vista biologici positivi, manifesta uno tendenza più o meno perfatta alla socialità compositiva e limitativa dell'azione individuale. Tra gl'lnvertebrati, l'ordine degli Insetti, che à il pilfperfez:onato, presenta mo!. tìssime manilestaz.ioni di na1ura rigidamente sociaJe. Ed in quest'Ordine è proprio lo famiglia biologicamente ed anatomicamente più evoluta e cht!: ha raggiunto, nel piano vitale, i risu.Jtati più positivi che presenta le più elevate ed insieme le più rigide manifestazioni sociali. La famiglia degli Imenotteri che comprende le api, le vespe, le lonniche non ha certo biso• gnc di presentazioni. J-'erchè tutti sanno dei fenomeni squìsitamenlE' sociah, anzi diremmo oorporabv1, che es.sa et ha fa1to osservare. Tra i Rettili, il caimano ed il coccodrillo, attrezzati biologicamente in mo-
Prop•9•nd• tlfterlUM ptf lt gu..-,a. Con• 1.-plMdo ~--•ta veccW.. IVlfl I 9'4tv.~ttl d... SleH u.NI dov,....._,. ••NnJ 1p&,IN M labfNcltre H htc.Ho. do supenore rispetto agli altri esseri dello 1teaso ordine, prl!t"'...entano non dubbi.i lenomeni di todalità lìmitoto ano cxac:cia. Tra i Mammiferi i peri.Isodattili ed i ruminanb, più evoluii rispello od altri animali organicamente o loro vicini (cinghiali, rinoceronti) si raccolgono in gruppi governali da consuetudini e da capi (equidi. zebre, b'aonti. renne) Nell'uçmo stesso si nlà il processo. Gli uomini pii) pnmitivi biologico• mente od anatomicamente meno evoluti (Neanderthal) presentano, nel corso della preistoria. un rigido individuahsmo La vita cavernicolo a cop. pia «:I a p:ole mmch.ile o femminile che sfugge allo gel01io patema o materna oJlorquondo raggiunge la pubertà migrando fuori dal terreno di oocda dei genitc:-ri, dovette essere caralleri!hca ogli albori dell'umanità Solo dt seguito a preceu1 millenarii si giunse al conceuo dt famiglìa e poi di v:llaggio e pci ancora di federazione dì villaggi ed olla fine allo StatoCittà lo cui massima espressione mondiale fu Roma. La società eroico-agricolo-guerriera ed eroico-cacciatnce appare in tipi umani pii) alti. All'umanità del Gri~ =~/T:V!~=~d~e~:-~~ esse attraverso un millenario ddo di rivoluzioni e di grandi 'guerre preisto10 riche l'umanità dea dolmen e del nuraghe (Aurìgnoc e Crc-Mognon) preparatrice del monumentolismo orchi• tettonico o statuale manifestantes dall'Indo al Tevere e dal Tevere allo Scheldo Ouesla umarutò proto-aria (nordico-atlantica, i cui discendenti sono i nord1cc-dalid) à contrassegnato doJ punto di vista antropologicc in modo netto, I suoi caratteri raZZJoli sono sostanzialmente superiori a quelli delle raz. z.e meno evolute le quali non disponevano di doti b'.o-ontropologiche tali do farli evclvere in quel senso. Schematizziamo quesll caralteri nelle grandi linee: a) Depìgmentcmone della pelle, capelli chiari o biondì. occhi dal celeste al costano chiaro o scuro. cranio dolicocefalo o dolico-brachicefalo cioà oho e largo o soltanto alto, man dibole che van.no dal upo crom.:19noide o grande sviluppo cc.n progratiamo sino od uno sviluppo minimo di carattere femminiloide quale 11 riscontro oggi nei r.ordid occidentali. b) Preferenza dell'essere al sembrare. aensc di respolll0b1htà molto vivo, senso innato deUo giustizia, del dovere, della disciplina, dell'onore, mancanza di passionalità e quindi allo potere di riflessione con poco immaginativa. autocosaenzo, realismo, naturale, audacia e spiritc di emulazione (eroicità), attitudine al comando ed al combattimento, ind1viduolismo suffic:entemente sviluppato ma non eccessivo. Suprema espressione psichica dt queste razza biologicamente supenore à la rigida socialità lo quale non nego e non sopprime le azioni individuali degli eroi, degl'inventori, dei costruttori. ma le compone in vista d1 un superiore interesse razziale, SJO che esso ai esprima attraverso un elemento-noDone, sia che esao si soslanzii nella tessitura di uno alato-impero. Gli individui ed i gruppi di individui non essendo interamente individualizzati per il lotto del loro legame bic}ogico • psichico-sociale olla nozione, olla razza, allo staio cui appartengono, non si distaccane dallo massa più o meno omogenea In modo sostanziale e permanente petchè. anche se ge~rahoomente lontaru dagli altri conroniaU, rimangono loro unili dal Sangue, da una Tradizione super ricre e dallo loro relativa incompiuteuo morfo-psichica. La civilt~ indù proto-aria. le civiltà mesopotamiche {sumero-oc:codi-ossiri) quella egizia prima dell'adulterozione negroide ed isroeh11ca, la ov,llà preellènico, l.:::aciviltà ollemco-dcrico, la civiltà !tahoo e poi romana, !e civiltà germaniche espresse dui ;ruppi razziali norchco-dalic e la ctviltà azteca, sono le morufest.nioru astreme da questi caratteri fi5ici e ,::aichic prcfond1. Vi si contrappone preistortcomente e storioomente tutto - un altro mondo umano In esso 9l'ind1V1du1 eostltu1scono 001eunç per conto ,uo w10 rozza ed uno stato. E per quanto ci sia comunanza di caratteri onuopolcg1 ci tra quetti individui dello :llesso etnia, mancando nello masao di !ore la compoa1z..ionemutua dea singoli fattori ps1ch.ta (caratteri fwoi:-,ioolcgict) ed una Tradizione. che do questo sorto di « onimo collettivo • nasca e cho questo sostengo, si ha il predominio dell'« anima individuale». cioè· uno ipertrobo d1 elementi pa1c+uo singoli formanti ccme un cerduo ctuuso nell'ambito d1 ogni individuo. Le società di quesli individui. quale à stata sin ora, ed à la società anglo-sassone, sono puramente formali Esse invero sono associazion• neoessane e ccntingenti, per lo psi) ordinate od un fine economico, dt individua perfettamente individualizzati, i quali cessata la contingenza per cui è stato richiesto l'associamento tornano pii) slegati di prima ad esercatare le loro att1V1tà ferocemente md.1viduali. r progerutcri diretti d1 questi tipi sono uomini di Neanderthal sparsi per le caverne europee sin dolio fine del terziario e lo cui unica !orma di contatto che erano capaci di prend~re con il proprio simile, concorrente sul terreno di cocci.a, sboccava nell'aggressione connibolica mirante o divorare il cervello del nemico Coetume rivestito p.i) tardi di un contenuto magico (V. Em1I Wolhardt: • Der Kanmbalismus ») Nello prei1torio questi uomini erano antropofagi e cacciatori. o pescatori di scoglio, e le loro coppie lottavanc le une contro le altre Proto1toricamente le loro eventuali colonie divenivano nemiche dello modre♦palria e la C0mbattevano. L'economicismo, come ultima espressione del cannibCllismo, oarotteri:aò i 9ruppi semitici che evolvevano da un tipe di patriarchismo 11quale si fermò irri· mediobilmente alla Ime individualistioa.; mentre il ràgime patriarcale nei p:oto-orii d1edo luogo Invece od organi!i-mi ala&al.inascenti dallo çoscienzo nei çatnorch1 del bi.sogno di dover trascender~ la proprio personalità per
Potere costruire, attraverso collettivE rinunzie, le state ariano. L'ero:cttà, supremo espressione biologica e storico di uno formo umana or-;onizzata ftsioomente e spiritualmente per il rischio e per il combattimento epico, e per la quale eranc « valori * solo quelli che davano lilolcdi nobiltà biologica, coincidente con particolari doti di ricx:hezw del corpo e dell'onimo. informò il modo d' essere degli Arii determinando uno Tradizione pcsihva. Le carutteristiche opposle, che pe: ipotesi di studio diremo essere cara\• !eristiche fisio-psichiche de: neende!- taloidi, condussero questi g1uppi umani verso modi di vivere e di essere crudamente individuali ove l'eroicità non JX)teva assumere alcun significato, mancando ad esso il suggello della ccscienw rcr...zialc e sociale. e verso una costruzione di valori biologicamente negativi nascenre dalla predominante stima per il cumulo dei beni materiali impinguato dalle prede e cioè dalla ricchezza possessoria, o meglio dalla quantità e quaJitò dei possessi individuali in unità dJ valore determinate dal « contratto»-. La prima moneta aureo. cioè composta di un materiale privo di valore biologico ma contrassegnante una determinato scolo di unità di pcssessi individuali in minerale aureo. lu lanciata dai punici, E coslitul l'inizio dello •inciviltà• dell'oro o del gronde capitole Mentre il « pecu » (introdotto del resto tardivamente) dogli orii italici ero l'equivalente d1 uno o più unità di bestiame: « pecus », cioè di qualcosa che avesse valore biologico nutfltivo. Il pensiero ario•mediterroneo reagi con lo saporosa favola di Mida, che trasforma in oro tutto ciò che tocca. persino con le labbra, per cui è CO· stretto a morire di fame, al convenzionalismo aureo di quell'epoca ed ali'« homo oeconomicus » punico-mediterraneo che si contrapponevo olio eroicità ed aJla Tradizione aristocratica. disdegneso dei valori contrattuali, espressa dà Ducezio, do Cincinnato, da Scevola e poi lotto trionfare nelle più fulgide epopee. Si•tratta di due concezioni del mondo di due grandi « linee » ereditarie razziali, le quali sono state sempre in lotta fra loro. Infatti nel Mediterraneo e nel Mare del Nord come dal Rene al Rodano e dal Rcdono alla penisola scandinava le due linee razziali. corrispon. denti o due diverse sostanzialità umorali onde stati animici diversi si creano, combattono attraverso i millenni. Le più tipiche espressioni della prima linea genetica sone: la Società intesa come trascenden7.0 dell'individualità, l'eroismo, lo mistica, il combattere CO· me bisogno intrinseco di un superiore equilibrio lisiclogico, ontrOJX>I09ico, spirituale, lo sacreità della famiglia e d~llo stato, la Legge, il culto del sole ed il monoteismo solare. Le manifestazioni più estreme dello secondo sono: l'individuol'smo tra• scendente l'esigenza sociale. lo concezione edon\&lica della vita, lo conccr• renzo commerciaJe e l'attività economica libera quali risultanti dJ una bie• tip1a antieroica, scarsa di valori biohsio1ogici e razziali, mirante quindi a bilanciare la forza biologica profondo di altri gruppi umani superiori con una forza ortil ciosa costituito do valori elaborati. Per queste. linea raz. ziale lo lomiglio non può essere sacro, mo è sacra in un certo senso ciò che gli stessi inglesi chiazpano oggi la « home •: ci()t} l'insieme dei beni materiali che compongono l'abitazione ed il 41 conlort • edonistico e J'c om. biente • che essi creano. Lo legge per queste modo di essere non è lo legge intesa come trascendenza, bensl .!i una «normo» che protegge la libero attività individuale do possibili menomazioni da ovunque esse vengono. Da questo mondo scaturisce, come manifestazione antibiologica necessario, la prostituzione, la quale è sintomo tipicc del sovvertimento dei valori {al grande valore biologicc dell'omo.re normale e del connubio umano fecondo viene sostituito il valore edonistico da JX]rte dell'uomo ed il valore in unità di misuro convenzio• noli da JXJrte della donna che si presta) e raggiunge uno sviluppo imponente nei tipi di civiltà individualistica. punico-fen:ci, sinensi, malesi e poi israelitici, siccome ha raggiunlo oggi nei popoli anglo-sassoni, o do essi inlluenzoti. qucte degne di particolare studio. In questo fenomeno vengono inclusi i motrimonii di calcolo e tutti i complessi mercimonii interferenti nel carrierismo delle professioni liberali, nell'industrialismo teatrale e cinematografico. nel settore economicistico e nel settore pseudo-politico. Il culto degli inferi ed il poli teismo, rappresentativo dì uno mancanza d1 unità sociale e dello personificaziene voluto dei sentimenti e degli appetiti individuali, sto qui in luogo del concetto solare, trascendente, iusna• turolistico dello divinità; e se poi negli israeliti, ed in allri popoh. si hanno aspetti monoteistici, ciò ~vv·ene di seguito all'influsso anche indiretto del. le civiltà arie le quali tolvolt<i honnc avuto un JX>lileismo appare~ite mo non sostanziale essendo le varie divinità espresse come ottribu:.i di un unico Principio cosmico. t due biotipi, rispondenti olle due grondi « linee » razziali, sono stati quindi in lotta, per necessità vitale tra loro sin dallo preistoria e combattono ancoro. Mentre nell'epooo: attuale gli anglo-sassoni possone essere visti co. me un conglomerato razziale, che anal"zzeremo in seguito, arreslolosi alla fase atomistica dell'individualismo basilare. (Co11tfnual ALDO MODICA Un'hn1M9ine che 9'1 l"tlul det nosfrl 9JOfnl conte.plerebbero con profond• m•llnconl•. 51lr•tt• di un concono 9a1lton0Mlco b•ndllo tn lnghlllerr• prima de-I conflitto: I coMpetenll buo119u1t•I tt•nno decidendo 1ulr•ue9nu1one del premi..
' L'ITALIANITA ~-·.::-:,;:- { ~.f":-; ,~, '\• _ Co.te touio.e-. -Lltor1k. :::::: FOiie» roeo:io.o. LiaN del fondo .. bi.io.o. ++ U~ ddk J)Uualonne ..-t1omarirw:. Ouuta car1a b1tllilologiu della plaltatorma litorale de"• re•glone u,do,cona, toscana • figure. dlmo11t1 chla,amenle la continuità dell'unghia contlnenh11leha Conio • S1rde9n•. Ma anche 1,a la Corslu e Il IL torale tosuno c'è una quasi lolt1teuo1ta continuità. Se Invece diamo un'occhl.1ta all• punta seltenlrlonale • •I litorale ocddentale del• l'Isola, la parie dot che guarda 11 coste francesi, tro'llamo che le muse ro<· ciose sono 1utle aderenti 1ll1 Coulu. Anche geolo• 9iumente, I• Conlu t. dunque 111ll1nlulm1. J:oriJ,Cine dell11 J(enlt' c.-òrsn è uneorn frn h.•t1uc;.tioni 1,iì1 discuAAC dal ,,unto di vis1t1 untro1)()loJ.Cico. difatti J,Clistu· ,liosi di notro,)()logiu sono nl<1u11nto in disoccordo 11clln stnhilire In provenienza dei !)rimi abitatori dell'h,olu. Lt..- J)i\l .rcmole trncce dell'uomo sembruno risulire nll'clit noolilit•:1 c. socondo alcuni studiosi, i piit nntichi neolitici dovettero forse giungere dnlle coste dell'Africa ~ttentrionolc e precisamente dal Jitora1e libico. ~.ra se pure i ritrovnmenti 1>illo meno recenti ratti nell'isolo confermano resistenza dell"uomo neolitico io Corsica, put, dirw con sicurer.zn donde proven,u:uoo t1ucsti còrsi nhori.u:cnit Xd l89i ulcuni scuvi por1nrono ull11 luce. nella buia di Catona. J)ress<> Bonifucio. lo scheletro di una dounu unzinnn avente uno statura di m. 1.54 con cranio dolicocefa.lo (indice cefalico: i5) con Rccanto alcune oss,, di montone. scaglie di ossidiana e una ceramica in rr,rntumi. ln seguito altri 1-1c1wi permisero di ritrov1\rc im- • 1>0rtanti stazioni neolitiche con raschiatoi. j-Jercusrwri. n8Cie. punte di freccia cd nitri ogJ(ctti J)rimitivi in pctrui.ili(.-e. scri.cn1inu e o&."ìidi111H\. Lu 1,rovenìen1.n nfricaua dell"uomo neolitico non trn lrovnto mn.i in rcnlllì molti sostenitori. basandosi quesli1 non su documenti tnngìbili. ma su lcg1,tcnde o su qualch• lontana nrfil1itù di usanze che 1>H1 di una conservnzio1rn originnria 1>0ii80nobenissimo essere gli ni>J>Orti dei tw• merosi 1xmoli invnsori. Fra i 1)ii'1forti ~stenitori di ((ucsht ì1>0tesi 11rricann è J"Aml.Jrosi che 1.Jusu In sun tesi sul eunto funebre Clm,;o cht' 11oc·<unpu1,C1rn il morto. il .. voceru;1, ritrovando io esso una certa nrfinit:ì con ((uel• lo c.he in nitri 1e1111,it1coom1m.u:m1 i hrncrnli t'l,!iziuni. f.: lo)!ico. quindi. che un'i1>0tcsi piì.1 o 111t.'no 8eriu non 1n11l h11r-urtii su di unn semi,lice trndizioiw 1:>01>0larche tro\'U il ,mo ris,co1llro in un'nltru cl,{nulc r►rnticntu d11 nitro 1>01lolo5.000 anni or sono. 1,ur avendo essi\ nuu cert11 t.'€1tttezzn storic:.1. Sempre in rélnzione all'ori~ine nfri• ;:1rnu dei Cùrsi. non è mnncutu anche l'i1,otesi St.--condo ._n: essi vennero considcruti come dh;cendenti di l)Oi>O· lnzioni 1.Jèrberc. 1'11le ipotesi cm csclusivnm('nte fondt1t11 sull'ctimologiu bèrbera di alèune pnrole usute in Cor sicn che. invece. i 1>iù recenti studi linguistici tmll'isol11 hnnno diriwstrato overe una radice lntinn. E, se in Oj!n1 modo qunlchc termin" bn in renlti1 una rndiee bèrbe ..,. Questo non llrovn nnn filiazione mn scm1•licemente un f'Ont:1tto dovuto certmnente ui ntwiJ?Utori .u:e1 1ovesi. La st.cssn origine celtica del po1>0lo còrso. che hn, i,er rnj{ioni ovvie, numerosi 8()8tenitori frnnccsi, ioientbn:1ulquunto inccrtn. qualora si considerino i carnlteri untro1>0lo~ici dei Celti neolitici in rupporto n quelli dei Còrffi <'hc u1>1>niono.più che in contrust.o. ndd.irittura opposti. L'isolomcnto 1,Ceografico dell'isola d'altronde avrebbe potuto conservare. Qualora vi fossero state. CIUellecnrntteristiche'somntichc atte nll'identificnr.ione delle due 1>0· •lOlaiioni. invece in base agli studi antropometrici e modologici più moderni nuche Questa ipotC8i è stata ncltnmcnte rigettata. ·ruttavin se prendiamo jn con1-1idernzione i numerofii dolme11s e me11hirs (Stnzzone e Stnntnre) esistenti in Corsicfl. bisogna ri~·onoscere il pui®H!-
della UOBSIUA Jtio 11cll'i80ln di J)OJ)Olnzioni t-.:.•lte. gint."èhl' lali VC8li-in hunno il loro ri1K.-011tru in numerose loc11li1ù dell'nn1icn Oulliu: (.'iouonosluntc in lm"'tl ni duli untro1)(}111etric•i ,mdddti c8Si non 1~mo ossc1•._o 1no1,rio considcrn(i come i primi abitatori dell'isolo chreehè ne dicano Jtli studio;,i frnnc-esi. Concludendo. quindi. pur e88endovi uell'isolu triu.•ec del pnsK.ai,c:gio di QUCijlCtre 1xmoluzioni non è J>0AAihilt• stabilire (.-on pr~isionc qunli di esse &ia pai,satn 11cr l)rimn tnnto piit che nei caratteri morfoloJ::;ici degli 111• tunli Cùrsi non vi i- ulcun J)llnto di <,.-onhttlo oon <1uelli delle suddette po1)(}luzioni. Al t-ontrnrio, quei carnttni ~mutici che moncono nelle J')O!>OlozioniKC)i,ru ricorduh' si risc...-onlrnno nei l.,ij[uri. 1.,'ori.cine di Queilu 1>0r,ol11zione a111>nre alqunnto incertu 1,ur tutttwiu la 1>iù nnticu lt'tterntura J,!recu 111 rit.."Orda come il 1>rimo JlOpolo dell'Occidente. Le sue trucw sono ubbushrnui evidenti lungo luttn lu dorMnle u111~nninicn ijino nlln Sicilia e un~ corn oltrf" le Al11i nei bocini della Gnronnu, della Sen1111. della Mosu, del Heno. del \V(-ser e del Danubio: oltre i Pirenei. 11elh1 peni80lu ibericn: oltre la )Ionica. nellf• :sole britnnniche. In 8eguito, <.'01 1,t:iungcrc dèlle prim(' oudnle dui brnchi<·cfuli neoliti<•i, esgi dovettero ridurr1· il ì>ro1,rio dominio 1111roporzioni 11ssni 1>iì1 modeste t'<•r· eando l'!ClllllllO dn1.11►rim11 nellt" isole vieinr del litoruh• lOi,Cnno e in se1,rnito rifu~iand<»11 lun~o tutto il litornl<> uenovef-1(•. F: <llu.-..111l111indi l'i1)()tesi uiì1 uttendibile St•· l'Onclo cui (lllt'Slu popoluzionl• 11ri111itivu 1111rtita dulh• l"OSte df•ll11 '1'()1Sem111 f' 11ussuntlo d"i801u iu i&oln, per trHtti di 11111N.• nu,•ignbili nnche (."00 irubnn:uzioni prirnordiuh. gin giunto in Cor~ic11e ,1uindi, 1Htru\'er80 il bre,,e lrnllo di mur(' delle Bot."Cht' di Bonifocio. in &lrcle.(.!nn. l"' i11negubili t.·vm1111unzt_0 tlell'induf.ltrin vrimiti,•11 delle dto• isole 1._• In Ktrctlu nuuloJ,t:iu dt"i loro nbitonli t.."Unfermn1m in 1>ieno llllt'i)iR ÌJ)Otesi. Le succ('&;iv(' immiJt:razioni 11,•,•enut(" in teulJ)i protostorici e 1tlorici non ebbero in 80HlRnzn che lo S(."OllO tlì stubilir(' !ltuzioni (.-0111111erciali unJ(o In co~tu dell'ii;ol11 Così i l;ooc..·N1i g ù slnbiliii@ì in diverse zone del Mediter• rauco occitlenhtle. 8°i111,tnllarono sullu C08IR oriemJtlf' Jelh, C'onticu nel M7 a. C. cre8ndo lo colonin di Alerii1 )>rt.'ilttOlu foce del TnviJ(nano. Verìkl il 5-10n. C. u <111csto ,,rimo uuch..'O vennero ud uggiunt,tcr1si nitri F'ocesi ruj,(· &eiti dnlln Greci11 nll'invasione di Ciro. Però beo 1>rN1to la pr06J>erihì di questa colonia p:reca cominciò ad in 11uietRre i vicini Et,·uschi che nel 5.13 a. C. rin'rono <--ol ca<,-<:inre i f--.ocesi dnll'iK<>ht ed ot.-cu1,arln. Oli Etru~hi in llOChi nuoi, p:ru2.ie nllo loro HCicnza nuricola e 1tll11 loro attivitù indualrinle riuscirono u metlt!re in valorP l'isola. mu In loro inabilità non lnrdò a diventare l)recll• ria a cau1111delle IJU(..'t.-eMive invuioni. Ogllt'.i di C58i nou ci rimnngouo che le vestigia di uleuni n1011umcnli l' l'appellnlivo « Corsicu • che ru 1>er 1,rimn introdotto d11 loro. fn HeJ,!uito i Fenici e p0i n<"I 280 a. C. i Carla,M:inesi si 1Jtabilirono nell'i801ft, ma di cui non abbiamo alcu1111 tracciu poichè il bro dominio durò ben ,~. Nel '>'" n. C., inrino subentrnrooo i HomMni che m11;ntcnnero il I L Cart11 d~I• Co11lu l•Meu11 111 ,oluMe del loswell: RtlHlo"• della Coulu lr111porl11111ft lt•• N.fto. L011dr1117H}. A ·M
domì11io t<illll'isola 1wr lwn 700 anni e pi-ecisnmente rino llllu eadutn del loro lm1~ro. JI lungo dominio di Roma non a1,1H>rti1. 1wri1, variazioni nlln strutlurn somatica 01i~im1rin cki Cùn;i. mentre invN>e esercitò uu·inrluc•nzu df'Cisivn ~ulln vitn ('ivil{' dell'isola. Difutti dnl confronto di nnn dC':,trizioue d<'i Li~uri fotta dn Slrabonf' C' di unn dC'i ('i,r~i fntta do C-iceronC' ..:on fnttunle modolo~iu d<'1.di isolnni, si notn come i enrntteri $;0ffintici dell<' ~f'nli pri1uitin delriM)lu :,.iu110 riumsti innltN·nti nltrn• n·ri..o le n11m<'rOM.•inv11i;ioui. Ciecro1w dipin~(• i <.'ùrgi <·ouw non molto ulti. nw di corpo nscin1to li forte mu- :-.eolnturn. wu 1rn11 11isnnentnzione d<"11'epid<'rmid<' e dC'i ('llJH:'lii lirnrrn. molto rN!,iRtenti nlle fotiehe C' c.luri e ur· diti nlln ,a.i:unrn: IC' i,.t(.>s.w donn{' dividC'vouo con i mnM·hi C' Il." fatid1I." dPI ln,·oro (' i riS<'hi d<'lle imprl'~e. )lu l'>t~ pun• il dominio di Romn non rinkeì n mutar(' i <•11rnll<'ri l<iOnu1tid ddlu Jl01>0lu1.ionl.",im•unl."ellabilP ru jnv<'Ce ì"impronbt ronmnn J>f'r <1utmto concerne il 1:urnt• terc d"~li isolnni: nè le invusioni susseguitesi nlln ,·a clutn di Romn. nè ultimnm<'nte l'el{'ownto frnntcse .-.ono mlii riukCiti I\ inc:ich;rc ll<'i•11urt• suJ)edieialmcnle tnli cnrntteri etnici. Alla cudutn dclrrm1><'ro Bomuno d'Occìdcnto la Corsica "iene ml essere c.-ontinun 1uedn delle invnsioni e bur· bliriche > che si su8Sci,:uonu nellu l)Cnisoln italica e il cui rlusso l'li rn s;entirc ncllu vìcilrn isolu. Così 01111mcti1 del \' l¾"{-Olo sono dn11primn i \'noduli provenienti dllll'Arrica n stabilirsi nell'isola con n capo Genscrico; dOJ)O di cs~i sono i Goti n vorvi piede e quindi i Longobnrdì. 1111, la loro dominuzione (> efrimern. Piì1 a lunj!o durù il dominio. dei lfomntiui i (Inali J)('rò col loro ~ovcrno 1K'snntc r('ndono malcontenti i Còr!!i obbliicandoli n con• tinuc• insurrezioni, 1o1icehè per due secoli si svolge scnzo heguo la lottu per lo liberh\. Nel 713 sono i Snrnceni n fmbeutrure ul governo cloi Biznntini .. 1;;· n1•1rnnto in SC!:uito nlle lotte contro i Sarneeni chl' hu •nizio il dominio delle SiJ,::norie nella Cor~ica; dnp1)rimn con i )lnrchei,i di 'l'osennu (S.13) e quindi con J>is.1 (109..'i).sotto il dominio delln qunle l'>i ba uno dri J>OChi 1mriodi di cnlmu e di bC'n('S.'-l're nella storiu cùri,n. Jn SC· ~uiio nll<' lottr rru Pisa e Ocnovn. C!Ul'· !.t'ultim,1 rirsce u im1>0sse8suri-i dell'i;;o111 ?l('I l~O e 11t<'ncrne Il." redini fino nl 'l'ruttuto di \·crs111,din del 15 mu~gio 176..~. con cui i diritli di sovrnnih\ sull'isolil v('nivuno ceduti 111Re di Frnnein dietro c.-om1>enso di due milioni di lire e con dirittu di rii,;cutto entro dieci unni contro rimborso delle SJK"SC di oceupnzione! Visioni di te.stia: cue di tipo gef'lo'+'ese: alcunt Stnegalul, della guarnigione la1clala della Francia per • lncl•llire • l'emble.nte: un angolo della cittadella • I capannoni della dogana. I dolorosi lun,a.i:hi nnni di inv11sioni barburichC' non ('ORlituirouo IX'r In \'il.a d<'.at:liubitnuti dcll'iwln chi." un11 finif' di rnp1)0rti etnici ul,1unn1o erri ml•ri. vil'(•,·erslf Il." dominnzioni dei )lorch('1,i di 'l'o!:l<!llllll e delle Signorie di Pi~u f' t:('novu. mo in pnrticolnrc modo di quest'ultimo. r('earouo M'nsibili inrlul'n ze linl,!uisti('O•Ct1ll11r:ili: inrlnenz(• Chl• l· foeil<' risc>ontrnr<' nneorn 0l,!l{i e che si inlel,!rnno ud(',at:1111tn11w11te uel (f11uJro dt'lln lrndb·.ion(' romuna. In soshrnzit. quindi. J'i~lnmc•nto J!N~rMi<-o. dn 111w pnrt('. e i non lunichi JK'riodi di domi nio d('!J(' nlrie J)01Cn7A.s' ulx•nln\lesi nl ,C:O\'C'rllO dC'IJ'isoln. dnll'nltrn. nd C'CN'· 1.io1w di <!U(•lli ro111n110 l' genovese. non hn11110 potuto ussolutum('nte modific·11rt• il <'ilr11tterc untropolol,!ico de~li n'bitnnti: mt•utrC'. \'icev<•rsil. i.0l0 le dominnzio• ni romunu (' jt('novNw hnnuo uvuto il h•llJl)O di escrcitur(' nllt"l 11iùo meno 1'l'll· sibile i11fluf'nz11 nel cumvo l."tni('O. ooi-11 che v('clr('fllO in Rei;.!:uÌl.o .\ccenniunio oru r1wiclamente ollu modolol,!ifl <l<'iC'ùrsi moderni. Pl'r quan1(, ril,!lmrdu In i.lt1t11rn es~n p11(1 ('SS('r{' considerato in mNlin di 111. Ui:l. Tutbt· vin ia b11S(' ni piÌI r('(•t·n1i studi 1,i l' OSi,.<'1' voto che <"Sistono clu<· note\'oli rn~.at:ru11· pllm{'oti di c•uì uno i,;;i nJ,!icirer('hbf, intorno
11 111. J,6i e sarebbe_, quello JJill numet"oso rupJ)rcsentnmlo il carattere tipicamente còrso ~imilc nl til-)0 rncd1terranl'O e J'nltro, invece, che si uggirerebbe• intorno n m. 1.65 sarebbe un rcliqunto di invasori di statura su1>eriore di ti1H) ul1lino (f). ln 808lnnzu però le numerose misurazioni antro1>0metrichc fotte a qu('- sto riguurdo dnl Costo, con u11a media di rn. J.64; dnl Bertillon, con una medin di m. J .. 62; dnl Jnubert, su 17.726 coscritti e quindi In !)ili prt.>eisa, con unu rned"n di n1. 1,63 e dal De111ker. con unn tnC'din trn m. J.6'2 e m. 1.63. confermnno pienumentc In statura mc.-dindi m. 1.63 1>rc660 i Còrsi. Per In conformazione del cranio i Cùrsi 1>re&entnno unn forte dolicoccflllin con un indice cefalico medio di 74. 00 è noto <..-ome i Còrsi insieme ai Sardi sinno frn i 1>H1 dolicocefnli di tutte le pOJ)Olnzioni dcll'Euro1n1. Anche In r»ccin è di rorma nlquanto nllungntu e (luindi dolico)lrosopn: il nuso Hi vrescntu nella quasi tolnlilit dei CflSi osservati di forma diritta. Lu 1,igmcntuzionc dell'cJ)idcrmide 1:1i 1>rcscntn. con una forte percentunlo di bruni; cosi dicasi nnch<' per la colornt.ione dei cu1>elli per cui solo voco pii• dell'S•/• sono biondi. mentre dei rimanenti il J6 'I• sono bruno-scuri. 11 70'1• casthno-scuri e il 6•/• cnstanochiari. In relazione ulla 1,igmentnzione della 1>elle e dei cur)elli è quella delle iridi. In questo rapido scbizm autropolo,:ico della Corsica non è diUieile vodcr risi)eC<:hiuto il volto della vicina Sd'ur- Calvi: Il ritorno del puutore l•llog,alla di Frantesco Glammari). dej!nn. I.e maggiori uUìniu't frn le ue jsolo, per quanto riguarda i CMnlleri nutro1>0lol!iei dl•l-(li ubiti:u\li. sono rilevate dnll'iodic<' eefolico: infotti ulln regìone di minore dolicoc('lfalia della Snrde~n,, bCUen· trionnle si colle~u quelln di minore dolicocefnli11 delln Corsica mc-ridionnl('. E mcnlre In dolicoccfolin più svi11l11 si riscontra in Cori,,i•·n 111tomo ull'impoocmte 111nss1cc1u del .\lonle Cinto e nel retroterra del golfo di Aiacc10. in &.trde~na si r;scontra nella regione di Ogliastrn e nel!n regione compre..,1 tra il c.'OrSO medio Ò<'l Biodi ~a111,1ss11 e il corso inferiore del 'l'irM>, i1• direzione dn hllll e1.i u nord-ovc.!ilt. .\linori sono, :uvecc. In nHinità per quonto ri. ~uarda In distribu7,ioue delle stulurc nelle dut} iscle. poichè in Corsica vi è un:, mn;oe:iore percentuule di slaturt• m<>die. con dei massimi soltanto nelln regione di Corte: mentre in Snrdci:i:na si riscontrano stature n,edie .,;oll::into ndln I r-gioue dellr. Onllur.t che in ogni modo si coliQ~nno con quelle dclln rcgionf" uwridioonle e orienl.1lf' dt>ll11 Corsica 1>er la loro mcdin di m. J.62 Discord11nza vi èonr(• tra Coraicn e Sardel-(nn p~r qunnio ri~tmrdu In pi~mc•nlnz.ionc dei capelli: dìrntli. mentre in Su;·dro~,w i biondi sono in mediu meno del Z"I•. in Corsicu salgono ali'~/,. però se qut'Sta curnUeristicu morfologia segnn un c('rto distHcco con i vicinj Sardi. dimoslrn un viì1 profondo nttnccauwnto con la 1>enisoln itnlionn e t>iu 1>;·ec.:.i samt•ntc cou là 1'oscnua, ciù che d'Altronde &i verir1<>:tau che ;l('r quello c-he '!Oncerne In slntnrn. Jn dt•riuiuv1o. (1uindi, dove le nffiniti\ nnlropologicb1.. con la ~m u•i:un vengono n moncure eù<:O che esse com1,11iono 11elle vicint• t'C!,(ioni I.O$CUOII e ligure. u dimostrazione clc•lln 1><'rfett11 itnlinnitù dell'isola anche dul ounto di vi~to. Hutropolo ~ico. Un'nltru provu n conrerrnn di (ltt('Slu ituliuni~ì dell'isoln potrebbe eSS('re dut11 int.lirettnmente dul confro1110 dcllu Corsica con gli nitri divartimenti fn.rncesi. QSS('r ,•undo In curtinn dello diistribuzione d('l!li indici cdulici iu Prnncia, compilata du uno dei più gr,indi untro1>0logi moderni. il Oenikcr. i.i os.servu t"()111e il divortimenlo còrr,.o 1>Cr il baS80 indice cefolico dei suoi ubitanti si nrnntenl-(u completamente isolnlo da tnlii l!li ultri diJlnrtimcuti francesi non essendovene ulcuno in cui tuie medin ven~n r1v::giunlu nneho in localitù isolate. Pnssmido 'luindi nlle cnrtine compilnte dal 'l'o1>iu11rd circa In colornzione dei cn1~lli e dej!li occhi nei vuri di1mrtimeut1 fr1m1..-csi,si OSS(lrva come In Corsicu occupi n)7 posto fru i suddetti dipartimenti J)Cr In forte 11ercentuule di cu• 1>Clli bruni essendo proocdutn i,0llanlo dnl dipurtimentc, di Var e 1'80" 1>06l0 per quanto rigunrd11 hl colornzion(• delle iridi. Anche in <1uesto ct11n1)(),quindi l'itnliunit:.ì delh1 Cor6icu non viene hnsutu su semplici 1,nrolc mu su fotti documentati da eirre che slllnno II dimostrare solennemente il diritto italiuno sull'iirolu. ALESSANDRO KEMAL VLORA 17
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