La Difesa della Razza - anno VI - n. 4 - 20 dicembre 1942

rOrieutl•; poi in tulio lo Pt•nisolH linlcnnicn l' nclrAsi11 ulla Siriu. nell'Africu 111111 Xumidìu. Poi conquisti.> l:1 Gnllin. rE~itto. J)lll'tc della Ucrnmnin. In .Breth1gu11. In Docin .. Tutto il mondo ei\'il(' arr,wciuntl'si nel Mcditernmco di,·ennc Homuno: il pii1 1,trandc prodi)lio ('he 111 istorin rit:ordi !... ~In le c.-onquistc, i,;e non ):t(mo clt•i po1,oli o delle rnz,._,, vii, meritevoli (dell'nristocrazia d('i JHJIM>eli delle rnzz,·). ~ non lusci11no dietro di ~• 11011 vnstn ormn di <.-iVilti,. .-,onoerrimerc. di poca durntu: sono il trionfo mou11.:11 itrneo dclln rorzn brurn: si chinrnnno iòì{:orrericdi bnrL.iri più eh(' conquiste; e i loro duci. Attiln. G('ngiscnno. '1'11rnerlnno. non hnnuo ~rnn nome rwll:1 litorin. com~ t\l('i,• .,,inndro. CeSllre. Xn1>0lcone... Aristocrnzit.• tempornnet.•. i;c1101p1ur11111erlte scmpliccment(• di fotto. tlucl.Je clèi bur· buri. non di diritto. Comunque, l'nriistocruzin dei eonquisttttori è uristocru~ zin nei rupporti esterni, J}er cui. ncllti ,·itn inten,rnzio• nnle pei 1:,01>01i non vi è ullro ruolo che (lllèllo di 'ViM:i tori e t:~,ili: In (}HCC 1>erJ)('llth è nei cimiteri: il 1n1cifom10 universAle è ntoi,in di.nwnti deboli o di uomini' di eortn veduta perchè bioloJ;!io. sociologin e slorin diiuoslruno. invece. 1,he h\ vitn degli individui è la vitn delh1 collet· tività non sono slosi. ma utlivit:ì. es1mnsionc. lnvoro. lotto. <.-01jquistn... !K'm.n di che In vitn J}Crderebbe ogni "nlorc. e l'uomo e l'umnnitù decnclorebbcro intellettuul· mente e ris:c,11ncnte. i\111 vi(' un'uri,.tocraziii nei rnpporti interni dello stillo. o~iu frn J!li individui dello l!ltessH X-azione; e ud e~• corrisi:K>nde pii1 vcrurnente l'etimok,~iu nonchè il significato dello 1mrolu. cioè ooreruo dei mioliori (!,!reco: aristo:). )In i mi1diori. c..-osìc.-omeovviene tru le rnzzc e le Nu• zioni nelln lotta ver In vitn. dn cui scutnrisce lu storia. sono quelli che mcritnno. 110n (luelli che godono scnzu meritare. potere. distinzioni. 1>rivilegi: i primi sono l"uri- 'ilocrazia di diritto. i secondi l'nristocr11ziu di fotto. Quando a CllJ}O dello stnto o dei suoi orguni, legislutivi. amministrntivi, giudiziari. e n cnvo dell"esercito e del1'11r111ntu si chiimuino cittndini degni. senza distinzione di nnscitn. di ceto. di J>OS8tdenzn, ::illoru impero In gin· stizi11 clistributivn. che nel mondo ellenico culminò nel· rarorismu socrntico-plntonico t<1 ecmto11 vrnllci11, htre. cioè. ognuno il suo rniniblero. In sua funzione socinle. n S('COndadelle nttitudini. delln culturn. dell"cducnzione. nell'Ambito dello stato ed esclusivamente per !"interesse ed il bcnu collettivo. Ai nostri tempi sono sorte due i;;c.ienze nmmircvoli. In biologin e la socìoloJ;!ia; e fra le ammirevoli veril:.) da esse dimostrate ed ultamcÌltc 1lfoclamate vi è questa: il dtritto. la legittimità delhl gernrchiu. che è un tutfu1\o C'Oll l'aristocrnzin. Un nnimale è un'nssooinzioue di cellule; un grup1}0 sociale un'nssooinzione di uomini. Ogni nssocinzione è rondnt.n sulln divisione del lavoro e delle funzioni. e tale divisione consiste w1}rattutto nel dunlismo di minornnzn dinnmici1-dirigente e cli mnggiornnzu pussivH-dircttn. On un loto. quindi. un"oristocrazio. dnlraÌtru uno mn8SU, un J}OJ>Olo. Chi pretendesse che tutti sinno utti ud ogni sorto di funzioni. vorrcbOO farci ricnderc nellu condizione rudi• mentale dei proto,..oi e dei primili\'i: l'neetnliu Politica come quello ri8ico 1>0trebbero esistere; ma lungi dall'essero un Jlrogrcsso e un ideale. snrebbero il massimo re• ,l!res.~. In pi\l miserevole barbarie. E J)crò ru grave error" quello delle moltitudmi. Qtrnndo credettero che i ,liriiwnti rosscro scm1llicementc dei pnrnssiti viventi . ~ ., ~ . . -;. . ... ; ~ ~ . , , ' . ' . ~ Le uon sono cutdlde e belle ... ma conJengono delle be1lie 1chilo1e. Prima di auegnar diploml di noblllill a un indl.-iduo o ad una genie, occon• eiamlna,ne bene I• ,.111.1 nell'ozio 11 s1>èse ciel tn\'oro Clellu rolla. l'io dl0 1'Ì\'Ò dall.1 conhisione friì aristootnzia nicrite,ole. ,li diritto, ed nri stocrnzin folsi:1, inutile. di folto; In grmHle ruuggiornm:n è ottusa e indolente; il mondo cummiun solo µer In spin tu tlntugli d11 un 1H1)!110 cli uomini intelligenti e 11miei; il rutto immenso dcllu ci\'ilt1) si deve oil'opern e nll"C'roituno di pochi eletti: gli uomini cli direzione. e di impulso ~•mo mm esigun 1.11ìnor,rnzu: sul merento elci valori so· eioli l'intclliJ,!Cn7..i, l'energia e le nt1iludini superiori su• rnnno sem1,re rt1re e J)reziose. Ed un fK>))olo. unn ?\uzio• ne che arrida le sue sorti.ni mediocri consumo n 1,rcve scndcnzn il suicidio. Qunndo. dun<1ue, si grida morte (l./l'oru1tocraziu. Si' si intende n quella ral80, illegittimo. usnrimtrice del 1>0sto e dei diritti di t1uellu vera. noi siumo ))erfettnmenic d'accordo. coir,e tutti sinmo d"accordo nell'odinr~ ogni sorta di J)rivilegio irmnerih1to: odiumo i figli di l)Ul)ÌI, se non hnnzio nitro merito. come t,rnti nitri privileginti. di essersi dutu In pena di 1rnscere; e così 1iu1·c odinmo In cntervo degli arrivisti. dei ri01lccitntori di prebende e di impiegni, tutti gli 11nmeritevoli. insomma. E nulln (, pH1 scnndoloso e J>iù hrnesto del httto che gli indegni occu1,ino il 1>0sto delle persone degne, ulla lesta di nn 1,01,0l0. ?.In se col grido: morte ull't1rist0ér1\zia! si vuol siguiricnre: ubbasso ogni gernrehiu ed ogni sur,erioriti1 cli mente e di cuore! nllorn noi 1noteslinmo contro tali follie e bestenuniP innnturnli, inumane. OOstinlmeutc illogiche cd immorali. E se ci 80110 cordinlmente ei,.osi cd nntipntit•i tutti gli immeritevoli che us11r1mno il posto dei meritevoli. non

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