La Difesa della Razza - anno VI - n. 4 - 20 dicembre 1942

l DIFESI OELLl SCIENZ4•DOCUMENT4ZIONE POlEMIC4•0UFSTION4Rffl DIRETTORE fELESlO I".\TERLA1'D1 'i. \'I - n. ~ - 20 DICEMBRE XXI LIRUEN!\ : IOUI\I "i/lH, I ,u, rru1111 'IIIH, i,11111 I l./f /JltJ 01 IV/Tlli IUI \Il\ llW 1•·• ~; (11\'II 1\11\l>l~" \I

,------SOMMARIO------. SCIENZA GUIDO UMOU: CONFLITTO 01 RAZZE; AGOSTINO GUHIHI: ARISTOCRAZIA DI DIRITTO E ARISTOCRAZIA 01 FATTO; LODOVICO DI CAPOIIACCO: TERMINOLOGIA RAZZISTA; FELICEGRAZIAMI: ll SESSO DELLA RAZZA; MOD.: GENETICA POLEMICA ALDO MODICA: INFERIORITA' RAZZIALE DEGLI ANGLOSASSONI; GIOVANNI SA.VELLI: NASCE LA REPUBBLICA SIONISTA DOCUMENTAZIONE ENCOLPIUS: Gli EBREI NEL TIRABOSCHI E NEL VASARI QUESTIONARIO Il SOLITO EQUIVOCO: GERMANI E LIGURI I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA'DIFESADELLARAZZA"SI TROVANOIN ROMA·PIAZZACOLONNA RI lUIJICIII I VIIWIIIIIA-111111 !PORTICIDI VEIO TE:..HON'1 63731 b2ii8; il "TEVERE" è l'avamposto della stampa fnscisl.(.i LEGGERE DIRETTO DA TELESIO INTERLANDI nou significa soltanto essere informati ,n.a anche e soprattutto avere una guida

LI DIFESI BELU I ANNO VI. NUMEIIO 4 20 DICEM IJR E 19I2-XXI Oire11ore: TELESIO 1NTERLA DI Co•ilalo di redaaie11e: SCIENZA•DOCUNENTAZlO POLEMICI• OUESTIONi\1110 VI IMHfffiMN qlri N ~119 '-per• 1..-te: n d9ft0f Ce4ard, evoco di $. M. Il le d'lnghltterrL Accanto potete ... ,.,. ltftO et.I ,._. upotnorl len..-atl: a. c...... u. • tMllpll, ... tsta d'llft rat1•• cH ,.,,._ ... .cc:Mo att. daMII SI tralla d'un ba~o con111.. 10 Ml tu9ll0 dol ttHI N popolo 4M cinque pHtl ~-.son allora • qu•Uro tMHCO; o· f'tOf'I O'fOWO NCOfO tolto CON• SCHU UNI )e Ffl"1S..._, dJ lffff._ C'• ft c,-4•o dM-11 d9Hf CMud- MI IMM,. 1Mtd111Mfttldi LOftdra rhaftno rbpa,lllalo - Ila ..-a wt0fto pfO conél10. (Noi._ pa9hte setHttN M p,lao wtkokt cli VM Mfi-. wl• (Weno,ft,à ,.n1............. u .. i)

INFERIORIT A Non è certo un J>Oradosso il pensa• re che gli anglo·SRssoni si ritengono, & sono stati da diversi autori ritenuti, come unn « razu • su1>eriore giusto J>er quei caratteri salienti ,•be, secondo le nostre vedute, costitniM.-ono Ja loro inferiorità. }'issiamo i termini. Jn base a qu11lecriterio scientifico discriminativo devesi ritenere infe· riore o superiore uua razza nel momento in eui essa viene esaminata in modo impan.it1.lo dal biologoT Su tale imparzinlitt'\. a J>roposito, talunì J>0880DO dire che l'osservato• re, io questa difficile situazione di giudicante. non riesce mai a SJ)()· ~liursi di certi preconcetti e comun• quo delln 1>ro1>rinoompleMione rn2ziHle 1:>ercui è portato a considerare inferiori quei caratteri che contrastano i caratteri basilari aUu razza cui egli apparlieuo. Ma noi, nel fàre tali utili, considerazioni, dobbii1mo sforzarci di 8COlllJlnrirc, riducendo nl minimo le influeu7.c della nostru 1>0rscmnlità bio-razziole. ln questo potremo riuscire riducendo aUa misura biologieu noturole il nostro ideologismo. E cioè informando i n08tri giudizii in bus..~ alle leggi che governano la vitn in ogni suo grodo morfologico. Bisogncn\ guardare per 1>0tere avere libertà o giustezza di sintesi ogni cosa attrnverso il prismn della natura uni,ersnle. fnfutti l'o86Crvazione oggettiva doi fatti della vita nnimale ed umana ci serve di 1>reziosa guidn. Noi ci aooorgiamo della tmperio· rill\ biologica di una specie se que• sta riesce, ~ella millenaria lotto per ln sun C8il5tcuza, a sopravvivere rispetto a quelle altre specie che si oppongono olla sua vita e s,•ilupf)O. A pro()OSilo di quest'ultimo devesi aggiungere che le c11ratteristiche morfologiche sostanziali dello sta• to di svilup1>0 di una specie ci documentano, in modo incontroverli· bile, sia delle lotte che la specie hn sostenuto e che ò riuscita a superare o no, sia del suo modo. più o meno positivo, più o meno negativo.. di reagire alle fon.e avverse, cli udtttfnrsi agli stimoli tORSiei e ne• miei. di com}>en.sare alle offese (le· sioni, traumi) subite <.-onnuovi im· vict,!hi di energie rimnste sino ttl momento dell'urgente bisogno n son· ne<.-chinN!ucllu profoaditù delln w· stanza ,·itnle. Mn Cl occori;inmo altresi dclln 1m1>eriorità ti.i unn SJ)ecie. rispNtt,•u• mente ad nitre eom::orrenti. unulizzundo le bue mouifc5tnzioni semplici o complesse. Queste ultime Jl0880DO condnne. ,eJ,Cuendo il metodo compnrnth·o, u sintesi 1>iit larghe. I.o manifestazioni s1>ecirlcbc t)OS· bOno essere sintomo riconoscitiYo di unft sur>erÌtH li:\ o di unu inferiorità della specie. Vi banno manifestazioni. come per escm1,io In diminuita recondH1ì (fecondabilih\) naturale, le quoli denotano uno slittnmento Yerso In flDP. ~rft si osservtrno mnnif('Stazioni cnpaci di distinJ;tuere, t;e<.-ondo unn gernrchin di ,·nlori biologici e ~eDEGLI AX condo uun b-(."U)u ue,.:nth·o~positiYn (neg1\zio11c--arrcrmuzione)• il cui primo gradino è ltt morte ed il ~rudino più alto la vita. uu insieme di sl)C'· cic dn un altro J>er In loro vitalità e capacità di nUermazione (nl'I cu~ dell'uomo: egemonia. su1>re1m1ziu) ed. n11"invcrso, J>er In loro inferio• re vitalità ed arrcrmatività. ris1)('t· to n c1uelle hiologicomente supe riori. Però bisogun andare adn~io. Se no finiremo con il <.-onsidernre I bnt terii superiori biolof,Zicnmentc nll'uomo. L0 introduzione dell'elemcuto: coiscic1n..n(doti 1>8ichichecoscienti btO logicamente superiori in 11uanto 1>ermettono un più alto dominio .- controllo suH'nmbiente. risk'O e \·italc circostante, quasi sempre nv• verli<.I) nello. scala dei vnlori bioloJ;ici conliente di grndunre ln superiorità od inferioritil di unn specie, o di un gruppo di es.11e, tenendo con• lo. oltre che degli elementi morfori• Un glonH dlsc:-.,olo di ltoft • li sua Mbtle rud,e

RAZZIALE siologici, anché di fattori 11iì1 eom1>lessi quali sono quelli <.-oncerneuti In vitu emoÙvn. ltt co&cieuzu e le fori.e dello spirito e delrintellettua lità. nelle quali anche si risolve lu superiorih\ od inforioritù sostanziale e semntica. Non avendosi unu grndua1ione discordante tra \'nlorl morfofisiologici e valori 1>sieointellettivi. nnehe se in base ud esami su1:>erficiali ciò talvolta J>Ot;61l S('m• brare. t;no Mlato tli eoscicn,m e di erno.. lìvità determinato può nell'uo1l10, O· ve domini il grup1>0 razziale cui esso si RJ)puttiene. condurre ad arrermuzioni b1olog1che superiori S" es~o , is1>000hiu doti 8JlCCifichè, 6'!i'Ondo In gcrnrchin dei valori hiolol,!:i f nltamente J)()Sitivi, mentre se e~ ri• ~peccbin doti debolmente ne~otive od n.ddirilturn negative 1mò invece s1,ingcre il grup1,o rat.ziale Il rimu• nere in sott'ordiue ed u liOJ)JlOrtarf' l'cgl'monin d'un grup1>0. dal )lunto di vitJtH suesf)QStO. relntivoment(' su· su1leriorP. ).L\, studiando e considerando In storiu dell'uomo e la vita degli es· seri viveuti iu ram)Orto al loro am· biente. così eome l'evoluzioue J>ll· loontologictt di questi ultimi. senu1 1>erdere mai di vistn le idee realistiche suggerite da11n nnturo stessn, ci ac:t•Or~iamo che molte volte. per un comple880 di circostanze eccezionalmente ravorovoli ad una s1>eeie uut.· guri più debole e sfovorevoli in (' stremo grado ad un'altra di mug- ~ior valore biologico intrinseco, ne· cude che momentaneamente si veri· richi il predominio biologico di specie inferiori su specie superiori ehf' tnlvoltp 1)CrÒ riniscono con lo estin guersi nou per motivi intrinseci ma per 1,rofonde ra~ioni ambientali. Ln momentaneitlt del ratto. ri· guRrclo all'uomo, ove accada, è documeutabile nello improvviso rifio· riro di un 1>01>0l0SOJ)ilo e del suo immediato 11redominio Mn di un alUn •Ilo cll9l'l.l. ,lo • SpHlt) nell• l'lebbl• cli Loncfr• tro che ha ,,rorittuto dl'I suo letor· go ver occu11are un J)()Stoche le sue rloti biologiche non gli eoni;entivan,,. C'iè• anche avviene nelle specit• unin.rnli. seppure in prOJ)()rzioni ('ti in rnodi formalmente diversi. .i\ proposito di doti biolùgiclw uomplcs.tre sono da tenersi. e uell'uomv e negli unimnli. in ohft eonsi• derozioue quelle che presiedono e<l Ol.'1:0lllJ>Rgnnnola cn1>ncitiì orgnniz· 1.ath·n e i;ocinlc. 1nesup1x».1to dcli,• possibilitit rea1i di dominio e di eon• trollo sull'ambiente fisico e su quello costituito delle s1,ccio concorrenti. .\. Questo $i a,zgiunga la mag· giure o minore ea1>ncitit di utiliz.zn· zinne dell·nmbi('nt~ circostante. de-- a:li nlimenti (' di o,zni altrn cosa ,·u· lido od essere druttota per l'incr~ n1('11to di uu grupJ)O rnz.z.inlc. ComE' nellr. s1:K'<:ie nnimnli eo1oi ucll'uomo riscontri'l.mo: rorgnniz· znzione i-oeiale e l'indivirlualismo. la 11rimn è. secondo <1unnto dimostra un lun,zo e88me coiiipiuto in sede biologico, il sintomo di una capncit..ì s)}ttifico 1>uperiore. Infatti essa produce erretti globali di una im· oortunzu notevole e permette. negli unimali, l'ill\·entivitH. la costrutti- ,,itit. il lavoro sociale. Je cousuetu· dini ri~ e quelli.' rluttunnti. Xel· rnomo <.on,liziontt lo esistere e lo s,·iluppnrsi "eiclico delle civiltà. Doti biologich~ inforiori, secondo i 1,rincipii cui ci inrOrmiamo, per• mettono solo uu'nttivitit individunlisticu (qunsi tutti i predatori ap· pnrtengono a t1uesto tiJlO: esempio lo f.•111alGJD. oti biologiche. semplici o C('llfll)lei;.i,e, su1wriori condizionano l"nlth•iti, or~nuizwtivil, l'rntelli· gcu:!.ft S()('mle e lo sviluppo del lavorr. OOllllllH" a comune vuntnggio. cioè ti11i reali di • civilti, u parti• rf' dnllu formica all'uomo. Ma 1,oichl:-l'uomo rHù in S(' In sto• rin delle specie animali. eosl è ne• cadulo cht' esso. nel corso dellu pro• 1>riu evoluzione, dogli iniz.i del Qunternnrio sino ullu e1>00a 1>roto-- "torien e storica. è passato dr111'in divid11alisuno tipico dei Prilllan al societarismo costruttivo e civili1,1,atoro dell'lwmo lobcr. Ora l'individualismo nell'uomo. considernto dal 1nmto di vista f'·

M:lusivamentc biologico, può essere od un segno di barbarie od un ise· guo di dominanza regressiva di geni atavici o pur anche la misura oltre In quale una datn etnia non <' cnl}tlce dì e\·olversi oltre cd il cui tipo di e civiltlt ~ non può giungere nd oltrcpa8$urc il limiti' di unn mcrn nssociaziouc bruta di individuulismi singoli. Tutti e_.tro questi elementi si riscontrano ocl gru1>p0 delle etnie nuglo•&\SSOr;ii le quali cumulano e [OJ:i· silizzuno in S<'. 1>er poi esultarli al pnrossismo. alcuni difetti biologici della voriank roz:tialo tentone dn cui discendono e che gli attuuli. ger• manici. i;1,ecic in 8eguito alln spinln hordico-arin che dai ceppi stanziati nella J)enisoln scandinava sin dal '500 n. C. e ncllu Prussia orientnlt• 1>rove11ivn, con numerosi reaJ,fcnti di ordine linguistico e trudizionule. sono riusciti nd eliminnro e-d n 1)0rre sotto unn ferrea disciplina. chl' doti biologi('hf' superiori (! div(!r8(!. srluzi1rnti dnlln fisioloici1, nlln s1>iritunlità. hanno Sl\puto fnr dominar<'. Xe,z1i un1ì!'.IO~s1u;sonli'individunli• smo ed il prCRnpJlORto nntropolop:j('o I 1oldall lngle1I JJ e1ercltHO • udere dal (Haiti di legno Mon 6 il re d'lnghllleru1, ma un (erh11onlere, l"(arl(ato di (Oftlrollare 11dlu .. eho della (nel M)lllll l'Ollll' nell11 ,,~iel1t•I in Oj(llÌ mnnifo~tnzi01w ~mplin· o <-omples.:,a, l' cnrnt{('rt.' fonclnmeutn I(' cd ('&elusivo. Questo fonomeno :;i (' 1111dnto, p('r una $Orla di J!i1!u111ismo enr:1ttero loJ.tico, omplinudo ~ino n fnvorirt• in einscuno In formuzionp di unu 1wrsoualilù iJ)(lrtroficu. On <1ue.t;ln i1){'rtrofiu. forse uni('il sah·o cht• iu cu),,i stn•ttnmeute indi vidunli eln~ifi(·;1)i d:ll ,,unto di ,·i· 1 stn nenrolol!ic-o L' J)~icbintri<'o, i• m1fo uun nb-norm(' vnlutnziom• d1•l 1'10 <' ,1uindi J>ùi del 1>01)010 m1J,tlo ws...onl' il q1wle l· riuM."ito tnh-oltc1. rnc-dinntt• l'infhtC'nz:1 dcllu pro))rin llnomnlin hiolol(icamentc in(('riori stica e so~~('tli\•nmentc MIJ){'riori 'l:tien, u sugJ!c-stiouarc- altri J)()J)Oli non imli\·idunlisti dal punto di vi Rtu Nno-rnzzinlC' ed o farli corwinti della 1m1>erioriti1 J\?llu etniu unJ!]O-.i,tlS&OllC. DnrHtn<' gli lHtJ,!'.IO•Sll&.Oleli. loru rnmificnzioni piit o meno mcticcie. si cre,tuno ~ul)l'riori: 1) 1.ert.'hè le loro doti bioloi,::icht• inferiori uv(.ndoli formnti nlln r,,. ~ indh·iduulisticn e di ussocinziouC' contingente di &ingoli individuali· ~mi. hanno favorito l'ingiguntim<'n· tu, 8illo ollo stndio di ucJ{ntivitù bioloi,::ica. delln loro persona; 2) rK'rcht' In mnncnn1.n in loro di un vero sentimento M>Cinlc (in teso come mutun limitazione delh• individ110IW1 t>er un rinc nnturnle) avendo im11C()ito la forrnnzione di un organismo n stato. hn favorito l'ecc('SSivo s,·ilu1>po deJ,fli individui n detrimento della validità cli unn quulsinsi orgunizz{lziono cn1>nce di combntterc le organizzazioni umun(' non individunlistiche concorrenti. mentre ad uu tculJ>O determinava 111 ciascuno un , COlllJ)lex• qunlc l'it verifica talvolta in esseri dericienti cd in sµecie nnin1t1li predatrici: 3) perch~ Jn loro superioritù formule discende da una infedoritìi SO&tanz..inle. Oli nnglo-sassoui inoltre sono stn· ti t.-onsidcruti dtl taluni autori come un por>olo SUJ)Criore, depositario pel" altro di un ti;>0 di e civi1U1.• s11J)Criorc· J) 1,>erIn suggestione csercitatn storicamente dul loro ti1K> dt 1K?r• iwnnliH, anzi descritto e rler rostcnsivn orpellnlurn di potenza, eurntte· risticn n tutti t.-oloro che muncnno de-i 1Hlteri biologici sostnnzinli ni qunli dehhono riferirsi per snh•nnji

(iu alcuni insetti pri,·i di difose bi ba una truccatura un\urale urrifi• ca In quale non corrispondo n 1>0teti di offeSI\ renli: esempio Aehe· rontin Atropos, Pnvouin. Oculru• pe, ete.); 2) per l'imborbarimento ebo hanno esercitato sotto l'aspetto del· r~nomicieo10 (e di abitudini e· iltranoo nlJc etnie O\'C queste veni- \'&DO introdotte fonAtameutc od cletth•amente 1>er sua:((e&tioue) pre1i,0 i 1>0ooli (ctoi~ r11zze. soltora.ue) sui quali si ~ ollurgutn la loro in· fluell.UI. JI cnpo\'Olgimenlo dei vt1lorà biologici e '" 80Slituzione ad essi di valori convenzionali. tru cui <1uello nureo. con il crollo dellu nobiltà tipicamente uriana dell'Eroe disdegnoso di ri~heue eome il mistico orient.Ale. buono sel(ntUo i codini.' piuttoi;to larghi, dell'imbnrbnri• mento di origine 11n.clo-enssone de termimrndo ud un tempo J)r'NìJO quei po1>0li 80ggetli all'inrlus,)O Rn· d1e indil"\'tlo delle C"OUt'Czionidi vita foudnmenlRli HJ(li a.n.clo·IJ.HAAOni Colloqui lntlMI d•I wecchlo LCHd unH wltoi-olutu:10He dd 1;,u11ri "" lori e ,·irti,, ebe J)Oi d; fotto riimllaYRUO 1m1.>eriori biolo1•i• i-m('nl«:- ed um1111ii1ticamente pnrl1111do. t~d unu so1Jr(1t·alutaziouc dei vulori messi in ,·etriua dall'etnia anglo-M\850ne ntlraveno lft tJualo nnsce\fa un oon· cetto di su1wrioritA dep:l'iuglesi che non trovava 1t0i riscontro in sede naturalistica, rt-ale e spirihH'1c: 3) JK'r la sehia~z.u1z.ione di ordine finanziario. da tutto il r,rece dente comJ)leAAO nosc.cnte, e 1,cr cui popoli liberi e rozze biolo.cieumentc> superiori venivano immagliatc nel• Jn i1~rtrofica )lSiOCiazione di individualismi analo-Mssoni, diA8<'mi unti in tutto il mondo n 1:K'rvcrtirc le doti profonde delle rnzw (' ud uti• liUBre, eon meni materiali. <1ucsto pen·ertimento Sl'COndo prrnc1pu eiec1tmente individualistici. Mu l"ioferiorit/ì delle dirnuuu.io ni rnuiuli aol(lo-sa880ni ris1,ctto alle ahre diramar.ioni germaniche e ri11>etto al eomples&o biologico del• h1 rttu.tt nordìoo-ttria ed nrio-medi• lerraoea ~ un fatto dimo,;trnbih• eon dnti 11Cieotifiei. fiò che ,uh.• nel terreuo etno-rn ziale ed in riguardo al oomportu mt•nlo de~li individui risJ>Cllo nl l'ortcanismo eociale. il quale non t' 1:>ergli nn,tlo-&assoni un organismo uel senso nftturalistiro e bioloa:ieo tll'll'es1)ressiooe. \'alo nache nel ter reuo antro1.Kllogico immediatumeote sottostunte e ci<K' nell'organiu.a• aione fisica e nella t-aratlerologia J>6icbiea che nel tipo IUtf(lo-saNOne Mlno orientate verso un regime biologico di eou80éiazione e non di simbiOBi. Ciò che ~ rwvereo ed una forte ea 1,neità di 01>1Mlrtosociale ed alle leauci biolo.ciehc genernli le Qunli tc-udouo n rn,cgiuo.i:ere l'indi\'iduo speeie e l'iudividuo-razu ma Don rindividuo • ~. distaecato dal eom 1>lesso biotico cdi appartiene ed i11ca1>uce di limitarsi e s1,ecinlizzuni diventando uo simbio,nte n servi1io dell'iru.ieme. (C'OnUmu,)

Un lf'.tor.- ci rhif'dt" d1iarimC'nli :-ulla · parie a, ula da~li t"hrei nt"llt- arti. ndle ~ienLe t' ndle lf'llt'rt' in Italia dalle ori~ini all'alba <lei Set1t'('en10. l\oi ri~po11diamo con 1,iact•re. pt>rchè aue...;to particolar(' 1)('• riodo dt>ll'aui,ità intellettuale ehraica i- tlel lutto iJilnOral('I. " a ragione; la loro partttipa xiont' in que,,..t~ campo. topttie per lt> lr11rre t· J,. arti, è ,.lata irri..ori.a. an.1:i null•. Popolo Ji mercanti ptr ,tn• tonoma,iJ. s:li ebrei ~ho In ,w,axion" dell'artt- e d('lla IN. 1ua111ra. mancando cli fanl:1· •ia. ~u,to. µeuero--itii: ma ..(). vrallutlo di una qual,.i.:1-j tra di:donf'. Quanto allr ,oc-ii-1111· mrdiehe mt•no indt"cOro,11, -.eh l'l'llf' tli 1111 rilit-\O in,i~niri unir. f' la 1,arlt"c-'.1,axiont- ,le ~li tl,rti. E ,j ,pie1i::, 1>t-rrhè: m·i ttmpi fu t ui la mediriua t'Ta o~~cllo di "prrno. e uu:1 mezza ,tre~onena. offri,a po;o...-.ibilitàdi J!Uacla~ni fa,olo ,i. l'er doc11m1•nta1<q-11t:,t'.11ii· , ilà rhraiea nellf' lettert'. nelle Jrli e ndle ,dtnze anin~w rt1no ,,ue"'IC' noie prinripal nM'nle dalla e S1oria della lrllt"ra1ur11i taliana> drl Tirahc, ,dii. '" dallr e Vile• de-I \'11- ,ari. \nzi1u110. rari:i..,imi ~no xli tlirei li:uerali ,. c;crinori u•i ott'("Oli chf' ci .. iam" propotiti ,li .. ,udian•. eo... 1orn pt""r lo viù "i df'dil·ano a 01,ere di rompìlaiione. Un Da\id dc Pomi". pt"r t~mpio, traduc(" re f..cclellia.. te • in italiauo. Krhl' qualche 1r&ttalello e fa un diziouano ebraico-latinoilal:ano. i;tampalo a VC"m~zia nel 1587, Un Abramo llalm~. uato a Lta:e, nel 1523 pubbli. ca a Vrnt>zia una Grammatica chraica. e lradutt Averroè. Un Ua\idt: d"A:.colj ,-criu• imtte un"Apolottia degli ehtti in lin- ~ua latina (Strashur,;o 1559). Ciò che è -,traordinario. il Tirabo-chi nt-lla ~ua monulllt"ntalc e Storia• ricorda dut' pot:li t"hrei. E<'t'O lt i~piruio1.ioui voeticht" di (fUe,to Leon(' "' di Salomon U~ut>. \lentre 1.fflne leui il Tiral)()O,Chi al• trilmi-.t·(' 1111che i e Dialoghi d'amore> ,tampati nel 15111. (-ompone una e Dru,.illa fa. ,ola lra~ica pa ..t.oralt" •; Salomon ha una canzont> ~ul1"« Opf'ra ,lei :-t'i :,dornì >. cht' fini .. ce cpn 1111a lode 3) cardinale Carlo Borromt"O. Qnf"'<lla poe"'ia .,i lro,a nt>lla e Raccolta di rime> ~1ampa111 a Gt·• 110,a nel 1~7:\. "iel camvo <l.('ientifico il concorM> ebraico ~embra ,-ia "'lato Mf'ltO infelitt. ma non rf'rlo di. Qt1t1lche ìm1•or1an1:11. Pil'r ei!t'mpio. un Vitale Alati• ni fu medico del papa Giulio fil. Il fratello di \'ilale. 'loisè. 1radui1~f' alcunf' opere di Galeno e di Temistio. L"ebreo, t;po Dulcamara. ricorre !p~ nelle 110,.lre no- ,ellr. come abbi•mo , islO nel Sacchcni. J.",-breo coll,.. ,ue qualità taumalurgiche in alcune dtllC" no~HC" città acqui- ~la diritti; la. cOn~sione dei quali rhela in ogni modo lo ,iato di ~parai.ione e cli confino :11 cni erano 1e11uti gli t-brej in quei 1empi, Co~i nd l:l.!>1. COmp lep:giamo in una e Cronaca • a Peru,i:ia ci "-0110 due e ebrf'i e medici>. ma- ~tro \lusello " Gandino i qu(l.li ~r dN;re10 ~ono autori1za1i a risiedere lillf'ramtn• lf' in cillà ,-(i ("of'rcilan i I~ profe,...,ione di mNfici. per aHanlap:giarnc la poJtofazionf' ,1e~~a: t' 1>erciò:;.Onoe-enti da 1a1-~ ~pttiali. ma non da quelle che colpi-,cono lullì i cittadini. indi•tintamf'ntf', lina 1ipica figura di ebreo ciarlatano della 'l"if'nza e ,,e parliamo perdit' co,1i1ui,(_~ la ma~ima iHO\;J dala da:=:li f'l)Tf'i nelle sc•en1.t'. è un certo Alcamo Colorno da ,1an10,a. al qualt> il Garzoni ..cri .. ..e una le11cra di elogio, prt'mt~ ~a alla sua e Piazza Lnhtr• !-aie•· già da noi citata a pro~ilo del me,h:re tlell'ebreo in 1talia nel Cinnue• cento. 11 Garzoni elo,:ia .\hra• mo per au•r aHer,ato la (i- !ionomia e la ch:romam:ia iu ,ari ~critli. Co..ì il nostro Abramo è anche Krillott. Pc-r finire col Garxoni. nella :-ua -..P a-zia• t-gli cila altri due el,rei: un U'One che ha tro,a10 un nuo,o t1trumenl0 prr o,- ,f"nare i pianeti: e un \lira· mi du· J,a Krilto nn 1rn1tato d.-1::I;..!~'-i. Ahhiamo \ i--to pOt'li lt"tti-• rati :.cienziati Dulcamara f'· hrt"i: "111ti quanli ~i ~0110 '""" gnalati in questi rami. llc-11 poH!ra cosa. Co-1oro ,,on tutti di le,atura hHs.a e ba,si~i- ~ cli ,alore in,ifrnificantr e nullo. Peg~io che anda•r di r1011e.parlare dell'arte e de.(li ebrei in ,,ut',.li ,,,ecoli. Chi to('()r• re le forhiti~imt e Vite • dt"l \'a,.ari è rari,1~imo clic incon• lri 11nehrt'O. ~ia !)lire ,,olo ac· cenna10 di nome. Co!!!'IOro, ~e-i o sellf'. "0no appena degli urigiani. U11Simor. l\1emmi. s-rnza dubbio il più rappresentati,o degli ebrei. è il pitlort' che ca• oitando ad A\ignonp Pbbe !"onore cli fare un ritraUo di Laura. lodato dal Pt-trarca in un '1nn,-uo. Inoltre gli ebrti hanno da· lo u11 architt-110. cerio Simonp , i~..;uto ai tempi del Poi• laìuolo. Da c1ue-<li 11.ccenni r~ulta e,ide111e eh,- 21: ("hrf'i in qur •li •t-coli non -,entirouo m11i prol,lemi d'arlt-. di r,en,iero t' di ~ienza. Quando que~te m pt-riori atti\ ità dello ~pirilo. 1•~endo dal ri~tri"tto ~rchio dt>i ~randi inixiati ,..j 1>ropalarono e :!-i diffu.!'t'ro npl popolo determinundont il 1enore di , ita. formandone la menlalitir e il içll&IO. in una parola en lrando com'" oarte atti,a e primordiale nella ,.ita !>l~a italiana allora. e ciot' nri tt"mpi modtmi. idi ebrei tentarono le arti e le ~ienze. riu- ,cendo a ~iudizio uni\Cr~ale dei bluff~ti colOMali. Ed è casi pro,ato ancora. che fin tanto che la società si è man· tenuta !U ha"'i clas,ich,-. rifacendo!!i ad un mondo cla<tSÌ('O l'ebreo ru etername.nle f'SC 1u~o da ogni forma di \·ira t•i, ile. ENCOLPIUS

CONFLITTO DI RAZZ E molto interessante confrontare dol punto di vist::i razziale i due gruppi di. popoli che stanno di fronte nell'immane conflitto che ora sconvol~ ge gfi oceom e i conhnenh lnoominciando dai nostri nemici, noi dobbiamo innanzHutto esaminare gli anglosassom, che con tanto ocoorument9 si adopen:mo per ann1ch1lire la vecchia Europ:::z_All'origine degli anglosassoni slava senza dubbio una forte base nordica Questo elemento nordico spiega la passato grandezza dell'Inghilterra e m parte lo ragione dei suoi successi Mar; mano però chè il popolo inglese s, è diffuso sulla Terra. il suo carattere razziale è andato profondamente muA dellu1: un sold•lo IO• vletlco; un d11ese; un i•- p,auuculo ln9ltse • un·•· dd• 11tella amerluna; un lndl9eno au1trallat10; n••·••l•nd••• tondo Oro gli statunitensi, che sono gli eredi degli lngles:. ben poco hanno di comune con quelli, che per un lungo penod.o costituirono una ferzo positiva per l'Europa Il J:X)polo inglese poi, restato in Gran Bretagna. dà segni indubbi di decadenza e di invecchiamento Il popolo statunitense, invece, che lo sta sostituendo. non merita nemmeno il nome di popolo. Gli statunitensi sono un amalgama di tutte le rozze e di tutti i popoli della Terra, e in essi l'elemento nordico è divenuto sempre più san- !SO. Dal punto di V1sta spirituale poi gli statunitensi seno completamente giudaizzati. Senza dubbio, nelle campagne degli Stati Uniti vive ancoro l'elemento sano, vivono i discendenti dei piorueri che hanno conquistato il continente, ma queslo elemento conlo ben poco, soverchiato com'è dai giudei e dm plutocrati deUe grandi città Orma, possiamo dire che è impossibile scindere la civiltà giudaico da quella statunitense. Questo per parlare solo dell'aspetto strettamente rauiale del problema. Che se poi dovessimo esaminare dal punto d1 vista sociale gh statunitensi, dovremmr• subito ricordare come tra di essi, piil che tra gli altri popoli, abbondino gli elementi asociali e criminali. Degli altri anglosassoni, che combattono con lro di noi, possiamo aggiungere solo questo: che anche tra di essi gh elementi ossociat1 abbondano e che A 1lnht,a: vn Italiano; una popolana 91-pponue: un 9ruppo di Nr1nal tM•· schl; UMI ,ag•n• rofllena; CMlladlHlla fkllan• dHa

il loro spirito è nettamente giudaico. Gli italiani hanno imparato a conoscere a loro spese quello che valgono ad esempio, gli australiani, veri discendenti di deportati e di prostitute. autori di brutture di ogni genere contro i nostri inermi coloni. Era facilmente immaginabile che gli statunitensi oves.rero finito coll'impor. re il loro dominic sullo maggior par· te dei popoli della cosiddetta America Latina. Da molto tempo questo Rivista ha illustrate ai suoi lettori come ben pochi termini siano stati usati cosi o torlo come il termine di « latino •. In realtà i popoli dell'America Latina sono nella maggior parte dei popoli di meticci di negri e di indiani, che di latino hanno solo la lingua e lo cultura. Se avessero avuto di latino anche il sangue, si sarebbero comportati con maggiore dignità, come è pro. voto dal fatto che i soli popoli che in America presentano una notevole resistenza agli Stati Uniti sono l'argentino e il cileno, costituiti entrambi essenzialmente da elementi di razza bianca. Anche l'immenso Brasile, ricco di ogm ticcheua, ha aoceltato supinamente i voleri degli anglosassoni. perché la masso di negroidi, da cui è costituito, non ha saputo concepire altra forma di lotta che quello di piegare la schiena al più forte senza resistenza, come fanno gli schiavi. Se passiamo ad esaminare l'altro nostro grande nemico, il russo, vediamo che sotto questo nome sono i mon. goli dell'Asia che si nascondono. I russi slessi, come hanno dimostrato molti antropologi, hanno circo l'olt:mto per cento di sangue asiatico. Ma i russi sono appena una parte della popolazione delrU.R.S.S.: il resto è costituita da asiatici veri e propri. Tonto .91i anglosassoni quindi, qucmto i russi, non possono essere considero1i dei popoli europei e di civiltà europea. Questo spiega in gran parte perchà si siano messi di accordo fra loro genti lanto diverse e regimi cosl differenti. L'EuroJXJ tuttavia continua sempre o dominare con la sua civiltà il mondo e questo non puè essere ammesso da chi vuole farlo ripiombare nella più oscura delle barbarie. Esiste poi un cemento fortissimo, per quanto sot. Mentre I phMouali b1grasu,no, • Londra Il popolo - ,n.lgrado I molti progetti lenrldg• - la la faMe, fcco vna lunlgliolll che non deve nuolare neu ebbondHH tile e nascosto, che unisce IU.R.S S agli Stati Umti. Questo cemento è da to dall'ebraismo internazionale. fermiamoci ora un po' a esaminare la Francia dal punto di vista razziale Gli avvenimenti degli ultimi tempi ci hanno sinceramente addolorati. Per quanto, come razzisti, f06S1moconvinti della decadenza. della Francia e per quanto, come italiani, avessimo sem pre messo ccme presupposto. di ogn; ragionamento che riguardasse lo Francio, la rivendioozione delle nostre naturali aspirazioni, non ci saremmo mai immaginali che un popolo europeo fosse giunto o un simile grado di senescenza. Quando noi, alcuni anni or sono, abbiamo scritto degli orticoli abbastanza chiari sullo Froncio, mettendo. ne in evidenza la grave decadenza razziale, ben pochi in Italia ci hanno creduto. Troppi erano ancora quelli che si sentivano spiritualmente gli ere di della Rivoluzione francese. Gli OV· venimenti ci hanno però dato ragione e hanno dimostrato come i francofili fossero legati ad un mondo ormai traballante o destinato o sparire alla primo tempesto. Se passiamo ad esaminare gli atton meno importanti del grande dramma internazionale dei nostri giOmi. vedia. mo che anche per essi volgono le nostre considerazioni rozzi.ali. Cosi i pobcchi, che molti credono di conosce• re sollo un aspetto tanto romantico, non meritano tutta la ccmpassione perchà sono in gran parte i veri ar• tetici del loro triste destino Chi è stato in Polonia e conosce quanto selvaggio mongolismo si nasconda sotto una semplice vernice Ji civiltà, non puè che essere grato alla Germania per l'opera che sta compiendo in questa parte dell'Europa E lo stesso sl potrebbe dire per lo Jugoslavia e per altri paesi. che uno lolle politica ho buttato allo sbaraglio per l'interesse degli ebrei e della plutocrazia internazionale. Di fronte o questi nooLri. nemici'. 01. quali b~na aggiungere i 1oro numerosi satelliti, degni servitori di tani! padrpni, stanno i popoli uniti dal Patte Tripartito. Italia e Germanio in Europa e Giop. pone in Asia costituiscono come dei fari luminosi di bellezza e di eroisrnc, intorno ai quali si sono unite le razze sane e forti. Limitandoci in questo articolo allo sola Europa, vediamo come la guerra che combattiamo sia primo di tutto una guerra per la difesa della razza. Nel corso della storia non sono.

:nan<XJte le guerr~ che hanno avuto questo carattere. Cosi la guerra ua Roma e Cartagine, quella della Spagna contro i Mon, quella di Venezia contro i Turchi, e<:c. ecc Mai però questo carattere r:nzialc della guerra e stato cosl manifesto come ai nostri giorni. Oggi la dileSO dell'Europa è veramente una difesa della razza, :nteso nel senso più bello dello parola Da un:1 parte 9h bolscevichi che premono con le forze della Tatario rinnovata, dall"oltro· gli anglosassoni, che scatenano contro di noi l.:1 leccio dt tutti i continenti. Pare quasi che il demonio voglia distruggere per sempre J'f. dea del bene e del bello da questo Terra. Ha !"Europa veramente compreso la gravità dell'ora che sta vìven. do? In parie sl. I popoli dell'Asse, in primo luogo, e poi gli eroici finlandesi e i romeni. estreme avanguardie contro i bolscevichi, e poi gli altri popoli europei che hanno inviato al fronte i loro figli. Di fronte però o questi popoli, che dimostrano di avere compreso cosl bene lo realtà, non mancano quelli che non hanno ancora chiarito la loro posizione e che continucino a cullarsi in uno peccaminosa ne1,1trohtà Ma se noi poss1amo ora dall'esame dei popoli a quello degli individui, vediamo come lo situa21one in Europa sia molto più complessa E' inutile, difatti, nascondere come in tutta l'Europa, anche nei paesi dell'Asse, esista. no ancoro numerosi individui che non hanno compreso le rdgioni dello guer. ra che combottiomn. Questi md1v1dui devono ~ere cons1dero11in qualsiasi case come dei tra· ditort della razzo e come dei nemici dell'Europa, e si trotta d1 nemici inter. ni, più pencolasi ancora dei nemici esterni. Quondo, quattro anni ·or sono, que• sto Rivisto iniziò in Italia lo santa battaglio per lo difeso della razza, ben pochi compresero la portata di questa campagna. Perchè si dovevano perse. guitare i poveri ebrei. cosl bene assimilati in Italia? Perchè bisognava par. lare di sangue e di razza, quando era cosi comodo parlare di stirpe e di spi• rito? Perchè inhne bisognava fare di• ventare razzisti gli italiani. quando tutto il mondo s1 andava avviando, sorridente e incosciente, verso un democratico universalismo? Noi razzisti siamo stati cosl, volta a volto, considerati come degli individui violenti, ignoranti, b.:arbari. asserv11t OJ. tedeschi. indegni di vivere tra persone ci.vili, quasi degh uomini delle oo.veMe. Gli sc1enzialj più in vista hanno deriso le nostre alfermaziom e ci hanno accusato dì avere pro• stituito la scienza allo ix>litica. A molli uomir.i ix>litici invece il nostro scien. lismo non è andato a genio. E cosl. ci siamo trovati Ira due compi di incom• prensione, e la nostra azione è stato ostacolata sempre in ogni modo. Questa R~vista ha però continuato a tirare diritto. senza oscillaziom d1 destra e- d1 sinistra E noi stessi. malgrado che la "1.0Slra voce fosse, molto spesso, simile a quello di chi onàovo predicando al deserto, non Cl siamo stancati d1 esortare oJ razzismo i nostri lettori, illustrando in tutti i modi i vari aspetti del problema razziale e la sua importanza pratica. Malgrado le avversità, abbiamo proseguito per la nostra strada, convinti che solo quella fosse la strada buona. In questi momenti la nostra fede si è sempre di pi.ò ingigantito. Noi vediamo ora questa difesa dell'EuroJXI, come abbiamo sempre vi• sto la difesa della rozza. Gli italiani, diventando sempre piò razzisti, possono essere certi di contribuire sempre di piò a questo difesa. Noi siamo sicuri che in un prossimo avvenire il fatto di possedere o meno una salda coscienza di razw avrà ancoro maggiore importanza che no.n oggi, per la vita dei popol;. Di fronte olio spettacolo lacrimevole dei francesi, che, per non essere stati razzisti, si sono fatti portare daglÌ ebrei alla guerra.. e, cumuland~ errori su errori, si sono fatti distruggere l'impero coloniale e occupare b metropoli, noi italiani dobbiamo se• riomente riflettere. In questo momento bisogno che noi sentiamo di essere uniti ai nostri fratelli di razza da qualche cosa d1 più che non sia la lingua o la cui turo. ln questo moinento bisogna on· che sentire che l'Italia, protesa come un ponte verso I' AInca e l'Asia, costituisce l'estremo boluardo dell'Europa. Bisogno poi fare gronde attenzione agli imbecilli e ai traditori. E poichè giudeofilo e anglofilo sono smonim1, e non esistono amici degli ebrei che non sianc anche amici degli inglesi e viceversa, bisogna ricordare m ogni momento che l'essere razzisti è il più sicuro mezzo per combattere nel fronte interno e contribuire cosi alla vit• torio. Vittorio necessario per noi e per lutti i popoli déll'Europo, se non vo• gliamo adattarci all'ideo di essere annichiliti o ridotti nelle condizioni di schiavi degli ebrei e degli anglosas• soni. GUIDO LANDRA Il

L "azione che fla ~,ol• gendo il .!ionismo in rapporto agli &,,iluppi ddla conflagrazione mondiale. ~mhra ~re giun• ta • uno dei suoi punii di piena maluru:ione. Si è ,·isto. in ahro articolo pubblicato di rettnte in qu~ta RiYi!la. qualt- linea sotlemmea di prott-'t'"'-<1ionaehbiano ~e1,1ì10 nelJ"ultimo periodo la pnlitiea e la pror•iamla .. ionista, al duplice intento di ~pin:!1 re alle r;olreme pot<izioni ii:li anll'lgo· ~mj ideologici e -.oriali fra ti.li S1ati e di c~arir-, nel circuito degli ìntere:.si anf(lo- ... ,.__~ni.le conditi.oni più hlonl"e per ~ollttilare h realiz1.azione llei d~idera 1a polilici del i,t:iudai~mo. Si i- , i~to. ~n ff>«'ie. come "ia ,ort 1 e abbia pre,..o con~i~tenza l'irlea della formaiione di una :-f'OOnda le- ~ionf' c-braica: corpo armato cl~tinato ~r il "nOJ\leuto a (i. nalità ~~11:i:ialnwntr rapprt• -.f'ntati,e. ma in--it'ml' m()\f'n• Il' r ,-frumt'nlo fK'-r iuten,.iricart'. 11opra1tutto nell'immediato 1'oma11i. l'o!>t'r& di chra;• ciUJzionc della Pafe,-1111:1. Era agt\Olt jln"\ederl" dw. al clangore propa~a11di,.,1iro da• çui è stato accompa~nalo l'apparirt dt>lla legione, auehlwro rauo i-e,;uito ma•,ifl':>!lazio• ni di portala pitì ,lirfUa. •lll' ., megl:o cliiarirt' la n.1.lura dt'- {fli impegni a:mmti 11:.i go,erni democratici. Que"'I~ m:tni• rl!l'lazionj !li ~lhl Orli H!:rffica• lf': la ttituazionie è ,-c,,za dut.• bio malura f>f'r :e- di1..·hiarazio.. ni "/>f'llacolari. All'i11i1:iati\11 uHicialt di N,-\,\ York si i,0110 collegatt- lf' iniziali\f' ~f'mi-urricialj e uHiciO:.t' dell"organjz. uzio11e sioni,.,ta l' dr·!la rt"t.- ~i•tagogale. dal Nord al Sud America. dalla Hu~i:a al .'.\f,-. dio Orienle. Ci rih,ri:uno alla e ~lf'nne • commco•oraziont t.l1l' i- stata tenut:t i11 quei<ti ftiorni allà Carnteic> Hall llt'\.\· ,orl.:t"""e df'I 25. annher!'ario ddla cOichiaralÌOnt 8:1lfour• per l'a, .. t'1rna:a:io11t dtn,. Palt• i,tin(l a~li thrl'I. Prrp:i.r.11a di lun,r.a mano. con u-1a ,-caltr;1 do::,.atura cli rapp~/ll1111lr- e di inlr-rt,-~i. la manif~tuione ha implicato dtllt' ('ff',,,C tli po,,,itione rl'"'l>On"'ahili ;_ mt11• tre t ~io\ala. a. ....on,l:i,t' taluni amhit>nti e talune c-orrt"nli. ha L1amoro~llmt'lltf lruffrito ,li- ~tni r- amhiiioni. ,ellt"ilà " nolemichr- ml IJldllO ,lella po-- litiç.a. :111ernazi011ale-. La. celd,razione ;. ~1ata prtteduta da un çom·eia:no di rabbini appo~ilomenlr giunti da qua•i tulle le comunità <"O• "liluile nti pae,.j anoora controllali dàlle dt'mOt"r.lzie an· ~lo-...as.."Onj o e ,lle.ilL" •· Suhito dopo. è &J.IP•~ 1o :!ìle$K5tJ?rtlario di Staio Cordell Hull. che ha dato lettura di un m~agJtio pel'Ml11.1le di R~,eh. :Nel ~"'1t,rgio i1i formulano tlo,ti e p.. om~ JH'r lr- oollelliYiti t>hraichl' in "eneralr- e oer ouelle JeJla Pa. latina in ~"ottie. sollolineando i diritti acquisiti '1al 1iudai- ..mo come m&M:1 or,Aniu.ata .. la collaborazione t'he euo a, reltbe offerta alre\oluzione ci, ile ,-d tt:onomica. ella ri• rl1if!""l11 d: ur1 e ulteriori" duro la\oro. ,li ulteriori ~aniriti Le ope1arku1l di leva, a Tel A•I•, pe, la • ~glone ,1on,,1a •· Co•l"i nolo. pi.gno che I g vcr la ta1i....1 1ldlt" tlf'•nocraxit- •· noo~c\eli rhiama l'ehraismo a 1111.a COOJ>l'razionf' inten-.i,a. E. onio cht il \ i~to<,o inltnenlo prt---ide,1zialt \a riferilo anzitutlo ,I rnlrrf ,.,.i immt-diali. quali p0:-.---onu ~tre le tlezioni ..,uppleti,r- alla Camera dt-i Havpr~111a111i. :\la è and1e l'\ idenrc che il me--,a,rgio. nella ,-ua 1ivica intonazione, lt-lldf' a roc<liluir-:i çorne una prt-mt'>'8a per ahri !,\.iluppi. Es..."'O i :,,lalo !>l'r dir così !"avallo dc>i <-'Olpi di &èe· na che :,i i<Oll<i ,.tlctt'duti al COll\egno. o i11 com1e,.sione col corU"e,tno. Condu~• la lel• tura. Cordell Hull lu pronun11ia10 un difCOf1.0. la cuj w- ~lanu può ettMrt' ria .. -.u,11a in oul"!-ta rra:.l': e i\oi dohhi1trno formar,- tlll mondo. i11 eui gli , hrti ~itno libt'ri di J,"Ospera• l'l' in oace e con r.norf" >. L·allu-.iOnf" ha raknlalo lu 1ru1Ja· ren1:a dell"imito. E.('C">infalli ~alire alla tribuna il ~enatore F.lbert Thomu. 01alC.rt" ufficiale. <:'he ha illlutr,,to il ..,j. 1r11ifiçalo df'lla 11id1i:.razione Balfour. ha ra11n 1111 :IC<"ellllO non troppo 11e-in--drif'irnlt-• llll"tt1t•1h"'·rc.lo all1• e\ it·(•ndt > rlw ham10 impedito il 111..1111,• 1•irne1110fii cp1e!l"i.up4"!!no da parie 1lelrln1,?hiherra "· infine. !ia lirntialo la J•po1,o-ta l>l'r fo 11u:1lt"" tra ..,,at 1 111 reallà in,lt"llii la mtmif...-.htliorw: rirono-rimt"nlo divlmna1ico imm{!(l•a11, tl<"lla e Ht>puh!,lica ,-ioniJ11ta Ji Pale•li11a • l' ~ua :.mmi-..!lÌOII" Ira le c'\11.ioni li· nilc>• cht ,.,mducon,, 111111errl'II Conlro il TriJ>artito. Poco vili i.udi. i ;!"iornali riN',e,ano 1101i1.ie ~11-aziona· li dai loro i·orri-pondt-f\li lon- •'ine:ii. Il :\lini-rro dtl Tei,-0ro df'1'1i Sta1i l 'niti. J".-h1NJ ~1orJ:e111hau. d., pii, ~iorr.j a Londra in mi--•ione :1pttialt". a,·e• ,a confid.010 " un grnppo di ~iornali~ti la l'>ll.t pro,.,-ima no• mfoa. j)('f -eeha ,~r~-€,1tale di K~,cll. a. caoo tlel mo\ imtnro ;iìoni,.ta per J,. i·o.,otitu- .,jone dl'llo Stato df Palestina, \lor,e111l1au erà ripa1 lito da Londra i11 aerN'.I. f';aallamentf' ;,. ienmo 1>er f'~tr.> :1 V'" V nrlt 1>dl'o l'rim~ J,.ll'inizio flf-1111 l'f'l~hr1tzione alla Carne- ,.:,. H11JI. Oun<me i ,liscor~i ,,Hiciali ,nr,anQ tenuto contn del c<uo r.11•1>0rll),. ,:.. i s.uoi

..u,,tfllll("IIII: ~11•11q1w la 1111, :-ion(' ,,olla ndl:1 ca1,it"I'" l,ri 1annica a,r,a uu ur•llt'rl" t~I 111110:-ilttirico. le~ato i111inu1. mtnlf' alla ,i .. 0!·11.iont-,-11,mitla t: alla !m•iu di 1-izion.- ilf'~li ~lati l!nih. !::, =<1t11tt'n'4.'nlr. il •ionL-mO fa ormai il JtO"n ~;,"' o. ~u j>f'talr lr o....-1llauonj i111rrnc-. J)f'rf<"zionala la r,,,,. di intt-rft'- rrnte ndle ma,a,iori .:-frrt- ,1.-1111 politica f' Jtlrttunomia. ~o lmla l'intrrH·nto ani\o. t'ing~•o alla ribalta a,, ~l'I(' orlla forma dan,or~a eh,. ,.j ;. ,·i!ta: d<"n~nto 11nch0NP-a dr-I xioco. fllnorr cht. Rlt'Jtlrc cor- ,i .. ponde ai roitumi ,1a1u11i1rn• ...j_ ,:iova a prt'pararf'. nt":i ,uoi modi. cli uhf'rior; ..,ilu1>oi. Dal comple:NO ,lf'll°atJrJJi•• mtnlo 1tmf'rtèallO r dalla •nmma di oltri :,ulici l}Drtico• lumf'nle i,ulicati,i. t: p,ile,ot chf' '" upirHi~i " ,n indi riu:i ~ioni.ti »i ~no in~riti ~.rii indiritti Matu11i1,n•i. Rirorderf'mo i nunwro..i tpiaodi. rttf:nli e reccntiMimi. della collabornionr e dt!ll't conlia1i1à e:braito-ameriuna: una tituiOM jJiù a1>«ifka richiedt la mani(f':-ta.i:ione di Ra- ,nat lfa1ul. in Pale-1i11... dir h.11 prl!'l'Nluto POio d1 qualdM" ,e:orno I.I ttlc-hruionC" <klla Carnt>piiC'Hall e nt'I ror"O ,Id• la (jualr. 1li11u111:ia 1•arrt't'hie N"ntinaia di soldati un t"ricani. il rapo dt'i rabbini di qurlla N.ununiti ha lf'HO aruidpa••· '1tt'nlr il nw,.-.a,1r~io dt:ttato da Hoo~,t'h f.H:' ìl con\"J"O di Ì\f'\\ \ orl, La manifr:-1u;ione ·i è chiu:-,a con cori di c:an:to• ni 1:iud11itht" " aMC"riran~. r con 1°tM'f111.ionf' dt"lil danxa rbraic• MIia • Hatikub • da par1c- di umciali «lutumtf'n,i. Ca~i dt>I ftf'llt"rr ,; rinnmnno di riorno in a:iorno llt'i pa~i ,'d \fa-lio Ori1-ntr, o,·r ,mul~no i pN-4idii arner~- 11i: la 1r-1imonianu (~Ile dirt1ti,e: polit,Chr respo,,~bili ,. rir-ll'orH"ntamt'nto ornu~i C'O• mun{' n(' 1la, ma.~11 militare. ''"" oot1thht' n.~,.,. pj,'1 prtcisa. La • &impatl.11i<kalr • di ouakhr anno fa. la e cordiali• ,à • r 111e ,;,..oon<knxa • r· .-ahate dalla ,trande e-t.amµa drmocratk:a :--0110Jrad:.lan~nte ~ alla e ha1rlla11u di Ira-ami e di KOpi •· ani.i all'indiuo/i.bil, lratellon:o p~ damala a Ramat Oani. t. con ahra ri-onanui. alla l.arne(l:Ìt" Hall. I.' lnihihena. parsernandatario ,mlla l';alNtina. parr,-1,h,- uHicialmrnlf' la1tliata fuuri iallr ;nlese in co~o. Sut.lf'ntra ntlla co-a. col dan~orr di tullr k ..onorità pubbli4'it11ric-. il a;o,r.iw Mili Slatj Unili: i rui trllt'ff-,,.•li "i dilala110 M"mprt' più \rr--o i 1rrri1ori dtll'Afric.i e rlf'I Mrdio Orirn1r. al Rpi:11i10 delle lrup1)(' " drgli r,,prrtj che tiunp::0110 inintrr-roctame·nlr a 1,rr.nde:re il posto dri di,ta~amrnli hritannici. Aura\t'f--0 la formula •io· ni~la. ,:li Slali Uniti riapplit'ano. ron NallnLa ~""'· lrtC'a. il mtiodo \Il il--oniano ddl'■(Tn1,pHlnK"11lo dt"1li intt"· re,.:-•i II mu1 ~f"nt"ricit I ideale. -ulll) tfowlo tic-Ila --opraHa. .,iot1e dw- .!>la m..11ura11do ai danni tk1 diri11i ar.ahi. Dal -uo canto il ,-ioui-,.mo. nM"11l1t ron "a111.o,c,::io. n~ricano Il"' !\Il l'ln~hilll"rra e 111111 111d111 ac-quie'"('t'nza. tro,a in qutll'appo,c:gio, r nrlla ,ua partic-o lare natura. una ~aranzia 11i1ì concreta di qUt": 11a chr. do1>0 r~pt"rit"111.a Balfour. polrrhl.>t 111trihuirf' alla p:1rola i11~I~·. lnfi11e la Gran flreta;:1110 t' l'O• "lrf'lla dalla -ua ,~iziont ■ far 1c ~~ ,lj nitrambi ,cli « alIrati •: ~111.a J)O"~ihilit.ì po- • iti,,. o nriathr di reuionr. ~ia IH'r la fona ,. il vrro11i~io tkll'a,allante. ~i:i pt"r la por• lata dt'I contrihuto J:'iudairo. .,ìa pt"r la nttn!ità d1 non im- ~,na~i di fronte- al mondo ara~. r all■ vron1rua dt"i -uoi moti. S"inlnu.!r che le •lifficohà rt,f' l"Qrl(t'ranno da· ranno domani di ~111:iale P"rtinrnu tkl'c trup!)t' amf'rit'ane:: r in a~:o i '°"" il soltintcao d'fdti\·o dtll"allt'A· eiameulo hritan:iiro. La nayita dtll.l rc-1";;1hhlica .!IH>n~I■• allo i>llllo delle co~. app,art! fo~ notf',oltntnl,. pm:ott. Ma a \<'• VorL il "Onrno duli Stati Uniti t" J°es«:utho dd ro1bbin1 hanno ,•olulo compiete 9J'PUlllO, IUI• t.ilullo. un"antidpazioue fo,. malf'. ptr creare la cotjddena situuionc poli1ica l,rddou• non f'<li"-lono rbpo,,d.-n:,I" di lbrH di Polonl• (alto r d\ diritto. ~1 i rf'I Jllt' no tlt'I ~ioco di inlwo•.-i dH". nri 11■Ni •n8lo-:1:1~11i. 1m·- ul" CO.!>Ìmarcall111lt'11h ,ullt' ini1iali\f' brllidtc, Il ,ciudai· !imo è al ttnlro di qut -•• nuou ..pt'ft•colo:_..a l-omhioa.zion.-. dt"lil"'ralo a 1r:1rrr dal conflitto lutti i J>~ibili u111 ■,t~i ,li COIIIJ)fOlllt"':10. 00J)(J \t"IIIÌtinque, anni di un luorio lellf'· ralme-nlf' «tupr(atrnlr f.N'' tor luo--ili. pc-n;cact.l. tr-tra,01111 !-Orditi. il •ioni,mo ~1u11p,-al ,1u11 ~iorno df'lla 1m,1•0...1a ur. ficialt-. ■I ~uo « Ht'1mhlic1111 Da,• f". nrl mini-,tro tiri Tt'-u. ro dt"Jli Stati Unii; lffl\8 l'uorn<>---1mlio"lo,.~ rlo\ rt"llhf' lf'1arr i tir-lini ,lt"lla ,k-mocra:t1a anlf"rirnn.:i e 1lf'I (11111,0 S11110 11nlf',1Ìnf"-.r. i>•·r ora 111 re1>uhlilic-a ,iu· 1w,rli ,tl1111•3 di un orolocollu: l'allo ,t, na....-1 l:t f' i11 tulto con'"t'nlal\to alla 111tur1 ckl ltffllM"f ;fflt'nto fi!IU• daico. ,. allt" ~uf' ,irnlf'lltr al• 1,,rina1ioni lorrn:ali. rht \t)r• r!'hhrro condizionarr la •ll)rÌ3, ~ lll)n fanno chf' .1p1not,,,ulirl' ra111it• fr1111ura. GIOVANNI SAVELIJ

I.Al ,,.,,.,,.,_ 11te.,tlr,- •i lu.N!i• M:ff/1pu,.. «loti,- mu,ii dn. q11•,.la,,.Un ;,,.ln-tllli, rr- •/r.,,./ i11r,,.i -r•ri«ll-.i. Hb(,OL0.1~,.'-.,.._11,...,. 21• SE- li-'"<"itu uno se111plificaziont' eroica dt>i nostri tremi IN auui di ~lorin dl'tla t•h•iftA medilt>rraueN. l~ fiÌ 1,ui, dividt"l't' h<'i du<' ,traodi periodi d<'llo stn10 nntil'o. grl'- co romnno•1mJmuo. cli(•. n('lle, t.ue molteJ)Jiei lt.lituzion1 l' mauifes1nzioni, ntrf.'rmuvo. l't'l<'bru,·11. deific,wa la foru. la vitn e In ,;t"ioin di ,•ivere. e dello 8fato mN:fjoe, ,aie OJodt>roo, romano-~ermaoico-<'rilithtno. che,. atter01aodo ,·era vit• QueHa eternn dell'oltre tomlì.a. ,11,•aJutava IH vita terreu11, ne1ava implicitamente o,cni gioia di viver(>, rnn ftJll>rezr.a,,a In forza t> la vita in Q11nu10 8en•ono di meno. di inizio e Prf.'parazione, olla ,•ita eell"Ste, e al mondo dell1t rnftferia e nJJa t>ittà terrena rontraJ)JJOSe il mondo deUo spirito e la eittA di Dio. lfa sotto il J)unto di vista deU-uno struml'nto dell'aJtro. iJ t>eriodo dello .stato n1edioe,·aJe moderno noi\ è lH n('gH• zione deJJ"nntico, ma ne C06tiluisee la COl:Uinunzione Nl insieme il 8Ur>erllmcnto e l'integrazione llerchè- l'nomo h.>u&e.doJ)o n,·erc .-,uh110. tfo ""-'<"Oli, Jo ,rnttif(' t• i lir1ri1tll1l1 dai loro r>adroui! è oo,.i.,o ~ anima. materin e spirito, e do,·endo J>er vi n~re L.i sua parte di ,·ita terrena. nou JJUÒPrescindel"f' da tutto QueJJo che le è natur11Je e correlath•o e Uect>s• ~rio. · La 80<:ieril ~UCCO-rowHua. NIPOuente dcli" 11111,:nifica rana eaueasea. fu efJSenzialmente arist~ratica. Percht'> l'Rlutn.sionista e conquistatrice. Le razze infc-riori uou hnnno nessuna di QUtwl~ nobili qualità: ed ~-o. J>t'r t"i• btl"t' un eHem1,io. la raua uera. inunobil<" attorno eJJ,. fascia deU-Ecuuatore. senza iniziati,·e. senza ProtrebSO .., anche do1l0 secoli di JlCrmenenr.n fra 1>o1)0lj t-ivili! Oa,ci i n(',:ri Sf>n•ono de schiavi nell"esen-iro an.,lo-statuniE l)('rebt" la SOt·iet:1,i:r{"(.-o-romnun fu 11ri;.1o(•rn1ie11. fu aoc.•he ('S('Ju.si,·i'"ta. Chi uou era ellt•no o lntino t'ru l.mr. hnro. e. l'OU)t' lHle. do,·e,~ll.:.i C."Ont,:id('trltt> 1l('Jll1eo.(' \"('t&() i uemiei non cru 11c'<'ordo nè tregun J~ibi[i (roulro lu~te, aeterHa <1uctorilo1t esto>. Pit1 forte e u~i pii1 ~ullHt'f' e certo Jli1) JJ08itl\~o del greic..-o.il rom11uo met1en1 il nf'mico nella mon.;a del diJemurn: .-O IUh<.•ian,;j asi,.or bire. 11.ssimilan!. o dis-1ruggerlo -- Xessun pcrdouo. n~- r.uoa transazione col nemico! Solo nl vinto n~so.:.:ertfl(o -ii J>otr,) 1:.erdonar(' ('P<!rccre subitthll). ma 11i 8UJ)('rb1 >,:uerrft ad ohrnnza (debella,e auPN'fXM)._ ma.ssirne qt1e Jo.f<'che furono SAntificate. nel fulgore ciel Uina.sc1mf'nto i1aJiano. dal Rt'nio fil0ò0f1co-1,ohtico d1 Xk-colò lfachia- ,elli. C'osi gli orgau'ismi Noi. forti e ,•itali si liberano scnlB ftUiea dagli eletnenii ostili o 1>nr11sgi11triche in QualsJllsi ntodo nt' 08h1t-olnno od inceppano o ritnrdRno l'attivitA. l'ttq_)(ltrienia. il l)ro,cresso, E Roma IUJ8iwifo o vin.se f'd usiruiJò Sabini., EtruSC')1i, L.atiru. Volsci. E.Qui: J>Oi. r-@6J>iotal'iD\•asioue dei OaJJi. i !i-;aumti. è' 01 nuo,o ,.eh Etruschi e ttli &lui: p0j gli Eroici e gli Umbri, i Ca1ll1>nni, gli AJ>tdi. i J)()poJi delln lfagoa Grecitt. Cosi. unificaro il centro e il meridione delht penisola, J)Olè attrontare felemeuto &-mitico l,HI· tirone del )lediterraoeo, e dop0 un1t lotta Junghi.ssima e trerueuda.. riu&ci a df'bellare Cartagine JH"r terr.,. l' J)('r Dlart>, e il ~lediterranoo ru e rimaiJe il Mare Nos1ro. Kou II.S8imHò, li.lit distrusse Cartngine. J>ert"hè J'('femento 8(-. mitico~ ioassimiJabile ... :\la neJ eortto deHe Guerre J>uni <'he estese il suo dominio nel S(>tlenlriooe d·It..Jia e neJJa $nngna: quindi nella Grttia, ponte di ()U.sa,:,rio ,·erao

rOrieutl•; poi in tulio lo Pt•nisolH linlcnnicn l' nclrAsi11 ulla Siriu. nell'Africu 111111 Xumidìu. Poi conquisti.> l:1 Gnllin. rE~itto. J)lll'tc della Ucrnmnin. In .Breth1gu11. In Docin .. Tutto il mondo ei\'il(' arr,wciuntl'si nel Mcditernmco di,·ennc Homuno: il pii1 1,trandc prodi)lio ('he 111 istorin rit:ordi !... ~In le c.-onquistc, i,;e non ):t(mo clt•i po1,oli o delle rnz,._,, vii, meritevoli (dell'nristocrazia d('i JHJIM>eli delle rnzz,·). ~ non lusci11no dietro di ~• 11011 vnstn ormn di <.-iVilti,. .-,onoerrimerc. di poca durntu: sono il trionfo mou11.:11 itrneo dclln rorzn brurn: si chinrnnno iòì{:orrericdi bnrL.iri più eh(' conquiste; e i loro duci. Attiln. G('ngiscnno. '1'11rnerlnno. non hnnuo ~rnn nome rwll:1 litorin. com~ t\l('i,• .,,inndro. CeSllre. Xn1>0lcone... Aristocrnzit.• tempornnet.•. i;c1101p1ur11111erlte scmpliccment(• di fotto. tlucl.Je clèi bur· buri. non di diritto. Comunque, l'nriistocruzin dei eonquisttttori è uristocru~ zin nei rupporti esterni, J}er cui. ncllti ,·itn inten,rnzio• nnle pei 1:,01>01i non vi è ullro ruolo che (lllèllo di 'ViM:i tori e t:~,ili: In (}HCC 1>erJ)('llth è nei cimiteri: il 1n1cifom10 universAle è ntoi,in di.nwnti deboli o di uomini' di eortn veduta perchè bioloJ;!io. sociologin e slorin diiuoslruno. invece. 1,he h\ vitn degli individui è la vitn delh1 collet· tività non sono slosi. ma utlivit:ì. es1mnsionc. lnvoro. lotto. <.-01jquistn... !K'm.n di che In vitn J}Crderebbe ogni "nlorc. e l'uomo e l'umnnitù decnclorebbcro intellettuul· mente e ris:c,11ncnte. i\111 vi(' un'uri,.tocraziii nei rnpporti interni dello stillo. o~iu frn J!li individui dello l!ltessH X-azione; e ud e~• corrisi:K>nde pii1 vcrurnente l'etimok,~iu nonchè il significato dello 1mrolu. cioè ooreruo dei mioliori (!,!reco: aristo:). )In i mi1diori. c..-osìc.-omeovviene tru le rnzzc e le Nu• zioni nelln lotta ver In vitn. dn cui scutnrisce lu storia. sono quelli che mcritnno. 110n (luelli che godono scnzu meritare. potere. distinzioni. 1>rivilegi: i primi sono l"uri- 'ilocrazia di diritto. i secondi l'nristocr11ziu di fotto. Quando a CllJ}O dello stnto o dei suoi orguni, legislutivi. amministrntivi, giudiziari. e n cnvo dell"esercito e del1'11r111ntu si chiimuino cittndini degni. senza distinzione di nnscitn. di ceto. di J>OS8tdenzn, ::illoru impero In gin· stizi11 clistributivn. che nel mondo ellenico culminò nel· rarorismu socrntico-plntonico t<1 ecmto11 vrnllci11, htre. cioè. ognuno il suo rniniblero. In sua funzione socinle. n S('COndadelle nttitudini. delln culturn. dell"cducnzione. nell'Ambito dello stato ed esclusivamente per !"interesse ed il bcnu collettivo. Ai nostri tempi sono sorte due i;;c.ienze nmmircvoli. In biologin e la socìoloJ;!ia; e fra le ammirevoli veril:.) da esse dimostrate ed ultamcÌltc 1lfoclamate vi è questa: il dtritto. la legittimità delhl gernrchiu. che è un tutfu1\o C'Oll l'aristocrnzin. Un nnimale è un'nssooinzioue di cellule; un grup1}0 sociale un'nssooinzione di uomini. Ogni nssocinzione è rondnt.n sulln divisione del lavoro e delle funzioni. e tale divisione consiste w1}rattutto nel dunlismo di minornnzn dinnmici1-dirigente e cli mnggiornnzu pussivH-dircttn. On un loto. quindi. un"oristocrazio. dnlraÌtru uno mn8SU, un J}OJ>Olo. Chi pretendesse che tutti sinno utti ud ogni sorto di funzioni. vorrcbOO farci ricnderc nellu condizione rudi• mentale dei proto,..oi e dei primili\'i: l'neetnliu Politica come quello ri8ico 1>0trebbero esistere; ma lungi dall'essero un Jlrogrcsso e un ideale. snrebbero il massimo re• ,l!res.~. In pi\l miserevole barbarie. E J)crò ru grave error" quello delle moltitudmi. Qtrnndo credettero che i ,liriiwnti rosscro scm1llicementc dei pnrnssiti viventi . ~ ., ~ . . -;. . ... ; ~ ~ . , , ' . ' . ~ Le uon sono cutdlde e belle ... ma conJengono delle be1lie 1chilo1e. Prima di auegnar diploml di noblllill a un indl.-iduo o ad una genie, occon• eiamlna,ne bene I• ,.111.1 nell'ozio 11 s1>èse ciel tn\'oro Clellu rolla. l'io dl0 1'Ì\'Ò dall.1 conhisione friì aristootnzia nicrite,ole. ,li diritto, ed nri stocrnzin folsi:1, inutile. di folto; In grmHle ruuggiornm:n è ottusa e indolente; il mondo cummiun solo µer In spin tu tlntugli d11 un 1H1)!110 cli uomini intelligenti e 11miei; il rutto immenso dcllu ci\'ilt1) si deve oil'opern e nll"C'roituno di pochi eletti: gli uomini cli direzione. e di impulso ~•mo mm esigun 1.11ìnor,rnzu: sul merento elci valori so· eioli l'intclliJ,!Cn7..i, l'energia e le nt1iludini superiori su• rnnno sem1,re rt1re e J)reziose. Ed un fK>))olo. unn ?\uzio• ne che arrida le sue sorti.ni mediocri consumo n 1,rcve scndcnzn il suicidio. Qunndo. dun<1ue, si grida morte (l./l'oru1tocraziu. Si' si intende n quella ral80, illegittimo. usnrimtrice del 1>0sto e dei diritti di t1uellu vera. noi siumo ))erfettnmenic d'accordo. coir,e tutti sinmo d"accordo nell'odinr~ ogni sorta di J)rivilegio irmnerih1to: odiumo i figli di l)Ul)ÌI, se non hnnzio nitro merito. come t,rnti nitri privileginti. di essersi dutu In pena di 1rnscere; e così 1iu1·c odinmo In cntervo degli arrivisti. dei ri01lccitntori di prebende e di impiegni, tutti gli 11nmeritevoli. insomma. E nulln (, pH1 scnndoloso e J>iù hrnesto del httto che gli indegni occu1,ino il 1>0sto delle persone degne, ulla lesta di nn 1,01,0l0. ?.In se col grido: morte ull't1rist0ér1\zia! si vuol siguiricnre: ubbasso ogni gernrehiu ed ogni sur,erioriti1 cli mente e di cuore! nllorn noi 1noteslinmo contro tali follie e bestenuniP innnturnli, inumane. OOstinlmeutc illogiche cd immorali. E se ci 80110 cordinlmente ei,.osi cd nntipntit•i tutti gli immeritevoli che us11r1mno il posto dei meritevoli. non

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==