La Difesa della Razza - anno VI - n. 3 - 5 dicembre 1942

Da quattro onm questa nv1sla, circondata dall'approvazione d1 pxht, dalroshlità d1 molti e doll'inchflerenza di molt1ss1mi, diffonde m Itaho i pnnc,pi del razzismo. Abbiamo già esaminato oltre volte quali siano stah 1 rìsultati pratici di questa predicazio1e; infinitamente 3C'Orsie molto al d1s0Uo dell'aspettativa. Umco tangibile nsultato è stato quello di ave.re introdotto un fermento nuovo in tutto un mondo d1 idee che stagnavano da anni. Fatto questo importantissimo, perchè, come insegnava il Savio greco. è la lotta l'origine di tutte le cose. Qualcuno c1 potrebbe dire che. in definitiva, non è stata contò di patno portare la discorcha là dove pnm:i i3· gnavo la pace. Ma a questo qualcuno noi risponderemo che la calma di quella pace era molto simile olla calma della morte e che la lotta è m sostanza un'espressione della vita stessa. La gioventù italiana ha reagito lor• temente di Ironie al fenomeno del raz• zismo e possiamo aggiungere in maniero molto varia. Accanto agli entu· • siasti. non sono mancati i cp.:ici e mline coloro che si sono sentiti decisamente avversi e come tali si sono manifestati. Da qui le discussioni e le polemiche, spesso molto aspre ed OC· cese. Possiamo anzi alfermare che su pochi argomenti la gioventò italiana abbia discusso tanto appassionatamente in questi ultimi anni quanto su quello della razza. Questo dipende dalla complessità del problema della raua, che presenta una inlimtà d1 addentellati, per cui uno discussione intorno ad esso porta in definitiva alla discussione di una infinità di altri problemi tuth attuali e vivi. Con questo articolo non intendiamo rivolgerci agli entusiasti del razzismo e neanche a coloro che ne sono favorevoli. Vorremmo invece essere letti da chi ci è stato ostile o indifferente · tra i giovani, pure sapendo che tale desiderio è molto ingenuo, perchè ge• neralmente gli ostili o gli indifferenti non :eggono quanto scriviamo. Animati tuttavia dall'illusione di es• sere ascoltati, ci ri,.;plgeremo a quella parte della gioverltù italiana che è contrario al razzismo e p:::i:rieremocon estrema franchezza. Innanzitutto leniamo ad affermare che il movimento razzista è un movi• mento di giovani e di giovonissimì e che quanti hanno per primi incominciato a diffondere in Italia le idee della razzo. avevano da poco lasC1.ato ·

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