La Difesa della Razza - anno VI - n. 3 - 5 dicembre 1942

pn'/114 damigella ® coruuiart. 110i p"re lti /itro eombot• lenlt. in/allibik berMJ&l~ro col /"4-k o connoccl&iak, ineaorobile IOrturolri« d'ltaliani /trii; t di Slavi non com.unisti. Co,ì, ani<> e Cf!nl-0ol.1ri simi.li cosi di don~ bellui"", d'inJ.ue. Jam~ &fù o.ncht do. loro «,rturo.tt ed ~ pere/tè rt:.niknti all,a ri• mlta. di e.x j1Jnzionari slavi, eol direUQ oùuo t pu istiga::ioM d4!llr.donne. freddali per via o in caso propria. souo gli o«lti dti congiunti - Poi ondae loro talvolta assassinati - pere~ collabora1:ano con gli ludioni. CorM può un. p0p0lo tanto rntik divenire, sia. pure {n minimo pOrk ma tl""n lroUo, cosi /tr0ct,? Sarà /orse ~rche U i oncM q"i un meticciaw che non produ~. eome tk," Mi. volpi, s1Jini e pidocchi. ma da loro produce tigri scak!UJlt. O sarà. intw~. ~rcM in alc1Jni lo gen,ilt::::a era superficiale, le. buone numi,re. dov1JU!rolo alfa&Wt.t.:.za. ma in fondo wnrn!cchial)(I /"animo borlxua. chf' si è svtgliata ,: ruue. e sbrana. Problema idt'.al.r. inlert:ssunti"imo. per gli e spiritualisti>; anche. percM ~ p~ù. accaniti .sono spesso gli intelle.uu.aU. mentre i più. placidi. n1&ione1101i e leali ,.,.rso di. noi sono i Contadini e ,Ji altri pa• dlicl luvoroU>ri. · .4 1'<>lesrpit:.&are.q"tsfa i.nuersionp (dalia civiltà gentile aUa pii., turpe barbarie) cOI solo fau-0re p0li1ieo, cioè con la fede comunista. ri è da prt!11dere 1Jna ca11tonuta. COrM]anno qut!.Ui cht!. auribuisco,,o altinflue11;;a comunista lo ptn,icoce alluale resistenza dr.• Riu$j. che ùu:ece ; Russi hanno semprt dimostrato ,li possedere. come qualilÌJ ra::.=iule. anchl' ai tt!nipi degli Zar. /..o ca.usa di ~rii fenomeni. oo ricercata appunto nti profondi n•!.sttri deUa ru:.:.a. Anche se indubbil,mtnte ha qui la,:ornw fu:icme. t,i1Jdflico-nuusonioa, tua non pntti'O p0liticomenU! Olttnue. q1Jtsli feroci risultali se non Ol/t'm. a disposi- :.ion;; la 111Utt!rÙpJrima ra:::.ialt.•adaua; e l'lta e.,·ide.n.te.mtAU tra1·Qta in q"r.g/i Sla1,i clk- wlo in suptr/ici,. erano cfrili ed in projomlità rist!11tirnno d'inquinarntntì razziali. Egli ; cht!. fa-." :.ùme !>(>litical(iudairo-nuusoniro Ira potuto far buona prt!sa. con la formula com1J11ista,sul meticciato cht mtd{anl,! Id s"o /un~" 0JH!11etm:.ionear,:va nel j,auemoo alkvoto ,. crtsciW.o. p,er M'riÙstn;> a tempo debito. Com" il Fa,cismo non P"Ò rt!n· ,/,r,- cituulini ntmplari Cf!rti nOslrj mdicci, così il Comunismo non fKJtc,-~con11C!rtire. ì R1Jssi in bruti votar:"alla morte st!. giù 11011 lo 1·rrmo. nè p(J/,:1,'Q tru.s_lorma,,. «rta 1,tnte. di qua in mac,1brf' jf'nt'. Qua/eh,. 110llro mt!ticcio. educato li11 da piccolo da/I,,. go• rer11an1,-niz:.c,u. ropa~ di 1,iuot.-Ort!,mcl,e a bridge (e ,,_on diro e IJQnt" • f)#!r non ojlendtrlol. osa (are dei confronii. E dice: « .\lu i ribelli di qui mtrilano ogni rispetto ptrcM lot~ ta110oomt i noslri ,,o,lri nel Risoriimenu,! >; ,. dice ancora: « Lo Slavo ,/,'. qui è u11 raffinato. un Ct!rebrOU; che dif!eren:;,a Ira' lui e. qu,:/ ro:.;o funte i1dagott.ato che pllJJa. l)tr la 1•Ì.D >. No. caro il mio mcliocio. st!.i fuori strada. Q""""" "I Rìsor~imcnto. andiamoci piano. Dai nostri 1,-ecchi mppiano qui'./ cli,:. /turo per l1Jn,:.otempo in Italia i eosì. de.ui UlHlriuci. eh ·l'.rano r>Oi. altauo oralico slat-·i di questo genere, (,n;:i pi~ probubilmc11te di quel/« 1,vrit!lil sr,1:ci_lica & Slavi dt!• g,n,.ri c!tt'. pur e.1!itndo in minoran:.a. UJnto si dà ,1,, fare. in- ~ross(llu/o le .file dei e parliiloni > e arro~ando.si u rorto la rapprt'st!nlan:.u Jel{ouinw papDla;iont locale. Noi q"u c'era· ,"Omo v,n1Jti t:Ìltoriosi ma Ji CIJOreootrto e _lrnnco sorrùo :' li abbiamo t.ruttati IH-ne. molto fxn,.. di nulla p0tt.1-ono lamentarsi ,. eome ri/H'rt insidioM alcuni Ira. loro si sono rivolla/.i. 1lopo tr'! trusi. a·lla 11ostra bene.t.-oltn:a. Ncanch,. i oiù acctsi st:.l• tarismi ri1Jscirono mai a Jrasfornwrt! in azÌOllt! ml'rodico d: sicori il Ri!ior,:.itnl!11t-i0taliano. eh~ h-, rantato _111Jerìroi. non assas.si- ,,; 1/i slruda ,. ,li bosco: ,:.t>ntrosi eombatte11ti. non cornt!./ici t!. 1orl1Jrntori: Jonnr sublimi.. caooci anch"e.s.se di comOOtt.ert e di morirt'. mo non di /arsi cr1Jdeli.mt~re: la _lemminiliil, conse.rniro,w ancl,t!. nel(li alti "- nello soirito, non soltanto nelle lornit ,.$leriori. Lu nostra ra::.a non .,; .,arehb, mai r,restata n .,imi/i orrori. ' F. ~niamo p1Jre adesso ai /ante ro;:::o ,- in/ogoUato. ~n.cM polrei pià /acilmenle. covarmelo rilevando che a~ in. Italia no·n mancano ed anzi. abbondano i ro//ìnati t!.d i Ct!rt!.bra.lidtl lipo che il nostro meticcio pre./tri&ct. Ma 1'0,;lio con/u.tarlo proprio sui terreno do lui s~lto. Q"el /O/Ile. ro:zo e info&Ollalo non· eblk mai a casa proprù1 lt do vizi~ di qUt!.!.lagente; &barr~ gli occhi t- schi11dt! In bocct, davonli a «rte case di contadini slavi., ripeMOndo al tug1Jrio natio; confronta questa te.rra /erlik e gioconda Cott que.lla i~rala e~ dara.me.nle han dat·ulo t: debbono vincere .1uo nonno, suo padre. e lui. Ma qu.e.l Jantt ha in sè naseosto un lt!.1oro e/te Mssuna raf/inalt.::w di barbaro civili::u,u, può bilanciare. Egli t il ropprt!~n.lantt più genuit10 (più &e.nuìtw di lt. carò meticcio) di IJIUJr.o;::a. capace di esprimt:re il pe.ttsit!.ro~t!nialt, creare. l'arte, di,;inure la scienza: cosetù q1Jeste t!ssen:iali, alfo più grande civiltà umano e che non s"imparano dalle ~overnanli niz:ere. nè si acQ1JÌStan.ocol bene.s.serc. Qu.e.l /atUe rouo e injagouato lta cuor di leone. non tre.mu dinan:.i alln morte. ma non saorebbe esser crude/~; al lribu• nak dovt: si condann9 c,rlu ~~ntt oll'ergo.stolo e alla fucil'1ziont! (percht! ha martoriau, il mo prossimo). lui, pm,ero /an.l.t!., bersa15lio primo dellu rfoolta rom1Jnùw •. ,i commu01~ di pitlÌJ aUa sorte dei corufunnot.i; t!SSÌ non bait-0110ciglio t• reslat10 appartnleme.nte insensibili. me111regfo11ge u comnwo1,ersi per/in0 il gi,ulice italiano che. nel d1Jro compito J,l/u giusti:ia militare., pron1Jncia la sentenza. Quel fante. rO::zo e infagottalo oppartiene aliti m~a che. per prima, /r« concepito td en1Jnciato il ,,c,bo nu01'0 de11i,wu, a rcuere fEuropa e il Mondo; e5li t! Vt!n1Jloqui. è andato altrOVt!, gira in armi pe.r altre terre più lontane, a t'tdt!r COmf' .statwno bt!n,:. i popDli r:cchi e cOmt:..neU'abbondan:;a. si erano raf/inati; t!.gli è in guerra pt:r proclamare. td appliC(ue /"or• Jin~ nuooo. per garantire. ancltt! a tulli gli altri fanti nostri · quel benessere e/te pritruJ ,ion at.'Ctxmo e senu, il quale non po· leivmo t!. non potrl'bbuo apprende.re Le /orm11li l,uo11e maniue. Intanto q"elte d~ napOittane, t-'t.n1Jl~a se.guito dt!.lla polizia italiana, e che pa.1sat10per la i:ia, /onno sorriderl' d'indulgt.nuJ le slaVt! 1,entilì. e tacit1Jrne; ma non impnrta-. ci .sono qui Sltwi clu: comprendono, elle. san110. che /tanno studiato C pos- .sono dirvi. m~&lio dt!i nl)Strj meticci, elle qW!.lle due 11apolctunc avronno tempa td occo.sio~ di raffinarsi. nw intonla scorre loro ntllt t.iene"" /"oco vital~ cl~ non animerà mai le slarr ientili e su.ssurranti. In concliuione: la g1Jerra la sliamo facct11do upp,mto per a.ssicurare. al nostro in.surrabile patrimonio ra:.:ial~ qut!i me;:- :.j. cht ci O(!COrrOMper /ore anch, noi tu.lii bel«i. figurai i,, società. [,q &rande masu de.ili Slavi "di qut!1te parti sa e oopi.sce che sia l'llalia, t!tl è per/ettani.en/~ in ~rado di va/1Jl!lr1> lo diflert!n:,a che possa fra la nostra civiltà ,:era. pro/orulu. creativo e la 1>ernit:t!tlaeste.riort di un,, civiltà imP"rala. Pnciò, su questo 1erre11-0Sl1tà /acile intendersi. e già ci inundia· mo. dal momento e~ ci sono Slavi eh,. in grande n1Jmtro collaborano e eomballono a fianco nostro. Q1Jando Cita/in auù conqui.sl!lw con la Vittoria il suo p0sto al solt!, dopo q1Jalche dellnnio ,li benessere, tttllo il popolo nostro acquistuà i Jini trulli clie wno privikgio det,li uomini t! de.i popoli do lun&o tempo rùxhi, ma gli. uomini e i popoli ri('Chi, per 'il solo /auo della ricche::z.a loro, no11 acquisluannv . j prii>i.Ugi che gli. lwliani lrr.u1nonel sa~u.e. ptr antica erM;tà e che t1Jtl.Oras.1J~sist-0not si rit:elaoo. a dispetto t vergogna di chi, J~à noi e /"orj. di noi, 110n li p0.11it:.di!.Q1Jej pri,1ilt!&i.per cui fitalian-0. a,iche. se raJ/inuto. conserVt!rà le doti sublimi che .sono proprit: rJUl ra:.:.a d,I n.ostm Paese. nè di1:e.rrà UII fantoccia imbelle o u.n ftlino crude.le o unn lwstia irriducibilt-. u. A.

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