La Difesa della Razza - anno VI - n. 3 - 5 dicembre 1942

LlDIFESI DELLA SCIENZ.t•DOfUNF.NTAZNJNE POlfMICA•OUl'STION4BIO DIRETTORE l'ELESIO INTERLANDI \. VI - n. 3 - 5 DICEMBRE XXI URE UNi\ l0\11\l '1111. l ,u, l'V(OUI \J 1111-. ~llltl / 1,Jll>JOJIIIUIIU~ IUI\O\U/111'' 1 l1,,11 I •N 11,1~, \ ,

.-----SOMMARIO·--------, LIDIO CIPRIANI: L'EVOLUZIONE RAZZIALE DEI 8RAHM1NI; U. A.: SLAVI; MOD.: GENErlCA DOCUMEHTAZIOIH CLAUDIO CALOSSO: IL MISOGIUDAISMO DEGLI ARABI, NE~L-~ _RELIGIONE, NELLA POLEMICA E NELLA STORIA; ENCOLPIUS: ORIGINE DELLA CANZONE 01 BARUCCABA' POLEMJCA GUIDO LAHDIA: IL RAZZISMO E LA GIOVENTU' ITALIANA; SIRO CON'fll: DIFENDERCI DA ISRAELE; FELICE GIAZI.UII: RAZZISMO INTEGRALE QUESTIONARIO ECONOMI..:.. E RAZZISMO; SEGNALAZIONI I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANION l!OMA• PIAZZACOLONNA RIViUll!tlN[ ffl ~llill!HSA·IIIIH !PORTICIDI VEIO• TELEFONO63731- 6288C il "TEVERE" è l'«;_vamposto délla ~tàmpa _f,,icù,tu. !TEVEiml DIRE'(1'!} lJA TELESJÒ TNTERLAIVDJ non. sig11,ifica solianto essere inform,ali m.a anche e soprattutto avere una guida

L!DIFEDSEILU I Dir..,lort': TEI.ESIO INTEHI.ANOI Cumil•t•~ ili redazione: l";.,(.J.,11. Gl.:100 l~ANDHA . 1,rof. don. LIDIO CIPRIANI Se,rcurio di rcJiu:inur, GIORGIO Al~MIHANTt; ~CIENZA•DOCUMENT4ZIO POLEMICA• OUESTIONARIO lcco, In slnte1I, 11• buon Gonrno • Inglese In India. Un qwhlHI batoneNo, diseducato • Eton o •d 01ford, Unge di governare l'India. menlr• In realUt, nol'I Uene 1111 proprl11 briglia che qualche grauo I 1JII, del Opo dd glnevrln3 A.91 Khan. All'lnlorr.o, 1, 1cu1mulano gli u:helelrl de9II Indiani m<11IIper le carestie, le epidemia, le peuecutlonl. •.

Da quattro onm questa nv1sla, circondata dall'approvazione d1 pxht, dalroshlità d1 molti e doll'inchflerenza di molt1ss1mi, diffonde m Itaho i pnnc,pi del razzismo. Abbiamo già esaminato oltre volte quali siano stah 1 rìsultati pratici di questa predicazio1e; infinitamente 3C'Orsie molto al d1s0Uo dell'aspettativa. Umco tangibile nsultato è stato quello di ave.re introdotto un fermento nuovo in tutto un mondo d1 idee che stagnavano da anni. Fatto questo importantissimo, perchè, come insegnava il Savio greco. è la lotta l'origine di tutte le cose. Qualcuno c1 potrebbe dire che. in definitiva, non è stata contò di patno portare la discorcha là dove pnm:i i3· gnavo la pace. Ma a questo qualcuno noi risponderemo che la calma di quella pace era molto simile olla calma della morte e che la lotta è m sostanza un'espressione della vita stessa. La gioventù italiana ha reagito lor• temente di Ironie al fenomeno del raz• zismo e possiamo aggiungere in maniero molto varia. Accanto agli entu· • siasti. non sono mancati i cp.:ici e mline coloro che si sono sentiti decisamente avversi e come tali si sono manifestati. Da qui le discussioni e le polemiche, spesso molto aspre ed OC· cese. Possiamo anzi alfermare che su pochi argomenti la gioventò italiana abbia discusso tanto appassionatamente in questi ultimi anni quanto su quello della razza. Questo dipende dalla complessità del problema della raua, che presenta una inlimtà d1 addentellati, per cui uno discussione intorno ad esso porta in definitiva alla discussione di una infinità di altri problemi tuth attuali e vivi. Con questo articolo non intendiamo rivolgerci agli entusiasti del razzismo e neanche a coloro che ne sono favorevoli. Vorremmo invece essere letti da chi ci è stato ostile o indifferente · tra i giovani, pure sapendo che tale desiderio è molto ingenuo, perchè ge• neralmente gli ostili o gli indifferenti non :eggono quanto scriviamo. Animati tuttavia dall'illusione di es• sere ascoltati, ci ri,.;plgeremo a quella parte della gioverltù italiana che è contrario al razzismo e p:::i:rieremocon estrema franchezza. Innanzitutto leniamo ad affermare che il movimento razzista è un movi• mento di giovani e di giovonissimì e che quanti hanno per primi incominciato a diffondere in Italia le idee della razzo. avevano da poco lasC1.ato ·

bonch1 de1kl scuola. r· necessono • nere presente questo per ev1tore \"errore dJ considerare 11,rou.ismo aoltanto come un·1mpos.zione ulhoale, che hn doll"1ruDo mancovo dt rodica nella 91oventà 1tahana Po&s1amo anzi 099,ungere che se sono stati pochi uo 1 giovani quelli che allora hanno voluto .I t(lUlSrno, ancora dJ meno aono statl tra gh orwaro U che ocoentuo il c:o rattere giovanile del mov1mdflo, che j\ o('l<:neprovato dall'ostihtà che verso di easo in genere presentonO le vane persone man mano che s1 sale nella scolo dell"età ln secondo luogo è bene chaa1pare fronc:omente un eqwvoco che molto nuoce olla cbUUS1onedel raziwno tro 1 giovani Quello ooè che tl raz%1.lfflO 510 ve1ooio di idee estranee olla trodtz1one ncmcnol• e che :::aumd1 oboi.o un carattere antU'\OZlonale Contro lo• le malevola insinua:uone blsogn0 reagire ener91camente Perchè, se à-vero che. solo ano luce dell'idea rainole, è ~1btle finalmente compre1...;ere in tutta lo suo por-tcrto 11 tenomeno del germane11mo, è anche vero che l'idea :lOZlonale ,tahana non può essere aitatto d1minu1to dal raUll,fflO E' dilotll :9:0 ~·~ :::. i::-oo'::--"--"'-,.,;,:jQ nali.smo può av.,e possib1btà di di.lesa e da sviluppo Nel seeoto in cui viVICJJf,O, dominato dalhdea della rozzo l"ltaha non avrebbe nul\a da guodo• gnare dal punto dJ VlSICncmonale lo oendo dell'antirazzismo Perchà \"onh f(JZ%.lsmo.pomo ancor d1 crvere nper

c..u5SLoninternozionoli, ho gravissime . 1çe1cussioni ut>i c.a,.1po interno min.:mdo l'intimo s1rui,uro a'un poese. La 91cventu Holiono in questo grave momento d1 crisi mondiale deve quindi since1omente aderire al razzismo, perchè in definitiva t nemici del razzismo sono anche i suoi nemici e i n3mìci dell'Italia. A questo punto vale la peno di enumerom rap'da...,ontP quem che sono i ç"'ncipali nemici del nostro razzismo. Innanzitutto sono nemici del razzismo ·gli ebrei, per xagioni molto ovvie e giusHicate, '9 possiamo anzi aggiungere che in Italia gli ebrei non sono i nemici più pericolosi e antipatici. Dol trionfo degli ebrei. tuttavia. b gioventù italiana ha molto da perdere, perchè il trionfo degli ebrei significherebbe la miseria n;oteriale e morale per il popolo italiano e innanzitutto lo sfruttamento della gioventù. Sono poi nemici del razzismo i meticci di ?brei. nemici pi.ù pericolosi degli ebrei stessi, perchè grazie a leggi molto indulgenti, sono riusciti a comufbrsi da italiani. Anche per questi meticci la gioventù italiana deve s3nt;re disprezzo: ogni pietismo di oggi potrebbe essere pagato molto om:iramente domani. Sono ancora nemici del razzismo quanti cittadini italiani non sono di sangue italiano. Abbiamo visto, ad esempio. il 0030 degli slavi, che hcinno fatto c.·.ius.·. comutle con i partigiani. Si era creduto con un semplice decreto di cittadinanza di distruggere le barriere creale d::il sangue e dalla razza. L'amara esçerienza ha dimostrato come ciò lasse una voga utopia. Sono nemici del razzismo le persone legate per parentela o per inie• resse agli ebrei o agli stranieri. perchè queste persone vedono nel razzismo la spada di Damocle, che può da un g·orno all'altro tagliar:3 i grovigli dallo loro attività, di carattere si::,esso nettamente antinazionale. Sono nemici del razzismo i borghesi, perchè il capitale ha per essi un valore maggiore degli interessi nazionali. e perchè la vittoria del raz- :ismo sorsbbe in ultimo la vittoria del çoçolo stesso contro la borghe• sia plutocratico. Sono nemici del razzismo i massoni, che il Fascismo ha lino ad oggi risçarmioto, ma che il razzismo non potrebbe in nessun modo tollerare. Sono nemici del razzismo quanti sognano il .ritotJlo al buon tempo on41 'dco, quanti si illudono che dall'immane tragedia che agita 1 mari e i contir .. mli, possa tornare in un modo o nell'altro lo stotu quo. Essi sono i nemici del raz;tismo perchè il razzismo 1ai::,presenta invece l'avvenire. Sono nemici del razzismo i clericali. i quali sperano di potere lare leva sulle sollcrenz~ altrui. imçoste dall'ora presente e· già cantano vit- :oria. Essi sono nemici del razzismo perchè il razzismo è dottrina di lotta e di eroismo e la loro è inv~ dottrina di rassegnazione e adattamento. Sono nemici del razzismo i demoliberali, perchè il razzismo è antiunivertalisla e antiumanitario. Sono nemici del razzismo i filo-comunisti, che, ignorando completa· mente quello che è avvenuto in Russia, si illudono ancora nella possibilità di un comunismo libertario, tipo secolo paSSÒ-to. Sono- infine nemici del' razzismo coloro eh~ sprezzano raspeho scientili• co del problema, perchè per essi il razzismo rappresenta lo vittoria di una sana concezione concreta di vita sulle loro vaghe chimere. Questi sono i principali nemici del razzismo, essi sono anche i nemici della gioventù italiana Aggiung!Omo che le varie categorie di persone sopra ricordate si sono spesso camuffate negli ultimi anni da fascisti e honn,:, fatto di tutto per nascondere allo nostra gioventù quell: che sono i suoi reali problemi. Si -sono d:Jti ai giovam mulini a vento do combattere e si è favorilo in ogni modo che essi perdessero il tempo in vane logomachie. I problemi della gioventù sono invece problemi concreti e noi non temiamo di esse.re tacciati di materialismo. insistendo su questo argomento. Questi problemi possono essere risolti soltanto eliminando gr~datamente tutti quei nemici che abbiamo ricordato. Alcuni vedono nel problema della razza un argomento per d1scu.ssioni sulle anime e sugli spiriti. Per noi in- .vece il problema della razza è impostato su base biologica. A no: importa innanzitutto vedere come la razza passa essere difesa e potenziato, in altri termini. come possa vivere nel modo migliore e vivere vuol dire prima di tutto nutrirsi e riprodursi. li tenore di vita del popolo italiano -- per un complesso di ragioni che ~ troppo lungo ricordare -- è stato sempre eccessivamente basso. Il problema dello razzo in Il~ia ha corne sua pregiudiziale quindi quella uell'e1evamento di questo tono d1 v11a. elevamento cne sarò possibile scio con la vittoria. La gioventù italiana ha una mentoiitò diverso da quello delle genera+ .:ioni che l'hanno preceduta. Essa non può adattarsi allatto alla vito gretta e misero, olla quale vorrebbero costringerla i suoi nemici, che sono anche i nemici del razzismo. Ci auguriamo quindi che quaste <.cnsiderozioni contribuiscono a dissipare 1 dubbi e gli equivoci cne ancora regnano sul razzismo italiano e invitiamo i giovani a fare blocco con noi. Hù dura la guerra e più ci con- ..:.nciomo che tutto un mondo sto per crollare. Senza lare i profeti. pc,ssiamo essere c.,rti che tutte le tendenze ciecamente conservatrici, si dissolveranno co1ne una nuvola. La gioventù italiana deve quindi voltare le spo:Jle :Il passato e guardare soltanto in avanti. Non saranno le idee e gli uomini vecchi a dominare nel dopoguerra. E' necessario quindi, per essere certi del nostro commino, di poggiare : una base concreta, che non subisca le contingenti vicende della politica. E questa base è quella dello raua. Lasciamo da porte il più possibile il ragionamento e l'intelletto e lo:scia- :noci guidare dalristinto. eh? roppre- :;enta una forza molto più profondj ed antica. Perchè. come diceva Giacomo Leopardi. la R~ione à piccola ~"l lu Nntwa è grande. Ai giovani piacciono le idee esll.:- me. Aderiscono dunque tutti sinceramente ,:d razzumo, che sen.:::1duobiu cc.slituisce la patte più rivoluzionc.r.o della dottrina fascista. Qualsiasi compromesso con altre ide-:- o dottrine deve essere considerato in quE-slo momento alla stregua di un tradimento. Non diano ascolto i giovani alle voci di sirena, che cercano di deviarli da questo commino luminoso. Perchè queste voci. sotto l'apparenza del nuovo, non fanno che ripetere cose vecchie e sorpassate. ln un ventennio il Fascismo. come un albero vigor~o. ha dato infiniti virgulti nel campo materiale e spiri- . tuale, Il razzismo è il più giovane di questi virgulti. Esso à ancoia. in apparenza. sottile e debole. In realtò però contiene cellule vitalasiw-s. sl che potrà in avvenire svilupparsi go. ql;ardamente. Sta ai giovani alimentarlo della loro linfa. GUIDO LANDRA

DIFENDERCI LA FILOSOFIA E LA POLITICA Abbl.(lmOenuncl<JIQ in u,111eccntc articOlo la ,iure<Jilà dt u,w nvu1one poli1ica deO'edUCt1:.ionef,ioJOJica ,J,., ~iu•"'"i: WJUlli. la realtà vua i clie Israele Ot,(!.i e an:.u:lte,uì pmlru11e m_,/la ,1,. re.:1one det,li inJet,1iume11t1 /ttoso/1ci, J,•j qu:iti nia11i1,olu i Jesi.ru. Israele ltuciu che t,lì uriwu /""c1u110le loro recrimi11u:.io11i sui &i<irMli politk1; esw 11ene ~ld,1111er,te Ìll pu,;no , gangli t'tlali delta eullura .supn,ori>. e p.!IIMI di lronu rlJ! u,tmente cata/rauo. da ,wn lt..me,,. onllll1. IAJmeda filoso/icu dd g,urno d'oggi, il cui senso profon,/o è cli scuotere e dMtru.gt,ere ne~/J ummi dei gioi.·,ini p1U mullitrnti ot,ni jiducw Mlla n"t11. nel/li lradi::ione, nella Palri(I, nei copi. w•tla 1-eritò. nella J/Oriu, ,. J wmmergt:rli nello p.ù profonda e metafisica an~uscio. 11ueJla moda JilojQ/ica.. :mM'l-~rsanle dalle Cauedrv! 1.d impu:.=anle dalle COJt Edilrici. che ne divult,an.o jn Ubn' di ~ro.ua e media e piccofo mole l, 1,adu:ioni dagli scrillori cbret ed ebrai:.wli d'Olu' Al~. è rm:.nor:rala e sQvr.'t'n:fonata da hraele. Fam,o corona ad lsraek. e ne mascherano !a KTinJa. ili l'Di(.<mi del· Ndeulòsmo: la qu'llc u/r·ma dou,fna (dow avere ,.~,citato un 1ilile cd an:::j imoort.anl.e /un:ione nelfa cultura italia,u•I giunta c,ra aU"inevilabik csau,imento nel declinf> de; suo: rappres,n• tanti più autorevoli, si pone a d·spo.ri:.Wne. ,~, sopr1Jvri1~rt'. dri progeui di ltroele, appogéandosi a~li stipili eforati cieli" su, segrek magioni. Danno rincol:.o ad !Jraele elemenli cospi• cui e ponli/icanh' del clericalismo li/osolico, ; quali nella lom impoten,:a -i rioccreditarsi nel mondo int,.Jli~entr. ~,d,è sono iMXJpaci di quel rin.1101-ament-0sen:.fl cui non è nouil,ilé' p<JT- la,,. ascoltatnmentl' nl mondo eh,. .1i rinnor.'<I, lrC,t'(Jn,, nelle Giudei de-I Gove,n1lor•lo di ,01onl1 struttu.,,. giudaiche Utl soste~110 monrl,1111.1 a cui ''Pl)(Jf,11.itu,• la propr."a propagar.da, eh" (1./trimenli 11011 st1pr,:bbr r<Jml' /flrl' ad uscire un poco di MJgrestiu. Giud"ismo. itlealumo, cleriCflli• smo. streuamenlt' in ct>mbutta. pensano ron li, l<>ro ullronw Jj coprire 1u11al'areo della C'uitura supi!riorr. e d: li. tlomir,are ht ~cuoio. cio~ feduca:::ione udiu11a e jutlJTQ de/In IIUOl't"' f.t'nna• :ioni. Ma il dominatore. nel ter:etto. i- Israele. Così .stando le CO.se, è rr.ùlent~ la nrces.sità di 11na rrvisiQnf' polilico. dell'insl!.gnamentu jilosofiro in lutti ; Slt(Ji gradi. m1, spl!cialmenlt' in quello superiorf'. Ch,: 1,-ule, i11/11u:. vin~re la guerra contrQ Israele ,)Ul fronte esterno, se poi esiù ti,.nr i po• sii direttfoi nel J,c,nte i11tnno. I!. twuden:.1. soirilualml!r/le l'animr, Je; gio11ani t la cl~se colta? T11nta auir-ilii tdft.oralt> ,M giorno d"oggi. sotto molteplici o.sµeui. ri.snond~ ai pia.·i del tt>r· zetto, dominato da lsruek. Ed il termo~tro a cui sa1,=ior,: qac, JIQ spirito nt>gulore e di.,solutore si ha a propositQ J,.; /emi conurn1>nli lo tradizioni' ,. :L popOlo e !a Nt1:.io,u, r la pDlitil'ft. e cio'è1o Swto. QueSli temi sono tu1ti accuratame11:e r, irati n,- Kli scrilli dei /iWsolan~· dr/ ter:mo imp-rrniato in Israele. E.ssi .oorlano della e pl'rsorw Um(lfla •• della e perso1wlità » umann. mq ignorono rhr lo persona 1•il~ nellp trudi:..'on•. nel popolo. ru-Ua Na-::ione. ndlo Staio. I du" più ~rantli (ilonli mQdnni. fitoliano J/ic<.1 e il ttd~,ro lle,.el. honnQ cnrtraro la liloso/W sui temi della Na:io11r e dello Staio (Viro: Scic-nui Nuo,•1 in• torno alla comunf' natura delle e Nuioni »I: ma :'l ,,.,;etto Q7

dinno impuniuto in. l"l1,/1• ri/ll!-1" Sl'mpr, du qu,,i umi. che. ,:li KQlluno. perdi(! JXlrlundonf' tuo ri,.,tn,bb, ,I proprio spi• rito infido, nf'I me.nlre lu«ndon, s~m di Jfugf5i,, rul <,~ni con lt'J(a:i<>m-. SoprullultO il lima d,tlu e lrudi:jOnt' :J scolla t impuurisu il ltr:f:IIO. pncM il Giml(1ismo non pu,) ,·i,,,,. che sullo sjaC"'lo de.Ile. lradi:io11i di popol,:, t' fideulismu .fi se.nit sbuncuto dulia ripresa de.Ila trimillrnurfo 1ra,Ji.:io11iet.,diro, ,li /ronrr t1lla quale i pochi dt'ut1ni idealistici sono ut1a r,inuscola. ,tà: ;, il clnirolismo. ne.i suoi assurdi so&ni lttX;mtici. dolfart,Ome.1110dt!lla 1radi:io11, stnle rinwnurJi tulio !t, t,-Omplessu s.in/onia del Ris<ngime.n10,. il nome. di Giobuli si riprese.nUJ ti• tonico e. mina«icw. fllr, lsrtulr 1/omina /(, pt1ura (lf"i suoi accoliti. porgendo od ,ui la sotuuruneq tra.m(t d,llo '"" /ormid(lbil, organi:.:u:ione. propa~u11dislica l' Jinu11:iariu. " I,, JfH!TUnza che un trionfo d,!lrinte.rna:iunall' su tli n111 dei/a nuOt.YI Eu• ropo. CO:flituirò fo piauojurmu ,/,,/ dominio spiriluQfe ~nit.'f'r$0• listico contro la ria/Jerma:.io11e ddle tradi:.io11i. , q11ir,dì dellr rolo111à projond,. ,/,•i f"°poli. Con~ esucilar,: il compito J,:Ua revi.)iOne. pùliticu tlf'lla jorma:io11e /ilo,ojicu dri t,iot'fllli? Con il nomi111.1,et/dl, Commil• sWni di ui&ilan:a? Evide.ntem.e..nte. no. non fosse ,,J/ro eh, per· cM il Ciu.de.o :wpre.bbt opportu11amenle. co11 I, più vuri, ,: J,. più ins,upettate. complicitù. lur 11ominuft' i $Uf>j "depti nel/" Commissioni. e·; un'altra ria. one.Mu. solar,. Israele. rd i suoi complici han.110 la loro poltn:(I n.-:1 munipalare nel Mtrf!lo lr cou de.Ila cultum e.. della lilosnlia: nei c0nve,n; a pOtle. chiuse, ne.I Wvoro. OD_ountud. ,/le e eommissiom· •, 11,I li11,:u'IJ1,&io rsote..rico, cio;. in1-anne1.-olm,11te jncomprt'nsibil, ,J,.; libri,. 1/elle rh·ùte: ,. ndln pr,Jun:.iun, 1/j pn.i.•Nlnr il mtmopolio Jtdla rultura /iluso/ict,. l:d ,-("CO, allora. eh, lt, di/f'so delto ra::n. o 1/e/h, ,tu~. d(1t,li irittmni ,/..,Ifa Jifoso/iu i eh, ru,>I J lii dir,·: lo ma,~pala:ione.. de.li#' id"" t/ir.-t1i1•t'. , quindi lu mt1r.1poltizionf" della scuola, , J;,ll, CUY e.ditr1cil. consistnà nd porro,,. sempre-più in pubblica. su/I,- rii:i.1t, , giort1al; politici. i temi jdosojici. sia q11,:ltj eh, rrn8ono trutluti. sia r1uelli eh,: non vengono 1ra.lll1ti; consisu,rà n,//'inte.re$Mlfe iJ F,tllf1de /'ubbliro u qu,I clt,. rwr~11e. ,iel momlo Jiloso/iro. ,,,/ comlurre le qut>• stioni alla .piena luce tle.l 10/,, su!/11 ribaltt, e/e.I palcD1-c,nieo. sono lo stuardo Uife1110di ruui. /'f'r jor quf!Mo. do1.rà In M• ura migliort pubbUcislica - liMru, JH!rchi-nott inJtutlala alle cric-che o .wrietà Ji/o$0Ji<·h,: - titlrt>::ar;fj· 1:usftlmenlt>di prepuru:ione Jìlo,o/ìro. iri modo da poter purlarr a chùrre ,wte al pubblico di quf't,li t1tt,om,n1i fondamentali eh., non pDJJUIIO non intrrtSM,rlo. U,i ,,rguto in~t'tno hu dtltO che i /;loro/i ama• no operar" nei l.,.,,:,Ji /011d1. nel/" c,111tine.ne.j cimilni. BiJot,na ccmlurre ;I pubblico ud ispn.ionur,. qu,i lun&lti e /,.. ma11ip<>la- :.ion.f. che ir-i .,; c<1mpio110.a 1/a,1110 ,lellu ,i,,orge.nt,, !'Ìlu del noJtro J>OPolo: al qua/,. ntct:ssil!,. P"' il domani. a1.'erl' pubblicamente il contu,1/o. es.se.n:illlmenlt, 1/i ciù rh, a111·ie,•e in dau sdlori. qu.e.llo J;,Ue idee e quello del denaro. Sono questi i due .,,mori ai quali. J,l>ilamenl,: u/.lìuncmo dfl; suoi arcoliri. il Ciutlaismo 1iene saldo. Lo &enti' ha aruto qfcuni lumi ~ià. I' Jtmprf' '"' rirHt', :,ull'I jaccPncla J,I r!,~aro. de/foro: ma f: J!t!r• Jeuamtnlr i,-no,m,t, di qud che ,,,.,,.l"'nto nel ;ff'lt/Jre d#'llt .,d_e.~ madri. o"iu l/e/111 filosoJù,. Biso~11u chf' una costoni!' a11iv11a politica. ,wr !u l'it, pubblicistica. illun_iin~ ~oncrelame.nle. il pubblico ;nulli1,1·t11e a11ch, su queslo. del1rot1"1m.o t Jondame..ntal" ·"llor,. SIRO CONTRI

Pu quanto i Br•hm1ni. la f•moq r•• ~la l!-8C'f'rdotall'ddflmlia. !'O.. lt'n,:1110 d1 es..--en•ftt1r111di~ndt>nu di anli<'lu- ~1•111i ariant> ftl'ntlralr c-omr <·<mqui"lalri<"idal nord-0,~1 nf"I Paf'~- un ('qffl<' "f>&--io11a10<knota <'he ..o,Jiarqut-ro ad u11 am• pio ìnquinall'lt"nlo di raua. C..on "'uflK-ien. lt'@S&llf'71.lt. anzi J}0-.$(1110 ric-o,lruinii i di- \ersi modi -«Ondo cui a-sorbirono can· ,Ue da,li aborigrn1 rkH"lndia. Il fl'no• met,o romi~iò fol"I(' più di KXlO anni addietro e non ~i arr~tò mai. All"ini1,io do\, a,ere. fra 11:li altri. ancl1l' moti, i di 01•1>0rtu11i1àrdi,io"--'1 l' di dominio. Lo ;ij do.urne confrontando fra loro i .,.c,i lt"-IÌ c!f'll'l11dui,mo. i \ ..da. Da ~;ij appariJ;Ct" che l'adora7.iOnt' pura e ~empli<'e della natura co~1i1ui la forma primitiu <klla r1'liirionr ,Mica.. p~lo ~,uita dalla df'i(K'Atiorw Ml So· k della Luna delle Stelle <kl Cido r dell'Aurora. eleui a protettori dt"ll"Uomo dotandoli di attrihuli morali."11 cui• 10 d,..lla Tt'rra ,cnnt' dopo. Fu unilo a qurllo rlrl CiNo in un tuUo ,:uida10. ~ndo la lew di\ ina ckua Ri1a dal l)10 Suprrmo. padronf' <k•li l'll'rnf'l'lli. lllÌ'>t'ti<'ordiO'oroi huoni eh,.. IC'I prl'jl:I PrH•11tHl011• di dnol• ollcrt• •I l1ahMh1I ,ano ,. 111:li fattuno oHen,.. nu i11f":!-Orab1lr <'Oll i <'olpr,'Oli. La dottrina <klla fi1lucio nell.i honlà Cl'le..,lr .-hht> ro-.i prindpio J)f'T "' ilu11parr poi n.-1 Hhak1i. IÀI fort.a nalural4". ca1••tt ili mandar,- la pioJP• l~eflca. fu in parhrolare prrt.'lni(inta "Olto il nomt> di l11dra. dio hat1agliero nrmieo dei dcmoni maidici chf' im~ivano alla 1>io,r:UI di cadtrr In lal modo ,orto(" l'idea di un l>io mar• 1iak dhenuto il ~rf'dill'lto M,li Ariani. che lo elr.eMro ai (a"li di rlh-initi nuionale perch~ ~uo il ,.uo p: 1rona10 potf'rOno s11in~f'0t1 ,r~ r(',io111 -.cono ,-ciutf' t ~,.:io1arlc. l>dl'~pdto più arcaico di roll'--la ttli~ione ci ri(Ni•C1' il Ric-\Nla, com• pento in forma orale aneor prirn& ddlt conqui!!ta ariana ddl'lndia. t\l'll'Athar· un Ved. ~i 1,0,a ,ià un ,tran <'amhiamen1O do,ulo a mdCU,lio di ldeolo,,e ariane l' non arianr-: i ,etthi inni re:Ai irricono~cihili. lr- deità confu-.c e oollocalr- in un nuo,o Panlh~n. ~tnmi d~i in1rodoui 0011 dtmoni " folltlti. in;i,icmc a inca111e&imia !COpo malf'(ico o prr ,uada~nare Mni ll'rreni. a formulr nia- ,tit'ht per ìn\ocart' la morlf' ,u qualcu• no. per au•r figli o prr prolun~•~, la ,·ila. a inni per ~rpenli. ,,.., malat11t>. llt'f maledix1oni o ri,ohi ,_ roM" inanimatr. La 1ra,formuio11f' a, ,<'nnf' }H'trh; nella loro marcia '"~o il ~ud-.... 1 ~li "riani .-n1rarono in eotUatto ron abori •tni adoratori di 1!-lri. di M-rpt'nlt. di tlemoni e d; ,piriti cani,i. Ntll"intrnto di amicar~li. ~li inuJOri e, identf'mt'lllt' ..,rinM"ro ltiami N>prallullo con i lorn ..,C'l'rdoti. \r r~uhò non .. olo r.,Ì"<"llJt"lio di ,:ti e ~uper8tizioni. ma a1.rhe di r11 zr. con effl'tto in par1icolart nei più ahi ~irati .wciali. L'i111roJu1ione di <'tNknu dt'J!:li ahorigt:ni nC"ll'lndui.smo ron1inuò fino a lt'mpi rttC:nti. in panllrlo all'aumenta· re del territorio controllatu dii Urah mini. Fo~ non altra ori«i~ ffllM-ro deità rome ll1numàn. Rha,ani. ~ali f>ur,a. f'tt, Perfino può ,fi~i rhf' I.• fwionf' de,li Ariani ron ,r:li ahori~ni ~ia ~imhole,t'.,;ata nel :oorir:err di dh ini ti femminili date quali <'On'-Orti ai , ari lei l' M'lla ri•liolanza. pure di, ma. J... riutane. \'a riconOKiulo. inohtt. f"hf' fu l'antk-hi'!ooma u~unzione di ora1id,,.. di maiia e 11t~goneria proprit ''"' •1i "

Nel 1ei tondi: tipi di lraJu11lnl Jl1ori~t'11i. iu,-it'mt· alla (0 rt'dt'11la 1wlrd· (i<'.1ci:1 ,!egli incautt"~imi. <lrp:li :-cougiur; e ile!(li amuleli per 8\l'r 1•olf"rt' 11ulla 11.,h1ra. i,ulle pt>rsone e fin Hl Dio. a ,-.pianu.- la ,ia all"aH\•rmar,i.i del fom°'1> a5Ctti:.mo indiamo. !.'inquinamento razziale ,lt"i Brahmini ,e. come !lemhra. ebbe ìniLio i1,:-iemt- al· f11cce1111ato fouderiti di credt'nH·, f' di data moho anli<"a. L".."-0co111inu'1 e contirma tullora a propaiar,i.i rntro le sin- ,i:olt-romunità. ~11zo rht- \ i -<i.:morinll'- clio le barrit'"fe matrimoniali errtlt'. ma tanli,amenlt'. iulornh a,1 No,... e la M>lida ,-.tralificazion(' delle i1uattro ra:-lt". 1lf'INmina1ft,-i a partire ,la! JH"riOflo pOilt•,edico. Le pro,t" 1-0110 mohepliri e tiicurt-. Una f òfrerta 1lalle 01>~er,aLio>ni antro· 1H>loricht'. Le cii~r<lanz~ :-f-n,-ibili~ime dt"i dati antropometrici --s.rebhero in:.pie{':ahili M.' :,u...,Qisthtie 1\mìtA di proH·nien,a etnica - ariana e niente altro pret~ dai Rrahmini. Non ,nlo diffNi;r.cono ranialmf"nt<'. e 18lora in modo vrofondo. i grnl)l)i fra loro. ma 1,erfino ~li indi, idui di un medhimo ,:rullllO: do11de rimp~ibili11t di fn!no al pro~eiuire degli incroci. a meno di partico• lari 1,ro,,ide111.e. Se in accor,!c a ,·ari autori prt>ndiamo a modello del tipo indo-ariano - ossia degli Ariani delrlndia - quello delle ca~te più eku•lc del Pengiab e del Hajputani,. clo, remmo trO\IUe tulti i Brahmini con le<-la allun· gala l' naso rino. a indki. cil'.K' inclu.;i ri;r.1)t't1i\alllelllt'lIra 70 e 75. e lrn 65 e 75. La :,iluazione è ime-ce tutt"allra. He- ~ioni abbastanza prOStiime lr:i loro. CO· me le Pro,·inde Unite e il lkngala. hanno Brahmini a leila lunga (i. c. 73\ le 1•rime. a testa rotondit. fi. e, 791 il --ecomlo. Fra il Pen_l?iàli ori-e-111al'" e 1'1-lindo~1àn occidenlale le (liHerenze nell'upello fi,;..Co dei Hrahmini e del rimanente della popolazione sono tanto forti da a,·er indotto Risle, a ~lenert.' l'arri,o di due onde aria,;e, di cui la ~e-c..-.uciacon poche <' punto donne. sì L'or■ della preghiera, In India che gli immigrali ;o.arebhcro :i;tati co,trt·I· ti s prendere mogli dal?li nl-ori~1•ni. Sehbene non nle3.Sa ancora in ,.~fric-icute e\'idenza dalle ricerche 'l1ttropornetriche, l'indicata dh,ersità f'""i-,1e l", quulunque pO!ltia essem, .,tata la t·aus.a. è hen chiara all'occhio di un l!"'l)trto. Fatti inter~santi .si rile,sno «rcando in quale .,.calino della gerarchia razziai~ stanuo i Hrahmini ri"pello :ille ahre ca- ~le. l()('alità per Jocali1à, Lo :!'i 1H1Ò desunwrc dall"indice dìHeren:r.ialc lr:tllO ,lai ~i caralleri ~ti:uenti: indkC' cefali· t·o. lu111,:hezzaet-falica. largheua cefali- • ca, indice na~le. lungheu:a ua~le. lar• gl,eua ua.sale. i\ell, Pro, ineie Unile rt'- ~uha eh.- i più 1•ro~imi per arrinilà fi. sica ai Brahmìni sono i Ka\a,-1h e i Kurmi: j più lonhrni i Pu~i t" i Ciamar. ~ello tiCl1em.t indiano di pr"f't-1lenza ,-o. ciale i Ka)a,lh :.lanno al <111arto ~rado. i Kurmi all'olhno. i Pn.. i :alrw1dìc~imo (' : Ciamar al d()(lice:-imo. ,\id Bilrnr le eo:.i• ..,ono un vo· ,liHer,.nli perchè i Kurmi "i lro,ano i,1.~ieme ai Bralimini. meulre hanno lont:rni.s;;imi i Ci:>mar. E. da notar.si. però, che i Ciamar delle Pro, incie U11itt' !,anno 72.8 di indice cefalico: qutlli del Rihar. 7(1. Oi,e™t f ~11che la di~1a11zJ j!OCialt" dei Ciamar ri,..JN!IIO ai Brahmini nelle due prO\ in• cie. !)f>rchè nel Bihar 50110 al quinto r;rado. t'Oi>Ì come i Kurmi ~ono al 11!'11.0. ~el llene:ala si hanno conlrasli non me110 forti. pnchè i Brahmini resuhano a!)J)t"Ua di:.tinti. r-anialmen1e. dai Kaya!-th ~ dai Ciandal. ~li nello 6Chema di gerarchia KX:iale e claS$ifica1i fra gli esseri immondi. l..e diseordanzt ~i acui• !,C'Q110 col pa,~re nellJ. ~!!ione rii Bom1,a~. o,e i Son Koli. costa di 1)6('atori. appari~ono più affini ai Hral1mini lkshasth dei Hrahmini Citpa,,an. Gli intoecahjli :\1ahar e poi ,2:li a.grirohori Kumbi M""guono. prttet:len,lo un terzo tgli Scell\ i) e un qua rin li Nn~ar\ jtrup1>0 ,li Hrahmini. nonche ,;~n~ tli alta ca~la. quali i '.\laratha, d1im1 se-

co11Jo l'imliee differ,·nzia1c. ln"altr..t aHerm1uio11e, nuu COll\alida1a doi fai• ti. è doH1la al Hi..lt•}- l::@li -.o:,-len- • ue che pren<le11do una ,-t•rie di cash· in lkn~ala. Bihar. Pro, incit• U11i1t•o Madria,-. cd t>lencandolc -.e('Ondo il rn-- ,-cere dell'indi<.-e na,.,a!e. o~~i.!I. 11 cominciare dai na,-i viù fini per termi1111re a qu,·lli piÌI roui. t1-i tro\/1 un rn',-\O e -.o- -.1an1.i11l~ > ru. la -ucc,e,..__ ioue tt,)-.Ì olle• mala e l"orcli11c di prtteilen1.a (li ea-.!a. And1e µer ·1 Kt>,11,el'indiu• 11u,,.a1eor· 1 i•11omle oJ esallamentc >. in India . ..illo ~1.110--ociale. Sii rono:,-Ceormai la del10lf'n.a d<"lla vrima e l'infundah:1.1.11 cldla ..tcu11d,1 J•--en.ion(". L'antropoloti,,. co•Ì. auloriu:a per ora una ~ola co1•clu•iom:: in -2:l"llt-rei Bral,mini noll J'O••e~gono caralleri fi,i.ici tali da ...ep:mnli net1anw111ed.,llr ahn• ca..,,. e tb colloe:trli al H'rlicl" della ~t'rarchit1 rauialt'. Prr ~i11111ai dati 1tllualnwnh' po•--t"tluti in 1li1.iano unu differe11n1 ~omatirn mu~- iiort' fra BrJlunini dell<' \arie :>ro, iu cit> e ba,--.• ca-.t•· drlla me<lep;in•a pro- , iocia. Talora. inoltrt'. qut.... lt' ultimt· ~orpa-.~no i rrimi per ele, atrua ri-ica. r.· e, identc. 1,Nciò. dw .,. i Brahmini ,:i.iunS4."roin India cou l'a-.pt-Uo fi... ico op:~i ri111ral'(•ial,ilc nel Pen~iàl, e 11d Hajputana. grande fu l'incrocio a cui ~Ol!,2:t1<'<1uero nell(' ,arie regioni. J\on mancano u-.i. i11ri11e,.,oprallullo nt>ll"lndia meridiom•le-. in eui IHIÒ t!ubita~i della pron·nienza ariana. auche ~olo parzialt". cli interi ;?fLIJJpi di Brnhmi11i. Que,,10 e quanto l'i11dat:=;ine Hie11tifi• ca 1,ermelle di dire e <111an10. del re~to. laM"iano ,,.up1}orr(' parecchi I\CCt"rlamcn~ ti --torici. l\nzitutlo ri•uha cl,,. ,ariù molto. nel tempo. ,,ja l"imporla:·ta dei Bral11nini ri:.µello alle ahr(' ca~!('. ,,ia la regolazione <lei loro rapporli con qrn•- .-.1<'. ,el Ri;i:-\"ed.t C',-Ji -.0110 m<-nzionati rip.-tul11men1e com;- Brahma. fl preti• µoeli. aceanto a <h1t' ,-ole cJa.. ~i ... oeiali: Seiàlria, o p:ut>rricri. e \li ... la ,Lt nte dd popolo. La prima cita7io1 1\• t!«-lla quar• Segni magici lin bianco, al 1uolo) davanti a cue di lrahmlnl tu du ..~. -. i ~utlrn. eomparc ut-1 cf"lehre i11110 del Pun1:,-cia.,,ukta. l..:a parola • \'arna > u•atJ. nella lt>llt"ralura .-.uC'f'e"- ~i,:1 col l'i~11iricato tli « colott" >. u~ro- ,-imilmf'nte up~.dicata alla J)t'lle umaua. non è ancora riforita II quelle ela ..s.i hen• eh(' riia :.i meltJ.rlOa coutrn,;.10 due ti1li el11ici: ili Ari.t f' i Da,u, o ahuriieni, '\f'i pii'! tardi \\-<la il mede--11nocontra-.10 ,i.i h trA Aria e Sutlrt1 foNe a cau~a dd mi..c.-uglio a11d1110 art:t>ntuandosi tr11 ima~ori e aborigeni. e l'a,.,.11111:ione di que~li Ira i Sudra. La ltllt'rarnra ,edica fa l•1·n intuire eoclQIO ~radua 1e me/'col:i.,-.i di ruze I.a letteratura IJOl't•, edira re1Hl1• co· munqm• t•,;dt•nle chi' innumerl"\oli mi• ~<u~li 1•r:1no ormai 1t\\l"ll11ti e:' ll\\f'lliqrno con frerpiem.a i111u11t- lt• t:,1-1e.Fra i ('Olllmentatori <ldle sacre let::.}:itle~li Aria, Gaularna 0011:>iderala µro 1 t> ;li una 1101111a Su<lra t- •li altre do1111econ uomini delle primt- ca,,te. l" diee qu;,le devte._"----t.rluat' IK>-.izione,i.vriah:. S«ontlo "' altro commt>nlalott. Va.;~htha. i fi,li di un Brahmino <:011 una \ itl-.cia o 1111a Sudra t'r~li1ano la ca•ta dell.i maclr<>. T:mlo Gm1lama eh(' \"a~i,,.litlrn.i11•i.•l1..1 no. però, ~ul matrimonio l'Olro b propria ca~ta come idèale t' il -.vlv '"'..t mente santificato. pur non f'tlcluo(•mlo la rep:olaritii d('I matrimonio fuon ct...i;:. Per Handha}ana. la prolt' di uun do1111.1 non Suclr11 con 1111 uomo d.-lla r.1,1a unme<lialamenle ituperiore è e ,-~\arn:t :t. o~,;1;iadella ('8.~la dt>I 1>adrt". HiCQno..e. e qumdi p«-r Bralimino il fixlio di una Sciàtria 0011un Urahmi110; pt•r :X-iiilria. il ri,itlio cli una Vài,cia con uno Sciàlria. t'ttondo un co,-tum«-rhe sembra ~ 1<er c-onlinuato 1,er ~cvii . .\11cl1r Caula· ma clà il nom<". ili csa,:.m<1• alla proEttnic ,lj un Brahmi110 f' u~1a Xiàlria. ma lo rifiula a quella di un(I Sdii1ri1t emi una \'iiil,cia. Opinioni --imili ~i trn ,an<, e..p,e•,-e da le,i.,latori in ,.trìt• 1·~ i,(l(·la· e ath-stale in parttrhi1· i-1 ri1i1111i. denolanclo •emprto lnf'jllio il •11•1".i.1n1· ,!,·i matrimoni 1ni:,-ti f' <li <-011.. e11:111•1i1l7a n•e~c0lu,,i delle rau.e protrallo•i fiu n?l'e1U mtwlt•rna. ron n-..ultato pi1°1 •1•11• ~;hilf' pro1,rio ~ulla ca,ta ma••illla clt>I• !"111di<1: quell11 •'t>i Brnl.mini, po1lafi.i quindi lu111i dalla purilli rnni11le d11· f'°•"i iu liuon1t lecle crf"t'louo •li pul1•1•i :lLlCora 1tllribuire. IJDIO CIPRIANI cr.,. .....r.. J.trA ..,.... 1 Il

RAZZISMO Quf'llo rht' r-onr, ptr 1111 raui!mo no•tro. "'°rio r- inlr•nsigf'Hlt', cioè (i«..,.io a problemi ddla rraltS nuda r ~m,)I~. r- c-iot' all'orui:ine Ni alla formaziol')(" hiolo~k• h 1talt'1 dt-llr ~nti " de-i rt'nomnu ad l""'..._ rormt'"'•i f' flf'gli rlrmenti e~. tanlo in ~n,,o na1urali~1ic:o quanto in "'""'tJ moralt". 11r ,:aranli"-f'OIIO e nt' ortc"ntano il diu•nirr. f! la rittrt'a f' la ron ..itlrra.iiom• di (!ut'I iian,11:ut'dtterminanlt'. in ogni ~ruppo cinico or~•rniu.:110. i1orirn u \ iu•nlr, tlf'llr manifr•,.tr earaltni,,.tirlit' «' i•tinth ità innalf'. ~,latti&lf' fiuors ,~, e nttion.ali •· Più ~rheolarmrnlt'. !)f'f noi italiani. ,-1 lralla di riCt'IT•rf' '"'! "'"•'"' f'iot' in una armonia .- m una ftt0ndi1i 111lin~ drlla JtOl'.lrarom1..o--1ziom· ori1tinui1t 1" .. ,orica la i!plt"J{&llOllf' di quella polenta '-' r1cl"hnza di l>t"l'!>O 11ali1ÌI. •li fJUt'I \ ìrili ..mo etico. di r1urlta a;enialità arti-tica. ;nu'.:rric-r,1 " mì, .. io11aria ri,elata 1anlt ,ohe. al di foori di qual~ia•i 1>rohlrma di fonn11. ,li mili:&ia ti ,li partilo poliliro. dalla 1f'nlt' della Pf'ni,.,ola. 1wlla Mllrtti- \ 11à r. 11iù "Pf"-'°• ne,lla indi\lduaht.i. ln ru,1•mo 1mttr d14' ,o,rlia ron,1d4'rare la rn,a ,olanie111r in --ai.- 1:"lica .- 1;ohlit•a. ~pirilualf' CH.l 4'tOi4'a. lra~urando o 1l1ct"ndo di l'Uf}t'rllrt' d rauo ilt·h·rminanll" di 1111u natura imiolabile ~I inaliruahile. l" <1ui11d, fa10 ,ero.- vroprio. almNIO 111.....dr niu e 1>oli1ica. ri'-('h1a t",idt1,h'·mt11lf' .!i ,e111rr a .. ,abilirr. rol no.-.tro. una frauura dw polra .-.olo rff' .. cerr 111 .,, \Nlire -<""IIU al<-una ..,,..rand di rtl"Olnuir-i mai. \01 i11falli ahhiamo pr~o> le '"°'---4" cb un 1errrno di fi--in realtà r ,li ...-n,o t'Oin1111,••u cui fomlan• la ..,,ie,i:n1one dei fmonw11i rtici. pohlwi I' .. o,;rallulto ,1orici d1t" llllt'rr~ano anntullo noi :,,tf>....., r poi i no:.lri , irini ,. 1.oi i l1mla11i t1 i lontanb~imi. \la t1u1mdo 11necr .., ,o,:lia pulirr da J)rohlemi. diciamo .-o•i. di hhlr•. t cioi- di ,olonti. rii rfM'irnza. di moralità. di 1radizion4.'. di ipirituali1à iu.. --omma, prrdrndo di ,,.,,. un prttbO r pro,,idenzialf' fonda~lo n.:t iurali,lico f" <"iOf' reali.-,1'<'.:> ,!elle, ..,1,-..~ q~tioni. non ,et'ltarno f'OMr .., IJ<k,.."4.- perchf' .. j debha 11arlare :ancora d1 razza r di raui•mo. Ch,ì-, 11w11lrt> nrlla 110..1ra po,.i1,ione" i prohlrmì e le" pro--1H.11hl"ri~ultauo ,mo\l ., -.c:hirtlanwnle rholu:r:ionari. nrlla formulazionr altrui ,rh u11i r le altr .. ri-.uhano ahha,1an:r:.,, an1ich1. alnw-110quanio la moda lii di...~ult"rl" (" fino,a mlorno ad h.~i i p.11rtigia11idell"una o dell'altra corrrntr ,i 1li"'-...ero..l"mprt' panito. fuior)(', ~la d·ini1i11i e mai lN>rH'.'idi rau~mo r lanlo mt'IIO una ra:na. I.a raua ,rra. inte,-ralc (' infalll. f>t'r noi ed in lcrn,ini ,li c:omui\t' in• lelli,rrnz.a. prima di luHo nella nalura, cioè un modo di ~,-<rf'. poi ndla fo:,ciblu «- ~I ~ntif!W'nlo. riOt' un modo di ,Nkr-e t- di ,ientitt. e infinf' nrlle Opt'rr e ~i falli. f'i()(" un modo di a~irt". \1a non co~i.,mo. ,k' ,o~liamo con~re, una rana chr -.ia un T!'H)(lo di ,.rntirf' r di agirr e 11011 ,ia u11 modo di ~rt', Xrlru,lirlo aHtrmart-. 1ahoha. ri ~ntiamo a.,.fi,. ,.iare ,li ionfu;i.ioni,-mo l' di a11acroni ..mo. ,\li un raui~mo •piri1uali.,.1a .-.i potrà anrhc perdonare. in nonltl rli ttrla attualità poltmica. una lro,ata t'Offl(" qurlla ckll'c fflrto onorario> o WrrM" qut-11a drl e rnl'tK'dato ideolop:K'O >. \la ~ o;i do,b:-e c-ontinuarr ~u qublo tono ~ .. j tt-nta,~ da\\~ro ton que:.to nwiodo il pr0tt--•o di tuUa la !-loria 1101'!lra. t-e ,.j 11(",a~. a1I r-.t-mpio. 1111111 di.-nit.ì ra .uiall' italica alla i.toria c1ei Comuni, 1.anto df'ni,,a di t'toi~mi. o ,.,j ,ola'-1:. col mirAJt:l(io di un Ira• (1ixionali~mo o di 1111 formali-.mo. nt'~arr alla rana italit:t. tli ~angue: e La ra~.za vera integrale P prima di tutto 11elln natura ciuè un modo di t>ssere. poi nella CO$Cien- :.a e nel aerttimcnto. t:iof' un modo di vedere e di sentire, e infine nelle opere e nei fatti, cioè un modo ,li agire 12 Il cotone di M•nchute, Pe, u11cu11re I• p101p•1IU delt 1ndu111 d, lnd1•m •Il• ptu 11,,,.en ou ,.. 1er., Ouanl1 ucl&wer, 11 nucor

~9lu• I b1il,1nnlc, h•nno com• • nolo cond,1nna10 mlllonl ) , und,d• e YM1op,n1 ro 011d1 t~I• ,ngkse' " - ._- INTEGR di tt-mperomento la 1,e~nali1ft di un Gioiu,·· (arducci 1>erd1è autori" dei çu ira o c1ut-lla di un Mazzini. d1 un Mameli e J>erfino di un Garihaldi 1.erehè affiliali a c1ualche massoneria dell'tpoca. o quella di un l\apoleone I.Juonaparte perchi: di cuhura e di educazione friuice.e. ~ -,i ~11tbse co-,ì ad incriminare tu Ila la sloria del Jli:,or_.:im1.•n10. co11 r~, idt-nte ridicolo •lellc- opinioni e ddle manche,ole:u:e d-i un ,...-olo "·rrhio ili fronte allt' eco~rle W agli atteggiamenti ri,oluzionori di 1111 ,ecolo nuo ,o. allora ,oli polrt":bl~ dire cerlamt-nte che qu.tlcuno. nono!-IJnh' 0~111 di' parem:a. ,i adopNa di o~lacolare l'anento e l'affermat.io11e- ,li ima d1iara c~ienla rnLZi-,1u in llalia. C<.' i11u-c•• un razzismo inte~rale d,e muo, .. da 1111 pi:rno or.li,1a10 fii con,falazivni. lii eo1n inzioni e: di ì(I~. lt- unt- dcriHtnll 1lallr :altu·. 1, C"on 1it1w. ne~li apporti di un cultura ..cientifica. di una e~perienza .. torica, ,li mm co.:-<'ienza politlCa j:-,tinti,amt-nle intl'rJJretala i fo11daml'nti 1)iù -.olitli e -.,al111ari. t' l-Onlemporaneamente i più prnlici. per lll\A t"ffeui,a 1ico.-.truzione del mondo dopo tanto schiamatio di idtqlo,:ie (· di ,t-tta• rÌ!lmì Jtiù o meno <>òJJÌrilualietici. da millenni a que-ala 1•arle '\on .. ono pOl'hi coloro i ')Uali. anche oi~i. più cht' 1111 impeir:110 fi ,.onv jHt"'-Ì il me-o1i.-re tli :i4::rÌH·re e di pen$8rC e. probabilmente ... i :-,u1to110 a loro comCMlo in quello che noi po1remn10 chiamart- l'andazzo anauonistico e dtta1lt-11lf' del J>en,,iero contem1•oranco. e ,orrebbe:ro 101lif're il raui- -,mo da quel bi, io di conflue,11.a di ogni cri5-i o problem:i di ollualità 1>N a:«"gnar~li una di!>t'u~ione a parie ed una fil0$,0fia partirolare. ci(W" JJt>r foN,iliuarlo ,.11bi10 o per ridurlo a materia dilettant~tica. Certamente JJ{"r e~"i. · come per ~li ebrei e ~r tulli coloro chr da un riordinanu:.nh'I razziale tk-1 mondo ha,mo 111110 da ten~re. q•1dla (lellr ,.nu -.arrbl:.e un'c idea> che do,•rchl)e rimanere al ececolo '<Cor:-0e non ri;:uar<l:i.r<"affollo <1utllo uO!>tro.Al che possiamo opporre s«<"3mt"nte che (1ual.. i:i.•i ideologia. wciale o e: ,piriluale > che ancora ogr:i ha il dominio ,!elle co~ienze. qualunque ~• ""ia. e di rronte ad una , i!'Ìonr del mondo Ìnlefil'ralmenle razzi,1a. come la nostra. in ritardo non ,.olo di uno. ma di pare4'.:t"hi~oH e che nulla ors e di più urgrnle e dcd~h·o. atli effetti dt-lla compdizione mondiale in COr'l,O. che la ri,,alutaz.ior\t' delle qualità ed i~linti,iltl na1urali dei popoli in fonzione di ,·alori ditttlili di unto: ~k'nza politica e morale. La r~ponsabilittl r la rappresr111a1ività più alta e più degna. in ~le poli1ica. non :.arà domani più tanto quella di una di,isa, confezionabilr t" modiftcabile a talento. per quanto a tes1Julo spir:i1ualistieo. come qudla di una natura biologica, inviolabile e dc1ermina11te e per ,la •1u,iiilr' oini cm<:ienz.a 1>0li1iea ~ia rifltMO e ,,aloriuazione di una coscienu ili rana NI ogni CO!Cien:u di raz:u !i& lo ~timolo t' la mi~ura di<ogni utile. malcriale e immateriale. nello !pazio e nel tempo. di una comunill. di :,angut> , h·ente e destinata a ,,i\·t":tt. E qu~to della ra:ua inle:grale non (' 5,0ltanto. 11è principalmente. COHW' ,orrebbero taluni :,upcrficiali. un problema di m&Ma e di collettivilà. Una rana biologie.a vi,c e ai ~prime cÒmpiutamenle anche nell"individuo. e !Ì può rappr~ntare degniil>Simatne11teanche in un uomo !IGio. FEIJCE r.RAZIANI Quabiasi ideologia, sociale o "spirituale" che ancora oggi lta il dominio delle coscieruie, qualunque e,sa •ia, è di fronte ad una visione del mondo integralmente razziata, come la nostra, in ritardo non solo di uno, ma di. pnrecclti aecoli. 13

Il misogine] A,ab\ In una cltU1 del Ma,occc. La stori.1 dei rapporti tra Ebrei e Aral+i è pluri~olare. Queste due nazioni ,-emitiche. gN>graficamc111e a contatto. si lro\arono in condi1.ioni di i,,eambiar~i dementi di ci~ \'ihà e di cullura. ma l"$~ndo le or1anizzazioni ci,·ili araba ed ebraica asincrone- tra loro. con manifes1azioni tardi\t• delle prime. le rtlazioni dellt" età più an1icht" ci ;;j mo'"trano in parte oueuebrale. L'antica tradizione 110111ach•. comune i11 origine a ltilll" le e111ie i.emiticl1e dell'Oriente cl3$sico. :marri1a dagli El.rei. ,en· ne in,ece cou:-enata pre!30 gli Arahi: da essa ~ra n,·cndicata la genui11ìti dei ,·alori puri della raua. come quelli che. es- ,w11do lontani da stranieri influs.si. più a lungo erano rim:isti inalterati. Le ,·irlÙ migliori: l'arte della s.eorreria e Jrl com• batlimenlo mortifero. lr li.mji:he aHoca111i co~ at1ra,erM1 i de!erli di sabbia e di pietre. la l'ila in comune con il p8.zie:11e. umile cammello. la tenda. insieme casa e patria. il greg1e tan• te ,ohe c-onteso e difCM>. formarono ancora per lung·lti. ~oli il mo11do dell'Aral,o e crearono rin,alicabile li,r.1 del i!-uo orizzo111(.". quO.mlo già l'Ebreo. stahililo .,.d occidente del Mare '.\lorto facc,·a st:ntire il p~ tiella sua pre!-enza .,ulla bilancia chile. 1011 de,e quindi e:sstre oggetto di maru•i,lia il ritrO\'a· nwnto. JJre--~ la tradizione 3raba. di un a1teggi1unc11to dec~amenl(' o,,1ile nei riguardi dei Giudei: le qualità peg~iori di questi ultimi ~onO n~ in crudo rilie,o e l'odio . .::he lro,·erà ae<:onria docu111enla1.io11enel Corano. ~i attua con forme ,cinp:olari. 14 nella lnteres.;a.a dunque mellert" in luct" gli elementi di 111le,,osizione antigiudaica. che mai si aUìe,olisce o :i,j estingue: facilia 1>ro,•aui f>er le epoche più antiche. date I~ J>rOn! ~aurienli che alcuni documenti forniscono. e.<sa pare sfu~gir .. alla no·. stra indagine durante il '.\1("dio E,·o. decentrandosi t' frammen1and~i pre$SO le di,·erse parti ,lel grande corpo islami<'o. per ritornare infine st-mpre più uilida e,I nostro :.guardo duranle i lempi moderni e rect>nlil'.."imi. 1•) f'olemica autigiudaica precoranica e coranica Le cause di una polemica araba in :,enso an1i,i11daico i',Ono· già reperibili prt>N<O la Genesi che. mediante un tardo e> iro.,- solano ripie~o tlenuncia10 dalla critica filolo~ica. ci pa-rla degli Arabi. intesi come popoli del de$er1o. L'affinità di rana è presenlata in funzione di unR rclaziorw di sangue. per cui il palriarca ebreo Abramo è anche il padre llel capo:,tipilt> d<"gli Arahi: l.smaele. Però. netta i: a tal pro• ,,osito la 1>osizione aMunta tlallo scrillore giudeo: la ,,.tiq>taraha è da consideraNi come un ramo cadello C'fl ill,·~illimo • di quel la ebraica. es..~ndo la madre di Ismaele non Sara. mo· glie lii Abramo. ma urla l!oChia,a concubina. -\2;ar l"Eiizica. spinla Ira le hr3ccia del pa1riarc.1 con il soli10 prelMto della 1>ie1ftm:orale tX\11. 1-3). po;:.cia cacciala per ~dosia lid. -61. quindi rilornata pl'r ordine del Signore (id. -91. Ve111110alla luce (;,.maele (XVI. 151. il Signore. akuoi' anni llopo. !<lahilisce un patto di amici1.ia t' 1>rotezio11e:.ohanto con Al,ramo e cou il fi,:lio l~c.cco. che :11 i.eguito doHà na~rf' eia Sara (XVII. 2; 7-13; 19; 21). mentre ,:i limita a henedire hmaelt" t'd a farlo ca1,o di popoli I XVII. 201. E' ben;,.ì \l'ro che- anche l8macle. come Abramo. ,·iene circonci!.o (XVII. 251 I" che. iu tal modo. entra in ,igorl' il patto stipulato cou Ilio (XVII.IO). ma è ,·ero ahr~Ì che per Abramo ed Isacco ,i fa mt•nzimw ~plicila dell"allt>anza. laddo,e e;,.i'-a non 11ppare nei riguardi d"bmaele. La profonda :,éparazio11e Ira i dut' rami della ~tirpr ci f" 1ee-1imo11iatadal capi1olo ,·entone6imo della G~ne!-i. in cui !-Ì narra come. ,lato lsaceo. Agar ed il figlio sieno cacciati defi. ni1irnmen1e dal patriarca ehreo (XXI. 1 \1 t' co:i,trctti a dimorare nel deurlo di Paran, dopo CMCrc :.lali ;;aha1i da morte ,aicura per diretto inten·ento del Signort'. l~maele cr~e e diH~nla. secondo le vrom~:-e di\i11c. ca1>0 di grandi' nazione (XXI. 181. uomo l'imiglianle ad un asino ~lvatico e tale da essere contro tulli. mentre lulli ..a. ranno co11· 1ro di lui. e dCi!tinalo ad abitare, ,lirimpeuo a tutti i suoi fratelli (XVI. 12J. Questa 11110\a nazione. l'Araba. l'rei!enla dunque. audw nrlla narrazione hil,lica, caratteri hen dislinli da quella ehraica c. :i.alo mediante m1 ,·eechio artificio. del res.lo hen ,isibik il suo progenitore. l,;maele. semhra partecipare al patto «:1)11 Dio. Le qualità i!eha@ge e migratorie degli Arahi ,:,0110 ~1:J adom• brale nella figura del ri~lio ,li Agar, forte e :.enza 1e111a.,;ran cacciatore e tiralore d"arco /XXI. 20;. abitatore imp.i\"ido del deserto (id .• 21) t'" profondo oonoscitore dei ;:.egr1:ti Ji qu('llo. La &tirpe ismaelitica, ~mprt- secondo la Cene-i. .:i imp.mdro· 11irà rlei territori dt:ttrtici di Siria. dal sud dell!i Pal~lina fiuo alla. mura~lìa eji'liziana. ed ahiterà nello ~pazio COll:j"f'-"O tra due cillà non 1)('11(!illentifieate. Ha,ilali e Sur tXX\". IH).

ismo degli arabi ella polemica e 11ella stoi·ia La critica moderna ha polulo acx:erlare che bmaele. iu epo• ca ~lorica. era il nome di una confrtlcruione di trìhU j IHOprio come braele,. ~ompar:..o con lo ~ioglinW"nto della confedera• zione i(tes..a. Il ~iudai~mo ~le!!.ilico ,.j ahi1uO a coni(idNare f!:li Arabi come i tlill-Crndenli del fi~lio di Abramo e di Agar lnome qut~fultimo di una :-011otribì1i.naelì1ica1 t"d alterò con aggiunle e rifacimenti la leggenda i,rnl3elitica medianlt' il 1en1a1i,·o del lutto arlefatto di crear.- una 1,o..,teri1flal citalo Ismaele tXXV. 12-181. Ora. se i docmnenti giudaici ci ta-timoniano la diffr.:rrn1.a ~lanziale tra Arai,, ed Ebrei, fuori degli orizzonti della critica anche il mondo della tradixione orale araha dt•ponr in finore di tale dher!!ità e ,,.j imluslria tli JHO\arla n1edia11te sp11111i polemici. Cosi. la le~genda della na:,cita d'Ismaele, av- ,olta qui in un ,elo di sognantt' mi"lt'ro, ci p~nta una contaminar.ione tra il rattonlo biblico e la fa\ola indigena di Arabia. ;;.econdo cui uno dei l~ntun rij!li di Joctan. di:Ken· dente di Sem. fondò il rtgno di He~i:u:: tra i 11uoi~uc«S$ori è da ricercari,i il padre di bmaele. Prima però clie J°er~ nazionale nattet$SC:.il Signort'. , olendo ~en iri'-f'ne per l"Sferimenlare la pi<"ti di Abramo. creò 1111 giorno per questo ultimo dalle sabbie cfol deserto e dai tramonti infuocali un miragsi;io !)('Ilo come la luna nelle notti cl1iare: In gio,aneua Agar, che. mo~nle di stie insiemt' co,1 il padre ed i ramigli. ,enne trO\ata e ri:.torala dal 1>atriarca. Pii'1 tardi. il capo dei nomadi .'òe'o110:-ciu1i rttt dono della fi~lia all'Ebreo. il qualt- per ahro non anicinò mai la dom.ella ~ndo que,;la C03lanlemente impura. finchè. ucorlosi delle reali condizioni di coslei. non la cacciò. abbandonandola nel ,l~rto. o, ·~a diede alla lutt f,.mat-lc-. pro,ando al Siinore che ral~a f'ra la pietA di colui che l°l'ne,a rice,uta in dono. i\011 è chi non u:da in qu~la ,-empli« trama un ane,giamenlo anligiudaico. che ,,.i 11ctt11tua in lulla la lradizione p<Hteriorr. riflet1r111e una ò<t'riedi gut"rrc u:ndicatrici condotte da h.mat"lt e dalla :-ua ~terità contro i fi,;li di Abr.:uno. in sesuilo alla prou1 di t'mpit>là offerla dal J•alriarca. Al termine di una di !ali furibonde hauaglie. comhattuta durante Ire tiorni. St-n:ta intenallo alcuno. gli Arabi "i tro,a· rono !)adroni dd tampo. a1e11do mxiso tutti gli Elmei ,alidi. Vennero pf'TÒ ri~parmiatr le donne. ma e, irali i l,imbi. arfinchè la razza malNlena 11011 dO\'t:!..:C pi\l a lungo prolraf!i nel tempo. Allora. Ui'ufruendo di pratiche di nrgromarn:ia. in 1111 folle impeto di libidine C' di odio non estin,t11ihik le donne ebref'. e,·ocando il dia,olo. ollennero. 1endendosi a lui. di @:iaccre sulla 1omha dei loro mariti morti e di rimanerne incinte. Il mos.truo:.o 1>atto ru mantenuto e d3\le orrtndt' t magiche nozze con gli eslinti nacque una 11110,a NI inaudita prole. ch,. gli Arahi a buon dirillo. chiamarono e raz:,.a di cada,eri >. Anche l'imenzìone di (!Ue8!'accoppiamenlo riposa !U pre«-- clenti 11011 ,lei lullo ignoli all"uso ebraico. dal momento d1e ~t-mpre la Gene,,;i ci fa «rti dell'orribile delitto delle figlie di Lo1. da que--te uhime conl'umato pur di non la.sciar -.pe11:nerl" la stirpe: giacrre sin~olarmente col ,ecchio 1>a,lre. pri,atc• artificiosamente ,lelle facoha menlali IXIX. 31·'.\8t. La l,-1genda,.. prttilala ci illumina pure sulle pratiche ma· giche in uso prei-so gli Ebrei: prr:1Cindemlo dal soprannulu• raie e dai fatti ma;::ici che numerosi~imi rirorrono ndl'Antirn Te ... 1amen10 ( nell'Esodo che, non a torto. si può definir(" il lihro magico ,lei Pentateuco. sono rcptribili in <1ua111i1à ,i. 11ioni e,d apparizioni. noncl1è ~perimenti di ma~ill imiloti,a l"

Ìln}'.illÌ<",. • nu .,j ricluc·ono. 111 -..c,.. tanza. Il' dWi 11ia1hc- d'tpillol. ~. •lf"-•.i 111tt•n1alt'llura dd Talmud <'i offr,~ un~ rkca mt",~t' di t"'-Cllljli in pro1m1>ilv. Infatti. nl"ll"ordinr- « '\t·tiki11 > clf'lla \11.../inah. llattalo «:...auliNlrin> 1\J I: 17a) .. i f)r0\:1 rhC" la ma,1i.:I ( ra diffo ..1,,in1J tra lf' ,!onne, t'hrtt. "'t ~1111011 lw-n ~hatac-h 1mpiIT·Ù dut-1n1l11C't"11loa11111or --0110 '111:t."'I ouanla !>lll"Jht": -drl lt'--lo. and1r i J,iudi<'Ì dt•i Trihmnli dt1,l'\l1,no ...,..trl" a t'o110,l.'t'nu1 dt'lll' t1ui~1ioni mnJe,i<"lw1x-r poh-1t , 1110 ri0'41mt"nlt- 0,..11,r all'arh 11t>t'1 ..trf'r!Oni 1ra-.ri1iati in !!iuditio. <"Olnf' informa r.... t",f1a Ha,hi. Il c-omnwrt'Ìo ron i morti lrO\a in,tn crN.lilo 1ro alcun, h11•rl1i ract'Onlt dt"I lnll:tto «-lkra clwth > I 1K lo1 11tll"orÒ11t> « Zt-raiin >. t ,Ot'a11011i e· 111 forma1io11i -.0110 mir,• t:itate ,lai 1raua10 «Taa11i1!1 > ndl' ord11w • \loid > 1111. Hl, dal lratla1t1 e Dammai :., in « Zeraim :, I 22 a1 l" dal citato « ~anh(.'(lrin > 1(17 h1. I dO<'unwnti c1ui :-f'f1!llala1i. 'r do,,.ro--o riMn~rlo. ,0110 ,-<11z"ahrn molto tardi. m, ~i ha111,o il mt'rilo di ri\t'larc-i 1,- qualità cklln ra.u.:i "I i ,uoi allt~"l(Ìarnen1i. moho acutamtnlt• nolati " me,o1.i in rili1•,o dalla lradili011(' polf'mi('a araloa. Tuuo qu('-.10 ri<'C'Opa1rimo1110 di idtt. auc-11" ''" ro111rollato indim1anw-nlf'. --i rifl('ttt' ~I lihro ---at:ro dt"i \111.. ulnu1ni. il (;o,ano. in <"Ui "Ì contempla 11 l,:'t'nuino IH"ll..lt'ro •li \foornftto 11u1ri1o~i all<' fo111i non ..olo 114-'ll'Arahia 1,a,t:ana. ma t"~iandio dei h....,i narrati, i apocrifi ('ri,tiani. di ,1uelli "irìa("i t <li qut'llì 1iudaici. in parli('()la~ la lla1.1itda t' il \li,clri."h. 11 con«1to dlt' l'.\rabo .. ·r formalo attorno ••li 1-J,rf'i. qual" aplllrf' JM:I f..orano. rl.N'.'lllt' appunto dt-lla d1..pariti ,ldle fonti citale: accanh) alla comicleruionr ~tnrralr cl1t' r,.1111• 1 1nicla. rmvia. mc1alomt1nt. traclirri«- r malf'dt'lla la ra1.u rli \1o:ii-. .,, a1liipeano qui ..lioni minori. clic riu·lano l"influ .. -o ,kll'an lita tr11-d.i.ziolk"tl·raica ckformala dallt- "l)ttlll■ztO'li h,r<k dd Ci11dai•mo f' ra('("oha con m•~~iori o mmori ri"°"n\· n,.i t"ir roli i•lamici. Lo -.1e,...~ c-aratlerr della rrli,-ione ma(1mf'H1rna 11011 dt"'° e..--trc- ~lato alit'nO dal produrrf' un l~nr,olt allt'JI:· •ianwnlo nei riJuardi dt",-li anlid1i .. alrinchi. "-t'hhf'1tf" ..u di c--,.. o ,j ~ttili qua r li qualdlf' •punlo nilic-o. l>11lla ron1nit' dt-i ,eri-t"tli t (kllf" Siire ;. IMhe po, ..ihilr riC"C,..lruirf' una par1icol11rt' ..tori~ morali• tlf"p;li EhrC'i, di,tinla in (1ue parti fondamenlali: i11 d3nno d,.J pu,.,~imo, cioi- dt'J1i 16 A~al~i, cd i'.1 da11110di loro .!'lr--•i. ),:,orta1,ioni (" ('Onciili c-o~ti .Jl1lu1~11ò I n•lurali 1·orollnri •u;i,: .. rili dall'ei<1X'rif'111a di 1al1• :,IOria. In danno dtl 1mr ..,-imo ,:li rJm·i OJH"rano mtdianlC" la frodt-. ::ti ri\tlanu. -.ol)ra tullu fal-.ari. j.lf'rd1f' I.anno ;1hf'r11lo ~i• il ?>t'll--O dei loro libri ..,1rri. eia lt p9rolt< drllo .!-lt',...o Corano Il\'. 18: \', 15: Il. 701. N>llllllf'llt"1ulo tali azioni aho111ine,oli J~r lrarnr illttili ,-uad11,c111 i Il. 7:\1. Sono fal'ilori del msle. Ìll\('tf'rati in lalt' prali<-a 4\\ Il. 1--t.l. alidi di , i,t'ri i Il. 901. r-.c-,citano l'1Mira l I\. 15')1 ,. preltndono ili c-,,•('rf" ; 'Oli amiti 111 IJio I L\11, M. \t ,-i ll•ten~ono ,lall"u,-tur Il" a,mi drlla ralunnia conlro \!aria r Cl'•Ù il\'. 155-1;,61. deridouo \la.o 111n10 ili. 98: I\. 18-19,. •i .:.llt-auo ro11 it:li idolalri fUlr di o-1rg1iarlo i I\. 52-591. rd •vpari· 11ui11di ,:iu .. 1a la ron.!-t' ~11en1e proil1i11011r ,li •lrini:f'r,r cu11 loro amtCi.iia I\. S<ll. I.a maha,!tilù 11:imlair<J•i •""'l)lka 1111rht' in da111H'ltlf'J1.diì.'lt"•-i 1-:lin·i. La lori, 1•111vw1à."'l°i'Ondo il Proft•la. ha attiralo •li dì f"'o"'I la rollna ,li,inJ. la ljllalr -.i f' riunifr--tala i11o;mi forma r li ha jlt'rro-- .., fOn OJlli •llf"('Ìr di p1a11lir. Pur untam!o un palio con U10 111.· 77 7th. •i C'Qr'IO IH"rme--i di , iolarlo t 111. IP.I:\. 15-1(1). l1:rn110lra-..1,!rt'dito a 1 1l1nrri drl ~111,.tto1\ 11. H~i1. :ti ..0110 tlimo .. trttti 11111111,:ialori ,l ("ihi illf.'f'i1: (\. C,71. hanno adultt'rt1lu la lu.-11 r...-1.. ,. fr,,>Onato in ..;.,,,. la lt>rO (.hj('"q I\, 1H1. hanno ma.('("hialo •f' .. ,,. ... i ron pratid1.• idolatrtrfid tll. U-:; Hl•: I\. 1~2: \ Il. 11411. 1111indi. run 1 -.0110 il IH'"'O tlt'lla lortl 1,inorn111a 1,ltrarolanlt'. a ..ini ..0110 i lil11 i I I.Xli. 51, uomini lali da ri1e11rr.- t~,(lra f1~lio di Dio I I\, :O). rti di di-ohlj,f"(!it"nt• -.0110 -tali malf'df"lli da Dio t r. ~lt, da l)a,1d,r .- da Go-i1 I\. H21. tra,formali 1•0--<"ia 111 •C"Ìllll 1it" I\ 11 I(,<,, r di!'l)t',..; -11ll11 lf'rra 1\ Il. H,71. \ulla p<"rfl ;. ,al,o a farli rf"f',.tlt'rt' 1l11llt- lor,, 111i,p1i1l1. (Jue•la 11111ri1adocunwul1t1iu11,• .j i..pira 11.iturJl111r11h'atl :ir ,,mlt'11li di onlint w1lr111in1 dtf'. alnl("nn in parti". -,:in•l,l,..rn ,l,-..1ina1j a 1ad,rrt'. --e" •Ollo110.. ti ::ul 1111 rll,!oro,o 01olr,.flo •IO· rito. Si lf"IIJI:':.11t·ri1 11r~Ull' d1t' lo .. 1"'0111110,tro 11011 l('rnlf. a c-0111rollart" la ~11,ri("iJÌtili 11111-..1.- fo111i. tllJ. ad :t.f't'Nl.:rt• rr .. i ..l(-111a prr•"'O ~li \ral,j li uo atll'~l,d:111w11to mi•o~iu,l,1it11. i-lw \anta an1id1i ....imt• radil"'i. 1·11111.- fanno ff"dc- j Jti..,1 1·i1;oi1ìdrl (.ora11,,. -\k11n1 f,llti clt-lla ,lr--..-..3 ,il.t df"I Proft·'a ri ,.Hl"--1:u,o la prr,.a di JM>-i1iont"aral,a 1·11111roi Giud, i: rl"N'i1li,1 onlm.1111 da \lpomf'tlo 1t \lr-dina. alli)r~uarulo l<1 rolo11ia t•hrai 1-.1 pro· :"''k 111'll lt 1·i11à 6"''"(."<liatit 1wr IHK'n non llt• pro\ 11(·(/ 11:1rt'•a, (' ur11,"rqlmM1t1• ro11o-.<'11110.nl altrt· Of,f'r;ui,oni ,h nrallf'rt• militare. C'Ollll" r..... alfo 11lla forteua 1'4•11alrihU d,-j vJ., 11u2:11h f' l'O("("ul)azmnr ,'.,-1 lf'rntori ,lf.,-li lta>l,ar. ~ ,,on l,a,1110 la diffu~ione dl'lla pr11>1a imprt ... :1. offrouo la 1,ro\u d 1 <ruaulu 11fft•rmia.,10. Taio mO\Ìlllf'ulo. ,i,o nt>lla lr.1<li,io11f' anlio ,·d J.i tt-,n,,i ,li \l•onll':'lo ... 1 ath ,ma ,lura11lt" il f.:11liffato. "'f'll.ta l""r,, -.('()m j>arirt-. \e lrO\Ìamo lrat"Ct" mm1t'ro'"t' nrllc- lf'IIN:tlurl' ,!"Orit"n lr- r d'Occidt"ntr i11 li111rn11aralia. moli,. ,ohe ro11 i1 trnln po lt•mi<'o. nf'III' lt•pj!f"ndl' frutto ,lt"lla fa111a~ia poj1nl 111• 11 1wll1· ,f{',,."'f' canz.oni di'! \ olj.:o. Qua I" li i docurllt'nli c-1 11111110('01l"("r'\.ilo il riror,lo tli H'rt' ''"''l'l"I m:1011i c-o,dottt" ronlro !"idra 1i11J•iu. tomi' ,,uf'IIJ. J11 lt'rior,r 111..ttolo Xlii, Jt•1tl1 \lmoa,li in lrrrn di ~,,a,11:11a.La difrit'oltii drll11 lellura tll'i lr ..ti ori,11:inali. la loro irrrpr-rihili1à, la maJl('anu di ,i~rchf' ,.j,.lf'malic-li(". 11011d l*'m<"llono qui ili orf rirr una dvultW'l1tniont' or<liuala. ma l'r-,.i..•f0111adi ~ ;. ttrta. ;rnc-ht" J>('r' la pn--11za ..imuhant"• della co111ro1,artita f'hraira I •1 lluranll' 111110il \lrdio ho. CLAUDIO CALOSSO (•j F... i .. tooo lnfalti lf'ICC..wlf' 111f'<1io;>,·■lì. f'laOOr111,-In f'in-oii wh1,ll'i d'Orientf', l'hf' te-.timonlano rot.1111 ,J,.cll f:t.~i 1-n111r,1la (·n -.1!a11ltà t l'h,lam. llue 111 f' .. -.4"- l,."I1eira-r11,lacli (;oc,. \la,rl)Jt ...1 \h .....a111lroMa•no f' h, hlnlt- ,li ,·i1;1 , ,.uno ~11111'oK.-t·lto ili al lrl'lltrnli mh•I urllroll 1111hhllf'ali,-u 11111•.. 111-.1i>.. ..:1 ri,i ..111

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