La Difesa della Razza - anno VI - n. 1 - 5 novembre 1942

• questionario I •'TllA.SEOOLANTI" RISPONDONO Oo Milano, il umerl!II• Alessandro i5uquali ci scrive: • Allo mio 1elter<1che incominciava: "Ho tetlo lr1mt<olando .. 11 ds voi pubblic,IJi sul Ouuhon1mo del :i 1eil•mb1e sollo 11 l1lolo • R11pollo od un c.todido onl11ou1sls .., Robe,lo Povne r,1ponde pur senz.t nomino,1n1, mo con chisrin1rr.o rilerimenlo, intitolando oppurolo: "I hosecoisn\1" un proprio 0111colo compirio 11 24 dello sluso mese i;u "Ac:iaio • (Foglio d'ordini deU" Federo1,one de, F,1,i d1 Corr.bJ1llrmenlo d1 lerni). Oucsto loglio reca nello lesfala il comondan'lenlo del Duca: 111 Le porolo d'ordine, o I► scisti, è questa: inlronsigenze aaolulo ideale • pratica•• ed è quindi une ben 1lr,sno sede per il compromeuo ideologico che il p,,..ue d1ch1ere 0,11 aperhmenle d1 voler lent,re. Egli, mhlli, depo aver !IC:uulo di incompren,ione i 1uoi •Ire,. cont,adillori che gli avrebbe,o fallo il torlo di aver voluto legge-,e Ira le righe Hnu pe,ciò comprendere quonto nelle righe 1i,11J11cr1Uo, ribatte il suo concello 1crivendo: ,. Mi sono preso (verso thit) • non ds o•JI l'impegno d1 docume-nl,,e in uno serie di scritti h le91llimil.ii dell., mi., iulerm,rione di cerie recondile ,r:ndog,e fta 1:udsmo ed eb,,ismo, ,n ciò the r1g1.urdo h leoria deltJ polilic., e della •lo,., - lenuto conio the t.1 pr-Jui eb,.,,ca, m qu11nto rivolta alla di~lruzione dell'ed1hcio slom:o eretto do ollre rn,e, è in perieli.li .,nltiesi colle ler.111, in bue alla quale dovrebbe poi ven:, costruito il nuovo edificio giud.llico •· Il Pavese, ce,undo d1 giuslifiani, arie,. ma poi che i lettori del suo erlicolo av,ebbt.ro dovuto comprendere the egli voleva 1olh,nlo dimostr.,re the • in quesla guerra D10, cioè h veritò ed il dilillo, è con noi• 1pieg,ndo che es1endo I.li dom0<,.,,ia contro ·1dl qusle combatliJmo un, l,ntione 91ude1c.t ,. esse non.,• un'idea, doè quJkose di log,cemento consistente, ma • un,1 9,0lt~uc~ finzione, un'moi.1ti.t9,!0 idolo, che poslremo ebbetlere senu 11lcun timore di o/fendere I• veritò, la gfu1tiri,, le ragione divine•· A palle quel demo-liberale ,. ideismo slo- ,ico • (per uHre lo frueologia di de·Simone) • cui qui ed altrove il profeuor• la •ppello, rim•n• dunque il 1,llo che per Iran, qu•llizu,e quelle coscienze di pseudo-ilali•ni che forse m qualche • engolino • s•n• tiuero il bisogno di essere renicurati sull, l•gittimild di que1ta guerra, egli ribette an• co,11 e con maggior violenzo le sue alfe,. m11tioni di tdenlill teoriche e sloriche Ira fucismo ed ebrai1mo il quale ultimo non cr•d• <1.n•lla él•mocr11ti•, nelle 'coslih.uioni, nei ~,lamenti, piU di quanto non vi cr•d• Munolini • e Ire i qu,1; (fucilmo ed ebraismo!)• •ll'appeienle diuidio ule,ior• 111rti.cont,o un11comune cr,.denu interiore • (sic). Nelurelm•nle poi il Pevese dichi.,., che soll11nto da parie del fa«:ismo vi • lede ed on•1t•, concenione quesl11 di velore essei diu:utibile quando •ni•me con lui si vogli11 enumere I• dileu dell'ebraismo, giecch• non si può c-1omW!I• n99.,,e 11igiudei une ,. lede», le lor~ lede, quell., che eui h11nno re, dulmi dell.s loro r11u• e neppure una lo,o p.,,hcolere form• di "one1tà ,. che non ,ena d, avere tol nome per il fatto di escludere gli Ari d.,I loro p,onimo e d, muovere d., presuppo1li men1anici. Ou•nlo 111dubbio espreno dal P,111es• che il f,ne dei diuenzienli .,,..d.,ue al d1 lò delle uimplice polemico specilica, lo aui<:uro che ll=gli ha collo nel segno. Noi {pa,lo .nche a nome degli 11llridue • lr11s11colanli,. uno dei qu,li suppongo di cono,cer•) non abbi11mo 1nlalli ulfi personali de sfogare, non facciamo questioni individuali ed inoltre non 11 !rafia elfallo qui (è ben'! il P,1vese lo ebb,a capilo) di innocua polemica specifica, •nu si lr•lla eddi,illu,e d, reagi,e a lutl., una vasie e ben congagnole meno\lrd che si pelese eslremamenle dannosa egli interessi naiion11li. E' per tale molivo p1eci,amente che 11lengo mio dovere di ilaliano e di fHcciste contribuire ed indicare il line di late manovrr• al/., .,flentione gener,le e m11ga,1 •n• che eU1 riflessione di eh, 1n buona tede .,vene em1lo o, per insullicienu di lumi, si lou• lasciel!I forzare la mano per e11venlur11 d., terzi. Il che, ormoi è chi.,o, non è il COIO d•l Pavese. Del resto quando l'errore vien·• ripelOlo ed aggravalo e quando ci si 11011.,conlmuamenle, seguendo 1, ,t.,mpa puiudo-rau1st11, di 1,onle e pre1e di posizione .:he denu"- r;1~:10 come l'.,llual• c11mpa9n., enliran1sl4 (di cui il Pavese "on • che una b,ller111) lid ,lela •n•i ben• congegr,ela e persegu-, fini ouai preci,i, le monov,., non può pni estere n•n• in dubbio. Si vedo in propqs,to il recente articolo dello 11eno Pavu;-,. linee generali del problema della Raua,. su "Tempo di Muuolini ,., numero lriplo 1190• sto-ottobre, e gli $Ct111i• Due Roue,. di G1ul10 t110JJ1e • t nostri nem1c,,. dt Guido Cavallucci •pp.,,i il 20 sellembre in un nolo dior.,m-, mensile sui p1oblem, dell,1 Ran,1, nei quali 11 pone i" dubbio ogni be~e rule del l<auismo e si erfiva ed::linllur., a qualil1c.,,e J'anhsemililmo come un,1 semplice posi11one polemice. O, un mJ1;;rgior ch1,1timento in propo11to si e talla del 1eslo promotrice la desu "Vit, lbli-,nJI,. d, ~•ltembre pubblkando, ,io pur dopo un11 chia,~ preu di posi1ione del dire!lore della rivist., stessa (e ciò • doppiamente 1h>no), quell'arli:::ilo "L'equ111oc:o del R,u1smo scionlil1co,. di Evola che è il più nolevoli. documento e monumento de1J'odie1n.1 con-.p.sgnl l::alen,1lesi in lla1ia cor 1ro il Rauisrvo. Nè 110 dimenticalo, pur limit,ndoc; ,d .,lc..,ni solamenle d!llgli sciilli recenl,nim,, 1J vo!ume!lo d1 'I. Mauei "Rnu e N.s,ione ~ gìii commenlato corno si dovevo nel nume10 22 delt., • O,feu dell.s R:11tu ». Non è lorse questo l'elem11mer,le rico,renle melodo della ,a,ef•1ione a ,ini evidentemente mimeltuJ1tori di cui le slo,~ dell'ebraismo è ricur Com• c; s, poò meravigli.sre con un, pro• p•gand., siffalla dello sc11uo credilo e del poco seguilo che, si •bbia il coraggio di ummt.lte,lo, ha da noi il R•u•lmol Per to,n,re 111Pavese, egli .,f/erm, p~i. leme1do Ione d, aver ecceduto "ella sua difeso del 9i•Jda1smo, che alt"ebn1smo m.sn• c, I• spir,tu.,Me che inve~e « lornn l'on1m,1 del çesc11mo" nonchà la mo1llità e !a giusli11.-, elte1n1111•one queih che ci l,1 •n:o,., un'ullima volta !pera,e nel c1n::lore JGI nostro 11nlagonist, benthè pensi,mo 110 pur ora di ir.ette,1, di con11d1;1r.,,e l'ebraismo come un bsb.su, come il di&vo:o, come l'An1,crii.lo e Col• vie. Bisognerii pure incom,nciere a pari.,• lutti seri•menle e con1id•· rare il giudlhmo per ::iò che reJlmenle è e cioè come un nemico, come •il,. nemico, come un popolo eh• he una visione de, mondo oppo,le .11., nollr11 di Ari, che ha unii conceiione del!• giu1tizi11 opposi., 11!111 no'llr.s di .,ri. Il popolo ebraico, orrendo miscuglio di r.1ne, è per dato di nelura infe,io,e allo nolire rana, ma ha pur esso un.li sue spirituelilò, come un11 spirilualill hanno i rou1 i gi•lli e i negri. Oue1lo gionre all'equivoco della spirituelilò (equivole"le in fondo 111vecchio giochello della confessione religiose) che ÌI priveliva di certi ambienti antir.,uisti nostr,ni non dimostra i" loro, nell, migliore delle ipole1i, una soverchi• ,en,ibilill politiu. E' poi per lo meno inuulo per il P•vese p•ende,,ele oggi ape,t,menle con i rHiitli lronizur.do sul loro .. stom•cuuo • inc•p•c• di digerire cerle gr11luile e pericolose teone. Come il P•vese ,teno ci consigli• • chiu111 del 1uo a,ticolo, • come può consl•- lare, 11bbi•mo nuovamenl• medilelo, abbiamo on., volle di pfU capilo • con coscienu •ncor piU lranquill• riconletmi,mo la criliu. E dopo quanto egli sleno h, rib,dilo di ,._ cenle, riteniamo n•lur11ln1enle chiu1• que1l11 polemica che p11tliv• d11 un presuppoilo "c•ndore" •·

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