La Difesa della Razza - anno VI - n. 1 - 5 novembre 1942

LiDIFEDSEILLA ICIENZA•DOfUMENTAZIONE POI.EMICOAU•ffllONARIO DIRETTORE TELESIO INTERLANDI A. VI - n. l - 5 NOVEMBRE XXI ROMA • IP&D11.IONE IN ABBONAM&NTO P08TALII LIRUEM •·LOHI\I s1111-, l. .,o, 1•1~co1u 11.1111, "i/' llf ., t;f{ [)t.O 1)/ J o, TUA I OI \(I\ mo I'" (U\:\11 • l'!,R.\Ol~<I \ I

---SOMMARIO SCIENZA llDIO CIPRIANI: L'INDIA VISTA DA UN RAZZIST4.; FELICE GRAZIAMI: L'ISTINTO 01 SUPERIORITA' NEL SANGUE ARIANO; .4.DÀ DE ILASIO: FRENASTENIE E METICCIATO; MOD.: GENETICA. POLEMICÀ SIRO COHTII: L'EMENDAMENTO SPINOZIANO; GUIDO LAH0RA: RAZZISMO 81OlO• OICO E SCIENTISMO. DOCUMEHUZIOHE GIOVÀHHI SA.VELLI: STORIA DEL GIUDAISMO (Introduzione •ll'uilio); OICOLPIUS: L'EBREO NEI SONETTI DEL BELLI. QUESTION#.RIO I •TRASECOLANTI• RISPONDONO. INDICE PER AUTORI DELL'ANNO XX (V delh riviila}. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO GLIUFFICIDELLA"DIFESADELLARAZZA"SI TROVANIONROMA·PIAZZACOLONNA !PORTICIDI VEIOI TELEFONO63737- 62880 BAN·CA COMMERCIALE ITALIANA UAPITALE I,. 700.000.000 llISEll,'A L. 17'0.000.4~00 BANCA DI INTERESSENAZIONALE

L!DIFEDSE!LU I Direttore: TELESlO I TERLANDJ Comitato di reda•i•ne: prof. d,:,11.GUIDO LA NORA • prof. dou. LIOIOCJPRJANI :.,eic:retario di reduio11,., Cl ORCIO AJ,MIRANTF. ~CIENZA•DOCUUENTJIZI POLllUIC4 • OUESTIONJ\RIO Al giudeo Fiorello La Guardia. sinda• co di Nuova York. non par vero di contribuire alla mescolanza delle razze, unendo in ma• trimonio questo ne• gro con la ragazza bianca che gli sia a fianco. Alla sconcia cerimonia assistono due bimbe negre. figlie di un precedente matrimonio dello... sposinO. Il tutto è ben degno degli Stati Uniti di Roosevelt. 3

L'India impressiona il visitatore preparato n osservare i fonomeni t·lnici. per una indubitabile dccatlcuzn dovuta a modiricazioni veririf:11tesi nei suoi uomini. si do toJ.diere in molti di ("SSi qnnlcoso di 1111tichei1uunto elevate caratteristit·ho, soprattutto psichiche. Ci si ren de conto deJie cause di tale de<:ndenza con uno sguardo anche sommario nUe varie genti che abitano oggi l'J udin e alla loro storia. Non è difricih· orientarsi nel miscuglio. in uppareu7,n confnsissimo, che le disti ugne. Secondo la vecchia chlssificnzione del Hisley lo costituiscono sctte tipi fondnmentali, ritrncciubili come segue in sette regioni: turco.iranico. nel nord ovest., rappresentato 1>rincipalmente dai Beluci. i Brnhui o gli Af· l{nni del Belucii;tàu: indo-nriiluo:, nel nord, ()$$in nel PenJtiàb, Rajputnna e Knsbmir, e del ,nrnle i migliori rappresentanti sono i Rnjpùt. i Ka1 tria e gli ,Jat; scito-druvidico, nclb regione centrale e nel sud-ovest., co, i Maratbn, i Kumbis e i Curg; nriodravidico, nelle Provincie Unite, in parti ciel n.ajputana e del Bihàr; :nongolo-dr1widico, nella regione centro-oricntalc, con genti come i Bruhmiui Bengali e i Citt11gong )lug: tibcto-bfrwano. nel nord est, ossi1ì nel-· l"Himàlnyu. Xepul, Assàw e Burma; dravidico, nel sud-est~ e praticamente da Cc~ ion alla \'Olle del Gnuge, mo del quale i raJ>))reseutnnti indiani più caratteristici 8000 nelle alture del llulobàr e nei Ciota Nngpiir. L"un classificuzione simile, molto schematica e 1ro1>J)Oinrluenzutn da dilli linguistici, nouchè da discutibili preconcetti di origine, non è più tnlc dn soddisrurc; offre 1>eròil vantaggio di condurre ra1,idnmente an che il 1>rofono n formarsi un'idea abbastuùza approSBimntn delln. .realth nntropologicn. Kella gcncrnlitù. dell'India si 1,as8fl dn genti di :tppurenza euro1>ea ad altre, nssai primitive, confrontubili coi l\egriti, oppuri.: ad aspetto del lutto mongolo, li piì1 evoluto è il ti1>0 indo-arinno. Vi n1>i>artengono individui spesso di alta stntnra, J){!rò distribuiti irregolarmente in modo da dftl'C in qualche luogo medie di 175, jn altri di 166 e persino di l61 centimetri. Hanno pelle non meno chiara di molti Europei, teste hmVISTA DA UN RAZZISTA gn o medio-lunga. naso stretto e JJrominentc. occhi e capelli scuri. L11 loro rassomigliunza massima è con i .:'llediterrnnci e di essi ripetono con frequenza tutti i caratteri somatici noncbè In vivacità di intelligenza. A- ~li antivodi .cJell"indo-ariano è il tipo drswidico, nel quale si fanno rientrare nuche le J)iù basse e forse le J>iù antiche rozze delta regione. Ln sensibile uniformità nei caratteri fisici e culturali dei più rozzi compouen'ti del gru1mo - che non senza motivo alcuni cbforunno prednìvidi - e il t-rovar questi relegati nelle parti più inos1>iti, e quasi solo ne>I• 1'66lremo sud delJa 1,enisoln. circondati sempre da uomfoi n loro su1,eriori, immigrnti nel Paese, li ru rnf!ionevolmente Titenere gli 11boriJ,:-eni dell'India. Sul significato antropolo~ic:o dei cosiddetti predriìvidi indagò n hmgc- J"Eiekstcdl. nello ste88Q tem1>0 che egli studiava il problema generale del J)Opolnmento dell'India. Si distingue in essi un ti1>0 veddoide. i cui piì1 1>uri rn1>preseutanti. i V<-ddu, sono in Ceylon. e uno melanoidl:'. Nello montn,l(no del sud-ovest. al J>ri-

11111 ti1-.o M' Il(' H.!o>."'()(.'i111111 tl•rzo. 11 muluide. Sue carnttf'ris1id1r sono: stuluru h:u1~1o al disofto cfC'lln JHl•· (li11.leso, lunJ.t:n. viMt tondo e pro~nt1 to. mento sfu~~cnte, lnbhru tnh·oll1t !-J)l·i,S<'. n11M> 11iecolu lrngo eon freq111•1Ht' info&.,;nturn 11llu rudil•{• sollo u11t1 rron1c promineutC' 1~1le C' oc.:.-c::hi .!t''llri. c.apdli n('ri lunJt:hi. in mnJ.' ),(iornnut untlulnti u riccinti, ram• mcnte (•r('kfti. 11 veddoidc ofrr{' u11u , ariet11 a 1wlle chittrn t' dn eh io mar si ,·eddo-),(oncloidt•. Sembrano J)robu bili nntichc coones.1tioni d('i nrnloid, (..011 i lll~mt'i negriti. t\ SUH \'Oltu il ?11>0 melnnoide si s11tldividc: nd sol· tutii,o tamil. pili fino." oel ,-ottolil"' kolnriano. 011Pst"nltimo si ritrovn nel nord-t"st df'll'ludiu Centrnh· 111t-:1trt• il tipo tamil l' solo m•I sud d('lht IX'· nisoln. Secondo, fK'r el('vtticz:1.;11!K>nlnticn. l' in lodin il tir.o turco-ir,rnioo, Son11 fluOi cttrflll('ri: statura piutto8to al• tn. met,OC('f111i11 ed 11nche rel11tivu hrnehiccf1tli1l ver influsso itlpino-nr· mt:110. as1>etto geuerllle d('l cori)() di veno da quello di lutti i rimanenli l11din11i, notc\'ole pelosità. donde bnrh<' t• baffi ttbhondunti. colorito del• la velie quo11i sempre chiuro. talorn :16SO('i11to a <'ftJ>elli biondmJtri e OC· chi non ~uri. Jn qunnto ai;.t:li scito• drnvidici (' incerto il loro J)OSS('ller(' ""Ull~ue scitk-o. 068ia iranieo o ah>i· no-armeno J>er alcuni. protonordif!o J>Cr nitri. Di certo 1:1i hu eh(• nel &nd ovvat della 1;M'ni)i()lusi stende lungo il mare u.oa gtriscift, di considere,·o• lr lura:hczzn. con mcsnticefnlin ed nncht• forte brnchicernliu 11sS()('i11t111 carntteri <'Uropoidi. ad alta 8htturat e di rado. nel Curg, a biondismo f' oochi anurri, in mezzo n unn majl• gioranzn di dolitO<'efnli con tutte IC' gradnioni di pelle dnl bianeo al nernslro. di lilnturn l' di indice cefalico. l rimanenti tipi del Ri1:1le:,• CQJH· prendono incroci fra le ra:r.zC' JCÌÀ rfot• lo o con i Mongoli. Degli ultimi ,ono bon note le cnraHNì11tiche strnordi nariamentc diverse dA quelle vt'()u• te finora. Difatti i Mongoli hanno pelle giallastra. ct11>elli neri, racli e lisci. occhi pure nc_,ri. stnturn al disotto delln medin. testa corta, 11mpi 1igomi prominenti, mesorrinin P(ln tendeni.a alln 1<-vtorrinitt. rudicc- d,.J nnso non infossata, nasali schia('· eioti, distun1a interorbitnlt' grande. ridotta apertura palpebrale mnnit11 di una tipicn l)licn, nSSRi J>ersif;trnh• nell'incrocio. Jl tipo mongolo-drn\'Ì• dico mostra pre"alenle influi-80 libf-· to-hirmano e dravidico. La brnchiet>• r,1liu l' u-.::ualnwnte l)ObM.·dutu dn ~eu ti eome I Unthmini B,•nJ:nli, P)I(' ;1r('- tc11do11norigine 11rion11, t' i Cittn&.;1l11;..' :\18g. i tttrnh nu1mNtono pro,·('11Ì\'.'111:1 ori('ntnl<•, Lo IIIRl:itiort• di,·l'r$i1;·1 ri siede nl'lln forn't 1rn1:1,11lc, eh(' l' 11iil si r<'ltu 11l'i Brnhmioi IM'r u11til'hl' '"t' miniM.'('nze t•11101l0idi. Il tipo til~lo• birnmno corris1>011d(' in gri,u llnrt .. nllu d~.,,c-riziun(• giìl !uUn 1wr i )!on j::oli. 111C'nonell'lfirntdnrn oce11lra1•1 le o,·e lm ri~vnto snn,:.m• da•run•'ì' rome nelle n1lli del Kun~rn C' l'li'I Xl'1111I. rN:'r eui I(' cluSJ-1i pii1 ('IC'v11t1• nffermuno ori,:in<' nd1>ì1t. In tutte qnet,te icenti il mi'-4.'u~lio i• og1,ti tnlnwnlt' i,11into d11 uverlh i.11 Ullll piccoh, 11rC'u. e IIC'll'intC'rllO cli •uno rnrdesimu cnsb,, diUer('UU' ~•- mutid1e acct'nh1ntissillll'. Ci fu u11 tcm1>0, 1M>rc\in tui Il' \'Ari(' rnZ7.{' in dinne muntenul'ro esiskmm del tut to i,epnratn. eome si 1Jrov1t ri681endo. ove 1K)iòli;ibilc.Alla loro prime <."Offi· 1u1r~u rwl Pn(•t;e, E' fucile (lueslo nei riJ;!:uurdi de1tli uomini. drnomi1umti se st~i Ari11, che in,•atswro l"Jndi,L verso il 2000 nvnnti Cristo. 1>enetnm dovi dul nord-ovest. A loro si de,,ono tulle le successive vicende Jelln immensa regione e in particolare il sorgt'r delle easte che tanta inwor tnnzu conservano ancoro. Sulln rnr• d("Silllu ,•ia altri Arin. dft età remo• te. li ,.,.rvano preceduti. Solo in tem Jli rC'lnlivamente recenti si ebbero dnl uord-esl mi,:ruzioni npportnlri ci di ti1>i mona:oli. Nulla di sicuro si M invece dell'eJM'.>oeA. di comparsa e dellu provenienza dei predràvìdi. nrn è 1>robabile che nuche 1:ter essi In vin prinei1,nle di arrivo sia 11,iata il nord ovest. Potente cuusn di spostnmenti umn ni, dei quali non soltanto l'Indin ri senti a:li effetti, h1 a1la fine del 1>lei f>tocene L'inaridirsi del territorio e stf'SO dnl Salrnru nlla Mesopotamiu e nll'Art1bift. fino allora rimasto lu8iill reggianle. I~ conseguente rorefuio ne e infine la scompnr8R dello sei• ,·ngginn oostrinse almeno i P01>'•1i cAccintori a sp()Stani veno re~ioni meglio ftworite, oon l'ine,•itabile rcsultnto di soppiantare e far fuggiro innnni.i n loro le tribù meno nttc 11 difendersi. E" dn ritenersi che in ro• tl'Sltl ef>OCH l'J ndia già 1l08$edl'88{', e_, come unici pudroni, jtli nnleouti d1·i tipi n J)Clle scurn e di ridotta altezza. i M1tloidi. orn nllo stato di frnmml'n• tari residui nei luoghi di 1>eg(l;iore abitabilitit. I Veddoidi. dobbiamo ammettere. formarono 1ft l)riwa ondn ri,,ersatasi su,ili aborì•eni. Sotto tn• le spinlH questi abbandonarono quasi pu,e eu,opee; llpo p,1.. tt1wo dellt glunglt In• di1n1; tipo ptl· NIHWO,un C1dif; donM Kun,~a. della 9iun9l1 1ndi1n1: ltlhMhto,

Abllulonl atbo,ee degli U,all (popoluion• dell'India maridionale) C'01UJ)lc-111111cnte il nord delrJndia 11cr u('e11ntomirsi in prc\'nlcnzn nelle ron•}ticd,•I 111ezzogiorno.Gli invm,ori si inscdiurono eosì nei l110J(himi1,diori, t' c111ìn<l,i·inti. du cnccìHtori ])iii forti di loro. così du non lusciarc <·Le n'l'li isolati di cui il nuclc-c) pi1'1 c·omvnth rimnsc nel Decclln ccntruJe. ScJ(uirono poi genti di Jivelli <•nlturnli pili ulti, pastori o nJ,Cricoltori. ,-hl• n v,1rie riprese tii diffusero clnlJa valle delrlndo nlle piùne del Gnngo e ni ft.'r1ili terreni del Dcccùo. vcr Ci<'cupare ìn temr>i ~uccessivi nncllP )(' uree piì1 r('mote in parallelo i1ll'nrrnmursi dell°llJ(ricolturn. Con questa. J(rnndi mosse di uon1inì troY11rono foci!(' nutrimento. si nddenr>nrono e fondnrono città. per cui ('~trema di,·enne In pressione sui;(li 11 boriiceni.. t;ltimo ondu di tnl J(enen~ ru la già indicato. im1>0rlutricc d("i linguaggi e dei sisl('mi di vit11 urioni. L'ctrctto di essn imi su1)erstiti nu c>lei nborigcpi ru o lun~o nullo nel sud. Du ciò non va desuuto che l'e· stremo mcridionulc detln pcnisoln non nbbia risentito per tcm1>0 rinflusso di unu rnzzu superiore. chè al1'01)J>0Stomolti indizi ve ne proynno favvcnto in nnteéedenza al prcyult•· re nrinno nell'India. Cotesta 1-!lzw. che prima di modificarsi e restar Qmlsi in totnlit,\ sommersa 1~r incro· <'ÌOcon gli aborigeni non potè E.Oshmzialmente diUcrirc da quella intro• dotta io seguito dalle onde urinn('. portò In lingua e determini> lo sviluppo della civiltà dra,·idicn. Ebbe lunga sosta nel Bclueistàn. nclltl vullndiani in c.ul p,ualgono <•· .~11.. ,.,11,h.. u1nh1ll •urooee le d('ll'lndo. nel Dccclm e scguc1Hlo lu zonu costiera occidcnhllc 1>ermeù tnt• ta In regione .u sud del :Mysore. mn In ,.,unculln ru probubilmcntc nei pressi del bncino mcditcrrnneo. Xon è pos- @ilc immaginarne gli HJ>J)urleneuti. ull'nrrivo. se non di pelle binncu <' quindi ben diversi dogli nttunli Dr1)- vidi. Ln loro civilt..\ agì con succes• 1-:0sulla soprogs.tiungentc indo-ariHnn. Le !ilC$SCpnrlnte ariane ne ·rit-entirono. come lo indicano tracce notevoli ncll'nlfnbcto e nel vocnbolorio. Com11Hltcso1,ruvvivenze delle linJ.(uc dravidiche si hanno nel nord-o\'est dell'Tndin. da don. con evidcnzn O· gni giorno nrnggiore, le ricerche mo6trano che penetrarono i Dràvidi. )In si va ben oltre. Una antica tol)OUO· mastica di ti1)0 dravidico è stntn rintracciata nell'Jràn e in Meso1>0tamia. nè manca chi la crede estesu fino al nord dell'Africa. li Kharian (hittite), parlato in Mitanni sull'Eufrutc prima e do1>0l'invasione ariann, lrn nette nrrinità con gli odierni lin· gunggi dravidici dell'India da un lato, con quelli di remote valli del Caucaso dall'altro. L'Jnduismo, inoltre. 1>0ssicde parecchi clementi meso1>0tamici ed occidentnli rintroccinbili anche nei Dràvidi. In conclusione. i nossi culturuli chinris(,-ono lo prO\'C· nicnzn delle cnrilttcristiche rii,iche mediterranee e armenoidi fre<1uenti nelle nttunli 1>01)()lnzioni indiant"'. t..-omprosc le dravidiche. Se nggiun giùmO o tutto cic) le fomosc SCO(}Ct't(' di Molv•nJ.!:iodaro nclln vnlle dell'Jn. do. si confcnnu che l'Jndin esJ)crimentò presto unu civilt:\ drnvidien nd affinità mesopotnmichc, superiore u quella arinnn iniziale introdottnvi oltre 4000 unni or sono. Qtwndo cioò il residuo s11lcndore delln primn ernsi relegato frn poche genti delrt"'- 8tremo mcridionnlc delln )}tlli~l11. Al loro giun~ere gli Arinni trovurono l'accennata sitnnziòne in rill) porto nlln J)nssntn ~rnndez1.n drn,·idiNl. Si imposero in lndin, mu unche t"'ssi subirono il foto rnzzinlc f culturale s11Crimentnto in posto dni loro J)rcdcces:,ori di ruzz11bianca. Jn nitri nrtieoli vedremo eome cit.\ nvvenne e quo li rimedi 8inno cO'nsigliubili per snlvnre quanto dcll'nntil'il razza urinnn Potrebbe ri1>0rt11re tl nuo\'i splendori l'Jnclia. LIDIO CIPRIANI

·L'EMENDAMENTO ~rPU~®~Ulll~ Facc:oamo u11a coiustatazio,ic: l'olla c11/tura filosofico è ogyi 1J.'ie1wme,1le spiiioziuata. ciDe e ridotta alla co1idìzione di spirito preco11iz::ota 11ella st.>cou<lamet<i del Seice11to dall'ebreo di origine .'Jpay,wla e 1.·is,<1:!f/0 il, Ol<mda. llarnch S1>i11oz<Q1.i,esto ideale fu tracciato da Spi11oz« h1 1m brei·e scritto >1011 fi11ito. e pubblicato 1KJ811'mo.voricmle :t titolo c de i11tellect11sememlcltimie •· f,a 11ostra crlla cull11ra filosofica si lro,:a oggi, come dicet:amo, iu ttill1~iimo 1x,rte gi<i eme1tdaf<r •· corretta cioè e<.Iiu/ormata. iCCOmio l'ideale spinozicwo. /_/ebreo /w e correflo yli cir:w1i secondo il suo- ide<•le: è <•J>mrntoper questo che c·erti «intellettuali•· <1ve11do /.'iutellctto cbraicamenlc «emendato•· sono ri<lofti in ww condizim,e di slut>i· ditcì d; ~J)irifo. d" 1101C1OJ)ireJ)ii, 1111llcd,i ciO che va .. wc• cedendo 11cl mondu. e c011~eo1wntemcnlc - poichè tlcll'c eme,ulome11fo giml!lìco dell'iutellello /(, ])orte 1ow il1eomme11s11robile S«JK'rbia e i·cmc,gloria delle vro1)rie cnp:wit6 spirituali - s,! sforzm10 di agire. co11 le loro tJril-ate cliiacd,iert•. e, dord loro rkseo. co11 i 11011 limpidi inchiostri . coulro l'ordine 111101:0. [,'ondata di sdeguo delle sfere 1>0Jitichc cm,tro certi ceti di iiltellett11«• li Jw il suo commento in q11e:~laco11sl!llazio11e. /.,a strategia di Spinoza 11d suo pia,w di riel<lburnz:o i.e della sociel<i degli ariani secondo il suo :deule. ero. come già ebbe o riconoscere il Vico, congegunta i11 modo tale da e rovinare tutte le repubbliche del mondo . Al 1.·olgo Spinoza diceva: e tu rimmii gregge, solfo la ~u perstizione ,: ai c11pidi di de,wro, di vioccri. lii onori, diceva: •sfre,wteri (U/ ar.bitrio, JJL'COmlo la 1:ostra po .. sa : ai uo1·enia11t.-: OJ>J)rimete.se t·i torno comodo. secomfo la rostro JJO~sa : ogli indit-idtti ed ai yn,ppi: c. trm,wt"', se vi tonw comodo. secondo lo 1:ostrn poss<,. éOlllro l'in· /eresse vubblico o contro oli <1ltri fJrt1PJ)i . Re8loco <li (lare le direttive agli intellettuali. o <111elliche. ol <liso• pra del 1·olgo per attitttdi11i di i11gegno, ma non proclivi ai piacer). al de,wro. agli ouori. amasfl.ero dediclirSi alla cttlturo spirituale. Notiomo bene: l'intellettuale. l'uomo di 1>en1Jieroi.l fi• l,asofo cero. costituisce -il pii, grave 11em~o -per il t>rogetto di son·ersio,ie sociale co11geonato dei S7)i11oza, verché il J>eusulore, l)erchè il filosofo vero. se è vero pensatore e fil08ofo. cioè se è 1'1C11sos<olei dcstil1i 1rnu111i in unh.:ersale, e dei desl.ini dei popoli in sJ:,eciale (come un Afachim;elli, trn Vico. un Fichle. 1m Gioberti) esercilc, ·Ile• cess,,rioomenfo la sua missione di dotto i11 se11so costruttivo e pole11:r'iatoro del .suo popolo, dei po1>0li in ge11ere.Bisognava dunque devi<1rc gli 11omh1i dì studio, i 1xmsatori. i filosofi, dal 1iaturalc cscrciz~ deUa loro t11issio>ie; bisog,1ava depotenziare il loro 1"telletto della sua 1..•irtù 11a.fi1,·a,. Come /aret Ci ha pensalo il do intcllcctus emendntione. che può considera.rsi come L'introduzione allella11tem<mte sottU.e l'<.l insidiosa a quel rompica1>0 1:· Spinou losofico che è rEthicn dello Spino;w ml'de~iwo. la s11u maggiore. OJH]TCI, il suo cavofovoro. Ed ecco che il veniio ciel metcxlu t'mc11daliro (<· quante altre cose nott ho e ememlato l'd..1reo dcli<, tlO stra socie/di L"esperie,izo ci mostra bc,ie che l'ememla mento giudaico è nel ,iosfri rig11ardi tm lK'fi•ertimento} sta 11ellaseguente espressio,ie del Tractntns do intellecluiò! emendntionc: c. separare Idcam -i:eram <• caf'leris r,cr• t:e1>t:.Onibus ,. - Sepnrnre: ecco iL grmule l!"<'11rcto degli Ebrei, cho è a,1che la moli-O dei Protoco11i. Sqx,rorc il voi.go dagli uomi,ii di suvcriore cap<1cità; sepnrore i bro mosi dai 1}(msolori: scJ)(,rare 1wlla ·me11le de~ 1x,uatori, l' e Idea •i.•era > tlallc altre c. pcrcezi0>1i ,. ciCX' dalf<• o/In• couosce,ize. Che cos"é <111esta idea vcrat E' l"idr<1 delL'<' tenia Sostanza. il Dio spinozim,o; w1°idea. teoriuata se condo tm sislemc, e, romJ)ica1>0: 1iello st11dio dello r111<1ft•. che viene compiuto ampiamente tielle Univcr3it<i oggi stesso. venoo110 rimbecillili gli studentil di filosofirl. i·en gono ipnotizzati i11 modo che wi t1011 riescm1ç, o capir pili mdlo c. de caeferis perce1>lio11ibus . ossfo dell" 1'if<I 7

Un• cerimonia nella tina9oga di Amstc.rdam (anllu stampa) .~ i a M JJ(lf{lfe. du og,r;, illlt!l'e~.~<' del lo rito renle. (.}110 .<ichiera di yion111i sludetili è crnimexf<I a fre111u·11tan• h• ad1wo11z,, ilei 1<0/i ed imvorf'rri a snuu·r:rc Ofl11i M'11 so del rcok. ogni c<11>0ci l(i di .'>e1·,·e1Jire H·aelera1- re.~ . àlfinflfOri ti e I I,, slrnlosfcriche <li· s1>11tc sul« O:•ri11u • 11ell'uomo. A qun,IL nwtvlo .~i a,\,~ocio11c, ben. coleufieri t•l,, me,1/i chicrit·ali. eh<' si sforzano di fort:i t·alere h, leo• logio callolica_. <·011lro le leolog;t~ ebrai.uale cd ebro il zanli degli (IITCr• sari. r1111; :~0110 tl'occordo nel t·avtivorc, nel re11dert 111a11ei1>ila ye,w· rozione slm/io.<.:CI dei più i11telligellli reale di c,ueslu Hw1ulu. dt'i suoi raluri mornli. sociali. J,..r lilid; "" rom11i1•(1J)oi11Jessuto di JJSe11do-1mbli111ittì. dw Spi11oza chiamr1 •amor i11telk>cl1wlis dei». e che i11 rea/lei /1 mw 11eb11lo.-:iltt i1tleUeitual-Oide 1,·ac1w e 1>rcfe,1zio~m. del uwnc•ggio della ,,m,le i yioraui sl11de11li, che se ne 11-0110 imJJadro11ili 1-.I ì111bev11lei, corrispcllivamcule istupiditi. 1,•m11w sommm11n1le orgogliosJ: sicchè uoviowulo mc11Jolme11te i11 (111,-llaslf(1/osfern « se1x,rcita • dat mondo reok. credo,,c, ,li essersi /fllt.i superiori a tutti i valori co11Ji11ge11li. l ,11d1ldi anche allo poUtica ccl olla storìo. JJen:hè crelfouu di opernre dentro alfuniversule. « S!lb NJX..'(·iaeeternitotis >, cioè net mo;.do de~ valori eterni. Ma già ;i wamle l...eibniz. contemporaneo tli Spino:w (nel me11tre gli storici della /iloso/ia, sotto l'i11ffosso ,sroeWico. ha,mo volulo gobeUarci l,eib11iz come u110 spi1t0.li~zalo} ,•hbe a seri.vere i11 suoi appunti, pubbl:<cali 1111 secolo fu fol Foucher de Careil, ad un libro intilolato " l.&ib11iz - Uéfutatio,i i,1édi.tc de Spi11ow •· delle JXJrole ~igui/icofin-. Questo scrHto leib,tiziano atw,·o il lito/o: « AnimadpniOllCS ad Wachteri libr11m de ret·oudilo He• braeoru111 11hilosophia • (mmolllzio"i àl libro del WachlPr sullo Hco11dJta filosofi<, de(Jli Ebrei). Scrii'ern <l,w <111e il I.JCib11izche« 1111/.0 il capitol-0 spi11ozia1w sull'amo• IP intellettuale dl Dio 11m1 è che trn abito dell.c feste ,>er '1odo a l,,,,,, al, poJ>Qlo ,; ossia, comme11lia1110 noi. mw parce,iw ili 11obiltà cH spirito per ,wscouderc fini inco11- /essab~li. Awit,· le riviste di filosofia di questi ,ulti.mi tempi. opp1,rr fr1.•t1mmtate le conferenze e le disJ)11te deUe soc:ct<ì filo,,ofiche deL giorno d'oggi. /·vi troverete domi1u111fo U <'fiterio sphiozia,io: « separare ldeo.,n veram a coclrr#i perceptionibus •· Discusskmi ed esposizioni teol.ogi2w11ti. cioè espo.sizio11i J; carattere teo/,ogico. cavate fuori. oss fllle vro1>rit• ecm1<0l'lerH.•. i11 modo da ~ollrurre i yionmi ol <·tm1miuo 1wl,s,111l1J tiella rit,1 reale. che or>cro ulla co.1tlr11zio11e 1iu1.1.,a ,fe/ mo11do. b' l'<JbÌ nolli dei · più inlelliyenti gioroui cc•nyouo « sepa,.oli • l rilfo villi realt•, in u,w sorlu di superbiosù m1celisnw, ,, re11yo110 resi.I i11ca1xu.:ì di formare in 1m do111(111<i.11wmlo essi 1w ,·011110vrofes.,ori. la yiore11l1ì ali<• urx•re 1>ie11deello rito. /11 lo{ m-0</o fo menlalild dei giudei. o dei yiudaizzw1li. « euic>,ula • 11elle ,mie ,wi1:erJJilarie l'i11tellcllo di molli dei migl.iori gio·vo11i. i quali. cosi scpornti clc,I u1omlo (-"I orgogliosame,,te trasr,ortoli nello t:lrnlos/ero delle « s1tbH11titti, filotiofiche. ·"0)10 o ~,irmmo del /cwolici ·nemici rlella 11uoN1 E1iro1)(1,e Q1tiudi crnclw i viii stre1111i palmli11i ,i<,,lgiudai.wno. ol <11wle sm1110 di dovere le fJUCI· lito dello e elevazione, (emendazioue) al di sovra delle co11ri11ge11ze storiche, delllro In f.forn d('l\'universnle <lS· FtOluto. /.,0 conclusio,w di t11tto questo è elle fedt1Cllzio11ef:fo soficll delJe n~ove ueuerazioni 1:a sottoposta ad tm<t rp oisio,ie politico vigile e<.Iotteuta., per :;,npedire che lo 111enlalil<i g~mloica 11011si nei u11 feudo i1/ ww zom, th,, è la pi1> delicata deU,1 ·vita nazionale, cioè tiella scuola. A11zi: per disi11/eutlarc L'eclucazione /irosofica, della quult' a gi1ulais11w e il filo-g~udai-Smo si so,w a tutt'oggi tnlme1tle impossessali. che sorà impresa arduo quell,, di di8i11c<1gliorse11e. smo CONTRI L'educazione filosofica delle nuove generazioni va, svttoposta ad una revisione politica vigile e attenta

RAZZISMBIO LOGI E SCIENTISMO-li Nel medioevo, oi1orchè si volevano liquidare delle persone incomode e non ,;i sapevo come la:-e. queste venivano accusate dt eresia. Qualche cosa di analogo avviene ai nostri giorni nel campo del rouismo italiano. I poveri rozzisli della prima ora, che hanno come solo colpa quello d1 avere inizialo la compagna razziale in Italia e di essere restati fedeh oll'indìrizzo ortodosso e ulficiole, vengo. no adesso accusoh nienlemeno che dt giacobinismo e di bolscevismo. Questa accusa. è doloroso rilevarlo, viene lanciata dalle pJgine di una rivisto che pure vanta una pobile tradizione antigiudaico e chi la lancia è lo scrittore Evola che, sotto l'appo1enza d1 prenderselo con il prof. Ca· nella, attacca quanti reslano fedeh al razzismo biologico. Perchè ciò avvenga è difficile sapere. Noi non abbiamo oJcuna colpa se la metafisico del razzismo tripartito ha suscitalo le critiche di quanti di metabsica si intendono e ha lasciato indifferenti quanti di metolisica non in· tendono occuparsi. E' veramente doloroso rilevare come mentre Italia e Germania sono impe· gnate in una lotta a morte contro nemici concreti, qualcuno dimentichi tutto questo e che il campo del razzfamci italiano, che dovrebbe conoscere sol· tanto la lotta contro i nemici veri della nostra rivoluzione, sia invece funestato dai dissidi e dalle JX>lemiche interne. delle quali i nostri nemici non possono che gioire. Accusare di giacobinismo e di bolscevism.o delle persone perchè credono nella scienza e nella biologia è cosa veramente puerile. Anche il discutere se la scienza •debba essere scritta con l'esse maiu- , scola o con quella minuscola ci sem• bra perfettamente fuori di luogo. Lo scienza è manilestaz.ione cosl sublime del pensiero umano che può essere benissimo scritta con l'esse maiuscola da tutti noi, senza paura alcuna dei fulmini degli spiritualisti. Se della scienza si sono serviti ebrei, giaco· bini e comunisti. non vuol lire che la scienza sia d1 per se stesso una manifestazione di ebraismo, di giacobinismo o di comunismo. E se la rivoluzione francese e quello bolscevico hanno tenuto in gran conto lo scienza e la biologia, noi non possiamo che allietarcene. Scienza e biologia esistevano molto primo di queste due rivoluzioni e nessuno potrebbe seriomen,. • te sostenere che ne siano creature Nelle stesso modo si dov.rebbe accusare di giacobinismo e di bolscevismo il razzismo dei nazionalsocialisti, che pure è cosi strettamente legato allo scienza in generale e alla biologia I n particolare. . Chi impiega in maniera tanto d1spregiotiva i termini di scientismo e d1 !)

biolog1smo, pruOObilmente dimenti::::cr che noturollsuco fu lo più onhco lilosoho delìe genti 1.toliche e che Lucre i:io non e:-o ebreo, nè gtacobmo Leor.ordo, nè comumsto Galileo Nè bisogno dime~licore come ,I razzismo. cioè quel movimento d'idee che ha per scopo lo difesa e :I potenzia mento della rozzo, obb>O le sue bos1 nelle scienze 1a2:z,ali e come .quesh Imo o prova controria facciano parte delle scienze naturali, pure orosentanrio molti addentelloh con le scienze morali Molto interessante può nuseire a questo proposito ,I ,..eguente schema, it.lotLll"IIO,l&j 1::::~:,::C!~0 ~;\-:i!~ f: • -m!!i~~., I F1\oalll1tlotl1\1tl•I proposto dal '/on Eichtedt. nel quale vengpno messe in evidenza le relo z1oni dell'antropo\oqio con le altre di sciplme Do questo schema si ved~ con~'c' la antropologia abbia innanzitutto. strette relaz1om con lo zoolog10, ::Mnth IO I antrcpolog1a con la zoolog1a e lo botomco coshtuisccino Ire rami dgllo b1olog1a Ma l'anlropologio ha ancne relazioni con la storia. per esemp1c, con la storia delle C1V1ltò umane E cost che accanto all'antropologia esiste uno etnologia e una poletnolog10 A suo volta J'ontropolog1a o biolo910 deglt Ominidi vie~ cosi sudd1v1~0 dal von E1cks1ed1 A Antropologia Generale I. Morfologia (con la pol~crntropolog10) 2 Fisiologia {con la genehca u mana). 3. Psicologia (con lo caratterologia) B. Antropologia Sp&ciale I Razziologia (con la -,torio iOZ· ziale}. 2 81olog1a dei popoli (con !"antro pologio delle granQ1 cittò)° 3 Metodologia (con la biostoti stico) Appare quindi do questo schema come compiesse s10 lo "tudio d~lb biologia razz1ale e come esso non investo solo il soma ma anche lo psiche dell'umanità Mo questo studio per gli scopi che si prehgge e pgr 1 metodi che impiega resta i;:empfe b10 log10 Noi c;iamo steli sempre contrari a:t uno visione gretto del problem·a aaz <.iole .:} òa molto tempo sosten:amo che !o. studio delle rozze umane non può hmitars1 ol solo doto morfolo.;ia CO Ben vengano quindi gh studi seri di anlrop.:,locuo psicologica. mcr -,iano condotti con quei metodi che la psi colog1a sperimentale impiega No, non neghiamo che nggl1 stu~. del Ciauss e dell'Evola ci ~sono~ ~rtt dei punii mteressonli e delle ;11 tuizioni degne di essere prese n con s1de1azione Ma quando ci !;i viene o parlare d1 rozze de! corpo, de!l·anima e delb ~prilo. ::1d1i::endent1 le une dal le ';Ìltre. non possiamo da biologi fare al!ro che restar.e molto perplessi 11 politico ho dinanzi a sè deglL uomini Quesli uomini non s1pr~sentono mai come soli corpi o sole am me soli spmh In essi, almeno lin::::hè vivono. corpo e animo lonno un ,uttc. inscindibile. Il politico deve mgg:un Qp·'-1 degli scopi pratici, deve impedire, od esempio, che con il me11cc1ato ],-" qualità fisiche o psichiche della rozzo che vucle difendere vadano imbostardendosi li politico deve lare co me 11buon allevatore. dove Cioè cer core d1 selezionare le qualità razziali del popolo su cui opero Ora per fare tutto questo non può prescindere dai doti dello biologia e del sano empir, smo In Germania l'indmzzo biologico del razzismo è rigorosamente :::egu,to c- gli istituii die si dedicano allo studio dei problerr:i razziali sono d1reth esclusivomentP. da biologi Come Tj. ::crdo il Banu nel 1938 esistevano in Germanio gli ist1luh ,;eguenti A Ber imo l'Is1ituto Imperatore Guglielmo per l"anlropologia. I eredi.Jarietèt umo no e 1·eugenica, diretto da E Fischer, a Francoforte sul Meno I Istituto d Oioloq1a dell'e~ed11anetà e d1 igiene razziale diretto dal von Verschuer e Wi.Jrt.burg l'Istituto ~r la scienza d,1l'eredìtarietà e l'igiene della razza ditetto dallo Schmidl Kehl Esistono poi ishtuti ded1coti esclusivamente all'i giene razziale come quello d"igiene razziale di Berlmo. diretto dal Lenz e - quello d1 igiene razziale di G1esscn diretto dal Krantz Come istituii dedicoh esclusivamente olla scienza dell'-~fedilorietà bisogna ri!X)rdore quelli di Greifswald, di Jeno. di Alt-Rehse, di Bonn e inhne come 1st1tu11ded1cot1 :,o. lo alla biologia razziale quelli di Kònisberg. di Ambutgo e di Tiibingen A quest, istituii bisogna aggiuna r

i rnol!1 ded:10011oli antropologia. allo demogrohc e allo aenealogio diffus: nei pnnc1pah centri umversitori te deschi Come s1 vede il ca:rallere pr~valente degh sludi rozz101i 1n Germania <l quello biologico. Ma se dal campo degli studi possiamo o quello delle applicvzioni pratiche, cioè olio p:,lilica dello razzo propriamente d~tta lo situazione non muta. Abbiarno già allr~ .,.olte ricordato su questa rivisto 1·or ganizwz1one dell Ufhcio Politico Raz ziole del Partito Nazionalsocialista Esso è completamente duetto do me dici e do biologi L'azione di propaganda che svolge è imperniata quasi esclus1vomente sulla divulgazione d1 alcuni principi biologici fondamentali Così stando le cose in Germanio e ammettendo come fanno i nostri oppositori spintualish - che tro b1olog1smo da una porte e bolscevismo e giccob1msmo dall"altra debbano sempre esistere dei legami d1 causa ed ef k,110, dovremmo trasferire sui camera 11 tedeschi le accu~e che sono state scllevate così 1ngiustomen1e contro di noi Ma siamo certi che essi ne fiderebbero come noi ne ridiamo in qUiì' sto momento . Perchè se esiste un punto cruciale m cui l'ideologia nazionalsocialista differisce da quella democratico e da quella comunista. questo punto è pro prio quello che concerne il 1azzismo Nello slesso modo possiamo aggiun gere che è l'idea della razzo quello che caratte:izza le rivoluzioni d1 que si-:, secolo. Dura è la 10111 che oggi combat11amo, ma di questo possiamo essere cerh che alcune delle idee, che floi og 9, sos1eniamo informeranno il secolo in cui viviamo. Uno di queste idee ba si sarà quello della razza, concepito non com?: aslrozion€ ma come una realtà biologica concrete Gh spintuolish c1 accusano d1 volere un razzismo puramente negativo: d1 acq::mentarci cioè di impedire gli imba~to,dimenh della nostra popolazione Questo è assolutamente falso. Da tempo vorremmo che il razzismo ilo liane fosse entrato in uno fase ·,tP,ra mente pos111va Non è colpo nostro sa nullo ancora è stato reohzzoto in It-:J· lio in questo campo Troppi nteress1 e troppa inerzia spintuole sono legati al mantenimento dell'attuale stato di cose E veramente il po.ragone del Don Chisciotte. tirato luor da [vola, sarebbe molto adatto, sol :h~ s1 con !Jiderino come dei mulini o vento non solo le nuvole degli spiritualisti ma n fronte unico degli anlirazzisti, più e meno camuffati. che ci ,;;10 contro da quattro anni a questa parie e che purtroppo si rinforza ogni giorno di più Se qualcuno ci domandasse CO· me si potrebbe reo:hzzare un razzismo positivo nel campo strettamente ~iolog1co, risponderemmo che basterebbe stimolare al masaimo gli ele menh meglio dotati dal punto di ·,t1st;::x rozz1ale del nostro popolo, d1 porre n cond1z1oni favorevoli di sviluppo k: gronde massa degli elementi medi (i nove decimi circo della popolazione globale) e infine di lare diminuire con misure energiche, come la ste..ilizza. z1one e la castrazione,· lino a farla Sparire del tutto. la massa grigio de gli elementi tarati ed asociali. un·a~ zione di tale genere dovrebbe essen accompagnata da una profonda riforma d1 carotiere sociale ed econo• m,co Noi siamo sicuri che il problema delle aristocrazie verrebbe d1 per oè risolto in breve lempo allorchè s1 a dottos.sero misure del genere do noi proposte. E per la nostra Patria, anch~ se ci fosse qualche lieve diminuzione quant,taliva, un potenziamento degli elementi migliori e l'eliminazione di quelli peggiori sarebbe veramente salutare Questo è quanto dovevamo rispor. dere a chi Cl ha accusato di bolscevismo e d1 g1acobmìsmo. per il sempli ce fallo di avere continuato H nostro cammino, senza deviazioni di sorto. sullo strada maestro della scienza ,._ della biologia E se per gli spiritualisti i termini di b1ologismo e di scientismo hanno un significato d1spÌ-egiativo, risponderemo che sarà pe.r noi un grande onore di esaere chiamali d'ora mna.nz1 con :J termine d1 razzisti biolog1sti e :>;cien tisti. GUIDO LANDRA Il

INTRODUZIONE Prima di entrare a coni!iderare le vicende giudaiche po. si.eriori alla distruzione di . Gerusalemme e alla cacciata dalla Palestina. si rende opportuno esaminare pi\1 parli1amcn1c quello speciale indiriz1.o dello i!-pirilo eb~o CO· munemenle conosciuto sollo la definizione di e mesil-ianico >: alleggiamelllo dw parrthhe connaturato $0110 più &!peni al fondo razziale gi~,- daico e sul quale ci si ~ riJ:te· tutamentc rermati nelle pn•• C"edenti puntate di cp1esta «Storia>. Gran parte delld cronaca ebrea della no!<lra rra. gran parie degli :n•H·11imen1i di nalura ~terna e inlerna. che hanno caro.Uerizt.a• to gli S\'ilnpµi della Dia~po• ra dal IO Ab all'inH•nziont' sionbta e all'attuale conflagruione. wno condiziona1i. in misura più o meno p.ilc~t•. da questo me..<1Sianesimo.che l,a dato al giudaismo fig~re estremamenle rappre~('1)lat1,·c. che ha alimentato di secolo in 5t'Colo. ,li comunità in com11ni1.ì., mo,•imenti di larg:i porlata e di direuo inrlu$-~ slO· rico. Un°indagine specifica su questo fattore sembra of. frirc gli addentellali per una connessione in profondità In l'ehrai!mo pre • cris1iano e quello pos1--cris1iano. tlf'lineando~i. sotto questa lucf' e al ounto cui $-Ì è giunli nel nosÌro ~mc. come la piì1 idonea introduzione :1II'« esilio». Nel dissociamento delrequilihrio mOi!aico tra gli elemellli •erra-cielo. e nella con• seguente aher:bione della linea di progres.sione spirituale \/NSO il di,·ino, si è ,·ii!lo ri- &ie<lere il principio e il porla• to della 1ara storica e razziale di Giuda, fino alla cristalliz• zazione in. una religiosità inlegralmente codificata in se11- ,10 terrestre. in un alli\'ismo e in un utilitarismo c<mglobati con gli intereHi religiosi. L'j. stìtuzione dei nuclei sinagogali. l'elaborazione della Thora, la slrullura del sacerdozio ereditario. finiscono lii perfe1:ionare la compattezza senua residui di queslo corpo M>Cia• le. in cui gli impulsi di razza eono tradollì nelle legti pratiche e fusi nel cuore di una reli,:ior,e che e in funzione letterale di quelli. La mura• glia della eos1r\1zione ebraica. la gelida muraf!lia de\•ala tra il gi111.!aismo e le altre gen1i. è di 111111 leviga1ezza senza ap• pigli possibili. In definiti,•a può dirs; cl1e lo sforzo maS-fi• mo dell'ebrai!'mo. dalle oriizi• ni all°E>poca del Cris10. si $-ia \'Oho a un'inin1erro1ta lr3sformazione e alterazione dei dati storici e l-OCiali. llpirituali e politici. a un ininterrolto adattame1,lo dei fauori di proH:nienztl tsterna. J)("r condi• zionarli e livellarli m:: tennini della codificazione in cor• so: ft-nomeno di isolamento e di imoluzione che ha a un 1empo dell'alluci,1a10 f' dell'abnorme. Nell'assolutezua ~1e..;.,;3 di qu~to proce!!O è segnata la ,ma in~ufficienza ai fini di una liberazione !)Osi1i,·a dello spirito. Ed ecco. parallelamente all'accennarsi e al progredire <lella ~cissione dell'equilibrio mosaico. della de\'iazio11c mnterializzatri«'. sorgere e afferma~i. per una catena [elllJHe pii, fina di casi. la ,•iolenza oppo:.la. l'usolutez:r.a oppo5la. quella che \'Orrebbe 1e11• dere ai fini integralmenle spirituali. a obiellh•i religiosi senza re!idui. Dietro le figure dei più antichi proreti. appaiono e sì moltiplicano gli « ispirali». i « rabbi >. i « riAntiche monete ebr11,che ,·endicatori >; alle gre,·ez.zt' terrestri essi contrappongono una nuda dialenica celieste, un nudo mondo di as.,oluti. L'impulso sj irrigidisce, si proietta ,·erso zone sempre più rarefatte e remote. in c:-ui l'anelito dello spirito si disgrega gradatamenle nelle la• birintiche secchezze della ,•i• sione. EcCò i due orie11tamé11ti della natura gitulaica richiutlersi in un circolo ,,izio;=o. sboccando in una duplice ,•io• lenza pre, 1arica1rice egualme11le lonla11a dallo pote111.a t,eletlrice dello spirito e dalla polen:r.a creatrice dt'lla civiltà. La tara razziale si compro,·a simuhaneamente nel mt'tìsia• nei.imo e nella ro,lifica:tione maleri1.1linatrice: entrambi e· s1>ressionì d'eccesso. di un i:.tinlo che ritorna a se s1e~so. che non :>\ico111'rt-tae rrasfor• ma :tul 1>erno di una pienezza equilibratri«. In realtà. il messianesimo giudaico, cousìderato nelle sue t't'emplifici.11ioni costatili. non è che il doppio \Olto della tcrrestritò ~iudaica. Nella l"lessa setta degli [,.. seni. i:osì JHOi!~ima temporalmcn1e al Crislianesimo. a r:aratttri~tiche così proprie nei confronti degli altri movimenti religiosi ebraici. opera 1111 orienlamento interiore che 1ende. nel profondo. più al di,ala<"- co che alla liberar.ione. i!tal margine di esperiem.e Ira spi• ri1u:.listiche e no1urali.;1icht'. tra magiche e pratiche. La fuga degli r..~~eni dal 11101111i0l . loro segregar.1i dalla vita dcllr tribù palC!tinesi. non prean• 11u11cianodav\•iciuo. come da tanti si è detto. i irandi m(n·i• menti monachistici cauolici: ~i è piullOi!itO di fronte a una proit.:1.ionr religiosa che. anzilrm/1 I Sh11n1riti propili11tori degli ,111

'r;llldl/1/111" lt ALL'ESILI O cl1è scaricar,j nelrl"('tt~,o , i• aionario. si l,ola nt>ll"tcttbo deduui,o. e ritorna \C'r-M> !a pratica. !)C'r creare in ~-- una ruhà co1be111anea. Il prt>:annunzio comcrrcbbe k mai ~iù. touo 1aluni upcni. a qud naluralis.mo mi~lico che auà poi così larga copia di ,viluppi nelle corttnci tN>!.oficht' di ogni gradazione e in cerlc-cor• renli 1>roltslanti. Anche ndr~ni.uno. e nel .. uo funzionalismo empirico. ri•Uiora il d1colo ,izio.10 giudaico Ira rallori l'pirilua!i t (ntlorj ter• ~,lri; t --em!Ht iu (JUE'•IO fu•~ z.ionali:.mo f' da inquadrare h1 :.anguino ... 1tartrtipa:iiune armala dcp;li l-~,oeni - i puri " solitari E,,0 ..-nj allu loun l·Ontro Homa. S"inlC"ndono. con dt"finiri,a d1ia1Cua. I" foriboruk reuioni dell't:Lrai.smo alla parola e all'~mpio di Gei!ì1: -·intende 'a 1>enicacc 11eiazio11r di una dollrina in ('ui la pro1trt·•sio11e \t"r-M) il lra.M'f'nd,r,nte IOtt3 il suo ,,r,rti«. S'inltnde. in parlicolart, la g;uerra rh,r, da ,cmi ~roli. con 11111i mezzi C' tullf' le ri•Of.:-("IJO""ihili. Ciu da rondutt- contro : font.amenti dc-I nle"'~g,io unolico. doJ)O a,rr tenlato. 11d drct'nlli ,lclrNà apo•1olica. ili :i~.!-Or• hirr e liH•llart" il 11110,0 1110- ,irl'H't,lo. alla "''"l'-ua ti(-ffli al• lri mo, imf'nli e ~-ianici •· Il m;!-lno della Griuia f' ilt-1' lihero arbitrio è incouce1libilt. ,~, una rt'li~ione in cui non e-,i,1ono difft>rf'nziuioni tra anima C' (',)fl)O. lii c-ui ram:,rr. i1,tf"gralitlÌ della malf'ria è- il terreno per l'amorfo rt'aliuarsi del tra--ccmlentt; incouc...-pi bile il duali~mo tra lerrt•lrt l' ttl~te. il do1;ma dtl litt"'!IIO originalo;'. il ~i:nbolo t'drlnlern1ediario tra il Padri' t 1'110• mo. e quindi i ~Ul)rt'Rli ,.jm. 1,oli dc.'lla Tri11i1.àf' dc-Ilo Spiri10 Santo. Le profondi1à e le lil>trlà diwinalrici dell'anima. il mondo sul>f'r:ore in cui l'u• mano si orJt:~niua i,ulla mi.tura dtll'eterno. e l'eterno r.i •· pre ad accogliere l'umano. ~ono al di fuori della lignf'a codificnio11e giudai.-a. in,ptgnata in una f'ialtuica lf'rrtna H't,7.8 Um:1e. Talmenle i-t·nta limite. da in"ludere ne: termini delle :.oue lt-,i.Ai a,1che 1"i.;1i1110 n~ianico. allUt\C'l':.oOn~1itut.ione d,-.. ttli e inlt'r!,reti • della 'O.ora e •lrgli altri formul11ri S4:riui. Con <!Ut'!la i,.1i111iione. ch.- ri- ,alf' a dh·e~i 1'<'C01iprima di Ce,i.ù " cM non Jia raUronti ~,)(cirici 1Ht'1".-.0 ahre rtlitioni. il prc-,t:t~:-o di !òUlura del doppio &l)OCali11ici,mo.matt'ri,1le " ~piri1uale. i• ~in1tolarm1"11h- •"'e11a10. \"iene offt'rla una ,ohola di :-fo,o alla 1en-io nt" , i~io1111ria. ma riµortandflla •u! h.•rreno della .lia• leuica. tiot' :ml terreno <lei ttt11iti•mo razionalt". C:el for mulario. de,:li inh:re"'i di "i• 11asi;o~a. Le o,.cillazioni tra rt·aiiom· e a;1•iri1uale • 1• ri1omo ai lt'gami ,,ratid dimi nui~.no ~radatamenle di amJ1ieu.t: lt- ,te,.~ più turiide e•pl9;;ioni cli , i~ionari-mo ~i rr11lrtlll0 a poco a poco cui ,,,•rn, di fiualiHi lif'n altri lllf'Uli immN'lialf', l.'inte~ prati~o condiziona a un ttr• 10 1mnto ~lltrrane-amtntf' la .i!pinla real!Ì\11: il circolo ,i1.ìo.,u •i rin'f'rra c11 ~ ,,.,e..~o. Ciò rl1f' rt'"'la (li più , iolente rm-nle a:.lrauo •i infran~ coniro il hlo«o di qu~la 111ac:1iecia i1nolutione raz:,:iule. Acc11dc co:.ì, attra,·trso lo fiua t'ateua dc-ttli interpreti e lei mbbi. de,rli illuminati. dr1tli in,a-ati. de,tli amnlll• cialori. che l'impul!o me,1JÌt1 nico ~i articola in pieno 11ei modi r ~ul rilmo della run Anllch• monete ebr•kh• dh·euendo un eh~m.-1110 clel 1uo ~primersi nella realtà 11ru11urale e JO<"iale, del ~uo in5inuani ,·ert0 obiettivi di pruaricnione !lorica. politic.i. religio1a. In quCAla combinuionp e in quel!to •de· guamento ~ uno dei tar:alleri più tipici del fenomn10 ~iu- <laico atlrnerso i tempi. Ed è- ap1>111110 511 quefta duplici• I.ÌI apparl'nle (' Ali (fUf':~IU •t· gregazione rule che u fern•ata io modo partil'.'tllari.,.•i mo l"at11•nzione 1>tr j1:i11n2err ulle raditi degli allt~td:ime111i e 1lrgli orientamenti rbraici. !)('r prOttdtrf" a una diccrimin11,,.ione o a una unificazione costanti ira l:a copia c:.1eriore (lei moti, i. Alla 1accial11 dallH l'.,lt·:.ti• 1111e all'a"io u·r~ l'u\en• tura dell11 Diaspora. l"uomo ~iudaico reca in "" nnifor• 111in111i e maluri g:i 1t1i11ti di rau.a. La lecnica dcli, proif' "lione \ ,;'f•O J'~!trnn i rJ!• lf'J!'..t ('.011 la lttnira ,tt !1·a-~ ~rhinll t'\9 u·ililari ,; :·alo mi:,mo e il mettani<"ì ..mo attiwi:,lico .. 0110 organuli e ,.do ri:r.zali nell:a .i1-lrullur;1 ~i11a10• lt•le e m::lle ma,lie ddlt ro 4 mu11itii: 111:.pinta al li,ellamt'nlo mntcrialinalore tro,a tulli gli idonei 1>11nti ,li prt'• :.a nella 1>mizio11e di cli•la«o tlorico e l'l>irituale. O~ni elt-- ml'nlo e moli\'81o e polt-nzia >10 da una co~rruiione religio:!a con"l'ntanea; ,•. in !Jllt'• s111 circolaritii. la 1enflf'"PU utililaria ,i fondt- con quPlla t@tmonica. il meaiancsimo con la rauialità. n,I ttrrhio di una dialt'llica isolata in ~ sleMa, ,~, cui il mondo. le creazioni dello epirito. le ci• :viltà sono tolo in funiionf' delle ,ue alludnuioni ptt'· ,•aric111rici. GIOVANNI SAVELIJ

L'EBREO NEI SONETTI :,.;.,11.. l't'lehrnu,111 iklll•nt hbbhuuu COnUM<lutu U.11IIOf'I• mollo Il i,u-lo,, l'•Hlll'j,l'U0,-0, 1111 ,-tt-ro; •1u~,lll rl1rnrfl 1110\11• ral11 f' f"ll•lig■h1 <lf'I lklh ._'liHhlitt\u al IHW'I ■ l'ht' ,to1>u uu .,r,.-olo 8i rlaft■N;:lavM •i (.'0111,h tcomn. 1'0ll'111wr1ur11 ,11•1. In 111thlra dell(' c·urlt' t><lit" t>1I 1nt'<lilt', 1111■ D1lJIJOIN'N \'ìltorw Emanuele. lla fra lt' moltt' ro ..e cbe .i ~no l•Chllt'. o .WIIO ...tu,urlto ■ll11 n1t11H.1ria. c·i ,11. ,-vla1'1" lntlll·nrul' ,luf': In l)rl11111 t' c•hf' 111!',.;iu.110. 1rall1rndo 111"1 1~1• ll()ll'Olart' 111 110111■. h■ r.. 1 IO mlnlmame11IP lllf'Hl.lone ili 11uel ~11to111telo, ..ovrannomhu, to ùhE-tnnt1ecio, ◄·hl' eol .-uu c11- ..otto, ,otto le i,nh1cl b111111tetll Ru1anll110. del quale r■pJ)tf'•f'II• ,., .• la lll■.M"ht'r■• ,li 1,iaua hl In 1►l111za andava ,r('n.:iiindo 111 aocictà romaon. co11tem1our,111f'11 tnt'lllt' 11ll11 l-Ollll)an,,11 tle,rli l'llrln cali .Ollf'lll J@I lklll. }la """I ehe at\lllh,~o. un 111e1rllofor .,,. pire Il Oclli. tr111tnil d1 tihctr,. uacciu. l.n a,ffOIIIIII tlf'llt> eo,.f! tll wentkllll'. ha UII IH.lllit": ebrt-1 J: di quf' .. 11 NI t>t- weu1,t,r1>111u noi. $i \Wlrt•bbe ru, .. uu l•llfKArORt, rra I,• t·/IUf,Uttetk ,Il Il,(.' l'r•1t·1• l' alcu11I l>Olltltl tlf'I 11.,;;i ,wrll f'brf'ì: due poeti df'I 1wrt1lo. ehe da Ila l>Oce'11Jpl ~polu prf'udvno le l•Nrvle 11n coluriri' I lorv tipi, ll{'lll• t'{'U1!1111lu tli cuuiollt"llf' ,lf'I <:rOo.:t<, 1t0t•11e ri,ruar dauo •Il ebrei: l-Olllf' llllrf' J~hl 1JOnelli d,I .Belli. E t•l6 Of'reh~. l.rll lrGIJIIO unh•er.alt' 1'11lh",1C KillUlt'nlo ,11 Ot1lllltA Jel (.01)\lln l'Qntro ,11;11 ebrei, e quindi Il tipo u11 11lt"11learrauo orig'lnaltC-i a11N)ra ou'altr■ raa-io1u•; l'l"brNi. w.l nel ~lt'"NIIO, ~Ult' ,,urt' nelt'Ottoet'nlo, er" m!',.~O •h• l)flrll', ('Ourn CO~N l1tJ:lh1l11 ER FAGOTTO PE' L'EBBREO 14 1':Ccoche N•~ l!l'nbbu8<·u11.s8l'rVÌ dou11c, ~ln~imo ClHlUOO $WJ 0 ciue<..-edu ..umt•. LA~i m·nveva dn di nnome e coogJ'noruc, Perch'io 01111 rue sciavèSiK' dn (.."Onfonne. Lei pere\. Jò!Scccusseccn. m'ori8110une: • Se chiama Aronn<' •· •Sì•· ddieo. • mA ccomc. E Ilei da capo m'ri1>et.c er uome: E me 1>iontft strilhrnno: • Aronne, Aronne,. A stu ris1>08tn, io mo n'nggoècle io Ghetto, E ur 1,rim'Aronue che mine fu inu.•1,o;urnto ,Je !assai In 1>illiecia t' 'r rauolelto, Oh cc ... ! ho da ctt1>i J)l)er incuntesimot! Lei m'avevn du di 1>1,uro er cnsuto. _ E nno sortnnto <-r nom<' de bbutt('tsimo. GIUSEPP' ABBREO Certi mercunti. doppo dillo: 11W, &, sentiuno chinmà ddreuto d'un ll07,zo. l:no sce eurze nll'orlo oor barbou.o. F. vvedde move, e intet.e un pial(J{nisteo. f c... ! qui oc'è un pivetta pe' Nl!IUll Ognè-4), Come un merluzzo a n11nollo inzino ar gor.zo! • Calcno un zecchio: e iSCt, rrascic.-o e zzou.o, Au.eccheBCe chi vviè1 Ogiuse1>1>'abbreo. L,'osciutleno n la mcjjo cor un 1mnno. Jc- meuouo cnrzoni e ecamisciolH, E ppoi je danno da spau.à, jje danno. F~doppo, in cnmmio de portallo a SCOia, Le vennerno in Eggitto in eontrnbuuno P<- cquattro stracci e un rotolo de sola. 1h1ll,, ,•11,. r ,1,.1 t·tw,.onio ,·I. ,·,Il'. lh elò v■ lr■ rt-~111,,lo del .O llt'IIO l,'fj/Htln"Ì., ,,,. rrbbrri. J.'ebrl"O, orm1ti rh:•on0;1ciuto, f! 1,ale11ti.to U('lla """ IIAIUfll., ,•\. \'BC(!h\11 • llBrlt-. t•hlu ...o llt'I Khetto. d■ c11i non p116 u~IN'. l.'ebrf'O co"1. l' hallo quanto In un 1101th'. Qu""'o 110111e ,.11,A Aronnf', t·Omt' 11"1 1"rigollo 11r' fi>blir,,.11. o,e il 1-•111 ,chen.0,,1 IUt'lllt' r. tlirt': I.A"! IIÙIW'\ Il ,I;, di 1111uro ,.r t"a..alu, - t: 111111 IIOrlaulo t'r 110111(' dt' llt•Rth• ~rmo . (;'~ llllèOr;J ili Jlf'III I\ ,,(Hlf'tlv ,-u Gh.,rpp'abbrro, t!> l'Kllro dtl Pt1pa.:1aro r "t'r 111t11lio. ~• 1'11 ~ICO veralllt'Dlo'I i .. plralo rNla !lelllfH'il J,';,,,.attf(I d•• l',l;,t,r,,.i ENCOLPIUS ER PUPAZZARO E 'ER GIUDIO 'l'c disse d<' quer giudit1ec dc ddio. Ch(' l)J>C'' ff1) un ber presel)io ar zu' reguuo ..;·nJ{J,trunrii, un giorno in der cuM>tto mio 'Xu cuccoleltn ile trenlun pu1)nzwT •ru ..:~ii, d{' scerto le sci creso ch'io Uo111,o quer rutto, senzuntro strnpuzw. GuftdagnllSSè lu lite 1.-òr giudio: 1--: 1,1-.e' ra1>1>untoho gguoddngnnto un i:••• (.;ul'r fnris,"!O co· In su· raccit, prontu )l'n1moggiò 'nn scntenw. du JllHISCCllo. E eeiù sn1to 1tecusi e<=ie.cin J)(' 0 g"iontu. )tu sscnti mo che JUt:RlHntomo è ccauello. J,.:; In J,!giustizitt suo si cQuonto conta: Me 80' 01mclluto. e l'ho v,•intn in 11p1wllo. L'OMACCIO DE L'EBBREI Ve vojjo di una bbuggura. ve ,•ojjo. Er J(ioruo u Hroma ch'entra curnovolc, Li 0J{iudii vanuo in d'una delle sulo De li Conzerva.iori a Ccam1>idojjo: E p1,rcsentnlo er polio prcncipPlc Pe' rifKl.attassc dn un nntieo imbrojjo. Er Cocàmm~ j'ordisce un bell'on.ojjo De ehinec.hiere trtunRte de morale. Stn morol'è cch'er Ghetto sano ifano Oiuru ubbidienzu u le Lòg,-:e emmnnnte Der Zenato <' dder Popolo !?.omano. De cuell& tre 1,perue<!hc incipriale. Er perucoone allora ch'è ppiù anziano 'Arzn uno scianco e jj'orisponnc: • Andatl- •·

l'l~TlNT~ DI ~ p~~I~RlTA NELSANGUEARIANO lu ,i■ genetale tuttr le rnur ariant'. ,-luncht' o \Ìu•111i. giudiult' dallt loro caratteri-..1id1r ,i,j3 comuni ~ia parli<'olari ci ,fmhrano mera,igliun· il mmit'o t' rit'nlf)irt" di ~ la ,1or!a di ollrr rinqur millenni c-011 111fon- :rionr r con la lradiz.;.uur •lominanlt', rn11wri■le cbr f"'-"'l" hanno ,tmprt' t-,,,UC'ila10 in nwuo alle e na,ioni • t' ,opr.iuutto in nwuo ■Il" ,,.mi. più o mt"no ;mba,larditl!'. d· ...,crniuatr fra il cuorr ddl' .\,ia t' lf" rr,ioni «nlro muidionalì cltll'[uropa. do, u1u1uc 1li Ariaui "0110 1111,,.111i. E 11"11110 più 1IOH' ~on<, rimll"li. Ora. ,ittonw in materit- ,torichr riò rhr .-.t-mlm1 t>qui, ■lf' a cii, dir i . .-ero rht" and1e •Olio que,,t') ,olo a,J)f'Uo hi..oina riN>no~rr ■,h "-riani una re:ale "lll>f'riorìti d1 rn111,r- ad O{l:ni ahra ~pc'f'Ìt' umana. \111 o,~t'niamo ,uliito ("ht' ,.iffotta .. 11per111rihì .. torio ile,i:li Ariani 11011 ,.j de,r con,.id<'nUt· .. t>mplin•m('nlt- i11 ,lipe111lr111.atli uno s,i1uppo rt'<'t'- 1io111lt' l" eo.. tanle dr-tir qualità morali. ma ben,.i in diJ)<'ndt:"11ta dt"ll:1 m11,=ior ritthezu di j .. 1;n1i rauiali d1c- "\lno alla ha~ tklle (1ualità tnf"· tle•illM'. Del rl!'.. ro 01rni l!,'iudi7io .. (orico.morali .. tico ddlt --ocir1ài l" ddl'" nn,ioni non tle,e mai fernu:r~i alla inda~;nt' ..;ulla moralità in .. è ,-lf'ua. ma tlt·,,. pB"MfC' ill\ecr li rHOtW-«rr lt" t':tJUu.·ità innalf' di una rana r lt• mo mli manift"--ta·r.ioni del lc,ro ,., iluppo Per r.tf'mpio 11rll1 Grttia Omt'rira ronw- nrlla Roma ronmlr:11. romr prr-•o lr ~enti ,i:t-rmanidw di prima e do1l0 di Tacito. • fond,nw-1110 ,li 01,tuiprinripio 1>0'itit'o dt-111· "OC"Ìt'hÌ ariant' r'..ra \'i,1in10 drlla lil,ertà pu• ;onali>, Tullot"iò rhl' \ltlt',J Il eon ..olidarf' qut"\lo dirillo rra '-acro f' p:iu , 10: tuuociò che contrihu;,11 a menomarlo Na da rr,,;pin,z:-ersi. tonlr(, (·hiunqut'. prrfino romro i pOlt'ri ttlf"'lli. l"011lro la di,inilà Lo dirono in falli que,li Eroi onM-rici t' ,1r1ili.ani d)(' louano con1ro ~li dei; DiQnH"fl(' dir ftri~ce \'rnett-. Ercolt dlt' u<"Cidt' ,1, ur<::elli .,acri. ~1,0.ua i Gi1a111i ri~li della Terni. c incute 1imore all'lnfr1110: Enf'a che 11fida continua menlr l'ira di Ciunone. Ancora più di qu~ta caralltri•tin ro--<"irnza di q-_ il cuho delrtroi,mo prnonalt e dtll'indi, idualità !òuJ)t'riOtt-. l'i•tin10 ffl"I l'llJ)t'tan~1110 ..onl'l •~prui ori~inali. !1ar1icolari dtlla p:-icolo~ia del ~•niuc ariano au1t-n1iro 111 forme e 1onalità diver~,. da aut"lle di o,ni ahro. Ba.sia rilt,arr inf:stti eh" nt'Jdi antichi ariani il stnlimt"nto della lihertit indi,iduale ig11t)ra t'omplr1amrnlt il print"ipio di una prtt~a t1tt1a11ia11u naturale. In ~~i ~ poltnlt' :.oprauuuo l°i(lt"a ari~tO<'ratH'"a dtl --.an,rue-: la nobihà dtlla di--ctndenza ,c_odt' pre:s1i1io almf'nO 1Jllllll(' lt più a:rand! , irtù pt"r.ttonali. N<.'lla ,ocielà dt•,i:lì Ari3ni l'idea di u~u11!flìa11ui ~arehhe ~mt.1lire•11c,11e> a,,urtla ~rchf' C'Ìa.scuno. ~ntendo!i fif'ro di una J)cr,,onaliti ptop,·i:i. non \Orrebbr f°""-('Tf' confu-o netla rnohitudint'. L'ariano in!'Omma ~ ~:ato ..,-mpre ,~r l'ae(·e1ta1:io11t ,1rilt'. ~poi1lanta dell:i propria ~orte m1turllr. rrrrlO(IO J)f'ri·1~empn· òi 1lnminart' e di ,inttre. in c,•ni ('lllrrtpo. h prt'• O11e1l1 t l'Amcrlu • clYII• • di loosevell, In 11!0. 1 1lnlllra. 11'fede Il rnerendo Geo19e Hen1ley, del• 11 '1erlda. nell'1tlo di i11e lnuntaMenti con 11nst:1• pante. Non d 111111di 1111chco equestre. 111M1 - r11te9gl1mento de1H Hl1nh ne Il lt.d• - di "" •rito• rell9lo10. A deslr1, In allo, ecco 1111altro aposlolo. lilly Sllnd1y. n1ll'11lo di pron11nd11e 11n1 prfflu 1,,,.ol91nte, Al unito, ecco Il p11dlcalo1e Molorlu.110, chi ,l1g9i1 par le c.JN• americane In:• bonendo I p1ua1t1l, 1lrln1egn1 d1lt. croce 4. della b1ndler1 slellala. kl buio, 11n1 ICIM di eslHI di• vina lii, che d ll'Olt• nel lutplo fmma,nrel di Los An91les. L'ollld1nte t Il ,.,.,endo Earl LH (Il uoc.1110 I cf11h1)

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