si mentre erano quasi inesistenti nel sud-es! europeo e che nel nord dell'Europq: una certa polihca razziale era già in atto da mollo tempo. Da quell'epoca le cose sono molto r.iutate e le armi villoriose dell'Asse hanno certamente contribuito non poco alla diffusione dell'idea razzisla in tutla l'Europa L'arruolamento dei volontari appartenenti ai paesi nordici nelle truppl delle .SS è veramente molto signihcotivo a questo riguardo. in quanto rappresenta la rinascita di un sentimonto di lraz-,.a che prima era scomparso. Nel Sud-Est europeo invece. come abbiamo detto. il sentimento d1 rozza è sempre esistito e si è spesso manifestato in maniera violentissima Molto probabilmente però questo sentimento. senza l'influenza dell'llalia. non si sarebbe mai concretizzato in una realtà politica Noi, viaggiando, abbiamo potuto constatare come veramente il lotto che l'Italia si sia dichiarato a un certo momento razzista abbia determinalo uno grandissima reazione in questa regione. Contro il razzismo, malgrado la situazione psicologica favorevole, esisteva, in tutta J'Euro(XJ danubiano·balcanica, un complesso di pregiudizi che ne rendevano molto difficile l'applicazione. Se l'Italia non si fosse dichiarata razzista, il ;azzismo non sarebbe USCltodalla sfera dei popoli germanici, dei quali pareva essere dottrina esclusiva. La sua formulazione rosenberghiana troppo nordica era tanto lontana dalla mentalità dei popoli baloonici e danubiani perchè potesse avere presa su dì essi Anche il carattere quasi religioso del razzismo tedesco non poteva essere bene accetto da questi popoli Si comprende quindi come essi abbiano più facilmente se• guito l'indirizzo del razzismo italiano. In uno serie di _viaggi noi abbiamo cos\ potuto studiare il fenomeno della nascita e dello sviluppo dei vari razzismi. Fenomeno estremamente delicato ed importante, gravido di conse• guenze che è molto difficile potere oggi misurare. Difatti. la passione con cui si agitano tali problemi in questa regione è spesso accompagnata da uno scarsis• simo preparazione scientifica e dottrinaria. Inoltre i vari razzismi nascenti possono prendere delle vìe per le qua. li, invece di essere complementari g1i uni agli altri. possono fini.re col diven• tare contrastanti. Compito quindi del· l'Italia è di seguire lo sviluppo dei vari razzismi e di costituire come un Una coppiill di contilldini uoilllì In un biillo popolillre. faro intorno al quale essi si vadano metodicamente orientando. Dell'interesse con cui è seguito in Ungheria il razzismo italiano avemmo 1.ma prova in occasione di un viaggio compiuto nel 1940. Durante lo nostra permanenza a Budapest e in provincia abbiamo tenuto alcune conferenze in cui illustrammo l'originalità della dottrina italiano. le quali interessare>-· no vivamente gli ascoltatori. Ricordiamo ancoro come per la discussione di tali argomenti fu organizzata uno speciale riunione da un gruppo di deputati governativi che venne presieduta dallo stesso lmredy. In Ungheria Ieee molto impressione il modo con cui il razzismo i taliano era riu· scito od evitare qualsiasi contrasto con la Chiesa. Durante il 1941, invece, abbiamo
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