La Difesa della Razza - anno V - n. 24 - 20 ottobre 1942

GLIEBREI • I _I~rand" Honorè-.de Bai.tac altri• .)una non poca 1mportanu Morico. documentaria ai romanti. com into cl1,e un ,:iorno a, rcbl)t'rt> testimoniato ai l>OSleriche gli ideali della , ita ,e le pa~!'ioni del pro.ente: (' ttrtamtrll(' la buona lrUf'ralura romai1• 1ic.a (qtlf!lla che può mc=ritare l'immorralità), e non e:$.._q •ohanto. ms o,ni ror· ma di arie è buona. lalleia lraccia di -.it.' rimane f'terna quaudo ~a dipinsi,t."rd al , i,o liJ>i. C05-lumi. situazioni e cara1trri. :.Ì da f■n:i ditt: e~ non ,ero. '"" rosimile •· Il parad~c.ak il fal..o e J'artificio:<0 non pov.ono •'"pirare a tait:' privile,rio. C'è. quirul,. una ,,,1e('it· di lerità l quella arti•1ica1 che :.0ri>•"'-'"4 la •t~ ,nilà ,cirntifica: e ne ;,ono ri ,datori i poeti. i romanzieri. i drammatur,i:hi. ,:li ■rti,.ti III genett'. Crantlf' ,erit&, prr e•t'mpio. impr~~ lo Shakes~arl' nrl <iuo ri1ra110 drll'cl,rf'O S>loch drl Merco,r1, d, Y~nf';:,ia... [ poich~ ho cilato lo ..::!U1 ...t--f~.ir•. la a~"OCiazionr ddle idtt m· r~urla. \1 port·o liCf't componu,. ,rw~t•.is. s. diri' v~~i dell'o1:ic=ra di un fuo connazionale. \C J. Lod,:t. appttnato .-.,•u.t1t~i.-r.- i ontemporaneo (è nalo nel 186-H il cu; ro manzo ltloli. è ~!ai popoh"' in In· ghiltrrra t al suo apparire dC$tC) 1111 ,ero NI uni,rrsale cntu"iasmo. fu lradollo in italiano dalla signora Elffla Vttt.!ai. In que,,to romanzo. do,e :1plr:n<k 3 lato a tanta parte della gri111ia ed in- !ignificantr , ita oomunc. I" ecce:;i:ionalt eroismo di 1,,-ne Mrrriam. hanno par:c: importa111e: il ,·ttc:hio u"uraio ebreo lsrarlt Ilari e l'uni<"a aua fiilia \1ina. Ecco il ritratto di lri: e Era Mlli"ima. di una calda Mllczza meridionalr. L>alla m<1drr morta dJ •m p,·uo ll,i•,a ereditato la languida Npr~ionr d1t fotm•.u il iUO 1>ri1,C"ip .. le. 11,('l',IO. I lint<1mtnti. più c.:iprittiosi che !~lii. 11011 serba,ano ~ non poca o punta traccia di 88.ft:Ue !lemita, eccettuato quello i:trano ed imper~llihilc quasi orlo -:ar• nuto .otto ,:li 0tthi. da zigomo a zigo• mo. caratteristica ptrcnne della stir~•- Vanito&a, capric:ciOJ.J, leggera, i-tn~ ,_. lt. 1>rovocante. de.;iderosa di cnrtr ,. di Ebteo dalla Polonia omHJI pcre11111. -.('mprt 1bbi,:liata e '"1"""" co1..-rt11 di ,:emme e di !lÌtlrr prttio-.e. era 3ollanto ,:uardata dal ,,adrt t dai su'>i rorr"lig:ionari ~r le p:cmrn(' t' lt piecrt pruiose di cui fa~,a ,fop:,tio. pcrd~ padre e correligionari la \ah1ta,1no 1lla ~,,e~••a ,l('i b1i:11~11idi liane., da quti Rioielli rap1>rei•11:a•i cd O'lll'nlati. Ma dia \olew• "'~re amala per "C ~H.....a t 11011 per i milioni cht il padre a,C\a attumulali ron l'arte dello ,tro:uinauio. 11 :-110(a"(:iflo JM"rò tra troppo •en"-ualr. ed ella era troppo faC'ilt !lft'da l'tl orimo uomo d,c le ro~ andato a t"ntO. l\t si crr<la però eh" ntll'anima ,.ua rr,:nu..""C il di•inttrtf...~- Sua madr, tra moria lbCiandola an cora bambina; cd ella era J>a~sata per una lun~a ~rrie di ,:o\crnanti: poi, a,lolt!ottnll'. il oadr(' lr a,t,a ma..<IOallt ro .. 1olt la il& 1-A:a.e anziana. rubiconda t (l:r&!'i&.ortodo,.q in fatto di rdiit-ionn mtnlrt i\lina and1,a raraml'nlt in SinagOJ;B e ~olo Jltr fon i sfoJ,1:1";iO llei suoi abiti nuO\ i. ~fa la proH ida morlt: la lihrrò dt'lla zia antipalica, hi11101ta t fa11idio'8: ed ella , ollt ~re UM>lula mente lìhera t indipcnckntt', regnando ntlla ca~a com(' 111111 piccolo despota ca1•riccio~a. Il padre 3l' la dicc,a 1>0eo con lt:i: arui .. j ~nti\• di,pruu.10 nella a-ua rai za. ndla "-UD mancanza di cuhura e nel 1'.110 1rop1)0 llOIO lll~lit-rt di u~uraio. \l;,1 ancl1e coi co~lì1ionarii. ma..ehi e fcmmint. dl• tcncu un conte~no :al• te1.zoso e i5J,rczzante, e non ~i de,r;na,a di frcqut:ntarne una sola famiglia. Israele llart era però incrollabile nd propo\ilo di dari• in i!1>0•a ad un qualsia.lii moho ricco correli,:ionario; e J}C'r k~lame.nlo l'l\t:va di"1Creda1a ,..,e:1ca•o che ella 11\l't!Sl' 11>o~ato un Cris1i11110. e ~t. .Wna deride,a l'idea di .&pG"&rt" uno di que~,li esseri dal naso fatto ad unc:ino {com,: il l)tt<o de,:li uc«lli di rapina). d•I cran!o lucido l' dalle #:11411tt paffute c:hr. presi dalla lebbra •l"J. l'oro. la cortegpavano: €'d upeua,• il !lob prinripc azzurro. ma di allra razza e di ahra religiollf': onde. fu~gt:ndo la ~oc~tà "braica. fuggila, a sua ,olla. dalla socittii cristiana. pcrcht fi,i;lin di un nolo sprt:ge.,·olc usuraio. ,i,c\• una ,ita solitaria.~ u·t"MC a,1110 una nalu• ra IT!fflO egoista. si aarrbbt redenta con una nobile rinunzèl; ma la pu,,ione atavica dell'oro era co1i radicala in lri. clic Mrebl:ic= staia follia and1e il ~lo 1}C'nsiero di una .1alt rinunzia. A Briiton, alla cacc::ia del princi1,r azzurro. Mina si imbaut in un u!ficialt= de.Ile Guardi", d! cui accellò la compagnia, con cui cenò e andò in legno per una lunga pU!l'"gg:iata e poi a lt:alro. Hincasò dopo la meuanOuc; ma, Iranne i baci di prammalica. non ~li conCt'5SC altro nè vollt mai più rhtdcrlo. lii

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==